Linee di Sangue[Free Gdr]

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Linee di Sangue


    III



    [Clone di Kato I]


    La ciminiera, se così potevo chiamarla, funzionava a pieno regime e una guardia sostava davanti all’unico ingresso. Fu sufficiente scambiare due parole per raccogliere qualche informazione ma le mie intenzioni erano ben diverse. Volevo vedere esattamente cosa si nascondeva all’interno di quella struttura, e dunque non mi sarei di certo fermato davanti ad un tizio di così poca importanza. Così avrei estratto qualche moneta, offrendola al tipo: - Per come la vedo hai diverse possibilità: la prima è accettare questo dono e farti un giro. La seconda è impedirmi di entrare. A quel punto avresti impedito ad un Chunin di svolgere il suo lavoro. E di certo farai incazzare un bel po’ di persone, che si scomoderanno per non fare incazzare a sua volta un stimato membro dell’Accademia. E tutto perché hai ricevuto un ordine da chissà chi. Come la mettiamo? – se fosse ceduto a quel punto sarei entrato nel locale e lo avrei ispezionato in lungo e in largo.

    Al termine dirigendomi verso la zona ad alto rischio compresi che non potevo accedere in maniera diretta, probabilmente nemmeno sotto pressione. Dovevo agire diversamente, e in modo più discreto. Così fu semplice accorgersi degli ingressi per l’aria posti in alto, al di fuori di normale accesso e aspettando il momento giusto (magari evitando di attirare l’attenzione) scattai raggiungendo la passerella. Mi sarei abbassato e mosso con estrema attenzione, in maniera tale da non destare sospetti o rumori. Dalla mia posizione rialzata riuscii a notare varie cose. In primo luogo la presenza dei malati, molto gravi, di una cartella clinica decisamente invitante e di una bambina che avevo incrociato poco prima. Come era riuscita ad entrare ed uscire liberamente? Era domanda che dovevo assolutamente pormi e a cui dovevo trovare risposta. Così decisi di agire. Creai un’altra copia fisica di me stesso e ci trasformammo entrambi. Io nel dottore e l’altra copia nell’assistente. Aspettando l’istante in cui l’infermiera ci avrebbe dato le spalle saremmo scesi di colpo dalla passerella cercando in maniera assoluta di creare il minor rumore possibile [Furtività]+3. In sostanza volevo apparire all’improvviso quasi come se l’infermiera stessa non si fosse accorta del nostro arrivo.

    E per creare una sorta di giustificazione, e un senso alla mia comparsa, dalle spalle dell’infermiera il mio clone dottore avrebbe tossito, quasi a richiamare l’attenzione dell’infermiera. Il tutto mentre il clone assistente avrebbe letto le cartelle cliniche in questione. Il mio clone dottore avrebbe interagito, con un tono indispettito, con l’infermiera: - Novità? Come stanno i pazienti? Che cosa le sta iniettando – aspettando qualche secondo – Mi ricordi della storia clinica di questa bambina, non mi viene in mente… - e avrei indicato esattamente quella ragazzina che l’avevo vista entrare e uscire.

    [Clone di Kato II]



    Una volta concluso il giro di parole con i vari interloquiti decisi che dovevo andare più a fondo. Ero rimasto decisamente con l’amaro in bocca e di conseguenza dovevo approfondire. Così decisi di uscire dal campo di quarantena e in mezzo alla folla che sostava davanti l’ingresso avrei pronunciato a gran voce: - I genitori dei bambini più malati grave mi seguano! Tutti gli altri no. -

    E mi sarei allontanato dalla strada principale di parecchio, e aspettando che tutti si fossero riuniuti: - Allora per me c’è qualcosa che non torna, Signori, e ho bisogno di ascoltare le vostre versioni. Come si sono ammalati i vostri bimbi? Hanno mangiato qualcosa di strano? Sono stati in gita? Hanno incontrato qualche persona? –


    [Kato]



    Da parte mia non avrei interagito. La donna si era dimostrata decisamente difficile da gestire e le possibilità di tirare fuori qualcosa erano decisamente basse e passavano tramite la relazione umana, cosa sulla quale peccavo decisamente. Per quello decisi che mi sarei limitato a seguire le indicazioni del mio compagno Shin e fidarmi del suo operato.




     
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