Linee di Sangue[Free Gdr]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shunsui Abara
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    381
    Reputation
    +57

    Status
    Offline

    Linee di Sangue


    Paese del Fuoco - V


    [Clone di Kato II]


    Il ragazzo, dato i suoi modi bruschi, ci mise un po' a far calmare le acque, ma alla fine un paio di genitori si convinsero che fosse meglio per i loro figli se avessero iniziato a raccontare quello che sapevano, invece di congetturare. Una volta che il primo paio ebbe iniziato, anche gli altri si sciolsero. I loro racconti erano molto confusi, univano elementi completamente scorrelati tra di loro, cercando di dare al ninja tante informazioni, troppe informazioni, nella speranza che qualcuna di queste potesse portare ad un riscontro positivo. Alla fine, Kato si rese conto che l'unica cosa comune tra tutti i racconti era il quando l'epidemia fosse incominciata. Era stato durante l'annuale festa dei ciliegi che era avvenuta qualche tempo prima. Quell'anno la festa era stata particolarmente sentita, perchè la fioritura era stata eccezionalmente generosa, così come avevano potuto constatare anche i ninja.

    [Il forno Crematorio]


    Diamoci da fare! avrebbe detto Shunsui al foglioso, mentre entrambi iniziavano a controllare centimetro per centimetro quella stanza. Anche Akane si era messa alla ricerca delle tracce del gruppo che sembrava essere sparito da un momento all'altro. Alla fine, quella stanza non era così grande: da qualche parte doveva esserci una leva o un interruttore che portasse a qualche passaggio segreto. In quella cerca il contributo decisivo fu quello di Shin, o per meglio dire della sua evocazione. Grazie al suo olfatto, la piccola volpe individuò delle tracce fresche per terra, che portavano verso il muro alla sinistra della bocca del forno. Ad una prima vista, il muro sembrava continuo e privo di marchi. Eppure, grazie all'aiuto della volpe, il gruppo riuscì ad individuare un mattoncino che si poteva muovere. Pigiandolo, la parete subito accanto rientrò leggermente, sollevandosi sui propri cardini. Avevano trovato l'ingresso.

    Il passaggio era stretto, ma in effetti bastava per portare una barella. Il corridoio in cui si trovavano procedeva dritto per una quindicina di metri, illuminato solamente da un paio di torce, quindi piegava verso il basso. In breve, il gruppo di rese conto si essere finito in una rete di tunnel scavata di recente e grazie all'utilizzo del chakra. La superficie di quei cunicoli era costituita da una pietra levigata e piatta. Difficile dire per quanto si estendessero. Ad ogni modo, il gruppo che inseguivano sembrava aver accumulato un discreto vantaggio rispetto a loro, perchè non li sentirono più. Per fortuna la piccola evocazione proseguiva sicura senza esitare. Quando il suono di passi ricomparve, era molto più vicino del previsto. Il gruppo dovette piegare su un corridoio secondario, e per un pelo evitò di incontrare una guardia che era sbucata da un corridoio vicino. Dovevano essersi avvicinati molto al posto dove avevano portato la ragazza.

    In realtà, la guardia che per poco non li aveva incrociati non era andata molto lontana. Bensì si era fermata cinque metri più in lì ed aveva aperto una porta ricavata nella nuda roccia con un paio di chiavi. Akane non l'aveva persa di vista perchè con sè portava una cassetta medica ed una provetta vuota. L'uomo rimase per cinque minuti nella stanza, quindi uscì richiudendola alle spalle. La fialetta questa volta era piena di sangue vermiglio. Mentre la guardia si allontanava, il jonin fece nuovamente segno di muoversi e disse qualcosa a Shunsui che si mosse in avanscoperta, sparendo dietro la guardia. Quando ritornò, aveva la chiave della guardia in mano e stava già aprendo la porta. Non sono stato scoperto.. Per il marionettista era stato semplice sottrarre il piccolo oggetto: gli era bastato usare uno dei suoi invisibili fili di chakra.

    La stanza in cui entrarono era piccola, ed al suo interno c'era un tavolo operatorio ed un piccolo armadio pieno di strumenti medici. Sul tavolo c'era una ragazza connessa ad una flebo contenente del liquido scuro. Decisamente aveva qualcosa che non andava. Era sui 16 anni, dal fisico tonico ed asciutto, con lunghi capelli blu sparsi in maniera scompigliata sul tavolo. Non era del villaggio. La sua carnagione era colo dell'ebano: probabilmente veniva da Kumo. Sebbene fosse incosciente, i suoi occhi erano spalancati. Le sue iridi erano mescolate alle pupille ed erano completamente nere, con un complesso ghirigoro disegnato su di esse. Uno strato di chakra la circondava completamente. Vedendola in quello stato, Akane si affrettò a raggiungerla. Le sue mani si illuminarono di un chakra verdastro mentre si muovevano sopra il corpo della ragazza senza toccarlo. Il suo sguardo si spostò sul braccio della sventurata: aveva segni di ripetuti prelievi di sangue. Il jonin staccò la flebo, quindi poggiò la mancina sul cuore della ragazza, mentre la destra era sospesa in aria. In breve tempo, il liquido scuro iniziò a fluire fuori dal suo corpo.Non ho mai visto una sostanza del genere. Sembra che agisca sul tentien e costringa la persona a cui viene somministrata ad utilizzare il proprio chakra. Nel caso di questa ragazza...direi che sia il suo doujutsu.... Ma a quale scopo? In breve tutto il liquido venne estratto e, facendosi aiutare, la donna lo mise in una fiala presente nella stanza. Pose le mani nuovamente sul corpo della ragazza ed, in breve, questa si svegliò. I suoi occhi erano tornati di un caldo color nocciola. ..chi siete? La voce della ragazza era provata. Akane non aveva ripristinato completamente le sue forze, temendo che, nonostante fosse legata, essa potesse reagire in maniera violenta e farli scoprire. Siamo ninja accademici. Siamo qui per aiutarti. Come ti chiami?..accademici...io...sono Sora...io...Tranquilla Sora, non sforzarti. Le sue mani si illuminarono nuovamente di chakra verde, e iniziò ad infondere sempre più forza nella ragazza, fin quando non sembrò che fosse lucida.Ora dovresti sentirti meglio, vero? Sora devo chiederti una cosa. Che sta succedendo qui? Chi ti ha ridotta in questo stato, e perchè?...io non so chi sono...ero con i miei compagni di viaggio nel Paese della Luna quando sono stata rapita. Ormai è successo...non saprei...settimane fa? Vengono regolarmente a prelevare il mio sangue...loro...loro stanno cercando di risvegliare un qualche tipo di potere...ed i miei geni sembra che gli siano utili a questo scopo... Fu in quel momento che gli occhi della ragazza si riempirono di determinazione, e sembrò ritrovare sè stessa:Gliela farò pagare cara a quegli stronzi! In particolar modo a quella troia! ...di chi stai parlando Sora..? Ma non ci fu tempo per rispondere a quella domanda. Dall'esterno la porta si chiuse a chiave, mentre un gas porpora riempì la stanza in un secondo. Prima che se ne potessero rendere conto, il gas avrebbe stordito i loro sensi, facendoli precipitare nell'oblio.

    [Da qualche parte più tardi...]


    Prima di ogni cosa si accorsero di essere legati. Le loro mani ed i loro piedi erano incatenati, ed i loro legacci li tenevano appesi al soffitto di una stanza. Se avessero avuto forza nelle gambe, avrebbero potuto sostenersi contro il pavimento, ma qualsiasi cosa avessero somministrato loro li aveva privati del controllo volontario del proprio corpo. Per questo le loro spalle in quel momento bruciavano per il dolore di aver retto il loro peso per almeno un paio di ore. Non potevano sentire, eccetto un fischio fastidioso, un ronzio che ovattava tutto intorno a loro. Potevano vedere, ma a stento. Erano confusi e qualsiasi movimento degli occhi provocava un fortissimo giramento di testa. Ad ogni modo, si accorsero di essere per lo meno insieme. Erano stati messi in una stanza più grande. Erano stati privati delle armi, che però erano solo state accantonate lì vicino. Shamada e Sora non c'erano. Akane stava cercando di dire loro qualcosa. La donna sembrava essere messa meglio di loro: probabilmente era riuscita già ad eliminare le tossine in qualche modo dal suo corpo. Ed in realtà stava facendo qualcosa anche a loro, visto che che il sigillo che aveva disegnato su di loro era stranamente caldo. Eppure la loro guarigione procedeva più lentamente.

    La porta si aprì all'improvviso. Entrarono tre guardie e all'ultimo una donna che conoscevano: era l'assistente del dottore, Asai. Scambiò qualche parola con Akane, ma le parole non avevano senso alle orecchie dei chunin. Tuttavia fu chiaro che quella non era la minuta e docile assistente che avevano visto fino a quel momento. Sul suo volto c'era una decisione ed una boria che avrebbe fatto impallidire quella del dottor Sato. Akane stava parlando in maniera concitata, strattonando le catene che la tenevano prigioniera, mentre Asai rideva tranquilla. Poi, come se sulla fosse, in un movimento veloce e preciso la docile assistente piantò un coltello nel collo del jonin di Kiri, premendo con forza così da farlo passare da parte a parte. Quando vide che Akane stava rigenerando il danno subito tramite le sue arti mediche, si fece una risata amara e conficcò con maggiore forza, impedendo alla donna di curare le sue ferite. Aspettò così fin quando non vide il sangue della donna uscire dal suo corpo e la vita lasciare i suoi occhi. In tutto quel processo i chunin sarebbero stati spettatori impotenti di quella violenza. Sentirono tuttavia che il calore sul loro sigillo aumentava. Stando per morire, la donna stava concentrando su di loro tutto il suo chakra.
    .
    Quando lo scempio fu consumato, Asai uscì dalla stanza lasciando le tre guardie semplici a controllare i ninja che sarebbero stati incoscienti ancora per un altro giorno secondo le sue stime. Non si aspettava certo che, invece, i loro sensi e le loro capacità sarebbero ritornate nel giro di una ventina di minuti grazie alle cure fornite dal jonin tramite il sigillo remoto. Le catene che li tenevano erano di buona fattura, ma difficilmente avrebbero retto la loro piena potenza.

     
    .
31 replies since 29/3/2018, 19:04   616 views
  Share  
.