Miele per Orsi

Corso base per Murasaki

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    Aria di Primavera - I


    CITAZIONE
    «Parlato Murasaki»
    "Pensato Murasaki"
    «Parlato PnG»

    «[…] Ed è questo il motivo per cui il Clan è diviso in due rami, uno principale e uno cadetto, il primo nato per guidare, il secondo per proteggere».

    Il tutore della famiglia Hyuga si accinse a riporre l’antico rotolo da cui aveva appena finito di leggere. Murasaki spostò distrattamente lo sguardo su sua sorella Tomoe, e notò che ella stava appena sfiorandosi il simbolo con cui era marchiata la sua fronte. “Il sigillo del ramo cadetto degli Hyuga…”. Come ogni volta, quel gesto involontario la fece trasalire. Un improvviso bussare alla porta catturò l’attenzione di tutti i presenti; dall’altra parte del pesante portone in legno si udì una flebile voce:

    «Signorina Murasaki, vostro padre vi sta attendendo nel salone principale, è richiesta la vostra presenza al più presto»
    «Ti ringrazio Kanae, lo raggiungerò subito»

    disse Murasaki, che aveva subito riconosciuto la voce di quella che una volta era stata la sua bambinaia. Giusto il tempo di dare un buffetto a Tomoe, che la figlia maggiore di Genji Hyuga si diresse verso il salone principale. D’altronde, sapeva bene quanto suo padre non amasse aspettare.

    […]

    Murasaki fissò il pallido riflesso che il grande specchio opaco le restituiva: i suoi lunghi capelli neri, la corta tunica blu stretta in vita da un grande obi, i pantaloni e i sandali comodi da viaggio, la borsa in cui aveva riposto tutti i suoi “attrezzi da ninja”, come li chiamava Tomoe.

    «Quest’oggi ho bisogno che tu parta, Murasaki, al più presto»

    Così le aveva detto suo padre, che, pragmatico come sempre, era andato diritto al punto. Quando lei aveva chiesto quale fosse il motivo di tale viaggio, e chi sarebbe stato il suo accompagnatore, però, la risposta del padre l’aveva lasciata perplessa. Non solo sarebbe stata inviata come rappresentante del Clan presso un ritrovo di mercanti, ma avrebbe dovuto anche viaggiare da sola.

    «Murasaki, non sei più una bambina. Io e tua madre abbiamo investito tempo e risorse nella tua educazione, è ora che tu divenga un membro attivo della Famiglia. Non temere, comunque, si tratta di un incarico banale, dovrai fungere da emissaria del Clan ad un semplice incontro di mercanti. Accertati semplicemente che gli affari in cui è coinvolta la Famiglia si svolgano nel modo più congeniale ai nostri standard, e comincia a far conoscere al mondo non Murasaki la ragazzina, bensì Murasaki Hyuga, l’erede del clan più antico e nobile della Foglia.»

    Murasaki osservò sua madre mentre questa finiva di acconciarle i capelli in una lunga treccia. Le parve di scorgere uno sguardo di incoraggiamento, ma i bianchi occhi della donna, così simili ai suoi per aspetto ma così diversi per esperienza, tornarono subito alla loro solita imperscrutabilità.

    […]

    «Favorisca l’invito, prego»

    La guardia posta all’ingresso del complesso pareva da lontano parecchio statuaria. Adornata da una ricca armatura da Samurai, il tutto era corredato da una lunga lancia Yari. Tuttavia, a chiunque si fosse avvicinato sarebbe stato chiaro quanto il ruolo di tale guardiano fosse prettamente scenico: dalle allacciature sui fianchi si intravedeva l’ampio addome dell’individuo, che pareva costretto a forza nella stretta armatura. “Sembra pure che abbia appena bevuto del saké, a giudicare dall’alito”, Murasaki aggrottò lievemente la fronte.

    «Buongiorno, sono Murasaki, del Clan Hyuga. Farò le veci di mio padre, Genji Hyuga»

    La guardia sembrò notare solo adesso le fattezze della giovane ragazza, riservandole uno sguardo curioso non appena incrociò i suoi occhi bianchi.

    «Signorina Hyuga, certamente. Vi stavamo aspettando. Vi prego di accomodarvi pure all’interno, spero che il vostro soggiorno presso la nostra struttura sia piacevole.»
    «La ringrazio.»

    La ragazza sorrise lievemente alla guardia, varcando poi il grande cancello ligneo. Appena dentro il recinto di edifici, una folata di aria primaverile la investì, portando gli ottimi odori della cucina locale, provenienti dalle numerose bancarelle disseminate per i vari edifici che componevano la tenuta. Murasaki si incamminò lentamente verso i vari stand presenti, soffermandosi a chiacchierare con i proprietari e osservando la merce esposta. Gli edifici non erano alti, si trattava per di più di stabilimenti lignei ad un piano rialzato, disseminati in un ampio spazio verde ricco di alberi e piante, attraversato da diversi sentieri in pietriccio. Il ronzio degli insetti e la vivacità delle persone presenti,"Saremo circa una cinquantina* pensò Murasaki, riempiva l’aria e diede alla giovane ragazza l’idea che si trattasse, tutto sommato, di un posto tranquillo, proprio come detto da suo padre.

    “Probabilmente non dovrei essere così preoccupata, farei bene a godermi questi primi giorni di primavera…”

    Pensando questo, Murasaki si lasciò trasportare dall’operosità del posto, e decise di cominciare ad intercettare i mercanti che sapeva essere in affari con il Clan. Qualora qualcuno l’avesse interpellata, avrebbe risposto con cortesia, presentandosi e scambiando qualche parola in modo formale.

    OT: Spero che come post introduttivo vada bene! Ovviamente sono più che ben accetti suggerimenti e critiche di ogni sorta! :solerò:


    Edited by Filira - 9/4/2018, 20:21
     
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