Miele per Orsi

Corso base per Murasaki

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    Aria di Primavera - VII



    CITAZIONE
    «Parlato Murasaki»
    "Pensato Murasaki"
    «Parlato Oboro»
    «Parlato PnG»

    L'improvvisa esplosione fece sussultare Murasaki, che istintivamente portò le braccia a copertura del volto. Un'intensa luce si diffuse per la radura, accompagnata da un nauseante odore di carne bruciata, portato dal vento generato dall'onda d'urto.

    "Che siano tutti morti?"

    Non appena la luce si diradò, la ragazza potè notare una figura rotolarsi in preda al dolore dovuto all'esplosione.

    «Uno di loro è sopravvissuto!»

    Si voltò verso la sua accompagnatrice, notando quanto essa sembrasse tranquilla e perfettamente a suo agio. Ancora una volta, la donna le si rivolse con la sua voce stridula e metallica.

    «Nascondere delle cartabombe in un'esca è un buon diversivo, se prevedi di essere inseguita. Se poi non riesci a stanare tutti i tuoi avversari, cattura un loro alleato, feriscilo, fallo sanguinare, fai in modo che chieda aiuto. E...?»

    Murasaki inghiottì rumorosamente. Sapeva bene quale fosse la risposta.

    «Uccidili...»
    «Uccidi chi accorre. Stanali tigre.»

    L'ANBU si dissolse in una nuvola di fumo.

    «Aspetti! Io... Come...?»

    Sentì l'ansia pervadere il suo corpo, mentre la tranquillità derivata dalla vicinanza del ninja più esperto le sembrò svanire in un attimo. Non si era mai trovata in un situazione del genere prima d'ora, e la sensazione di non sapere come agire si impadronì di lei. Le immagini scorrevano veloci di fronte ai suoi occhi, mentre i gemiti dell'uomo ferito sembrarono scomparire, coperti dal rumore del suo respiro affannoso. Qualunque cosa pensasse, sembrava che il suo corpo non volesse seguire le sue indicazioni.

    «Murasaki.»

    Improvvisamente, la voce di suo padre risuonò nella mente della ragazza, chiara come se lui fosse proprio lì, accanto a lei.

    «Murasaki, ricorda quello che ti è stato insegnato. Ricorda chi sei. Ricordati del tuo retaggio.»

    Parole che aveva sentito innumerevoli volte, durante i loro numerosi allenamenti. Tuttavia, in quel momento le sembrarono parole nuove, con un significato molto più pregnante.

    "Sì, padre. Non è questo il momento di arrendersi!"

    Inspirò a fondo, cercando di calmare il suo respiro e di riportare il battito ad una frequenza normale. In quel momento avrebbe voluto possedere gli occhi di suo padre, per stanare facilmente la presenza di ulteriori nemici.

    "Tuttavia, non posso contare sul byakugan. In questa situazione, devo cavarmela da sola."

    A qualche metro da lei, il mercenario ferito stava ancora contorcendosi. Se voleva sfruttare l'occasione di attirare i suoi compagni, doveva agire subito. Velocemente, tirò fuori dalla borsa due kunai e circa un metro di filo di nylon. Legando le due estremità del filo ai kunai, si mosse verso l'uomo. Uscendo dal nascondiglio, si trovò esposta all'intensa luce solare che pervadeva tutta la radura. Corse verso il mercenario, che riportava numerose ustioni sulla maggior parte del corpo.

    "Non credo che possa muoversi..."

    Mentre quello continuava ad esibirsi in vari lamenti, Murasaki gli si affiancò. A sentire quelle urla, i suoi compagni avrebbero presto fatto la loro comparsa. Si accucciò vicino al corpo dell'uomo, in caso egli decidesse di uscire dal suo stato comatoso e di attaccarla dal suo punto cieco.

    «Non ho nulla contro di te, ma resta il fatto che ci avete seguite fino a qui. Ora, avrò bisogno della tua collaborazione.»

    I lamenti dell'uomo riempivano la radura. Da qualche parte, uno stormo di uccelli si levò, disturbato dall'improvviso rumore. Una smorfia si dipinse sul volto della giovane, vagamente somigliante ad un amaro sorriso. Mentre l'uomo ancora urlava, Murasaki rimase in attesa che il nemico - o i nemici - si palesassero. Le parole della sua accompagnatrice le risuonavano in testa, come un monito. Non doveva avere paura. Doveva essere coraggiosa, doveva agire.

    «So che vi state nascondendo.»

    Fece una pausa, meditando sui possibili sviluppi della situazione.

    «I vostri compagni hanno già pagato il prezzo della vostra disattenzione e incuria. Palesatevi, o vi stanerò personalmente, con questi occhi.»

    Ovviamente, gli occhi della ragazza non erano in grado di trovare nessuno. Non ancora, almeno. Tuttavia, Murasaki ritenne che, in questa situazione, una piccola menzogna avrebbe convinto più facilmente i suoi avversari a venire allo scoperto. D'altronde, se avessero pensato di essere già stati individuati, non avrebbero avuto motivo di continuare a nascondersi.

    "Ora... Aspettiamo."

    I grandi occhi bianchi della Hyuga si spostavano velocemente da parte a parte, perlustrando attentamente il terreno di fronte a lei. Improvvisamente, da dietro arrivò uno scricchiolio di rami. Con un rapido salto, due uomini si pararono nel mezzo della strada da cui le due kunoichi erano giunte nella radura. Rapidamente, e rimanendo appoggiata sui talloni, Murasaki si voltò.

    «Visto, non è stato difficile, no?»

    Strinse un paio di volte le dita della mano destra, forse per nascondere il leggero tremolio che animava involontariamente il suo corpo. Mentre parlava, attivò una tecnica che le era tornata utile nel suo recente scontro: il simulacro di spine.Tecnica I:
    Simulacro di Spine - Marin Jizou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendere i propri capelli molto resistenti, trasformandoli in una difesa resistente ed efficace, in grado di proteggere e danneggiare l'avversario. I capelli avvolgeranno completamente l'utilizzatore e concederanno una protezione di potenza pari a 15. La coperta di capelli risulterà dannosa per qualsiasi attaccante, che subirà un danno di potenza 5 se toccata la coperta di spine a mani nude.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    Una cortina di spessi e duri capelli neri la ricoprì interamente, fungendo contemporaneamente da arma di difesa e di attacco. Con la mano destra raggiunse poi la borsa, estraendo tre shuriken legati in precendenza fra di loro da sette metri di filo di nylon. Due di essi erano legati alle estremità del filo, uno al centro. Da quella posizione ribassata, poteva chiaramente vedere la fessura che scopriva un punto vitale di uno dei due uomini: il collo. Lì avrebbe mirato.

    "Devo muovermi velocemente!"

    Lanciò i tre shuriken in direzione del collo dell'uomo di destra, lanciandosi poi verso sinistra, in direzione del secondo avversario. Gli shuriken, qualora il piano di Murasaki avesse funzionato, avrebbero tenuto occupato l'uomo sulla destra almeno per qualche secondo. Una volta raggiunto l'uomo sulla sinistra, invece, avrebbe concentrato una grossa quantità di chakra nel braccio e nella mano destra. Cercando di sfruttare la differenza d'altezza tra lei e l'uomo, avrebbe vibrato un pugno diretto al mento dell'avversario, al fine di colpirne il capo e farlo vacillare il più possibile.




    Chakra: 4.75/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio shuriken [x3]
    2: Movimento
    3: Pugno
    Slot Tecnica
    1: Simulacro di Spine [TA]
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Kunai × 5
    • Fasce da Combattimento × 2
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1

    Note
    ///
     
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17 replies since 8/4/2018, 21:35   389 views
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