Il Profumo dei RyoQuest D

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    Il Fiore Lupo

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    Il Profumo dei Ryo
    Parte IV




    All’ufficio del Sindaco

    Yoko, il capo della polizia, ancora scosso fece alquanto fatica a realizzare e analizzare le domande successive del Kiriano. Semplicemente risposte di istinto limitandosi a dire la verità, rivelando nulla di particolare: - Certo… ogni scenario elencato è possibile. Ma quanto può essere probabile? Questa follia l’ho chiamata malattia perché non saprei come altro definirla. Non ho idea del perché ci stia affligendo e sono terribilmente preoccupato. Ma allo stesso tempo fiducioso. So che il nostro Daimyo risolverà la situazione. Ne sono assolutamente certo. – erano parole sincere.


    Durante l’ispezione, prima dell’incontro con gli Hashu

    Yoko rispose sinteticamente alle parole di Judai (evitando la parte dei morti in quanto evidente nei momenti successivi): - Le ferite erano nette, precise. Sostanzialmente sono stati sgozzati in profondità, e impossibilitati dunque ad emettere suoni. Come potete osservare non ci sono scie di sangue. Sono stati uccisi esattamente dove abbiamo trovato i loro corpi. Colpi precisi e netti. Da veri assassini. Da Ninja… - l’analogia del resto era consequenziale – Le vittime tramortite riferiscono di essere state colpite subito dopo la chiusura degli edifici. Quindi non sappiamo quanto effettivamente abbiano agito. Tutta la notte o solo pochi secondi. Certo è che la logica porterebbe a pensare ad una attività lunga, visto che si sono assicurati nessun testimone. – attese qualche secondo – Poi per gli amministratori è una possibilità… ma richiedere un lavoro tremendo. Fare le copie di persone sconosciute, rubargliele sotto il naso. Poteva starci per un solo furto ma per quattro di seguito è assolutamente improbabile. –


    Davanti agli Hashu, Istituto di Previdenza

    Le risposte di Youshi per prima cosa non fecero alcun effetto sul gruppo di uomini d’affari. E solo dopo qualche secondo di glaciale silenzio l’attenzione si spostò sulla Fogliosa. Fu il suo cognome dichiarato a riattivare l’attenzione del trio. Senza dubbio le parole di Murasaki fecero molto più effetto ed ebbero molto più peso per il semplice motivo che il Kiriano si era dimenticato una cosa fondamentale da dimostrare davanti a quelle persone: le credenziali. Erano malavitosi e come tali agivano. Dubbie promesse, senza nulla in cambio, avevano poco valore. Ora invece avevano un nome e un cognome, a cui potersi appellarsi un giorno. Dunque la persona che prese parola precedemente riprese a comunicare questa volta con la Hyuga (evitando bellamente le domande del Kiriano): - Ultima possibilità dunque, Huyga. – quel cognome sicuramente lo aveva impresso, che avesse in mente qualcosa di particolare? – Ottimi punti di vista. Mettiamola così: se mi consegnerete vivo l’uomo che ha creato questi segni sul terreno vi aiuterò. – in caso di una risposta affermativa avrebbe portato in alto la mano, come una sorta di segno. A quel punto l’uomo sulla sua destra si sarebbe avvicinato al trio di Ninja porgendo una mappa: - Vi svelerò un segreto. La Yato Assicurazioni è stata completamente svuotata, tutti i beni denari e ori sono stati trasferiti nelle segrete della Banca Centrale. Tutto ciò è avvenuto stanotte, grazie all’intervento dei nostri uomini e alla collaborazione della Banca Centrale. Nessuno è a conoscenza della cosa poiché abbiamo sfruttato un passaggio sotterraneo che collega direttamente, tagliando sotto cinque metri dalla strada principale, i due edifici. Se avete finito qui vi mostrerò direttamente il passaggio sotterraneo. –

    Invero se il gruppo di Ninja avesse seguito il rumore, il flebile fruscio, sarebbe giunto davanti ad una delle quattro pareti, quella frontale all’entrata blindata. Avvicinandosi si sarebbero accorti di qualcosa di decisamente strano. La parete sembrava quasi trasparente, lasciando intravedere qualcosa di difficilmente definibile. Solo toccandola avrebbero risolto il mistero, si trattava di una illusione. La mano infatti avrebbe superato l’apparente muro andando oltre. Analizzandola avrebbero notato diverse caratteristiche: si sarebbe trattato di una sorta di buco, alto poco meno di due metri e largo la metà, una sorta di tenda di plastica bloccava il passaggio. Togliendola (senza difficoltà) avrebbero realizzato la presenza di un tunnel perfettamente scavato lungo, che si sviluppava ancora di più verso il basso, di circa sette metri. Oltre la visuale era impedita, una profonda oscurità mascherava il tutto.


    Se avessero osato inoltrarsi lungo quel tunnel per scoprire dove avrebbe condotto uno spiacevole evento gli avrebbe interrotti. Infatti a metà percorso chiunque si fosse spinto così in avanti avrebbe prima percepito una sensazione di cefalea, che in breve tempo si sarebbe convertita in un vero e proprio dolore atroce: tosse, mal di testa, occhi gonfi e sudorazione incontrollata avrebbero colpito lo sfortunato. Certo, nessuno avrebbe impedito di avanzare. [Nota]Ogni metro percorso, da metà in poi, causa danno Leggera.

    Yoko sarebbe subito intervenuto: - Lo percepisco da qua. – scrollò la testa – E’ una puzza che mai mi sarei promesso di risentire. Sono i funghi Funkenko, funghi giganteschi che emettono terribili sostanze tossiche. Erano comunissimi una volta in queste zone, fino all’arrivo del Daimyo e alla bonificazione della palude. Non so dove possa portare quel tunnel ma proseguire sarebbe da pazzi. Portano prima alla follia e poi alla morte tra atroci dolori. – attese qualche secondo, cogitabondo – Ma a Sandako alcuni pazzi li coltivano. Alcune muffe che si creano vicino al fungo sono estremamente utili come elemento base per i stupefacenti. Sicuramente loro sapranno come avvicinarsi senza pericoli. Almeno credo, ma arrivare alla palude è un viaggio lungo e la sera si sta avvicinando… -

    Ai Ninja scegliere come procedere.
     
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    Le parole pronunciate dalla ragazza catturarono l'attenzione dei tre malavitosi uomini d'affari che, con tanta supponenza quanta intelligenza, evitarono di rispondere alle mie domande e si rivolsero solo alla Hyuga. La mia espressione glaciale non si mosse, rimasi in silenzio e ascoltai le loro poche parole in direzione della ragazza, avevano cambiato il loro interlocutore e sembravano aver cambiato anche i loro termini d'accordo. Sembravano essere, quasi più dei loro soldi, interessanti al ninja capace di disegnare dei sigilli come quello, il motivo non mi era ben chiaro, forse realmente mancava tra le loro fila qualcuno che sapesse manipolare il chakra, oppure stavano facendo tutto quello per qualcosa di più grande? Difficile a dirlo ma, per come si era messa la situazione, per quanto mi riguardava la contrattazione con loro poteva dirsi conclusa. Non avevano risposto alle mie più basilari domande e sembrava che fossero interessati a discuterne con la ninja di konoha solo per le credenziali con cui si era posta, esponendo non solo lei ma anche la sua famiglia al possibile rapporto che avremmo dovuto stringere con loro. Inoltre sembravano essere piuttosto stitici di informazioni oltre che dei bastardi approfittatori.
    Ma lanciai solo uno sguardo verso di lei, non potevamo certo mostrarci deboli e disuniti, lasciandole la possibilità di poter continuare questa contrattazione di informazioni-favori a suo, e della sua famiglia, rischio e pericolo. Io non avrei proferito parola nemmeno, se si fosse presentata la possibilità di lì a poco, di salutarli nel caso se ne fossero andati.
    Quindi mi sarei mosso verso la stanza dove il disegno copriva il pavimento, da sotto il mantello avrei estratto quel pezzo di carne tenuto nella busta sottovuoto cercando, inutilmente, di confrontare i due fuinjutsu. Una volta che mi fosse capitata vicina la ragazza, le avrei detto con voce leggera non distogliendo lo sguardo da una ricerca continua nell'ambiente Murasaki-san, il nome della tua casata e la tua semenza vale molto, forse più, ora mi viene da pensare, di quello che tu stessa puoi credere. Non farne un vanto ma che sia per te motivo di orgoglio conscia di quanto sia pericoloso indossarlo, per te e per loro Erano poche parole asciutte, la mia intenzione non era certo quella di riprenderla - alla fine era più che responsabile delle sue azioni - si trattava semplicemente di un consiglio che avrebbe potuto tranquillamente decidere di prendere o meno, le avrei lasciato addosso un ultimo e profondo sguardo prima di riprendere a ispezionare l'ambiente.
    La rabbia per la mancata collaborazione con i tre uomini di prima non era poca, sebbene forse la loro abitudine al potere li avesse resi incapaci di contrattare con dei pari o quasi, questo andava solo a nostro svantaggio avendo perso potenzialmente informazioni che c'avrebbero facilitato la ricerca di quegli uomini.
    Se avessimo finalmente trovato l'origine di quel particolare fruscio, coadiuvato dalle informazioni dei miei compagni di team, mi sarei fermato perplesso di fronte al muro apparentemente uguale a tutti quelli della stanza. Avrei avvicinato il viso ponendo attenzione all'udito e, sentendo una lieve brezza sfiorarmi il volto, avrei allungato una mano verso la parete cercando una scanalatura o qualsiasi cosa potesse ricordarmi un meccanismo per aprire quello che, apparentemente, poteva farmi pensare un passaggio nascosto. Mi stupii e subito mi ricomposi nel vedere la mia mano affondare nella parete, si trattava di un'illusione atta a coprire un passaggio, con la mano ancora dall'altra parte avrei voltato il mio sguardo severo verso Yoko e avrei parlato con voce lenta Signor Yoko, le risultavano esserci passaggi segreti all'interno di questo e degli altri edifici o potrebbe essere opera dei nostri ladri?
    Certo la risposta alla domanda avrebbe cambiato non poco lo spirito con cui, dopo un respiro profondo e uno sguardo di intesa verso i miei compagni, avrei inserito completamente la testa per poter vedere al di là e quindi varcato la soglia. Non si vede molto, sembra essere un corridoio che si spinge in profondità ma la visuale è limitata. Proviamo ad avanzare che dite, ora come ora non sembra pericoloso e potrebbe darci qualche risposta. Attesa una conferma dai miei compagni, avrei proseguito strusciando la mano lungo il muro che costituiva quel corridoio dalle non modeste proporzioni. Con l'avanzare dei nostri passi e dell'oscurità una fastidiosa sensazione iniziò a turbarmi le tempie fino a sfociare in un discreto mal di testa in concomitanza all'affiorare di un forte odore acre. Quindi Yoko si fermò e, con voce tesa, ci spiegò di che cosa si potesse trattare. Dentro di me ringraziai il cielo che c'avesse messo in guardia, conoscendo la mia testardaggine, avrebbe potuto significare la mia fine quel misterioso corridoio, attesi qualche secondo guardando prima il corriodoio e poi i miei compagni per quindi dire Morire tra atroci dolori non fa certo parte delle mie prospettive, inutile dire che eviterei di proseguire mi sarei girato indietro e, in mancanza di obiezioni, avrei camminato verso l'uscita continuando a parlare Bene, abbiamo una prima cosa da cercare all'interno di questo fantomatico paesino nella palude. La sera sta arrivando, certo, ma per noi ninja potrebbe risultare un vantaggio, signore. Mi voltai in cerca di conferme verso i miei compagni Prima della partenza ci servirà una mappa di Sandako e quante più informazioni ci possa fornire sullo spaccio di quella sostanza e da chi è gestito... Lasciai cadere le ultime parole non potendo non pensare alla conversazione che avevamo avuto poco fa con quegli uomini. Insieme ai miei compagni avremmo dovuto organizzarci prima di partire, studiare la mappa per avere un'idea chiara del territorio in cui stavamo andando ad infilarci, una palude, pensai tra me e me. Signore, forse potrebbe risultarci utile una guida, un suo uomo fidato, qualcuno che conosca bene il territorio da mostrarci la via più rapida e veloce. E, sopratutto, qualcuno che risponda solamente a lei.
    Gli altri uomini che c'aveva fornito il comandate avremmo dovuto porli in difesa degli edifici non ancora colpiti, se la serialità con cui le rapine erano state messe in atto si fosse ripetuta, allora il prossimo colpo sarebbe dovuto essere a distanza di due giorni. Certo la cosa mi sembra non avere molto senso ma forse erano costretti ad attendere quel tempo tra l'uno e l'altro per motivi a me ignoti.
    Quindi avrei guardato i miei compagni, gli edifici che reputavo più a rischio erano la Banca Centrale e la Yato assicurazioni ed è lì che io avrei diviso le guardie forniteci da Yoko per rafforzare le difese ma avrei atteso le considerazioni dei miei compagni prima di esprimermi in tal senso verso il comandante.
    Poi, nel caso non gli fosse risultato al comandante, la presenza di quel corridoio di cui prima, avrei detto con voce tranquilla ma lapidaria Andranno controllati tutti gli edifici, potrebbe essere il modo con cui si sono introdotti in questa filiale e dobbiamo toglierci ogni dubbio al riguardo.
    Quindi avrei atteso la mappa della cittadina nella palude e la possibilità di discutere il piano ed il tragitto con uomo che conoscesse il territorio e ci permettesse di evitare di cascare nei tranelli che una palude di notte può riservare. Poi, una volta che fossimo tutti d'accordo, avrei fatto un cenno di assenso verso i miei compagni e, con voce sicura e serena, avrei parlato Avanti, andiamo a scoprire che diavolo succede in questo posto



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    V


    La giovane Hyuga guardò prima i tre malavitosi che le si paravano di fronte, poi i suoi compagni. Dietro di lei Youshi non pareva entusiasta di come si stesse svolgendo quella trattativa. Alla ragazza bastò scambiare uno sguardo veloce con il compagno di team, per capire che non vi era modo di giungere ad un compromesso. Chiuse dunque un secondo gli occhi, prima di rivolgersi nuovamente agli Hashu. Le sue prossime parole avrebbero dovuto essere ponderate attentamente.

    Sutaru-sama, in quanto ninja dell'Accademia, tutti noi shinobi prestiamo un giuramento. Quello di essere sempre fedeli ai dettami della vita da ninja, i quali comprendono anche la fedeltà a chi ci ingaggia. Non siamo nella posizione di fare promesse che interessino elementi terzi non di nostra competenza. Risolveremo questa questione, consegneremo i responsabili a chi di competenza. Ciò che accadrà dopo, sarà ad esclusiva discrezione di chi ci ha contattati. Questo è quanto, se vogliate scusarci.

    Si esibì in un frettoloso inchino, facendo segno agli altri due di seguirla. Qualunque fosse il grado di coinvolgimento degli Hashu in questa storia, era certo che stringere patti con loro sarebbe stata una mossa azzardata. Aveva spesso visto suo padre avere a che fare con loschi figuri provenienti dall'ambiente malavitoso, e di certo averci a che fare non portava mai nulla di buono.

    Sono sicura che spunteranno di nuovo fuori, durante queste indagini. Non credo che si sarebbero presentati qui, esponendosi così tanto, se non fossero invischiati strettamente in questa faccenda...

    Si era diretta nuovamente verso la stanza del grande sigillo sul pavimento, dove Youshi era immobile, apparentemente intento a fissare lo strano fuuinjutsu. Murasaki gli si affiancò, sperando di poter scambiare qualche parola con il suo misterioso compagno di team. A sorpresa, fu lui a parlare per primo, rivolgendosi alla Hyuga con voce flebile ma decisa.

    Murasaki-san, il nome della tua casata e la tua semenza vale molto, forse più, ora mi viene da pensare, di quello che tu stessa puoi credere. Non farne un vanto ma che sia per te motivo di orgoglio conscia di quanto sia pericoloso indossarlo, per te e per loro

    Murasaki lo guardò, sorpresa. Non riusciva a capire quanto del monito del ragazzo fosse frutto di una sincera preoccupazione per l'incolumità della giovane, e quanto invece nascesse dal fastidio per l'essere stato messo da parte come interlocutore principale. Qualunque fosse il motivo, la giovane era comunque contenta di aver l'occasione di parlare con il Kiriano, anche solo per capirne minimamente il carattere.

    Youshi-san, ti ringrazio per il pensiero. Non temere, noi Hyuga siamo ben consci di cosa comporti portare un nome quale il nostro, oneri e onori compresi. Solitamente non è mia prerogativa andare in giro a sbandierare la mia provenienza, non che comunque possa passare inosservata a lungo...

    Disse, indicando sommariamente i due grandi occhi bianchi che dominavano il gentile viso della giovane.

    Comunque, ne ho già discusso con Judai prima, mi sembra il caso di condividere anche con te questa informazione.

    Gli fece segno di seguirla, portandolo nel posto in cui qualche decina di minuti prima aveva percepito il flebile fruscio.

    Lo senti?

    Disse, a bassa voce.

    È come se vi fosse un continuo fruscio. Non può essere il vento, il rumore è troppo costante. Ho ipotizzato la presenza di un genjutsu sonoro, ma Judai mi ha giustamente fatto notare che è passato troppo tempo dalla rapina perché esso sia ancora attivo. Sembra qualcosa su cui vale la pena indagare, no?

    Inclinò appena la testa, facendo segno a Youshi e Judai, dovunque egli fosse, per invitarli a seguire il misterioso suono. Percorse tutte le pareti, rimanendo concentrata sull'evanescente traccia. Dopo qualche minuto di tentativi, sembrò che la fonte del suono fosse situata dietro ad un muro, quello opposto all'entrata blindata. La ragazza si fermò davanti ad esso, cercando di capire meglio cosa stesse succedendo.

    È decisamente qui l'origine del fruscio.

    Guardò i suoi compagni, con un'aria interrogativa. Possibile che il suono provenisse da dietro il muro?

    Youshi-san, cosa...?

    Con suo estremo stupore, guardò la mano del compagno Kiriano avvicinarsi e poi essere letteralmente inghiottita dal muro. Si lasciò sfuggire un rantolo di sorpresa, prima di avvicinare a sua volta la mano destra e di vederla scomparire anch'essa nel muro.

    Cosa sta succedendo?
    Signor Yoko, le risultavano esserci passaggi segreti all'interno di questo e degli altri edifici o potrebbe essere opera dei nostri ladri?

    Poi, dopo un breve cenno nella loro direzione, Youshi sparì all'interno del muro, come se esso fosse composto di semplice aria.

    È decisamente una mossa incosciente, non sappiamo nulla di quello che potrebbe esserci al di là del muro.
    Youshi-san? Tutto bene?
    Non si vede molto, sembra essere un corridoio che si spinge in profondità ma la visuale è limitata. Proviamo ad avanzare che dite, ora come ora non sembra pericoloso e potrebbe darci qualche risposta.

    Murasaki scosse brevemente il capo, cercando di scrollarsi di dosso la sensazione di pericolo che questo assurdo muro le trasmetteva. Le pareva impossibile che qualcuno si prodigasse a scavare un tunnel e a proteggerlo con un'illusione, senza poi piazzare qualche trappola lungo la via. Prese coraggio, attraversando interamente la barriera. In un secondo fu dall'altra parte, in compagnia del Kiriano.

    Dobbiamo stare attenti, Youshi-san. Il sigillo, questa barriera, e poi il tunnel... Non abbiamo a che fare con dei principianti, non escluderei la presenza di trappole o imboscate più avanti. Procediamo, ma procediamo con cautela.

    Fece un cenno d'incoraggiamento in direzione del ragazzo, avanzando poi con lui lungo la prima parte del misterioso tunnel. Quando l'oscurità si fece troppo persistente, Murasaki tirò fuori dalla borsa un accendino, cercando almeno di illuminare il terreno di fronte a loro, onde evitare di inciampare in qualche ostacolo. Davanti a loro, Yoko procedeva con passo deciso.

    Non ho una bella sensazione a riguardo...

    Erano in marcia da qualche minuto, quando Murasaki fu costretta a fermarsi un secondo e a chiudere gli occhi. Una sensazione strana si era impadronita di lei, le sembrava di non riuscire a focalizzare lo sguardo, come se un forte mal di testa le impedisse di pensare. Più si addentravano, maggiore risultava il dolore. Ad un certo punto, fu costretta a fermarsi del tutto. Alzando lo sguardo, vide che anche i suoi compagni parevano risentire degli stessi effetti.

    C'è qualcosa di sbagliato, di molto sbagliato in questo tunnel! Yoko-san, cosa sta succedendo lì davanti, riesce a vedere qualcosa?
    Lo percepisco da qua. E’ una puzza che mai mi sarei promesso di risentire. Sono i funghi Funkenko, funghi giganteschi che emettono terribili sostanze tossiche. Erano comunissimi una volta in queste zone, fino all’arrivo del Daimyo e alla bonificazione della palude. Non so dove possa portare quel tunnel ma proseguire sarebbe da pazzi. Portano prima alla follia e poi alla morte tra atroci dolori. Ma a Sandako alcuni pazzi li coltivano. Alcune muffe che si creano vicino al fungo sono estremamente utili come elemento base per i stupefacenti. Sicuramente loro sapranno come avvicinarsi senza pericoli. Almeno credo, ma arrivare alla palude è un viaggio lungo e la sera si sta avvicinando...

    Murasaki guardò Youshi, con aria interrogativa. Di certo non potevano avanzare oltre, di questo passo non sarebbero arrivati vivi alla fine del tunnel, sempre che esso avesse una fine. Il ragazzo di Kiri confermò ciò che pensava la ragazza, e si voltò per tornare da dove erano venuti. Così fece anche la giovane Hyuga, assaporando con piacere l'aria fresca che li attese una volta usciti dal tunnel. Man mano le parve di riacquistare le facoltà che erano venute meno qualche minuto prima.

    Bene, ce la siamo vista brutta. Cosa facciamo, dunque? Andiamo... a Sandako?
    Abbiamo una prima cosa da cercare all'interno di questo fantomatico paesino nella palude. La sera sta arrivando, certo, ma per noi ninja potrebbe risultare un vantaggio, signore.


    Murasaki annuì, mettendo via l'accendino che aveva utilizzato prima. Diede un breve sguardo alla propria borsa, facendo mente locale di ciò che aveva con sé.

    Una palude... Chissà cosa ci aspetta a Sandako...
    Prima della partenza ci servirà una mappa di Sandako e quante più informazioni ci possa fornire sullo spaccio di quella sostanza e da chi è gestito...
    Speriamo che esista un antidoto, o un modo per prevenirne gli effetti. Non sarebbe l'ideale trovarsi in quella palude e subire nuovamente gli effetti del fungo...

    Guardò i suoi compagni con aria preoccupata. Questa Sandako non sembrava di certo un luogo raccomandabile, ed addentrarsi lì con un tale handicap poteva significare sconfitta sicura, se non peggio. Ascoltò attentamente Youshi dare istruzioni a Yoko per quanto riguardava le guardie da piazzare nei vari stabilimenti non ancora svaligiati. Un volta che tutto fosse stato predisposto, i tre ragazzi si sarebbero ritrovati insieme, pronti a partire alla volta della palude. Di fronte a loro, poche certezze e tanti dubbi, che sarebbe toccato a loro risolvere.

    Avanti, andiamo a scoprire che diavolo succede in questo posto.

    Murasaki sorrise amaramente, divertita dal tentativo di incoraggiamento del giovane, ma allo stesso tempo preoccupata dei futuri sviluppi della vicenda.

    Andiamo a scoprire cosa diavolo succede.

    Ripetè, mettendosi in marcia.


    Chakra: 18/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 175
    Velocità:  225
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Fukibari × 3
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Cartabomba I × 2
    • Fumogeno × 2
    • Wakizashi × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1

    Note
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    Post Quinto


    Drizzai le orecchie quanto sentii gli Hashu ignorare il kiriano e rivolgersi a Murasaki. Come sapevo e sospettavo il nome "Hyuga" aveva un peso non ininfluente nel mondo. Sorrisi tra me e me, non sapendo come elaborare razionalmente la notizia. Immaginavo che Murasaki non si sarebbe lasciata manipolare dagli Hashu, anni dedicati ad educare il futuro del clan si facevano sentire per cui ignorai largamente la faccenda. Onestamente non mi interessava più di tanto e mi sarei adeguato alle decisioni dei miei due compagni di squadra. Ero più intrigato dal metodo usato dai ladri.

    [...]

    Trovato il muro illusorio ed il tunnel era evidente cosa avremmo dovuto fare

    Beh, direi che abbiamo capito come sono entrati. Ingegnoso, e conferma il fatto che abbiamo
    a che fare con dei ninja...


    anche se questo jutsu non mi sembra poi così complesso. Forse li stiamo sopravvalutando.

    Seguii i miei compagni dentro e fuori dal tunnel, incuriosito dalla scoperta dei funghi velenosi.

    Che siano più preoccupati di cosa si trova all'altro capo del tunnel che della sua scoperta? Concordo con Youshi comunque: dovrete controllare tutti gli altri edifici mentre noi ci recheremo nella palude. Sicuramente i ladri sono passati da la: è la pista migliore per trovarli.

    Speriamo che esista un antidoto, o un modo per prevenirne gli effetti. Non sarebbe l'ideale trovarsi in quella palude e subire nuovamente gli effetti del fungo...

    Se esiste sicuramente lo troveremo nella palude: solitamente chi manipola queste sostanze è in grado di curarne gli effetti. Sarebbe troppo pericolosa da maneggiare altrimenti.

    Editai di ripetere per la terza volta che dovevamo metterci in marcia e mi limitai a viaggiare al loro fianco. La situazione mi preoccupava soprattutto per la nostra incolumità. Ancora non ero entrato appieno nel punto fondamentale dell'essere ninja: non solo togliere la vita, ma rischiare la propria.


     
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    Parte V



    Il rifiuto da parte degli Accademici della proposta degli Hatsu fu decisamente inaspettato e colpì alla sprovvista tutti quanti, commissario compreso imbarazzato dalla risposta dei Ninja. Gli Hatsu, quella Yakuza, difficilmente otteneva un No secco come risposta. Forse la decisione degli Accademici fu giusta eticamente, ma un giorno avrebbero compreso che non sempre la strada giusta era anche che bisognava seguire.


    Gli uomini d’affari dunque se ne andarono non prima però di aver rilasciato una secca dichiarazione: - La Yato Assicurazioni vi riterrà ospiti sgraditi e la vostra presenza non sarà ammessa. Troveremo un modo noi stessi per risolvere la situazione. Addio, Ninja. – e così se ne sarebbe andati lasciando nella stanza solo i tre Shinobi e il Commissario, decisamente provato: - Ci ho rimesso la faccia, e probabilmente la mia carriera. Ma tanto… poco importa. Se non riuscerete a risolvere questa situazione nulla avrà più importanza. –


    Le domande che seguirono furono indirizzate sempre al povero Yoko, che sbuffando un po’ per la stanchezza e un po’ per la disperazione sempre più crescente: - Opera dei ladri sicuramente. Questi condotti saranno sicuramente vestigia della vecchia città. Ma la costruzione di questi edifici è recente. Non voglio, non posso credere che si siano allacciati direttamente a questi tunnel. – Ementre quando il Kiriano chiese della mappa l’ufficiale non poté fare altro che alzare la mani sconsolato: - come si potrebbe mappare una palude? Lo è di nome e di fatto. A nessuno interessa catastare quattro capanne in croce. Soprattutto se appartengono a dei barboni tossici. Comunque vi accompagnerò io stesso. I miei nonni erano di Sandako, o meglio di quelle zone e da piccolo ho girato parecchio. –


    E così Yoko si sarebbe diretto verso l’uscita terminando al contempo il suo discorso: - Come avete ben sentito la Yato Assicurazioni non vorrà il nostro supporto, tutto sommato questo ci concede di ridistrubire le poche forze di polizia in eccesso negli altri locali e alla luce delle scoperte direi di concentrare le persone direttamente nella saletta dei valori, no? Comunque se vorrete ispezionare dovrete farlo di persona. Io non mi ero nemmeno lontanamente accorto di quel fruscio, figuriamoci i miei uomini. –[Nota]Mezz'ora per edificio rimanente, escludendo la Yato Assicurazioni.


    La marcia, come preventivato, sarebbe durata tre ore. La palude infatti non era facilmente accessibile ed era forse una delle poche zone nelle quali l’influenza del Daimyo non aveva attecchito. Per uno storico si poteva dire che a Sandako si sarebbe potuto trovare la vecchia popolazione, il callo duro della Valle. Sebbene il gruppo arrivò in tardo pomeriggio, quando ormai il sole stava per calare, la palude si sarebbe presentata esattamente come ci si poteva aspettare.




    Un immenso acquitrino, con piante animali e umidità degni di tale ecosistema. In pratica un ambiente decisamente ostile e invivibile. Numerosissime mosche, zanzare e besticciole di ogni tipo avrebbero ronzato attorno al gruppo, infastidendo in particolare Yoko decisamente non avvezzo a quel genere di escursioni. Comunque dopo aver attraversato per un pezzo la palude i sensi dei Ninja sarebbero stati richiamati, in particolare la vista. Già, perché a circa un centinaio di metri gli Accademici avrebbero notato niente altro che un piccolo gruppo di case in fiamme, il cui fumo si dipanava verso l’alto. Avvicinandosi avrebbero notato altri dettagli, oltre all’odore acre dell’incendio.


    In fiamme non erano solo tre case, o casupole in legno per meglio dire, ma anche le piantagioni (di chi sa che cosa) lì vicino. I loro sensi inoltre avrebbero avvertito delle grida, di disperazione e aiuto, provenire dall’interno delle case e in particolare da quella centrale. Ma un occhio, e un udito attento, avrebbe individuato anche un'altra situazione. All’esatto opposto infatti un gruppo di persone (difficile riconoscere forme, vestiti o generalità) stava correndo in direzione opposta all’incendio. Quasi come se fossero stati loro i piromani.


    Come agire dunque per i Ninja? Salvare le persone, inseguire magari gli attentatori o reagire in maniera ancora più inaspettata?


    CITAZIONE
    Sono le 17.30. Tre ore trascorse per giungere a Sandako. Recuperate Chakra e Vitalità.
     
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    VI

    Gli Hashu non presero bene il nostro rifiuto a collaborare, come previsto la loro abitudine al potere li aveva resi incapaci a trattare. Serrai le mascelle quando, come signorine offese dalla messa in dubbio della loro purezza, se ne andarono lasciandoci soli. Il mio sguardo cadde serio su Yoko e, fatto qualche passo verso di lui e appoggiatagli una mano sulla spalla, dissi Le cose andranno per il meglio e, una volta concluse, si ricordi che l'Accademia è un'istituzione potente e potrebbe aiutare un paese così florido a liberarsi da una zavorra come quella di quei signori. C'era del detto e del non detto nelle mie parole, sicuro era però che all'Accademia non sarebbe dispiaciuto potersi inserire in una realtà così ricca, certo aiutando le istituzioni locali a liberarsi da quel gruppetto di mafiosi ma anche per estendere la propria influenza militare ed economica.
    Guardai la ragazza per qualche attimo, era orgogliosa come mi sarei dovuto aspettare dalla figlia del capo clan degli Hyuga e forse non aveva compreso le mie parole. Non era certo una sua colpa, avevamo prospettive, sull'argomento, a quanto pareva, piuttosto differenti. Da una parte lei non aveva mancato, nelle due occasioni, di presentarsi come figlia dell'uomo più importante all'interno del proprio clan; dall'altra io ero pronto ad abbandonare la mia famiglia, mettendomi a completa disposizione del villaggio. [Note]Nella giocata con Max a Kiri, il mio pg abbandona realmente la propria famiglia :zxc: Sia a causa di quello che riguardava il traditore Yashimata e la necessità di riscatto che mi era stata imposta, sia perché potessi agire, in ogni situazione, non dovendo preoccuparmi della salvaguardia o tutela dei miei cari. Certo, i tuoi occhi non possono mentire e immagino che il clan vi abbia formati a portare tale peso. Ma io mi riferivo all'istituzione che rappresenta tuo padre, è un ruolo importante, io lo tutelerei fossi in te, per il bene tuo, del clan e del vilaggio. Ma non ero nessuno per poter giudicare l'operato altrui e quindi le mie parole finirono lì in un leggero sorriso a testimonianza della mancanza di rancore o risentimento alcuno, erano scelte e come tali libere. Ora però mi era più chiaro il ruolo di Judai in tutto questo, rappresentava lui forse una forma di protezione per la giovane erede del clan?

    [...]

    Di paludi non ne avevo mai viste, questa però sembrava rappresentare un'ottimo esempio di cosa fossero questi acquitrini, l'acqua stagnava il terreno e le piante si confondevano in sfumature di verde e marrone. Il signor Yoko, che si era messo a disposizione lui stesso come guida, soffriva i moschini e le zanzare che, da quando eravamo entrati in quel territorio, ci stavano volando attorno e pungendo. Io alzai il cappuccio sul capo, come se quello potesse bastare a fermare quelle zanzare maledette e proseguii la strada in silenzio, lasciando scorrere lo sguardo attento attorno a noi. Il sole ormai aveva iniziato il suo moto discendente e rischiarava ancora con luce chiara l'ambiente sinistro, quando una densa colonna di fumo attirò la mia attenzione e, senza dubbio, anche quella dei miei compagni, dopo un rapido sguardo in loro direzione durante il quale, con mani leggere, passai in rassegna l'equipaggiamento sotto il mantello, scattai in direzione dell'incendio che si mostrava di fronte a noi ad un centinaio di metri. Avvicinandoci la scena acquisì più profondità, subentrarono le urla di gente che chiedeva aiuto, arrivava il forte odore acre del fumo denso, si notarono un gruppo di persone allontanarsi con gran fretta. Serrai la mascella riguardando una seconda volta la scena che ci si poneva di fronte, sebbene rifiutassi l'idea di dividere il team in un ambiente ostile come quello, non avevamo molte altre soluzioni se avessimo voluto salvare le vite di chi chiedeva aiuto e non lasciarci scappare quei loschi individui. Dobbiamo dividerci, quelli non ci devono scappare lanciai uno sguardo verso Judai e ripresi a parlare guardandolo per poi passare verso Murasaki Judai con il signor Yoko potreste cercare di salvare quelle persone, stando molto attenti. Io e Murasaki potremmo lanciarci all'inseguimento. Non sappiamo chi abbia provocato tutto questo, potrebbe essere anche un gesto di ripicca degli Hashu e ricordiamoci cosa viene coltivato in queste zone. Cerchiamo di evitare di respirare questo fumo. Qualche obiezione? Chiesi muovendo ancora lo sguardo tra noi e le case in fiamme.
    Se non ci fossero state obiezioni, avrei attivato il meccanismoRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    posto sul mio mantello che, immediatamente, mutò di colore e da nero pece di prima assunse le tonalità di verde scuro e marrone che ci circondava. Avrei aspettato un cenno di intesa con la genin della foglia e mi sarei gettato all'inseguimento di quegli uomini, stando attento che non ci sfuggissero ma anche che non distanziassi troppo la mia compagna di team. Non passiamo tra le case in fiamme, giriamogli attorno tenendo la luce del fuoco debole su di noi Con sguardo serio mi guardavo attorno attento a cogliere pericoli improvvisi e a valutare il miglior punto dove passare per proseguire l'inseguimento senza finire in acquitrini Cerchiamo di non attirare la loro attenzione, anzi se non fossero proprio a conoscenza della nostra posizione sarebbe meglio. Potrebbero portarci in qualche loro covo o ci permetterebbe di raggiungerli più in fretta. Dissi, infine, stando attento a non fare troppo rumore durante la corsa


    Velocità di movimento: 275
    Furtività: 3, occultamento parziale del mantello
     
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    VI


    Murasaki scacciò svogliatamente l'ennesimo insetto che cercò di farsi strada per pungerla. Erano passate oramai ore da quando si erano addentrati in quel puzzolente acquitrino, e da altrettanto tempo la fauna della palude non smetteva di tormentarli. Tra tutti, il più provato pareva Yoko. Murasaki era sicura che tra la faccenda degli Hashu e la gitarella nel regno delle zanzare, il rapporto finale dell'uomo riguardante la loro missione non sarebbe stato del tutto positivo.

    L'importante è riuscire a scovare i ladri, quando li vedrò in mano alle autorità potrò ritenermi soddisfatta.

    Il viaggio era trascorso più o meno nel silenzio generale, e Murasaki aveva avuto occasione di lasciar correre un po' la mente. Si era interrogata più volte sulla questione Hashu, chiedendosi se la loro decisione fosse stata giusta o meno. Non era arrivata ad una vera e propria conclusione, ma sapeva bene che quella non sarebbe stata l'ultima occasione in cui la vita da shinobi li avrebbe messi di fronte alla difficile scelta tra la via più eticamente corretta e quella più vantaggiosa. Col tempo, avrebbero capito come gestire la cosa con equilibrio, o almeno così sperava. Trotterellò più vicino a Youshi, che dall'inizio del viaggio aveva testardamente tenuto la testa del gruppo, perso anche lui in chissà quali elucubrazioni. Aveva tutta l'intenzione di continuare il loro discorso sull'appartenenza al Clan, cominciata qualche ora prima. Stava per parlare, quando il suo sguardo venne attirato da un movimento al margine del suo campo visivo. Quando vide ciò che aveva catturato la sua attenzione, si lasciò sfuggire un'esclamazione di sorpresa.

    Ragazzi! Guardate laggiù...

    Intercettò velocemente lo sguardo di Youshi di fronte a lei, e nei suoi occhi le parve di leggere la medesima sorpresa. Subito, Murasaki riportò lo sguardo di fronte a lei. Un gruppetto di case era oramai in preda ad alte fiamme, che rilasciavano un'ingente quantità di fumo nerastro in cielo. Man mano che si avvicinavano, la puzza di bruciato e le grida dei poveri inquilini si fecero più intense.

    Dobbiamo aiutarli, non possiamo lasciarli in balia delle fiamme!

    Si voltò verso Judai e Yoko, cercando da loro un cenno di assenso o appoggio. Poi, delle figure si staccarono dal gruppo di case in fiamme, prendendo velocemente il largo in quella che sembrava a tutti gli effetti una fuga.

    Dobbiamo dividerci, quelli non ci devono scappare

    Murasaki annuì. L'idea di separare già la squadra non la faceva impazzire di per sé, ma di certo non potevano permettere a quelli che potevano essere i piromani di fuggire impuniti.

    Judai con il signor Yoko potreste cercare di salvare quelle persone, stando molto attenti. Io e Murasaki potremmo lanciarci all'inseguimento. Non sappiamo chi abbia provocato tutto questo, potrebbe essere anche un gesto di ripicca degli Hashu e ricordiamoci cosa viene coltivato in queste zone. Cerchiamo di evitare di respirare questo fumo. Qualche obiezione?
    Judai, fa' attenzione. Potrebbero esserci altri intrusi nascosti nei dintorni, non abbassare la guardia. Ti affidiamo il signor Yoko.

    Disse, guardando il compagno di Clan negli occhi. Mantenne il contatto visivo, impastando al contempo una piccola quantità di chakra nella bocca. In pochi secondi, un filamentoArte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    [Da genin in su]
    partì dalla sua bocca, diretto a quella del compagno più giovane. Parlò poi a voce estremamente bassa, che però Judai avrebbe percepito forte e chiara, come se la ragazza gli stesse parlando direttamente all'orecchio.

    Judai, per qualsiasi cosa non esitare a metterti in contatto. Riuscirò a sentire qualsiasi cosa dirai, a patto di restare a massimo un kilometro l'uno dall'altra. Cerca di non strafare, mi raccomando.

    Sorrise brevemente al ragazzo, voltandosi poi verso il Kiriano. Il ragazzo armeggiò un momento con il proprio mantello, rendendolo velocemente un ottimo mezzo di camuffamento.

    Possiamo andare, Youshi-san.

    Annuì, e i due partirono all'inseguimento. Se l'obbiettivo principale di Youshi era quello di muoversi il più silenziosamente possibile, Murasaki si concentrò invece sull'individuare possibili tracce lasciate dai fuggitivi. Dovevano muoversi con cautela, ma farlo in fretta.

    Non passiamo tra le case in fiamme, giriamogli attorno tenendo la luce del fuoco debole su di noi. Cerchiamo di non attirare la loro attenzione, anzi se non fossero proprio a conoscenza della nostra posizione sarebbe meglio. Potrebbero portarci in qualche loro covo o ci permetterebbe di raggiungerli più in fretta.

    La giovane genin di Konoha annuì, cercando di tenere il passo del ragazzo, e al contempo di attutire al massimo i rumori prodotti dalla corsa.

    Non credo si aspettino di essere inseguiti, dovremmo avere almeno questo vantaggio.


    Velocità di movimento: 225
    Furtività: 0



     


    Chakra: 19.75/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 175
    Velocità:  225
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Fukibari × 3
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Cartabomba I × 2
    • Fumogeno × 2
    • Wakizashi × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1

    Note
    Consumo ¼ Basso per i primi 250m della comunicazione tramite filo di chakra
     
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    Parte VI



    Il gruppo di giovani Accademici, insieme al povero capo della polizia (che ne stava passando decisamente troppe rispetto alla sua età), giunse alla palude senza inceppare in difficoltà varie. Certo, se si escludevano quelle della palude stessa. Comunque appena individuate le minacce, ovvero le persone in pericolo all’interno della casa in fiamme e allo stesso tempo un gruppo indefinito di persone fuggire dalla parte opposta, il gruppo decise come dividersi. Yoshi e Murasaki alla volta dei fuggitivi mentre Judai, insieme al commissario, in aiuto delle persone rinchiuse.


    Judai dunque si sarebbe avvicinato alla casa e avrebbe realizzato subito la situazione. Si trattava di una banale casupola in legno, paglia e fango. E pertanto niente di meglio per il fuoco che stava procedendo senza alcun ostacolo. Osservando bene avrebbe notato ben tre persone affacciate nell’unica parte della casa non ancora colpita dalle fiamme. Erano una donna, di mezza età, e due adolescenti maschi. Sporgevano tutte da una sorta di finestrella, assolutamente insufficiente a far passare alcuno di loro ma quantomeno rappresentava la loro unica ancora di salvezza, come fonte d’ossigeno. La porta di ingresso, unica entrata, risultava bloccata da alcuni pali caduti e incastrati tra di loro, ma a prima vista un lavoro veloce seppur rischioso sarebbe stato in grado di liberare la strada. [Nota]Per togliere i pali di intralcio serve una forza di 250 e un slot azione di rimozione a palo. Sono tre pali. Il tocco con i pali provoca DnT Medio (ustione). Toccare più pali somma i DnT. Arrivare alle persone intrappolate richiede di superare una densa coltre di fumo di cinque metri (DnT Leggero Asfissia in andata e in ritorno) [Immagine di riferimento]

    L’altro unico acceso alla casa si trovava dalla parte opposta rispetto alla posizione delle persone ed era una sorta di ampia finestra. Tuttavia le fiamme imperversavano in quella parte della casa e infilarsi senza precauzioni sarebbe stato quasi impossibile. Come agire dunque per quella coppia improvvisata? [Nota]Entrare dalla finestra non richiede sforzi. Per raggiungere il trio bisogna percorrere in linea retta 10 metri ( i primi cinque per via delle fiamme comportano un DnT Grave (ustione))

    Per raggiungere il pozzo, e valutare se c'è ancora acqua, bisogna attraversare i campi in fiamme. Essi provocano un doppio effetto, non svelato, al momento.


    Allo stesso tempo l’inseguimento discreto dei due Ninja avrebbe dato i suoi sfrutti, in maniera forse fin troppo positiva. Gli Shinobi infatti dimostrandosi guerrieri addestrati riuscirono a recuperare in fretta la distanza che gli separava e mantenendosi a circa dieci metri di distanza in primo luogo realizzarono la composizione di quel gruppo. Erano tre sbandati, con tagli cicatrici e facce malate. I capelli tagliati malamente, quasi a simboleggiare qualche associazione malavitosa probabilmente dimenticata.

    A meno che i due Ninja non fossero intervenuti i tre avrebbero proseguito nella palude, ridendo e scherzando tra di loro come idioti, vantandosi del gesto appena compiuto. Dopo una buona decina di minuti sarebbero giunti ad una sorta di radura con al centro un leggero focolare. Un uomo, dalla taratura ben diversa, gli avrebbe attesi al centro. Vestiti rossi, che scendevano lungo tutto il corpo. E una faccia matura, da chi ne aveva passate e viste molte. I quattro infatti una volta giunti alla radura avrebbero presto cambiato comportamento, diventando seriosi tutto d’un tratto. Il problema però per i Ninja era capitale. Da quella distanza sarebbe stato impossibile capire i loro discorsi. Certo, potevano avvicinarsi ma a che rischio? Oppure potevano limitarsi ad aspettare per vedere l'evoluzione dei fatti e chissà preparare qualche piano per incastrare tutti i presenti. [Immagine di riferimento]
     
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    Il Profumo dei Ryo


    VII

    Li seguimmo silenziosamente per una decina di minuti, i tre uomini, le cui vesti e modi di porsi ricordavano più degli attacca brighe o banditi piuttosto che ninja, si muovevano senza fretta ridendo del loro gesto appena compiuto. Non sembrava che ci avessero notato, questo mi rincuorava considerando che loro avevano un vantaggio numerico e, dopo circa dieci minuti di lento e misurato inseguimento, si mossero verso una boscaglia che ad un certo punto si apriva in una radura illuminata da un piccolo focolare.
    Lì ad attenderli c'era un uomo vestito di rosso, aveva il viso segnato e molto più serio di quegli sbandati, loro si misero di fronte a lui separati solo dal focolare la cui legna crepitava docilmente. A vedere il cambio d'atteggiamento dei tre piromani si poteva supporre che stessero facendo rapporto ad un loro superiore o capo, purtroppo eravamo troppo distanti per poter sentire le loro parole che risultavano essere un semplice farfuglio che veniva dispero dal vento.
    Mi guardai attorno in cerca di qualche nascondiglio per avvicinarmi ma non trovai nulla, la radura era spoglia di arbusti, massi o alberi di cui poter godere per avvicinarmi furtivamente. Sarebbe stato stupido non provare a raccogliere qualche informazione, provare uno scontro diretto senza sapere con chi realmetne stessimo per scontrarci sarebbe stata una scelta non solo avventata ma anche piuttosto stupida.
    Avremmo dovuto provare, almeno provare ad avvicinarci e pensare subito ad un piano o di fuga o di contrattacco nel caso venissi scoperto. Il tempo a disposizione non era molto, nascosti dalla natura che circondava quei quattro uomini, chinato a terra affianco alla ninja di konoha, tracciai un cerchio con il dito per terra e con quattro punti indicai quegli individui sconosciuti. Comunica a Judai la nostra posizione e assicurati del suo stato di salute, se fossero riusciti a liberare e mettere in sicurezza quelle povere persone digli di raggiungerci, provvederemo dopo ad interrogarle. Se un possibile scontro dovesse prolungarsi, un suo aiuto in un secondo momento potrebbe esserci utile e spiazzare gli avversari. iniziai a dire a voce bassa, stando attento che solo lei potesse sentirmi prestando attenzione alle mie parole. Lo studente della foglia era stato lasciato indietro ad aiutare quei poveretti nella casa in fiamme, dovevamo condividere con lui la nostra posizione così che - se le cose fossero andate male - sapesse cosa e dove era successo; partii nel dirle quello solo per chiudere il discorso e iniziare a pensare a quella situazione. Ora, vorrei provare a sentire quello che si stanno dicendo. Sono abile a muovermi silenziosamente ma non vorrei sopravvalutarmi o meglio, sottovalutare la capacità di percezione dell'uomo in rosso che sembrava essere il vero problema in quella situazione Mi renderò invisibile e mi avvicinerò alle spalle dei tre uomini per sfruttare il cono d'ombra che i loro corpi provocano con la luce di quel piccolo fuoco. Tu... mi morsi il labbro, non sapevo che modo verbale usare, un imperativo? Un condizionale? Non volevo impormi, eravamo parigrado ma la situazione richiedeva di ignorare certe etichette, se si fosse sentitata offesa ne avremmo parlato più tardi con tranquillità, quindi ripresi in un sospiro. Tu rimani fuori dal raggio di questa radura, muoviti lungo il perimetro arrivando fino a questo punto indicai con il dito un punto del cerchio diciamo ad ore cinque dell'uomo in rosso. Se dovessi venire scoperto intervieni e cerca nuovamente i dubbi mi assalirono, quell'uomo vestito di rosso sembrava rappresentare la minaccia più grande tra i quattro e indicarglielo come suo obiettivo un po' mi spaventava per la sua incolumità che stava sotto la mia responsabilità Cerca di attirare la loro attenzione e sopratutto quella del tipo in rosso, prova a metterlo k.o. o comunque intrattenerlo mentre io sistemo gli altri tre, a quel punto dovremmo sistemare la situazione numerica e portarci in vantaggio. Va bene?
    Domandai infine aspettando una sua risposta.
    Quindi, senza aver composto alcun sigillo, la ninja di konoha avrebbe visto il mantello già cangiante rendersi identico all'ambiente circostante, dopo di che anche il mio viso scomparve ed io diventai invisibile agli occhi. [ I Slot Tecnica ]Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]

    Buona fortuna avrei sussurrato a denti stretti prima di muovere i primi passi verso il centro della radura.
    La scelta di avvicinarmi alle spalle dei tre uomini era stata dettata da due motivi principali, il primo certo per quel lieve cono d'ombra che i loro corpi creavano, il secondo perché l'uomo rosso - a cui in prossimità dei suoi piedi c'era accesso il fuoco - abituato alla luce del fuoco e quindi, inevitabilmente, con le pupille rimpicciolite per non rimanere abbagliato dalla luce, avrebbe avuto bisogno di qualche attimo per poter regolare i suoi occhi a guardare nell'ombra o nel più generale imbrunire del tardo pomeriggio, le sue pupille si sarebbero dovute dilatare per meglio poter percepire ciò che stava nell'ombra. Ma questo era un problema relativo, in quel momento infatti, sarei risultato invisibile agli occhi di chiunque per questo la mia maggiore attenzione fu posta nel muovermi silenziosamente. Il terreno non era bagnato dalla palude e quindi non avrei dovuto fare rumore appoggiando i piedi in qualche pozzanghera o zona umida, inoltre stavo attento che non ci fossero stati piccoli ramoscelli o altri elementi che avrebbero potuto rivelare la mia presenza se calpestati. Anche il mantello era tenuto sotto controllo, malgrado mancassero arbusti in cui si potesse impigliare facilmente, prestai attenzione che ciò non succedesse. In ultimo l'olfatto, la palude con i suoi odori melliflui sarebbe dovuta bastare a nascondere il mio odore, o meglio, questo fu il mio augurio considerando che non avevo nessun mezzo per limitare l'inevitabile possibile segnale.
    La sensazione che provai fu molto simile a quella che provai a Nakani dove mi intrufolai nella casa di quel rapitore: il battito cardiaco, da elevato che era prima, iniziò a rallentare sempre di più, il respiro si fece calmo e i movimenti, eleganti, venivano compiuti con assoluta calma e precisione.
    Avrei atteso qualche attimo che Murasaki si mettesse in posizione prima di avanzare, dopo di che avrei compiuto i miei primi passi verso di loro tendendo l'orecchio alle loro parole, se mi fosse stato possibile sentirli, mi sarei fermato tra i sei e i sette metri da loro, altrimenti - deglutendo per scacciare la tensione - avrei compiuto con più attenzione ancora qualche passo in loro direzione.





    Chakra: 29/30
    Vitalità: 11/11
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  325
    Resistenza: 250
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica dell'Occultamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Mantello × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Fumogeno × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Coltelli da Lancio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Spiedi × 6
    • Wakizashi × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///

     
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    VII



    Murasaki gettò un rapido sguardo dietro alle loro spalle, dove Judai era rimasto a tentare di salvare le persone intrappolate dall'incendio. In cuor suo sperava che l'irruente Hyuga non decidesse di gettarsi tra le fiamme senza prima escogitare un piano ben definito, ma sapeva di non aver né il tempo né la possibilità di rimanere lì ad aiutarlo. Sospirò, riprendendo a fissare i tre uomini che, ignari di esser seguiti, proseguivano tranquillamente, ridendo delle loro malefatte. Accanto a lei, Youshi di Kiri si muoveva silenzioso, il viso glaciale puntato sulle prede, quasi fosse un segugio addestrato.

    Non sappiamo ciò che ci aspetta, ma di sicuro avere qualcuno come Youshi a fianco è rassicurante.

    Passò qualche decina di minuti, durante i quali i due genin seguirono silenziosamente i tre uomini che avevano preso il largo dalla scena dell'incendio. Murasaki si aspettava di udire nell'orecchio la voce di Judai da un momento all'altro, ma ciò non avvenne, lasciando lei e il kiriano immersi in un silenzio profondo, interrotto solamente dalle risa sguaiate dei malviventi. I due ninja si muovevano rapidi e senza far rumore, lasciando i tre soggetti all'oscuro delle loro posizioni. Fu solo quando arrivarono in una piccola radura, dominata dalla silenziosamente maestosa figura di un quarto uomo, che i tre balordi smisero di ridere, tornando silenziosi e tetri. L'uomo misterioso pareva osservarli, retto in mezzo alla radura, fasciato da dei lunghi abiti rossi. La sua intera figura non sembrò presagire nulla di buono.

    Devono essere arrivati, stanno rallentando.

    Sussurrò appena la ragazza, che ad un cenno di Youshi si fermò, accovacciandosi. Tentò di affinare l'udito, ma dalla loro posizione pareva impossibile riuscire a percepire i discorsi in atto fra i quattro. Youshi prese ad armeggiare col terreno, tracciando uno schema sommario della scena che i due shinobi vedevano svolgersi di fronte ai propri occhi.

    Comunica a Judai la nostra posizione e assicurati del suo stato di salute, se fossero riusciti a liberare e mettere in sicurezza quelle povere persone digli di raggiungerci, provvederemo dopo ad interrogarle. Se un possibile scontro dovesse prolungarsi, un suo aiuto in un secondo momento potrebbe esserci utile e spiazzare gli avversari.

    Murasaki annuì, concentrandosi poi sul sottile filamento di chakra che la collegava al compagno di clan. Poi, cominciò a sussurrare brevemente.

    Judai, mi senti? Ho bisogno di un rapporto sulla situazione dell'incendio. Qui potremmo avere bisogno di te, sei già riuscito a raggiungere i sopravvissuti?

    Poi, chiara come se lui fosse proprio accanto a lei, la voce del ragazzo le giunse all'orecchio, forte e squillante.

    Qui ne avrò per un po', non sarà facile raggiungere le persone intrappolate all'interno. C'è il rischio di prendersi una gran brutta ustione qui, maledizione.

    Anche a quella distanza, le grida dei malcapitati giungevano drammaticamente chiare. Murasaki chiuse appena gli occhi, cercando di focalizzarsi sulla loro situazione.

    Va bene, cerca di fare del tuo meglio. Riuscire a salvare anche solo una vita è un grande privilegio, Judai. Ma non fare nulla di troppo avventato.

    Sospirò, interrompendo la conversazione.

    Sul luogo dell'incendio, il ragazzo Hyuga si sarebbe voltato nuovamente verso la casa in fiamme, avvicinandosi al portone d'ingresso. Dall'abitazione continuavano ad arrivare le disperate grida d'aiuto dei suoi tre occupanti. Judai si fermò un secondo, osservando rapidamente la situazione: la finestra da cui sporgevano i tre malcapitati pareva decisamente troppo piccola per permettergli di entrare, mentre la porta di fronte a lui risultava bloccata da dei pali caduti probabilmente dal tetto dell'abitazione. Improvvisamente, un'idea si fece strada nella sua mente. Afferrò velocemente il suo fidato kusari fundo dalla borsa, cominciando a farlo roteare in aria. Pochi secondi dopo lanciò la catena, andando ad imbrigliare i tre pali incandescenti. Avrebbe poi concentrato tutto il suo chakra, immettendoloTecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento. Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    nella corda e cercando di rimuovere ad uno ad uno i tre ingombri. [SA 1, 2, 3 - Forza 250 con pot. mezzo basso] Qualora tale piano avesse avuto successo, Judai si sarebbe avvicinato all'ingresso, per controllare quale fosse la situazione all'interno dell'abitazione. Si sarebbe poi rivolto verso Yoko, invitandolo a partecipare alla missione di salvataggio.

    Signor Yoko, io devo sbrigarmela con questi pali. Riesce a entrare e portare fuori quei tre? Non vorrei che li trovassimo già abbrustoliti, maledizione!

    [Chakra Judai 17.5/20]

    [...]

    Altrove, Murasaki aveva appena visto Youshi scomparire letteralmente di fronte ai suoi occhi, dopo che il ragazzo le aveva illustrato un abbozzo di piano. Avrebbero provato a nascondersi e origliare, ma non dovevano escludere la possibilità di uno scontro faccia a faccia.

    E a me toccherà l'uomo in rosso...

    Deglutì appena, facendo un segno nella direzione generale in cui Youshi era appena svanito. Poi, con la massima attenzione e cautela, si sarebbe mossa nella direzione indicata dal genin di Kiri, muovendosi fra gli alberi al limitare della radura. Lo sguardo fisso sui quattro uomini, avrebbe atteso nell'ombra, pronta ad agire in caso il camuffamento del kiriano avesse fallito.


    Chakra: 29.25/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 275
    Velocità:  325
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 3
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Cartabomba I × 2
    • Fumogeno × 2
    • Wakizashi × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1

    Note
    - 0.5 bassi per mantenimento arte della comunicazione (range 500m)
     
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    Il Profumo dei Ryo
    Parte VII



    L’approccio discreto e furtivo del duo di Accademici fu decisamente positivo. Nessuno dei quattro astanti si accorse del tentativo di aggiramento del Kiriano, abilmente occultato grazie alla sua tecnica, e allo stesso tempo Murasaki non venne individuata, nascosta tra le erbacce di quella palude.

    Il Tokugawa dunque riuscì a portarsi nella posizione desiderata ma sfortunatamente per lui nel momento in cui il suo udito fu sufficientemente acuito da udire le parole pronunciate ad un primo impatto sembrò che la discussione tra i quattro stesse volgendo al termine.

    - Signori, a questo punto direi che abbiamo concluso i nostri affari e in sostanza avete svolto un buon… lavoro. Vi meritate il giusto compenso. – L’uomo, vestito in rosso, dunque fece apparire sulla sinistra, quasi come un gioco di magia, un piccolo borsello (che dal rumore indicava un bel po’ di monete sonanti). Mirando al tizio più verso dalla parte di Youshi lanciò il premio. Sorpreso dal gesto lo scaprestato a fatica riuscì a cogliere al volo il pagamento e fu in quell’esatto momento, quell’istante, in cui tutte e i tre i presenti abbassarono la guardia per concentrarsi sui soldi che avvenne l’impensabile.


    Esattamente dalla parte opposta e simmetrica della radura, rispetto alla posizione del Kiriano, sarebbe giunto un rumore secco. I riflessi dei due Ninja verosimilmente sarebbero riusciti a captare il suono e cogliere l’azione. Comparendo dalla boscaglia un dardo infatti si sarebbe diretto, veloce come il vento, contro il tizio più a destra. Avrebbe mirato al collo, un punto letale. [Attacco I]Velocità: 300

    Proiettili [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi oppure balestre, e solo per uno dei due meccanismi.
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 10)
    [Da genin in su]
    E in quell'esatto momento l’uomo in rosso avrebbe sguainato una strana clavaLunga circa 90 cm presenta numerose incisioni, o tacche, lungo tutti i bordi. Tuttavia risaltano molto di più le decorazioni, simil-tribali, dipinte in tutta la sua lunghezza. Difficile dire cosa significano. [Immagine di Riferimento] dalla schiena e avrebbe violentemente attaccato i rimanenti due, assolutamente presi alla sprovvista e decisamente impreparati a subire un attacco del genere.

    L’uomo dunque avrebbe mirato al centro della testa del primo e poi del secondo, sferrando dei colpi pesanti e allo stesso tempo molto veloci con rapidità e letalità [Attacco II e III]Potenza: 25 Forza e Velocità: 300

    Difficile per i poveri abitanti sopravvivere ad un attacco del genere.

    Se il gruppo accademico non fosse intervenuto pezzi di cranio, pelle e capelli sarebbero schizzati un po’ ovunque, compreso il volto dell’uomo in rosso. Il quale inchinandosi su un cadavere si sarebbe limitato a pulire la sua clava sui vestiti raccogliendo il borsello: - Non si lascia nulla. E più i soldi sono sporchi più profumano. Raito, andiamocene da qui. Dobbiamo concludere il lavoro per stasera. – E così l’uomo si sarebbe diretto verso la direzione dalla quale precedentemente era partita il dardo e, verosimilmente, si sarebbe allontanato insieme ad un secondo individuo, tuttavia molto difficile da identificare per il duo accademico. Che fare dunque a quel punto?


    Allo stesso tempo il foglioso si trovò impegnato in un compito altrettanto gravoso: salvare le vite umane imprigionate in quella trappola di fuoco. E così furbescamente utilizzò una tecnica alquanto utile. Il Ninjustu infatti fu assolutamente azzeccato per rimuovere i pali, che si trovavano già in precario stato, liberando così il passaggio per il Signor Yoko.

    Tuttavia Yoko, come era ben intuibile, non si poteva considerare un Ninja né tantomeno un tizio atletico. Dunque dopo aver ricevuto gli ordini del foglioso e pur mettendoci tutta l’anima e la forza che aveva in corpo (complice anche il fumo e l'asfissia) fu in grado di salvare i due ragazzi adolescenti. Infatti tutti e tre gli ostaggi erano svenuti e Yoko ragionò razionalmente. Non aveva la forza per trasportare la donna, più pesante, e dunque optò per i ragazzi. Sfortunatamente dopo il secondo giro, e dopo aver salvato il secondo ragazzo la casa crollò condannando definitivamente la donna ad una morte orribile. Nulla da fare per lei. Solo la speranza di non provare troppo dolore.

    I ragazzi tuttavia erano vivi, seppur deboli. Si sarebbero trovati distesi a terra coscienti, e decisamente confusi - Nostra madre?! Dove è?! Aiutateciii - Come avrebbe interagito il Ninja con i due sopravvissuti?
     
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    Il Profumo dei Ryo


    VIII

    Con lo sguardo attento che anticipava il passo, mi avvicinai a quel gruppetto in cui, i tre che avevamo precedentemente inseguito, stavano facendo rapporto all'uomo dai vestiti cremisi. Riuscii a cogliere solo poche parole, quello che si rivelò essere il loro committente gli fece le dovute congratulazioni offrendo loro del denaro, come avevamo immaginato quei tre sembrava essersi rivelati in tutto e per tutto i piromani di quelle baracche.
    Dopo di che l'uomo lanciò loro un sacchetto il cui contenuto venne rivelato dal rumore metallico ma, nel momento in cui uno riuscì finalmente ad afferrarlo, l'altro venne trafitto alla gola da un dardo il cui lancio ero riuscito a percepire alle spalle dell'uomo in rosso, il quale, sguainata una sorta di clava, abbatté facilmente senza pietà gli altri due. Io rimasi immobile, un po' perché non mi aspettavo che ci fosse qualcun altro oltre a noi nascosto in quella radura, un po' perché - alla luce di quelle che erano state le recenti rivelazioni - non mi sarei fatto scrupoli io stesso ad uccidere quei tre. Oltretutto noi eravamo lì per trovare i ladri delle banche del villaggio, non salvare piromani dai loro mandanti.
    Sperai che Murasaki potesse, se non intuire, aspettare di vedere le mie intenzioni, non sapevo che carattere potesse avere e come avrebbe potuto reagire a tale spargimento di sangue senza intervenire ma eravamo stati chiamati per risolvere altro. Non mi scoprii ne intervenni perché, così come ci era capitato proprio con quei tre in precedenza, muoverci senza essere stati avvistati si era dimostrata una mossa fruttuosa; allo stesso modo, non mostrandoci, potevamo prima di tutto sperare di individuare anche il secondo uomo nascosto tra le fronde, ma sopratutto inseguire due personaggi chiave all'interno della vicenda appena accaduta e, forse, avevano qualcosa a che fare anche con le rapine.
    C'era la necessità di riunire il team, quanto meno in parte, mi augurai che il giovane Hyuga se la fosse cavata senza intoppi ci sarebbe servito anche il suo aiuto. Quando i due uomini si fossero un po' allontanati dalla radura, avvicinandomi appena ad un albero alla mia destra, avrei sciolto la tecnica che mi rendeva invisibile, quindi avrei scosso le braccia in direzione di Murasaki e, una volta ottenuto un reciproco scambio di sguardi, con gli indici della mano avrei indicato prima la mia e poi la sua bocca un paio di volte, effettuato il contatto con i fili di chakra, avrei nuovamente composto i sigilli scomparendo alla sua vista e iniziando a inseguire i due uomini.
    Inseguo quei due, mi terrò distante e cercherò di non farmi notare. Quei tre non valevano nulla, la loro morte era inevitabile aggiunsi a denti stretti, lasciando intendere cosa ne pensavo della loro dipartita Contatta Judai, lascia che sia Yoko ad occuparsi dei superstiti se ce ne sono stati e di interrogarli dopo di che di tornare al villaggio. Comunica la tua posizione all'altro Hyuga e quindi seguitemi, lungo il tragitto lascerò alcuni segnali dissi sfregiando con il coltello una corteccia e proseguendo tentando di non perderli di vista, parlavo a voce bassa muovendomi il più silenziosamente possibile, ogni tanto incidendo segni sulle corteccia o lasciando rudimentali frecce fatte con dei rametti sul cammino. Non mi sarei avvicinato alla stessa distanza di prima ma avrei lasciato tra me e loro almeno una trentina di metri o poco più Nel caso venissi scoperto o avessi bisogno di aiuto attiverò un fumogeno per essere più facilmente individuabile da voi, nel malaugurato caso in cui perdessimo il contatto vocale. Una volta capito dove siano diretti, ci raggrupperemo.
    Come prima i miei passi erano ben misurati, sebbene l'occultamente visivo della tecnica mi potesse dare un po' di sicurezza, non ero tranquillo e mi concentrai per muovere i miei passi il più silenziosamente possibile. Inoltre feci attenzione a non perdere di vista entrambi gli uomini, qualora il secondo si fosse mostrato. Se così non fosse stato, non avrei iniziato nemmeno a inseguire l'uomo vestito di rosso ne tano meno avrei sciolto la tecnica precedentemente per comunicare con Murasaki ma, anzi, mi sarei mosso furtivamente verso la radura da cui era provenuto il dardo per cercarne eventuali tracce.


    Chakra: 28/30
    Vitalità: 11/11
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  325
    Resistenza: 250
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica dell'Occultamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Mantello × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Fumogeno × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Coltelli da Lancio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Spiedi × 6
    • Wakizashi × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///

     
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    VIII



    Successe tutto in pochi attimi. Fu una questione di un battitio di ciglia, e i tre bonzi che prima se la ridevano e cantavano in allegria non c'erano più. I loro corpi esanimi erano riversati a terra, con il cranio sconquassato e la gola tagliata. La principessa degli Hyuga aveva abbozzato un tentativo di intervento, ma il suo movimento si era presto fermato.

    Non fare niente di stupido.

    Le parole della sorella le erano balenate in testa, bloccandone i muscoli e impedendole di ergersi in difesa dei tre balordi. Sarebbe davvero stata una scelta stupida? Secondo le loro supposizioni, quegli uomini erano responsabili di aver dato fuoco a delle abitazione, uccidendo a loro volta chissà quante persone. Ma nessuno poteva dare ai ninja quella sicurezza, eppure Murasaki aveva agito come se ne fosse sicura, come se le loro vite, oramai macchiate dal crimine, non avessero effettivamente lo stesso valore delle povere anime coinvolte negli incendi dei piromani. Forse era davvero così, o forse no. Comunque fosse, lei e Youshi avevano emesso la loro sentenza, condannando tre vite grazie alla loro immobilità. L'uomo nella radura parve parlare tra sé e sé, o forse con un suo ulteriore compare. Poi prese, lasciando a terra i tre malcapitati, senza degnarli di ulteriori sguardi. Dall'altra parte della radura comparve la figura del Kiriano, che si stava sbracciando nella sua direzione. La Hyuga capì che quello era il suo modo di attirare la sua attenzione, e lasciò che un sottile rivolo di chakra scorresse veloce da lei alla posizione del suo compagno. La voce di Youshi non tardò ad arrivare, facendosi sentire forte e chiara, come se lui fosse proprio lì, accanto a lei.

    Inseguo quei due, mi terrò distante e cercherò di non farmi notare. Quei tre non valevano nulla, la loro morte era inevitabile. Contatta Judai, lascia che sia Yoko ad occuparsi dei superstiti se ce ne sono stati e di interrogarli dopo di che di tornare al villaggio. Comunica la tua posizione all'altro Hyuga e quindi seguitemi, lungo il tragitto lascerò alcuni segnali.

    Nel frattempo la ragazza si era avvicinata a ciò che rimaneva dei tre. Due di loro avevano perso qualsiasi sembianza umana, i tratti somatici cancellati senza pietà dall'azione della clava. Si abbassò, rimanendo comunque all'erta in caso il nemico avesse deciso di tendere ai due genin un'imboscata.

    Va bene, Youshi. Mi metterò subito in contatto con Judai, tu non allontanarti troppo da me. Dobbiamo rimanere in contatto, disperderci non è la cosa migliore da fare al momento.

    Guardò di nuovo i cadaveri, e per un momento essi si sovrapposero alle figure dei suoi due compagni. Scosse la testa, passandosi una mano sugli occhi stanchi.

    Non posso permetterlo. Non qui, non oggi.
    Nel caso venissi scoperto o avessi bisogno di aiuto attiverò un fumogeno per essere più facilmente individuabile da voi, nel malaugurato caso in cui perdessimo il contatto vocale. Una volta capito dove siano diretti, ci raggrupperemo.
    Ricevuto. Fai attenzione.

    Sospirò, concentrando poi l'attenzione sul sottilissimo filo di chakra che ancora la teneva legata a Judai. Lo Hyuga, nel frattempo, era alle prese con una situazione alquanto complessa. Di fronte a lui due ragazzini, dall'aria stanca e disperata, lo stavano implorando di riportare indietro la loro povera madre. Quello che ancora non sapevano era che, per quanto Yoko e Judai lo desiderassero con tutti loro stessi, per la donna non c'era stato altro da fare, se non pregare che la sua anima trovasse pace nell'aldilà.

    Signor Yoko, sono sicuro che la diplomazia sia decisamente il suo campo. Non sono la persona adatta a parlare a questi ragazzini, hanno quasi la mia età! La prego di calmarli e tirar fuori da loro ogni possibile informazione, poi faremo ritorno al villaggio.
    Judai, mi senti?
    Forte e chiaro, come va lì?
    Ti spiegherò mentre vieni qui, non c'è tempo adesso. Ho bisogno che lasci Yoko lì, e che ti riunisca subito a noi. Controlla che sia in buone condizioni e in sicurezza, poi parti subito. Dobbiamo seguire velocemente Youshi, è appena partito e ci sta precedendo. Mi raccomando, devi essere rapido.

    Quallo annuì, facendo segno a Yoko che era libero di andare. Prese poi a correre, ricongiungendosi con la quasi compagna di Clan in breve tempo.

    Bene, questo non ci servirà più, ora possiamo parlare di persona.

    Murasaki sorrise appena, tradendo un certo nervosismo. Il filo di chakra con Judai era stato interrotto, lasciando la comunicazione a distanza solo con Youshi.

    Bene, noi partiamo.

    Sussurrò appena, certa che il compagno di team dall'altro capo della comunicazione l'avrebbe sentita chiaramente. I due shinobi di Konoha si incamminarono, tenendo una buona andatura e cercando di volta in volta i segni lasciati dal Tokugawa, così da non perderne le tracce.




    Chakra: 28.75/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 275
    Velocità:  325
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 3
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Cartabomba I × 2
    • Fumogeno × 2
    • Wakizashi × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1

    Note
    - 0.5 bassi per mantenimento arte della comunicazione (range 500m)


    Edited by Filira - 22/9/2018, 11:16
     
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    Parte VIII



    Una freddezza inaudita caratterizzò il Kiriano in quei frangenti così concitati. Semplicemente restò impassibile nell'osservare il massacro di quei tre poveri ingenui, briganti da due soldi che speravano di portarsi a casa una pagnotta più grande del solito. La loro unica colpa fu quella di essere caduti in una trappola, una tela tessa da un nemico ancora da inquadrare, pure per i due Accademici.

    La scelta per la quale optarono i due Genin fu sicuramente singolare, il Kiriano infatti seguì con le dovute precauzioni e con molta accortezza la coppia di assassini, superando da subito i tre cadaveri a terra ancora caldi e sanguinanti dalle ferite ricevute, organizzandosi nel mentre, in comunicazione mentale, con la fogliosa la quale dovette gestire inizialmente la situazione di emergenza tra l'altro suo collega e Yoko.

    Naturalmente il capo della polizia si limitò ad un no secco nell'accettare l'ordine della Hyuga. A fatica era arrivato a spingersi così lontano, in quella palude, figurarsi ritornare indietro da solo con una donna talmente scossa: - Ho decisamente bisogno di una mano! - La donna nel frattempo non avrebbe risposto a nessuna domanda in particolare, se non vociferare tra se stessa e limitarsi a seguire chi l'avrebbe presa in carico: - Tutto perché abbiamo dato i nostri antidoti a quei due... Tutto è iniziato da lì... perchè? -


    Nel frattempo i due nemici, se tali si potevano considerare, procedettero con calma e senza fretta inoltrandosi sempre di più nella palude. Camminavano in silenzio, come se fossero concentrati o come se fossero dei quasi sconosciuti. Comunque sarebbe passato un buon quarto d'ora prima che la coppia, e di conseguenza il Kiriano e la fogliosa di seguito, si sarebbe fermata. Infatti dopo aver attraversato numerosi acquitrini, dopo aver superato fitte groviere di alberi bassi e arbusti poco alla volta si sarebbe dipanata una casa, molto simile a quella data a fuoco precedentemente se non per le dimensioni: notevolmente più grande.

    Verosimilmente i primi dettagli che avrebbero notato i due Ninja sarebbero stati dei macabri ritrovamenti. A circa una decina di metri dall'ingressso accumulati uno sopra all'altro gli Accademici avrebbe realizzato la presenza di almeno cinque o sei cadaveri, ormai in evidente stato di putrefazione (un paio assomigliavano anche a dei bambini). Successivamente i due mostri sarebbero entrati in casa, chiudendosi la porta alle spalle. Quello forse sarebbe stato il momento ideale per pensare ad un piano, o ad una linea d'azione.


    Se non avessero agito diversamente sarebbe passata almeno una mezz'ora che nuovamente la porta si sarebbe aperta lasciando questa volta intravedere l'uscita di tre persone, le solite due più una terza ammanettata, per qualche strana ragione. I due assassini portavano sulle spalle un paio di piccoli zaini. E di nuovo, a meno che gli Accademici non fossero intervenuti, si sarebbero diretti in direzione della città indisturbati. A quel punto dunque per gli Shinobi si sarebbero dipanate ben due strade, se non di più. Continuare l'inseguimento oppure indagare in quella casa? Infondo da così lontano sembrava vuota.



    CITAZIONE
    Per mia personale decisione considero Shu fuori dalla Quest, e ovviamente il suo PG. Per rendere indolore la cosa spedisco il suo pg insieme al commissario in Città così come ordinato da Filira. Un altro motivo a favore di questa decisione è che da ora in poi giocherete come Genin Verde e vi sarebbe fin troppa disparità di forza tra i vostri PG, almeno per una quest D che di fatto non può essere troppo articolata.
     
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    Il Profumo dei Ryō


    IX



    Non ti preoccupare, Judai. Qui ce ne occupiamo noi. Tu resta con Yoko, ha più bisogno di aiuto con noi al momento.

    Sospirò, chiudendo la comunicazione. Da un certo punto di vista era sollevata che lo Hyuga potesse rimanere lì, lontano da qualunque cosa li aspettasse da quel momento in poi. Concentrò l'attenzione sul filo di chakra che la teneva costantemente in comunicazione con Youshi, sussurrando appena al suo orecchio.

    Pare che dovremo fare a meno di Judai. Yoko non riesce a gestire la situazione da solo, è bene che qualcuno resti ad assisterlo, e ritengo che fra noi tre l'opzione migliore sia proprio lui. Tu prosegui, io ti raggiungo il prima possibile.

    Avrebbe annuito appena a sé stessa, sperando che il Kiriano fosse d'accordo sul lasciare lo Hyuga indietro. Non che comunque potessero far molto in proposito. Lanciò un'ultima occhiata di sfuggita ai due cadaveri, mentre un brivido le percorreva veloce la schiena, andando a focalizzarsi alla base della nuca. Distolse lo sguardo, e partì all'inseguimento.
    Lungo la strada Youshi le aveva lasciato delle piccole tracce disseminate qua e là sulle cortecce quasi marce dei bassi alberi paludosi, per cui non fu particolarmente difficile per la Hyuga individuare il percorso del ragazzo della Nebbia. Intorno a loro la palude si faceva più estesa, e pareva che, ovunque i due fuggitivi fossero diretti, il luogo si trovasse parecchio protetto dalle interferenze del mondo esterno. La giovane attraversò acquitrini e radure, facendosi strada a fatica tra il fango e i rovi.

    Chissà cosa troveremo, una volta giunti a destinazione. Di certo l'uomo in rosso non si farà scrupoli ad eliminarci, in caso venissimo scoperti. O peggio, vista la facilità con cui si è disfatto dei suoi due sottoposti. E poi, questi miei occhi, in caso venissi catturata io...

    Scosse la testa, aumentando il passo e cercando di lasciare dietro di sé quei pensieri. Sapeva che la kekkei genkai del Clan era considerata da tempo immemore un tesoro gelosamente custodito a Konoha, e che un rapimento o uccisione in terre straniere di uno Hyuga significava sempre un notevole dispiegamento di forze per evitare che i segreti del Byakugan cadessero in mani sbagliate. Non poteva, non doveva, non voleva finire in una situazione del genere.

    Ci sono quasi, comunicami la tua posizione.

    Avrebbe raggiunto Youshi in pochi minuti, accovacciandosi vicino al ragazzo, non appena l'avesse trovato. Lo spettacolo che si parò di fronte ai bianchi occhi della Hyuga era di certo singolare. Una grande casa si stagliava sullo sfondo, e sarebbe parsa decisamente disabitata, se non fosse stato per l'inquietante presenza di un ammasso di cadaveri proprio all'ingresso. La ragazza spostò lo sguardo inorridito sul Kiriano, indicando appena la massa informe.

    Qualcosa di terribile è successo in questi luoghi, Youshi. Noi dobbiamo fermarli, a qualunque costo. Abbiamo già troppe vite sulla nostra coscienza. Dimmi, da quanto tempo sono entrati?

    Una volta sentita la risposta avrebbe annuito, continuando a mantenere lo sguardo fisso su quei cadaveri. Erano come un magnete per il suo sguardo, così come lo erano stati i due scagnozzi di prima. Chissà cosa pensava il suo compagno della situazione.

    Comprendo. Grazie, Youshi. Direi di lasciare che escano, non penso che entrare mentre loro sono ancora in casa ci darebbe qualche vantaggio, anzi. Dobbiamo intercettarli nel momento in cui si sentono più sicuri. E in quel momento dovremo colpirli. Io posso pensare a paralizzarli, andrò ad elettrificare il terreno sotto i loro piedi. Non riusciranno a muoversi per un po'. Tu in quel momento dovrai immobilizzarli. Poi penseremo a ricavare più informazioni possibile. L'unica complicazione di questo piano: devo trovarmi il più vicino possibile alle mie prede. Potrebbe essere rischioso, ho bisogno che mi copri le spalle in caso qualcosa vada storto. Bene, io vado.

    Si mosse velocemente verso il cumulo di cadaveri, posizionandosi poi dietro ad essi, in modo che si trovassero fra lei e l'ingresso della casa. Avrebbe dunque atteso pazientemente il palesarsi dei due uomini, che non tardò particolarmente. Chiuse un secondo gli occhi quando sentì la porta aprirsi, preparando una notevole quantità di chakra nelle gambe. Poi, dopo aver riservato un veloce cenno a Youshi, si lanciò all'attacco. Si mosse rapidamente, balzando fuori dal cumulo e posizionandosi a 9 metri dai due nuovi arrivati. Ebbe a malapena il tempo di guardarli mentre concentrava il chakra elettrico verso il terreno, lasciandolo poi fluire liberamente attraverso ghiaia, erba e radici, diretto all'area in cui si trovavano i due malviventi.

    Ora tocca a te, Youshi.


    Chakra: 23.75/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 275
    Velocità:  325
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Omicidio elettromagnetico [TA]
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 3
    • Kunai × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Cartabomba I × 2
    • Bende Rinforzate × 2
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Wakizashi × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Fumogeno × 2

    Note
    ///
     
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36 replies since 17/4/2018, 11:05   753 views
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