Erano passati mesi, forse anche troppi, dall'ultima volta che Fujiko aveva visto il suo amico Masayoshi. Da quando il Consigliere di Suna aveva acconsentito alla richiesta della ragazza per diventare un membro effettivo della Squadra Medica del Villaggio, la Genin non aveva fatto altro che studiare i tomi ed i rotoli necessari all'adempimento di tale obiettivo. Doveva essere preparata, e con un buon bagaglio di conoscenze mediche sulle proprie spalle, prima di affondarsi in una missione sprovvista di questa, seppur basilare, preparazione. Inoltre, la salute precaria del padre l'aveva costretta a fare ritorno ad Okasada, dove ci era rimasta per ben tre mesi, cosa che aveva rallentato non solo i suoi studi sulla medicina, ma anche interferito con il suo ruolo da Kunoichi per conto del Villaggio della Sabbia. Tuttavia, finalmente la Murakami era riuscita a risolvere i propri problemi ed a ritornare al suo stile di vita di prima. Infatti, qualche giorno prima le era stato comunicato via rotolo che era stata scelta per compiere una missione, insieme a Masayoshi. A detta di questo rotolo, un gruppo di Shinobi e Kunoichi provenienti da Suna, si era allontanato dal villaggio per addentrarsi in una foresta, nella quale da circa un mese terrorizzava gli abitanti locali per via del loro culto esoterico e dedito al cannibalismo. L'obiettivo della missione era diviso in più gruppi. Alcuni, Ninja più esperti come Chunin (vista la pericolosità della banda) si sarebbero inoltrati nella foresta ed avrebbero ucciso tali individui, mentre il compito dei due Genin era quello di individuare e ripulire la zona di eventuali trappole, cosicché da facilitare l'avanzata dei Chunin e consentire loro un'azione militare più incisiva.
Fujiko riuscì a presentarsi quasi puntuale all'appuntamento, ritardando di appena 4 minuti. E proprio lì, vestita con gli indumenti ed i tessuti più pregiati che era riuscita a trovare nell'armadio quel giorno, la ragazza era accessorizzata da un bel po di armi, come il suo amato Ventaglio, i suoi Nekote ed il suo Lancia Spiedi avvelenati, il suo Kit di Primo Soccorso ed il suo Mantello, che le coprivano il corpo dal collo fino ai piedi e le facevano intravedere solo la testa.
La Murakami vide Masayoshi in lontananza, e di conseguenza affrettò il passo. Egli la salutò non appena la vide, e lei le rispose con un sorriso sgargiante stampato in faccia ed un sincero tono vivace e felice nel vederlo, nel mentre tentò di stringerlo a sé in un forte abbraccio attorno al collo non appena le distanze fra i due si azzerarono:
KYAAA, ECCOTI! Come stai? E' da moltissimo che non ci vediamo!
Rispose, rilasciando il suo abbraccio e guardandosi attorno in modo frettoloso. Non trovò ciò che stava cercando, ovvero il suricato del ragazzo, ma notò la differenza fisica di Masayoshi rispetto l'ultima volta che lo aveva visto. Per quanto la riguardava, il ragazzo era diventato ancora più carino, quei tratti più maturi gli davano un'aria interessante. Fujiko, d'altro canto, non era cambiata molto. Solo i suoi capelli, già lunghissimi, erano cresciuti di qualche centimetro, però il Sunese non avrebbe potuto notarlo, visto che la chioma della ragazza si trovava ben nascosta sotto il mantello.
Dove è Ajeje? Non viene con noi?
Chiese, speranzosa, con gli occhi a forma di cuore. Avrebbe tanto voluto riabbracciare quel piccolo esserino che mesi addietro le aveva conquistato il cuore.
