[MG] - Assalto ai Rifornimenti

Territorio: Ontaichi

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  1. leopolis
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    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    A sentire quel balbettìo fu quasi lo stesso disegnatore ad arrossire come un pomodoro. Non si aspettava che la bambina fosse così... timida? Ma era solo una bambina e avrebbe avuto tempo per crescere e migliorare diventando una kunoichi a tutti gli effetti. Del resto quanti ne aveva incontrati, lui, di ninja che balbettavano ma alla fine dei conti si erano rivelati degli ottimi shinobi per il loro villaggio! Per questo cercò di non perdere il controllo e semplicemente le diede una pacca sulla spalla. - «Figurati Ryugi!» – le disse semplicemente non appena si fosse ripresa da quell'inchino decisamente più basso di come andava fatto. In ogni caso sorrise soltanto. Poi, quando le chiese del piano che la piccola studentessa aveva in mente, quest'ultima glie la espose. Alla fine dei conti Yoshiyuki era solo un genin e, seppur di grado superiore alla kunoichi sunese e tralasciando il fatto che prima di parlare soffiava in una busta di carta (?), sembrava una brava ragazza. Per questo Yoshiyuki ascoltò il suo piano annuendo ogni tanto e poi disse la sua: - «E' un piano ottimale, ma non ho conoscenze che mi permetterebbero di comunicare con la testa, che sarebbe scoperta. Facciamo così Ryugi: io mi piazzo alla coda. Tu in mezzo. Se succede qualcosa alla testa oppure qualcosa ti attacca al centro urla il massimo che puoi, d'accordo?» – le chiese. Alla fine dei conti avrebbe voluto che si sarebbe fatto così e vide come Ryugi andava a posizionarsi proprio sulla 6° carovanta, mentre il Disegnatore prese posto sull'ultima. A quel punto la carovana partì alla volta di Konoha...


    ... e sarebbe stato un viaggio magnifico e privo di pericoli, almeno per i primi due giorni. Ryugi avrebbe potuto ammirare gli immensi paesaggi di quelle zone: si distendevano per chilometri e chilometri quadrati tutt'intorno. Forse, laghi, colline ricoperte di alberi, ma anche una biodiversità animale e vegetale che nel deserto di Suna non si poteva mica vedere. Il problema sarebbe arrivato puntuale all'alba del 3° giorno del viaggio. Un'ombra sarebbe saltata fuori dal nulla posizionandosi sulla prima carovana. Lì quel tizio, incurante se lo avessero visto o meno, avrebbe provato a sollevare un tronco di legno per lanciarlo giù dalla carovana. - «Questo legno è mio!» – avrebbe detto provando a prendere quindi un altro legno per lanciarlo giù. - «Lo avete rubato e non vi appartiene! Tutte queste carovane sono mie! Scendete giù con le mani alzate e forse vi farò vivere!» – Situazione strana, ma proprio Ryugi sarebbe stata la prima a vedere l'uomo agitare le mani e proclamare che tutti quei legni erano suoi. Cosa fare?
     
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