Una questione d'amore

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  1. Roroo 2.0
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    Commissioni in banca


    Villaggio di Onitara - Chapter I



    Le lettere non avevano avuto l'esito sperato.
    Due giorni dopo aver tumulato suo marito nel cimitero del Suono, la madre di Yukine dovette affrontare tutte le questioni burocratiche e finanziare lasciate in sospeso. Anni prima, quando erano ancora fidanzati e non sposati, i due piccioncini avevano aperto un conto nella famosa banca di Onitara.

    Per riavere i suoi risparmi, necessari per far fronte ad alcuni imprevisti di cui lo studente non era a conoscenza, la Fedaikin avrebbe dovuto recarsi nella regione di Onitara, alla loro sede centrale, insieme a dei documenti che la banca non trovava più nei suoi archivi.
    Convinta che un viaggio fuori da Oto fosse istruttivo per il piccolo Yukine, la donna consegnò il fardello di carte al giovane e con un calcio al sedere lo lanciò fuori dalle mura, non prima di spiegargli cosa avrebbe dovuto fare una volta arrivato lì.

    [...]



    E così Yukine fece.
    Viaggiò con lo zaino in spalla e la Sacca Porta Oggetti sul fianco destro, vestito con una banalissima maglia grigia, pantalone nero e un berretto rosso a coprirgli i capelli dorati.
    Fu un viaggio silenzioso, trascorso con la paura perenne di aggressioni o pericoli.
    Aveva trascorso la sua infanzia tra le quattro mura della sua dimora, lontano dai pericoli del mondo esterno e ora ne pagava il prezzo.

    Dopo giorni di marcia, l'otese riuscì a raggiungere quella dannata banca, costruita davanti a una splendida fontana di marmo.

    jpg


    Prima di entrare dall'ingresso principale, egli ammirò l'immenso edificio in vetro. Non aveva mai visto una struttura così alta e massiccia.

    Ebbe un po' di timore ad entrare.
    Cosa avrebbe trovato all'interno? Sarebbe riuscito a svolgere la commissione senza problemi? Sapeva di essere impacciato, di non avere il linguaggio fluido come i suoi coetanei. Ogni volta che la sua lingua si fermava, le guance di Yukine diventavano rosse come pomodori. Chissà cosa avrebbero pensato tutte le persone presenti lì dentro.
    Dopo alcune esitazioni e tentennamenti, lo studente varcò la soglia dell'ingresso, costituito da due porte scorrevoli.
    Consegnò le sue poche armi senza alcun problema, ricevendo in cambio una chiave, con un numero sopra.

    Fu uno shock ritrovarsi in una sala da attesa con ben tredici sportelli.
    Su ognuna di esse vi erano almeno venti persone in fila, impazienti di uscire da quel girone infernale. Era un vero e proprio inferno.
    Abituato al silenzio e all'isolamento, per Yukine vi era troppo caos. Ebbe l'impulso di uscire, ma resistette. Sua madre lo avrebbe a schiaffi se fosse tornato a Oto senza soldi.
    Consultò la lista di nomi trascritti sopra le finestre.

    Optò per lo sportello numero 3.
    Cassetta di sicurezza. All'interno dovevano esserci i loro soldi.
    Si mise in fila, alle spalle di una ragazzina della sua stessa età.
    Approfittò dell'attesa per prepararsi un discorso, così da non farsi trovare impreparato.
    Dopo parecchi minuti trascorsi mangiucchiandosi le unghie per l'ansia, venne il turno della fanciulla dai capelli lilla.
    Aveva diversi fogli in mano. Su uno di essi, ella aveva trascritto il motivo per cui si era recata in quella banca.
    Fece caso al suo nome. Nekki.
    Un clan di Suna. Pensò Yukine, fresco di studi.

    CITAZIONE
    «Hai sbagliato finestrino. Smaterializzati. AVANTI IL PROSSIMO.

    Provò rabbia per quella risposta così cattiva. Non era mica colpa sua se quel posto aveva ben tredici sportelli.
    Era troppo giovane per avere il coraggio di intervenire in difesa della ragazza.
    Era giunto il suo turno. A giudicare dal suo biglietto, la Nekki aveva una commissione simile alla sua, anche se l'otese doveva prima farsi controllare i documenti contenuti nella busta.

    Abbandonò di corsa la fila. Forse potevano aiutarsi a vicenda.
    Si avvicinò alla ragazza.
    Ciao, sono Yukine. Di Oto. Devo ritirare dei soldi anche io. Possiamo aiutarci insieme, ti va? Sai in quale sportello dobbiamo andare? Chiese ad alta voce, arrossendo un po'.







    Mi inserisco. Non ho trovato modo migliore purtroppo ç_ç
     
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28 replies since 25/7/2018, 09:03   403 views
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