[MG] - Raccolta di InformazioniTerritorio: Sanbashi

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  1. Waket
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    Hebiko ancora non aveva mai avuto modo di incontrare Ogen, eppure la donna era a conoscenza delle sue gesta e dei suoi servigi verso il nipotino, e l'aveva contattata più volte per assicurarsi che facesse il suo dovere nel controllare lo Yakushi. E così era stato anche quella volta, una lettera con il simbolo del loro clan era arrivata da lei, firmata da Ogen stessa, con la richiesta di seguire Febh verso una missione per conto del Damiyo. I complimenti per i lavori svolti in precedenza vennero aggiunti per gonfiare l'ego della Vipera, permettendole così di accettare ben volentieri l'incarico, con tutti quei paroloni che la complimentavano per protezione, attenzione... Un bel giro di parole per chiederle di fare da babysitter, insomma. Però se chiedeva proprio a lei doveva quantomeno fidarsi delle sue capacità!
    Il Bazaar era enorme, e nonostante la missione, descritta nella lettera, fosse quella di trovare un obbiettivo per il Damiyo, la prima missione della rossa era quella di trovare lo Yakushi. E non sarebbe stato troppo difficile farlo, o almeno sperava. I suoi travestimenti erano sempre piuttosto vistosi, e se per caso quella volta si fosse davvero reso irriconoscibile, le sarebbe bastato seguire la scia di follia e distruzione per trovarlo. Follia che non tardò a mostrarsi. Girando tra i banchetti, non potè non notare una donna di una certa età con indosso dei posticci occhiali senza lenti ed un naso plasticoso munito di grossi baffi neri. La Vipera portò una mano al volto, borbottando nervosa.

    Ora si è messo a travestire pure gli altri??

    Tolse gli occhiali alla donna, che protestò per un istante prima di riconoscerla come la segretaria del Jonin, facendosi piccola di fronte al suo sguardo tagliente. Non che la poveraccia centrasse effettivamente qualcosa, quello sguardo era tecnicamente più rivolto a Febh che a lei, ma ora la donna era la persona più vicina allo Yakushi con cui poteva rintracciarlo.

    Dove vi siete separati? E quali sono stati i suoi ordini?

    Fece una piccola modifica agli ordini dello Yakushi, dati in quel modo e vista la grandezza del Bazaar avrebbero impiegato diverso tempo prima di trovare quella bancarella.

    Continuate a seguire gli stessi ordini. Ma prima, controllate la mappetta all'entrata e usatela per trovare la zona dedicata a Suna, nella sezione dedicata alle del cibo. Lo troverete decisamente più in fretta in questo modo. E buttate quegli occhiali posticci, non è necessario obbedire ad ordini ridicoli, maledizione! Non siete nemmeno genin, nessuno vi riconoscerà, state pur tranquilli.

    Il bazaar doveva avere una mappa ad indicare tutte le sezioni, e forse persino ogni singola bancarella se organizzato con cura. Dopotutto, dovevano trovare una bancarella di un rivenditore, quest'ultimo se voleva fare affari doveva per forza rendersi visibile, ed il Damiyo sembrava solamente interessato a lui per questioni ancora sconosciute, ma probabilmente positive, non aveva motivo di nascondersi.
    Più difficile sarebbe stato trovare Febh. Ma grazie alle indicazioni dei due studenti, dotati di una memoria decisamente raffinata, si spostò nel punto dove si erano divisi, iniziando a guardarsi attorno da lì, consapevole che lo Yakushi non potè essere troppo lontano. E non fu difficile, in mezzo a tanti banchetti ben curati e con merci raffinate, notare un banco abusivo chiaramente fuoriposto, con cartelli scritti a pennarello su fogli raccattati in giro, ed un pezzo di cartone spiegazzato a fare da insegna.
    Con le braccia incrociate, scura in volto, si sarebbe piazzata di fronte al banchetto, schiarendosi rumorosamente la voce se fosse stato necessario attirare la sua attenzione.

    Non ricordavo che nella missione fosse richiesto di competere con i mercanti. Ma se proprio ci tieni... Ah. Deduco che, dato che questo era il tuo piano fin dall'inizio, tu abbia con te una licenza per poter vendere questa roba... Vero?

    Fece pressione sulla sua irresponsabilità, spostando le braccia sui fianchi e chinandosi appena verso di lui, minacciosa. Se non altro, se fosse stata lei a strigliarlo, non avrebbero attirato l'attenzione così come se qualcuno avesse chiamato la sicurezza.
     
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