Salvataggio

Suna era stata molto contenta dell'operato di Saru nell'ultima missione e decise di affidarle un incarico un po' più impegnativo: liberare una sua compaesana catturata durante un'infiltrazione andata a male. Ovviamente, sarebbe stata solo un supporto ad una kunoichi più esperta, tale Sachi,il cui soprannome, La Lussuriosa, era tutto un programma. Infatti era una donna, seppur superata la quarantina, davvero molto piacente, dai lunghi capelli viola, gli occhi verdi e la pelle bronzea.

Le informazioni in loro possesso parlavano di un avvistamento all'interno delle risaie vicino Oto e, per loro fortuna (o sfortuna del rapitore), le tracce lasciate dal rapitore divennero sempre più chiare fino a che non individuarono l'esatta fattoria in rovina in cui era nascosta la loro compaesana. Si trattava di una fatiscente baracca ad ovest, circondata da una risaia che non veniva curata da anni. La baracca era stata rossa, ma gli anni di incuria ne avevano mutato il colore in un marrone che quasi si confondeva con il terreno intorno. Terreno che sembrava marcio, tra acqua e piante morte, creando una specie di fanghiglia collosa tutto intorno.

La fanghiglia tratteneva bene anche i segni di un carretto che si dirigeva proprio all'entrata del capanno. Il grosso portone in legno era per metà divelto e la luce del sole sembrava svelare la presenza del carretto nella prima parte di quel capanno. Se le due si fossero avvicinate, avrebbero visto che il capanno era diviso in almeno due parti sul piano inferiore e possedeva un piano superiore, le cui finestre erano state sbarrate con delle assi. Il pavimento, almeno quello che potevano vedere, era ormai putrescente, adeguandosi alla trama del paesaggio intorno.