Gli scemi del Villaggio

[Paese del Fiume]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ersapo
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    171
    Reputation
    +11

    Status
    Offline


    Gli scemi del villaggio






    Saru ci sapeva fare, davvero. La ragazza di Suna, impegnata nel combattimento, si era riuscita a difendere piuttosto bene: non si era presa un fuuma shuriken in pieno petto e questo era già un bene, inoltre non si era fatta abbrustolire prima dalla palla di fuoco dopo dalla cartabomba, riuscendo a rimanere quasi illesa. Jou, a soli due metri da lei, guardò quella serie di mosse e contromosse e capì che anche lui doveva fare qualcosa al più presto, se volevano sbarazzarsi di quelli e continuare la loro missione. Non potevano tornare a Suna senza il documento importante del villaggio del Fiume, si erano fidati dei due giovani shinobi.
    Così osservò la rossa comporre dei sigilli a lui conosciuti, e l'afro decise di compierli a sua volta, creando però due copie di sè stesso [Slot tecnica base | Moltiplicazione del corpo X 2]. I tre bushin, i due di Jou e quella di Saru, si involarono verso i due nemici, cercando di diventare una distrazione; coma la copia della kunoichi, anche i due cloni di Jou cercarono di andarsi a schiantare contro il nemico [Slot Azione I]. La coppia di scemi del paese del fiume ci cascò in pieno attaccando entrambi le coppie che avevano davanti, facendole svanire in piccole nuvolette di fumo: però facendo così erano distratti, e non erano pronti a ciò che stava per succedere.

    Jou osservò di nuovo la kunoichi comporre dei sigilli molto familiari, perchè erano i igilli di una delle tecniche più popolari del paese del vento, nonchè una delle più semplici visto che veniva insegnata a qualsiasi studente a quanto pare -Ti seguo Sora, adesso i facciamo saltare in aria- Compose i quattro sigilli e mettendo la mano a contatto con il terreno, avrebbe attivato la sua Doton [Slot Tecnica Avanzata + Slot Azione II]: sotto i piedi del nemico dai capelli bluastri si sarebbero creati due piccoli ammassi di terra che avrebbe fatto detonare insieme a Saru, creando così una quadrupla esplosione potente che avrebbe danneggiato eccome i due poveri sprovveduti [Potenza 40].

    Un forte boato, poi un forte tonfo, e il silenzio. Quando la polvere creata dall'esplosione si fosse diradata, i due shinobi si Suna avrebbero potuto vedere i due nemici stramazzati al suolo, con le gambe martoriate e con i vestiti a brandelli -Ei Sora, mi sa che sti due erano tanto bravi a parlare quanto lo erano a combattere... ah no ahahah- Rise di gusto a vederli a terra e a pensare che lui e la sua compagna erano riusciti collaborando a spazzarli per terra -Meglio legarli e immobilizzarli prima che si sveglino- Così avrebbe passato del filo rinforzato alla compagna e avrebbero legato polsi e caviglie ai due delinquenti -Toh là, voglio vedere come fate a sputare palle di fuoco in queste condizioni- Poi rivolgendosi a Saru -Allora Sora, è chiaro che abbiamo qualche problema. Ci stavano aspettando, e sti due tipi hanno detto che ciò che cercavamo non è qui, mentre chi cercavamo si. Direi di andare a dare un'occhiata nella casetta, troveremo qualche risposta secondo me-

    Così dicendo i due avrebbero percorso i pochi metri che li separavano dalla casetta. Jou, come un uomo rispettabile sa fare, si sarebbe messo davanti e avrebbe aperto lui la porta della catapecchia, così da poter essere il primo in caso di pericolo: gli piaceva Saru, ci sapeva fare, e non voleva di certo che rischiasse la vita.
    All'aprirsi della porta il legno malandato che componeva quella casetta quasi scricchiolò e non dava senso di sicurezza: però una volta entrati avrebbero potuto notare qualcosa nell'angolo lontano della casa. Al buio, tutto legato e malmenato, sedeva un vecchietto che con i suoi occhi chiarissimi fissava le due figure appena entrate. Chissà il panico di quel signore, che immaginava che quelli fossero altri aguzzini pronti a malmenarlo e torturarlo solo per il piacere di farlo. Si poteva leggere dai suoi occhi la paura che aveva -Maledizione Sora, liberiamolo- Veloci avrebbero tolto tutte le bende che lo avvolgevano accorgendosi della moltitudine di lividi e ferite che aveva dalla testa ai piedi. Al loro tocco quasi si spaventò, ma capì ben presto che quei due non erano lì per fargli del male. Una volta liberato avrebbe parlato -Ahhh che siate benedetti. Io sono Nigiro, amministratore del villaggio del fiume- poi notò i coprifronte dei due ragazzi -Voi due dovete essere i ragazzi mandati da Suna. Mi dispiace... foste arrivati 10 minuti prima sarebbe andato tutto bene...scusatemi- iniziò a piangere, deluso da sè stesso e ancora spaventato dalle crudeltà appena subite. Toccava ai due ragazzi tirargli le parole fuori dalla bocca, e capire cosa diamine stava succedendo!
     
    .
13 replies since 28/8/2018, 18:27   155 views
  Share  
.