Gli scemi del Villaggio[Paese del Fiume]

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    Nel Bosco dei Cento Shuriken


    III: L'Amministratore



    Jou, figliolo. Chiamami un'altra volta Sora e tutti quei bei ricci che ti trovi in testa spariranno, per lasciare posto a una lucente pelata.

    Bofonchiò la ragazza, mimando il movimento di una minacciosissima forbice.

    Stai attento stanotte, ciccio. Comunque, è chiaro che questi due dementi erano messi lì ad aspettarci, quindi direi che d'ora in avanti dovremo prestare la maggior cautela possibile. Questi stronzi potrebbero comparire dal nulla, hanno il vantaggio di conoscere il territorio mille volte meglio di noi. Chissà cosa ci riserverà la casetta della strega cattiva, non vedo proprio l'ora di entrare e farmi sparare in testa un'altra palla di fuoco, maledizione!

    Ricordava con precisione le storie che la vecchia Mononobe le raccontava, e spesso queste prevedevano che vi fosse un qulche tipo di vecchio inquietante ad aspettare i poveri malcapitati in una catapecchia dispersa in mezzo al bosco. Perfetto, sembrava non mancare nulla.

    In un bosco dl genere nessuno può sentirti urlare, sai. Qui non finisce bene Jou Satoshi, dammi retta.
    Maledizione.

    Stava ancora blaterando quando Jou aprì la porta, rivelando all'interno dell'angusta casetta la figura di un uomo solo e malconcio, al cui la sola luce pareva arrecare molto fastidio. Chissà da quanto tempo era stato abbandonato in quell'oscurità.

    Maledizione, quei due dementi si sono dati proprio da fare.

    Disse a denti stretti, mentre entrambi accorrevano in soccorso dell'amministratore ferito. La Rossa estrasse il proprio kaiken, tagliando rapidamente le bende che impedivano al sangue dell'uomo di affluire liberamente alle mani. Quando la ragazza ebbe modo di constatare la condizione dei polsi dell'uomo, notò che le ferite lasciate dalle bende marce erano profonde e gravi, non potevano muovere l'uomo in quello stato.

    Amministratore, per stasera faremo base qui. Le sue ferite... Non si preoccupi, io e il mio compagno qui, Jou, faremo a turno per proteggere lei e il perimetro. Il mio nome è Saru Mononobe, ninja di Suna. Finché avrà me al suo fianco, nessuno potrà più farle del male. Ma adesso, è necessario che lei ci dia più informazioni possibile. Siamo stati mandati a recuperare dei documenti, non ci aspettavamo di certo questo attacco da parte di due folli.

    L'uomo del Fiume si massaggiò i polsi, andando a sedersi sull'unico sgabello malconcio presente nella baracca. Saru si sarebbe appoggiata ad uno dei muri, mantenendo comunque l'arma che aveva estratto in mano, pronta a qualsiasi evenienza.

    Dovete sapere che il nostro villaggio non è altro che un agglomerato di case come questa, o almeno così è diventato. Niente a che vedere con ciò a cui siete abituati a Suna. Tuttavia, almeno in precedenza il nostro commercio era florido, le nostre terre producono abbondanti raccolti, che portano migliaia di mercanti ad attraversare le terre dei fiumi. Ma negli ultimi tempi una terribile sciagura si è abbattuta sul Fiume. Un gruppo di sbandati ha deciso di prenderci di mira, di saccheggiare e devastare. E ora più nessuno porta il suo denaro qui, e ogni locanda, ogni bottega ha dovuto chiudere i battenti. Siamo di fronte ad una città fantasma, oramai.

    Saru annuì, lasciando spazio anche a Jou di confrontarsi con l'Amministratore, che tra una frase e l'altra non smetteva di tirar su col naso, rendendo la scena a metà tra il tragico e il patetico.

    Amministratore, cosa ci sa dire riguardo ai documenti? Qualcuno in particolare avrebbe potuto volersene impadronire?
    Quei farabutti... Non abbiamo certezze sulla loro identità, ma hanno creato al villaggio problemi non da poco. Indossano la nostra effige, creando incidenti diplomatici dovunque attacchino. Anche i documenti per Suna... Questo accordo con la sabbia era stato parecchio decantato al Fiume, un modo per rimettere in piedi le sorti del villaggio, se così si può dire. Ma loro vi hanno attaccati, dando motivo a Suna di dubitare della nostra fedeltà! Oh, me tapino! Chissà cosa penseranno di noi gli amministratori di Suna adesso! Siamo ROVINATI! Tutto per colpa di qualcuno che non ha nemmeno il coraggio di venire allo scoperto!

    La Rossa guardò prima Jou, poi il vecchio, e poi di nuovo l'Afro. Possibile che le situazioni assurde capitassero sempre a lei? Se questi tizi che li avevano attaccati facevano veramente parte di un gruppo che aveva come solo scopo quello di distruggere la reputazione del Fiume, la loro semplice, semplicissima missione di recupero si era appena trasformata in una complessa azione combinata per salvare capre e cavoli, ovvero l'accordo tra Suna e il Fiume e la loro pellaccia. Sbuffò, dirigendosi verso la porta della catapecchia e lanciando ritmicamente il aria il Kaiken.

    Bene, la situazione mi pare chiara. Amministratore, troveremo quei farabutti e recupereremo i documenti da portare a Suna. Qui non ne va solo dell'onore del Fiume, ma anche del futuro mio e di Jou. Io farò il primo turno di guardia, voi riposate. Si parte all'alba, niente scuse.

    Disse, uscendo e piazzandosi fuori dall'unico ingresso alla casupola. Chissà cosa riservava il futuro ai due ninja di Suna.
     
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