Gli scemi del Villaggio

[Paese del Fiume]

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  1. Ersapo
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    Gli scemi del villaggio




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    -Andiamo a dormire, per oggi è abbastanza. Amministratore Nigiro, lei pensi a riposare che domattina dobbiamo parlare un po', adesso è inutile siamo tutti stanchi- Jou congedò la conversazione, lasciando andare Saru a fare il primo turno di guardia all'entrata della casupola: si era irrigidita e si vedeva che era tesa, dopo tutto come non esserlo in quella situazione. Anche Jou era un po' preoccupato, ma sotto sotto sapeva che sarebbe andato tutto bene.
    Cinque minuti dopo, quando l'amministratore si addormentò senza dire neanche buonanotte, Jou si alzò dal suo letto improvvisato per uscire, andando a fare compagnia a Saru, giusto il tempo di una sigaretta. Si Sedette affianco a lei e se ne accese una, sboffando forte il fumo provocato dalla combustione del tabacco -Ahhh bel casino è adesso? Però sono fiducioso che quel vecchietto là sappia di più, era stremato e aveva bisogno di riposo- per qualche secondo ci fu silenzio, poi riprese a parlare, guardandola -Guarda che siamo forti noi due! A quei due di prima gli abbiamo spaccato il culo! Se sono tutti così, sarà un gioco da ragazzi te lo assicuro- Lui era fiducioso, e sperava di trasmettere un po' di quella fiducia in Saru -Ok... ho
    finito la sigaretta. Quando vuoi andare a dormire svegliami che ci cambiamo, domani interroghiamo il vecchio-
    E si congedò, aspettando quindi il mattino dopo

    [...]

    Jou fece sedere l'amministratore appena sveglio sullo stesso sgabello della sera prima, solo che questa volta l'afro si sarebbe seduto davanti a lui, faccia a faccia, fumando una sigaretta -Nigiro-san, dovete per forza sapere di più su questi qua. Non potete averli lasciati liberi senza fare nulla. Ci dica tutto che vedremo di risolvere tutti i problemi- Il vecchio, ancora leggermente addormentato, si grattò un po' la testa e guardò il vuoto per qualche secondo -Ah ma si, noi sappiamo dov'è il loro covo, il quartiere generale. Il paese del fiume non è tanto grande, e con le giuste spie e i giusti agganci abbiamo scoperto dove stanno, sono come una grande comunità. A sud di qua, a due ore di percorso, noi non abbiamo ancora avuto modo di entrarci, magari voi...- -Ditemi di più, se sapete dovìè il posto non ci credo che non abbiate anche informazioni su questo- -Abbiamo potuto constate due cose: uno, che la sera fanno sempre come dei gran cenoni che poi diventano feste; secondo, sono in tanti, ma in pochi davvero abili. Alcuni sono ex contadini che hanno deciso di combattere, altri ex shinobi che nona avrebbero mai avuto successo se non lavorando nella malavita. Se siete riusciti a sconfiggere quei due, non dovete essere malissimo-

    Ora si che sapevano molto di più, e potevano farsi un'idea di cosa li aspettava. Jou si zittì per un po', lasciando o la parola alla compagna o il silenzio più assoluto: l'afro era lì seduto che si fumava la sua sigaretta guardando fissò negli occhi il vecchio ma in silenzio, e pensava; pensava a come fare a riprendersi ciò che era loro e tornare al villaggio vittoriosi. Era una chance che non capitava spesso, missioni come quelle lo eccitavano, amava risolvere problemi
    -Ci infiltreremo- Disse voltandosi verso la compagna rossa -Se hanno un campo base, il nostro documento è sicuramente lì. E sopratutto staranno aspettando il ritorno dei due mongoli che abbiamo battuto e catturato ieri- Si alzòò e si diresse verso i corpi dei due malandati, che si erano svegli, ma erano in condizioni pietose -Saru, ci trasformeremo in loro, e ci addentreremo nel loro campo base. Troviamo i nostro documenti, scappiamo e torniamo a Suna a fare rapporto- Poi di nuovo verso Nigiro -Lei amministratore ci porterà là, poi se vuole può scappare e tornare a casa. Una volta che poi verrà fatto rapporto a Suna vi aiuteremo a scacciarli del tutto. Ma noi adesso non possiamo fare altro che giocare di furbizia-

    Quello era il suo piano, era pieno di buchi e domande ma gli pareva la soluzione migliore. Da ciò che aveva capito non dovevano essere proprio degli ingegneri e quindi poteva risultare semplice aggirarli. L'amministratore non aveva opportunità di scegliere, lui li avrebbe condotti là punto e basta. Piuttosto Jou aspettava di ascoltare se Saru avesse qualcosa da aggiungere, un'accortezza o un suggerimento per migliorare il piano -Se siamo d'accordo partiamo pomeriggio presto così da essere là presto e poteri preparare per l'infiltrazione- Quindi Jou avrebbe aspettato in silenzio per le ore rimanenti, a pensare al piano e a come migliorarlo, ma ciò poteva succedere solo una volta visto il campo base con i propri occhi.

    [...]

    Dopo qualche ora di corsa lenta vista la condizione fisica dell'amministratore, al tramonto i tre finalmente arrivarono al famigerato campo base dei banditi del Paese del Fiume. Sembrava più un hotel o comunque una struttura di accoglienza, cosa che indicava che comunque non ci doveva essere un numero così elevato di persone al suo interno -Come vedete è un bel posto, lo hanno requisito con la forza. Questa era una locanda appena aperta, il cui proprietario è dovuto scappare per colpa loro. Qua siamo a due passi dal mare, c'è sempre bello,ci credo che se lo sono presi- E infatti quello sembrava esattamente un posto del genere. Era ancora tramonto e da dove si erano fermati loro potevano vedere bene ciò che accadeva, e avrebbero aspettato l'orario di cena prima di entrare in azione, trasformandosi con la Henge no Jutsu nei due furfanti per poi addentrarsi senza dare sospetto e rubare il loro documento.


     
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