Gli scemi del Villaggio[Paese del Fiume]

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    Nel Bosco dei Cento Shuriken


    IV: Scilla e Cariddi



    Le sembrò quasi di giocare a poliziotto buono e cattivo. Se ne stava dietro Jou, con fare accigliato e le braccia conserte. Aveva sperato che la notte le avrebbe portato consiglio, o quantomeno una minima illuminazione, su come affrontare la marea di casini in cui stavano lentamente affogando, ma l'unica cosa che aveva trovato era stato il duro, umido, tremendamente scomodo pavimento della capanna. Inutile dire che la cosa non aveva certo migliorato il precario stato umorale della Rossa. Si passò una mano dietro al collo, massaggiando distrattamente l'area indolenzita dalla mancanza di un letto decente da oramai giorni.

    Senta, amministratore. Lei capisce che qui stiamo decisamente andando oltre quelli che sono i nostri compiti, sì? E ora veniamo a sapere che non c'erano solo quei due maledetti dietro a questo casino, ma che la nostra prospettiva è di ritrovarcene molti di più tra i piedi. Immagino poi che verranno anche a chiederci conto della fine dei loro due compagni di merende.

    Abbassò il capo, passandosi stancamente una mano sul volto. Tutta quella situazione diventava sempre più assurda, e ogni tassello che si veniva ad aggiungere al puzzle non faceva che sommare segnali d'allarme su segnali dall'arme. Fece schioccare la lingua con aria seccata, mentre l'atteggiamento rilassato di Jou Satoshi non faceva che montare in lei ancora più frustrazione. Possibile che non capisse le gravi implicazioni che la faccenda avrebbe avuto per Suna?

    Trasformarci in questi due scarti umani, dici?

    Si abbassò, afferrando bruscamente il mento del tizio dai capelli chiari, che reagì a malapena con un mugolio di dolore. Guardò prima lui, poi il suo compagno. Era facile per Jou proporre di prendere le sembianze dei due decerebrati, lui che prendeva tutto con estrema leggerezza. Ma Saru non era così, non aveva mai preso una decisione in vita sua che non fosse ponderata e attentamente calcolata. Una conseguenza dell'essersi cresciuta da sola, probabilmente.

    Sì, la henge ci darà il loro viso, i loro corpi. Ma non sappiamo niente del loro modo di fare, della loro storia, di come si pongono con i loro compagni. Che grado hanno nella loro organizzazione? Come reagiranno a vederci tornare? Sai meglio di me che non appena una parola uscirà dalle nostre bocche verremo riconosciuti.

    Si alzò, portandosi a pochi centimetri dal compagno. La sovrastava di parecchi centimetri in altezza, ma questo non era certo un problema per la dirompente Rossa della Sabbia. Quello che perdeva in altezza, lo guadagnava in carattere.

    Devi essere pronto a combattere, Jou. Dobbiamo essere pronti. Se percorriamo questa strada non abbiamo possibilità di tornare indietro. L'hai detto tu quando siamo partiti, questa missione può significare tanto, tutto per entrambi. È la nostra possibilità di far vedere ai pezzi grossi quanto valiamo. Questi documenti devono tornare a casa, e in qualche modo dobbiamo essere noi a portarceli.

    Poggiò la mano sinistra sulla spalla destra del compagno, stringendola in segno di incoraggiamento.

    Ah, prova a chiamarmi ancora Sora e giuro su qualsiasi Kami che ti lascio in pasto a quella banda di dementi, maledizione!

    La stretta si trasformò in un pugno inoffensivo alla spalla, che avrebbe appena sfiorato l'Afro. Cominciava a piacerle quel buffo ragazzetto. Se solo avesse imparato il suo nome, poi.

    Allora è deciso.
    Già, deciso...

    [...]

    Arrivarono che il cielo si era già tinto di un rosso intenso, segno che la giornata volgeva oramai al termine. Un vociare intenso arrivava dal campo base a cui li aveva condotti l'amministratore, segno che all'interno della struttura la vita trascorreva tranquilla, senza particolare apprensione per ciò che il Fiume avrebbe potuto fare nei loro confronti.

    È bello sapere che almeno qualcuno a questo mondo si gode la vita. Quasi quasi mi dispiace andare a rovinargli la festa.

    Alzò gli occhi al cielo, componendo poi il sigillo che l'avrebbe portata a mutare il suo aspetto. Una piccola nuvoletta la attorniò, e ne emerse uno dei due delinquenti che li avevano gentilmente sorpresi con qualche kunai e un bel katon dritto in faccia.

    Allora, questo è il piano. Amministratore, lei resti qui ben nascosto, non intervenga per alcun motivo. Anche se vede le nostre teste appese ad una picca, lei non entri in contatto con loro. Piuttosto scappi, corra via finché ha fiato. Sospetto che non vedrebbero proprio l'ora di mettere le mani su un politico del fiume.

    Quello annuì, inghiottendo rumorosamente e sottolineando così l'ansia che lo attanagliava, come se non fosse già evidente dalla miriade di goccioline dei sudore che gli decoravano il viso.

    Jou, ora tocca a noi. Dobbiamo dire di aver completato la missione con successo. E poi chiederemo di avere accesso ai documenti. Ah, maledizione. Che i kami ce la mandino buona, Jou Satoshi. In che guaio mi hai cacciata.

    Si alzò, aspettando che il compagno la seguisse. Una volta entrati, avrebbero trovato ad accoglierli due guardie decisamente su di giri. Ad una più attenta osservazione, avrebbero notato che a fianco ai due giacevano diverse bottiglie di sakè oramai vuote, segno che nessuno si era esentato dal fare bagordi quella sera.

    Eeeehi, guarda chi abbiamo qui Ikeda! Guarda guarda se non sono Shin e Jin!!!
    Oooh, sono proprio loro, sì signore! Come mai siete già tornate, signorine?! AHAHAH Non avevate una missione importantissimissima?! Mica come noi due, poveri derelitti, qui a fare da guardia agli ubriaconi, sì signore!

    Era chiaro che i due non ci stavano con la testa. Questo poteva voler dire due cose: o ingannarli e superarli sarebbe stato estremamente facile, visto lo stato di ebrezza, oppure anche il minimo errore di interpretazione li avrebbe fatti strepitare, presi dai fumi dell'alcool e senza oramai inibizioni. Se i due volevano passare oltre, avrebbero dovuto prima superare i novelli Scilla e Cariddi.
    Come avrebbero affrontato questa prima prova?
     
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