Il Sibilo DivinoTaglio del Vuoto lvl I

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  1. Shiltar Kaguya
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    Dunque, rieccoci: la piccola Ryugi ha portato il rotolo al non tanto più grande (se non per aspetto) Jou, in fondo solo tre anni li dividevano, per quanto lei fosse un pò esile e bassina e quello un capellone scuro di pelle.
    Il suddetto capellone, dopo aver letto il contenuto del rotolo chiese alla piccola del "Sibilo Divino" e la studentessa ci mise qualche secondo a ricordare dove avesse sentito già quel nome, rimanendo poi stupita dalla richiesta, ancora di più quando capì che il padre di quel tipo si trovava lì.
    Non ebbe modo, però, di esporre il proprio stupore, sia perché balbettando ci avrebbe messo almeno un'oretta buona, sia perché l'altro la indispettì chiedendole se prima doveva chiedere il permesso a "mamma e papà", nemmeno fosse una bambina di cinque anni.
    Tant'è che, per un miracolo di cui nemmeno Jou forse si rese conto, la risposta giunse senza un singolo balbettio: Sì, so dov'è. Ci vediamo fra due ore., secca e precisa, oltre che un pò punta nel vivo dal tono dell'altro, ma in effetti c'era anche un'altra cosa che avrebbe dovuto fare in quelle due ore: controllare di preciso la posizione su una delle mappe che avevano a casa.
    Certo, lasciò anche un bigliettino alla madre (il padre era in missione) in cui scrisse di essere partita per una breve "missione" nell'Anarouch, non specificando del mendicante, del ragazzino scortese o del Sibilo Divino, ma più che altro si preoccupò appunto di consultare i libri di clan che parlavano del luogo, rileggendo mentalmente quanto vi trovò scritto:

    Il Sibilo Divino: una spaccatura nel deserto di Anarouch, nella vastità del Paese del Vento, non molto dissimile dal Polmone del Deserto che, si dice, fu forgiata dal respiro stesso del Fondatore della Casata dei Chikuma, ai tempi l'unica casata.
    Si dice che il Sibilo Divino sia stato forgiato dal potere congiunto della Quarta capoclan dei Chikuma del Vento e dal Secondo capoclan dei Chikuma del Vuoto, che erano marito e moglie.
    Dai testi storici, furono loro due, assieme all'allora Secondo capoclan dei Nekki a forgiare un'alleanza cui poi si unirono, anni dopo, anche i Kurogane, gli Iga ed altri clan, creando il villaggio della Sabbia com'era a principio.
    Quindi quel ragazzo così scortese è un Chikuma? Non lo avrei mai detto...


    Ovviamente, proprio perché giudicava Jou scortese, Ryugi non gli disse alcunché di tutto ciò, quando s'incontrarono alle Mura, ma semplicemente, dopo un veloce inchino, gli spiegò: C... ci vorranno almeno q... quattro ore a raggiungere il S... Sibilo., spiegò, prendendo la mappa che aveva copiato e partendo con il genin dietro di se.

    [...]

    Quando furono arrivati, Jou iniziò a cercare il padre, ma non ebbe bisogno di cercare a lungo: Sono qui, ragazzo! E' da tanto che non ci vediamo!, esordì l'altro, avvicinandosi con un gran sorriso in volto, i soliti abiti un pò logori, la zazzara di capelli bianchi e, cosa più assurda: una katana alla cinta.
    Ho saputo che sei diventato un genin e ho pensato che fosse giunto il momento di incontrarci e di raccontarti del tuo clan., esordì ancora, prima di fermarsi, nel notare la piccola Nekki.
    Lo stupore nello sguardo dell'anziano era dovuto al fatto che si sarebbe aspettato la madre, o il padre, di Ryugi lì a condurre suo figlio, non la piccola studentessa, ignorando quanto l'altra fosse effettivamente informata sulle usanze e la storia del proprio clan (al contrario di Jou).
    Vedo che la tua famiglia non ti ha tenuto niente nascosto, al contrario di ciò che ho fatto io con mio figlio, giovane Nekki, e di questo, al momento, ti ringrazio.
    Ti prego, ci concederesti un pò di privacy? Ho organizzato un piccolo accampamento su quel altopiano, c'è un fuoco e qualcosa da mangiare, semmai avessi fame dopo queste ore di viaggio.
    , avrebbe detto cordiale, mentre Ryugi, emozionata da tanta gentilezza, avrebbe fatto un inchino, G... gr... g... gra... grazie, c... C...K... Chikuma-sama, avrebbe risposto lei, probabilmente sorprendendo Jou con quel titolo rivolto a suo padre.
    Quando la studentessa si fu allontanata, l'uomo si rivolse al figlio: Avrai delle domande, immagino, ma ti prego, fai iniziare me.
    Prima di tutto, una cosa che immagino non saprai: io non sono sempre stato un mercante.
    Prima di conoscere tua madre ero un ninja, non il più grande, probabilmente, non ero minimamente portato per il fare sigilli, quindi ero bravo più che altro nel corpo a corpo, ma ero capace anche con l'uso delle katane.
    Poi quando incontrai tua madre e cercammo di farci una famiglia, inaspettatamente, decisi di abbandonare quella Via e di fare il mercante.
    Abbiamo visto com'è andata a finire per la nostra famiglia.
    E proprio di famiglie voglio parlarti.
    Io sono nato a Suna, come te, ma mio padre, tuo nonno, era originario del Paese del Fulmine, non credo fosse un ninja, non mi è molto chiaro ciò, non ho mai avuto il piacere di conoscerlo.
    Tua nonna, invece, era una kunoichi, incontrò mio padre durante la Grande Guerra contro i Cremisi, agli inizi della stessa, quaranta anni fa, circa.
    Lei era una cugina alla lontana di Spada Pazza, un grande eroe di quella stessa guerra, lei era una Chikuma.
    Vivi a Suna da anni, avrai sentito parlare di questo clan, no? Il Sesto Kazekage era un Chikuma e, da ciò che ho sentito dire, il suo allievo dovrebbe essere prima o poi eletto Settimo Kazekage, il nipote di Spada Pazza, per l'appunto. Potresti essere cugino di decimo grado con il prossimo Kazekage, non che possa fare molta differenza.
    Fatto sta, che ti ho invitato qui oggi per parlarti della linea di sangue che potresti aver ereditato, come me, da mia madre: i Chikuma che tagliano il Vuoto, detti dai più la Casata Cadetta, dato che sono nati dopo alcune generazioni dalla casata originale dei Manipolatori del Vento.
    , a quel punto estrasse la spada dal fodero, Il nostro controllo del vento è molto diverso dal loro, però!, disse e con un secco movimento del braccio, spazzò l'area alla sua sinistra: Jou avrebbe visto, a circa cinque metri da loro, aprirsi un solco spaventosamente profondo nel terreno, quasi una cartabomba fosse esplosa in quel punto con la forma del taglio della katana impugnata dal padre.
    Noi possiamo Emettere il Vuoto come un taglio.
    Il genin forse sapeva usare il "Taglio del Vento", ma era un gioco da bambini rispetto a ciò che quel taglio, quella sua Emissione del Vuoto, era decisamente più potente!
    Vuoi vedere se anche tu sei capace di fare qualcosa del genere, Jou?, avrebbe chiesto con un sorriso divertito in volto, l'anziano.
    Chissà cosa avrebbe risposto il giovane.

    [...]

    Ryugi, intanto, stava avanzando verso il punto indicatole da Koi, quando, improvvisamente, sentì un rumore: passi.
    La studentessa, minuta com'era, si nascose dietro un grosso sasso, appiattendosi al suolo ed osservando quelle che scoprì essere tre figure, tre ragazzini: Fratelli, ma siete sicuri che sia la cosa migliore da fare? Se qualcuno ci scopre... se Hinagiru-sama ci scopre... non oso immaginare..., disse il più piccoletto dei tre.
    Erano vestiti come dei beduini, vesti e turbanti, mentre camminavano in fila indiana e, probabilmente, non fosse stato per i due che la chiudevano, Ryugi nemmeno li avrebbe sentiti, tanto era silenzioso il primo di loro.
    Chi fossero? Questa è una domanda cui la ragazzina (o voi) non sapeva dare ancora una risposta.
     
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13 replies since 8/9/2018, 14:52   186 views
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