Il Sibilo Divino

Taglio del Vuoto lvl I

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  1. Ersapo
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    IL SIBILO DIVINO






    Lì in mezzo al deserto, davanti ad un luogo sconosciuto come quello, vedere la figura familiare di suo padre fu di grosso sollievo per Jou. Erano anno ormai che non si vedevano, e i suo vecchio non era cambiato di una virgola, sempre il solito barbone mendicante -Guarda chi si rivede! Certo che stai diventando proprio brutto eh papà- Ridacchiò per poi salutarlo con un caloroso abbraccio che durò qualche secondo, qualche secondo di riappacificazione -Comunque c'è un problema eh pa': già ti assomiglio fin troppo, se poi da vecchio mi tocca diventare così anche a me allora non so se sarò pronto ahah- Si accese una sigaretta, gesto che forse avrebbe stupito il padre visto che non lo aveva mai visto fumare avendolo lasciato da piccolo, ma Jou fumava forse anche per colpa del padre, visto che durante la sua infanzia lo vedeva fumare una sigaretta ogni cinque minuti -Ci sono cascato anche io- riferendosi appunto al tabacco.

    Ma suo padre iniziò subito con le sorprese: prima di tutto aveva una katana con sè, cosa che non aveva mai visto portarsi addietro. Secondo, gli avrebbe parlato del suo clan, clan che Jou non sapeva nemmeno di avere. Parlò poi alla ragazzina che aveva accompagnato Jou al Sibilo Divino e sembrava conoscerla, anzi sembravano conoscersi entrambi: lui la chiamò giovane Nekki, lei invece Chikuma-sama. A qualche metro di distanza Jou li osservava piuttosto perplesso -Nekki? Chikuma? Qualcuno mi spiega qualcosa?- Si perchè quei due nomi sarebbero stati familiari a chiunque del villaggio della Sabbia visto che si trattavano di due dei clan più popolari a Suna, forse i Chikuma erano al primo posto vista l'importanza che avevano avuto per Suna.

    Perchè la bambina si era rivolta al padre chiamandolo Chikuma-sama? Voleva davvero dire che suo padre fosse un Chikuma?

    Koi iniziò poi una lunga spiegazione del suo passato e del passato della sua famiglia. Egli infatti anni prima che Jou nascesse era uno shinobi, proprio come Jou, ed era pure uno spadaccino, esattamente come il figlio stava diventando. Quando si dice buon sangue non mente.
    A quanto pare Jou alla lontana era parente di qualcuno del Paese del Fulmine visto che suo nonno veniva da lì, mentre la nonna era una shinobi di Suna. Una Chikuma -Ma quindi anch'io...- Come era successo a suo padre, quindi anche Jou poteva aver ereditato i geni Chikuma; ma lui conosceva i Chikuma come i manipolatori del vento, suo padre invece stava parlando di tagliare il vuoto, abilità della casata cadetta dei Chikuma, ovvero non i puro sangue del clan ma quelli come Jou, i meticci. Mentre il padre parlava e Jou fumava la sua sigaretta attentissimo alle parole del padre, Koi estrasse la sua katana dal fodero e con un movimento brusco e secco alla sua sinistra spazzo l'aria affianco a lui, creando a pochi metri da loro un solco nel terreno. Puff, dal nulla -Ma come diamine- Non aveva mai visto nessuno fare una cosa simile e non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato suo padre a sorprenderlo con quella mossa -Certo che potevi dirmele un po' prima queste cose eh babbo!- Poi estrasse la sua Wakizashi dal fodero con la destra, e la punto verso il padre parallela al terreno -Certo che ne sono capace papà! Spiegami come fai e sarà fatto! Ti stupirò tranquillo-
     
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