L'Era GlacialeFebh, Kato, Fudoh e Munisai, al freddo.

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Addestramento e oltre


    Sulla nave di ghiaccio



    [Il Primo giorno]

    Il sensei-Febh, per quanto avesse tutta la mia attenzione, non si poteva dire una persona gentile e cordiale, ma non per questo diceva cose sbagliate: sì, sapevo usare le arti eremitiche gravitazionali, ma imparare ad usare quel chakra repulsivo mi avrebbe dato un trucco in più da poter usare contro gli avversari ed un ulteriore asso nella manica! Cose da non dimenticare di certo.
    Mi ci beccai anche un ghiacciolo in testa per ben stamparmelo in mente.
    Ahi! Capito, sensei..., dissi, massaggiandomi la testa appena appena.
    E nemmeno le parole a fine addestramento furono gentili, ma tre concetti mi rimasero impressi: il chakra repulsivo mi avrebbe permesso di muovermi senza spostarmi? Una cosa che con il mio piccolo problema post-uso del chakra gravitazionale, poteva essere d'aiuto; in più poteva essere utile per i taijutsu (ma non immaginavo ancora come) e, non so perché, Febh-san, pensava che io passassi le giornate tirando pietre in acqua.
    Fra ospedale e pasticceria, non ho quasi più tempo per riposare!

    Ma le cose più importanti di quel primo giorno di viaggio? Una avvenne mentre prendevo una piccola pausa al mio addestramento: sentii Febh-san parlare con il ninja di Konoha e spiegare come usare il chakra adesivo per ammortizzare gli attacchi? Cioé, non ci avevo mai pensato, ma, in effetti, il chakra adesivo, per come lo descriveva lo Yakushi, mi avrebbe potuto aiutare, in più io sapevo usare la forza gravitazionale, mettere assieme le due cose avrebbe permesso di creare una qualche difesa straordinaria di certo!
    La seconda cosa che imparai, o comunque che mi ricordai, è che spesso sono anch'io un imbecille (togliete spesso, se volete): avevo preso troppo alla leggera la questione clima in quel viaggio ed il dormire su quella nave di ghiaccio, decisamente, non mi fece alcun bene alla salute!

    [Secondo Giorno]

    Ero infreddolito, avevo la pelle biancastra, mi sentivo stanco e debole ed il principio di assideramento, anche a non essere un ninja medico, lo avrei riconosciuto.
    In compenso, Febh-san, ci diede la mattinata libera e ne avrei approfittato per cercare di capire come non rifare gli stessi errori e come ogni bravo barbone sa, il modo migliore per sopravvivere al freddo e trovarsi una coperta, o un punto caldo in cui stare. Cosa che richiedeva conoscere la gente del posto, o, in quel caso, i membri della ciurma, tutti ex-kiriani, o quasi, mi pareva di capire.
    Per prima cosa cercai il medico di bordo: Salve, mi scusi il disturbo, mi chiamo Fudoh, so che lei è il medico qui a bordo, quindi le volevo chiedere qualcosa contro i principi di ipotermia e contro geloni ed affini, sa, per meglio reggere intanto alla giornata odierna dopo questa notte al freddo.
    Sono anni che dormo per le strade di Kiri, ma mi rendo conto di non aver mai conosciuto un freddo come quello di questa nave!
    , ammisi senza vergogna, sorridendo al vecchietto, Sono un genin di Kiri, e ninja medico, come credo lo sia anche lei, se fa il medico qui a bordo., aggiunse sorridendo ancora.

    [...]

    Finito con il medico, avrei cercato di parlare con qualche altro membro della ciurma, in cerca di coperte o altre informazioni, per primo avrei provato con il fratello del medico: Salve, sono Fudoh, di Kiri. Tu sei il fratello del medico, giusto? Quindi immagino anche tu venga dalla Nebbia, giusto? Senti, fra compaesani, non è che sai come posso procurarmi delle coperte o qualcos'altro da aggiungere al mio vestiario? Stanotte mi sono salvato grazie più che altro al mio essere un barbone, ma un'altra nottata così e domani mi usate per pezzo di prua della nave... dovunque sia la prua..., sorrisi cordialmente, in effetti il dubbio di diventare un pezzo della nave, ce lo avevo, Ma come mai tu e tuo fratello avete scelto di venire a lavorare su questa nave? Anche a non fare il ninja alla Nebbia, immagino che ci potrebbero essere tanti modi per tirare a campare... io faccio il commesso in una pasticceria come secondo lavoro!, il ché era vero, semmai non avessi avuto fortuna come ninja, almeno mi restava quello.

    Poi avrei cercato di parlare con il cuoco, Amico, salve, sembri un tipo piuttosto massiccio, ex-ninja anche tu? Senti, non ti chiedo cibo in più o cose del genere, anche se il mio aspetto potrebbe far pensare il contrario, ma volevo chiederti un favore: acqua calda. Se ne può avere la sera una tinozza o qualcosa di simile... acqua calda ed un contenitore in gomma, ho imparato sulle strade di Kiri che può essere molto utile per affievolire l'effetto del freddo e qui, di freddo, ce ne sta tanto., poi, sperando in una risposta positiva, avrei anche chiesto qualche informazione in più su di lui, così per chiacchierare (e cercare di fargli abbastanza simpatia da avere cibo in più per il rancio).

    Infine, avrei cercato il primo ufficiale, l'ubriacone kiriano, a quel che avevo potuto capire: Asuma-san, mi scusi, una domanda, dato che qui ci sarei anche per la missione: mi saprebbe dire qualcosa in più di questi attacchi? Ne so veramente poco di cosa vi succede qui e, per quanto voi non siate tutti ninja come Febh-sensei, lì, siete in tanti, avete una nave che il capitano controlla con il chakra ed il pensiero e quindi mi chiedo come facciano ogni volta ad avere la meglio su di voi..., domanda semplice e sincera.

    In ultimo, poco prima del rancio, avrei cercato proprio il sensei Yakushi: Febh-sama, mi scusi, ho una domanda: quello che spiegava ieri al tipo della Foglia, usare il chakra adesivo per bloccare gli attacchi, così come quella cosa che le vidi usare, quel suo corazza di non so che... mi può dare qualche suggerimento per sfruttare in questo modo il chakra io stesso? Conosco chakra adesivo e distruttivo, oltre a quello gravitazionale, lei mi sta spiegando quello repulsivo, ma come potrei unire tutto ciò con abilità da taijutsaro?, mi aspettavo la risposta più offensiva e deprimente del mondo.

    [Dopo pranzo]

    Arrivò il momento di riprendere gli allenamenti.
    Febh-sensei ci spiegò cosa voleva che io ed il Guardiano silenzioso facessimo (non era affatto un tipo di molte parole l'otese chunin, il suo compagno genin non ci avevo ancora avuto a che fare nemmeno con il tipo di Konoha).
    L'addestramento riguardava congelarsi i piedi nel correre sulla nave in lungo ed usando il chakra repulsivo per darsi un pò di spinta.
    Oh che bello...
    Pensai più con sarcasmo e rassegnazione che altro, mentre mi preparavo.
    I pesi erano un problema minimo, ma il freddo? Quello era un bel problema dopo la nottata passata all'agghiaccio (letteralmente), a meno di non aver trovato un qualche aiuto dalla ciurma, ovviamente.
    Mi preparai fisicamente comunque, feci qualche saltello e ripensai a quanto imparato il giorno prima con le mani: ora dovevo usare il chakra con i piedi, il ché non era un problema di per se, in fondo lo avevo fatto alcune volte con quello adesivo o distruttivo (mi piaceva aggiungerlo alle testate), ma correndo sul ghiaccio? Prevedevo già dei bei scivoloni.
    E poi c'era la minaccia degli spiedi, il ché, considerando ciò che avevo visto fare a mani nude a Febh-sensei, mi portò a prevedere dei fori nelle gambe che mi perforavano da parte a parte.
    Mi concentrai su quanto avevo capito il giorno prima: le similitudini fra il mio chakra gravitazionale e quello repulsivo ed iniziai a correre.
    Stavo correndo, ma ad ogni passo, i miei piedi sentivano sempre più freddo, così iniziai un pò a saltellare e, cosa più grave, persi la concentrazione: quando provai ad usare la repulsione, mi riuscì di usare la repulsione gravitazionale... non vi dico il salto in avanti, con bella botta di faccia sul ghiaccio.
    Ahio... e nemmeno il tempo di finire di lamentarmi che un dolore acutissimo mi prese la gamba! Uno spiedo mi aveva letteralmente perforato, incastrandosi nella carne.
    Ahi! Sensei!, urlai, prima di battere le mani e la faccia che stavano gelando sul ghiaccio, Freddo, freddo!
    Voi direte: ti sei alzato subito, Fudoh? No, mi concentrai per provare una cosa: focalizzai il chakra sulla ferita alla gamba, concentrai il mio chakra lì intorno ai muscoli e provai a sparar fuori quello spiedo, così come avevo fatto con il sasso dalla mano.
    Non ci riuscii, ma riuscii a spostarlo un pò verso l'esterno, poi lo estrassi con una mano, mentre con l'altra applicavo un pò di chakra curativo.
    Ci riprovai.
    La gamba faceva malissimo dove ero stato colpito, i piedi ancora peggio, ma ci riprovai concentrandomi all'inizio sull'uso del chakra repulsivo, il saltello fu patetico, di pochi passi, mi allungò la falciata, ma fu un inizio e lo usai per accelerare il mio passo e correre dall'altro lato.
    Tentai di nuovo, ma stavolta la mia concentrazione fu minore e sballai di lato, nuovo spiedo alla gamba, provai persino a rilasciare l'energia gravitazionale per rallentare quello spiedo, ma era troppo veloce per me comunque, così arrivai zoppicando e correndo dall'altro lato.
    Ci misi qualche altro tentativo, unendo la spinta repulsiva, in modo a dir poco da ridere, rispetto a cosa riusciva a fare l'otese, beccandomi anche un pò di spiedi nella gamba, ma concentrandomi, ogni volta, per usare il chakra repulsivo per sputarli fuori dalla pelle.
    Alla fine, aggiunsi il salto, con il freddo che si faceva sempre maggiore...e non vi sto nemmeno a dire come stavano i miei piedi.
    Il primo risultato? Feci un bel salto, qualche metro più del solito, ma all'atterraggio caddi malamente a terra, sulle ginocchia, troppo freddo quel terreno per me, naturalmente ci beccai uno spiedo a causa di ciò.
    Secondo tentativo? Iniziai a correre, concentrai il chakra nei piedi e spiccai un salterello, pochi metri in più, niente di ché, quando stavo per atterrare, usai un pò di forza gravitazionale per ridurre l'impatto, peccato che rimasi poi lì, imbambolato e, indovinate? Nuovo spiedo nella gamba.
    Sensei, però, il salto era andato bene!, fu la mia unica protesta... avevo le gambe ridotte come dei formaggi del Paese della Terra (che mi dicono essere pieni di buchi e forse di vermi... come se non ne trovassi formaggi con i vermi nei bidoni fuori dai ristoranti, ma sto divagando...).
    Continuai con i miei tentativi ed iniziai a variare un pò le soluzioni per un atterraggio migliore: le gambe non ce la facevano più fra ferite, per quanto curate, gelo e pesi, ma le braccia? Bé, dato che saltavo sempre vicino all'albero maestro, iniziai ad allungare il braccio verso lo stesso ed a lasciar fluire chakra adesivo dalla mano, che quasi lo sfiorava, non per appendermi, ma rallentare la discesa e così arrivare in piedi e continuare la corsa.
    Qualche altro spiedo lo presi, lo ammetto, ma alla fine penso di essere riuscito ad unire diverse idee per usare il chakra in quella situazione e di aver anche capito come usare meglio quello repulsivoA te dirmi se le pensate e gli spunti per Fudoh che ho messo in mezzo vanno bene e se apprende in questo modo il chakra repulsivo.
     
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