Un'altra missione da svolgere. Da quando ormai era diventato genin, qualche mesetto ormai, la sua vita si era tutto d'un tratto riaccesa di vita, di cose da fare. Stava VIVENDO per davvero, e questo essere spesso impegnato per "lavoro" lo faceva sentire soddisfatto. Non era mai triste per una missione da villaggio, perchè se lo chiamavano, e lo chiamavano sempre più stesso, voleva dire che iniziavano a credere sempre di più in lui, e questo lo faceva stare bene. Ma quanto tempo ancora avrebbe aspettato prima di diventare chunin? Prima di essere a tutti gli effetti una risorsa militare e strategica per il suo villaggio e per l'accademia?

Gli era stata mandata una missiva la mattina stessa da uno dei soliti colombi del villaggio, il miglior servizio postale di sempre. Doveva recarsi nel vasto Aunaroch in una grotta segreta che fu usata principalmente come rifugio segreto nei periodi di guerra: doveva andare ad aiutare un certo Iesada il Nobile, chunin della sabbia per estrarre da questa grotta segreta una fuggitiva, catturata appunto da Iesada. Per sbrigare le cose e portare al villaggio il più velocemente possibile la seguace di Hayate era stato chiamato appunto Jou
-Meno male che ho la mappa se no la troverei mai questo posto- Diceva fra sè e sè mentre correva di duna in duna, lasciandosi il villaggio alle spalle. Ci avrebbe messo circa due ore di corsa sostenuta prima di arrivare al posto, ma essendo partito di primo pomeriggio, avrebbero dovuto terminare la missione in serata.

Dopo due orette di corsa Jou potè vedere tra le dune un piccolo cumolo di rocce: avvicinatosi notò come quelle componevano l'ingresso di una grotta sotteranea. Era arrivato.
Vestito come con il solito pantalone largo fino alle caviglie, sandali, una camicia bianca larga a maniche lunghe, la cotta di maglia nascosta dalla camicia e il coprifronte bianco legato alla fronte, l'afro si addentrò nella grotta cercando inidizi su dove trovare Iesada e la fuggitiva -EEEII IESADA-SAN, DOVE SI TROVAAA?- E la soluzione migliore gli sembrò proprio farsi sentire dal chunin, visto che tanto li dentro dovevano esserci solo lui Jou e la prigioniera.

Non passò molto tempo che qualcuno rispondesse all'urlo di Jou. Inizialmente ci fu solo il suo eco e quindi decise di incamminarsi un po' nella grotta, ma neanche una decina di passi e il vecchio Iesada apparve -Ohh finalmente, pensavo ti avesse fatto a pezzi quella vandala- Ovviamente scherzando e sempre con un sorrisetto in faccia -Dai accompagnami da lei che la portiamo al villaggio- Fece qualche passo verso di lui mentre si accese una sigaretta, i due si venivano incontro ma notò come il vecchio chunin non disse parola e sembrò abbastanza stanco e debole -Ei Iesada tutto bene?- E nessuna risposta, solo l'eco. Intanto si avvicinavano sempre di più l'uno con l'altro -EI IESADA MI RISPONDIII- Lo stava facendo innervosire, lo vedeva arrancare verso di lui ma non stava aprendo bocca, non alzava nemmeno il capo -OHHHHHHH- E dopo quell'ultimo urlo, quando i due erano praticamente uno davanti l'altro, Iesada allungò il braccio come in segno di sostegno, ma tempismo vuole che appena qualche secondo prima dall'oscurità di quei tunnel si sentì un'altra voce -OHHHHH MA COSA URLI STO ARRIVANDO!- Un'altro urlo, una voce vecchia e vissuta, stava per cadere in una trappola.

Impastò il massimo di chakra che poteva utilizzare nelle gambe per effettuare una schivata all'ultimo secondo, per evitare che il falso Iesada anche solo lo sfiorasse [Slot Difesa I | Rif 300+ basso= 375]. Era chiaro che quello era un falso, probabilmente la stessa vandala che era venuto a recuperare Jou -Sei stata proprio sfortunata, c'è mancato un pelo- Le disse Jou mentre schivandola si andò a mettere dietro di lei.
Fu tutto molto rapido per lei, fin troppo per capire cosa fosse successo. Jou, una volta alle spalle della nemica, le mise il braccio destro attorno al collo cercando di strozzarla e farla svenire [Slot azione I | For 300 + basso = 375]. Con la sinistra invece le afferrò entrambe le braccia dietro alla schiena, non lasciandole possibilità di muoversi [Slot Azione II | For 300]. Se tutto fosse andato come previsto la ragazza sarebbe svenuta in poco tempo e Jou si sarebbe seduta sopra di lei, aspettando che si palesasse il vero Iesada -Però, ti devi essere addormentato forte se ti sei fatto sfuggire questa donzella- Chiaramente ci rise un po' sopra, però il chunin stava rischiando di farla grossa. Intanto finì la sigaretta accesa precedentemente, e di nuovo parlò al vecchio -Va beh, se te ci sei torniamo a Suna-

Se invece incredibilmente la ragazza fosse riuscita ad evitare la presa di Jou, tutto si sarebbe rimesso in gioco, però con Iesada che sarebbe arrivato ad aiutare Jou, non so quale tra le due opzioni fosse la migliore per Yumi

-Quella lì è una bastarda, te lo dico io- Camminando verso Jou e la prigioniera Iesada guardava con disgusto la ragazza -Le è andata bene che non l'ho uccisa quando ci siamo scontrati!- -Ei Iesada! Stai tranquillo!-
Era chiaro come il chunin avesse un conto in sospeso con quella ragazzina lì; d'altronde penso possa dare fastidio a chiunque chunin farsi scappare da sotto il naso una ragazza notevolmente più debole. Ma a Jou non gli importava di quello che Iesada volesse fare. Poi Yumi si svegliò e dal nulla inizio a gridare, urlare e piangere: una scena pietosa. Però vide come la faccia del vecchio chunin cambiò, e di sicuro non era una faccia felice -Tu maledetta bambina! Eccome se ti ucciderò!- -IESADA! ZITTO!- Jou sbatte forte la wakizashi riposta nel fodero contro il terreno emettendo un suono tonfo che zittì tutti.

-Iesada-san, è chiaro come le troppe emozioni ti abbiano fatto perdere l'obbiettivo della tu missione: portare Yumi a Suna. Se te la sei fatta scappare e ti sta su le palle fatti tuoi. Riporterò io Yumi a Suna e la consegnerò io alle autorità competenti- Poi guardò la ragazza su cui Jou ancora sedeva e che stava ancora piangendo -Su su non piangere, lo sai anche te di aver fatto della stupidate e adesso ne paghi le conseguenze. Tranquilla che nessuno ti torturerà, ti faranno un po' di domande a cui DOVRAI rispondere, alloggerai un po' nelle nostre lussuosissime prigioni e poi tornerai a casa. Un buon piano no?- Enfatizzò molto sul dovrai per farle capire che se non dovesse rispondere allora si, forse un po' di tortura gliela faranno. E mentre Jou cercava in un qualche modo di fare da mediatore tra il chunin e la ragazza, Iesada riprese la parola -Jou-kun, te la lascio che se no viene a succedere un casino qua... ed è meglio di no. Ti è andata bene mocciosa, forse ti verrò a trovare in prigione E dopo queste parole il 60enne della sabbia se ne uscì dalla grotta e andò via, probabilmente a riflettere sulla sua vita e su cosa veramente ne stava facendo della sua vita

-Dai Yumi andiamo, che poi viene sera e molto freddo. E per stasera volevo essere a letto a casa mia se non ti dispiace- Così si accese un'ulteriore sigaretta, fece alzare la ragazza e con lei si incamminò verso Suna, dove si sarebbero separati e ognuno avrebbe continuato la sua vita