Crematoria

Capì di essere più lento del Flagello non appena uscirono dal confine del villaggio, attraverso uno dei tunnel segreti che conducevano ad est, uno di quelli che non appariva in nessuna mappa e che avrebbe dato l'ordine di distruggere immediatamente dopo l'utilizzo. Passaggi di quel tipo erano pericolosi da mantenere aperti quando un nukenin S ne conosceva l'esatta posizione...Avrebbero udito l'esplosione mentre fiancheggiavano le sterminate piantagioni di Riso che si addentravano fino al Paese delle Sorgenti Termali, un'ulteriore dimostrazione di quanto Aloysius badasse ad ogni minimo dettaglio. Oto sparì alle loro spalle ed ora era il mondo intero il palcoscenico di quell'avventura non programmata ma a lungo desiderata dal Kage.

Diogene si accorse ben presto di essere molto più lento dell'Immortale il quale, tentando di imitare il suo passo, rendeva inevitabilmente anomala la cadenza delle braccia; non solo, l'angolazione delle ginocchia, il ritmo della respirazione e l'espressione del volto erano tutti chiari segnali che stesse "passeggiando". Al contrario, per il Mikawa quella era l'andatura perfetta e fu sorpreso dal constatare quanto poco tempo il nukenin avesse impiegato a trovarla...Dettagli, piccole accortezze che la dicevano lunga su quanto abile ed esperto fosse quello shinobi.
Sebbene avesse creduto in un mezzo di trasporto alternativo, messo a disposizione dallo sfidante, non gli dispiacque compiere quella traversata di più di un giorno nell'est della mappa, probabilmente la parte che forniva migliori paesaggi e che Aloysius aveva sempre visto con invidia per molti aspetti: territori ampi, spazi infiniti, mare cristallino e clima mite.
Non fu necessario parlare, allontanarsi così tanto mettendo a rischio anche la segretezza dell'operazione faceva ben intendere quanto fosse strategica la loro destinazione per Jeral; spazi desolati dove poter cambiare la mappa a piacimento ve ne erano a bizzeffe nel Ferro, ad esempio...no, quell'isola che iniziava a vedere in lontananza doveva essere importante per il nukenin e questa sola verità valeva il prezzo del biglietto.

Dimenticate ora il mare azzurro e il sole perchè Crematoria era un luogo di morte e disperazione, un luogo in effetti perfetto per rappresentare un essere oscuro come il Flagello. Aloysius conosceva la mappa delle terre emerse conosciute a menadito
ed era certo che a quelle coordinate non avrebbe dovuto esserci proprio nulla; aveva solcato l'oceano dei Kaijuu diverse volte, anche con le sue imbarcazioni da guerra alla scoperta dei segreti di Cantha ma mai aveva percorso quella rotta. La sconfinatezza di quella distesa d'acqua rendeva persino quell'accumulo di polveri e detriti lavici visibile a chilometri di distanza una singolarità in cui difficilmente ci si poteva imbattere. Per esperienza però, avrebbe giurato che il Mare di Giada non fosse a più di mezza giornata di traversata.
Mettendo piede sulla terra ferma l'impressione che il Kokage aveva fin da subito avuto di quel luogo si concretizzò in pieno: era davvero su un rigurgito del diavolo in persona, un posto in cui il tempo si era fermato alla fondazione della terra e il più lontano possibile dal concetto di vita. Un'imponente eruzione freatica diede loro il benvenuto aumentando ancor più la temperatura già "normalmente" insopportabile; l'aria anche era irrespirabile così come l'illuminazione fastidiosa per la vista. Insomma, un luogo davvero pessimo in cui morire.

Allora perchè il volto di Aloysius era così sereno?

Il nukenin indicò orario e luogo preciso dello scontro, rivelando che non sarebbero venuti alle mani subito ma che c'era del tempo per i preparativi. Dopotutto lo aveva detto chiaramente alla Villa: avrebbero potuto escogitare ogni diavoleria per presentarsi al massimo del loro potere in quella dimostrazione di superiorità. Dunque il Flagello si allontanò, andandosi a trovare un luogo appartato in cui fare le sue diavolerie e presentarsi al meglio al cospetto del Garth; un comportamento che se da un lato sminuiva la componente arrogante e altezzosa del combattente dall'altro lo valorizzava come stratega. Ma era davvero una scelta saggia metterla su quel piano contro Aloysius Diogenes Mikawa? Jeral poteva essere anche la calamità più rilevante dell'ultimo decennio del palcoscenico mondiale ma l'otese si era guadagnato a suon di missioni riuscite, prendendo la leadership di gruppi numerosi e di noti ninja, la nomea di Maestro di Guerra. Concedergli del tempo significava perdere l'effetto sorpresa, qualcosa di cui il Flagello si era sempre servito per compiere le sue atrocità a discapito di ignari malcapitati.

Dunque il Colosso si incamminò verso l'area di scontro designata; era un quadrato quasi perfetto di lato 100 metri, solcato da un rivolo di pura lava incandescente e diverse posse magmatiche. Una zona centrale era composta da sola cenere vulcanica mentre tutt'attorno si annoveravano tre dislivelli principali, di altezza variabile fino a 20 metri. Aloysius si chinò e si passò una manciata di quella cenere nera tra i polpastrelli della mano per sentirne la grana e far galoppare la mente; fu in quel preciso momento che iniziò ad ideare la sua strategia scegliendo le idee migliori che andavano ad attingere dall' arsenale bellico a sua disposizione. Non sapeva come Jeral combattesse, sapeva solo che era veloce e in grado di baipassare i suoi sigilli di sangue e illusioni protettive, come aveva dovuto fare per coercizzare Doveraux. Erano informazioni di quattro anni prima ma quello stesso ninja, poco dopo catturato, disse queste parole sul nukenin: "Possiede un controllo eccellente del Fulmine e ha una strana abilità...corrode tutto ciò che lo circonda. Nonostante tutto, penso sia inferiore ad Itai ". Un giudizio che in quegli anni di malefatte poteva essere cambiato e che in ogni caso la diceva nulla sulla sua forza: Itai, quando ancora era in circolazione, era certamente nella top 3 dei ninja più temibili per il Mikawa.
Finì di analizzare la conformazione del terreno per poi passare ai preparativi, aveva due ore circa prima del tramonto, ovvero tutto il tempo necessario per allestire lo scenario a lui più congeniale. Se l'immortale avrebbe sfruttato quel lasso temporale per potenziare il suo corpo, Diogene al contrario ne avrebbe impiegato gran parte per fare suo quel lembo di terra ai confini del Mondo.

Vagliò diverse alternative ma alla fine si decise a preparare un unico vero tranello al nemico, posizionandolo in un luogo particolare dell'area di scontro [Tranello Sanguigno (Impronta Oscurità, Ninjutsu Inarrestabili) + Controllo Assoluto del Garth (Tecnica Economica, Ninjutsu Inarrestabili, Ninjutsu Perfette, Impronta Oscurità)] + Trappola Camuffata + Manipolazione della Forma + 3 leggere sacrificate]. Messo quel primo tassello della sua partita, attivò la coppia di tecniche che ormai da anni lo accompagnavano in ogni suo combattimento, potenziando le azioni dello stile di combattimento che aveva reso famoso il Colosso in tutto il continente [Circolazione Bestiale (+50 For, +50 Rif) + Sangue Acido].
Continuò a passeggiare in tondo a quella terra bruciata, riflettendo sull'approccio giusto da adottare: se a Jeral serviva tutto quel tempo per potenziarsi, era ragionevole pensare che stava sommando la forza più più tecniche per rendere davvero letali i suoi colpi. Aloysius non doveva essere da meno, sebbene non si fosse mai concentrato su quell'aspetto del sapere ninja...le sue carte erano altre e lo sfidante avrebbe avuto modo di soppesarle. Era passata quasi un'ora quando si decise a rilasciare nuovamente il suo chakra per azionare due illusioni particolari e gli avrebbero fatto molto comodo quando sarebbe giunto il momento [Aura di Paura (Non mi fai paura!, Efficacia 30) + Dio della Paura (Tecnica Economica, Efficacia 40-> Semiparalisi].

Tutto era pronto, la parte interessante sarebbe avvenuta qualche istante prima dell'inizio del duello, e così il Kage avrebbe deciso di impiegare l'ora rimanente riscaldandosi con un suo alter ego come un bravo judoka prima di un importante torneo [Cloni di Sangue (Tecnica Economica)]. Un'operazione che lo avrebbe aiutato a concentrarsi, ad abituare il corpo in maniera crescente allo sforzo immane che a breve avrebbe dovuto compiere...un'accorgimento che gli avrebbe permesso di privarsi della sua benda e privarsi dell'ingombro che l'artefatto gli comportava [Allenamento Infinito + Liberazione, Agilità + 75 per tutti i round di scontro]. Lo scambio di battute con il suo duale fu interrotto due volte da delle palle di fuoco, accolte con piacere dal Mikawa, il quale avrebbe avuto modo anche di constatare lo stato dei suoi geni, potenziati dalla circolazione accelerata, andando a creare un blocco di sangue per volta a protezione del suo corpo [Manipolazione Sangue, Pot 30 ciascuno, Riflessi 700 + 50 Circolazione Bestiale + 25 Bestia da Soma].

Congedò il partner dal confronto solo quando si ritenne soddisfatto, vista la natura del suo corpo non poteva sudare ma si accorse di avere il fiatone e questo era un buon segno; quindi gli diede una delle trasmittenti e gli ordinò di uscire dall'area per attendere il flagello nella direzione in cui si era allontanato. Il suo segnale avrebbe permesso un tempismo perfetto per completare il suo piano...non poteva lasciare nulla al caso, non contro quel nemico.
Dunque assunse dei tonici [2x Tonico di Recupero Superiore] e poi lì, al centro dell'arena, attese l'arrivo del suo rivale. Mumei era piantata a terra e Vermiglio Roccia e Sangue saldamente agganciata al suo corpo...calma prima della tempesta.

Il sole stava per iniziare a comparire quando l'alter ego di sangue annunciò l'arrivo del rivale e quindi l'inizio dell'ultima fase dei suoi preparativi; altro chakra fu speso ma questa volta l'interesse del Mikawa non fu per il terreno, bensì per ciò che avevano sopra la testa [1 TA Scenario di Sangue (Chiiton Acidi), 1 round di caricamento) + Sangue Nero -> Dolore (DnT Medio), Intralcio Medio, Stordimento, Indebolimento]. Dunque attivò la sua percezione [2 TA Percezione Sanguigna] e attese l'inevitabile.
La sagoma del ragazzo si intravide in lontananza in concomitanza del manifestarsi del jutsu del capoclan, che lo accolse come un "gradito ospite": per un chilometro di raggio dalla loro posizione l'afa iniziò a disperdersi [annullamento Afa Terrestre] e alla coltre di polvere vulcanica si sostituirono nuvole grige e gonfie che presero a riversare il loro fardello su quella terra dove non pioveva da anni. Lo scenario mutò da un quadro di guerra, caratterizzato da fuoco e la lava, ad uno di orrore, dove il sangue tinse tutto di rosso e pervase l'aria del suo caratteristico odore ferroso.



Lì, sotto la pioggia battente, Jeral avrebbe dovuto raggiungere il padrone di Oto qualora fosse stato ancora intenzionato a combattere. Una possibilità di resa che il Mikawa non avrebbe nemmeno considerato, una scelta che certamente lo avrebbe portato ad osservare la crepitate energia tanto temuta da mezzo continente e che aveva valso la nomea di Flagello al potente nukenin. Finalmente lo vedeva e ne rimase appagato sebbene tutt'altro che terrorizzato; a venti metri di distanza quello gli parlò e lui rispose beffardo a quella provocazione rilanciandone con una più concreta e visibile:

" Vedi, tu mi hai portato fin qui, nella tua dimora, ma io posso sentirmi sempre, anche in questa circostanza, a casa mia, Immortale. "

Una marea di status debilitanti avrebbero assalito mente e corpo dello sfidante, il quale forse si sarebbe maledetto per aver concesso tempo al Kokage di allestire l'arena a suo vantaggio...Oh si, lo scontro era appena iniziato!

[FINE FASE PREPARATORIA. 1 TA Mantenimento Scenario di Sangue]

Aloysius dovette aggiungere qualche parole per spiegare quello che di lì a breve sarebbe accaduto in quel palcoscenico senza spettatori:

" Hai chiesto una prova di forza al massimo delle nostre capacità e io te la concedo ma sappi che sei il primo a vedermi in questa forma. "

Si distaccò da terra levandosi in cielo tra la pioggia battente cremisi grazie al controllo perfetto che la kinjutsu gli permetteva di aveva sul suo corpo [2 TB (Intuizione) attivazione Khorne no Keshin IV, 1 SA Controllo Sanguigno, movimento verticale obliquo di 23 metri in levitazione]. Lì, circondato dal suo elemento naturale, alzò Mumei verso il cielo e la pioggia prese ad incanalarsi verso di essa e quindi all'interno del corpo inumano del Garth. Qualunque cosa stesse per accadere era ben lontano dalla quotidianità e Jeral avrebbe potuto osservare con grande interesse fin dove la sete di potere del Mikawa si fosse spinta. Tutto iniziò con la mancina, che teneva l'arma leggendaria, il cui rispettivo braccio iniziò ad ingigantirsi per poi trasferire quella metamorfosi a tutto i resto del corpo fino a mutare il capoclan nella sua rappresentazione più intima ed esplicativa [2 TA Avatar di Sangue (Ninjutsu Inarrestabili, Impronta Oscurità, Chiiton Acidi)+ 1 TB Controllo Assoluto del Garth (Tecnica Economica, Ninjutsu Inarrestabili, Ninjutsu Perfette, Impronta Oscurità)].
Un'essere di ciclopiche dimensioni, il Signore del Sangue, era sceso in campo e Jeral ne avrebbe provato il vero terrore; si perchè la mutazione aveva inevitabilmente accorciato la distanza che li separava [circa 12 metri ai piedi] facendo rientrare il nukenin nella portata delle due illusioni precedentemente attivate dal Colosso. Ovvero, l'Immortale avrebbe creduto di vedere non una potente tecnica ma proprio l'incarnazione di Khorne sulla terra, un abominio di cui non si vedeva la fine la cui sola vista poteva far tremare le gambe dei più esperti combattenti [30 SD reali -> 90 con illusione. L'avatar reale è altro circa 22 metri e levita a 10 metri da terra. Ciò che percepisce Jeral è alto circa 66 metri e poggia a terra. Schemaqui]; una manifestazione di opulenza che il jonin sperava non avrebbe interrotto tutto sul più bello.



L'aumento smodato delle dimensioni, accentuato dall'illusione del Garth, avrebbe portato il nukenin praticamente ai piedi di quell'immane mole che aveva raggiunto le dimensioni delle tanto temute Armi Ancestrali. Un avatar di sangue e terrore, armato dei due cimeli del clan più potenti ed ingigantiti anch'essi per continuare a servire il loro possessore, qualcosa che forse nemmeno la mente malata ed oscura di del ricercato di classe S poteva concepire...La prima di una serie di trasformazioni che avrebbero portato Aloysius quanto più distante dalla via canonica dei ninja e che l'atteso sfidante avrebbe avuto il piacere di ammirare.

Lì, troneggiando su sull'intera area divenuta ormai il suo dominio di morte e non la casa dell'Immortale, diede la sua risposta al decreto di sventura pronunciato dal rivale con tanta arroganza:


" Questo è il mio mondo...Flagello! Il mio mondo!"