CrematoriaAmbientazione | Oceano dei Kaijuu

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  1. DioGeNe
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    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa", capitolo XVIII


    Il nukenin si ritenne soddisfatto di quanto appena visto poiché il Generale Cremisi aveva messo in campo la sua forma più elevata, quella che lo elevava dal resto dei ninja e lo avvicinava al Dio della sua religione. Certo si era solamente salvato ma cosa più importante aveva salvato Oto dalla minaccia di distruzione annunciata dal Flagello qualora si fosse rifiutato di combattere. Chiaramente per Aloysius perdere un incontro era sempre stato sinonimo di fallimento, figuriamoci contro colui che aveva provocato non poche sofferenze al suo villaggio. Quella con Jeral, tuttavia, non poteva essere considerata una relazione come le altre: ogni passo andava percorso con cautela senza giungere a conclusioni affrettate o dettate da parametri di giudizio standardizzati. Era indubbio che l'immortale fosse un nemico dell'umanità e quindi anche del Suono, inteso come unione di genti e culture, ma la domanda che sin dal principio impegnava la mente del leader era per quanto continuare ad avere una minaccia di tale portata alle porte del suo villaggio. Ora aveva la certezza di non essere in grado di contrastarlo e quindi di non rappresentare un solido scudo a difesa della sua gente: la facilità con cui era arrivato nella sua dimora, i racconti delle sue imprese in tutto il continente, la conoscenza delle altre calamità che incombevano sul mondo e alimentavano i pensieri del Colosso ne erano solo un'ulteriore dimostrazione.

    Il primo argomento toccò il discorso della lealtà, un termine che Diogene aveva declinato in una forma del tutto personale nel corso degli anni e del quale il nukenin sembrava conoscere qualche dettaglio. Lo esortò a desistere da futili tentativi di manipolazione profetizzando però la possibilità, o meglio certezza, di un futuro tradimento che faceva ben intendere quanto lui stesso fosse scettico sulla veridicità di una parola data nel mondo dei ninja.

    Tuttavia la calamità si offrì come arma al servizio del comandante e in un attimo la fiammella di speranza legata al sogno assopito si risvegliò nel petto del Colosso; la via che nel tempo aveva abbandonato poteva essere ripercorsa perché ora poteva avere l'alleato sempre desiderato, una spalla per combattere contro le forze interne ed esterne che da sempre lo avevano ostacolato. Il Flagello aveva la forza per aiutarlo a realizzare i sogni di un ragazzo disilluso dalla vita ma che anni di esperienza nella complessità geopolitica del continente non erano riusciti del tutto a cancellare.

    Certo, tutto molto allettante, ma Diogene sapeva che un patto con il Diavolo gli sarebbe costato tutto...ghermire il potere cui non era stato in grado di opporsi avrebbe significato perdere i legami stretti fino a quel momento. Febh non avrebbe capito, Raizen non avrebbe capito...certamente Hohenheim di Suna non avrebbe capito e lo stesso sarebbe stato per Itai e Hoshikuzu se fossero stati ancora in attività. Personaggi paragonabili ad insetti per il Flagello ma con cui il Mikawa aveva condiviso praticamente una vita intera e di cui avrebbe tradito nuovamente la fiducia, questa volta irreversibilmente. Jeral era il nemico comune di tutti, l'argomento che metteva d'accordo ogni villaggio accademico e non; persino Ame aveva messo una taglia sulla sua testa. Lui era il nemico di tutti perché era l'araldo del caos e nulla desiderava di buono per gli uomini.

    Ma loro erano ciechi!
    Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi. Vieni con me‚ io ho la conoscenza di questo male e sarai più sicura che con chiunque altro; perché io faccio del male come tutti lo fanno; ma‚ a differenza degli altri‚ io ho la mano sicura.





    Pian piano le parole melliflue dell'immortale iniziavano a far breccia nelle difese morali del Garth: c'era della resistenza in zone profonde della sua mente, ricordi che cozzavano con quei propositi rinnegati. In quel momento si accorse di quanto il suo essere umano era un limite per ciò che il suo intelletto riteneva la scelta giusta: lui avrebbe potuto riportare ordine nel mondo, ristabilendo pace e benessere sotto il vessillo della nota del Suono. Aveva sempre saputo che era questo il suo destino. Tuttavia era ben conscio che per farlo avrebbe dovuto distruggere ogni barriera, resettare quello che gli uomini avidi avevano costruito sulla base di convinzioni sbagliate o retaggi di una storia passata dolorosa. L'Accademia era il simbolo di questa ingiustizia, un organo che premiava quattro villaggi in grado di vincere una guerra e che si erano divisi tutto tra loro lasciando le briciole a confinanti o sconfitti. Aloysius condivideva la voglia di rinascita di Iwa e Kumo, il loro desiderio di riscatto che andava ad alimentare il ciclo infinito di vendetta tra i popoli.
    Sapeva che c'era un unico modo per interrompere quel flusso senza fine, lo stesso che gli avrebbe consentito di spazzare via associazioni criminali radicate in profondità nelle radici del continente.
    Si, a questo aveva sempre creduto fin dai suoi primi passi nel mondo nei ninja e questa consapevolezza meritava di avere la priorità rispetto ogni altro pilastro del credo di Diogene.

    Con un fulmineo gesto del braccio afferrò il rotolo scagliato a tutta velocità dall'altezzoso ragazzo [TA Al Volo, For 850 + 50 sigillo + 200 impasto medioalto -> overcap, semiparalisi arto dx per 2 round]. Persino per evitare lo scherno di farsi colpire in volto doveva portare il suo corpo al limite...
    Tuttavia, quel gesto di apertura delle trattative indusse il Mikawa a sciogliere il sigillo maledetto, fino a quel momento lasciato attivo nel caso di un improvviso cambio di rotta nelle intenzioni del Flagello, e leggere a difese abbassate il prezzo fissato dal vincitore. Con voracità arrivò all'ultima condizione imposta dal nukenin, il quale sembrava essere giunto a Crematoria con le idee molto chiare riguardo il tipo di rapporto da instaurare con quel Generale di cui aveva sentito parlare solo dai racconti di storia recente o letto nella mente di qualche sventurato shinobi.
    Come previsto, il conto era salato: nuova identità con accesso ai segreti del villaggio, remunerazione tipica dei migliori mercenari professionisti, contatto con le forze portanti di Oto e accrescimento della taglia, forse il minore dei problemi in quel contesto specifico.

    Rimaneva solo una cosa da fare:





    " Tsk...prima di procedere dovrai concedermi del tempo. "

    Quindi si diresse verso una delle rocce vicine, si sedette a gambe incrociate e compose i sigilli necessari. Chiuse gli occhi ed impose pollice ed anulare sulle sue tempie per avvolgere il capo nel palmo della sua mano: come aveva detto più volte Il Flagello, la condizione umana era un limite e per questo motivo doveva privarsi di alcune catene che gli impedivano di prendere il volo [TA Dono del Seguace-> Modificare i Ricordi]. Ne alterò quattro in particolare bussando cronologicamente alle porte del Palazzo della Vipera e di Villa Mikawa, passando per il South Gate ed infine il Bosco dei Sussurri. Erano i quattro momenti che rappresentavano più di tutti l'umanità di Aloysius, l'aspetto di se che stava rinnegando per compiere il suo dovere ed accettare il suo destino. L'immagine di Febh inginocchiato in occasione della sua nomina a Kage, le parole di Raizen durante la visita in letto di morte, la rabbia provata dopo il rapimento del suo guardiano ed infine l'attimo in cui, vedendo il volto di una trovatella dai capelli rosa, si convinse a portarla con se e crescerla come figlia.

    Ci volle un'ora ma quando il Kokage riaprì gli occhi, Jeral avrebbe potuto scorgere che qualcosa era cambiato nello sguardo dell'uomo. Non c'erano più dubbi nel suo cuore e nella sua testa e questo si palesò in una risposta a tono alle condizioni dettate dall'immortale:

    " Ogni impegno preso con me è un patto vincolante per l'eternità, Flagello. Della parola di mortali o divinità ho imparato a desistere e di un tradimento profetizzato al momento non so cosa farmene. Considero il nostro incontro come un viaggio di sola andata verso il mio obiettivo e, questa volta, mi assicurerò di raggiungerlo.

    Portatosi a distanza minima dal suo interlocutore, il Colosso tese la mano aspettando di stringere quella del nukenin che forse mai aveva sentito parlare delle Tavole del Sangue e della seconda incisione chiamata Chi-Kyoutei. Accolta la tecnica, una forza non terrena avrebbe cinto gli avambracci e i polsi dei due protagonisti, isolati dal mondo esterno da un turbinio di chakra e sangue, e in quel frangente la calamità nota come Flagello Immortale avrebbe sentito un potere diverso, che esulava dall'uomo che aveva difronte [TA Patto di Sangue].

    " Mi impegno ad onorare la prima condizione pagando i tuoi servigi con le mie risorse monetarie. In cambio ti legherai ai miei propositi, verrai marchiato con il simbolo della mia associazione, la quale non tenterai di abbandonare, distruggere, svelare o tradire. Il credo dell'associazione è il credo del suo fondatore che sintetizzo nella creazione dell'Impero di Oto con lui al comando." [Simbolo di Richiamo, Benevolenza del Boss]

    " Metterò a disposizione l'influenza e le competenze mie e dei miei sottoposti al fine di introdurti come Mystogan nella realtà di Oto. Riceverai un sigillo maledetto che non dovrai (personalmente o tramite terzi) mai tentare di rimuovere o fondere in un altro oggetto o persona. La tua vera identità sarà nota solo ad alcuni fidati membri dell'associazione." [NB: per quanto riguarda la competenza da squadra speciale l'amministrazione sta introducendo un nuovo ruolo che prevede questa dinamica; il problema credo sia avere sia la competenza da nukenin che un ruolo di villaggio]

    " I Cercoteri di Oto, attraverso i loro portatori, saranno per te accessibili previa condizione di non recare loro alcun danno. " [NB: questa è una condizione molto OFF game, nel senso che richiede la disponibilità di tutti a giocare]

    " Jeral verrà posto in cima alla lista dei nemici di Otogakure no Sato, un ordinanza di uccisione a vista verrà emessa, provvedimento drastico che verrà condiviso e promosso anche verso il resto dei villaggi accademici, indicando il nome del Flagello come fautore dell'incursione nella capitale militare del Suono." [NB: bisogna comunque rispettare il meccanismo delle taglie quindi potrò proporre due stemmi relativi alle due giocate in questione per l'attribuzione della reputazione. ON GAME, invece, mi è concesso aggravare la condizione di Jeral dopo gli accadimenti di Kusa.]

    " Nulla potrà essere detto o condiviso di questo patto. Sugelliamo le nostre intenzioni Flagello e plasmiamo insieme il mondo secondo il correttivo del suo nuovo Imperatore! "




    Si, quello sguardo era di nuovo tornato nel mondo; il giorno in cui Aloysius aveva deciso di affidare la sua anima alle grinfie del Diavolo!

     
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18 replies since 31/10/2018, 15:52   1085 views
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