CrematoriaAmbientazione | Oceano dei Kaijuu

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    L'Eresia e il Sangue

    VIII Canto

    Quando le menti dei due individui che, senza ombra di dubbio, come pochi altri nella storia intera si erano spinti in là nel cammino verso l'ascesa a divinità si incontrarono, il chakra sigillò con la forza di un maglio il duplice patto scellerato, marchiando il Sangue con l'Eresia e viceversa, dando così vita a qualcosa che molti avrebbero pianto e che avrebbe gettato le basi per il più grande impero su tutta la terra. Gli occhi violacei del Flagello Immortale scintillarono di malvagità quando il contratto divenne vincolante, poiché egli aveva appena guadagnato titolo all'anima mortale più preziosa in circolazione. Innumerevoli scenari apocalittici, fino a quel momento una mera visione sbiadita nel quadro dell'eternità su cui era uso posare gli occhi, si fecero all'istante vividi e coloratissimi.

    Il fisico del Garth parve fiaccato dall'esecuzione di quel sigillo che - in effetti - l'Immortale poteva sentire vincolarlo nonostante il suo divino potere. Indubbiamente, una tecnica di una potenza e raffinatezza fenomenali ed uno strumento da adoperare con attenzione. Il fatto che il Mikawa lo avesse sfoderato in quel frangente era un'ulteriore testimonianza dell'estrema serietà delle sue intenzioni, di cui il tetro pellegrino non potè che rallegrarsi. Il fuoco che ardeva ora negli occhi del generale cremisi era senza eguali, e anche se non conosceva i retroscena il Flagello poteva quasi toccare con mano come la collera del Kokage si sarebbe presto abbattuta sui suoi nemici e coloro che fino a quel momento avevano stoltamente rifiutato di imbracciarne i progetti di grandezza.

    Lo osservò riguadagnare la compostezza del respiro in pochi attimi e subito iniziare a dare voce all'intricata matassa di fili strategici che si annidavano nella sua mente, alcuni nuovi e alcuni vecchi di anni e anni, ma tutti presentati nitidamente ed in modo coinciso. Il Garth si stava preparando alla guerra e il Flagello avrebbe fatto in modo che il Sangue, in qualità di vincitore, scrivesse alfine la cronistoria del conflitto. Sorrise appena quando il Kokage si addentrò nei dettagli pratici della sua infilitrazione nel Suono prima ancora di discutere il grande schema delle cose, ma quella non era di fatto che l'ennesima manifestazione di una mente perfettamente conscia dell'innegabile verità che falle invisibili si annidano nel piano all'apparenza perfetto e che l'unico modo di evitarle è analizzare ogni anello della catena con una lente d'ingrandimento. Aspetto, justu, firma energetica, evocazione... tutte preoccupazioni legittime, ma che non avrebbero richiesto che un capriccio dell'Immortale per essere risolte.

    « Quale chakra? », commentò sardonico il tetro pellegrino, e in quell'istante la pressione mortifera del chakra eretico e quella immane del Loto scomparvero senza lasciare traccia. Un attimo erano lì, pronte a soffocare il respiro di ogni combattente di qualunque livello tranne che eccezionale, e un attimo dopo erano del tutto scomparse, rimosse dall'empia volontà del Flagello Immortale. Una tecnicaChakra Nullo
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può azzerare il proprio flusso di chakra, rendendosi completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    che sarebbe stata il sogno di qualunque esperto dell'omicidio silenzioso e che il tetro pellegrino, che era nato grazie al chakra e che lo padroneggiava con maestria suprema sin dal suo Avvento, controllava con la stessa facilità del respiro.

    « L'Eresia si muove in vie misteriose, Mikawa. Una semplice variazioneJeral usa il Chakra Nullo da secoli. Uso questa giocata per introdurre l'idea di una competenza in proposito che gli permetta di essere più camaleontico. dell'arte che ti sto mostrando mi permetterà di ingannare qualsiasi sensitivo dell'Accademia che possa avere informazioni sul mio chakra. Inoltre, non mi occorre sconquassare l'etere per fondere le ossa dei miei nemici. Nè anima viva ha mai scorto le mie evocazioni. Ad ogni modo, se ritieni che sia necessario modificare il mio aspetto per promuovere la creazione dell'Impero, lo farò. Sappi tuttavia che il mio corpo perfetto ritornerà sempre al suo aspetto originario, presto o tardi. Le arti dei tuoi sottoposti non avranno un effetto permanente su di me. Tutte questioni, tuttavia, che si porranno solo ove tu intenda domandarmi di marciare alla testa di truppe Otesi. Una prospettiva interessante, ma rammenta che io non combatto come uno di voi. »

    Sembrò accigliarsi un attimo a quelle parole, mentre l'immagine dell'Avatar di Sangue gli tornava in mente.

    « Come i mortali, se non altro. Se intendi fare pieno uso dell'Eresia, ti suggerisco di formulare scenari dove io non abbia motivo di trattenermi. »

    Non commentò le frasi del Garth in materia di burocrazia, giacché nulla sapeva in proposito e già aveva avvertito il Kage dell'interesse che inevitabilmente Mystogan avrebbe attratto nel Suono, con conseguente necessità di fornire a quell'identità fittizia una copertura davvero eccezionale - soprattutto in ragione dell'esenzione da ogni altra autorità esterna al Kage stesso. Scrocchiò le nocche alla menzione del sigillo maledetto. Aveva sentito molto parlare di quel potere così ostile all'umanità e nato per soggiogarla: era intenzionato a confrontarsi con quella maledizione e piegarla speditamente al proprio volere, aumentando così ancora di più le dimensioni della propria oscurità.

    Ascoltò con attenzione le parole seguenti del Kage, che sembrarono uscire direttamente dal cuore di quest'ultimo. I suoi occhi erano fissi sul Cercoterio a Quattro Code, lo stesso che il Flagello stesso aveva liberato anni e anni prima nel deserto del Paese del Vento. Per quanto il suo modo di vedere fosse diverso, non poteva biasimare il condottiero cremisi: quei demoni erano armi formidabili e di certo si sarebbero dimostrati utili negli anni a venire. Il Garth illustrò poi la situazione politica nell'Accademia, simboleggiata dal pensiero dei Kage dei quattro villaggi, e il proprio duplice obiettivo di mettere le mani sullo Yonbi e recuperare l'anima di un proprio fidato sottoposto. Alle spalle doveva senz'altro esserci una storia ricca di colpi di scena, che tuttavia il Flagello declinò di chiedere, concentrandosi invece su ciò che era da fare.

    Il Mikawa menzionò due scenari possibili e una variabile imprevista, dal nome di Febh Yakushi, che l'Immortale aveva sentito nominare solo una volta, tempo prima, dalle labbra dello stesso shinobi che ora lo serviva sotto il nome di Nemesi. La mente del Garth pareva tuttavia divisa tra due obiettivi difficilmente riconciliabili - l'ottenimento del Cercoterio e il salvataggio di quell'Omoi che aveva menzionato - e proprio in questo la prospettiva dell'Immortale, terza, imparziale e del tutto indifferente, gli sarebbe stata utile.

    « Come ben hai detto, Mikawa, tutto ha un costo a questo mondo. Sembra che tu abbia già pagato molto in termini di reputazione e che la Foglia e la Sabbia non si fidino del Suono. Il primo scenario è impraticabile: per quanto inetti, mortali con il nome di Kage prenderanno precauzioni che renderebbero la sottrazione del Cercoterio impossibile senza un confronto diretto. Sarei lieto di schiacciare i teschi del Fuoco e del Vento sotto il mio stivale, ma se questa non è la tua volontà allora non resta che agire in altro modo. »

    L'unico vero percorso per ottenere ciò che il Garth desiderava era davanti ai suoi occhi voraci.

    « C'è, tuttavia, qualcosa che gli Accademici temono più di ogni altra cosa. Il Flagello Immortale. Sarò io a irrompere a Oto per la terza volta ed a sottrarre il Demone. Potremo compiere l'atto insieme; una volta polverizzate le difese che si annidano nel tuo regno, me ne andrò con l'otre stessa e ti incontrerò nel luogo che mi indicherai, lontano da tutto e tutti. Farò in modo che la mia presenza sia evidente: dopotutto, la teatralità non mi manca. I Kage si insospettiranno e forse ti accuseranno persino di inettitudine, ma nemmeno loro potrebbero arrivare a pensare che tu sia in combutta con me. Alla fine di tutto, non potranno che accettare la realtà che il Flagello Immortale è tornato a riprendersi il Cercoterio che anni prima aveva liberato nell'Anauroch. »

    Rise all'ironia di quel pensiero: la miopia di quei mortali era la prima causa della loro pochezza.

    « Non preoccuparti di ostacoli o difese, Mikawa. Ogni cosa diverrà cenere davanti alla mia avanzata. Se lo desideri, ti porterò la testa di questo Yakushi di cui parli per semplificare l'equazione. Se invece l'idea di continuare a manipolarlo a tuo vantaggio ti solletica, assicurati di non farmelo trovare davanti durante l'incursione. In alternativa, dopo averlo ridotto in ginocchio, potrei limitarmi a spezzare la sua volontà e riscrivere ogni suo pensiero. Le sue lenti della realtà diventeranno le tue, ed avrai la pedina che avrai sempre sognato. Bilancia queste prospettive nella tua scacchiera e dichiara la mossa che ritieni preferibile ai fini del tuo sogno: ai miei occhi ciascuna vale come l'altra. Se egli è in grado di tenerti testa, dovrebbe in ogni caso dimostrarsi un passatempo degno di nota. »

    Quale che fosse il suo nemico, non esisteva scenario in cui il Flagello non avrebbe prevalso.

    « Infine, a prescindere dalle insuperabili misure di sicurezza che chicchessia ritenga di aver eretto, sappi che la mia natura di immortale mi consente di percepire i Cercoteri ovunque si trovino, se sufficientemente vicini. Mi basterà una giornata di ricognizione ad Oto per individuare con ragionevole certezza la locazione della Reliquia. »

    Una frase semplice e che anche il più erudito dei sensitivi avrebbe discreditato come assurda, contraria alle leggi del confinamento del chakra e persino deleteria. Eppure, come il Mikawa aveva iniziato ad apprendere, uno dei motivi per cui il Flagello era così terrificante era che le sue parole non erano mai a vuoto. Ogni promessa, minaccia o profezia erano supportate dalla sua onnipotenzaJohanna
    Abile: Sfruttando Sesto Senso o Percezione del Chakra, l'utilizzatore è in grado di Percepire la presenza di un Bijuu anche se sigillato in una Reliquia. Sfruttando Sesto Senso non potrà individuare la posizione esatta, ma solo la presenza all'interno del raggio d'azione.(Richiede Specializzazione Sensitivo)
    [Da chunin in su]
    .

    « Quanto al tuo subordinato, ci sono modi per alterare la realtà che non richiedono l'intervento di sciocchi monaci indottrinati in un concetto insipido come la Volontà Ardente. Ti costerà un sacrificio, ma una femmina di Iwa cui mi riferisco come la Strega sarà in grado di esaudire questo tuo desiderio. Se la Tetracoda è, come dici, la priorità, allora il tuo subordinato dovrà soffrire le pene dell'inferno ancora per qualche tempo, finché le circostanze per la sua liberazione non saranno idonee. »

    Quante preoccupazioni, variabili da bilanciare, sacrifici da compiere... il Flagello vi era appena entrato, ed il mondo del generale cremisi gli pareva già straordinariamente confinante e confinato. Un simile approccio era forse legittimo nella fase iniziale della creazione dell'Impero, ma il Garth avrebbe presto dovuto imbracciare la mentalità estrema da egli stesso sapientemente decantata minuti prima, maledicendo ogni scelta mite.

    Forse era il caso di continuare ad ampliare la prospettiva del futuro Imperatore Cremisi.

    « Ti farò dei doni. Mostrami come li userai per accelerare la fondazione dell'Impero. »

    Una pergamena balenò nella sua mano destra ed il suo chakra nero tornò a soffocare l'ambiente tutto attorno.

    « Il mio primo dono ti permetterà di vedere più in là di ogni altro. »

    Un minimo sforzo di volontà ed uno sbuffo di fumo preannunciarono la venuta di qualcosa di sinistro in quel campo di battaglia, anche se paragonato a quanto già accaduto fino a quel momento. Quando la piccola nube grigia si diradò, qualcosa di terribilmente sinistro riposava nel palmo del tetro pellegrino.



    Quando il teschio apparve, il Kokage non avrebbe avuto problemi a notare almeno tre cose: anzitutto, questi recava il medesimo marchio che si trovava ora sul palmo sinistro del Garth. In secondo luogo, una misteriosa barrieraLanterna Infernale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Cane, Serpente, Bue (4)
    Previo contatto diretto con l'obiettivo, l'utilizzatore può rinchiuderlo in un costrutto traslucido di chakra di forma a sua scelta. Ogni slot azione impiegato dall'utilizzatore annulla uno slot azione e uno slot difesa della vittima; la vittima non può usare slot tecnica all'interno della prigione. A scelta dell'utilizzatore, da operarsi all'attivazione, all'interno della prigione non è possibile respirare. L'utilizzatore deve mantenere sempre il contatto con la prigione, altrimenti la tecnica si disattiverà. Una volta a round, è possibile per la vittima liberarsi tramite il chakra spendendo Quasi Elevato: causa AdO.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevatissimo)
    [Specializzazione Esperto di Ninjutsu]
    [Da jonin in su]
    di qualche tipo separava la cute dell'Immortale dal bianco residuo di umanità, impedendo qualsiasi contatto tra i due. E terzo... una luce maledetta risplendeva in quelle orbite vuote.

    « Ti presento l'epitome delle occasioni sprecate. Un immortale, proprio come me. Credo abbia almeno tre secoli di storia immagazzinati dentro di sè, con tutto ciò che ne deriva... Mi sono scontrato con lui durante la nota riunione che ha visto la creazione dell'alleanza contro Iwa e Kumo. Allora si faceva chiamare Rittoru e perseguiva i suoi scopi individuali fingendo di servire gli interessi dell'Erba, in qualità di capo della sicurezza dell'intero Paese. »

    In buona sostanza, quella creatura era in possesso di segreti militari che, se sottratti, avrebbero consentito al Garth di conquistare l'Erba in meno di un paio di settimane... ma il vero valore di quella testa era un altro. La voce del Flagello si fece seria.

    « L'ho marchiato tempo fa, ma persino in queste condizioni la sua mente è riuscita ad arginare i miei poteri. Quando scatenerai i migliori talenti di Oto al fine di estrarre ogni oncia di valore da lui, ricordati che o tu o io dovremo essere sempre presenti. Nonostante lo abbia decapitato, se non lo contengo di persona è ancora in grado di utilizzare il chakra quando si riprende. I suoi poteri gli permettono di invadere l'animo dei più deboli, quindi lasciarlo senza presidi in una sala di controllo sarebbe controproducente a dir poco. Tuttavia, se saprai sfruttarlo a dovere, Rittoru sarà un fenomenale alleato nel tuo sforzo di pianificazione globale: stando a quanto dice, ha conoscenza diretta dell'Uomo-Dio e di Hayate. Dato il suo intelletto, non stento a crederci. »

    Uno scrigno con mille gemme segrete al proprio interno. Questo era il primo dono del Flagello Immortale al futuro Imperatore Cremisi.

    Un ulteriore sbuffo di fumo, e il teschio scomparve insieme al rotolo che lo custodiva.

    Già il Flagello era in movimento dal luogo dove i due si erano dati battaglia selvaggiamente e si incamminò al di fuori della Pianura di Ferrakind, conducendo il Garth per una decina di minuti tra le fiamme fino ad arrivare ad una risacca di lava immobile, in un punto preciso tra quattro solide rocce vulcaniche affioranti. Senza voltarsi, l'Immortale proferì parole che avrebbero per sempre cambiato i piani di battaglia del Kokage.

    « ll mio secondo dono ti permetterà di muoverti, e di muovere le tue armate, senza eguali nella storia. »

    Il Garth potè scorgere il collo dell'Immortale pulsare mentre egli si avvicinava all'oceano di lava. La sua intera figura crepitò di elettricità, così come il Mikawa aveva avuto modo di vedere per ben quattro volte, ma in quel frangente la sensazione emanata dalla tecnica fu notevolmente diversa: non era tesa alla distruzione della carne, bensì alla corruzione della natura [Momento MoriMomento Mori
    Villaggio:
    Posizioni Magiche: Cane (5)
    L'utilizzatore può emettere un fulmine di intensità e dimensioni devastanti. Ha gittata pari a 24 metri e ampiezza pari a 9 metri. La potenza è pari a 80. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore aumentata di 4 tacche. Non danneggia l'utilizzatore. Se scagliato verso il cielo causa rannuvolamento consistente e temporale nel turno successivo. Se scagliati più fulmini insieme la loro potenza si somma. Durante il caricamento, l'intero corpo dell'utilizzatore sarà avvolto da saette crepitanti.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Elevatissimo)
    [Da jonin in su]
    ][POT:250POT: 250 [80 (Base TA) + 30 (Chakra Eretico) +10 (TA Focalizzata) + 10 (Ninjutsu Inarrestabili) +60 (Simbolo della Psiche Eretico)] + 120 da sottrarre alla potenza della natura (Flagello del Mondo).

    Flagello del Mondo: L'utilizzatore può Corrompere ninjutsu senza mantenimento o costrutti di tecniche speciali tramite uno slot azione/tecnica. Per Corrompere è necessario il contatto diretto o con uno dei propri ninjutsu all'interno del raggio d'influenza. La potenza della Corruzione è pari a 10 ogni consumo ½ Basso impiegato. Una tecnica Corrotta viene ridotta di potenza; se azzerata la potenza, non produce effetti. La potenza della Corruzione contro oggetti e strutture è aumentata (x2); non aumenta il danno verso le persone. Alla disattivazione, deve aspettare almeno 1 round prima di riattivare la tecnica speciale. Gli animali tenderanno ad evitare le zone corrotte e, in generale, ad essere ostili all'utilizzatore. Flagello del Mondo provoca piacere all'utilizzatore.
    ]
    .

    L'intero lago di lava fu divorato dal raiton che un tempo aveva risvegliato il Joker e creato il Cratere della Morte. In fondo alla gola di terra incandescente, il Mikawa avrebbe potuto tuttavia scorgere un oggetto ceruleo scintillante, del tutto illeso da quella manifestazione di potere. Il Flagello saltò senza esitazione nel cratere, che presto si sarebbe di nuovo riempito di lava incandescente, e ne riemerse un paio di minuti dopo portando con sè un enorme specchio antico.



    « Lo Specchio Ceruleo, uno dei tesori di Ame. »

    Dichiarò, grandioso, osservando la magnifica foggia dell'artefatto tramite il quale aveva visto il passato, il presente ed il futuro e piegato lo spazio-tempo stesso al proprio capriccio. Nelle mani del Garth e delle sue armate, un simile ninnolo avrebbe potuto facilmente mutare gli equilibri del continente in un batter d'occhi.

    « Fa parte di una collezione di otto. Ciascuno è un punto d'entrata e uscita, senza limiti alcuni di spazio o tempo. Anche se mi aspetto che l'Uomo-Dio ed il Re Mortale abbiano modo di interferire, per quanto di mia conoscenza sono l'unico in grado di adoperarli, giacché la forza necessaria per essere in grado di attivarne i poteri supera i limiti dei poteri concessi ai mortali. L'accesso al dominio sullo spazio-tempo è inoltre protetto da un ulteriore meccanismo di difesa, che richiede familiarità con le tradizioni di Ame e una certa caparbietà nell'ottenere ciò che si desidera. Ho ottenuto quella chiave anni fa, quando ho sottratto il Diario di Konan al Re Mortale. Non posso darti accesso diretto, ma ti concederò l'utilizzo dello Specchio Ceruleo per i tuoi piani. »

    Una porta verso l'infinito. Questo era il secondo dono del Flagello Immortale al futuro Imperatore Cremisi.

    I suoi occhi osservarono il generale del Suono. Forse il Garth avrebbe realizzato che Crematoria era stata eletta come campo di battaglia tra i due solo come vantaggio collaterale della natura primordiale di quel luogo, che in realtà era stato selezionato dall'Immortale come cassaforte per uno degli oggetti più pericolosi, preziosi e importanti dell'intero continente. Non era un'esagerazione dire che il Flagello gli stava presentando su un piatto d'argento tesori che avevano richiesto anni e anni per essere accumulati. Ma, dopotutto, per lui era tutto nulla più che un gioco e quella che si apprestava a fare era un'altra mossa interessante sulla scacchiera eterna che in ogni istante aveva davanti a sè.

    « Te ne mostrerò il funzionamento a tempo debito, così come la locazione degli altri Specchi. »

    L'intero continente era alla portata del Flagello. Non era stato esplicito durante il loro confronto verbale a Villa Mikawa, ma quanto affermato allora dal tetro pellegrino corrispondeva a verità: l'Immortale si muoveva per vie misteriose e, anche grazie alla Chiave dell'UbiquitàSpecchi di Ame [Equipaggiamento]

    Porta verso l'Infinito
    Speciale: L'utilizzatore, tramite contatto, può attivare lo Specchio di Ame, facendolo rilucere del colore che lo caratterizza. Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore sarà in grado di percepire la posizione degli altri sette Specchi sulla mappa e di osservare, concentrandosi su uno Specchio particolare, l'ambiente circostante fino a 12 metri. Entro tale raggio è possibile applicare Percezione del Chakra e Percezione del Vero, se possedute. L'attivazione richiede Slot Azione/Tecnica. Dura fino a 3 round e si disattiva se l'utilizzatore si allontana per più di 15 metri dallo Specchio di Ame.[Da genin in su]

    Ricettacolo di Energia
    Speciale: Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore può caricarlo colpendolo con le proprie tecniche. Ogni 10 di Potenza prodotta immagazzina 1 Punto Carica nello Specchio di Ame, massimo 10 Punti Carica. I Punti Carica non svaniscono finché non utilizzati. [Da genin in su]

    Senza Limiti
    Speciale: Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore, se entro 9 metri dallo Specchio di Ame, può sfruttare la potenza accumulata dallo Specchio di Ame per amplificare gli effetti delle proprie tecniche e/o abilità: le dimensioni o il raggio di effetto, a seconda della tecnica e/o dell'abilità, sono aumentate del 50% per ogni 5 Punti Carica sacrificati. [Da chunin in su]

    Specchi di Ame [Speciale]
    Gli Specchi di Ame sono artefatti leggendari, creati dai primi ninja della Pioggia all'alba dei tempi. Ciascuno Specchio è un cerchio perfetto, di diametro 3 metri e molto sottile, composto di un materiale ignoto e irreplicabile, di un colore vivissimo e diverso per ogni Specchio. In tutto il mondo ve ne sono 8, dislocati nei punti più disparati, e sono messi in comunicazione da un unico totem ad otto punte i cui lati di chakra stanno ad indicare il collegamento tra uno Specchio e un altro. Gli Specchi di Ame sono indistruttibili e non possono essere custoditi in un rotolo.Tipo: Speciale - Supporto - -
    Dimensione: Enorme
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da chunin in su]

    Chiave dell'Ubiquità
    Villaggio: Ame
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    Se attivato lo Specchio di Ame, l'utilizzatore può toccare lo Specchio di Ame per deformare lo spazio-tempo. Può teletrasportarsi all'istante verso un altro Specchio di Ame scelto, superando senza attivare allarmi ogni tipo di barriera o ostacolo. Apparirà entro 6 metri dallo Specchio di Ame d'arrivo. All'arrivo si creerà un portale di dimensioni a scelta dell'utilizzatore, che potrà chiudersi istantaneamente o durare fino a 3 round, a discrezione dell'utilizzatore. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Quasi Elevato)
    [Da jonin in su]
    che aveva faticosamente guadagnato, egli era in grado di offrire al Garth un prezioso strumento di conquista militare. Con i giusti accorgimenti, utilizzare uno Specchio per trafugare la Reliquia e sfruttare un istante dopo il potere della Tetracoda per radere al suolo Kumo sarebbe stato non solo possibile, ma addirittura agevole, poiché gli Specchi non attivavano alcun tipo di allarme e prevenirne l'utilizzo dall'altra parte era impossibile!

    « Mi aspetto che tu vi faccia grandi cose. »

    Disse, mefistofelico. A valle di eventuali commenti da parte del condottiero con cui ora era legato dal Patto di Sangue, il Flagello sollevò infine la mancina verso di lui e, con il suo consenso, la appoggiò sulla sua fronte.

    « Mentre utilizzi queste nuove informazioni per formulare nuovi piani, mostrami ogni scena di combattimento che hai condiviso e ogni conversazione che hai mai avuto e di cui hai memoria con l'attuale Kazekage, l'attuale Mizukage, l'attuale Hokage, lo Yakushi di cui parlavi, e ogni altro shinobi che ritieni degno della mia attenzione. Non soffermarti sul Risorto o sul moccioso di Suna che manipola il vento. La loro mediocrità mi è già nota. »

    Il chakra nero dell'Immortale fluì nel cervello del Mikawa, non aggressivo ma certo non gentile. Voleva vedere ogni cosa [Interrogazione MentaleInterrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]
    ]
    .

    « Ciascuno di essi piegherà il ginocchio all'avanzata dell'Impero, o cadrà vittima dell'Eresia. »

    OFF GAME

    Gettiamo le basi per un po' di DANNI VERI!

     
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    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa" di Loxion Mikawa , capitolo XXI

    Le persone in genere vedono la vittoria ma non riescono a scorgerne la forma; è necessario un secondo livello di conoscenza per vedere la strategia giusta. Tuttavia, anche per questa elitè, è solo a giochi fatti che si riesce a riconoscere la particolare disposizione degli elementi grazie alla quale si è giunti alla vittoria. Il terzo livello, invece, è inaccessibile; è estremamente produttivo poichè permette di creare nuove forme. Il Tao è l'ordine costituito dalla totalità di queste multiple e mutevoli configurazioni, è il modo con cui gli elementi interagiscono e si muovono. Il Comandante è il padrone del Tao.


    La mente di Aloysius era aperta al nuovo strumento cui si era legato; il Flagello possedeva un Intelletto mirabile e, come da lui stesso affermato, agiva per vie traverse, difficilmente prevedibili o comprensibili agli esseri umani. Parlò di come fosse per lui facile mascherare la sua impronta del chakra, riuscendo ad eludere i controlli dei sensitivi, una capacità di cui Diogene sospettò l'esistenza nel momento stesso in cui il Diavolo propose di annidarsi ad Oto. Probabilmente la stessa capacità che lo aveva condotto a Villa Mikawa senza alcun problema. Sull'aspetto fisico, invece, la disapprovazione di un mutamento signficiativo del corpo sorprese il Mikawa, il quale aveva scorto durante lo scontro un netto distaccamento tra lo spirito del demonio e la carnalità dell'involucro che lo ospitava. Tuttavia, qualora fosse stato necessario un incontro di persona tra il nominato Mystogan e altri ninja accademici o meno, le arti chirurgiche di Eiatsu sarebbero state propizie per eludere gli sviluppati sensi di nemici ficcanaso.

    " Ho compreso bene i tuoi metodi solitari, qualcosa che sin dal principio mi ha fatto desistere dal vederti collaborare con schiere di uomini. Il tuo potere cozza con la forza del numero e sarebbe per me sciocco pensare di imrbigliarlo per la salvaguardia di utili risorse. "

    Il potere del Flagello esplodeva come stelle incandescenti, di quale materiale avremme mai potto realizzare le barriere in grado di tramutarlo in fasci direzionati? L'impiego doveva essere attento, oculato, pensato per contenere anche eventuali danni non ritenuti come tali dal nukenin stesso. Il patto agiva in tal senso ma limitatamente al risultato, non alla forma...

    Il discorso si spostò quindi sul Quattro Code, il primario obiettivo del Kokage sin dal momento della sua cattura. Delle due alternative proposte, il parare esterno dell'Immortale fu utile all'otese per fugare ogni dubbio sulla scelta da intraprendere; quello sembrò ben comprendere l'importanza di non inimicarsi apertamente il Fuoco e la Sabbia e anche la riluttanza a perdere un elemento chiave per Aloysius nella costruzione del suo Impero. In una prima fase era necessario espandersi verso un nemico comune, per quanto tutt'altro che semplice da sconfiggere. Bastava pensare a quante volte il Paese delle Risaie entrasse in quello del Fulmine per comprendere l'ordien di grandezza dell'impresa di conquista; inoltre i Cremisi avevano dimostrato di possedere abilissimi ninja tra le loro fila, guidati da un uomo che, almeno secondo l'Alto Consiglio, era l'uomo più potente dell'intero continente. Di questo però, avrebbe parlato dopo, solo una volta deciso come recuperare il Demone. Proprio in merito a questo, solo con le ultime delucidazioni del neo alleato avrebbero permesso al comandante di avere l'intero ventaglio di possibilità da cui poter attingere. Il tassello mancante alla sua equazione si riempì quando il Diavolo annunciò la conoscenza di una abilità mirata, pensata proprio per intrecciare la propria storia con quella dei Codati...Lui poteva trovare l'Otre!

    " Muhahahmua Quando finirai di sorpendermi, Flagello?! E, se posso, in quale circostanza hai appreso un tale potere? Abbiamo dunque tempo per la seconda via, possiamo organizzare il furto e fallo cadere nell'intervallo di tempo tra il mio invito agli Accademici e il loro effettivo arrivo. Prendendo l'iniziativa avremo modo di fissare una data, pianificare l'evento e quindi ingannare tutti, Febh in primis. Ma a questo penserò io, il tuo unico compito sarà recuperare il Demone nella maniera meno invasiva possibile e tenerlo al sicuro lontano da Oto. "


    Chiaramente la nuova prospettiva metteva luce anche sul destino di Omoi, del quale certamente Aloysius non di era dimenticato.

    " La Strega di Iwa...mmm...ho vissuto circa due anni in quelle lande e ho conosciuto solo una persona che potrebbe ricevere da te un tale appellativo. Maya Orihara! Scelta interessante la tua, ammetto di non aver considerato il suo impiego in questa faccenda, ho perso i legami con quella donna molti anni fa...sarà ancora viva? Si muove in ambienti pericolosi e, se non fosse per i suoi sigilli, sarebbe già sotto terra da un pezzo! Forse lei potrebbe salvare Omoi e al contempo preservare l'integrità dell'otre..."

    Stava riflettendo senza sosta, cercando ogni problematica legata a quella nuova possibilità.
    Cercando consenso negli occhi del Flagello, infine, disse in tono più formale:

    " Se ho indovinato allora sia deciso: una volta recuperato lo Yonbi lo porterai da lei, dove io ti raggiungerò per pagare l'esosa tassa che di solito ella esige. Maya è custode di molti dei segreti di questa terra, terrà la bocca chiusa anche sol nostro. Questo sarà il primo compito del Flagello, possano il Patto Cremisi e il Patto Eretico benedirlo."

    Il tutto sembrava deciso, al nukenin l'ultima parola a riguardo [Primo Cantico Eretico - Il Dominio della Montagna dei Fiori e dei Frutti]. Per i dettagli dell'operazione c'era tempo, inoltre Diogene vedeva il Diavolo fremere nel mostrare al mortale i doni che a lui erano concessi proprio in virtò dell'alleanza sancita. E, a dirla tutta, il Garth non aspettava altro che vederli!

    Il teschio non tradì le altissime aspettative dell'otese. Jeral ne spiegò la natura, declinandone difetti e pregi nonchè specificandone direttamente l'utilizzo più appropiato da farne. L'essere noto come Rittoru era stato catturato dal Flagello ma continuava a vivere, custode di segreti in grado di far tremare le fondamenta di due della associazioni criminali più potenti, ovvero Ame e Hayate.

    " E' un dono regale. Se l'intelleto della forma di vita ivi rinchiusa è alto almeno la metà di quello che dici, imparare a consultarlo e/o domarlo potrà dare enormi vantaggi all'Impero. L'Erba si appresta a diventare il secondo Paese da conquistare, la campagnia di Kumo darà tempo ai miei uomini di studiare il teschio e carpirne i segreti. "

    Vedere sparire l'osso inciso ricordò a Diogene che nulla che aveva da offrire il Diavolo era regalato o condiviso, una consapevolezza che aveva accettato dal principio ma che era dura da mandar giù ad ogni sua dimostrazione...fino a quel momento, il Mikawa aveva sempre preteso, ponendosi al di sopra di ogni rapporto vagamente paritario. Ora, invece, non era in questo modo che poteva giocarsi quella partita mortale: l'Eresia aveva la potestà del vincitore dalla sua.
    Quel deprimente pensiero lo accompagnò per tutto il tragitto che lo divideva dal secondo "dono", quello che Jeral stesso aveva ritenuto di dover nascondere persino su quell'isola dimenticata da Dio. Questo fece subito comprendere una peculiarità dell'oggetto in questione: doveva essere non movibile, difficilmente trasportabile o non confinabile in rotoli di richiamo. Una verità che, tuttavua, perse ogni rilevanza nel momento in cui il suo sguardo si posò sullo Specchio Ceruleo. Ora, si pensi che Aloysius nella sua carriera aveva ammirato i più birabili dei tesori, come le Stelle di Iwa o i Kiseki di Suna, ma anche gli scenari più incredibili, dalla vastità del Mare di Giada alle voragini abissali della Roccia, e mai aveva avuto la necessità di togliersi la benda per ammirare con entrambi gli occhi ciò che aveva difronte.

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    Non servì la spiegazione dell'effettiva natura dell'artefatto per far comprendere subito al Garth quanto antico e potente; Diogene credeva da sempre che nel mondo reggnasse una regola inviolabile di rapporto diretto tra bellezza e forza. Chiaramente comprenderne i meccanismi aprì al Colosso centinaia di forme al momento precluse al suo Tao. Lo spazio-tempo era un argomento di assoluto rispetto che il Kage aveva visto per anni il suo predecessore impiegare e del quale ne invidiava il controllo; poteva con quel cimelio dell'antica Ame fornirgli rapidamente il dominio in quel sapere ninja a lui precluso?

    " Chi ne conosce l'esistenza? E quali sono i suoi limiti? "

    Disse continuando a fissare la perfetta superficie riflettente. La visione preannunciata dal Flagello era solo uno degli impieghi di un'arma tanto invasiva; allungò le sue dita per concedere anche al tatto di appagare la curiosità ma poi si trattenne dal compiere un gesto tanto sfrontato...Non apparteneva ad Aloysius il grave difetto di aver paura di utilizzare armi potenti (cosa largamente diffusa tra gli Accademici) ma, con taluni arnesi, bisognava avere un minimo di cautela. Non aggiunse altro sull'argomento perchè ogni parola sarebbe stata pronunciata al vento senza aver riflettuto attentamente sul da farsi.

    I due pezzi da museo vennero dunque svelati e le conquiste del Flagello condivide con il Generale cui aveva voluto dare fiducia. Una fiducia che lui aveva al momento tutta l'intenzione di ripagare: informazioni, era questo la cosa che premeva più di tutte acquisire il Diavolo, consapevole dell'importanza che un uso sapiente di esse poteva avere. Inoltre, Aloysius aveva già adoperato l'interrogazione mentale per condividere ricordi con terzi e dunque non fu per lui un problema utilizzare quello strumento in grado di accelerare non di poco il trasferimento di grandi moli di dati.

    " Se permetti, inizierei dal primo nemico dell'Impero. Pare che il Veterano sia un'immortale, in grado di controllare le forze primordiali del mondo, in grado di "mettera a cuccia" anche un'arma come lo Yonbi ed in possesso di un'enorme armata paragonabile a quella Canthiana. Un rivale che, almeno a detta del vecchio Mizukage, supera per pericolosità Shiro ed il Joker. Questo ti sarà utile per comprendere la pericolosità dell'obbiettivo che ci siamo prefissati. "

    Disse prima di aprire la sua mente alla discussione cui aveva partecipato durante la riunione dei Kage, nel Ferro. In quel momento, Jeral stava ricevendo le informazioni che l'Accademia intera aveva impiegato anni ed anni di tempo per reperire, dettagli specifichi riguardo punti di forza e debolezza di praticamente tutte le maggiori potenze nemiche dell'Alleanza. Seppe del Guanto, delle Reliquie, degli attacchi dei Kurotempi e delle Armi di Iwa, colmando buchi di conoscenza che avrebbero arricchito enormemente quella mente avida di sapere.
    Poi passò alle informazioni sugli elementi di spicco dell'Accademia, partendo dai Kage in carica per poi allargare il discorso a tutti coloro che, per un motivo o pe run altro, avevano suscitato l'interesse di Diogene. Tutte le immagini che fluirono nella mente del Diavolo venivano accompagnate dalla voce del ninja, il quale ne preannunciava il protagonista:

    " Il Bimbo Prodigio, Hohenheim Kakita...La Montagna del Fuoco, Raizen Ikigami...L'Inquisitore di Kiri, Kensei Hito...Il Genio, Febh Yakushi...L'Erede del Vuoto, Akira Hozuki...Il Marionettista di Anime, Shunsui Jirō Abara...Capitan Futuro, Kato Yotsuki...Gli Occhi del Demone, Etsuko Akuma...L'Araldo Infernale, Tasaki Moyo. "

    Erano loro che, insieme al Rosso e il Risorto, rappresentavano i ninja in attività meritevoli di attenzione da parte del Kokage. Ogni avvenimento di rilievo, combattimento, missione e discussione (eccezion fatta per quelli alterati da Diogene stesso qualche minuto prima) intrapreso con quei ninja sarebbe stato noto a Jeral, il quale si sarebbe accorto di quanto lunga e articolata fosse stata la carriera del Generale Cremisi. L'analisi mentale, infatti, sebbene avesse accelerato enormemente la velocità della parola, avrebbe richiesto comunque ore di tempo e consumato un'enorme quantità di chakra del nukenin [non mi metto a quotare tutte le giocate, essendo una decisione condivisa da Diogene].
    Una volta finito, tuttavia, Aloysius avrebbe allungato questa volta la sua di mano sulla testa del Diavolo, venti centimetri più in basso, e avrebbe preteso lo stesso trattamento [Dono del Seguace -> Interrogazione Mentale]:

    " Fammi conoscere chi sono i nemici del mio Impero. "

    Si riferiva alle Calamità, agli Assi, alle Colonne, le Armi Ancestrali e tutti coloro (Accademici inclusi) che, prima o poi, avrebbe dovuto abbattere per vedere la bandiera di Oto sventolare su ogni terra emersa. La Guerra andava prepaerata con cura e ogni dettaglio avrebbe potuto decretarne gli esiti.

     
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    L'Eresia e il Sangue

    IX Canto

    Con oscuro divertimento nel cuore, il Flagello osservò il Mikawa venire sedotto dalle promesse di un potere molto concreto e veritiero che l'Immortale gli aveva presentato. Egli rimase impassibile alla menzione del controllo supremo che il tetro pellegrino aveva sul proprio flusso di chakra, evidenza del fatto che il generale dovesse aver compiuto diversi ragionamenti in proposito e già sospettasse forse qualcosa di simile. Una minima increspatura sul volto segnato del tiranno del sangue - invisibile a molti, ma non ad un acuto osservatore dei mortali come il Flagello - denotò, invece, una lieve sorpresa al commento relativo all'uso della chirurgia. Anche se il tetro pellegrino non gliene faceva una colpa, forse il Garth aveva frainteso parte di ciò di cui era stato testimone: il Flagello Immortale era un'entità tanto spirituale quanto fisica, ed il suo corpo perfetto, immortale ed invincibile era parte della sua identità quanto il suo status di sovrano supremo dell'energia naturale.

    Quando il Mikawa, ebbro di gioia alla notizia che la Reliquia fosse finalmente accessibile grazie all'intercessione dell'Immortale, gli chiese in che modo avesse sviluppato una simile capacità, il Flagello sorrise.

    « La mia natura di immortale mi consente di interagire con il chakra in un modo diverso dagli esseri il cui orizzonte temporale è finito. Anni fa, quando mi apprestavo a liberare lo Yonbi dopo aver trucidato i predoni del deserto che erano riusciti a sottrarlo, il Cercoterio si è ribellato e in qualche modo ha rotto il sigillo di confinamento della Forza Portante che lo ospitava. Allora persi l'opportunità di uccidere un moccioso della Sabbia, ma guadagnai uno scontro con il Demone. »

    Il suo sguardo brillò al ricordo della meravigliosa sensazione di grandezza che quel conflitto gli aveva inspirato.

    « Quando la Tetracoda ed io siamo entrati in contatto, la scintilla divina dentro entrambi è entrata in risonanza. Quella sensazione è indimenticabile: è stato come essere parte di uno scontro tra meteore nel cielo della notte. Ovunque un Cercoterio sia nascosto, sarò sempre in grado di percepirne lo spirito. Non è un'abilità perfetta, giacché è limitata nello spazio e fonti di potere che rassomiglino a sufficienza un Demone possono confondermi, ma non a lungo. Se il tempo è bastevole, come sarà in questo caso, nessuna Reliquia sfuggirà mai alle mie grinfie. »

    Nuovi disegni di grandezza presero vita nella mente del Garth, che si assunse l'onere di gestire tutti gli aspetti organizzativi dell'incursione. Chiese invece al Flagello di individuare l'otre, sottrarlo senza attirare troppa attenzione, e tenerlo al sicuro una volta compiuto il fatto. Inoltre, il generale continuò a dimostrarsi perspicace, oltre che un portentoso ricettacolo di informazioni, senz'altro frutto della portentosa rete di spie che egli aveva intessuto negli anni. Persino Vergil Hyuga, un decennio prima, aveva già sentito parlare del terrificante Guardiano del South Gate del Suono. Quando egli indovinò l'identità della Strega, sembrò riflettere incessantemente per diversi secondi, chiaramente ancora preoccupato dal destino del proprio sottoposto. Alfine, comunque, condivise il piano d'azione del Flagello e gli chiese formalmente di portarlo a termine.

    « Così sia, Mikawa. Dato che non mi hai chiesto di portarti la testa dello Yakushi, nè di violarne la mente, presumo che tu stia scegliendo la seconda delle tre strade che ti ho presentato. Se così è, e se le misure a salvaguardia della Reliquie sono state da lui progettate, sarà tuo compito assicurarti che non mi si pari davanti nel bel mezzo dell'incursione. Se fallirai e mi troverò ad affrontarlo, non mi tratterò. Al contempo, rispondi a questa domanda: desideri che si sappia che sono io l'autore del furto? Ho modi per farlo sapere, direttamente durante l'operazione o indirettamente spargendo la voce nel mondo dei nukenin alla cui sommità siedo. »

    Come aveva già rappresentato al Mikawa, che tuttavia sembrava aver già ben compreso la nozione, chiedere al Flagello di agire in maniera non invasiva era limitarne il potere. Per un incarico di quel tipo, probabilmente non sarebbe stata la scelta migliore. La discussione tuttavia proseguì su note sempre più alte, giacché il Garth non fallì di realizzare l'immensità del primo dono dell'Immortale - anzi. Comprese il valore dei segreti di Ame e di Hayate, ma anche della padronanza dei meccanismi militari dell'Erba, che, per dimensioni e posizione, era senz'altro un obiettivo strategico di conquista. Il nome di Kusa venne aggiunto, subito dopo Kumo, alla lista nera di bersagli che avevano l'attenzione del futuro Imperatore Cremisi e, dunque, del Flagello Immortale.

    Del pari, il tetro pellegrino era certo che al sovrano del Suono non fosse sfuggito il significato dell'aver presentato il teschio di Rittoru, senza tuttavia consegnarglielo. In parte, ciò era dovuto all'intrinseca pericolosità di quell'individuo anche così ridotto - mai avrebbe voluto vederlo prendere il controllo del Garth -, ma la ragione precipua era che i due si trovavano nel bel mezzo di una avvincente partita a scacchi. La vittoria bellica dell'Immortale non era che un tassello, per quanto determinante nei rapporti tra i due, e ogni gesto avrebbe sempre assunto un significato. Tale era il peso di un contratto infrangibile stretto con il possessore del chakra eretico.

    « Eviterei, inoltre, di trasmettere alcun tipo di informazione alla Strega. Ella mantiene la propria parola, ma quanto a forgiare patti è seconda solo a me. Anche l'intonazione di una promessa può assumere un significato inaspettato... nulla le deve essere concesso se non essenziale allo scopo, ivi inclusa la presenza di un accordo tra noi due. »

    Il Flagello era serio: la Strega non era da prendere alla leggera e il suo consenso alla rivelazione del Patto di Sangue ad ella fu negato, almeno per il momento [Settima Obbligazione del Sangue]. Dettagli, comunque, e piccolezze di fronte alla reazione che il Garth esibì di fronte alla magnificenza del secondo dono che l'Immortale gli fece. Il tiranno di sangue si privò nuovamente della caratteristica benda all'occhio, lasciando che il suo sguardo sprofondasse nell'epico Specchio Ceruleo. Come era chiaro, il potere di dominare lo spazio-tempo avrebbe reso l'Imperatore Cremisi davvero tale, se fosse riuscito a farlo suo. L'intelligenza oscura dell'Immortale fu solleticata dalla prospettiva di corrompere un uomo al fine di fargli pervertire le leggi della realtà per realizzare il proprio sogno. Quando egli, bramoso, domandò ulteriori informazioni circa il funzionamento dell'artefatto, il Flagello rimase fermo per un istante.

    Dopodichè, con un repentino spostamento, colpì la superficie dello specchio con un terrificante pugno intriso di energie eretiche. L'aria stessa fischiò, sottraendosi a quel tocco portifero, e quando le nocche impattarono sulla superficie antica e perfetta dello Specchio la terra su cui riposavano tremò violentemente e le orecchie degli araldi dell'Eresia e del Sangue furono raggiunte da un boato simile a quello di un'eruzione vulcanica. Tuttavia, lo Specchio Ceruleo continuò a riflettere il sorriso adorante e lo sguardo intriso di brama del Garth, intoccato e intoccabile anche dalla violenza più estrema.

    Il Flagello sorrise.

    « Gli Specchi di Ame non hanno limiti se non quelli derivanti dall'immaginazione dei possessori delle rispettive Chiavi. Con esso ho viaggiato nel futuro, ho visto ere passate ed ho guardato tanti presenti allo stesso tempo, proprio come il Dio Bianco delle religioni occidentali. Pensa in grande, Garth dei Mikawa, e lo Specchio non ti deluderà. »

    Ritirò il proprio pugno, il guanto nero che lo ricopriva ancora avvolto da scariche violacee residue.

    « Utilizzato con perizia, lo Specchio consente persino di amplificare tecniche che hanno raggiunto la massima estensione consentita dal ninjutsu. Inoltre, il possessore di una Chiave che sia abile a sufficienza è in grado di conoscere la posizione degli altri Specchi e persino di scrutare dall'altra parte. Questo è il motivo per cui ho dovuto prendere... » Fece un cenno con la testa, indicando la pozza di lava a qualche metro di distanza che già si stava riempiendo di nuovo. « ... delle precauzioni. Come forse hai già realizzato, questo è anche il motivo per cui... », disse, fermandosi un istante per voltarsi e guardare l'immagine di sè nello Specchio Ceruleo con uno sguardo di pura malvagità e senso di sfida. « ... per quanto improbabile, è possibile che qualcuno - l'Uomo-Dio, che tu conosci come Joker, primo tra tutti - ci stia osservando in questo momento. »

    Non aveva bisogno di dire oltre perché il Mikawa misurasse attentamente le proprie parole da quel momento in poi, o perché chiunque fosse eventualmente in ascolto comprendesse il significato delle azioni dell'Immortale: una dichiarazione di supremazia e intoccabilità i cui effetti presto li avrebbero raggiunti.

    « Quanto alla prima parte della tua domanda, Mikawa... non c'è modo di sapere il numero esatto di coloro che conoscono degli Specchi. Contando i presenti, Rittoru incluso, sono almeno tre. Mi aspetto che l'Uomo-Dio ed il Re Mortale siano altresì a conoscenza dell'esistenza di questi artefatti. Forse anche gli altri Assi ne hanno sentito, ma di certo nessuno di loro ha il potere necessario ad attivarli. Per farlo, mi sono dovuto spingere oltre a ciò che ti ho mostrato oggi e scatenare un potere simile a quello della Creazione. »

    Prima di continuare, lasciò che il moltreplice significato di quelle parole aleggiasse nell'aria.

    « Dato il duplice meccanismo di protezione degli Specchi, che è una condizione necessaria ma non sufficiente ai fini della loro attivazione, potrei utilizzare uno stratagemma per aumentare il numero dei sospetti. » Non aveva mai provato ad evocare le ombre di tutti i possessori della Pietra Cremisi ma, per quanto la prospettiva fosse divertente, ora non era il momento giusto. « Adesso, tuttavia, non è il momento giusto per farlo. »

    Chiuse quindi il discorso e si accinse ad accedere ad una delle menti più ben informate di tutto il continente. Quando il suo chakra nero fluì, le pupille del Flagello si strinsero per la sorpresa ed egli iniziò a sogghignare malignamente: c'era così tanto da vedere! Si gettò in quell'oceano di informazoni a capofitto, come il più avido dei nuotatori, e raggiunse la profondità di un capodoglio. Lì, sul fondo di quel mare, mentre ascoltava il tiranno cremisi pronunciare il nome di ben nove guerrieri, il Flagello vide anni e anni di vita in un modo tale che - se non avesse fatto già esperienza di visioni millenarie tramite lo Specchio - gli avrebbe accorciato il fiato. Tuttavia, il Garth avrebbe potuto scorgere un'altro aspetto dell'onnipotenza dell'Immortale: anche dopo quel terribile scontro e dopo aver sconquassato il terreno di Crematoria, le energie del Flagello sembravano non avere fine ed egli poté mantenere quella tecnica per un periodo spropositato di tempo senza battere ciglio [40 Bassi].

    Vide lo stile di combattimento di quei guerrieri di cui il Garth aveva se non altro rispetto bellico, ad esempio durante il maldestro recupero della Tetracoda, ma anche duelli vecchi e non, missioni condivise, strategie elaborate, evocazioni richiamate, ogni cosa. Udì discussioni e percepì antichi rancori e riflessioni del Garth stesso, ivi inclusa l'amarezza che aveva provato e della solitudine estrema che lo aveva portato a sobbarcarsi da solo pesi che avrebbero schiacciato mortali meno coriacei. Vide la preoccupazione provata da tutti nei confronti di un fantomatico nemico, denominato il Veterano, che Itai Nara riteneva una minaccia superiore alla forza dell'Uomo-Dio all'impero di Cantha. Potè assistere alla riunione dei quattro Kage e dei loro tirapiedi, uno dei quali ora persino assurto al seggio supremo della Nebbia, e le loro piccole macchinazioni, diplomazione e inutili preoccupazioni. Poté vedere l'incredibile rapporto che legava il Kokage con il Kazekage e come questi fosse anch'egli un Risorto, nonché precedente burattino del Garth. Sorrise alle parole di preoccupazione che questi aveva vociato agli altri Kage rispetto al Flagello stesso, a ben vedere data la distruzione della Corte Suprema del Vento a Himotara. Che il ragazzino - era davvero un moccioso a giudicare dall'aspetto - l'avesse presa sul personale? Forse mantenere la promessa che aveva fatto a quel fastidioso Chikuma sarebbe stato ancora più divertente di quanto previsto, per quanto se quest'ultimo era davvero più forte del Kazekage allora il bimbo non avrebbe avuto scampo in tempi molto rapidi, data l'assoluta impotenza del jonin che manipolava il vento contro il tetro pellegrino.

    Passando oltre, vide per la prima volta il volto da popolano dell'Hokage e notò che fosse la copia sputata dello spirito di Tian che l'Immortale aveva sbefeggiato prima di distruggere l'Ancora e liberare l'Arbitro. Dopo averlo visto combattere, ne percepì la personalità dalle parole che gli sentì pronunciare al Mikawa e capì molte cose. Vide il vecchio - un biondino dalla psiche debole - ed il nuovo Mizukage e notò il netto contrasto tra i due, riflesso di circostanze mutate e di una guerra che incombe. Il nuovo Mizukage gli parve divertente: uno spadaccino pieno d'odio e strani equipaggiamenti che si prendeva molto seriamente. Il Garth, in una forma che era un mero abbozzo di ciò che il Flagello aveva appena sconfitto, lo aveva ridotto ad un ammasso di lamiera contorta. Ora egli era Kage, ma quell'immagine di debolezza lo avrebbe sempre accompagnato.

    Vide poi quello Yakushi che aveva dato più di un grattacapo al tiranno di sangue. Ascoltò discorsi strampalati uniti a brevi esplosioni di lucidità e una certa ferocia latente. A quanto pareva egli adorava combattere in coppia con altri - un sintomo di assoluta debolezza agli occhi dell'Immortale - ed utilizzava, tra le altre cose, tecniche basate sulla rotazione, una strana spada, delle lucertole e dei serpenti, ed infine un abile controllo del chakra. Forse era l'imprevedibilità che simili arti, una volta combinate, potevano esibire a impensierire il Garth? No, si disse, andando a fondo nei ricordi e soffermandosi più a lungo su quell'individuo: c'era anche un legame di amicizia, di gratitudine, di rimorso, di livore, di risentimento a legare il Garth a quello smilzo con gli occhiali dall'aspetto per niente preoccupante. Forse c'era dell'altro dietro la scelta del Garth di non eliminarlo, oltre al suo potenziale bellico ai fini dell'Impero se manipolato a dovere. Il tempo avrebbe rivelato la verità.

    Vide poi lo shinobi che il Garth chiamò Erede del Vuoto e non gli parve nulla di speciale. Un idiota che brandiva stuzzicadenti, un chakra effimero e un malriposto senso di giustizia. Passò oltre dopo aver immagazzinato quanto necessario, privo di interesse per simili figure che avrebbe potuto disintegrare con uno sbadiglio. Il Marionettista di Anime catturò invece il suo interesse in modo particolare: sembrava spietato, calcolatore, privo di punti deboli. Una mente formidabile di cui tenere conto. Poteva capire perchè il Mikawa ne avesse stima. Vide poi lo Yotsuki e riconobbe in lui la figura che futilmente aveva tentato di fermarlo alle mura di Oto. Percepì le aspettative del Garth per quest'ultimo e si chiese se la Nemesi avrebbe potuto renderlo più forte. Passò quindi ad Etsuko Akuma, uno shinobi schivo dai prodigiosi poteri oculari. Probabilmente, il suo retaggio era la ragione principale dell'interesse del Mikawa, per quanto alcuni ricordi gli dimostrarono che anche egli avesse un lato oscuro da non sottovalutare... una pedina appetibile nel gioco del tiranno cremisi. Infine, scorse un individuo del tutto sorprendente, di nome Tasaki Moyo. Sembrava sproloquiare anche peggio del quattr'occhi e di quella stupida femmina che aveva umiliato tanti anni prima durante il massacro della Felce, il che non era un'impresa da poco. Concluse che il Garth avesse visto in lui un potenziale bellico rilevante e, dato il suo infimo intelletto, un soggetto facile da manipolare.

    Quando riemerse, era notte fonda a Crematoria. Avrebbe dovuto meditare per qualche tempo al fine di rivivere tutti quei ricordi, farli propri in una sequenza ordinata e renderli accessibili a comando, ma aveva appena messo le mani su un tesoro inestimabile, al pari di qualsiasi dei due doni che egli aveva fatto al Garth. Soprattutto, aveva appena avuto modo di comprendere meglio l'incredibile vita che il futuro Imperatore Cremisi aveva condotto fino a quel momento... una rinnovata conferma che il Flagello aveva scelto bene: egli era davvero un mortale unico.

    Tuttavia, l'opinione dell'Immortale divergeva da quella espressa dall'Alto Consiglio.

    « Non ritengo che il Veterano ti debba preoccupare, Mikawa - tutt'altro; se gli altri Kage credono alle esagerazioni del precedente Mizukage, questi è invece una benedizione: fornirà un'ottima distrazione nella fase iniziale della nascita dell'Impero del Suono. Lascia che se ne preoccupino altre pedine sulla scacchiera. Concentrati invece a solidifidare il tuo dominio sui territori vicini a te. »

    Stando a quanto il tetro pellergino aveva visto, quegli stolti mortali erano caduti preda dell'agitazione più totale sulla base di... cosa? L'opinione di un uomo che pareva incapace di polso fermo e che come combattente doveva essere mediocre al meglio. Il Veterano era un'utile diversivo e nulla di più. Probabilmente quegli stolti lo avrebbero tolto di mezzo da soli, senza che il Mikawa dovesse contribuire qualcosa di più che qualche sacrificabile ninja di Oto. La miopia di quel Consiglio aveva dell'incredibile. Vi erano opportunità molto più concrete da sfruttare più vicino ad Oto, ed il generale cremisi avrebbe fatto meglio a concentrarsi su di esse.

    Poi accadde l'impensabile e il Garth osò chiedere accesso ai pensieri del Flagello.

    La mano del tiranno del campo di battaglia si appoggiò sulla sua fronte, ma per qualche istante la tecnica non si attivò per via della mancanza del consenso dell'Immortale. Egli sembrò combattuto per qualche istante, prima di sorridere in modo mefistofelico alla prospettiva e rispondere con due sole parole.

    « Come desideri. »

    [...]

    Computer Hope

    Aloysius Diogenes Mikawa si ergeva da solo in un luogo sconosciuto. Era notte fonda, ma il cielo nero risplendeva della luce soffusa e argentina di una incredibile luna piena. Tutto attorno non c'erano che rovine. Rovine di palazzi che un tempo erano stati la più alta forma di successo tecnologico della razza dell'uomo, ma che ora giacevano piegati, rotti e privi di speranza o scopo. Camminando in quella landa desolata, dove non spirava un alito di vento, Diogenes avrebbe presto realizzato di stare camminando su teschi e ossa umane.

    Non c'era gioia, o speranza, o pensiero positivo in quel mondo.

    L'unica cosa che gli era permessa era continuare a vagare, respirando a pieni polmoni la Desolazione del Flagello Immortale.

    Poi, il cielo intero si accese di terribile potere e gli edifici iniziarono a vorticare piano verso l'alto.

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    In quel turbine, poté notare il Garth, si univano cinque distinti aliti di vento nero, di cui per qualche ragione sapeva il nome solo osservandoli: Acheronte, che rappresentava il dolore; Stige, che rappresentava l'odio; Cocito, che rappresentava i pianti dei mortali; Flagetonte, che rappresentava il fuoco estinto delle vite di questi ultimi; e Lete, che rappresentava l'oblio a cui l'Avvento del Flagello li avrebbe condannati.

    Gli edifici continuarono a turbinare verso l'alto, rendendo quello scenario sempre più da tregenda.

    Ed, in effetti, il Garth avrebbe potuto scorgere un'ombra diabolica ergersi su un trono di sangue in quel pandemonio.

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    Da quella visione radiava l'Essenza stessa del Male metafisico. Un Male elementale: non mera privazione dell'essere e, quindi, un non-essere che è mero accidente della realtà, bensì un Male che ha consistenza autonoma, vivida, pulsante, e famelica. Un Male trascendente, che si è fatto carne per derubare i mortali della promessa di un riposo ultraterreno, alterando l'equilibrio cosmico tra gli allineamenti.

    In quel momento, anche se non lo sapeva, il Garth poté scorgere l'essenza stessa del Contratto che Vergil Hyuga aveva stipulato con la Tenebra e il cui simbolo il Flagello recava sul proprio volto: un'entità immensa, di dimensioni tali da eclissare l'Avatar di Sangue che era apparso a Crematoria come fosse stato una formica al cospetto di un drago; un'entità che nulla aveva di umano o misericordioso; un'entità generata - non creata - con il preciso scopo di ergersi in cima a tutte le forme di vita e di soggiogare la realtà al proprio capriccio.

    In quel momento, il Garth vide davvero colui con il quale era stato tanto folle da stringere il Patto di Sangue.

    Egli vide il Diavolo.

    Jeral-World-Within

    Egli non parlò, poiché il Garth potè notare che la sua concentrazione era altrove.

    Da quell'intera figura, che sarebbe stata impressa a fuoco per l'eternità nella mente del sovrano del sangue, emanava una sensazione che il Mikawa avrebbe potuto sentire avvinghiargli lo stomaco in profondità: un senso di disgusto per il creato, per l'ordine precostituito dove alla debolezza era permesso proliferare, e una sadica determinazione eterna a guastare nel modo più grave il meccanismo fondante del creato.

    Sì, ci aveva visto giusto: colui che aveva davanti era davvero il nemico degli uomini e di ogni bene.

    Quella visione, così terribilmente, visceralmente vera da rendere il genjutsu scatenato dall'Immortale durante il combattimento una scadente prestidigitazione al confronto, avrebbe forse fatto rimpiangere al Garth la propria scelta. Un interrogativo a cui solo l'unico mortale sopravvissuto all'Eresia, e che ne recava il marchio, avrebbe potuto rispondere.

    Poi il sigillo eretico che il Garth aveva sulla mano si accese, bruciandogli i nervi, e l'attenzione del Diavolo si spostò su di lui.

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    L'entità non parlò, ma quando i suoi occhi infernali caddero sul Mikawa questi patì le pene dell'infernoHo scritto tutta questa descrizione per introdurre un nuovo aspetto del PG a cui penso da tempo: non ho conoscenze in proposito, ma dato che in questa fase stiamo giocando for the lolz - o, nel caso di Jeral, For the Evulz - considera di subire l'effetto di una tecnica stile Tsukuyomi. Farò poi una competenza in proposito, dato che Jeral ha già avuto modo di fare esperienza di incursioni mentali (oltre ad esserne uno specialista lui stesso) ed è quindi tempo che abbia una difesa anche psichica di cui disporre..

    La tortura, personalissima al Garth e straziante, durò per l'equivalente di un mese.

    Poi, anche se in realtà non era trascorso che un battito di ciglia, quello sguardo in grado di scorgere l'eternità cadde sul marchio eretico portato dal Mikawa. Improvvisamente le sofferenze cessarono ed il mefistofelico titano tornò a concentrarsi altrove. Prima di farlo, tuttavia, pronunciò un'unica parola, intrisa di spietato disprezzo e sadico divertimento.

    « Concesso. »« Concesso. »




    In quel momento, nella mente del Garth fluirono una serie di immagini ad alta velocità, che gli fornirono la risposta che cercava: vide, con l'eccezione di Akira Hozuki, Etsuko Akuma, Kato Yotsuki e di Tasaki Moyo (insignificante il primo, corruttibile il secondo ed asserviti il terzo ed il quarto), ciascun volto che egli stesso gli aveva mostrato, giacché ciascuno di essi rappresentava un aspetto dell'umanità che il generale cremisi avrebbe dovuto dominare o schiacciare per assurgere al Trono Cremisi: i villaggi Accademici esterni ad Oto (rappresentati dai tre Kage); i nemici che si annidavano in seno ad Oto stessa (lo Yakushi); e coloro che possedevano il potenziale di diventare una minaccia difficilmente contenibile (Shunsui Abara). Nient'altro che una beffa di fronte ad una domanda per certi versi non abbastanza limitata, ma, come aveva già dimostrato, il Flagello intendeva essere generoso con il Garth e perciò gli mostrò diverse cose che avrebbe trovato interessanti.

    Il generale vide davanti a sé, con una nitidezza che forse gli avrebbe fatto tornare alla mente ricordi traumatizzanti, l'abominio noto con il nome di Divinità Spezzata. Dietro di essa comparve poi la terribile Arma di Iwa nota come il Kappa, con i suoi tentacoli che sferzavano l'aria e minacciavano di inglobare l'intera visione. Eppure, avrebbe percepito il Garth, il Flagello considerava tali esseri un'utile pedina: uno strumento da utilizzare, piuttosto che da distruggere. Le due immagini furono incatenate per un istante, gridando il loro odio per il creato, prima di sparire. L'inquietante figura violacea di Enuo, l'Aspetto del Dominio con cui il Flagello aveva avuto a che fare senza tuttavia combatterci, apparve alla destra del Mikawa, subito raggiunta, a sinistra, dall'impassibile e ticchettante Arbitro. Il Kokage poté percepire l'estrema pericolosità di quelle due figure, che il Flagello considerava di primo piano nello scenario degli avversari da annientare. Vide poi il volto di Maya Orihara: ella era semplicemente troppo pericolosa perché le fosse concesso di vivere a lungo. Presto o tardi, una volta sfruttata a dovere, sarebbe dovuta morire o i nemici del Garth avrebbero potuto sfruttarne le capacità a suo danno.

    Vide poi, in una triade rappresentativa di enti ben noti al Mikawa, il volto di Strage, la Calamità con cui il Flagello si era scontrato brevemente - ma il Mikawa non udì una sola parola scambiata tra i due - e che aveva dimostrato di essere un combattente eccezionale, il volto della Magnificenza di Hayate, oscurato dal cappuccio oscuro che aveva indossato nel Ferro, e gli occhi sovrannaturali del Re Mortale, colui che si fregiava del titolo di Asso di Quadri e portava il nome di Yu Amachi, il leggendario nukenin di epoche passate. La risposta del Flagello era chiara: ciascuna organizzazione sarebbe dovuta capitolare o venire assorbita dall'Impero, con Ame in testa alla lista delle possibili alleanze per poi fagocitarla.

    Infine, il Garth vide una figura mascherata, che rappresentava uno dei Ga della Zanna e che si faceva chiamare Maschera 3. Il Flagello l'aveva incontrato prima di penetrare nella Colonna Evanescente, di cui il Mikawa ebbe altresì una breve visione, pur senza vedere alcunché di ciò che accadde all'interno. La Zanna era un luogo misterioso e contraddittorio, come rivelato anche dall'analisi effettuata durante l'Alto Consiglio Ninja di cui l'Immortale aveva appena appreso l'intero contenuto, ma non v'era dubbio che presto o tardi i relativi abitanti avrebbero dovuto annegare nel proprio sangue, giacché erano troppo pericolosi per essere lasciati indipendenti e troppo compromessi dall'odio per essere incatenati.

    La visione terminò con il Mikawa seduto al di sopra di un trono sanguinante, con i nove Cercoteri incatenati ad esso ed inginocchiati davanti a lui, ed il Flagello Immortale che rideva alle sue spalle, mentre la luna piena splendeva su tutta la scena.

    [...]

    Il Flagello rimosse la mano del Garth, fissandolo dritto negli occhi con un mezzo sorriso.

    Egli aveva osato tanto ed aveva visto molto, ma a che prezzo?

    La visione della vera natura del Diavolo non lo avrebbe mai più abbandonato.

    « Torna nel tuo regno, ora, Garth dei Mikawa. Tra una settimana mi presenterò nuovamente ai neri cancelli di Oto, e questa volta mi aspetto l'accoglienza di un imperatore. » Un riferimento all'impianto del sigillo maledetto e, nella misura possibile, all'incontro con almeno uno dei Cercoteri di Oto. « A quel punto procederemo con l'incursione. »

    OFF GAME

    Fine con il botto: grazie Gene per la splendida giocata, che mi ha permesso di aggiungere diversi tasselli alla caratterizzazione di Jeral e che mi aiuterà anche a creare qualcosa di nuovo in game, con Mystogan e le varie abilità che ho ora lo spunto per creare.

    Arrivederci a Oto!



    Edited by Boreanz - 2/9/2021, 16:30
     
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    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa" di Loxion Mikawa , capitolo XXII

    La storia sullo Yonbi parve trovare una completezza profetica nelle intenzioni del Kokage: il Flagello lo aveva liberato e lui lo aveva riconfinato, era loro il diritto di deciderne le sorti, loro ad avere la mano sufficientemente ferma da poter resistere agli strattoni di quella furia considerata indomabile.


    " Si, puntare il dito contro Jeral sarà lo specchio per le allodole necessario a distogliere l'attenzione degli Accademici su di me. Riuscire nell'impresa, inoltre, indebolirà pesantemente la posizione di Febh il quale sarà costretto a farsi da parte e adempiere alla sua funzione di "distruttore"...Ho già in mente un piano per non fare incrociare nell'immediato i vostri destini, come ho già detto, la sua forza ci può fare comodo all'inizio. "


    Freddo e calcolatore, era questo ciò di cui l'Impero ora aveva bisogno per nascere e poi espandersi. Quindi continuò sulla liberazione del suo sottoposto:


    " Non è mia intenzione rivelare nulla a quella donna...ma se reputi la presenza congiunta di noi due nella dimora inviolabile della Strega un pericolo per l'integrità del nostro Patto va bene. Darò a te i soldi che lei esige e potrai portare da solo l'otre nelle terre di Iwa. "


    Dopotutto personalmente avrebbe potuto guadagnarci solo un'altra avventura con le donne della Roccia, abilissime come poche in taluni campi; oltre questo, c'erano intrighi nascosti in profondità nelle voragini del sottosuolo in quelle terre maledette e lui ne aveva avuto più di un assaggio. In definitiva nulla che potesse interessarlo ora al punto da distoglierlo dalla costruzione del suo Impero.
    Più che le famigerate Armi Ancestrali, sulle quali aveva indagato per anni fino ad arrivare alla loro origine primordiale e l'acquisizione del contratto dei Colossi, erano ora gli Specchi di Ame a stuzzicare il suo interesse: il nuovo tesoro del mondo antico dei ninja poteva fornire il vantaggio tattico necessario per sconfiggere nemici considerati fuori portata, in termini di forza, numeri e singoli. Percepì però che si trattasse di un potere non pienamente controllabile, cosa comprensibile visto che si parlava di dominio sullo spazio e il tempo, e dunque avrebbe dovuto indagare e discutere a fondo col il nukenin prima di pensare di utilizzarlo per i propri fini. Serviva mappare le posizioni di tutti, attivarli dal lungo periodo di inattività e poi appurarne i limiti funzionali...avrebbero potuto trasportare un esercito scelto di cento uomini, ad esempio? E quanto indietro o in avanti si poteva andare? Al momento non vedeva alcun manometro in grado di regolarne l'intensità.

    Forse il Diavolo avrebbe scrutato anche quei pensieri nella sua lunga manovra invasiva e avida di sapere nella mente del Mikawa; lui aveva aperto al male le conoscenze necessarie a sovvertire le forze del bene, per quanto questi due concetti fossero diversi per i due protagonisti del patto. Per Jeral si trattava di tutto ciò che non poteva essere considerato male, bianco o nero, mentre per Aloysius c'erano diverse tonalità di grigio nelle quali lui vedeva la ciclicità dell'inadeguatezza del ninja e degli umani in generale nel governarsi.

    Di questa sensazione, non appena poggiò la sua mano sulla testa del nukenin, trovò la più drastica ed inconfutabile delle dimostrazioni!


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    "Vorrei chiedere un unico favore" il diavolo disse.
    "Dì pure".
    "Mi risulta che sta per essere creato l'uomo. Avrà bisogno di leggi".
    "Miserabile! Tu, destinato ad essere il suo avversario, tu, che dall'alba dell'eternità sei stato riempito d'odio per l'anima sua, tu chiedi il diritto di fargli le leggi?"
    " Chiedo perdono; ciò che domando è che gli sia permesso di farsele da solo".
    E così fu ordinato.


    [AMBROSE GWINNETT BIERCE]


    Nessuno seppe cosa i due si dissero: patite le pene di quel luogo, l'Inferno, il marchio eretico concesse udienza e la mente del Diavolo si aprì alla richiesta del mortale. Quando la concessione terminò, l'uomo privo di benda pronunciò le sue parole e tra le risa mefistofeliche tornò alla luce da quell'oblio senza fine.

    Nessun dubbio, dopo quell'incontro, anche l'Imperatore divenne meno sensibile alle tonalità del grigio.

    ZORTVS



    CITAZIONE
    OT/ Aver impostato la giocata assolutamente al buio e senza garanzia di sopravvivenza mi ha fatto provare sensazioni della vecchia narutolegend, quella dove si poteva morire in qualsiasi momento. Credo che la giocata parli per sé, per il mio pg c'è sicuramente un prima e un dopo Crematoria. Thx Bore. /OT
     
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18 replies since 31/10/2018, 15:52   1085 views
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