La Vendetta dei NomuraCompetenza Erborista e Farmacista.

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  1. Ersapo
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    La Vendetta dei Nomura


    Post VI




    La freddezza con cui Namae spiegava gli effetti e i modi di agire del suo veleno era quasi impressionante, soprattutto perchè davanti a sè aveva un povero ragazzo che era lì solo ed esclusivamente per fare da cavia. A quanto pare l?oleandro ne sapeva veramente molto di veleni, e con le sue conoscenze creò un veleno incredibile a sentire come agiva, nemmeno Jou avrebbe saputo come curare una cosa simile.
    Così iniziò a somministrarlo alla povera cavia, e pian piano che il tempo scorreva questo faceva sempre più effetto, costringendo il povero ragazzo a mettersi la testa tra le mani come se stesse per esplodere: però non si lamentava e non diceva una singola parola, era una cosa alquanto inquietante. Jou non era proprio uno dal sangue freddo, e quando vide che la cavia stava per impazzire e morire sotto l'effetto del veleno, l'afro si girò e non guardò, preferendo il concentrarsi sulla ragazza; era un po' di tempo ormai che aveva assunto il primo tonico e se non si fosse svegliata da lì a pochi minuti, allora c'era un problemino.

    Sarebbe mentire non dire che Jou stava iniziando a sudare e preoccuparsi, perchè chiaro che se quel tonico non avesse fatto effetto sarebbe stato Jou quello che poi sarebbe entrato in un profondo coma.
    Si masticava nevroticamente le labbra e le guance, fino a quando non sentì un tonfo dietro di sè: la cavia era deceduta e quasi magicamente quella morte portò il risveglio della ragazza Cazzo finalmente...
    La giovane ragazza dalla pelle candida mosse per prime le dita, poi le mani, poi aprì un occhio: il padre, che fino a quel momento si era dimostrato essere un freddo individuo, spalancò occhi e bocca, e si lasciò andare in un urlo liberatorio
    AMORE MIOOOOOOO Si buttò sulla figlia abbracciandola calorosamente e sporcandola di lacrime Come stai? Come ti senti? O mio dio come sono felice!
    La reazione del padre era più che naturale, ma purtroppo Jou dovette intervenire per l'incolumità della ragazza
    Mi dispiace interrompervi, ma per la giornata di oggi dovreste evitare forti rumori e forti traumi per la ragazza. Sono felicissimo che si sia svegliata ma il tonico che le ho dato è molto forte, probabilmente è ancora intontita e non sta capendo molto... Così dopo aver chiesto il permesso per avvicinarsi, Jou si mise affianco alla bambina Ciao, come stai? Parlava a bassa voce e lentamente, e la ragazza con lo sguardo perso mosse un po' la testa Ora stai buona e tranquilla che il peggio è passato. So che non stai capendo niente, starai così ancora per un'oretta, dopo di che tornerai come nuova Questa volta si girò verso il padre Preparatele da mangiare, quando l'effetto del primo tonico svanirà avrà una fame da lupi. Dopo di che tornerà ad avere energie. Vedrete progressi di giorno in giorno, e non dimenticatevi di darle un tonico al giorno per una settimana

    Dopo di che Jou tornò affianco a Namae, e il padre sembrò volergli parlare Oleandro, ottimo lavoro il tuo veleno mi affascina moltissimo e terremo qua quello che hai preparato. Ma una volta che tornerai ad Ame inizia a prepararne in grosse quantità che continueremo la nostra collaborazione. Satoshi, grazie mille per il tuo aiuto. I miei informatori hanno lavorato molto bene questa volta, portandomi qua uno che di rimedi anticonvenzionali sembra saperne molto. Non nego che ero molto diffidente nei tuoi confronti, ma mia figlia si è svegliata e nessuno ci era riuscito, se non te. Grazie mille.
    Finite queste parola si girò, andandosi a risedere affianco a sua figlia Mi farò sentire molto presto, da entrambi. Ma per il momento siamo a posto così. Portali fuori da qua.E pagali. Il vecchio di soppiatto si avvicinò alla schiena dei due, e toccandoli sparirono, e uscirono per sempre da quel covo segreto.

    [...]



    Non sapeva dire quanto tempo fosse passato o dove fosse stato, fatto sta che ritrovatosi di nuovo nell'avamposto del deserto da cui era partito sembrava non essere passato un solo minuto dalla sua partenza. Aveva appena vissuto un'esperienza piuttosto particolare e finalmente conclusa poteva dirsi soddisfatto di aver fatto un bel lavoro. Affianco a lui c'era Namae, e ai piedi di entrambi una sacca con delle monete all'interno Mio dio da quant'è che non fumo Prese la sacca per terra e poi si accese una sigaretta, voltandosi verso Namae Quindi sei solo un semplice mercante di veleni proveniente da Ame eh? Ahahah Se la ridacchiò un po', sapeva che in teoria gli abitanti di Ame erano persone ostili all'accademia, e quindi nemici di Jou, ma quella non era proprio la situazione e il momento per discuterne L'Oleandro di Ame. Non devi essere solo un mercante. Il mio nome lo sai, e sai anche da dove vengo Iniziò a camminare verso il deserto in direzione di Suna, voltandosi solo un'ultima volta verso l'Oleandro Se dovessi passare per Ame mi fai da guida? Mi porti te a mangiare qualcosa di buono? Ahahah Non aveva bisogno di altre parole, se si erano conosciuti in quella situazione un po' anomala, di certo anche l'Oleandro sapeva che Jou Satoshi non era proprio un tipo convenzionale. E poteva stare certo che prima o poi lo avrebbe visto in quelle terre tetre chiamate Ame
     
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