[MG] - InfiltrazioneTerritorio: Kiri

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  1. Munisai
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    Infiltrazione


    Kiri • Capitolo II

    Makiko quasi sobbalzò quando udì la voce dello sconosciuto echeggiare nel fabbricato abbandonato.
    Si voltò di scatto scrutando ad occhi sgranati quel tipo che si stava rivolgendo direttamente a lei. Un tizio mai visto prima, peraltro. La sua espressione sorpresa fu del tutto genuina, non ebbe bisogno di fare appello alle sue doti di attrice.
    Chi diavolo era quel tizio? Possibile che Oto o l'Accademia le avessero assegnato qualcuno in supporto alla sua missione senza neanche dirglielo?
    Dannati burocrati. Se si trattava dell'operato del Suono non sarebbe stata neanche troppo inverosimile come eventualità, a dire il vero. La sua Amministrazione aveva sempre avuto la reputazione di fare casini, specialmente ai tempi della reggenza di Febh Yakushi, anche se nella metà dei casi veniva poi fuori che non si era trattato di un disguido quanto piuttosto di puro sadismo.
    Fatto sta che la kunoichi ormai era in ballo e doveva continuare a ballare, sperando ardentemente che il ragazzo dai capelli verdi stesse per davvero dalla sua parte. Avrebbe dovuto modificare in volata il suo piano iniziale e adattarsi quanto meglio poteva al nuovo contesto, approfittando dell'aiuto di qualcuno che, si sperava, le avrebbe retto il gioco.
    Non mi aspettavo di vederti qui, non mi aspettavo di vederti affatto.
    Tu! avrebbe esclamato lei, dando l'impressione che i due si conoscessero.
    Non sapeva come si chiamasse l'uomo, quindi doveva tenersi sul vago per il momento.
    Dopo quello che hai combinato al suono pensavo ti avrebbero fatto la pelle, vedo che ci sono andati vicini comunque...
    C-come hai fatto a trovarmi? Mi hai seguito? domandò, arretrando di un passo.
    Gli è andata fin troppo bene, a quegli infami! Quando le cose si sono messe male, mi hanno abbandonata in territorio nemico e se la sono filata.
    Durante la mia prima missione! Sono viva per miracolo, cazzo!!

    La sua voce si spezzò appena. La ragazza ci sapeva fare, poco da dire.
    Sì, ho piazzato dell'esplosivo nell'edificio amministrativo, volevo farla pagare a quegli sporchi Accademici che si riempiono tanto la bocca di belle parole salvo poi trattare i loro soldati peggio della feccia, come se la loro vita contasse meno di zero.

    Nel frattempo Hisako restava silenziosa, con espressione accigliata. Sicuramente non era contenta del fatto che, d'un tratto, quello che doveva essere un nascondiglio sicuro e segreto si fosse fatto così affollato, e non cercava certo di nasconderlo. Tuttavia, il suo viso si illuminò in maniera evidente quando il bellimbusto si presentò e le porse con fare galante un fiore molto particolare. Era stato dipinto a mezz'aria con un pennello e l'inchiostro si era subito solidificato rendendo il disegno tridimensionale.
    La Nukenin prese il dono tra le mani con aria affascinata, guardandolo da ogni angolazione, come a volerne studiare le caratteristiche.
    Tecnica interessante, Zora. Te la invidio, sai?
    Inoltre hai una bella pennellata. Fluida, pulita. E' sempre un piacere confrontarsi con un collega artista.

    Inaspettatamente gettò, un po' a malincuore c'è da dire, il fiore a terra abbastanza lontano da lei. Si trattava pur sempre di uno sconosciuto, e chissà quale diavoleria si sarebbe potuta celare anche dietro qualcosa di apparentemente inoffensivo come un fiore d'inchiostro.
    Poi il suo tono cambiò, facendosi freddo e sprezzante.
    Non posso dire di avere altrettanta stima per qualcuno che non sta né con l'Accademia né con chi le è avversa, come noialtri, se non per un temporaneo guadagno personale.
    Quelli come te che rifiutano di schierarsi li disprezzo ancora di più di quei topi di fogna accademici.


    Ad ogni modo, devo chiedervi di sloggiare. A tutti e due.
    Se avete dei conti in sospeso andateli a regolare da qualche altra parte.

    No! fece l'altra, scuotendo ripetutamente la testa quasi implorante.
    Non voglio tornare sui miei passi, ho chiuso con quei maledetti! Ho giurato di fargliela pagare, e lo farò a modo mio.
    Ti prego, lascia che mi unisca al vostro gruppo!

    Poi si sarebbe voltata verso Zora, guardandolo con astio mentre si metteva in guardia come se si aspettasse di essere attaccata da un momento all'altro.
    Oto ti ha mandato per finire ciò che aveva iniziato, vero? Sei qui per uccidermi?
    Si dispose dunque accanto a Hisako, come se fosse una sua amica e alleata.
    O forse sei a caccia di taglie?

    La situazione era parecchio confusa e il fatto che il ragazzo e l'otese non fossero stati in grado di concordare una strategia insieme era un bel problema. Ma l'obiettivo di Makiko restava quello di guadagnarsi la fiducia della Nukenin per riuscire a penetrare nella sua organizzazione, e se il pittore doveva essere messo in una situazione spinosa, se non pericolosa, a tal fine...beh pazienza. A meno che il tipo non avesse un piano tutto suo per coadiuvare l'infiltrazione della recluta, un asso nella manica.
    In tal caso era forse giunto il momento di giocarlo.



     
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7 replies since 15/11/2018, 17:08   77 views
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