Una promessa dal passato

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Mi pare ovvio. E' uno spirito rimasto fuori dall'aldilà per fin troppo tempo. Anche con un corpo pronto non so quanto sarebbe utile. Se ben ricordi il suo chakra era di infima qualità. Poi guardò verso Jotaro. Non che il tuo adesso sia fiorente. Mi chiedo cosa ti sia successo? Disse portando una mano al mento, quasi a riavviare una barba che non aveva...o forse la aveva? Per una frazione di secondo il suo volto apparve come nettamente invecchiato, con lunghi capelli e barba, e occhi che ardevano di potere...ma fu solo un istante, meno di un battito di ciglia. Ma a conti fatti non è poi così importante, se vuoi ritirarti dalle scene non sarò io a fermarti.

    Con un sorriso sarcastico che fin troppe volte aveva mostrato, Hayate mise le mani dietro la schiena, quasi in attesa di sviluppi. Trovare me direttamente? Temo sia complesso, le tre Virtù Teologali mi sono molto legate. Ma diciamo che, in virtù della nostra vecchia amicizia, potremmo incontrarci con qualche precauzione. Ricordi il luogo dove si trovava il castello del caro Ayato? Svanì assieme a lui ma il terreno circostante è rimasto molto particolare. Ci sono delle rovine e in una di esse c'è una statua di un lupo. Dormi davanti a essa per due notti consecutive, e alla terza io sarò là. Se non altro amava molto la teatralità, un pò come un tempo. Quanto a quel tizio... Un gesto della mano e lo Yakushi precipitò in mezzo a loro, rotolando alcune volte prima di rialzarsi, all'erta e pronto a colpire. Posso farti sparire con una mano...Febh. Vedi di stare buono. Lui strinse i denti: aveva sentito qualcosa che lo metteva in pericolo, ma al momento quell'uomo chiamato Jotaro era la sua unica opportunità per scappare da quell'inferno. Io...va bene. Lo sguardo saettava tra i due, ma sentiva anche qualcosa che si avvicinava...forse la stessa cosa che lo aveva inseguito prima di arrivare in quel posto.

    E lo spaventava a morte.

    Jotaro intanto continuava le sue chiacchiere. La Tagliateste? Mi era necessaria per decapitare il Lupo Siderale e diventare ciò che sono. Quella creatura non era un alleato ma un vincolo alle mie possibilità. Ora, credo di averla ancora con me, ma non la uso poi tanto. Sorrise. Questo perchè ben pochi sono degni di farmela impugnare. Però uno dei miei sottoposti ne ha forgiato una copia quasi identica, se non ricordo male la ha data a uno dei suoi, già nel Paese della Luna. Perchè? Vorresti tenerla per te, vecchio amico? Lo canzonò, quasi con aria di sfida, ma se davvero Jotato aveva un modo per estorcere le informazioni a Mataza, non c'era motivo di bloccarlo.

    Io aspetto...ma sono...non mi sento molto me stesso. E sono confuso. Era come se parte della sua identità venisse costantemente erosa da quel luogo, quindi i moniti di Jotaro sul restare tranquillo non lo aiutavano. Qualunque cosa tu faccia, sarò curioso di vederla, specie con quella briciola di chakra che hai in corpo. Aggiunse Hayate, un pò presuntuoso, mentre il cenobita di Indra si avvicinava alla sua preda per provare qualcosa di nuovo, e in un certo senso di proibito: aprì sè stesso alla coscienza di Indra.

    Solo che stavolta non furono le immagini mostruose e deformi a presentarglisi davanti, ma fu come se tutto il mondo circostante si sciogliesse, quasi lavato via. Solo lui e Mataza restavano, e la presenza di Indra, ingombrante e crudele come sempre. Hai pensato bene di chiamarmi nel mondo dei morti. Parte di me è ancora qui, quella parte che è scivolata da una reincarnazione all'altra. Ma io sono diverso, io sono il vero me stesso che ha scelto di preservarsi, non quell'anima folle che si è riaffidata al mondo. Avrebbe sentito chiaramente un movimento alla sua sinistra, con una presenza che finalmente ebbe un volto e un'espressione, e non solo una costante presenza.

    Questo luogo riflette la mente, nessuno guardando un oggetto vede la stessa cosa di un altro. E io qui rivedo me stesso quando ero al pieno delle forze, in un corpo che non era devastato e di scarto come il tuo. Le labbra si piegarono disgustate, prima di rivolgersi verso Mataza. Mataza Tsumuji, eh? Hai pensato a lui e ora so tutto. Tale era la natura del loro legame. E vuoi che lo sventri per tirare fuori ciò che desideri? Forse il concetto era stato semplificato e brutalizzato, ma restava quello.

    Potresti darmi il pieno controllo e assieme abbatteremmo quell'Hayate. Realizzi che lo vedi così perchè ti ricordi che quello è il suo aspetto? L'aldilà gioca con le nostre percezioni. Senza Tamashii non c'è una luce che stabilizzi tutto. Disse frapponendosi tra Jotaro e Mataza, tentandolo di lasciarsi andare e cedere al potere. Il Chakra è mente e corpo, ma al momento io occupo quasi tutta la totalità della tua energia mentale, non hai che un briciolo del tuo chakra, a meno di chiedere la mia intercessione. Non sei stufo? Potremmo uccidere Hayate e usare il suo potere per separarci e darmi un corpo più decente. E tu saresti libero.

    Ma comunque andasse quel loro legame era un legame di emozioni e mediazione. Indra era là perchè Jotaro voleva estrarre informazioni da Mataza. E Indra avrebbe dovuto farlo, almeno finchè Jotaro aveva il controllo. Consumando il chakra sotto la mia influenza diventi più affine a me. Un sincizio d'anime. E questo ti da conoscenza e rende la tua mente superiore. Una misera anima come questa non può opporsi a noi. Allungò una mano che avvampava di chakra affine allo Yin, all'energia della mente, fino a toccare la testa di Mataza. Se conoscessi la tecnica con cui si interroga la mente allora questa mia capacità sarebbe più efficace, ma ci adatteremo. [Tecnica]Apertura Mentale
    L'utilizzatore consuma due Unità di Follia per forzare la mente di una vittima con cui mantiene il contatto, rendendo la sua mente più ricettiva e vulnerabile a qualunque successiva alterazione per tutta la scena. L'efficacia del Rilascio per la vittima è dimezzata e qualunque genjutsu dell'utilizzatore causerà un danno alla vitalità pari a Leggera per grado della tecnica. Dopo aver subito l'Apertura Mentale, la vittima non potrà mentire all'Utilizzatore senza che questi se ne accorga, per tutta la scena. Se associata all'Interrogazione Mentale, questa tecnica raddoppia i consumi di chakra necessari per resistere alle domande, e causa Affaticamento alla vittima dopo il secondo tentativo di resistere. A discrezione del QM, durante Apertura Mentale possono essere trasmessi all'utilizzatore ricordi ed emozioni della vittima, anche se sfumati e frammentari.
    La mente di Mataza non diede risposte, ma concetti: Jotaro vide giovani dai capelli rossi e una struttura che pareva un tempio. Vide la luna che splendeva nel cielo e ne ebbe paura quando un'enorme palpebra la coprì: era un occhio la sfera luminosa nel cielo dell'aldilà, non un pianeta. Vide le anime Uzumaki concentrarsi dentro "qualcosa" e svanire dall'aldilà in quel tempio. Idee confuse, molta paura, e soprattutto dolore mentre Mataza osservava tutto questo. Dolore perchè qualcosa di Uzumaki esisteva anche dentro di lui, forse una remota eredità di sangue, e la profonda nostalgia lo spingeva a cercare di raggiungere il tempio, ma le torture della sua dannazione lo bloccavano.

    L'anima era ferita e infranta, il mondo tornò a contemplare Hayate e Febh...quanto era passato? Di Indra nessuna traccia, e Mataza biascicava qualcosa di poco chiaro. Cosa fare?

    Edited by Febh - 7/4/2020, 00:40
     
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