Il Dolore delle StelleAffari di Famiglia e Nebbia

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    È colpa tua. Ratty

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    Alla Scoperta delle Stelle



    ---Kiri---


    Interiormente Kensei era dilaniato. Sempre più emozioni andavano a risvegliare la volontà sopita e prigioniera di Keiji, che era stata messa da parte ma che aborriva quell'uso così spregiudicato dell'odio come fonte di sostentamento. Non era una persona buona, ma aveva dei valori e dei principi che Kensei aveva portato all'esasperazione perchè era l'unico modo per sopravvivere, che aveva avvelenato d'odio per mantenersi integro e sano, in un certo senso proteggendo il suo alter ego da sè stesso. E non poteva permettersi di diventare debole come lo era stato Keiji, non di nuovo. Catene di fuoco nero legavano il corpo bruciato del Kagome sotto lo sguardo imparziale della Promessa, ma egli si agitava sempre di più e una mano era già libera. Dubitare della sua forza sarebbe stato sciocco: Keiji era sicuramente più debole di Kensei, era stato bruciato per quello, ma il potenziale dei due era lo stesso e presto la metà sepolta del suo animo avrebbe potuto realizzarlo! Le fiamme invasero tutto quando il nome di Koutsu venne pronunciato la Yakusoku si ritrasse. Spero tu sappia ciò che fai, Carne e Sangue di Saruhyondo. Keiji gridò mentre le catene di fuoco ardevano di nuova vita, divenute sostanzialmente spire del drago che prese possesso di quella parte della sua anima, mettendone a tacere le azioni ma non certo la voce: per molto tempo il Mizukage avrebbe sentito le grida dell'altro sé stesso e, cosa forse più grave, avrebbe sentito la presenza del drago che si era fatta assai più concreta e presente, forte quasi quanto la Promessa stessa. Io voglio Tempo e Violenza, Kensei Hito. QUESTO sarà il mio pagamento! [Maledizione]Odio di Koutsu, almeno una volta per giocata spinge Kensei a un atto di violenza immotivata, a discrezione del giocatore nelle free, a discrezione del QM nelle quest, da specificare a inizio giocata. Ogni atto di violenza rende Koutsu un poco più forte.



    Fuori da quel mondo di fiamme nere e sofferenza, fortunatamente inconsapevole della battaglia interiore, il mondo continuava a scorrere con molta più tranquillità di quanto inizialmente non sembrasse, con la disattivazione del Fuuinjutsu e i modi pacati di Toki-Kagi, in contrasto con l'atteggiamento carico di sospetto e astio da parte di Ahri, mentre la donna anziana, raccolta e accompagnata a letto all'interno dalla ex-nuora, continuava a farfugliare qualcosa, confusa dai troppi stimoli in poco tempo. Che sia Ken Kagome, allora, come preferisci. Concesse il leader del Lucchetto in quei brevi momenti da soli, prima che la Yamanaka uscisse nuovamente dalla casa. Come ti ho accennato tra i problemi del Lucchetto ci sono gli Akaijin, creati dai nostri predecessori con un Jutsu che nemmeno noi tre Kagi siamo in grado di spezzare. spezzare o controllare. Ma una donna studiò sotto tutti e tre: Maya Orihara, che ora abita nella Capitale di Iwa, e pensammo di rivolgerci a lei per un consulto, ingoiando l'orgoglio. Lungo la strada però il nostro emissario scoprì che la donna si trovava invece a Taki e si recò là in cerca di aiuto. Tornò assieme ad Ahri-san e alla Signora Kagome, certo stupendoci in quanto non pensavamo che fosse riuscita ad attivare il suo retaggio, non essendo stata addestrata nelle arti del chakra in passato. Il messaggio era che loro avrebbero risolto la situazione. Ahri era tornata e aveva udito le ultime parole, guardando con disapprovazione Toki-Kagi per la sua mancanza di segretezza, ma trovandosi poi gli occhi addosso finì per sbuffare alzando gli occhi al cielo. Scrissi a tua madre per la nascita di Sho. Non era per cercare un legame con te, ma perchè volevo che almeno sapesse di avere un nipote, anche se non si sarebbero mai visti. Sono una madre anche io. Aggiunse con distacco, decisamente poco credibile visti i trascorsi. E inoltre il mio superiore del tempo voleva che ci fosse un contatto. E' stato lungimirante.



    Poco tempo fa tua madre mi scrisse che si sentiva sola e che non aveva notizie di te da molto tempo. Troppo. Ricordando delle vecchie storie di suo nonno si è rivolta a una specie di santona che bazzica a Taki e che si fa chiamare Maya Orihara, capace di operare miracoli col solo tocco della mano. Mi scrisse che grazie a lei era riuscita ad attivare un qualche potere con cui riunire la famiglia, ma aveva bisogno che io andassi da lei e la aiutassi. Mi incuriosì. Lo feci. E incontrai la Orihara, che in cambio del mio aiuto alla signora Kagome mi fece un piccolo dono. Poche ore dopo è arrivato l'emissario del Lucchetto, non so come avessero fatto a prevederlo, ma so che tua madre è andata via via peggiorando rapidamente e invecchiando a vista d'occhio, forse come effetto collaterale della Stella, anche se i Kagi qui lo escludono categoricamente. Quando siamo arrivati qui aveva un piano preciso ma poi è degenerata troppo in fretta per comunicarmelo, disse che centrava suo nonno e la sua eredità in qualche modo...e da allora cerco di capire qualcosa nelle nebbie della sua demenza, ma senza grossi risultati. Nessuno sapeva che tu fossi vivo, o ti avremmo contattato. E non volevo coinvolgere Sho in questa faccenda. Ne soffrirebbe soltanto. Parole di una madre amorevole...ma Ahri lo era? O magari ancora una volta centrava il suo superiore, chiunque fosse. Lo stesso che la aveva fatta avvicinare a Keiji?



    Finito il breve racconto era il momento di tornare alle questioni alla mano. Un uomo dai lunghi capelli bianchi, in passato aveva cercato di corrompere dei membri della Guardia, anche se inutilmente, per entrare nella Biblioteca. Secondo le generalità si chiama Byakuei. Non è persona gradita, ma il suo ingresso nel Lucchetto non è vietato, oltre che esperti di sigilli siamo commercianti in informazioni per tutto il continente e lui ne ha sempre di buona qualità. Se è con te allora avviserò il mio collega di desistere. Poi il discorso sull'effettiva natura degli Akaijin. Possiamo definirli degli Shikigami, dei Fuuinjutsu resi viventi con un dato compito. Hanno l'aspetto simile a grossi cani ricoperti di fuuinjutsu di sangue. Il loro scopo è fiutare e dare la caccia ai discendenti di Daigoro Kenkichi se questi si presentano senza Simbolo del Sangue Perduto, usando il suo sangue come vincolo. Il discendente in questione si chiama Shuichiro, detto l'Imperatore ed è un uomo alto e con capelli neri e sottili baffi, dall'aria composta nonostante tutto. [Immagine]

    . Poi si accigliò. Si, era la Nuova Nebbia di Sangue il nome della sua organizzazione, o gruppo o quel che era.

    Infine si parlò della casa di Kenzo Kagome, con Ahri che si inalberò, indignata per l'esclusione. Come osi? Se non fosse per me tu... Ma chiuse la bocca, non aggiungendo altro più restando a labbra serrate con una furia notevole in volto. ...tu saresti ancora un patetico spadaccino di terza categoria! Aggiunse poi, ma era evidentemente un ripiego rispetto alle sue intenzioni iniziali su come concludere la frase. In ogni caso Toki-Kagi avrebbe levato una mano per placarla. Ahri-san, preferirei anche io che restaste con la signora Kagome. Era una preferenza che suonava come un ordine. Soffice e garbato, ma un ordine. Lei serrò i pugni ma si arrese, voltandosi e rientrando nella casa senza aggiungere una parola. Preferirei inoltre che Julia-Kagi continuasse il suo lavoro in biblioteca, ma chiederò a Jagi-Kagi di raggiungerci. La casa si trova nel quartiere dei Nobili. Non ha abitanti ma c'è un custode che si occupa di piccole manutenzioni e di tenerla pulita. La Guardia Notturna terrà lontani gli Akaijin mentre ci spostiamo. Possiamo andare, come hai suggerito non c'è tempo da perdere.

    Toki-Kagi gli era almeno pari come capacità fisiche e correva senza problemi lungo la strada principale del villaggio, una volta raggiunta. Si offrì di tracciare un Simbolo della Psiche potenziato dal Simbolo del Sole su Kensei, se lui fosse stato favorevole [Ipotetica][Simbolo della Psiche con bonus di +30], e sebbene il Mizukage potesse notare il movimento di diversi ninja a distanza, e anche alcuni bagliori che sottintendevano a delle battaglie, non scorse nemmeno un Akaijin con i suoi stessi occhi. Non che fosse importante, dato che nel giro di un quarto d'ora raggiunsero finalmente il quartiere dei nobili (con strade lastricate e non ciottolate, con abitazioni separate e quasi tutte con giardino, decisamente una zona residenziale e con ricche decorazioni, anche pubbliche). Da là in pochi minuti sarebbero arrivati davanti alla casa di Kenzo Kagome, sede ancestrale del clan di cui Kensei era originario [Immagine]

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    . L'interno è molto semplice, il Fondatore non amava lo sfarzo, e c'erano alcuni tomi che sono stati poi trasportati nella Biblioteca. Esattamente cosa vuoi fare qui, Ken? Byakuei sarebbe stato presente, se convocato, così come Jagi-Kagi, un individuo alto e ben piazzato, con una vaga somiglianza con Toki-Kagi [Immagine]

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    , occhi infossati e un pò cupi e lo sguardo un pò assente, che tuttavia tornava spesso verso Byakuei con un accenno di ostilità. Sono Jagi-Kagi. Tu saresti il discendente? Era brusco nei modi e tutt'altro che ossequioso. Cosa siamo venuti a fare?

    Se si fossero recati (anche Kensei da solo, ma ci sarebbe voluta opera di convincimento per tenere lontani i Kagi dopo averli pretesi) nella cantina come indicato dalla madre nel suo intervallum insaniae, avrebbe trovato una stanza pulita con un gran numero di bottiglie di vino, alcune vecchie di cento e più anni ma con sigilli impressi sul vetro che certo agivano in modo da preservarne le peculiarità. Il Vostro antenato era famoso per apprezzare il vino, ce ne sono di diverse parti del mondo, alcuni molto antichi. Abbiamo licenza di aprirne una bottiglia ogni anno e dividerla tra i kagi in occasione dell'anniversario della fondazione del Villaggio, in Novembre. Spiegò Toki-Kagi, avvicinandosi al prezioso nettare. L'anno scorso abbiamo aperto dell'ottimo Sangue degli Dei vecchio di cento anni, di un'azienda al confine tra Paese della Zanna e quello dell'Artiglio. Pare avessero interrotto la produzione ottanta anni fa, ma siamo riusciti a comprarne una nuova bottiglia quest'anno, per sostituire quella usata.

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    La cantina era ordinata e ben tenuta, illuminata sul soffitto da moderne luci elettriche, anche se spiccavano nella stanza su entrambi i muri con le nicchie per le bottiglie, un totale di sei vecchie torce incatramate, tre per lato. Che fossero quelle ciò a cui si riferiva la madre di Kensei?



    ---Konoha---

    Gli Akaijin erano implacabili e artigliavano ogni cosa che entrava nel loro campo visivo, accanendosi contro le case e le mura quasi a volerle sventrare per trovare qualcosa, ma non riuscivano mai a sfondarle...allo stesso modo dopo il loro passaggio il ciottolato era pieno di crepe e impronte d'artiglio, per non parlare del sangue che grondava dai loro occhi, dalla loro bocca e dai simboli tracciati sul corpo (e che verosimilmente spiegava come mai degli esseri bianchi avessero il Rosso "Aka" nel nome) e che insozzava tutto l'ambiente. Questa distruzione indiscriminata era solo in parte attenuata dall'avere una preda da inseguire, che pure focalizzava la loro attenzione ma non abbastanza da limitare le perdite di tempo. In sostanza l'inseguimento, pur rapido e brutale, non era quello intelligente di un predatore raffinato, e spesso gli esseri si fermavano ad aggredire cose che non centravano nulla, permettendo al piccoletto di tenere un pò le distanze, ma mai abbastanza da potersi fermare o nascondere...almeno fino a quando Jaro non gli saltò addosso dopo la sua richiesta di aiuto afferrandolo per la collottola e poi sparendo, con zaino e tutto. Gli Akaijin si fermarono stupiti, quasi annusando l'aria intorno o cercando tracce della loro preda senza però riuscire a trovarla. Alla chetichella, complici le dimensioni ridotte del fagotto appena guadagnato, il Lupo si ritirò fino alla casa da cui era partito, trovando però l'ordine di Sho di recarsi in quella accanto (fortunatamente lasciata aperta da Kensei), dopo essere sgattaiolato via da quella di Midorinaka. Lei se ne sarebbe accorta? Difficile dirlo...e soprattutto difficile prevedere le sue reazioni.

    Compiuto lo scambio con Jaro, che fortunatamente non venne avvicinato dalla ragazza ancora addormentata nella sua stanza, il ninja della foglia rimase solo con quello della nebbia. Armato di sospetti, perlopiù, mentre il piccoletto posava lo zaino e si guardava intorno soddisfatto e finalmente al sicuro. E' proprio la casa che mi ha indicato quel ragazzotto Kenichi. Tirò un sospiro di sollievo, salvo poi sgranare gli occhi preoccupato alle parole dell'altro. In-in che senso non corrisponde? Sbiancò, sorpreso. Ma...ma io faccio parte della spedizione! Il Mizukage, il Cardinale e poi io, visto che conosco il Villaggio e ci sono venuto già due volte in missione! Normalmente a quest'ora me ne sarei stato tranquillo nel bed&breakfast che uso sempre ma mi hanno dato ordine di venire qui! Era evidente però, anche dalla sua preoccupazione, che non aveva modo di provare quanto diceva.

    Ecco... Deglutì. Non so perchè il Mizukage non mi abbia nominato in realtà. Ma mi ha mandato qui. Il Cardinale ha un sistema per comunicare e mi ha passato il messaggio del Mizukage, diceva: "Mio figlio è nella casa vicina al nostro nascondiglio nel Quartiere del Sole. Vai ad avvisarlo: Jagi-Kagi vuole provare ad attaccare Midorinaka, tu conosci il Lucchetto e saprai evitare gli Akaijin. Sbrigati" Fece spallucce. Poi però mi è caduta una pentola dallo Zaino...già che venivo qui volevo portare un pò di armamentario, e gli Akaijin mi hanno notato. Ridacchiò nervosamente. Sono bravo a raccogliere informazioni con le chiacchiere e a fare da sentinella ma le azioni furtive non sono il mio forte. Però, ecco...non ho esattamente prove di tutto questo. Deglutì ancora per il nervosismo: cosa poteva fare Sho? Jagi-Kagi è il più bellicoso dei tre leader del Lucchetto, un vero attaccabrighe. Dalle voci che ho sentito oggi pare che sia quello che tollera di meno la presenza di Midorinaka qui, e la sua costante minaccia e stasera ha deciso di agire e affrontarla direttamente, dopo non so che tafferuglio con Julia-kagi in biblioteca nel pomeriggio. Se non ho perso troppo tempo sarà qui fra un quarto d'ora al massimo.

    A quel punto si sarebbe seduto. Per la cronaca...io non sono granchè a combattere, specie contro uno dei leader o quella Midorinaka, non mi dispiacerebbe starne fuori.

    In effetti, quali che fossero le azioni di Sho, dopo quindici minuti esatti (sedici e mezzo a voler essere precisi) una voce si sarebbe levata in mezzo alla strada proprio davanti alla casa della donna, a forse otto o nove metri dalla porta. MIDORINAKA! NON SOPPORTEREMO OLTRE LE TUE ASSURDE PRETESE! VATTENE DA QUI O TI SCACCERO' IO STESSO! A parlare un uomo alto e robusto, con uno strano elmetto e occhi che ardevano di chakra. Sulla pelle rilucevano diversi simboli, fin troppi per identificarli tutti. Jagi-Kagi era venuto a cercare rogne [Immagine]

    . Ma Sho in che modo si sarebbe preparato nel frattempo? Avrebbe preavvisato Midorinaka e organizzato un piano? Sarebbe rimasto da parte e osservato cosa succedeva? O si sarebbe posto lui stesso a ostacolo del Kagi? Con gli Akaijin che giravano per il villaggio nella notte certamente non sarebbe stato uno scontro pulito o semplice...quali conseguenze avrebbe avuto?

    Edited by Febh - 20/4/2020, 20:07
     
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    Post decimo ( XII )



    Jaro era stato efficiente. In maniera impeccabile aveva portato da me il piccolo Choji, che tutto sembrava meno che convinto delle proprie affermazioni. Ascoltai in silenzio le sue risposte, mentre la mia espressione di diffidenza era celata dalla maschera del lupo. Alcune cose non tornavano in quello che mi aveva detto: Kensei non amava rivelare che ero suo figlio, si trattava di una parte di lui che ancora dava vita a Keiji e , pertanto, doveva sopprimerla il più possibile; se doveva darmi un messaggio poteva semplicemente rivolgersi a me come "alleato", non aveva assolutamente bisogno di utilizzare un termine così intimo, a lui improprio. Vogliamo poi parlare del piccoletto? Kensei possedeva l'abilità di evocare i pipistrelli, creature della notte tipiche praticamente di ogni dove e dall'incredibile furtività , ed avrebbe scelto di delegare a quel microuomo un messaggio di tale importanza? Non credo proprio, anche perché tramite una bestia alata mi avrebbe potuto direttamente parlare... Ma certo!
    Sai Choji, sono proprio io l'uomo che cerchi, eppure qualcosa non mi torna. Mio padre ha lasciato uno dei suoi pipistrelli con me, con cui è libero di comunicarmi ciò che vuole, quindi perché il cardinale avrebbe dovuto mandare te? Era un bluff, ovvio, ma come poteva saperlo il piccoletto? Adesso che sai che sono figlio di mio padre ti voglio fare delle domande a cui ci terrei che rispondessi in maniera più che celere, prima che debba dimostrarti con le azioni il peso del mio sangue. Ulteriore bluff, non gli avrei mai torto un capello e, sinceramente, non amavo affatto quell'approccio, ma se davvero entro quindici minuti sarebbe successo il finimondo, dovevo accorciare i tempi.
    Visto che raccogli molte informazioni: Perché Midorinaka è convinta che il simbolo del sangue perduto sia qui? Cosa sai degli Akaijin? Cosa sono e cosa li ha scatenati? In base a cosa vengono scelti i Kagi in questo posto? Descrivimi Toki e Jaji., stili di combattimento e punti deboli, se li consoci. Hai sessanta secondi. Mentre ascoltavo le risposte del piccoletto ulteriori idee e domande si sviluppavano nella mia mente, cose che avrei voluto diluire nel tempo ma che adesso dovevo concentrare in quei maledetti quindici minuti. Il Lucchetto era un villaggio non bellicoso e Midorinka, per quanto ostile, non si era dimostrata violenta. Perché un Kagi avrebbe dovuto sfidarla in quel modo, per giunta di notte, quando gli Akaijin vagavano liberi? Sembrava solo un modo stupido per forzarle la mano... Forzarle la mano?! Come un lampo una sequenza di immagini passarono nella mia mente, mi portai la mano destra sul collo, dove il fodero di Midorinaka mi aveva toccato. Dovevo andare da lei.

    Non combatterai. Dissi a Choji mentre componevo i sigilli necessari a richiamare Okami, l'immenso lupo umanoide. Dovremo combattere, penso. Rimani qui furtivo ed osserva dalla finestra, ad un mio cenno devi attaccare. Jaro, vale anche per te, ma resta in quella casa, sto arrivando. Conclusi, parlando nella trasmittente.
    In un attimo fui nuovamente nella casa dove si trovava Midorinaka e, senza remore o convenevoli, entrai in camera sua. Un gesto avventato e forse folle, ma se quello che pensavo era corretto avevo bisogno di risposte in quel momento.
    Midorinaka. Svegliati, ti devo parlare. Avrei interrotto qualsiasi tentativo di offesa, che sapevo di per certo ci sarebbe stato. Potrai offendermi o uccidermi dopo, adesso parlo io. Perché sei convinta che il simbolo sia qui? Le leggende su di te parlano di un mostro che brama sangue, ma da quando ti ho incontrata non ne hai versata neanche una goccia. I tuoi modi sono sgarbati ed ostili, ma non hai aggredito nessuno, non hai usato la forza. Anche nelle tue minacce al crepuscolo, quando la tua lama era poggiata sul mio collo, era comunque riposta nel suo fodero e prima mi hai chiesto il mio sangue, non te lo sei preso. Tu che chiedi qualcosa? Ma fammi il piacere. Stamattina hai detto che non avresti distrutto tutto perché non avevi tempo da perdere, ma questa è una bugia. Non lo hai fatto perché sapevi che sarebbe intervenuta la guardia cittadina ed avresti dovuto combattere, non è vero? Qual è il motivo di questo tuo comportamento? Si tratta forse di una maledizione a cui sei vincolata? Un rituale? Sembra che tu non possa versare sangue. Feci una piccola pausa per respirare, stavo comunque parlando così ad una persona che potenzialmente aveva le capacità per staccarmi la testa in un istante. Se te lo chiedo ora è perché qui sta arrivando Jaji-Kagi, con intenzioni ostili nei tuoi confronti, ma ho paura che questo sia solo un trucco per forzarti la mano, come se qualcuno volesse farti usare la violenza. Ho bisogno delle risposte. Ah... e visto che oramai ho tirato fuori le zanne, il mio nome è Sho, non cazzo di NekoNeko.

    All'arrivo del Kagi sarei stato io ad uscire dalla casa, sempre se fossi stato ancora vivo. Cosa sono queste urla? Vuoi forse attirare qui tutti gli Akaijin? Il Lucchetto è un posto di pace, le altre chiavi lo sanno che vuoi regolare i conti con la violenza e, tra l'altro, di notte? Per quanto ho visto dal comportamento di Julia non è il modo in cui si risolvono le questioni qui. Pensa ai danni che uno scontro del genere potrebbe provocare agli edifici circostanti, col rischio di sottoporre il TUO popolo agli attacchi dei demoni bianchi e rossi. Non è un comportamento da leader il tuo. Se vuoi risolvere le questioni con Midorinaka lo faremo domattina, quando il popolo sarà al sicuro, e con l'approvazione deli agli Kagi. Non mi aspettavo che un semplice discorso potesse funzionare, ma un Kagi avrebbe dovuto mettere il suo popolo davanti alla sua cieca rabbia, no? Il suo comportamento avrebbe risposto a molti dei miei dubbi, che questo avesse voluto o no, in più ero pronto al combattimento, o almeno così credevo.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Il Dolore delle Scelte


    Capitolo Secondo


    Atto X
    Raffinata semplicità †



    Le fiamme nere di Koutsu arsero intense e furibonde soggiogando Keiji e raccogliendolo nelle sue spire. Il risultato fu il completo controllo di quel lato di me così debole e decadente da parte del drago ma anche una maggiore autonomia di quell'ospite indesiderato. Itai era stato chiaro: si sarebbe nutrito del mio odio fino a diventare abbastanza forte da rinascere e cercare di liberarsi, qualsiasi cosa questo potesse significare o comportare. Era però una decisione necessaria la mia: non potevo permettere, in quella situazione così delicata, che Keiji riprendesse anche solo per qualche istante le redini del suo corpo. Dovevo prendere tempo - anche se questo significarla donarlo a Koutsu - e diventare più forte.
    Quando il drago si allontanò, paradossalmente io lo sentii più vicino, quasi come se riuscisse a parlarmi con la stessa intensità della Promessa. Lo sentii soffiare sulla mia mente con le sue fauci piene di braci incandescenti, lo sentii ridere e sogghignare mentre la voce di Keiji diventava un tormento infinito nella mia testa. Un grido imperterrito ed estenuante di aiuto, una richiesta di salvezza e liberazione incrollabile. E per una seconda volta, contro la mia volontà, fui ricacciato dal mio mondo interiore, spinto lontano, a terra, su quella gelida acqua da quello che forse fu un colpo di coda rapido, veloce ed oscuro.
    Che sia Ken Kagome, allora, come preferisci. Disse Toki-Kagi mentre il panorama, gli odori ed i suoni intorno a me tornavano ad essere distinguibili. Seguì un breve racconto su chi fosse quella Maya Orihara. Appuntai tutto su un filatterio, rapidamente, mentre ascoltavo quelle parole. Non conoscevo assolutamente niente di quella faccenda, quindi i miei commenti potevano limitarsi a cenni d'assenso e ringraziamenti. E voi avete accettato la presenza di Ahri-san senza batter ciglio? Perché? Era un ordine della signora Orihara per caso? Chiesi, interdetto alla fine del primo suo breve discorso, mentre la madre di mio figlio tornava. Che interessi hai in tutto questo? Dissi, parlando direttamente alla donna. Era evidente che non agisse per la Foglia, a quel punto.
    La donna, sentendosi chiusa in una stretta forse, iniziò un lungo discorso. Raccontò di come, mossa a compassione, disse a mia madre di aver avuto un figlio da me aggiungendo però che non sarebbe mai riuscita ad incontrarlo - come era stato per me per molti, moltissimi anni. Come puoi ritenere che comunicare una cosa del genere ad una persona e poi togliergli il diritto di vedere, incontrare e conoscere chi era sangue del suo sangue fosse qualcosa di compassionevole? Era forse un crimine ben peggiore che nasconderlo per sempre: l'ignoranza non può nuocere all'ignorante, dopotutto. Quando parlò del suo superiore con nonchalance compresi che quasi assolutamente non era lì a nome di Konoha. Questo voleva dire una ed una sola cosa soltanto: che era ancora in contatto coi suoi antichi commilitoni della Roccia. Non una bella notizia, anzi, qualcosa che, dall'alto del mio seggio a Kiri, avrei dovuto approfondire con tutti i mezzi ed i modi possibili.
    La storia del dono della Orihara e del fatto che mia madre avesse un contatto epistolare con lei era plausibile eppure così disgustosamente riprovevole per me. Quella donna aveva sfruttato mia madre e stava continuando a farlo soltanto per i suoi interessi, soltanto per la curiosità del potere che scorreva nella mia famiglia.Quale dono ti avrebbe fatto la Orihara? E Chi era, o chi è, il tuo superiore? Chiesi alla Yamanaka alla fine del suo soliloquio. Dubitavo che avrei ricevuto una risposta anche ad una sola delle domande. In ogni caso, avrei tagliato breve con la successiva risposta. Non credo ad una sola parola di quanto mi hai detto ma puoi stare certa che prima o poi scoprirò ogni singola menzogna che hai riservato per me. Ti lascio il piacere di immaginarti cosa accadrà, a quel punto.
    Feci poi le mie domande a cui il Kagi rispose con precisione e puntualità. Era evidente che quell'uomo meritasse rispetto e riverenza. Mi domandavo se valesse lo stesso per le altre due Chiavi. Un uomo dai lunghi capelli bianchi, in passato aveva cercato di corrompere dei membri della Guardia, anche se inutilmente, per entrare nella Biblioteca. Secondo le generalità si chiama Byakuei. Non è persona gradita, ma il suo ingresso nel Lucchetto non è vietato, oltre che esperti di sigilli siamo commercianti in informazioni per tutto il continente e lui ne ha sempre di buona qualità. Inutile dire che la descrizione ed il nome combaciassero esattamente con quanto mi era stato fornito dal Cardinale durante il nostro primo incontro a Kiri. In ogni caso, quelle parole mi permettevano di farlo uscire allo scoperto e di lasciare che l'uomo mi raggiungesse. Lo avvisai attraverso il medaglione che mi aveva dato. Se è con te allora avviserò il mio collega di desistere. La ringrazio. Risposi semplicemente. Poi però il Kagi aggiunse qualcosa di peculiare che mi lasciò un certo retrogusto amaro in bocca e molte domande da rivolgere al Collezionista di Teschio appena sarebbe giunto. Infatti, mi rivelò che l'uomo ossessionato dal Simbolo del Sangue Perduto che guidava la Nuova Nebbia di Sangue era riuscito a trafugare il sigillo senza mai riportarlo indietro, o meglio, provandoci ma rimanendo prigioniero in questo villaggio per qualche motivo.
    Quando Ahri si inalberò vistosamente, sbottando davanti alla Chiave del Lucchetto, perché avevo richiesto la sua totale esclusione in quella faccenda, non potei che tacere, lanciandole addosso uno sguardo di sufficienza disarmante. Stava nascondendo qualcosa con quella frase, il suo titubare lo rese evidente ma, come avevo promesso, avrei scoperto le sue menzogne a tempo debito. Fui contento di sentire che anche Toki-kagi la pensava come me sul ruolo di Ahri-san mentre non era d'accordo sulla presenza di Julia-kagi come avevo richiesto. Va bene. Dissi. Comprendo le impellenze.
    Quando il Kagi si propose di tracciarmi un simbolo che potenziasse le mie capacità, declinai. Conservi il chakra. Potrebbe averne bisogno. Il tono non era scortese ma severo senza dubbio: un po' non riuscivo ancora a fidarmi dei leader di quel villaggio, per qualche motivo - che probabilmente aveva a che fare col loro collaborare con Ahri - un po' perché credevo che davvero ci sarebbe potuto essere uno scontro di lì a qualche momento. Le sue parole di poco prima mi avevano dato molto da pensare.
    Il villaggio tutto era impegnato a combattere gli Akaijin che però non ebbi modo di scorgere, stranamente. Le luci della battaglia erano visibili ad occhio nudo un po' ovunque. Speravo che tra quei jutsu non ci fosse anche Sho. Il panorama della città mutò rapidamente mentre ci avvicinavamo al quartiere in cui si trovava la casa. Le strade divenivano più pulite ed ordinate e la pavimentazione a ciottoli delle strade velocemente lasciava il posto al lastricato. In pochi minuti fummo davanti alla sfarzosa ma dimora di Kenzo Kagome. L'interno è molto semplice, il Fondatore non amava lo sfarzo, e c'erano alcuni tomi che sono stati poi trasportati nella Biblioteca. Esattamente cosa vuoi fare qui, Ken? Mi guardai attorno notando l'arrivo sia dell'altro Kagi, come mi era stato comunicato, sia del Cardinale. Ho motivo di credere che qui potremmo trovare qualcosa. O qualcuno, ma quello lo tenni per me, specialmente adesso che ero in presenza del Collezionista di Teschi. Byakuei. Dissi, inclinando leggermente la testa. Lo chiamai per nome, forse per la prima volta. Fu il momento delle presentazioni poi per la Chiave appena giunta. Era un uomo diretto, forse un po' rozzo e brusco e sembrava molto meno incline alle formalità ed al dialogo del suo collega. Era un bene averlo lì in quel momento. Sono Jagi-Kagi. Tu saresti il discendente? Un piccolo inchino prima della risposta. Sì, puoi chiamarmi Ken Kagome. Cosa siamo venuti a fare? Chiese, anche lui. Seguitemi. Risposi io, facendomi strada.
    Vagai un po' per la casa, osservando eventuali incongruenze o dettagli come potevo, cercando qualcosa di legato alla mia famiglia. Sapevo che sarebbe stata una impresa ai limiti dell'impossibile dato il fatto che la casa fosse pulita ed ordinata regolarmente, come mi era stato comunicato, e che la maggior parte dei tomi erano stati raziati per essere portati alla Biblioteca del Villaggio. Ero comunque interessato a vedere la casa, potendo tergiversare pochi minuti prima del dovere, essendo al sicuro dalla minaccia degli Akaijin. Quali tomi che erano qui presenti adesso sono nella biblioteca? Avrei chiesto.
    Percorrendo la casa giungemmo anche in quella che era a tutti gli effetti una cantina. Innumerevoli bottiglie giacevano sparse su ogni mobile. Il mio sguardo si mosse subito un po' ovunque nella stanza mentre Toki-kagi parlava. l Vostro antenato era famoso per apprezzare il vino, ce ne sono di diverse parti del mondo, alcuni molto antichi. Abbiamo licenza di aprirne una bottiglia ogni anno e dividerla tra i kagi in occasione dell'anniversario della fondazione del Villaggio, in Novembre. Iniziai ad osservare un po' di bottiglie, cercando le datazioni più vecchie e le bottiglie più particolari, per quanto non fossi un intenditore di vini - in gioventù avevo sempre preferito la birra e in quel momento come adesso, l'alcool era da me visto come un ostacolo alla lucidità di pensiero ed alla freddezza rettitudine delle azioni. Un evento interessante. Dissi, mentre continuavo a scrutare le bottiglie. Se il mio avo è stato un fondatore di questo villaggio e tra me e lui sono passate cinque generazioni che si saranno estese per un periodo di tempo compreso tra i venticinque ed i quaranta anni, facendo una media approssimata direi che il Lucchetto ha più di centocinquata anni. Avrei atteso di essere smentito o una eventuale conferma. Jagi-Kagi controlli l'ingresso a questa cantina. Avrei detto, e, se l'uomo si fosse dimostrato ostile dati i miei toni imperanti avrei aggiunto, asetticamente un per favore. Il mio reale pensiero non era che qualcuno ci raggiungesse ma che qualcuno tentasse di uscire. Data l'illuminazione elettrica della stanza mi ci volle un po' di tempo a notare le torce a combustione presenti sul soffitto. Un sorriso si dipinse sul mio volto. Cercai poi qualche altro elemento intorno, sia sul pavimento che nelle superfici, stando minuziosamente attento ad ogni incongruenza nel muro o per terra, cercando di individuare l'ipotetica apertura di un passaggio segreto. Avrei piacere di avere un ricordo di questo mio avo. C'è qualcosa che posso prendere da questa casa? Chiesi, mentre mi avvicinavo alle torce sul muro, quasi più a voler distrarre i presenti con le chiacchiere più che voler essere realmente interessato. Mi sarei portato sulle torce di destra, dapprima, e con una piccola quantità del mio chakra affine al fulmine, avrei provato a generare una scintila capace di accenderle. [Note]Dimmi te se c'è un eventuale consumo per l'azione nel suo complesso, quindi anche per la parte che seguirà. Se avessi durante il mio controllo precedente avessi notato qualche incongruenza nella stanza, avrei indicato a Toki-Kagi di sostare in quel punto. Nessuno potrà entrare in questa stanza ... una breve pausa. ... né uscire. Dissi, guardando il cardinale. E vorrei che mi spiegassi una cosa, Byakuei. I Kagi erano presenti ed avrebbero ascoltato tutta la discussione, pronti, speravo, ad intervenire se fosse stato necessario, in difesa di uno dei discendenti di un fondatore del loro villaggio. Perché non mi hai detto che il tuo ex-capo aveva trafugato e non restituito il Simbolo del Sangue perduto? Dubito che tu non sappia perché gli Akaijin sono sparsi per la città visto che hai studiato a lungo il Simbolo saprai anche delle misure di sicurezza adottate per contenere eventuali furti. Se così fosse, però, sapresti anche che se si comportano così è perché fiutano il sangue del trafugatore e lo cacciano, pur non riuscendo a trovarlo. Ma come mai non riescono a trovarlo? Forse perché rimasto bloccato da qualche parte? Avrei detto, prima di avvicinarmi alle torce sulla sinistra. Cercavo un segno di cedimento nel volto del Cardinale, un segno simile a quello che avevo visto quando gli avevo detto di conoscere l'identità della quarta persona della profezia, segreto che, pensavo e speravo, fosse ancora in mio pugno. Mi hai per caso portato qui col solo scopo di liberare il tuo capo? Avrei domandato, grave e atono. Mi sarei poi riespresso. Senza rancore, Byakuei, parla pure liberamente. So quanto le informazioni sono importanti per te, non potrei biasimarti per avermi nascosto una cosa del genere. Però avrei potuto far ricadere su di lui la mia ira, se le mie deduzioni si fossero rivelate esatte. In ogni caso, a quel punto, avrei controllato che la torcia centrale di sinistra fosse estraibile e capovolgibile o, più semplicemente, che potesse ruotare su se stessa in qualche modo. Se questo fosse stato il caso, allora avrei dapprima acceso la prima delle tre torce e infine avrei ruotato a testa all'ingiù la torcia centrale. Tre accese a destra, due spente a sinistra e al centro si rovescia aveva detto mia madre. Se non fosse successo niente, avrei spento la prima torcia per accendere la seconda e ripetere l'operazione. Se niente ancora fosse successo allora avrei acceso l'ultima torcia e girato la torcia centrale, al solito.

    C'era la possibilità che avessi frainteso il messaggio. Intanto, poteva dipendere dal punto di vista in cui si vedevano le torce: avrei quindi replicato la stessa operazione precedente però specchiando le rispettive torce come se chi si fosse ricordato del meccanismo lo avesse fatto guardando dall'interno della stanza segreta e non dall'esterno, questo con tutte le singole prove che avevo fatto in precedenza.
    Entrando e notando tutti quei vini mi era subito balzata in mente una opportunità, dopo aver visto le torce. E se a doversi rovesciare fosse del vino? Dopotutto Toki-Kagi mi aveva detto che Kenzo era un grande estimatore di vini, quindi la cosa non era improbabile. Ma a quel punto al centro di cosa sarebbe dovuta essere rovesciata la bottiglia di vino? Al centro della stanza? Sulla torcia centrale? Oppure avrei dovuo rovesciare qualcosa di più ancestrale, qualcosa che permettesse soltanto a Kenzo di entrare nella sua stanza segreta come il suo sangue, ad esempio? Quest'ultima era la teoria più azzardata e che presentava più bias, senza dubbio. Avrei comunque provato ogni strada, se la prima deduzione si fosse rivelata inutile.
    Se la torcia centrale di destra non si fosse mossa quando avessi provato a ruotarla, allora avrei provato ad accendere una torcia qualsiasi e rovesciare del vino su quella centrale. Altrimenti innanzitutto avrei fatto affidamento alla ricerca precedente: se avessi notato qualcosa di insolito sul pavimento, avrei provato a rovesciarci del vino (dopo aver acceso, ovviamente, le torce) o il mio sangue. Se non avessi trovato niente avrei contato il numero di mobili su cui era stipato il vino ed avrei cercato un punto il più centrale possibile tra questi ed avrei provato a versare il succo d'uva in quel punto o il mio sangue.

    Sperando che le mie insinuazioni sul Cardinale fossero errate e che quelle sul puzzle del mio antenato fossero giuste, attendevo trepidante lo sciogliersi di quella intricata matassa.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



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    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




     
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    --- Konoha ---

    Il tappetto era decisamente in imbarazzo e preoccupato per la sua situazione, visto che di fatto non aveva grandi prove se non la sua parola e le informazioni che era in grado di trasmettere.
    Un pipistrello. Si accigliò. Ma a me ha detto che hai rifiutato di tenere un pipistrello per paura che Midorinaka lo scoprisse con l'olfatto...o qualcosa del genere. Avrebbe fatto un mezzo passo indietro, era come se la situazione si fosse ribaltata con quell'informazione, come se fosse Choji a non essere convinto della vera identità di Sho viste le discrepanze. Era evidente che fosse pronto a uno scontro e a cercare di fuggire se fosse stato necessario. L'ultimatum temporale non fece che aggiungere frustrazione al piccoletto, che pure decise di rispondere, ma non certo con la celerità che Sho voleva: aggiungere pressione lo aveva solo messo sul chi vive, quasi sospettasse del ninja della foglia. Da quello che ho sentito è stata una donna a dirle di venire qui, una sera era andata a bere in un posto terrorizzando i clienti e lamentandosi di una certa "tizia con la cicatrice e i capelli verdi" che le aveva venduto informazioni poco chiare su dove fosse il suo, e quoto "dannato simbolo". Quanto agli Akaijin, la gente ne parla poco ma da quello che ho scoperto sono una specie di sistema di sicurezza andato fuori controllo, non possono danneggiare il villaggio ma potrebbero uccidere qualcuno che gira da solo, attaccano a vista come se cercassero qualcuno e artigliano il volto delle vittime come a voler strappare un travestimento. La maschera da tigre non aiutava a sedare la tensione del chunin della nebbia, anche se di fatto accentuava le similitudini con il Mizukage che viveva sempre mascherato. I Kagi vengono scelti dai ninja del villaggio, che scelgono una rosa di sei candidati decisi dai precedenti Kagi: ognuno deve nominare due possibili successori sin dal momento dell'insediamento, anche se può poi variare la sua scelta finchè è in carica, ma che centra? Toki e Jagi sono entrambi alti e ben piazzati, uno con lunghi capelli neri, che nelle occasioni ufficiali indossa un elmo appartenuto alla sua famiglia mentre l'altro li ha sul grigio, con un pò di barba. Sono ovviamente esperti di Fuuinjutsu, direi che conoscono tutti quelli in mano all'Accademia e sanno come usarli anche oltre quanto siamo abituati, ma non li ho mai visti combattere.

    Quando Sho confermò che non ci sarebbero stati combattimenti, ordinandogli di stare di guardia nella casa sicura messa a disposizione del Mizukage si rilassò un poco. Posso lanciare qualche kunai e qualche bomba, ma davvero non sono portato per lo scontro diretto. Jaro intanto non aveva movimenti sospetti da riferire all'interno della casa di Midorinaka, ma certo il suo istinto animale lo rendeva teso e preoccupato, come se stesse passando accanto a un predatore grande e molto pericoloso, che mai avrebbe voluto affrontare senza un branco.

    Tornato nell'altra casa si diresse verso la camera di Midorinaka, trovandola addormentata con la canotta un pò sollevata, le braccia scomposte e con un profondo russare, mentre le coperte erano state sbrindellate malamente da calci e altri movimenti nel sonno. Al brusco ingresso di Sho mugugnò qualcosa, aprendo a malapena un occhio e stropicciando l'altro con una mano mentre si alzava a sedere, sbuffando. Una ragazza ha bisogno del suo sonno di bellezza, NekoNeko...vuoi forse morire prima di colazione? Ci metto poco a strapparti... Ma battè le palpebre quando lui cercò di imporre la sua dominanza, accettando così qualunque conseguenza e svegliandola del tutto. Probabilmente se lui avesse avuto intenti ostili la ragazza si sarebbe svegliata parecchio prima, era addestrata dopotutto e sapeva badare a sè stessa. Chi me lo ha detto, intendi? Borbottò inarcando un sopracciglio. Un uccellino con un faccino d'angelo e l'anima nera, direi. Ma che non racconta frottole. Non vedo cosa te ne importi, NekoNeko. E rimase poi ad ascoltare la lunga dissertazione sui sospetti del ragazzo riguardo a un qualche blocco o una qualche maledizione che limitava le sue capacità, con un volto via via più inespressivo.

    Quando lui ebbe finito, lei lo guardò ancora per qualche secondo con occhi vuoti, e per questo terribili. Sho. Disse solo questo, prima che il suo istinto omicida si riversasse nella stanza, verosimilmente paralizzando il ragazzo sul posto, anche se lei rimase ferma. Preferisco NekoNeko, ho l'impressione che questo Sho sia fin troppo sveglio per pensare a ciò che è bene per la sua incolumità. In un lampo fu davanti a lui con l'arma ancora nel fodero appoggiata di nuovo al suo collo, guardandolo con aria di sfida. Uscire a fare pipì come un bravo cagnolino mentre lasciavi quel sacco di pulci a farmi da guardia ti ha schiarito le idee. Bravo. Mi piacciono gli schiavi che sanno ragionare, ma non quando pensano che la conoscenza sia anche indipendenza. Qualcosa cambiò nella stanza, con le pareti che iniziavano a macchiarsi di sangue fino a diventare completamente rosse e il liquido vermiglio arrivava a terra in una pozza che presto avrebbe lambito i piedi di entrambi. Chi no Keshiki - Hiironokenkyou (Scenario di Sangue - Uno Studio in Rosso) [Tecnica]L'utilizzatore può sigillare uno spazio chiuso rendendolo un suo Scenario di Sangue. Il sangue gronderà dalle pareti e formerà una pozza alta uno o due centimetri al suolo, e gocciolerà anche dal soffitto, che appare impregnato. Le aperture vengono sigillate con velocità pari alla concentrazione in un raggio fino a 24 metri dall'utilizzatore, o limitandosi a una stanza se di dimensioni inferiori. Le superfici ricoperte di sangue hanno Potenza 40 e Durezza 4 e non possono essere attraversate, manipolate o alterate da tecniche o abilità, solo distrutte. Il sangue nell'ambiente non è manipolabile per alcun fine, ma può essere usato per camuffare Chiiton o costrutti di sangue, che ottengono Furtività 6 e vedono il raggio minimo di percezione ridotto a 0,5 metri. All'interno della stanza la presenza del sangue induce Intorpidito negli arti e Nausea (DnT Medio, applicato una sola volta. Dall'esterno non è possibile percepire quanto avviene all'interno.

    Azione Rapida
    Esecuzione GenialePuò usare tecniche senza sigilli, solo con Caricamento, pagandole Basso+½ Basso extra.
    Il solo trovarsi in mezzo a tutto quel sangue avrebbe certo avuto un qualche effetto su Sho, mentre Midorinaka aveva gli occhi che scintillavano d'eccitazione. Ho tentato di tornare direttamente ma ci sono state delle complicazioni. Allora ho dovuto fare un patto con il Drago che veglia sul passaggio all'aldilà. Sono potuta tornare, ma non posso inviargli anime né versare il sangue di qualcuno al suolo. Ma non sono un lupo senza zanne, Sho. Posso ancora spezzare le ossa o causare emorragie interne. Posso ancora colpire fino a far perdere i sensi. Posso ancora usare la Manipolazione del Sangue per far desiderare alla mia vittima di essere morto. Ma non posso volontariamente versare sangue, e se tu ci sei arrivato forse ci è arrivato anche quel cretino di Jagi-Kagi, ma non mi importa. Posso mandarlo in coma per qualche settimana, se non posso ucciderlo.

    Avrebbe ritratto la sua arma, camminando in mezzo a quel sangue che le gocciolava addosso, quasi stesse raggiungendo un'estasi mistica. Ma visto che ci tieni tanto a mostrare gli attributi, NekoNeko, allora vai tu da Jagi-Kagi. Intercettalo. Vediamo cosa succede. Io aspetterò qui che tu faccia questo giochetto per me, come un bravo cagnolino da compagnia. Si sarebbe lasciata cadere nel letto, ormai lordo di sangue (ma sembrava che non le importasse), guardando il ragazzo con aria di sfida. Non era chiaro se lo stesse sfidando ad andare verso il nemico in arrivo o contro di lei.
    Qualche minuto dopo Jagi-Kagi con il suo assurdo elmo era all'esterno e si trovò davanti a un ninja con la maschera da Tigre che pretendeva di esprimersi con ragionevolezza anche se verosimilmente aveva le scarpe insozzate di sangue. Vista la tenuta di entrambi, la conversazione era al limite del ridicolo. Gli Akaijin non mi interessano! Ci abbiamo a che fare da anni, non sono un problema. Quella strega travestita da bambina invece è un pericolo! E tu sei quello che le ha permesso di entrare nella Biblioteca dopo che da giorni cercavamo di tenerla a bada! La colpa di tutto questo è solo TUA! Sei stato TU a forzarmi la mano! Allargò le braccia. Le case le ripareremo e i feriti li faremo guarire, ORA FAI USCIRE QUELLA STREGA, O COMBATTI AL SUO POSTO, MALEDETTO!

    Mise mano alla cintura estraendone un rotolo da richiamo di piccole dimensioni e battendolo a terra, mentre linee di potere intrecciavano un complesso sigillo che in parte avvolse anche il braccio del Kagi. Inevitabile scorgere un Fuuinjutsu simile a una luna che sembrava collegato al simbolo quasi fosse un satellite. Tecnica del Richiamo, Ascesa dei Draghi, Stile Lunare! Come animato da vita propria il rotolo si svolse iniziando a ruotare intorno al Kagi quasi fosse un serpente o un drago delle leggende, quindi questi iniziò a scaricare una serie di armi a distanza di ogni genere e foggia contro il ninja della Foglia che stava a una decina di metri. [Tecnica del Richiamo, Ascesa dei Draghi, Brezza Feroce]Statistiche: 4 Lanci con Forza Viola +6 tacche, ultimo lancio con Forza Viola+8 tacche.

    Simbolo della Luna Se applicato a un Fuuinjutsu, consente di alterarne le caratteristiche senza modificarne la potenza. Applicato al Richiamo degli Oggetti, permette di completare il richiamo dell'oggetto dopo averne lanciato una parte. L'oggetto avrà Furtività 9 fino a 1,5 metri dalla vittima, poi diviene percepibile a tutti.
    . In realtà quello che Sho poteva vedere era il Kagi afferrare "qualcosa" e lanciarlo, ma non era più che una sagoma sfumata e mal visibile, che solo dopo un pò diventava chiara. Lanciò prima 4 Kunai diretti al suo petto [Nota]Veleno Debilitante B2 (-3 Intuito per 2 round), 1 Dose per Kunai e subito dopo quello che divenne evidente come un chakram dalle lame affilate nella cui ombra era nascosto un secondo proiettile analogo[Nota] 2 Chakram custom-made, Potenza 35 (il secondo nascosto da Arte dei Proiettili Ombra)
    Veleno Debilitante B1 (-3 Riflessi per 2 round) 1 dose in entrambi
    ! Il terzo attacco, portato con entrambe le braccia, fu una vera e propria pioggia di ferro composta da non meno di dodici spiedi che minacciavano tutto il suo corpo [Nota]Spiedi Penetranti Custom-made: ignorano Durezza 3 o inferiore. Potenza 5 ciascuno
    Veleno Stordente B0 (Ferite Profonde e DnT Medio)
    seguiti in rapida sequenza da altri 4 kunai che cercavano di conficcarsi, due per lato, nelle cosce di Sho [Nota]Veleno Debilitante B1 (-3 Velocità per 2 round), 1 Dose per Kunai mentre l'ultimo e più rapido attacco era una coppia di Shuriken giganti che mirando alle spalle celavano comunque terribili pericoli, infatti su ciascuno di essi stavano due cartabombe ad alto potenziale, capaci di creare distruzione in un'ampia area [Nota]Shuriken Giganti custom-made, Potenza 45 ciascuno.
    2 Cartabomba III per Shuriken, Potenza 50 in un raggio di 6 metri per ogni shuriken, quindi contando la sovrapposizione, circa 12-15 metri di scoppio)


    Al termine del suo attacco, poco prima che il rotolo si riavvolgesse cadendo a terra, estrasse l'ultimo oggetto in esso contenuto: una sorta di balestra ricoperta di incisioni tra cui troneggiava il Simbolo del Sole.

    --- Kiri ---
    Sia Ahri-san che la signora Kagome sono state inviate dalla donna dei miracoli come soluzione. Ci aspettavamo più un fuuinjutsu specifico o che venisse di persona, essendo lei un'esperta, ma abbiamo deciso di fidarci. Spiegò Toki-Kagi, mentre tra i due accademici volavano parole via via più dure. Ben conscio che l'antico adagio del non metter dito tra moglie e marito fosse sempre valido, il leader si tenne fuori da quella faccenda fino a quando non fu necessario chiarire chi sarebbe andato alla casa Kagome e chi no. Ciò che mi è stato donato mi appartiene. E il tempo in cui condividevamo tutto è passato. O meglio, il tempo in cui credevi che fosse così. Replicò disgustata la donna alle domande e minacce di lui. E mi sono ritirata dalla vita ninja, te lo ho detto. Non ho nessun superiore. Vero o falso che fosse, quel capitolo si era chiuso, motivato dalla fretta di raggiungere il loro nuovo obiettivo. Durante il viaggio Toki-Kagi offrì di supportare l'Inquisitore, ma non sembrò risentito quando questi declinò: era ragionevole non permettere a un esperto di Fuuinjutsu appena conosciuto di apporre simboli che interferivano con il proprio chakra.

    L'incontro con Byakuei e Jagi-Kagi fu abbastanza sobrio e asciutto, con semplici e brevi scambi di parole, mentre Toki scrutava tutti con aria preoccupata e severa, ma non certo ostile. Seguirono Kensei i quella che tecnicamente era una casa di sua eredità, dirigendosi verso la cantina. Alle sue domande sui libri fu Jagi-Kagi a rispondere. Qualche libro di teoria base sui fuuinjutsu, roba che si trova anche all'Accademia, dei libri sul Paese della Cascata di cui era originario, forse guardava le figure, e qualche vecchio libro su vini e trattati storici. Niente che sia finito nelle porzioni segrete della Biblioteca. Anche se d'aspetto sembrava rozzo, era comunque una delle Chiavi del Lucchetto, quindi lo studio dei Fuuinjutsu, delle informazioni e la gestione di una delle Biblioteche più grandi al mondo erano comunque i suoi punti di forza. Toki-Kagi confermò poi le stime sulla fondazione del Lucchetto, più o meno. Concordavano più o meno con le tempistiche della Diaspora Kenkichi, essendo uno dei fondatori un discepolo diretto di Midorinaka. Il più brusco dei due leader acconsentì a restare di guardia pur lanciando un'occhiata di sbieco a Kensei e soprattutto al Cardinale, cui tecnicamente stava dando la caccia fino a poco prima. La cortesia nei toni evocata da quello sguardo comunque bastò a convincerlo, almeno per il momento. Cantina interessante...immagino che la passione per il Vino non sia il motivo per cui ci hai portato qui. Discendente. Non sapeva come Kensei si fosse presentati ai Kagi e aggirò a quel modo il problema. Byakuei era abile, lo aveva già dimostrato.

    Con un minimo consumoOgni torcia ti costa ½ Basso per accenederla a quel modo avrebbe potuto facilmente accendere le torce, e avrebbe notato toccandole che tutti gli alloggi erano in qualche modo mobili, come se le si potesse far ruotare. Compiuto il sopralluogo però il Mizukage decise di portare la sua offensiva verbale contro il Cardinale, rispondendo così alla sua domanda. Impassibile e serafico, il Collezionista di Teschi congiunse le mani e fece un inchino. Ragionamento impeccabile. Capo. Toki-Kagi sgranò gli occhi, improvvisamente più ostile verso il mercante di informazioni, e sembrava che anche Jagi-Kagi all'esterno avesse imprecato, forse sentendo quanto si era detto, Byakuei però sollevò una mano. Lo ammetto, ho taciuto alcune informazioni, ma avevo delle chiare motivazioni. Per cominciare, il mio ex-capo, Shuichiro l'Imperatore, fondatore e leader della Vera Nebbia di Sangue, dei Tradizionalisti che volevano riportare Kiri alla sua natura originaria...era mio fratello, anche se di padre diverso, io non discendo dai Kenkichi. Quando compresi che voleva spingersi troppo oltre, che la sua idea era malsana e che, lo ammetto, poteva essermi nociva, sia per me che per Kiri, lo denunciai tradendo la ribellione. Toki-Kagi allentò un poco la tensione, ma non di molto. In cambio del mio operato ogni mio rapporto con mio fratello Shuichiro e con sua moglie, altra co-fondatrice assieme a me, venne cancellato dal mio fascicolo, proprio a sottolineare la mia buona fede e premiare le mie azioni verso la Nebbia. Byakuei fece alcuni passi, toccando una delle bottiglie e prendendola per guardarne l'etichetta, come se fosse assai più interessante di ciò che stava raccontando. Soffio di Notte, del Paese della Luna. Un vino delicato, ottimo con piatti di pesce. Lo rimise a posto, riportando la sua attenzione sui presenti. Shuichiro e i suoi generali sfuggirono alla cattura portando con loro i Simboli Antichi che il nostro antenato aveva rubato al Lucchetto e che volevano usare per la loro rivoluzione. Per un motivo che mi sfugge, forse perchè incalzato nella fuga, Shuichiro non applicò su sè stesso il Sangue Perduto, ma sospetto che lo diede al suo Apprendista, uno strano ragazzo muto di nome Ryuwhan. Shuichiro venne qui a nascondersi, e in tutte le mie visite qui non sono riuscito a rintracciarlo, ma la sua presenza tiene attivi gli Akaijin. Quando ho saputo che Midorinaka era qui ho realizzato che il Simbolo del Sangue Perduto era tornato al Lucchetto, quindi forse Ryuwhan è qui, o chiunque possa aver preso il Simbolo a lui. Ed è qui per riunirsi a Shuichiro e liberarlo o trovarlo. Fece un inchino al suo Mizukage. Non ho alcun interesse a liberare mio fratello. Voglio solo concludere ciò che ho iniziato, uccidendolo. E assistere alla profezia su Midorinaka di cui abbiamo parlato. Quale Profezia? Chiese Toki-Kagi, interessato, ma che rispondessero o meno, Byakuei avrebbe continuato Se il primo motivo per cui ho taciuto era per via della mia fedina penale ripulita, il secondo è che metà di queste informazioni sono solo speculazioni. Non so se effettivamente il Simbolo è su Ryuwhan, o se sia mai stato con lui, non so se il Simbolo è qui al Lucchetto e non so se cercare Shuichiro possa essere utile o meno contro Midorinaka. Non volevo contaminare la nostra ricerca con delle speculazioni. La mia investigazione odierna mirava appunto a leggere gli archivi del villaggio e capire se Ryuwhan o qualcuno somigliante potesse essere giunto qui e riferire poi al nostro incontro. Al Mizukage la scelta se lasciar correre o punire. Certo che dal tono era divenuto evidente, anche per Toki-Kagi, che "Ken Kagome" era, oltre che un ninja di Kiri, qualcuno di importante.

    Comunque andasse, Kensei sarebbe poi passato all'enigma di quella stanza. Al primo tentativo non riuscì, ma il suo ragionamento di guardare la stanza dall'interno ebbe invece maggiore successo: con la destra e la sinistra invertite, lasciando tre torce accese da un lato e una sola dall'altro sarebbe riuscito a far ruotare del tutto la torcia centrale fino a capovolgerla (in precedenza si bloccava prima, forse per qualche meccanismo nel muro), dando origine a uno scatto e a una serie di cigolii e rumori sordi come se qualcosa si stesse muovendo nelle mura. Strano...forse un passaggio segreto? Pensavo non ci fossero camere segrete, le avremmo rilevate prima o poi. In realtà non ci furono porte o botole segrete, nè tantomeno nicchie contenenti tesori: l'unico risultato di quella serie di meccanismi fu una mattonella sul muro che ruotò sul suo asse maggiore, mostrando quindi l'altro lato, dove era impresso un delicato sigillo sovrastato dal simbolo della Stella. Se Kensei lo avesse toccato le linee di potere si sarebbero accese di chakra brillante, e altri simboli sarebbero comparsi su altre mattonelle, alcuni completi, altri parziali, fino a quando nel complesso un disegno più grande sarebbe apparso sulla parete, osservabile solo da lontano. Pareva il volto di un anziano, che avrebbe presto battuto le palpebre, scrutando i presenti mentre i simboli si muovevano a definire i suoi lineamenti. Nobile Kenzo Kagome...somiglia incredibilmente a pochi ritratti rimasti! Avrebbe detto Toki-Kagi, congiungendo le mani in un saluto formale e ancor più sentito di quello rivolto al Mizukage poco tempo prima. Un Fuuinjutsu che esiste solo dopo che una mattonella viene girata. Spettacolare.. Il volto di simboli sembrava particolarmente intento a guardare Kensei, prima di fare un cenno di assenso e quindi spalancare la "bocca", solo che il muro seguì quel gesto aprendosi come fosse parte del viso stesso fino a mostrare un'altro ambiente, raggiungibile solo attraverso quel particolare pertugio e inesistente altrimenti. Li stava evidentemente invitando a entrare, ma Kensei sarebbe andato da solo o con altri?

    L'interno della stanzina, poco più di quattro metri per lato e alta altrettanto, aveva un leggìo con un libro sopra e una scrivania con diversi ingredienti ben conservati dentro delle boccette: pietre scintillanti, piante dalle foglie che parevano congelate, perle con l'impressione di avere acqua dentro. Sono ingredienti rari e preziosi, in genere li si usa per inchiostri speciali in alcuni Fuuinjutsu, ma suppongo possano essere usati anche per tonici e veleni, sebbene non sia un esperto. Avrebbe detto Toki-Kagi, se interpellato. Oltre al leggìo c'era anche una sorta di ampio tavolo inclinabile che forse serviva per la progettazione dei Fuuinjutsu o per lo studio, mentre l'unica decorazione era una vecchia fotografia di un uomo anziano e canuto, dalla lunga barba, con una bambina vicino che somigliava veramente tanto alla madre di Kensei. Se il Mizukage o qualcuno degli altri avesse provato a toccare il libro, adorno del simbolo della Stella, immediatamente e letteralmente dal nulla un bastone li avrebbe bacchettati sulla mano, obbligandoli a ritrarla, mentre una sagoma traslucida prendeva forma davanti a loro fino a definire un uomo anziano, ma non quanto quello della foto, con un bastone identico e una lunga barba. [Immagine di Riferimento] EBBENE? Fluttuante come un fantasma si sarebbe mosso vicino a Kensei, bussando sul suo elmo col bastone e poi sul braccio e sulla gamba, con un rumore metallico. Che storia è questa? Ora i Kagome vanno in giro a braccetto con quei disdicevoli marionettisti? Aveva un tono etereo, ma sembrava comunque un vecchio brontolone. Non ho passato anni a perfezionare le mie arti per tenere unita la famiglia per poi vederne i membri ridotti a camminare come pupazzi di metallo. Si accigliò. E cosa diavolo ci fa quel Drago, là? Mmmh...quella spada invece non è male. Mi piace. Fluttuando si sarebbe spostato fino a sedere sul suo libro, impedendo ad altri di avvicinarsi. Voi...voi siete Kenzo Kagome? E' un onore, il mio nome è Toki-Kagi, uno dei Leader del Villaggio e...

    Il vecchio lo zittì con un gesto stizzito. Questa è una faccenda di famiglia. Ho lasciato il mio chakra in questo Fuuinjutsu solo e unicamente per la famiglia, sono diventato più potente di quanto gli altri fondatori potessero immaginare, vincendo anche la morte, pur limitatamente alla mia famiglia. La Famiglia è Tutto. Quindi tanto piacere, sembri un bravo ragazzo, ma levati dai piedi e resta muto, ho un mio discendente qui. Toki-Kagi arretrò, spiazzato dal cipiglio dello spettro che, a quanto sembrava, non era stato minimamente concepito per il Lucchetto ma solo ed esclusivamente per i Kagome. Sono Kenzo Kagome. E tu che discendente sei? Spero almeno la quarta o quinta generazione, non sopporterei di aver iniziato un cognome solo per vederlo sparire in una manciata di anni. Hai il mio Simbolo, no? La Stella? lo sai già usare? Chiese carezzando la barba, sempre con fare sbrigativo e molto pragmatico. Ho scelto il nome Kagome perchè ambivalente. E' il nome dei fori in un cesto, che permettono di trattenere le cose importanti e lasciar scivolare via il resto. Ed è anche un modo per definire un uccello in gabbia, per rammentare il mio passato. E vuol dire anche circondare, per avvisare che i Kagome stanno sempre vicini. Anche se si odiano. Puntò il bastone verso Kensei. Il TUO nome quale è? E che importanza gli dai?

    Cosa avrebbe fatto Kensei con questo bizzarro antenato? Quanto avrebbe detto di sè? Aveva senso mentirgli? E soprattutto...avrebbe lasciato che Toki-Kagi e Byakuei assistessero?

    Edited by Febh - 28/4/2020, 14:28
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Eredità dei Kagome


    Capitolo Terzo


    Atto XI
    Sigilli e Bastonate



    Ciò che fu portato alla Biblioteca dalla casa di Kenzo sembrava non essere niente di così prezioso, giusto dei libri su Taki, un libro discalico sui sigilli e vari trattati di storia e di vino. C'era una tendenza allo studio comune nella famiglia, a quanto pareva. Vorrei vederli. Non adesso ma magari quando tutto sarà sistemato. Durante una visita di cortesia. Il tono era tranquillo ma certo non stavo chiedendo cortesemente. Avrei voluto vederli, prima o poi. Dopotutto non erano secretati.
    Provai piacere e soddisfazione nel sentire che il mio calcolo sull'età del lucchetto non era inesatto: concideva quindi più o meno col periodo della Diaspora e non mi fu difficile comprendere come mai un Kenkichi si fosse ritrovato in lidi così remoti.
    Quando fummo nella cantina, avanzai le mie ipotesi al Cardinale. Mi ero assicurato di essere in una posizione dalla quale una sua bugia sarebbe potuta risultare fatale, qualunque fosse stata la sua capacità combattiva: se io non ero ancora il più temibile ninja del continente, la mia forza unita a quella dei capi del Lucchetto poteva essere a dir poco straordinaria. Ragionamento impeccabile. Capo. Non lo diedi a vedere ma apprezzai l'aver scelto un epiteto anziché il mio nome o il mio titolo per appellarsi a me - per la seconda volta. Quella frase, comunque, nascose una sequela di informazioni vitali che avrei avuto il piacere di ricevere in precedenza. Il Leader della Nuova Nebbia di Sangue non era soltanto un amico o un compare per il Cardinale ma era suo fratello, o meglio, suo fratellastro. Inoltre c'era un terzo fondatore nella Nuova Nebbia di Sangue, una donna. Una donna? Chi è questa donna? Quale il suo nome, quale il suo aspetto? Avevo delle speculazioni, ovviamente, una più dolorosa e triste dell'altra. Il solo pensarlo generò un lamento doloroso e di tortura delle mie orecchie, proveniente direttamente dal fondo della mia anima, gridato con voce raschiante dal corpo consunto del Kagome. La presa di Koutsu, tuttavia, era salda.
    Continuai ad ascoltare il racconto, prestando particolare attenzione alla parte sulla fuga e sul non utilizzo del Sangue Perduto. Una scelta peculiare e azzardata ma l'ignoranza delle circostanze era troppo grande per poter trarre delle conclusioni. Quando l'uomo si inchinò il mio sguardo non lo lasciò per un istante. Non riuscivo a capire se quella riverenza fosse formale o sentita: mi ero accorto una volta di averlo colto in fallo ma in quella circostanza mi parve che l'uomo si seppe difendere più che egregiamente. Non ho alcun interesse a liberare mio fratello. Voglio solo concludere ciò che ho iniziato, uccidendolo. E assistere alla profezia su Midorinaka di cui abbiamo parlato. Tacqui un istante, giusto il tempo di lasciar cadere nel vuoto la domanda sulla profezia appena accennata che Toki-kagi non riuscì a trattenere. Bene. Dissi, accennando un gesto con la testa affinché l'uomo continuasse. Ciò che sentii dopo fu qualcosa di simile ad una scusa, forse un po' arraffata, forse eccessivamente camuffata dietro un muro di parole formale quasi rivoltante. Ed io sono il primo ad esigere formalità. Non mi interessa cosa volevi fare, Cardinale. Replicai, secco. Dovevi guadagnarti la mia fiducia per ottenere quello che mi avevi chiesto. Mi pare che tu sia molto lontano dal farlo. Avrei poi aggiunto. Feci qualche passo avanti nella stanza, scambiando una occhiata con la Chiave presente. Volevo rassicurarla. Parlami ancora di questo Ryuwhan. Descrivimelo. Dissi, attendendo una risposta esaustiva e completa. Dopo di che mi sarei rivolto al Kagi. Parleremo della Profezia una volta fuori da qui. Ha la mia parola. Avrei quindi proseguito con la ricerca del meccanismo.
    Non riuscii al primo tentativo, dopotutto le parole di mia madre erano difficilmente interpretabili ma riuscii col secondo. Il ragionamento era il più scontato possibile. Una serie di cigolii e rumori sordi seguì al completamento del marchingengo. Tacqui mentre i presenti commentavano quanto stava accadendo: una mattonella davanti a me ruotò su se stessa, mostrando un fuuinjutsu sovrastato dal simbolo della Stella. Mi avvicinai per toccarlo, aspettandomi che fosse una sorta di pulsante o qualcosa del genere. Ed infatti, appena lo sfiorai, una serie di segmenti e simboli di varia natura si compose su tutti i muri della stanza, andandosi a congiungere in un disegno più ampio. Feci alcuni passi indietro, portandomi quasi al muro opposto rispetto a dove mi trovavo prima: era comparso un volto. Nobile Kenzo Kagome...somiglia incredibilmente ai pochi ritratti rimasti! Commentò la Chiave, in un vero e propria moto d'estasi. Io, dal canto mio, avevo gli occhi puntati su quella figura che sembrava scrutarmi l'anima. Riuscii a distogliere lo sguardo soltanto quando lo fece lui. Spalancando la bocca, poi, quella figura aprì un varco su un'altra stanza. Era incredibile come quel segreto fosse riuscito a rimanere tale tutti quegli anni nonostante le capacità dei membri e dei leader del Lucchetto. Mi voltai verso gli altri presenti. Toki-Kagi, accompagnami. Dissi. Quando uscirò di qui vi racconterò tutto, Cardinale. Posso fare di meglio, se non vi fidate di me, posso farvelo rivivere. Ma lasciate che io vada da solo. È una quetione di sangue e famiglia. Il tono era cambiato: l'uomo se ne sarebbe evidentemente accorto. Il registro era tornato formale e più distaccato. L'avevo perdonato? No. Gli avevo concesso una seconda possibilità? Forse. Volevo che lo credesse, però. Avevo bisogno che collaborasse almeno fino alla fine di quella questione. Il resto, poi, l'avrei deciso a tempo debito. Così dicendo sarei entrato dentro la stanza, speravo, senza proselitiVoglio che apprezziate il gioco di parole. Il significao attuale è quello di seguace ma in greco significava "colui che viene", quindi, per estensione, lo straniero. non richiesti.
    Ciò che attirò subito la mia attenzione fu la scrivania piena di stranezze: una sequela di oggetti peculiarissimi si distendeva sul tavolo, da piante le cui foglie sembravano gelate a perle satolle d'acqua. Sono ingredienti rari e preziosi, in genere li si usa per inchiostri speciali in alcuni Fuuinjutsu, ma suppongo possano essere usati anche per tonici e veleni, sebbene non sia un esperto. Una precisazione interessante quella di Toki-Kagi, specie per le capacità che da qualche tempo ero riuscito a sviluppare. [Note]Lo so, un po' brutta come cosa ma la giocata con bartok sui Tonici è di ... boh, inizio dello scorso anno? Almeno una qualche citazione può starci. Accanto a tutto ciò, una foto di un uomo molto anziano - forse Nonno Kenzo? La somiglianza col volto apparso poco prima sulla parete c'era - e con quella che ero abbastanza sicuro fosse mia madre da giovane - sicurezza dovuta alle foto che avevo visto in gioventù quando ancora abitavo e militavo a Taki. [Note]Credo sia plausibile, no?. Accanto alla scrivania vi era un leggio con un libro. Più in là, dall'altro lato della scrivania, c'era una sorta di tavolo da lavoro simile a quello tipico degli architetti. Che servisse forse per la progettazione dei suoi simboli?
    Notato tutto il possibile, mi spostai a leggere il libro così da cercare di capire se quella stanza poteva essere foriera o meno di informazioni. Fui bacchettato violentemente sulla mano. La ritrassi, indispettito. Seguì poi la comparsa di un bastone e, attaccato ad esso e solo di conseguenza, di quello che sembrava un vero e proprio fantasma. EBBENE? Mi chiese, guardandomi un po' torvo. Ma non si limitò a guardarmi. Ronzandomi intorno mi bacchettò una seconda, una terza ed una quarta volta, ed ogni volta su un arto metallico diverso. Che storia è questa? Ora i Kagome vanno in giro a braccetto con quei disdicevoli marionettisti? Non apprezzai quel tipo di commenti, anche se era evidente provenisse da un uomo d'altri tempi, non abituato alle diavolerie moderne. Lasciai comunque che proseguisse. Non ho passato anni a perfezionare le mie arti per tenere unita la famiglia per poi vederne i membri ridotti a camminare come pupazzi di metallo. E cosa diavolo ci fa quel Drago, là? Mmmh...quella spada invece non è male. Mi piace. Il Kagi mi mancò di rispetto, interrompendo il mio avo che, evidentemente, non lo stava degnando della minima considerazione. Mi voltai, squadrandolo attentamente. Comprendevo l'eccitazione dell'incontrare un fondatore del Villaggio ma ogni luogo ed ogni persona si meritavano una certa quantità di rispetto. Non feci comunque in tempo a pronunciarmi che il fantasma parlò per me zittendolo e chiarendo la questione una volta per tutte. Questa è una faccenda di famiglia. Ho lasciato il mio chakra in questo Fuuinjutsu solo e unicamente per la famiglia, sono diventato più potente di quanto gli altri fondatori potessero immaginare, vincendo anche la morte, pur limitatamente alla mia famiglia. La Famiglia è Tutto. Quindi tanto piacere, sembri un bravo ragazzo, ma levati dai piedi e resta muto, ho un mio discendente qui. Toki-kagi, la ringrazio. Mi aspetti fuori. Dissi, attendendo e sperando poi che il mio antenato chiudesse il varco che aveva aperto in precedenza, di modo da lasciarci soli. Se non lo avesse fatto glielo avrei espressamente chiesto.
    Sono Kenzo Kagome. E tu che discendente sei? Spero almeno la quarta o quinta generazione, non sopporterei di aver iniziato un cognome solo per vederlo sparire in una manciata di anni. Hai il mio Simbolo, no? La Stella? lo sai già usare? La risposta venne immediata e spontanea. Sono il figlio di sua nipote, la bambina che, credo, è ritratta in quella foto. Sono un Kagome di quinta generazione, quindi. Ma non sono l'ultimo, per la sua felicità. Dissi con un certo orgoglio, indicando la foto sulla scrivania. Ma mi dispiace informarla che il potere della Stella è andato dimenticato nelle generazioni, o almeno credo. Mia madre non ha mai imparato ad usarlo, io non avevo mai avuto informazioni a riguardo e ho scoperto della stella soltanto pochi giorni fa. Benché fosse da sempre sul mio corpo, credevo fosse soltanto una voglia o qualcosa del genere. L'uomo poi proseguì col suo solito fare bonario e materiale. Ho scelto il nome Kagome perchè ambivalente. E' il nome dei fori in un cesto, che permettono di trattenere le cose importanti e lasciar scivolare via il resto. Ed è anche un modo per definire un uccello in gabbia, per rammentare il mio passato. E vuol dire anche circondare, per avvisare che i Kagome stanno sempre vicini. Anche se si odiano. Rimasi affascinato da quella metafora così potente, del tutto lontana dall'aspetto e dai modi finora dimostrati da quell'uomo: era fine, elegante, poetica. Con le ultime parole di quel discorso, tuttavia, mi stava facendo intuire quanto egli fosse in grado di scorgere in me. Il TUO nome quale è? E che importanza gli dai? Tuonò alla fine il fantasma. Il mio nome, qual era il mio nome? In quel momento avrei potuto pronunciare con relativa facilità le parole "Keiji Kagome". Nessuna presa sul mondo si sarebbe fatta più labile, nessun mio pensiero avrebbe lasciato la mia testa in favore delle suppliche di qualcun altro. Seppur stavo pagando un prezzo che non potevo immaginare, in quel momento, davanti al mio avo, avevo il pieno controllo del mio corpo. Ma risposi sinceramente, risposti ciò che non potevo nascondere. Il mio nome è Kensei Hito. Scese il silenzio e forse calò, per un breve momento, tutto il clima familiare e bonario che si era creato. Ma poi ripresi parola dimostrando che il ed il mio avo avevamo più in comune di quanto credessimo. Ho scelto questo nome perché esso significa portatore del dono divino o anche colui che brandisce il patto. Ed il patto che brandisco prende il nome di Yakusoku, di Promessa: essa è la Promessa di un padre al figlio. La Promessa di un capo alla sua gente. La Promessa di un guerriero alla sua anima. Ma, più semplicemente, mi racconta e descrive, dal momento che significa anche maestro dell’arte della spadaCol patrocinio di Nat/Fillira, questa parrebbe la traduzione più ovvia.. Ho sacrificato la mia vita per il mio Clan, per la famiglia che sapevo di avere, che sapevo condividesse con me il mio sangue: ho riunito le Lame Insanguinate sotto l'unica egida di Kenkichi Mikawa, ho dato loro una casa a Kiri, dopo i quasi due secoli di nomadismo ed emarginazione. Ho ridato lustro e memoria a dei segreti che rischiavano di rimanere inaccessibili dietro le impenetrabili cortine della Rosa d'Acciaio. Feci una pausa. Anche io, quindi, ho fatto tutto per la mia famiglia. Presi un profondo respiro. Anche io ho cambiato nome per la mia famiglia, proprio come ha fatto lei, dico bene? Ricordai le parole di mia madre a riguardo e le collegai al discorso che aveva appena fatto. Se aveva scelto il nome Kagome era perché prima ne portava uno diverso. Ma ho anche scoperto di avere un'altra famiglia, nel passato recente. Un figlio, per la precisione. Cosa farei per lui? Qualsiasi cosa. Il mio sguardo calò, mostrando una certa fragilità. Ma durò un solo istante. Rialzai la testa, proseguendo. Qualsiasi cosa, esattamente come i miei genitori fecero di tutto per far sì che io ottenessi una vita migliore della loro, più agiata, più importante, più piena. Così piena da costringermi per sempre lontano da casa a prescindere dalle mie volontà. E se avessi la possibilità di apprendere il potere per avere sempre vicini mio figlio e mia madre, non esiterei un istante: mi adopererei con tutto me stesso per impadronirmene e padroneggiarlo. Avrei ascoltato ogni cosa quell'uomo mi avesse detto e, se ne avessi avuto l'occasione, avrei provato a rispondere alle domande che mi aveva posto in precedenza. Quel che resta del mio corpo ormai è probabilmente poco, è vero. Ma tutto ciò non ha a che fare con i ninja sunesi. Queste sono protesi e, assieme ai miei poteri, mi tengono in vita. Un compromesso necessario per convivere con la mia natura. Nessun tipo di cura potrebbe rimarginare le ferite che questi arti sostituiscono. Era evidente che ciò che stavo dicendo avesse un valore più metaforico che reale. C'erano molte conoscenze che avrebbero potuto ridarmi i miei arti, se li avessi voluti. Per quanto riguarda il drago, invece, me lo sono ritrovato attaccato all'anima come un parassita. Non l'ho mai chiesto, non l'ho mai voluto. Si è avviluppato alle spire del mio ego nutrendosi dei miei poteri proibiti e non si è più staccato. Confido di riuscire, un giorno, a liberarmene. Sarei poi passato alle domande. Non so ancora usare il simbolo della stella, come avrà intuito. E non so neanche da dove cominciare, in realtà. Potrebbe mostrarmelo? E poi, cambiando argomento. Cosa sa lei del Simbolo del Sangue Perduto? So che è stato utilizzato come base per creare gli altri sigilli di questo villaggio. Ma come funziona? Potrei forse rintracciarlo in qualche modo? O lui o magari colui che lo utilizza. E, per ultimo avrei chiesto: Discendo, per caso, anche dal suo compagno Daigoro Kenkichi? La domanda sorgeva non soltanto dal fatto che condividessimo, evidentemente, la tecnica speciale, ma anche dal fatto che egli fosse un seguace di Midorinaka, come mi aveva detto Sho, e che io, a detta dei Custodi del Tempio della Promessa ad Azumaido, portassi i segni della corruzione della bambina maledetta.
    Tutto ciò che chiedevo era, quindi, conoscenza.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




     
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    Post undicesimo ( XIII )



    Il piccoletto, infondo, sembrava avere le giuste informazioni, anche il bluff era stato rivelato, portandomi a credere alle parole che seguirono. Midorinaka sembrava essere al Luccheto su indicazione di una donna, ma quel demone di certo non aveva un animo che riponeva fiducia nel prossimo, chi era colei che l'aveva convinta della veridicità di tale informazione? Una terribile realizzazione giunse come un lampo. Mamma... La descrizione corrispondeva, lei si trovava al Lucchetto per chissà quale motivo. Me lo aveva tenuto nascosto, mi aveva mentito, che fosse davvero lei il contatto di Midorinaka? Ma quale era il suo intento?
    Per quanto riguardava gli Akaijin, questi parevano essere un meccanismo di difesa, come tale aveva senso che non fossero in grado di danneggiare il villaggio, ma sembrava che rivelare la vera identità di un potenziale bersaglio fosse più importante dell'incolumità dei cittadini. Sai per caso perché sono andati fuori controllo? O cosa stiano cercando? In più, perché agiscono solo di notte? Se sono davvero fuori controllo non dovrebbero imperversare per il villaggio costantemente? A meno che quello che cercano non sia qualcosa che si possa trovare solo di notte. Puoi aiutarmi a riguardo? La voce era divenuta più gentile, il fatto di potermi fidare di più aveva lasciato emergere la mia vera persona.
    Di solito metti in dubbio anche le domande che ti pone mio padre? Mi stupisce che tu sia ancora vivo. Mi lasciai scappare una piccola risata. Volevo semplicemente capire se si trattasse di persone scelte per i loro valori in battaglia o per le loro conoscenze dei sigilli, anche se mi pare di capire che siano capaci di entrambe le cose. Però una cosa non mi torna molto, perché se i fondatori erano quattro, la tradizione non è stata mantenuta con un'oligarchia tenuta da quattro pari? Perché sono tre? Si rifà forse ai simboli di Sole,Luna e Stella?

    Feci un cenno col capo al piccoletto, prima di lasciare la casa. Ottimo lavoro, Choji ma dimmi un'ultima cosa... Io cosa ci devo fare con l'informazione che Jagi si sta dirigendo qui? Cosa vuole che faccia, mio padre?.

    Con un cenno della testa cercai di tranquillizzare Jaro, avrei voluto accarezzarne il pelo, ma avendo lui assunto le mie sembianze, sarebbe sembrato alquanto strano.
    Dormiva, non certo come una principessa, il giovane demone del sangue, ma non le ci volle molto per svegliarsi, udendo le mie parole. Me ne importa. Se qualcuno ha la capacità di convincerti della veridicità di un'informazione, senza che tu lo stia uccidendo, deve essere importante. Dalle voci che girano al villaggio si tratta di una donna dai capelli verdi con una cicatrice e, dalle parole che dicono di averti detto, non pare che tu l'abbia uccisa. Non hai mai pensato che volesse ingannarti? Che non giocasse dalla tua parte? Un brivido mi corse lungo la schiena quando, con occhi vitrei, Midorinaka prese parola; sembrava la stessa sensazione di quando ci eravamo incontrati la prima volta, ma molto più potente, come se tutto l'istinto omicida fosse ora focalizzato su di me, interpretai il non svenire come una certa soddisfazione. Pensi che questo ambiente serva ad intimidirmi? Perché era esattamente l'effetto che stava avendo, ma questo avrei evitato di dirglielo, oramai sembrava che dovessi ballare ancora per un po'. Certo che puoi, non ne dubito, ma continui a trattarmi come se fossi uno stupido, nonostante è evidente che non lo sia. Spinsi con forza il collo sul fodero, facendovelo aderire saldamente. Non sono veloce o forte come te, ma lo sono abbastanza. Pensi di poter riuscire a ritrarre la spada prima che io riesca a ruotare il collo abbastanza velocemente da provocare un'interruzione di continuità sulla mia pelle? Basta una goccia del mio sangue, a quel punto cosa accadrebbe, principessa Kenkichi? Il drago reclamerebbe la tua anima? La cosa più strana di tutto quel discorso era il sottintendere che lei ne avesse una. Fu allora che il simbolo sulla mia schiena brillò, come ad infondermi coraggio, solo per un istante, tuttavia in quel momento ero troppo teso per potergli dedicare attenzione. Non penso che a te manchino le zanne, ma le ho anche io. Non mi serve sconfiggerti per vincere lo scontro, mi basta morire. Sono un medico, so come fare. Uscii dalla stanza e sputai a terra, come se potesse aiutarmi a non vomitare dopo la visione di tutto quel sangue. Jaro, assumi le sembianze di Midorinaka, il tuo scopo sarà più di distrazione che non di un vero combattimento. Se dovrai parlare, cerca di essere il più stronzo ed arrogante possibile, pensa di essere il re di un mondo che disprezzi e reciterai bene. [ST]

    Il Kagi non sembrava particolarmente incline ad una soluzione diplomatica della faccenda, ma perché quella rabbia contro di me? Per quanto la ragazza avesse avuto accesso alla biblioteca assieme a me, non era di certo colpa mia se aveva avuto accesso alla biblioteca. Julia aveva specificato che avrebbe comunque potuto consultare e non ci siamo addentrati nei reparti proibiti.
    Un rotolo da richiamo, chiaramente modificato dal simbolo della Luna, avvolse il corpo di Jagi, come un drago antico e da esso cominciarono a venire sparati proiettili indistinti. D'istinto evocali la grande Zambato dal rotolo che tenevo nella cintura, stringendola salda con ambo le mani, preparandomi a fronteggiare l'indistinto attacco che si stava dirigendo verso di me. A circa tre metriPercezione 12 definii precisamente l'oggetto che mi era stato scagliato contro: erano quattro kunai, con la velocità di fulmini.
    Nonostante il mio petto fosse riparato dalla cotta di maglia, lasciarmi colpire non era saggio, il modo in cui erano stati evocati era a dir poco peculiare e non potevo essere certo che si trattasse di armi normali, pertanto avvicinai semplicemente l'ampia lama la mio petto, lasciando che le armi rimbalzassero su di essa. [SDI]Impasto MedioBasso, Riflessi Nera. Il movimento che faccio è estremamente breve, tiro semplicemente le braccia a me.
    Quando le armi impattarono con la lama riuscii a percepire su di esse uno strano odoreSegugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto. Il riconoscimento di una persona è possibile solamente entro brevi periodi di tempo, oltre i quali, in assenza di precedenti interazioni frequenti o prolungate o particolari motivazioni gdr sarà impossibile avere certezza dell'identificazione
    [Da chunin in su]
    , erano avvelenate! Questo vuole davvero ammazzarmi, sembra che ce l'abbia con me tanto quanto ce l'ha con Midorinaka! Neanche il tempo di pensare che avrei dovuto fronteggiare un ulteriore attacco, non avevo bisogno di capire che oggetto fosse per decidere di non rimanere fermo come un manichino; con una rapida spinta delle gambe ed un poderoso colpo di reni, scartai a sinistra di circa un paio di metri, lasciando che, quello che si rivelò essere un particolare chakram mi saettasse accanto. [SDII]Impasto Medio, Riflessi Nera + 2Anche quell'attacco si rivelò essere subdolo, perfino più del precedente! Non solo il chakram era cosparso di veleno, ma nella sua ombra era nascosta un'arma del tutto identica alla prima che precedentemente non avevo notato! [Nota]Con segugio dovrei percepire il veleno da due fonti diverse, in più uso Occhio di falco e Precezione 12. Se comunque non sarei dovuto riuscire a vederlo ignora l'ultima frase.
    Come un incessante uragano di ferro, il mio avversario continuava a scagliarmi contro armi da lancio instancabilmente; era giunto il turno di una selve di spiedi. Cazzo! Troppi, troppo veloci, e decisamente avvelenati. Con un unico movimento lasciai scivolare la grande spada dalle mani e mi raccolsi a riccio, comprendo con gli avambracci le gambe, prive di protezioni, offrendo quindi solo una minima superficie alla selva di colpi e lasciando che, quelli che mi colpirono, impattassero sulle protezioni. I precedenti attacchi parevano essere portati da armi normali, non avevo motivo di credere che per questi fosse diverso. [SDIII]Impasto Medio, Riflessi Viola + 6. Maschera e cotta dovrebbero ripararmi (considera che in realtà la maschera copre tutto il corpo ma mi pareva un pochino irreale non reagire XD).
    Un bersaglio immobile è però un bersaglio facile, non potevo sperare di resistere ad altri attacchi rimanendo in quella ridicola posizione; afferrai l'elsa della grande lama con la mano sinistra e mi alzai di scatto, sollevando anche il braccio che cingeva l'arma, e spinsi con la mano destra sul piatto inferiore della lama con un movimento verso l'alto e rotatorio in avanti, in modo che l'altro piatto si trovasse ad impattare con quattro ulteriori Kunai che , verosimilmente, mi avrebbero dovuto colpire le cosce. Più che come una spada, la uso come una lastra di metallo. Kensei non ne sarebbe felice. [SDIV]Impasto Medio, Riflessi viola + 6
    Jagi era instancabile e continuò la sua sequenza offensiva con un ulteriore lancio, stavolta perfino più rapido dei precedenti; ma qualcosa di esso attirò la mia attenzione. Carte bomba! Ma i proiettili erano già troppo vicini, non sarei riuscito ad uscire dal raggio dell'esplosione , avrei solo potuto provare a ridurre i danni incrementando la mia resistenzaImpasto MedioAlto in resistenza. Res Viola + 8.. I kunai esplosero poco prima di toccarmi, generando una forza esplosiva che mi lanciò indietro di un paio di metri, avvolgendomi completamente ma producendo di fatto, non molti danniCon Res. riduco il danno a 25 (Le tacche avanzano ma, essendo in pericolo, impasto il massimo istintivamente). Protezione 20 su tutto il corpo. Considero 1/2 leggera diffusa senza fare i calcoli con la cotta., quella però poteva essere la chiave per una controffensiva e per capire quali fossero le vere intenzioni del Kagi.

    Lasciai che il mio corpo venisse sbalzato dall'esplosione e rotolai indietro, come se avessi perso i sensi; i danni sul mio fisico potevano non essere molti, ma i miei vestiti dicevano tutt'altro. Avrei quindi finto di essere svenuto, volevo vedere se Jagi mi avrebbe ignorato e si fosse dedicato ad uccidere Midorinaka, o se invece si fosse accertato della mia morte, provando addirittura ad esserne sicuro, con chi ce l'aveva veramente?

    Se il kagi mi avesse ignorato e si fosse diretto verso la casa, da essa sarebbe spuntata Midorinaka, o meglio, Jaro con le sembianze della Kenkichi. Cos'è tutto questo chiasso? Se disturberete oltre il mio sogno rigeneratore sarò costretta ad impiccarvi con le vostre stesse budella, maledetti insetti! Avventandosi contro di lei, Jagji avrebbe però avuto una spiacevole sorpresa: la ragazza avrebbe letteralmente ululatoUlulato [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore emetterà un potente ululato che scuoterà gli animi dei nemici entro 6 metri di raggio che si espande con velocità pari alla Conventrazione dell'utilizzatore. I nemici colpiti saranno Scoordinati per 2 round. Se il valore di furtività dell'utilizzatore è superiore a quello di percezione attuale del nemico, l'ululato risulterà provenire da tutte le direzioni.
    (Consumo: 1/2 Basso)
    [Da genin in su]
    nella sua direzione [SAII] mentre alle sue spalle sarebbe apparso un enorme dragone di fuoco, proveniente dalla mia bocca e diretto ad avvolgerlo completamente! [STA]Grande Dragone di Fuoco - Katon: Gouryuuka no Juts
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca fino a 3dragoni di fuoco, di raggio pari a 3 metri. Hanno gittata pari a 30 metri e traiettoria lineare. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Ha potenza pari a 50 e può causare Ustione (DnT Media). Possono ignorare difese e strutture naturali non rivestite di chakra, oltrepassandole. Se scagliato verso il cielo, può provocare un annuvolamento consistente, pioggia e temporale.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto ogni drago)
    [Da jonin in su]

    Velocità Viola
    Subito seguito da un'assalto di Jaro, che avrebbe riassunto la sua forma e provato ad artigliare il nemico al collo. [SAIII]Artigli [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può colpire l'avversario con i propri artigli, potenza 30. Può ridurre di 10 la potenza una volta per round per infliggere Ustione (DnT Medio). Ogni membro del branco nel raggio d'azione aumenta la potenza di 5, fino a un massimo di 20.
    (Consumo: 1/2 Basso)
    [Da jonin in su]

    Potenza 35 (c'è Okami entro 18 metri) . Stat Blu.


    Se invece Jagi avesse mostrato interesse nell'accertarsi della mia morte o, peggio, se avesse provato ad attaccarmi ulteriormente, avrei capito che quella sua furia era mirata non verso la ragazza, ma proprio verso di me! Un soro "clap" sarebbe risuonato nell'aria, non appena il Kagi avesse fatto una delle azioni sopracitate avrei infatti battuto assieme le mani, alzandomi istantaneamente in piedi al grido di Hajime!. Quell'azione , apparentemente senza senso, aveva invece ben due funzioni: la prima era quella di attivare una tanto semplice quanto insidiosa tecnicaScambio - Kawase
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'illusione si attiva se la vittima sente l'utilizzatore battere le mani o schioccare le dita. La vittima avrà la visione destra/sinistra invertite. Una volta a round l'utilizzatore può battere le mani o schioccare le dita per scambiare nuovamente la percezione. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu -
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: MedioAlto / Mantenimento: MedioBasso)
    [Richiede Esperto di Genjutsu]
    [Da genin in su]
     [STA] di mia invenzione; l'altra era il segnale che Okami stava aspettando. Come un treno l'enorme lupo grigio-azzurro sarebbe uscito dalla casa in cui era nascosto ed avrebbe caricato il nemico come un treno, tentando di colpirlo al collo con i poderosi artigli, potenziati dalle reliquie degli spiriti lupo. [SAII e III]Movimento + Adr. Artigli, Potenza totale 65 (35 adr + 30 equip Okami.

    Artigli adamantini [Potenziamento]
    L'utilizzatore possiede degli artigli e zanne speciali ed ottenuti dopo il bagno nella sacra pozza del sole degli spiriti lupo. Il potenziamento di Artigli adamantini si applica anche a "Zanne ed artigli"
    Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3)
    [Da chunin in su]

    Movimento velocità Viola + 2
    Attacco con Impasto Medio, Velocità Viola + 8

    Le 2 tacche extra in velocità le spiego adesso

    L'immenso lupo, che se tutto era andato come doveva Jagi avrebbe visto provenire dal lato opposto da quello da cui proveniva realmente, era rapido, più di quanto non fosse mai stato, come se l'ordine che gli avevo imposto potenziasse le sue azioni.
    Sentivo con lui un legame profondo, arcaico, come se stessimo cacciando assieme una preda in un tempo ed un modo che gli uomini avevano dimenticato da tempo, un legame più profondo di quello con cui ci vincola il sangue. [Nota] Attivazione prima abilità della TS: Apertura della caccia. Consumo basso per 2 tacche in Vel ad Okami.


    Chakra:  45.5(47.5)/80
    Vitalità: 17.5/18
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  625
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: parata
    2: schivata
    3: parata
    Slot Azione
    1: parata
    2: adr/movimento
    3: adr
    Slot Tecnica
    1: trasformazione
    2: Drago di fuoco/Kawase
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Zanbato × 1
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Jaro: 3/12
    Chakra Okami: 11.5/15









     
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    Simbolo della Stella

    ---Kiri---

    La donna è morta nell'attacco, quando Kiri schiacciò la ribellione. Il suo nome è il primo tra le vittime. Si chiamava Kaname Terumi. Sarebbe stato semplice verificarlo una volta tornati a Kiri. Intanto alle secche parole di Kensei l'uomo replicò il suo inchino. Naturalmente. Saprò rimediare. Ryuwhan è un bambino muto, al tempo dell'azione Kiriana contro la Vera Nebbia di Sangue avrà avuto otto o dieci anni. Trasandato, lunghi capelli. Aveva appreso a comunicare disegnando con il chakra a mezz'aria. Non era molto, contando che erano passati almeno cinque anni, ma comunque non si guarisce certo dal mutismo. Toki-Kagi accettò la specifica sulla Profezia, pur facendosi più scuro in volto.

    Lasciato Byakuei all'esterno della stanza segreta, dopo poco anche Toki-Kagi venne esortato ad andarsene da ciò che restava del fondatore Kenzo Kagome, per il quale il colloquio con la famiglia era di prioritaria importanza. Con un inchino formale si sarebbe congedato, mentre l'apertura veniva chiusa dallo spettro in modo che i due, antenato e discendente, potessero comunicare in pace. Impossibile dall'esterno udire o percepire cosa accadeva dentro. Impossibile dell'interno udire ciò che accadeva fuori, come fossero in mondi diversi. Alla prima e più importante domanda Kensei rispose onestamente e con prontezza, ottenendo un'espressione sorridente ed estremamente soddisfatta , con il petto in fuori per l'orgoglio. Il figlio della mia piccolina! La luce degli occhi del nonno, ah ma che meraviglia, che meraviglia! Gli si avvicinò, improvvisamente amorevole. Lo dicevo che quella ragazza aveva la stoffa per donare dei discendenti anche se non era portata per le arti ninja! Temevo che quel mezzo fallito che si era scelta per marito non fosse nemmeno capace di giacere con una donna ma devo ricredermi! Diede una pacca sulle spalle al Mizukage. E anche tu ti sei già dato da fare! Ottimo, ottimo! Maschio o femmina? Quanti anni ha adesso? Fu la frase successiva a rompere un pò l'atmosfera, facendolo trasalire. COOSA? Perduto? Come avete fatto a smarrire l'eredità che vi ho lasciato? Era l'UNICA che valesse la pena tramandare! E dire che avevo dato istruzioni chiare su come addestrare a usarla a quel buono a nulla per passarla ai figli assieme al cognome! Razza di smidollato, ho fatto bene a non ricordarne nemmeno il nome! Puah! Sembrava avercela col padre di Keiji, ma evidentemente nessuno dei due presenti poteva sapere come mai non avesse tramandato le conoscenze che gli erano state affidate...vergogna forse? O desiderio di allontanare un così ingombrante "bis-suocero"? Una Voglia? Ma è roba da matti! Scambiare un fuuinjutsu così preciso e raffinato, che ho innestato direttamente nel patrimonio genetico, con una Voglia? E quando hai visto che tuo figlio aveva una voglia identica non ti sei fatto due domande? Improvvisamente si fece preoccupato. Perchè tuo figlio HA la Stella, vero? Mi sono impegnato per essere sicuro che durasse almeno cento generazioni!

    In ogni caso alla fine sospirò, cercando di riguadagnare compostezza. Per il cielo stellato...immaginavo che nel giro di qualche generazione qualcosa sarebbe andato perduto, ma non credevo così tanto e così in fretta. Che sventura. Scosse il capo, passando poi alla parte finale della loro presentazione, quando chiese a Kensei del suo nome. Ascoltò con attenzione, carezzando la sottile barba. Mmh. Quindi sei nato Kagome, ma hai poi scelto un diverso nome come feci io. Annuì. Posso concederlo. Ma pretendo che tuo figlio prenda Kagome come cognome, se non ha scelto un nome proprio, o può sognarsi la mia eredità! E poi ci fu il momento delle molte e lunghe domande del discendente all'antenato, che nel frattempo liasciava la barba.

    Mpfh...Daigoro Kenkichi. Individuo discutibile, fissato con quella storia della ragazzina carnefice. Effettivamente mia figlia si sposò con un suo nipote. Tecnicamente siete imparentati alla lontana, ma spero sia chiaro che non ho mai approvato l'unione e ho vietato a mia nipote di prendere quel cognome. Evidentemente solo per orgoglio, più che per effettiva ostilità verso l'altro fondatore. Portò poi la sua attenzione sulle protesi di Kensei mentre lui spiegava, muovendoglisi intorno con fare critico. Mmmh. Il suo unico commento mentre il discendente parlava del drago-parassita o di come fosse il potere a tenere unite e collegate quelle membra artificiali. Devi aver subito un trauma notevole se nella tua anima è rimasto abbastanza spazio per una creatura simile. Per fortuna la tua determinazione riempie il resto del vuoto o ti avrebbe divorato. Ammirevole, Kensei. Tuttavia... Gli avrebbe dato una bastonata sull'elmo, mentre tornava a sedere sul diario, severo in volto.

    Tuttavia mi dici che non sapevi nemmeno del Simbolo della Stella, eppure come pensi di essere sopravvissuto fino a ora? Indicò le protesi e il cuore del ninja. Quella roba, il tuo potere. Odio e Determinazione, no? Li conosco bene. Ma da soli non bastano. Chiunque altro non sarebbe riuscito a legare a sè degli arti senza vita in maniera tanto precisa solo con quelle emozioni. E' stata la Stella a concederti la forza necessaria, ma dato che non ne sei consapevole evidentemente brancolavi nel buio. Hai usato, male, il Simbolo della Stella fino a ora. Sbuffò. Ma ora lascia che nonno Kenzo ti dia una mano.

    Mosse il bastone, con la punta che lasciava una luce azzurra a mezz'aria fino a disegnare il Simbolo della Stella nella sua forma più basilare [Nota]

    . Questo è il Simbolo che ideai in gioventù, basandomi su una vecchia pergamena e sugli scritti che trovai di un certo Pangu, poco più che rotoli consunti, ma mi aiutò molto. E' la base su cui ho poi creato le altre applicazioni, la cui massima espressione è quella che porti sulla tua pelle, e che io portavo sulla mia. Nella sua forma più semplice il Simbolo della Stella consente di armonizzare e sommare due diversi Fuuinjutsu, e va disegnata come un ponte tra i due. Questo permette di prevalicare anche simboli con effetti opposti, o di sommarne uno con sè stesso, cosa normalmente impossibile. [Tecnica] Se non è cambiato qualcosa, tutti i Jonin del Lucchetto sanno utilizzarlo in questo modo, e forse qualche chunin esperto.

    Un colpo di bastone e il simbolo sparì, presto sostituito da uno molto più elaborato, analogo a quello usato da Toki-Kagi poco prima [Nota]

    Lavorando assieme agli altri due clan trovai il modo di rendere il Simbolo permanente e, usandolo come filtro per il tan'tien si riusciva a estendere e incanalare il potere armonizzante. Se la Guardia Diurna ha il Simbolo del Sole come potere permanente e quella Notturna ha il Simbolo della Luna, i Kagi, leader attorno a cui riunirsi, hanno il Simbolo della Stella come elemento predominante del sigillo. [Competenza] Con qualche piccola variazione si può ottenere qualche capacità diversa, ma il concetto rimane quello: unire e armonizzare.

    Fece svanire anche questo simbolo, puntando poi nuovamente il bastone verso Kensei, che percepì chiaramente il simbolo riscaldarsi. E poi c'è il potere che è possibile richiamare solo per coloro che appartengono alla mia stirpe. Il chakra viene costantemente accumulato dal Simbolo che, indistruttibile, agisce da secondo Tan'tien emettendo costantemente un chakra armonizzante nel corpo, guidato dalla mente. Gli effetti possono essere vari e di varia intensità. Io lo usavo per aumentare l'efficienza nel lavoro di gruppo e negli scontri, oltre che per unire jutsu di elemento opposto senza che si annullassero o interferissero a vicenda. Ritirò il bastone. Tu probabilmente lo hai usato inconsciamente per tenere il drago a posto e per ottimizzare le protesi, ma se ti allenassi per farlo in maniera cosciente probabilmente otterresti capacità migliori. [Nota]Per esempio delle tecniche derivate, o un'intera TS Oppure potresti usarlo per legarti a quel drago senza che lui ti controlli...o legarti a quell'altra volontà che sento dentro di te trovando un'intesa. Forse assieme buttereste via il drago. O ti legheresti maggiormente a quella simpatica spada che ha l'aria di sapere cosa sia una famiglia. Ma come per tutto, serve duro lavoro ed esercizio. Forse persino Sho lo usava inconsciamente per un qualche scopo.

    Quando fu il momento di parlare del Simbolo del Sangue Perduto il vecchio si accigliò. Capisco che tu sia divenuto un Kenkichi, ma onestamente io preferirei parlare della tua famiglia di sangue. Sbuffò. Il Simbolo del Sangue Perduto era un'eccezione. Non è di fattura umana, a quanto ne so. Nel clan Kenkichi ci fu una qualche ribellione da parte della figlia avuta dal capoclan in età avanzata. Si chiamava Midorinaka, ma questo penso che tu lo sappia, ed era assai abile e talentuosa, con un legame importante con gli dei dei Mikawa della Rosa. Non so se siano vere divinità o mostri creati in tempi antichi, ma di certo sono molto più che umani. Per non so quale manovra politica o per punizione decisero di sacrificarla agli dei e suo padre acconsentì. Al momento del sacrificio lei per fece un qualche patto con le divinità e ne accolse il potere dentro di sè, trasformando il suo intero sistema circolatorio sanguigno in un Fuuinjutsu di immensa complessità che imbrigliava il potere dei quattro Signori del Caos.

    Venne comunque battuta ma invece che morire si dissolse in una pozza di sangue, al cui centro restava il Simbolo del Sangue Perduto. Daigoro uccise il capoclan Kenkichi che era in fin di vita e scappò con quel lascito di Midorinaka. Quando venne qui imitammo quel complesso Fuuinjutsu, pur senza riuscirci, con qualche variazione e creammo dei Sigilli da usare come armi.
    Fece spallucce. Era un periodo di guerra e serviva potere. Con il Sole a fornire potenza, la Luna a fornire variabilità e la Stella ad armonizzare i flussi di energia, usando il Sangue Perduto come base e come radice generammo altri cinque Sigilli Antichi. Ognuno estremamente potente...ma tutti legati al Sangue Perduto cui erano ispirati...chi lo possiede può controllare gli altri cinque, se lo desidera e ha il talento adatto. Lasciò passare qualche secondo perchè Kensei assimilasse quelle informazioni.

    Di per sè il Sangue Perduto è l'unione tra una grande guerriera e quattro doni divini. Consente di Controllare alla perfezione il proprio corpo ed entro certi limiti l'ambiente circostante. Prende potere da Khorne della Furia, permettendo al portatore di usare l'ira quale fonte di energia, da Nurgle della Disperazione, che permette al portatore di trarre forza dallo smarrimento altrui, da Tzeentch del Cambiamento, che permette di convertire queste emozioni in chakra restando lucidi e per finire da Slaanesh dell'Ambizione, che permette di superare i propri limiti e sottomettere chi è inferiore. In pratica chi ha il Simbolo del Sangue Perduto diviene un guerriero perfetto, capace di combatere fino a quando ha nemici e determinazione, conquistando chi si sottomette. Tuttavia solo Midorinaka saprebbe usarlo al pieno del suo potenziale...tutti gli altri portatori in genere hanno avuto una o massimo due di questi talenti al loro servizio: Daigoro riusciva a sfruttare la Furia e il Cambiamento, ma non poteva sottomettere nessuno. Quando morì e lo passò a suo figlio, cugino di tuo nonno, questi invece era capace di controllare coloro che sconfiggeva, ma non sapeva sfruttare altre doti.

    Quanto tempo era passato? Quanto ancora poteva restare là?

    ---Konoha---

    Onestamente non saprei come mai gli Akaijin fanno quello che fanno. Replicò Choji. Ma so che non appaiono mai fuori dal Lucchetto e che la cosa va avanti da anni. Solo di notte. L'unica cosa che mi viene in mente è che nella Biblioteca c'è una sezione, consultabile solo dai Kagi, che viene aperta solo di notte. La chiamano Archivio Notturno, ma è più una mezza leggenda, non so se sia vero. Sbiancò poi quando Sho lo rimproverò per le sue domande, mettendo le mani sulla testa e chinandosi. Scusa, scusa, non si ripeterà! Però non so come mai ci siano solo tre leader e non quattro...forse perchè i tre Simboli di Sole, Luna e Stella sono riproducibili mentre l'altro no... quanto a Jagi-kagi, non sapeva cosa rispondere con precisione. Penso volesse solo avvisarti, sapendo che eri con Midorinaka. La scelta è tua.

    Lasciato il tappo con Ookami, lui tornò nella casa da Jaro (apparentemente non scoperto) e andò a confrontarsi con Midorinaka. Dopo un'iniziale impasse, specie quando lei tinse la stanza di rosso, lui cercò di spingerla a ragionare su chi e cosa la aveva portata in quel villaggio, tuttavia non ebbe il risultato sperato dato che l'espressione della ragazza rimase tale e quale. Ho pagato per questa informazione. E una cosa non cambia mai: chi ama i soldi fornisce informazioni corrette. Non ho motivo di credere che il mio informatore possa guadagnare qualcosa da questo posto. Tuttavia poi si accigliò. Ho visto una donna così nel Villaggio, ma non capisco di cosa tu stia parlando. Sii più chiaro. Chi è quella donna? Il mio informatore era un maschio, alto e con la pelle liscia, altro che cicatrici.
    Quando poi lui la sfidò, dicendo che poteva sempre sanguinare lei sorrise. Per questo la lama è nel fodero, NekoNeko. E posso smussarne la lama se voglio. Ma va bene. Ritrasse la sua arma tornando nel letto, di fatto lasciandolo libero di agire come meglio credeva.
    Quando diede gli ordini a Jaro dalla stanza di Midorinaka si udì chiaramente una frase a voce alta. Guarda che ho sentito, NekoNeko. Ti spezzerò una gamba dopo che avrai sistemato quell'inconveniente. Tanto sei un medico, no? Te la riparerai.

    L'incontro con Jagi-Kagi fu ancor meno efficace dal punto di vista diplomatico, tanto che Sho finì per difendersi da una raffica di armi che lo obbligò a grandi consumi di chakra per mettersi al sicuro, fino all'esplosione che lo coinvolse, permettendogli di cominciare una piccola recita. Con la balestra in mano Jagi-kagi lo guardò con occhi spiritati, attendendo qualche istante prima di sbuffare e procedere oltre. Aveva superato Sho, standogli comunque sufficientemente distante (almeno 6 metri) prima di avvicinarsi alla casa. L'apparizione di Jaro-Midorinaka gli fece digrignare i denti! ECCOTI, STREGA! Stava per sparare quando l'improvviso Ululato lo fece barcollare un poco. AARGH! Nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo che vide le fiamme arrivargli quasi addosso: fu rapidissimo nel lanciare quella che sembrava una cartabomba verso il drago, creando a mezz'aria una vera e propria barriera che disperse gran parte dell'offensiva [Difesa 1], mentre il lupo gli saltava addosso, trovandosi con il calcio della balestra a bloccare l'artiglio, tenendo Jagi al sicuro. Maledetti...e sia! Vi schiaccerò prima di uccidere la strega!

    Piazzò un piccolo rotolo da richiamo nella sua balestra e poi alzò l'arma verso il cielo, mentre con la mano libera puntava Sho. A ME! Ricordate che sarà Jagi-Kagi a UCCIDERVI! RICORDATE IL MIO NOME!! Semplice megalomania? Non proprio: la salva di armi che aveva scagliato fino a poco prima improvvisamente avrebbero preso vita (eccetto gli spiedi che Sho aveva ancora addosso), sollevandosi per aria e volando verso di lui fino a raggiungere il rotolo piazzato sulla sua arma, ma non senza aver cercato di travolgere, tutte assieme, Sho durante il loro viaggio, e dato che ne aveva schivato la maggior parte, quasi tutte gli sarebbero piovute addosso alle spalle [Tecnica 1]Riacquisto Aggressivo Talento: l'utilizzatore può approfittare del Riacquisto per eseguire un attacco con le armi in volo nei confronti di un avversario entro 15 metri. Le armi avranno Forza pari alla Precisione
    Riacquisto Avido Talento: l'utilizzatore può eseguire il Riacquisto entro 24 metri
    Riacquisto OrdinatoSpeciale: l'utilizzatore, se possiede Dimestichezza, può riporre le armi riacquistate direttamente nel Rotolo dal Richiamo come parte della tecnica.
    Ninjutsu Perfette Inarrestabili +20 Pot

    Statistiche: Velocità Viola +3 tacche. Riacquisto 8 Kunai (con i vari veleni) e 2 Chakram (con i vari veleni) e 4 Spiedi (con i vari veleni), che bersagliano Sho mirando diffusamente al corpo. Comunque vada l'impatto volano poi verso Jagi-Kagi entrando nella balestra
    ! LO RICORDATE IL MIO NOME? Avrebbe cercato di sferrare un calcione tutt'altro che elegante al muso di Jaro [Azione 1]Statistiche: Forza Viola+4 tacche, Velocità Viola+2 tacche

    Impasto Medio+4 For, +2 Vel
    prima di puntare la balestra contro di lui e sparare: i quattro Kunai avvelenati che aveva lanciato contro Sho all'inizio furono i primi a prendere il volo contro il lupo, cercando di trapassarlo [Azione 2]Statistiche: Precisione Viola+6 tacche - 4 Kunai con Veleno Debilitante B2 (-3 Intuito per 2 round), 1 Dose per Kunai, + DnT Medio (uno dei quattro) per poi voltarsi verso Sho e sparare nuovamente, questa volta quattro Kunai (la seconda volata di prima) e i due Chakram. DI' IL MIO NOME!!! [Azione 3]Statistiche: Precisione Viola+6 tacche - 4 Kunai Veleno Debilitante B1 (-3 Velocità per 2 round), 1 Dose per Kunai e 2 Chakram con Veleno Debilitante B1 (-3 Riflessi per 2 round) 1 dose in entrambi + DnT Medio (uno dei chakram) e tutti con Penetrazione 4 e subito dopo quattro spiedi e altri 4 kunai che erano ancora nel rotolo [Azione 4]Statistiche: Precisione Viola+6 tacche - 4 spiedi con Veleno Stordente B0 (Ferite Profonde e DnT Medio) e 4 Kunai con Veleno Debilitante B1 (-3 Forza per 2 round, 1 Dose per Kunai, tutti con Penetrazione 4 prima di applicare su sè stesso un Fuuda analogo a quello usato prima, ma senza attivarlo.

    In quel momento dal piano superiore della casa una finestra letteralmente esplose, mentre Midorinaka, vestita e con la spada appresso saltava verso una casa vicina. LA STREGA! Lei guardò sia Jagi-Kagi che Sho con superiorità, prima di iniziare a scappare per i tetti, apparentemente in direzione della Biblioteca. Era veloceVelocitù Nera. TU! PAGHERAI PER AVERLA FATTA SCAPPARE! Più che inseguirla ora Jagi-Kagi voleva vendicarsi...cosa avrebbero fatto Sho e i suoi lupi?
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Eredità dei Kagome


    Capitolo Terzo


    Atto XII
    Sbloccare il potere. †



    Rispondendo al Fantasma sulle mie origini, egli ebbe reazioni contrastanti. Fu entusiasta nel sapere che ero il figlio della sua nipote prediletta e fu contento di sapere che, benché ella non fosse in grado di utilizzare le arti ninja, il suo contributo nella riuscita del suo fuuinjutsu genetico fu vitale. I commenti su mio padre furono pungenti ma li lasciai correre: avevo trascorso così poco tempo con lui che non sapevo neanche se potevo dire di conoscerlo. A stanto riuscivo ad immaginarmi l'aspetto che potesse avere in vecchiaia. Ma subito i miei pensieri e le mie parole furono rivolte altrove. E anche tu ti sei già dato da fare! Ottimo, ottimo! Maschio o femmina? Quanti anni ha adesso? Sorrisi sotto l'elmo. Un maschio, Sho. Ha superato i vent'anni ed è già un ninja esperto, forse più di suo padre. Commetai. La reazione del bisnonno alle notizie successive fu però meno posata. COOSA? Perduto? Come avete fatto a smarrire l'eredità che vi ho lasciato? Era l'UNICA che valesse la pena tramandare! E dire che avevo dato istruzioni chiare su come addestrare a usarla a quel buono a nulla per passarla ai figli assieme al cognome! Razza di smidollato, ho fatto bene a non ricordarne nemmeno il nome! Puah! Disse, quasi sputando mentre ricordava mio padre. Che fosse quello il motivo della sua assenza, della sua latitanza? Che fosse il rapporto col suocero e col potere che esso aveva riservato per me che aveva costretto mio padre ad allontanarsi o, comunque, a preferire una vita perennemente lontano da casa? Lo lasciai continuare nella sua invettiva, rispondendo infine quando fui interpellato. Sì, Sho ha lo stesso simbolo. Pensavamo fosse una coincideza. Non sono rare cose di questo tipo tra padre e figlio. Dissi, a mia discolpa. Se il rapporto con i miei genitori non fosse stato così complesso, sia per via del fato che per via della lontananza, poi, forse avrei potuto pormi le giuste domande. Ma non era così che era andata fino a quel momento. Magari quando tutto questo sarà finito e riuscirò a risolvere i problemi del Lucchetto potrei portarlo qui cosicché tu possa conoscerlo e riferirgli tu stesso queste cose. Dissi, conscio del fatto che quella proposta non poteva non far piacere ad un uomo così legato alla famiglia.
    Fu poi il tempo delle risposte alle mie domande. A giudicare dal tono di Kenzo iniziavo a crede che l'uomo odiasse tutti quelli che non discendevano dai suoi lombi. Mpfh...Daigoro Kenkichi. Individuo discutibile, fissato con quella storia della ragazzina carnefice. Effettivamente mia figlia si sposò con un suo nipote. Tecnicamente siete imparentati alla lontana, ma spero sia chiaro che non ho mai approvato l'unione e ho vietato a mia nipote di prendere quel cognome. Evidentemente solo per orgoglio, più che per effettiva ostilità verso l'altro fondatore. I miei pensieri furono confermati. Fu interessante poi sapere che potevo dirmi discendente non di uno ma di due fondatori del Lucchetto. Questo vuol dire che avevo anche accesso al doppio delle stanze segrete della biblioteca. Ed a proposito di quello, dovevo sbrigarmi se volevo concretizzare il mio vantaggio su Midorinaka. Quindi una volta ricevute le risposte avrei dovuto fare l'ultima, importante domanda, prima di concedarmi - per il momento. Il fantasma mi girava intorno, osservandomi mentre parlavo. Poi, appena terminai, prese parola, sorprendendomi, per certi versi. Devi aver subito un trauma notevole se nella tua anima è rimasto abbastanza spazio per una creatura simile. Per fortuna la tua determinazione riempie il resto del vuoto o ti avrebbe divorato. Ammirevole, Kensei. Tuttavia... ricevetti una bastonata sull'elmo che mi costrinse a portare leggermente la testa in avanti per attutire il colpo. Mi domandavo come potesse, in quella forma, non solo materializzare oggetti ma pure usare per colpirmi! ... mi dici che non sapevi nemmeno del Simbolo della Stella, eppure come pensi di essere sopravvissuto fino a ora? Quella roba, il tuo potere. Odio e Determinazione, no? Li conosco bene. Ma da soli non bastano. Chiunque altro non sarebbe riuscito a legare a sè degli arti senza vita in maniera tanto precisa solo con quelle emozioni. E' stata la Stella a concederti la forza necessaria, ma dato che non ne sei consapevole evidentemente brancolavi nel buio. Hai usato, male, il Simbolo della Stella fino a ora. I miei occhi si crucciarono leggermente con le sopracciglia che si inarcavano e lo sguardo che diventava più attento e concentrato. La Stella era ciò che univa, ciò che armonizzava, ciò che fondeva gli estremi più lontani in un unicum perfetto e bilanciato. Nel mio corpo era servita per unire letteralmente la vita alla morte, per tenere salda la mio volontà e le mie necessità. Ma ora lascia che nonno Kenzo ti dia una mano. Continuò, mentre il bastone che impugnava iniziava a disegnare qualcosa nell'aere: era il simbolo della stella, forse nella sua versione più semplice. Mi spiegò l'origine del Simbolo, ricavato da degli antichi scritti di Pangu, e di come si fosse evoluto nel tempo. All'inizio era un singolo sigillo in grado di unire e armonizzare altri sigilli o uno stesso sigillo con sé stesso. Colpì in terra col bastone ed il sigillo disegnato in aria cambiò diventando uguale a quello che Toki-Kagi aveva usato su di me. Il Simbolo della Stella così modificato era in grado di filtrare il chakra del tantien prima di rilasciarlo potenziando il potere dell'armonia fino a nuove vette. Infine, puntandomi contro il bastone, mi spiegò che la forma più alta, come aveva già detto, era quella che io, Sho e mia madre portavamo sul corpo: il simbolo era una vera e propria nuova riserva di chakra armonizzato, capace di incanalarsi nei modi più disparati. In sostanza sia io che Sho potevamo usarlo in modi diversi e stava soltanto a noi scoprire come. Sorrisi sotto l'elmo sentendo i suoi consigli: furono apprezzati quelli sulla Yakusoku e su Koutsu, meno quello sull'ingombrante Kensei. La Promessa era un simbolo del mio Clan oltre che la mia spada, forse sarei riuscito ad approfondire le conoscenze dell'arma in qualche altro modo. Con Koutsu, d'altro canto, non avevo intenzione di trovare un accordo: volevo imprigionarlo, imbrigliarlo ed annientarlo, sfruttando magari i suoi oscuri poteri; volevo un'unione completa, totale, forse armonica nel senso che univa sapientemente due fulcri di puro odio e terrore ma, da senza dubbio sbilanciata in un'unica direzione. Sì, mi sarei impegnato perché accadesse questo, anche a costo di forzare quel potere sopito: avevo fatto un patto con quell'essere che mi poneva in una posizione di svantaggio e questo non era ammissibile. [Note]Sono ovviamente pensieri di Kensei. Quel che poi sarà eventualmente possibile fare in pratica e concordemente con tutto questo lo possiamo decidere per vie traverse.
    Non fu poi contento il mio antenato di passare a parlare del Sangue perduto. Me lo dovevo aspettare. Lasciai comunque che mi raccontasse tutta la storia prima di intervenire e spiegarmi. Storsi il naso quando mi raccontò di Midorinaka: la storia che mi era stata tramandata aveva completamente omesso il reale motivo della rivolta della figlia di Kenkichi, l'aveva glissata con la scusa della pura follia. Le cose, tuttavia stavano in modo ben diverso. Posi la mano sulla Promessa, sentendola vibrare. Avrei voluto qualche ulteriore dettaglio, se me lo avesse concesso. Avrei voluto tutti i dettagli ed avrei voluto sapere perché, fino a quel momento, ero stato tenuto all'oscuro di ciò.
    In ogni caso mi venne spiegato che dal Sangue Perduto furono forgiati altri cinque sigilli di cui, tuttavia, non sapevo molto. Mi sorsero alcune domande ma le trattenni, invitando Kenzo, con un cenno del capo, a proseguire nel suo discorso.
    Rimasi affascinato dal culto dei Kenkichi primitivi, principalmente perché ero all'oscuro di molte cose: sia il clan che la Yakusoku preferivano affrontare quegli argomenti dispersi nel tempo soltanto quando essi saltavano fuori. Le divinità erano quattro - e non soltanto Khorne come credevo - ed erano caratterizzate da aspetti specifici: Forza, Disperazione, Cambiamento ed Ambizione. Kenzo si riservava il diritto di credere che fossero semplicemente mostri monto antichi più che vere e proprie divinità. Il simbolo del sangue perduto, comunque, sembrava qualcosa di incredibilmente potente. Raggiungerlo prima di Midorinaka voleva dire due cose: privare la mia avversaria di ciò che stava cercando e poterlo tenere per me, cercando in qualche modo di aggirare le protezioni del Lucchetto. Se infatti lo avessi ottenuto, difficilmente sarei stato propenso a restituirlo
    Scusami Kenzo, non volevo mancarti di rispetto. Dissi, accennando un inchino. Ma queste informazioni potrebbero rivelarsi vitali. Non ho più molto tempo a disposizione, quindi dovremmo accelerare la nostra chiacchierata. Ti ho promesso che tornerò con Sho, lasciamo le discussioni meno impellenti al futuro. Midorinaka ha trovato il modo di tornare ed è venuta qui in cerca del Simbolo del Sangue Perduto. Tuttavia il Simbolo è stato trafugato dalla Biblioteca ma chi lo ha fatto permane al Lucchetto - e questo lo so per via di un macabro sistema di sicurezza che anima dei mostri chiamati Akaijin per stanarlo e cacciarlo finché non restituirà il simbolo. Gli Akaijin sono un complesso fuuinjutsu legato al sanque. Sarebbe interessante sapere se credi che possano essere disattivati in qualche modo e sarebbe interessante sapere anche se sia possibile fermare questo tipo di sistema di sicurezza, magari sostituendo il Sangue Perduto con qualcosa di analogo o anche posticcio, non importa, basta che non rinnovi lo scattare dell'allarme. C'erano qui due domande neanche troppo velate. Il trafugatore era un discendente di Daigoro Kenkichi, credo discendente diretto a differenza mia: sai se può essersi nascosto da qualche parte? Se hai creato una stanza segreta come questa per i tuoi discendenti, dubito che un uomo come Daigoro non abbia fatto lo stesso per i suoi o comunque che non si sia riservato un posto all'interno del Villaggio dove poter nascondere qualcosa. Chiedere a qualcuno se conoscesse la posizione di qualcosa che doveva essere segreto e di qualcun altro non era furbo ma dovevo ricorrere al tutto per tutto. Presi fiato per aggiungere le ultime due cose. Infine, un'ultima cosa, che credo possa farti piacere. Io sono qui per via di una profezia e, se sapessi qualcosa che mi sfugge, ti pregherei di illuminarmi: "Davanti all'antico Segno il sangue della Stella legherà nuovamente il loro destino. La stirpe dei servitori imbraccerà la speranza nello scontro finale. La Traditrice delle Lame di Sangue emergerà nella sua ricerca frenetica, e contro di lei l'Ombra dell'Acqua, nata da coloro che furono traditi. In una mano una Promessa, nell'altra un'anguilla, sarà affiancato dal suo passato recante la Stella, sotto l'occhio attento dell'uomo dai molti teschi. Il futuro o la morte. Tutti dovranno scegliere." La ripetei a memoria, aggiungendo poi tutte le conclusioni cui ero giunto, se fosse stato necessario. Il destino dei Kagome è quello di stare insieme. E ti prometto che sarà così. Avrei detto a chiosa di tutto. Prima di andarmene, però aggiunsi un'ultima parola. Avrei desiderio di portare un pezzo di te e del tuo sapere a casa mia. Cosa avresti piacere che io abbia?
    Infine mi sarei congedato con un breve inchino e sarei uscito dalla stanza, attendendo che il muro scendesse nuovamente e mi riportasse dal Cardinale e dai Kagi.
    Se avessi avuto le informazioni su Daigoro avrei immediatamente riferito il tutto a coloro che mi stavano aspettando: non c'era altro tempo da perdere.
    Se non avessi avuto le informazioni le avrei chieste ai Kagi: Sono anche un discendente di Daigoro Kenkichi. Avrei spezzato così il silenzio. C'è qualche altro posto che possa visitare, a questo riguardo? Quanto tempo abbiamo prima dell'Alba? Dobbiamo trovare il sigillo prima che lo faccia Midorinaka ed abbiamo soltanto questa notte! Il mio tono di voce era teso e grave. Il tempo era agli sgoccioli e non potevamo più permetterci di tergiversare.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




     
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    La Stella


    Post dodicesimo ( XIV )




    Forse il freddo terreno, forse il respiro forzatamente ridotto al minimo per renderlo impercettibile al kagi, forse l'incredibile silenzio che era calato da quando avevo cominciato la mia finzione, probabilmente tutte avevano fatto sì che il mio spirito fosse, in quel momento, particolarmente calmo. Potei pensare, mentre Jagi oltrepassava lento la mia posizione, per un tempo che sembrò infinito. Più informazioni accumulavo, più il tutto sembrava confuso: le parole di Choji sembravano sincere, eppure erano sbagliate; Midorinaka mi aveva infatti detto che non era stata mia madre a darle quella informazione, fortunatamente, e non aveva alcun motivo logico per mentirmi, mi aveva appena rivelato il segreto del suo vincolo, quella era di certo per lei una questione da niente, soprattutto perché non aveva idea che la donna dai capelli verdi e la cicatrice fosse proprio mia madre. Che motivo c'era di mettere in giro per il Lucchetto quella voce? La descrizione era decisamente troppo minuziosa e differente dall'uomo che effettivamente aveva detto alla principessa che il Simbolo si trovava qui per essere solo una successione di dettagli alterati; non mi trovavo davanti ad un lungo gioco del telefono, ma alla volontà di qualcuno di diffondere un'informazione fasulla, questo mi portava alla domanda successiva: Per chi?
    Una cosa del genere doveva obbligatoriamente essere uscita dalla mente della stessa persona che aveva dato la prima informazione a Midorinaka o da un suo alleato, non avrebbe altrimenti avuto senso; non solo, la persona scelta come falso informatore, mia madre, non poteva essere stata presa a caso, lei non era un comune abitante del Lucchetto, era lì da massimo un mese. Scegliere proprio lei voleva chiaramente coinvolgere me, ma non aveva senso dato che nessuno conosceva la mia effettiva identità; rimaneva solo una persona per cui quell'informazione avrebbe potuto essere significativa. Kensei. Certo, il bersaglio non ero io, ma lui, eppure era arrivato al Lucchetto furtivamente, così mi aveva detto, quindi teoricamente nessuno doveva essere a conoscenza della sua presenza lì, se non la persona che aveva viaggiato con lui. Pensateci, chi era l'unica persona che era fin da subito a conoscenza della presenza di Kensei al Lucchetto e che, inoltre, avrebbe potuto mandare Choji da me? Il Cardinale. Possibile che avesse organizzato tutto lui? Possibile che fosse stato proprio quell'uomo a dare l'informazione a Midorinaka, a diffondere notizie fasulle e ad attirare mio padre in questo posto? Ma perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere, a meno che.... La profezia?! Quella leggenda di cui mi aveva parlato mio padre, aveva forse intenzione di forzarne il compimento per un suo personale scopo? Ma perché? Chi era davvero quell'uomo e cosa ne avrebbe tratto? Qualunque cosa fosse non poteva essere niente di buono, altrimenti non avrebbe avuto motivo di tenerlo nascosto a Kensei e , di conseguenza, lui me lo avrebbe detto al momento dello scambio di informazioni.
    Mancavano ancora tasselli a quel puzzle, ma adesso ero convinto di dovermi opporre al compimento della profezia, o sarebbero stati guai per tutti; tuttavia, in quel momento, di guai dovevo pensare ai miei, che di certo non parevano essersi esauriti.

    Lo stratagemma non era riuscito e Jagi era riuscito ad evitare completamente la mia offensiva, cominciando la sua risposta con un delicato tocco di egocentrismo. Il rumore di ferraglia alle mia spalle e l'odore del veleno che ricopriva le armi [Nota]Investigatore + Segugio + Percezione 12 mi permisero di capire che, alle mie spalle, qualcosa si stava muovendo verso la mia direzione, probabilmente tutte le armi che erano disperse sul terreno. Senza pensare troppo eseguii un poderoso salto in alto, flettendo le ginocchia e dando un colpo in avanti col bacino, mentre slanciavo in dietro la testa, in modo da generare un momento che mi permettesse di eseguire una capriola all'indietro a mezz'aria , raccogliendo al petto braccia e ginocchia. [SDI]Basso. Riflessi Viola + 3
    Riatterrai sul posto giusto per vedere la misteriosa balestra del sole assorbire la armi che avevo appena schivato, non prometteva niente di buono ed il primo a testarlo sulla sua pelle fu Jaro. Il calcio lo colpì in pieno, lanciandolo indietro di circa un metro, il lupo nero si preparò quindi a subire anche il secondo colpo ma il lavoro fino a quel momento lo aveva sfiancato e quell'ulteriore sforzo fu quello che ruppe il legame che lo teneva in quel luogo, facendolo scomparire in una nuvola di fumo e lasciando che i colpi si piantassero nel terreno. [Nota]Jaro prende il primo calcio ed impasta Medio in Resistenza per difendersi dai proiettili, così facendo finisce il chakra e si disperde istantaneamente. Pertanto non uso SD
    Volse quindi l'arma verso di me, ma l'attacco su Jaro mi aveva fatto capire cosa mi aspettava e di certo non sarei stato immobile come un babbeo fintanto che il kagi non avesse preso la mira. Non appena vidi che stava cominciando a puntare l'arma destra di me cominciai a scartare verso destra, pertanto evitare la prima mandata di colpi fu relativamente semplice. [SDII]Impasto Basso in Riflessi e continuo il movimento (6 Metri)
    Per evitare il secondo assalto eseguii invece un movimento opposto, non appena vidi scattare le altre armi spinsi con forza sulle gambe per spararmi indietro, nella direzione dalla quale provenivo , per una distanza di circa tre metri. [SDIII]Impasto basso in riflessi, c'è comunque un po' di distanza tra noi che mi dà un po' di margine d'azione

    Fu allora che, con la sua caratteristica eleganza, Midorinaka si sparò fuori dalla casa e cominciò a correre verso la biblioteca, il kagi non prese bene quell'evento e, d'altronde, nemmeno io. Se le mie intuizioni erano giuste tutto stava andando secondo i piani di colui che si trovava dietro questa faccenda e lo avrei volentieri spiegato anche a Jagi, ma questo non sembrava intenzionato a ragionare. Voleva sentire il suo nome? Bene, lo avrei accontentato, ma non avrebbe apprezzato come pensava. JAGI! Urlai rivolto verso di lui, mentre sbattevoScambio - Kawase
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'illusione si attiva se la vittima sente l'utilizzatore battere le mani o schioccare le dita. La vittima avrà la visione destra/sinistra invertite. Una volta a round l'utilizzatore può battere le mani o schioccare le dita per scambiare nuovamente la percezione. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu -
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: MedioAlto / Mantenimento: MedioBasso)
    [Richiede Esperto di Genjutsu]
    [Da genin in su]

    + tecnica economica a risparmio 25%
    tra loro le mani con una veemenza tale da creare un forte rumore sordo che rimbombò nella notte. [STA]
    In quell'esatto istante Okami fuoriuscì dal suo nascondiglio e si fiondò contro il kagi che, se tutto fosse andato secondo i miei piani, avrebbe dovuto vederlo arrivare dal lato opposto a quello da cui realmente proveniva. [Nota]Per come mi figuro la situazione Jagi si trova sull'uscio della casa dov'era Midorinaka, rivolto verso di me, quindi Okami dovrebbe arrivare dalla sua sinistra e lui dovrebbe vederlo arrivare da destra. Non l'ho scritto nel post perché non so tu come ti sei immaginato il tutto.
    Come se un'istantanea era glaciale si fosse posata delicatamente sul mondo, tutto sembrò fermarsi; vedevo Okami, il pelo irto per l'emozione della battaglia, i muscoli sotto di esso tesi all'inverosimile e le zanne, sguainate come spade, brillavano alla luce della Luna; vedevo Jagi stringere con forza a sua maestosa balestra con sopra il simbolo del sole, mentre il suo volto era coperto da un elmo da battaglia, che fosse davvero lui? Se le informazioni di Choji erano davvero plagiate da qualcuno, anche quello poteva non essere vero. Infine vedevo me, immobile, a mani congiunte verso il kagi. Osservavo dall'alto e mi sentivo lontano, oltre le nuvole, oltre il cielo stesso, sentivo il vuoto dello spazio attorno a me. Vidi che sulla mia schiena la stella brillava e da essa una flebile luce, probabilmente visibile solo a me, si estendeva al grande lupo sulla cui fronte comparve l'immagine di una luna crescente. [Nota]Sblocco parziale della seconda TS. Okami ottiene 2 tacche in velocità più una ulteriore bilanciata da un malus uguale in resistenza. Anche io ottengo 1 tacca in Vel bilanciata da un malus di 1 tacca in Res + 1 Tacca in Vel per attivazione.
    Rapida come era giunta, quella strana sensazione scomparve, permettendo agli eventi di riprendere il suo corso. Distruggilo! [Nota] Pianificazione. 2 tacche in velocità per Okami ai fini di spaccare Jagi di botte. Come un treno l'enorme lupo fu addosso alla chiave [SAI]Movimento Viola + 5 e tentò di colpire la balestra che cingeva tra le mani, ma quella sarebbe stata solo un'abile finta Fintare Migliorato
    Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare una finta come slot gratuito Istantaneo. [Da genin in su]
    che avrebbe mascherato il vero intento della zanna destra : decapitarlo con un rapido doppio attacco dei suoi affilati artigli; un doppio fendente che si sarebbe incrociato a circa metà del suo collo. [SAIII] AdR Doppio + Impasto basso in velocità.

    Artigli adamantini [Potenziamento]
    L'utilizzatore possiede degli artigli e zanne speciali ed ottenuti dopo il bagno nella sacra pozza del sole degli spiriti lupo. Il potenziamento di Artigli adamantini si applica anche a "Zanne ed artigli"Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3)
    [Da chunin in su]

    Artigli [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può colpire l'avversario con i propri artigli, potenza 30. Può ridurre di 10 la potenza una volta per round per infliggere Ustione (DnT Medio). Ogni membro del branco nel raggio d'azione aumenta la potenza di 5, fino a un massimo di 20.(Consumo: 1/2 Basso)
    [Da jonin in su]

    Riduco di 10 la potenza per infliggere Ustione.
    Potenza 110, Forza Viola, Velocità Nera + 4.

    Nello stesso istante, in contemporanea a quel feroce attacco, io sarei scattato verso la biblioteca, tentando di raggiungere Midorinaka quanto prima, ma se Jagi mi avesse osservato, gli sarei sembrato andare nella direzione opposta rispetto alla ragazza.[SAIII] Mi muovo a Viola + 2 ma uso chakra repulsivo se necessario, vedi tu.
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]


    Cosa avrei trovato una volta giugno là? In quella strana partita di scacchi ero un giocatore o semplicemente una pedina?

    Chakra: 42.5/80
    Vitalità: 17.5/18
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 575
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600 (675?)
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Salto
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Movimento Okami
    2: Attacco Okami
    3: Movimento mio
    Slot Tecnica
    1: Kawase
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 13/15
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Storie di una Notte

    --- Kiri ---

    Lo spettro dell'antenato si lasciò andare a un caldo sorriso al pensiero di poter incontrare il discendente più lontano, e certo la domanda "hai già una fidanzata?" o "a quando il nipotino?" era in agguato nella sua mentre, ma si limitò ad annuire. Ah, mi sembra perfetto. Sarò ben lieto di incontrare l'ultimo discendente dei Kagome. Il discorso continuò, guidato dalle domande di Kensei e dalle risposte di Kenzo, passando dal Simbolo della Stella a quello del Sangue Perduto, sul quale il Kagome raccontò la vicenda così come la sapeva lui, avvenuta quando era giovane e in terre lontane, di cui aveva solo notizie di seconda mano e quindi forse lontane dalla verità più pura. La Yakusoku vibrava a quelle notizie, percorsa da emozioni contrastanti di ira, rimpianto, sete di vendetta e forse anche tristezza. Ricordi remoti che erano inscritti nel suo sangue e che sempre sarebbero rimasti vivi. Con un lampo la connessione dell'arma col suo portatore mostrò il prato della dimora dei Kenkichi alla Rosa durante una pioggia di sangue. Mostrò la Yakusoku che trafiggeva il cuore di colei che era sua figlia e sorella, dopo una battaglia terribile. Mostrò l'odio e il completo disgusto negli occhi di lei, che si era convinta di essere immortale e intoccabile, mentre Kenkichi faceva l'unica cosa corretta anche se questo lacerava la sua anima per il dolore. Mostrò anche una sorta di processo in cui uomini in abiti talari consacrati agli Dei del caos chiedevano, tutt'altro che ispirati dai loro patroni, la vita di Midorinaka o quella di Kenkichi come compensazione. Mostrò un fraintendimento di fondo, l'intenzione iniziale di Kenkichi di sacrificarsi, ma la sua scelta di non farlo dopo aver ricevuto la visita di un uomo dai lunghi capelli verdi, un profeta, che lo convinse del terrore e della tragedia che avrebbero avvolto il mondo se sua figlia fosse stata capoclan dei Kenkichi. Erano eco, come se tutti quegli eventi fossero coperti da una fitta nebbia e solo qualcosa potesse emergere: forse le innumerevoli vite dei Kenkichi successivi al primo avevano adombrato i ricordi del capoclan...o forse qualche altro effetto aveva gettato confusione in quei giorni così remoti. Tutto questo però si interruppe quando la necessità di organizzarsi si fece più impellente.

    Midorinaka è qui? Qualche folle ha trovato un modo per riportarla alla vita e la ha portata al Lucchetto? Mi stupisce che non ci sia uno stuolo di Kenkichi inchinati davanti a lei...ma in effetti Daigoro e i suoi sottoposti pensavano di andarsene in giro per il mondo a cercarla e avevano già cominciato a sparire quando ero vivo, non sarebbe strano se non restassero dei Kenkichi al Lucchetto. Ascoltò il resto del discorso, incuriosito. Akaijin? E il Simbolo del Sangue Perduto trafugato? Puah! Che razza di incompetenti a farselo rubare così! Non so bene cosa siano questi Akaijin, ma avevamo progettato un sistema di sicurezza per ritrovare i libri sottratti alla biblioteca. Borbottò. Un Fuuinjutsu vivente che prendeva energia dal Simbolo del Sangue Perduto e che si trova nel Naos della biblioteca dove solo i Kagi possono entrare, oltre ai fondatori. Avevamo usato diversi componenti per farlo e può generare una sorta di segugi cacciatori fuori dall'edificio per andare a recuperare i libri smarriti o rubati...forse i miei successori hanno modificato quello per dare la caccia a chi ha rubato il Simbolo, ma anche con tutte le modifiche possibili non potrebbero allontanarsi più di tanto dal Villaggio. Disse carezzando la barba. Senza sapere le modifiche è difficile sapere se può essere ingannato, dopotutto era collegato al Sangue Perduto Con un agile movimento del bastone toccò il terreno e come dal nulla una serie di frecce apparvero, conficcandosi in "qualcosa" che prese a sanguinare fino a definirne le forme, anche se in miniatura: un essere umanoide in armatura che fece qualche passo prima prima di generare dal suo corpo una sorta di cane mostruoso che grondava sangue da più punti e fuuinjutsu inscritti sulla pelle, prima che entrambi svanissero. [Immagine di Riferimento]jpg Noi lo chiamavamo il Bibliotecario Rosso. Francamente un pò grottesco, ma Daigoro insistette perchè il sangue fosse una componente fondamentale...robe da Kenkichi. Sbuffò. Se sconfitto il Bibliotecario anche i suoi segugi scompaiono, ma il Fuuinjutsu si riattiva dopo un pò quindi è abbastanza inutile farlo, però potrebbe ripristinare le sue funzioni originarie di controllo dei libri e dei rotoli della Biblioteca, dubito che i miei successori avessero pensato di rendere anche le modifiche al sistema capaci di ripararsi. Quanto alla domanda sul discendente di Daigoro Kenkichi, il nonno Kenzo replicò con una nuova sonora bastonata sull'elmo. Nipote, mi pare evidente che se aveva una camera segreta non ne ha certo parlato con me. In ogni caso dopo la sua morte e l'allontanamento volontario di molti Kenkichi la sua villa era decisamente un disastro e già si parlava di buttarla giù, poco prima della mia morte. Non so se lo abbiano fatto o meno.

    Infine Kensei parlò della profezia che lo aveva portato fino a quel punto, ottenendo però un'occhiata severa e accigliata. Attese che Kensei terminasse prima di esprimere tutta la sua disapprovazione. Una Profezia è un'arma a doppio taglio, un pericolo costante, Kensei. Fossi in te lascerei perdere ogni profezia e seguirei la mia strada. Io feci così al tempo. Onestamente non so cosa la profezia significhi nè potrei dare interpretazioni migliori delle tue. Ma come un nonno amorevole e severo vorrei insegnarti a fare attenzione. Sospirò. Le Vere Profezie sono poche, e sono assai pericolose perchè nel momento in cui la leggi o ascolti, nel momento in cui anche inconsciamente ci credi, tu stai di fatto sottoscrivendo un contratto. Impegnando il tuo Fato a prendere quella direzione. Credere a una profezia è il primo passo per farla avverare, e più gente ci crede e maggiori sono le possibilità che accada. Una profezia individua UN possibile futuro, ma esistono sempre profezie alternative o differenti, e sono tutte ugualmente valide. Se per caso tutte le profezie sparissero e ne restasse solo una, allora basterebbe anche una sola persona che ci crede per renderla molto, molto più probabile. E opporsi a una Profezia molto probabile può rivelarsi catastrofico. Fece ruotare il bastone tra le sue mani, mentre immagini stilizzate mostravano persone che dopo aver letto che sarebbero divenute povere iniziavano ad agire per salvaguardare più denaro possibile, finendo per fare investimenti rischiosi o azioni illegali e trovandosi poi senza niente. Al contrario coloro che cercano a tutti i costi di far avverare una profezia che li riguarda sono degli illusi o dei visionari e potrebbero perdere la loro umanità, diventando di fatto gusci vuoti, schiavi della profezia e privi del Libero Arbitrio. Meri fantocci che non troveranno mai soddisfazione ma faranno soffrire innumerevoli altri nel mentre. La scelta migliore sarebbe ignorarle e procedere liberamente, lasciando che il Fato segua la sua strada guidato dalle scelte e non dai consigli esterni. Di fatto però la scelta era di Kensei, il suo era solo un consiglio, forse persino di parte, sulla base delle sue esperienze passate.

    Anche il Simbolo della Stella che porti addosso è un contratto con il Fato. Farà sempre in modo che i Kagome possano avvicinarsi tra loro se lo vogliono, piegando appena il destino, ma senza mai esagerare e lasciando sempre spazio per le scelte. Se ti concentri, con tranquillità, potresti anche percepirne le vibrazioni nel mondo circostante e capire come fare a riavvicinarti ad altri che lo possiedono. Un Sensitivo potrebbe anche usarlo come medium per farvi comunicare indipendentemente dalla distanza. Quindi battè la mano sul diario. Posso manifestarmi così solo in questa stanza, ma se porterai via due o tre pagine bianche del diario potresti scriverci sopra, e io risponderei. Niente domande troppo complesse però, è uno strumento con dei limiti. Era il momento del commiato, con la parete che si modificava per consentire l'uscita. Nipote, sono estremamente felice di averti incontrato. E spero che la prossima volta porterai i tuoi discendenti. E magari parleremo un pò di cose meno serie! La famiglia serve anche a rilassarsi un pò! Ohohohoh!

    Guadagnato l'esterno trovò Toki-kagi assai frustrato e sulle spine, mentre Byakuei era come sempre serafico, intento ad ammirare i vini della cantina ma evidentemente attento a tutto ciò che aveva intorno. Jagi-kagi è sparito. Non rispondeva e sono uscito, ma non c'era alcuna traccia. Non penso fosse un clone, lui non conosce la Kage-bunshin. Disse in poche parole, palesemente preoccupato. Sono certo che avrà avuto un contrattempo. Disse il Cardinale, come se fosse la decima volta che ripeteva quella frase. Magari un Akaijin, oppure la stessa Midorinaka è passata di qui. Sono sicuro che tornerà. Cercando di distrarsi il leader del Lucchetto tornò verso Kensei. Cosa ha detto l'illustre antenato? Dopo il breve resoconto ebbe conferma che la residenza di Daigoro Kenkichi era stata demolita anni prima e convertita nel Palazzo dei Kagi, e se anche esistevano fuuinjutsu segreti erano ormai persi da tempo, senza contare che non avrebbero saputo come attivarli senza i giusti indizi. Mancano poche ore all'alba, se vogliamo recarci alla Biblioteca è il momento di farlo.

    L'accordo era comune e lo stesso valeva per gli intenti, anche se la misteriosa sparizione di Jagi-Kagi dava da pensare. Non ci sarebbe voluto molto per raggiungere l'ingresso principale della Biblioteca mentre la Guardia Notturna intorno a loro teneva a bada gli Akaijin (anche se stavolta Kensei riuscì a scorgerne uno in un vicolo, del tutto analogo anche se molto più grande, agli esseri mostrati dall'antenato). Julia-Kagi era sulla porta, altera ma al contempo tesa, specie nel vedere i due sconosciuti. I miei omaggi al discendente dei Kagome. E al suo accompagnatore. Disse senza trasporto, per mera formalità, prima di aprire le porte dell'edificio, pur guardinga. Prima di proseguire...quale è il piano? Fu Byakuei a prendere parola. Non ricevendo risposta ho mandato Choji a tenere d'occhio Midorinaka. A quanto sembra sta riposando nella sua abitazione, che per un'incredibile caso è molto vicina a quella che abbiamo preso per noi. In ogni caso ha un mio ciondolo con sè e mi ha confermato che non sta succedendo niente là. Abbiamo tempo. Toki-kagi interruppe. Voglio esserne sicuro. Disse mentre componeva un sigillo per sfruttare le sue doti da sensitivo per comunicare a distanza. Uhm...non riesco a raggiungere nessuno dei membri della guardia notturna che sono di stanza in quella zona..no, un attimo. Battè le palpepre, confuso. Sembra che Jagi-kagi li abbia fatti allontanare poco fa, recandosi di persona da Midorinaka? Guardò Julia assai stupito, con un'occhiata altrettanto confusa da parte di lei. Ma era con noi...non può aver fatto tutto questo... Con un sorriso affabile fu poi Byakuei a prendere la parola. Quindi o qualcuno sta tramando qualcosa, o avete una pessima organizzazione qui al Lucchetto? Questa la sua conclusione sarcastica, ma la porta era aperta e c'erano delle domande senza risposta.

    Cosa avrebbe fatto Kensei?

    --- Konoha ---
    Tutt'altro che scomposto dall'aver visto i sui attacchi andare fuori bersaglio, Jagi-Kagi pareva fuori di sè per aver perso l'occasione di attaccare Midorinaka e stava per rivolgere la sua furia contro il ninja della foglia quando il Jengutsu di quest'ultimo lo raggiunse, invertendo le sue percezioni anche se non se ne rese immediatamente conto. Quando Ookami sfondò la porta si voltò nella direzione del suono trovandosi con la casa sul lato sbagliato del campo visivo e perdendo qualche istante per capire che le cose non andavano, anche se il lupo era evidentemente nell'area che vedeva (per quanto speculare rispetto alla sua esatta posizione). Ma cosa? L'attacco del lupo, per quanto rapido e feroce aveva un difetto intrinseco che stava nell'anatomia della bestia: cercare di mordere la balestra che stava in mano a Jagi implicava voler fendere l'aria con gli artigli sopra la testa canina, rendendo estremamente complessa la buona riuscita del corpo (disgraziatamente i cani non hanno la libertà articolare di un braccio umano), quindi il gesto fu goffo e semplice da evitare...come se non bastasse mentre il lupo saltava avrebbe notato un cambio improvviso nel suo bersaglio, i cui occhi oltre l'elmo sarebbero avvampati di una luce verde quasi fossero avvolti dalle fiamme. In risposta all'attacco allungò le braccia facendo impattare la balestra sulle fauci aperte e spingendo così via il lupo. Gli artigli anche normalmente avrebbero avuto poche possibilità di raggiungere il collo, ma con quell'azione difensiva finirono solo per graffiare superficialmente gli avambracci del Kagi [Nota]Ferita Leggera per braccio. Sembrava che avesse completamente ignorato gli effetti del genjutsu, ma come?

    Nel frattempo il trucco dell'inversione fu sufficiente per garantire a Sho una fuga sicura alle calcagna di Midorinaka, le cui superiori doti fisiche tuttavia gli avrebbero impedito di raggiungerla per tempo, a meno di usare qualche tecnica di inseguimento che lui non possedeva di certo. Se non altro conoscendo la sua destinazione avrebbe saputo esattamente dove arrivare, anche se non poteva sapere cosa si sarebbe trovato davanti. Dopo pochi minuti perse di vista la ragazza, e poco più avanti trovò il corpo tagliato a metà di due Akaijin, un colpo netto che aveva sporcato di sangue tutto il circondario: forse considerato che versavano già sangue di loro e che non erano esseri viventi quegli esseri non costituivano un'infrazione del patto che legava la sanguinaria Kenkichi. MALEDETTO! Sbottò intanto Jagi-Kagi, puntando la balestra nella sua direzione mentre correva via, tenendo d'occhio il lupo a breve distanza...era come se fosse libero dall'illusione mentre alle spalle del Lupo era facilmente percepibile Choji che si era affacciato appena, preoccupato, dalla porta con un Kunai in mano, il cui manico era decorato con la forma di un teschio. E ORA...BOOM! Sollevò la balestra come se il colpo appena lanciato avesse un micidiale rinculo, ma in realtà non ci fu alcun attacco nè proiettile, e subito dopo tornò a dedicarsi interamente a Ookami. Tutto secondo i piani...

    Il fuoco ardente sparì dal suo volto celato e di colpo il Kagi scosse la testa, nemmeno si fosse appena svegliato, e vedendo Ookami imbracciò la sua balestra scartando lateralmente (nella sua testa per allontanarsi dal muro dell'edificio che vedeva nel suo campo visivo ma in realtà finendoci proprio addosso. Ma cosa? Che succede? CHI SEI TU? Più per il panico che per altri motivi sparò verso il lupo di cui non sapeva nulla: avendolo al centro della sua visuale l'illusione di Sho perdeva di significato e quindi una salva di quattro Kunai cercò di straziare le carni del canide [Azione 1]Statistiche: Precisione Viola+6 tacche - 4 Kunai con Veleno Debilitante B2 (-3 Agilità per 2 round), 1 dose per Kunai Choji a quella reazione si era premurato di rientrare dentro casa mentre restava a Ookami decidere il da farsi. Sho ormai era distante e comunicare con lui sarebbe stato impossibile.

    [...]

    Raggunta la via principale la strada per la Biblioteca era spianata, anche se un Akaijin stavano combattendo con due ninja della Guardia Notturna a un centinaio di metri di distanza e poco lontano un mostro era stato decapitato con un taglio netto, forse da Midorinaka stessa. Fermarsi per parlare era un'opzione, ma a parte dirgli che effettivamente avevano visto una ragazza correre verso la biblioteca non potevano fare altro: tenere a bada la creatura impegnava tutte le loro risorse al momento. La Biblioteca era in vista...e sembrava che la grande porta d'ingresso fosse aperta. Era stata Julia-Kagi o Midorinaka era già arrivata e si era fatta strada a fil di spada? In ogni caso avrebbe trovato un ostacolo a circa un chilometro dalla meta, quando due shinobi della Guardia Notturna gli atterrarono davanti, a una decina di metri di distanza. ALT! Identificati! Perdite di tempo, sicuramente.Recarsi alla Biblioteca di notte è vietato, e i Kagi sono alla Biblioteca, non ci si può andare. Inoltre girare di notte è pericoloso. Chi sei? Intanto in uno dei vicoli laterali alla strada principale una sagoma incappucciata seguiva la scena, forse era lei stessa intenta a recarsi alla Biblioteca ma avendo visto Sho lo aveva seguito per quel breve tratto, cercando sin dall'inizio di non farsi notare [Nota]La persona è a circa 9 metri. Furtività 9, Movimenti Silenziosi.
    Se percepita, ha un odore familiare, come se usasse dei saponi che Sho è abituato a sentire sin dall'infanzia.
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    Uniti per la Stella


    Capitolo Quarto


    Atto XIII
    Un passo indietro (?) †



    Avevo colto nel segno con la proposta di portare Sho. Benché fosse un genio nell'arte dei fuuinjusu, il carattere di Kenzo sembrava quasi caricaturale se non addirittura stereotipato.
    Quando mio bisnonno iniziò a raccontarmi quanto sapesse della storia di Midorinaka la Yakusoku inondò la mia anima già tormentata d'emozioni con altri sentimenti d'astio, di ira, di terrore ed anche di tristezza. Le parole di Kenzo divennero come una narrazione fuori campo mentre io venni ricacciato con forza nel mio mondo interiore davanti ad una serie di immagini infinita che riuscivo tuttavia a scorgere soltanto in modo confuso, complice una spessa nebbia dovuta, probabilmente, alla lontananza del ricordo o alla complice rimozione di questo da parte del Padre, del Figlio e dei discendenti che giacevano nell'arma. Vidi qualcosa che non mi aspettavo: l'arma che uccideva Midorinaka, Kenkichi che portava via la sua vita con le sue stesse mani, un padre che prendeva l'anima della figlia. Vidi la richiesta del sacrificio, vidi la decisione mutata del Capoclan dopo l'aver ascoltato una profezia da parte di un uomo coi lunghi capelli verdi. Mi resi immediatamente conto di quel parallelismo: una profezia. Anche io ero lì per via di una profezia. Il Cardinale mi aveva detto che aveva trovato la profezia su Midorinaka in un antico libro consunto. Antico forse quanto il Clan stesso? Più antico? Era dunque lecito pensare o supporre che fosse lo stesso profeta? Ogni strada andava battuta. Non avevo molte informazioni su Tenson Korin, quindi non potevo lasciare niente al caso.
    Midorinaka fu dunque sconfitta perché si oppose al suo sacrificio. Non fu una battaglia dovuta alla sua follia, non fu una cacciata dovuta alla sua smania di potere - o almeno, non fu direttamente questo. I miei pensieri divennero improvvisamente molto più confuso e tesi, incapaci di scindere ciò che fosse vero e ciò che fosse artificiale. Avevo creduto a tutta una serie di menzogne fino a quel momento? Quanto era vero di quello per cui avevo lottato?
    Quando il discorso di Kenzo finì la Yakusoku mi rigettò fuori, facendomi tornare a percepire e vedere coi miei occhi. Continuai col mio discorso, intenzionato a chiudere velocemente la questione perché il tempo stringeva. Midorinaka è qui? Qualche folle ha trovato un modo per riportarla alla vita e la ha portata al Lucchetto? Mi bloccai un attimo, mentre il discorso del fantasma continuava. Midorinaka era più vecchia del villaggio del Lucchetto quindi non avrebbe mai potuto sapere del destino del suo Simbolo del Sangue Perduto. Chi la aveva informata del fato di quel suo potere? Dovevo chiedere delucidazioni a riguardo. Ascoltai poi tutte le informazioni sul sistema di protezione che avevano ideato che pareva del tutto identico al funzionamento descritto per gli Akaijin con la differenza dell'obiettivo finale. Portai una mano al filatterio, incidendoci sopra il ricordi vivido di quella situazione con l'idea di non perdere neanche un dettaglio. Se sconfitto il Bibliotecario anche i suoi segugi scompaiono, ma il Fuuinjutsu si riattiva dopo un pò quindi è abbastanza inutile farlo, però potrebbe ripristinare le sue funzioni originarie di controllo dei libri e dei rotoli della Biblioteca, dubito che i miei successori avessero pensato di rendere anche le modifiche al sistema capaci di ripararsi. Portai la mano alla base dell'Elmo a sentire queste informazioni. Avevamo un modo per disabilitare gli Akaijin in modo definitivo - dato che se si fossero attivati per un'ennesima volta lo avrebbero fatto col solo scopo di rintracciare i libri trafugati e non il Simbolo del Sangue Perduto - ma ci serviva realmente quell'asso nella manica? L'alba stava per giungere e gli Akaijin si sarebbero disattivati nel giro di poche ore. Avevamo un intero altro giorno a disposizione per chiudere la faccenda? Ne dubitavo fortemente.
    Fui poi bastonato sulla testa quando chiesi della stanza segreta. Il vecchio aveva ragione: avevo dato per scontato un legame tra i fondatori nonostante fosse evidente la superbia del mio antenato. Dovevo aspettarmi soltanto un legame professionale e niente più.
    Quando, al contempo, parlai della profezia, l'uomo pronunciò un lungo monologo che avrebbe per sempre cambiato la mia visione sulla questione. Le Vere Profezie sono poche, e sono assai pericolose perchè nel momento in cui la leggi o ascolti, nel momento in cui anche inconsciamente ci credi, tu stai di fatto sottoscrivendo un contratto. Impegnando il tuo Fato a prendere quella direzione. Quelle parole erano vere. Non avevo mai messo in dubbio una singola parola del Cardinale da quando gli avevo sentito pronunciare quella profezia. La mia volontà di unirmi a Sho, il mio desiderio di potere, forza e vendetta era così grande che fui quasi accecato da tutto ciò che ne derivava. E se fosse stata tutta una suggestione? E se mi fossi fatto manipolare fino a quel momento? Cos'era più importante, essere l'eroe della profezia o essere la calamità che alcuna profezia può impedire? Credere a una profezia è il primo passo per farla avverare, e più gente ci crede e maggiori sono le possibilità che accada. Una profezia individua UN possibile futuro, ma esistono sempre profezie alternative o differenti, e sono tutte ugualmente valide. Se per caso tutte le profezie sparissero e ne restasse solo una, allora basterebbe anche una sola persona che ci crede per renderla molto, molto più probabile. E opporsi a una Profezia molto probabile può rivelarsi catastrofico. Quante persone credevano alla profezia di Midorinaka? In quel momento io, il Cardinale e Sho sicuramente ne eravamo a conoscenza e, dunque, eravamo viziati dalla nostra idea su di essa. Ci muovevamo per realizzarla o per evitare che una parte di essa si realizzasse ma sempre all'interno del suo schema. Il Collezionista di Teschi aveva parlato chiaro: lui era lì per vederla realizzata. Da quel momento, dunque, non potevo più dirmi suo collaboratore, almeno non su quel versante. Inoltre, le parole seguenti dell'antenato si lanciarono come ombre di sventura sopra tutte le mie azioni future: Al contrario coloro che cercano a tutti i costi di far avverare una profezia che li riguarda sono degli illusi o dei visionari e potrebbero perdere la loro umanità, diventando di fatto gusci vuoti, schiavi della profezia e privi del Libero Arbitrio. Meri fantocci che non troveranno mai soddisfazione ma faranno soffrire innumerevoli altri nel mentre. La scelta migliore sarebbe ignorarle e procedere liberamente, lasciando che il Fato segua la sua strada guidato dalle scelte e non dai consigli esterni. Le parole e le intenzioni di Byakuei non mi avevano affatto convinto precedentemente ed ora ancora più dubbi si insinuavano nella mia testa. Ero entrato per cercare delle risposte ma, da lì a qualche momento sarei uscito con un numero decuplicato di domande. Perché il Collezionista di Teschi era interessato alla Profezia? Essa era solo contingente rispetto al suo obiettivo. Perché mi aveva nascosto i suoi reali intenti? Il fatto che lo facesse per non inquinare le mie indagini non reggeva. Le sue motivazioni mi erano talmente oscure che, lentamente, iniziavo a pensare di essermi fidato di una persona talmente criptica da risultarmi, ogni volta che mi interrogato su di essa, sempre più oscura e meschina. Che la realizzazione di quella profezia avesse un secondo fine per lui?
    La risposta stava tutta nella stella. il Simbolo della Stella che porti addosso è un contratto con il Fato. Farà sempre in modo che i Kagome possano avvicinarsi tra loro se lo vogliono, piegando appena il destino, ma senza mai esagerare e lasciando sempre spazio per le scelte. Feci un breve cenno con la testa. Avevo compreso, sapevo forse cosa fare, seppur non avessi idea di ciò che mi attendeva. Strappai tre dei fogli del diario come suggerito e presi una penna dal calamaio lì vicino, nascondendo il tutto nell'armatura. Nipote, sono estremamente felice di averti incontrato. E spero che la prossima volta porterai i tuoi discendenti. E magari parleremo un pò di cose meno serie! La famiglia serve anche a rilassarsi un pò! Ohohohoh! Sorrisi leggermente sotto l'Elmo, seppur adesso freddamente più determinato di qualsiasi altro momento in quella giornata. Il piacere è stato solo mio. Kenzo. A presto. E così dicendo lasciai che il varco si riaprisse ed io mi ricongiungessi coi miei compagni. Trovai un Toki-Kagi a dir poco teso. Le parole che mi pronunciò non mi piacquero affatto. Jagi-kagi è sparito. Non rispondeva e sono uscito, ma non c'era alcuna traccia. Non penso fosse un clone, lui non conosce la Kage-bunshin. Disse la Chiave ma prima che potessi rispondere il Cardinale mi anticipò. Sono certo che avrà avuto un contrattempo. Queste le prime, sicure e inamobivili parole di Byakuei. Avevano qualcosa di strano che non riconobbi immediatamente. Lasciai correre il proseguo delle sue parole, concentrandomi su Toki-Kagi. Hai dubbi che fosse lui? Avevi detto di riuscire a vedere che fossi un uomo pericoloso: non ti sei accorto che Jagi poteva non essere lui? Sempre che i tuoi dubbi siano fondati. Chiesi. Nel frattempo mi avvicinai all'uscita, prendendo tuttavia la testa della fila e lasciando gli altri due dietro di me. Mi sarei poi voltato, guardandoli entrambi. Immagino che ipotizare che fosse una henge sia troppo, Toki-Kagi? Hai notato qualche dettaglio insolito? Qualsiasi fosse stata la risposta mi sarei voltato verso il Cardinale. Ho avuto modo di riflettere durante il mio incontro con Kenzo Kagome. Gli occhi gelidi e marziali caddero nuovamente su di lui. Il mio odio si sarebbe lentamente riversato nella stanza brandendo sia le carni del cardinale sia quelle di Byakuei. Le parole iniziavano a non essere più abbastanza. E non riesco davvero a capacitarmi di cosa tu possa guadagnarci da questa situazione. L'omocidio di tuo fratello, un uomo inviso a Kiri, doveva essere tenuto nascosto per le motivazioni che mi hai già detto e che tutt'ora mi paiono irrilevanti. Hai parlato della profezia, hai parlato di Midorinaka, mi hi detto esattamente ciò che avrei voluto sentirmi dire. Hai fatto leva sul mio passato. Tu già sapevi che io avevo affrontato e contenuto - ma non sconfitto - la figlia demoniaca di Kenkichi. Tu sapevi che quelle parole mi avrebbero portato a fidarmi di te. Mi hai usato e non so a quale scopo. Ma c'è una cosa che più di tutte mi ronza in testa, Collezionista di Teschi. Una pausa. Come faceva Midorinaka a sapere del Lucchetto? La sua storia è ben più antica e dispersa nel tempo di questo posto. Qualcuno deve averla indirizzata nel luogo adatto. Chi più di uno degli ex-membri della Nuova Nebbia di Sangue il cui capo era non solo estremamente interessato al Simbolo del Sangue Perduto, ma era anche un discendente di un seguace di Midorinaka, Daigoro Kenkichi. Ma il Cardinale era sempre un passo avanti a me. Io stavo giocando coi pedoni, lui stava già muovendo le torri. Da quello che ho sentito è stata una donna a dirle di venire qui, una sera era andata a bere in un posto terrorizzando i clienti e lamentandosi di una certa "tizia con la cicatrice e i capelli verdi" che le aveva venduto informazioni poco chiare su dove fosse il suo, e quoto "dannato simbolo". L'odio nella stanza tornò rapido e fugace dentro il mio corpo, facendomi impazzire dalla rabbia. Ahri!? Dissi, a denti stretti, digrignando e guardando il Toki-Kagi. Anche lui era sinceramente sconvolto da quella notizia. [Note]Giocato la cosa come Febh aveva proposto in chat per evitare un interpost. Bene. Bene. Dissi, più cercando di parlare con me stesso che altro. La Chiave poi mi chiese cosa fosse accaduto tra me e il mio antenato al che raccontai le cose omettendo la maggior parte dei particolari. Spiegai invece in dettaglio la storia riguardante il Bibliotecario Rosso. L'Alba sta per giungere e gli Akaijin stanno per terminare la loro ronda. Non credo che questa informazione sia più utile ma magari potrete utilizzarla in futuro. O magari avete un'idea da presentarmi, Kagi. Poi però il Kagi mi disse qualcosa che mi fece balenare un'idea folle in testa. La casa di Daigoro è diventata il Palazzo dei Kagi? Chiesi quasi a conferma ma, ancora una volta, più per parlare con me stesso e rimettere in ordine le idee. Voi Kagi siete stati tutti eletti insieme? Qualcuno di voi è di elezione più giovane ed ha sostituito qualcuno di più anziano? Se sì, quando è accaduto? I dubbi stavano lentamente salendo. Se quanto credevo era vero, il seguace di Daigoro poteva essere qualcuno che, da molto tempo, se ne stava protetto e nascosto senza che nessuno sospettasse di lui avendo accesso diretto alla residenza del suo antenato: un Kagi. È impossibile ritenere che uno di voi discenda direttamente dal Kenkichi fondatore? Ed avrei manifestato quel dubbio atroce, se le mie intuizioni fossero state corrette. Ovviamente il mio atteggiamento poi sarebbe evidentemente cambiato da lì al momento in cui lo avessi dovuto incontrare.
    Ora andiamo. Avrei detto, sbrigativo e nuovamente concentrato. Durante il viaggio alla biblioteca ebbi finalmente modo di vedere un Akaijin. Erano esattamente le bestie che mi aveva mostrato Kenzo. Il pensiero della sparizione di Jagi continuava a tormentarmi. La strada per la biblioteca fu relativamente breve. Giunti all'ingresso, una stanca e severa donna aspettava sull'uscio del grande edificio. Dedussi che fosse Julia-Kagi. I miei omaggi al discendente dei Kagome. E al suo accompagnatore. Non era esattamente contentissima della nostra presenza. Qualcosa sembrava turbare anche lei. Prima di proseguire...quale è il piano? Chiese, evidentemente incerta e guardinga. Volevo rispondere ma, nuovamente, il Collezionista di Teschi mi anticipò: sembrava evidente, a quel punto, che fosse lui che voleva considerarsi il protagonista di quella faccenda. Non ricevendo risposta ho mandato Choji a tenere d'occhio Midorinaka. A quanto sembra sta riposando nella sua abitazione, che per un'incredibile caso è molto vicina a quella che abbiamo preso per noi. In ogni caso ha un mio ciondolo con sè e mi ha confermato che non sta succedendo niente là. Abbiamo tempo. Mi voltai verso di lui, osservandolo di sbieco. Per puro caso? Chiesi, evidentemente poco sorpreso. Toki-Kagi fu altrettanto poco convinto e cercò in quella zona grazie alle sue capacità di sensitivo. E trovò problemi. Molti problemi. Jagi-Kagi aveva fatto allontanare tutte le guardie del posto per rintracciare e affrontare Midorinaka. Quindi o qualcuno sta tramando qualcosa, o avete una pessima organizzazione qui al Lucchetto? Commentò il Collezionista di Teschi, ricevendo dal sottoscritto l'ennesima occhiata gelida. Lui era il primo a tramare verso il Lucchetto. Magari qualche membro della guardia nottura o più probabilmente diurna fa il doppio gioco con persone esterne al Lucchetto per fornir loro informazioni. Dissi, con una certa precisione, lasciando intendere che quel commento fosse più una frecciatina diretta che una supposizione. Mi voltai verso Julia, proseguendo.Come mai ha passato tutta la notte in biblioteca? Cosa stava facendo o cosa stava cercando? Chiesi, semplicemente. Mi resi conto di non essermi presentato. Il mio nome è Kensei Hito, comunque. Piacere di conoscerla. Se avessi ottenuto delle informazioniMidorinaka tra poco sarà qui a reclamare ciò che le appartiene ma sono stato informato che non è più in questo luogo. Cosa temete dunque? Da quel che so Midorinaka è già entrata in biblioteca e si è comportata in modo relativamente civile. Sia il Cardinale che Sho mi avevano informato a riguardo di ciò. Mi offro di farle da guida nei meandri della biblioteca che le sono preclusi ma che non sono preclusi a me: io sono anche un discendente di Daigoro Kenkichi. Dissi, rivelando qualcosa che ancora non era stato detto. Come sapete il cognome di mia madre è Kagome ed io ho ereditato il nome di lei solo per intercessione del fondatore Kenzo. Il mio cognome sarebbe dovuto essere Kenkichi perché mio nonno discendeva da Daigoro. Il mio tono era fermo e grave. In quel momento mi sovvennero però le parole del Kagi che mi aveva accompagnato fino a quel momento: gli Akaijin cercavano i discendenti di Daigoro senza il Simbolo del Sangue perduto. Io, tuttavia, non ero mai stato attaccato. Perché? Dunque potrei presentarmi come garante di una corretta fruizione della biblioteca, magari aiutato dal ragazzo che avete incontrato e conosciuto ieri, il rappresentante della delegazione della Foglia, Sho Saitama. Ha convissuto con Midorinaka un intero giorno, se è ancora vivo si sarà guadagnato, almeno in parte, la sua fiducia. Se il Sigillo non è presente qui, non abbiamo nulla da temere. Potremmo sfruttare Midorinaka per stanare l'antenato col simbolo e, solo successivamente coglierla di sorpresa, tutti contro di lei, per annientarla o costringerla alla fuga.
    Ovviamente, se avessi avuto informazioni sull'ipotetica discendenza di uno dei Kagi, la situazione sarebbe stata ben diversa. Avrei proposto di cacciare ed annientare lui prima che potesse farlo Midorinaka ed avrei spronato i presenti a tener chiusa la biblioteca per depistare le intenzioni della Kenkichi che aveva stretto un patto con gli Dèi. Forse, potevo ancora puntare ad avere un vantaggio su di lei, in qualche modo, esattamente come avevo immaginato di poter fare fin dall'inizio. E il Cardinale? Di lui mi sarei occupato a tempo debito.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Verso la biblioteca


    Post tredicesimo ( XV )




    Jagi aveva evitato con facilità gli artigli del lupo antropomorfo, troppa per qualcuno che era soggetto alla mia insidiosa illusione, ma questo poco importava, ero comunque riuscito a crearmi la finestra necessaria a dirigermi verso Midorinaka, lasciando il kagi in mano ad Okami.

    La principessa del sangue era rapida, troppo per starle dietro, ma sapevo esattamente dove si stava dirigendo: alla biblioteca. Visto il momento di relativa tranquillità colsi l'occasione per ingerire due tonici che mi aiutassero a recuperare, almeno in parte, il chakra che avevo utilizzato. [SAI]
    Non potevo permettere che fosse vittima di quel burattinaio, il misterioso uomo che si nascondeva dietro tutto questo, ma perché? La motivazione più semplice ed ovvia era che tutta quella faccenda coinvolgeva la mia famiglia e decisamente non in senso positivo, ma c'era dell'altro, non potevo negarlo: provavo pena per quella ragazza. Nonostante i suoi modi, la sua furia e la cattiveria e rabbia di cui era capace, non potevo esimermi dal provare tristezza verso qualcuno che aveva visto la sua breve vita segnata dal tradimento e dalla morte. Mirdorinaka poteva essere un mostro, l'incarnazione degli dei del sangue, ma era davvero nata così? O era vittima di un destino che, anche se non l'avrebbe mai ammesso, era più grande di lei? Nel nostro mondo il confine tra vittima e carnefice è più sottile di quanto si possa immaginare, permettere alla profezia di compirsi, forzare in quel modo il destino che, crudele, avrebbe ancora una volta sfruttato la ragazza, non era una cosa che potevo permettere. Per me, per Kensei, per mia madre ed anche per lei, avrei agito per tutti, anche se non avessero voluto.
    Il passaggio della ragazza era segnato dai cadaveri degli Akaijin, il loro sangue permeava il terreno, eppure Midorinaka non pareva aver rotto il suo vincolo, probabilmente quelle creature non erano davvero vive e quindi non potevano morire. Distruggerle poteva forse essere paragonabile al rompere un allarme.
    Sul mio percorso potei anche notare due guardie notturne confrontarsi con i demoni, ma non potevo perdere tempo e decisi di continuare nella mia folle corsa verso la biblioteca; era vicina, la potevo vedere, la porta d'ingresso era spalancata come a monito per ricordarmi che il mio tempo stava per scadere, dovevo affrettarmi.
    Ma ancora una volta quel maledetto destino voleva porsi tra me ed il mio obiettivo: due guardie notturne mi atterrarono davanti cercando di bloccarmi, dovevo liberarmene il prima possibile; non era più il momento di custodire segreti, dovevo rivelare loro una verità che mi avrebbe garantito l'accesso alla biblioteca il più rapidamente possibile, o almeno questo avevo capito dalle informazioni che mi aveva fornito mio padre. Il mio nome è Sho Saitama! Inquisii mentre la mano destra spostava vestiti e cotta di maglia ed il busto ruotava per rivelare la stella impressa alla base del collo che oramai emetteva luce propria. Sono un erede dei fondatori e mi sto dirigendo alla biblioteca per salvare il vostro villaggio! Midorinaka si è impropriamente addentrata nell'edificio, dobbiamo fermarla prima che sia troppo tardi! Guardate! Indicai le porte spalancate della biblioteca, da quello che Julia mi aveva detto la notte dovevano stare categoricamente chiuse. I kagi sanno di me, sono l'emissario di Konoha che è arrivato ieri, ora non abbiamo tempo per parlare ancora! Venite con me, se volete, e se dovessi rivelarmi un bugiardo subirò senza fiatare la punizione che deciderete, ma non c'è più tempo! Dopo quelle parole, sarei comunque scattatoSempre massimo movimento con azione rapida, se serve verso la biblioteca. Chissà, forse se avessi percepito chi si nascondeva tra quei vicoli avrei agito diversamente, ma questo non lo sapremo mai.

    Okami intanto si trovava ad affrontare Jagi ed aveva avuto modo, a differenza mia, di vedere quel bagliore negli occhi apparire e sparire, lasciando spazio ad una persona chiaramente confusa ed ignara di quello che stava accadendo e di dove si trovasse. La selva di proiettili colpì in pieno il lupo sulle protezioni, non procurandogli alcun danno, mentre questo passava direttamente alla controffensiva. [S&M]
    Cinghie tribali degli spiriti lupo [Protezione]
    Le cinghie tribali degli spiriti lupo proteggono l'intero tronco e gli arti superiori del ninja grazie ad una struttura in pelle antica particolarmente resistenteTipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Gigante
    (Potenza: 40 | Durezza: 4)
    [Da chunin in su]

    Rapidi gli artigli della bestia scattarono, ma stavolta non proprio per uccidere, il grande lupo aveva capito che qualcosa era cambiato da quando le fiamme negli occhi dell'uomo erano sparite; le affilate lame che aveva sulle irsute mani si diressero infatti alle articolazioni dei gomiti del suo avversario, prima sarebbe scattata la mano destra di Okami verso l'articolazione sinistra e successivamente sarebbe scattata la sinistra verso la destra. [Nota] Tecnica Immobile
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Doppia zanna
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore esegue due attacchi in rapida successione. Il primo attacco avrà la Forza incrementata di 4 tacche mentre il secondo avrà la Velocità incrementata dello stesso valore. L'utilizzatore ottiene uno slot azione extra da poter usare per il secondo colpo della tecnica. Può utilizzare "Artigli" per l'attacco, ma deve pagarne il costo.Tipo: Taijutsu - Rendan
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: MedioAlto)
    [Da chunin in su]

    Artigli adamantini [Potenziamento]
    L'utilizzatore possiede degli artigli e zanne speciali ed ottenuti dopo il bagno nella sacra pozza del sole degli spiriti lupo. Il potenziamento di Artigli adamantini si applica anche a "Zanne ed artigli"Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3)
    [Da chunin in su]

    Le statistiche dei due attacchi sono:
    1) Velocità Nera + 4, Forza Viola, Potenza 60
    2) Velocità Nera + 1, Forza Nera, Potenza 60

    Utilizzo il consumo per artigli per entrambe, quindi un Basso in più.

    Chi sono io? Chi sei tu? Perché attacchi mio fratello? Di quale piano stai parlando? Noi ci stiamo solo difendendo! Ti rendi conto almeno di dove ti trovi?! Ringhiò la bestia, minacciosa, ma apparentemente titubante dal voler continuare quello scontro. Se infatti Jagi non si fosse più rivelato aggressivo, Okami avrebbe cercato di parlarci , chiarendo cosa era successo in quella peculiare notte e chiedendo all'uomo la sua versione dei fatti. D'altro canto, se il kagi si fosse dimostrato incline alla violenza, i suoi artigli sarebbero scattati rapidi nel tentativo di incrociarsi a livello del suo collo. [SAII]AdR Doppio + Impasto basso in velocità.

    Artigli adamantini [Potenziamento]
    L'utilizzatore possiede degli artigli e zanne speciali ed ottenuti dopo il bagno nella sacra pozza del sole degli spiriti lupo. Il potenziamento di Artigli adamantini si applica anche a "Zanne ed artigli"
    Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3)
    [Da chunin in su]

    Artigli [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può colpire l'avversario con i propri artigli, potenza 30. Può ridurre di 10 la potenza una volta per round per infliggere Ustione (DnT Medio). Ogni membro del branco nel raggio d'azione aumenta la potenza di 5, fino a un massimo di 20.
    (Consumo: 1/2 Basso)
    [Da jonin in su]

    Riduco di 10 la potenza per infliggere Ustione.
    Potenza 110, Forza Viola, Velocità Nera + 4.

    Successivamente una finta testata avrebbe mascheratoFintare migliorato il tentativo del lupo di affondare gli artigli della mano sinistra, tenuta a mo di becco, nell'incavo ascellare destro del nemico. [SAIII]Potenza 60, velocità viola + 5, forza viola
    Se invece Jagi fosse fuggito il grande lupo si sarebbe fiondato all'inseguimento dell'evocatore, senza perdere altro tempo con il Kagi.

    Chakra: 53.5/80
    Vitalità: 17.5/18
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 575
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: 
    2: 
    3: 
    Slot Azione
    1: Tonici
    2: Attacco Okami
    3: Attacco Okami
    Slot Tecnica
    1: Doppia zanna
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 12(10)/15 Okami sfrutta i 3 bassi temporanei della ts in questo round




    Edited by S h o ! - 11/5/2020, 11:27
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Caso o la Profezia?

    --- Konoha ---


    Le Guardie che avevano fermato Sho erano forse sue pari o poco inferiori sul piano fisico, ma erano in due, nel loro ambiente e (ma questo il ninja non lo sapeva) capaci di ottenere maggiore forza combattendo di notte alla luce della luna. Ma non erano stupidi e sapevano della presenza di visitatori, il più importante dei quali era appunto Sho Saitama da Konoha. Anche per gli illustri ospiti vige il coprifuoco. Le notti sono pericolose al Lucchetto e... Evidentemente rimasero spaesati per un istante quando lui accennò uno spogliarello davanti ai loro occhi, ma vedere la Stella sul corpo e la frase che accompagnava quella rivelazione fece cadere immediatamente nel dimenticatoio le eventuali battute di spirito sulla questione. Questo è inaspettato ma anche in questo caso devo chiedere...in che senso Midorinaka sta andando alla Biblioteca? Di certo non è passata di qui o la avremmo vista, o qualche altra guardia lo avrebbe fatto e dato l'allarme! Nel mentre il suo compare con una mano vicino alla bocca stava forse comunicando con gli altri membri del corpo di guardia o coi Kagi. Nè loro nè Sho notarono la sagoma che da un pò lo stava seguendo, ma prima ancora di ricevere istruzioni il ninja della foglia partì di gran carriera cercando di aggirarli. Sul momento li colse alla sprovvista ma con un Kunai in mano stavano già per bombardarlo e fermare la sua fuga, quando l'ordine di un loro superiore fermò la loro mano. Sho Saitama poteva proseguire. E non visto, anche il suo misterioso inseguitore.

    [...]

    Ancora confuso dagli eventi, Jagi-Kagi non era pronto a reagire in controtempo e non aveva nemmeno sfruttato appieno le potenzialità della sua balestra, trovandosi così con gli artigli del lupo che si piantavano nei gomiti, ancorandolo al muro anche se con danni decisamente ridotti, visto il parabraccia pesante che portava da entrambi i lati. Alla vista delle zanne grondanti saliva strinse i denti, determinato quantomeno a portare con sè il suo avversario se proprio non fosse riuscito a liberarsi e capire cosa stesse succedendo. Per fortuna il Lupo optò per parlamentare. Non so nemmeno di cosa tu stia parlando! Io non...non ero qui! Davo la caccia a quel tipo vicino al Palazzo dei Kagi! Di che piano parli tu? Sei forse il fratello di quell'uomo? Lui...non...non ricordo chi fosse...ho solo...solo la sensazione...fuoco verde e un grande mal di testa....ma perchè ho l'elmo da combattimento? Più che risposte aveva posto domande. Una qualche possessione o qualcosa di peggio?

    --- Kiri ---

    Nella cantina si respirava aria pesante, con Toki-kagi evidentemente teso anche perchè inconsciamente solo con due persone di cui sapeva decisamente poco, anche se una delle due era un discendente dei Fondatori. Sono un ninja addestrato nelle arti sensorie. A meno di jutsu di estrema complessità per replicarlo, quello era Jagi-Kagi. Non era al pieno della sua riserva di chakra, ma non conosce nessuna arte dei cloni e aveva appena finito di dare la caccia a Byakuei, quindi non mi sono preoccupato più di tanto Il Cardinale sorrise facendo un mezzo inchino. Ammetto di averlo fatto sudare un pò. Non sarò un maestro negli scontri diretti, ma quanto a nascondermi e fuggire ho un discreto talento, abbastanza da stancare anche un potente ninja come Jagi-kagi. Ovviamente con quella frase ottenne solo uno sguardo irritato da parte dell'altro Leader del Lucchetto, ma di fatto era plausibile, e lui aggiunse che Jagi si comportava come suo solito, senza nulla che sembrasse sospetto. L'aggressività di Kensei poi esplose, riempiendo la stanza come il calore di un incendio, abbastanza da far impallidire Toki-kagi, ma non tanto da smuovere la placida espressione di Byakuei, che pure dedicò la sua intera attenzione al Mizukage. Un accenno di chakra verde, affine a una fiamma, ardeva nel profondo dei suoi occhi, forse perchè stava ricorrendo alle sue arti per resistere a tanta pressione? Non rispose durante la lunga disquisizione, anche perchè di fatto non gli venne fatta alcuna domanda, se non alla fine. Innocente nel volto, Byakuei rispose che non ne aveva idea, ma che aveva chiesto a Choji di indagare appositamente, e quanto riferito era la storia della donna dai capelli verdi con la cicatrice. Ahri-san? Toki-Kagi reagì, inorridito al pensiero di quale complesso inganno potesse essere in gioco. Ma...beh, lei è arrivata prima di Midorinaka e non era certo sotto controllo ma...ma perchè fare una cosa simile? Il Cardinale avrebbe abbozzato. Su questo temo di non avere risposte. Quindi verso Kensei: Capo, come ho detto ho studiato la profezia, la stessa che hai letto anche tu. Mi riguarda, ma non è dannosa, mi vede solo come testimone di un evento storico molto importante, quindi voglio assistervi. Inoltre avviene in un luogo che mi riconduce alla vendetta. Forse mi vedete placido e tranquillo, ma solo perchè da molto tempo pratico un'arte meditativa per soggiogare le emozioni più brutali, in cerca di illuminazione. Posso però assicurarvi che anche nella freddezza della ragione il mio intento è puro: punire e uccidere il mio fratellastro. Non per Kiri, ma per me stesso. E se supportare te per compiere la profezia, e vederti vincitore, può essere vantaggioso per me, allora a maggior ragione mi dedicherò a questa impresa. Manderò immediatamente dei membri della Guardia Notturna a verificare e fermare Ahri-san, per capire se sa qualcosa.

    La spiegazione sugli Akaijin venne dopo, ovviamente Toki-kagi non sapeva del sistema di sicurezza ma convenne che era probabile che i suoi successori lo avessero modificato, tuttavia era entrato nel Naos una sola volta, alla sua elezione, per apprendere a usare più approfonditamente i tre Simboli del Sole, Luna e Stella, ma non vi era traccia del Bibliotecario Rosso. Tuttavia eravamo là, assieme, per apprendere e avevamo ogni autorizzazione. Quindi non aveva motivo di apparire. Siamo in carica da appena quattro anni. I Kagi vengono sempre eletti in gruppo, scelti tra sei candidati che vengono addestrati dai precedenti leader quando questi li ritengono pronti. Sfortunatamente sono morti poco dopo, prima di poterci trasmettere tutte le informazioni...quindi il Bibliotecario e gli Akaijin sono nozioni rimaste smarrite. Se pressato su quel punto avrebbe spiegato che i tre Kagi erano morti in missione, dopo che Cantha aveva pagato una forte cifra per convocare tutti e tre e studiare un fuuinjutsu di estrema complessità nelle loro terre: la Prigione di Shinryu, così era chiamato. Non erano mai tornati. E no, nessuno di noi tre ha sangue Kenkichi..

    [...]

    Julia-kagi non era conciliante come Toki-kagi, anche se meno aggressiva di Jagi-Kagi, sembrava più una persona pragmatica anche se dal carattere un pò freddo, ma va detto che aveva avuto una pessima giornata e che era sveglia da ore a lavorare in Biblioteca, e non certo per mettere ordine negli archivi. Il Cardinale accolse le due frecciate di Kensei limitandosi ad annuire. Questa è certo una probabilità concreta, ma non spiega le azioni di Jagi-kagi. Ho avuto ora risposta dalla Guardia Notturna...Ahri-san non è nella sua abitazione. La signora Kagome è salva e dorme tranquilla. Lo interruppe Toki-Kagi, ottenendo solo che la sua collega si accigliasse maggiormente. Non mi piace affatto...si può sapere cosa sta succedendo? Possibile che debba succedere tutto oggi? Disse con una nota di frustrazione crescente, per poi sbottare: Cosa pensa che stessi facendo, discendente del Fondatore? Midorinaka oggi ha detto di aver sviluppato una tecnica per tagliare i Fuuinjutsu come se nulla fosse. Anche se era solo una spacconata non posso prenderla sottogamba e sono venuta ad aggiungere sistemi di difesa e altri Sigilli. Non saranno potenti come quelli posti dai miei predecessori, ma anche se fragile un muro extra fa sempre comodo. Quando poi Kensei, dopo essersi presentato, chiese quale fosse il problema a far entrare Midorinaka nel tempio ottenne solo un'alzata di occhi al cielo da parte della Kagi, come se avesse fatto una domanda assurda. Fu Toki-kagi a rispondere per lei. La Biblioteca nasconde molti segreti e molta conoscenza, riservata solo al villaggio, e in alcuni casi solo alle alte cariche dello stesso. Non possiamo far entrare chiunque ci punti una spada al collo, anche a costo della vita. La Biblioteca è l'anima del nostro villaggio e tutti noi siamo votati a difenderla. Inoltre quando quella pazza sanguinaria non troverà quello che cerca, perchè il Simbolo non può certo stare al Lucchetto o gli Akaijin lo avrebbero trovato, per quanto ne sappiamo potrebbe distruggere tutto ciò che c'è dentro. Scritti dal valore inestimabile, persino alcune Pergamene di Indra! Non possiamo permettere che entri qui! E tuttavia, se entrasse guidata da qualcuno sufficientemente forte da contenerla, o da un gruppo di persone, forse si potrebbe far qualcosa, no? Ma manca ancora un attore della profezia, o sbaglio? Accolsero il discorso sulla discendenza con meno enfasi di quanta si aspettassero. La signora Kagome aveva accennato qualcosa sul fatto che suo padre fosse un Kenkichi, ma era nel mezzo di un delirio e non ci abbiamo dato troppo peso, pensavamo fosse confusa...avete detto Sho Saitama? Bah...premiarlo per essere sopravvissuto. E' solo colpa sua se Midorinaka è riuscita a entrare oggi. Il problema era come camuffare la Yakusoku...a detta di Sho Midorinaka aveva un olfatto sopraffino, non sarebbe stato strano pensare che potesse percepire quell'arma, se le stava vicina.

    Mi informano che hanno fermato Sho Saitama sulla via principale. Avvisò Toki-kagi mentre ancora discuteva sul da farsi, prima di sbiancare. Dice...dice che Midorinaka sta arrivando qui e che forse è già entrata! Julia-kagi compose pochi gesti a mezz'aria mentre due strani simboli comparivano sul dorso della mano, entrambi avevano il simbolo della luna come un piccolo satellite, quindi si mise in guardia, osservando attentamente i dintorni. Non può essere già entrata! Me ne sarei accorta! Sho aveva eluso le due guardie e correva verso la Biblioteca, e Toki-Kagi diede ordine di lasciarlo andare. Poco distante un Akaijin uscì da un vicolo laterale, come sempre orrido e grondante sangue e fece per muoversi nella loro direzione, salvo poi bloccarsi. Compaiono solo all'esterno della Biblioteca, non possono entrarci, sono stati progettati così. Ha senso se si pensa che nascevano come metodo per recuperare i libri trasportati con l'inganno dall'edificio. Deve essere sfuggito alle Guardie, non mi stupirebbe se ce ne fossero altri nei paraggi, ma qui non ci disturberà. Gli Akaijin dovrebbero fare questo? Chiese Julia-kagi, che non sapeva dei retroscena.

    Di Midorinaka ancora nessuna traccia mentre l'Akaijin si muoveva ancora, stupidamente, sulla via principale, bazzicando nello spiazzo davanti a loro forse senza vederli nè poter interagire con loro, dato che stavano davanti alla porta della Biblioteca. Sho se lo sarebbe trovato di fronte, verosimilmente.

    --- Assieme ---

    Nessun nuovo ostacolo sulla strada di Sho mentre proseguiva lungo la strada principale, la stessa che sarebbe poi arrivata sul piazzale che dava all'ingresso della Biblioteca, attraversato anche quella mattina in una situazione assai più calma (anche se emotivamente tesa). Era forse a cento metri e già vedeva, vicine all'uscio le figure familiari di Kensei e di Julia-kagi, più altri due che non conosceva. Ovviamente Non gli sfuggì anche il massiccio Akaijin [Nota]Grande 6 Unità, Energia Viola, Difesa Naturale 20. Entro 3 metri l'odore nauseabondo di sangue causa -1,5 alla Percezione e ai Riflessi. Se si possiede Olfatto Perfetto o Segugio il malus è doppio. Se si possiedono entrambi l'effetto è entro 6 metri. che voltò la testa nella sua direzione, come se lo stesse puntando! Quando ormai era a meno di cinquanta metri il bestione gli si avventò contro, provando a colpirlo con una duplice artigliata [Azione 1 e 2]Si muove fino a 30 metri per venirti addosso, ma verosimilmente vi "scontrate" prima. Velocità Viola+3 tacche. Doppia artigliata con portata 3 metri, Potenza 35 + DnT Grave (Sanguinamento) per ciascun artiglio. Forza Viola+3 tacche, Velocità Nera. Andasse come andasse dagli occhi avrebbe poi schizzato del sangue incandescente ad altissima pressione, non più spesso di un filo ma terribilmente pericoloso [Azione 3]Potenza 50, Penetrazione 4, Concentrazione Nera+1 tacca. Il "filo" è grande come uno spiedo, prima di aggredirlo nuovamente cercando di staccargli la testa e il busto con un solo morso [Azione 4][Potenza 40+ DnT Grave (Sanguinamento), Forza Nera, Velocità Viola+2 tacche]!
    Al di là di questo inconveniente, il problema venne anche poco più indietro, quando una sorta di nebbia insanguinata emerse da una strada secondaria, accompagnata da un grido di donna. AAAAH! La voce, inconfondibilmente, era di Ahri, che pur vestita con una divisa ninja antiquata che le copriva il volto con un cappuccio, venne lanciata nella strada principale con una discreta ferita da artiglio sul braccio. Dalla nube di sangue emerse un secondo Akaijin, che verosimilmente la aveva aggredita mentre pedinava Sho dopo averlo intravesto nella sua corsa forsennata. Per puro caso mentre lei si recava in biblioteca lo aveva notato e aveva scelto di seguirlo.

    Caso. O Profezia?

    Sho era a 30 metri scarsi da Kensei e dalla biblioteca al momento dell'attacco mentre Ahri era forse dieci metri più indietro. Un ciuffo verde copriva l'occhio sinistro ma l'altro, unica parte visibile del volto, tradiva irritazione e imbarazzo per essere stata scoperta mentre pedinava il figlio, e per aver abbassato la guardia contro un Akaijin dopo un mese e più che dimorava al Lucchetto.
    Cosa avrebbero fatto? E dove diavolo era Midorinaka? Che il suo taglia-fuuinjutsu fosse tale da non far scattare nessun allarme? O aveva usato qualche altro trucco? O era tutto un trucco?
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Quarto


    Atto XIV
    Riuniti



    Nella cantina del mio antenato la situazione era assai complessa. Toki-Kagi era teso come una corda di violino e il mio animo era sull'orlo di una violenta esplosione. La serafica espressione del cardinale rendeva tutto più complesso: sembrava quasi che le mie abilità non avessero effetto su di lui, per lo meno in modo diretto. Mentre la Chiave mi guardava con occhi stupiti e terrorizzati, l'uomo dai capelli argentei restava impassibile: una fiammella del tutto simile a quella che avevo visto in Kenkichi ardeva sul fondo dei suoi occhi, verde e viva, forse fonte del suo potere. Ascoltai le parole su Ahri di entrambi, sia quelle che la incolpavano che quelle che si domandavano della sua colpevolezza. Quella storia dipingeva il Lucchetto come un villaggio al limite dell'assoluta negligenza, che tanto s'adoperava per mantenere la segretezza dei suoi tesori e più invece mostrava il fianco al nemico. Lasciai che Byakuei finisse il suo monologo per poi commentare brevemente. Vedremo. In ogni caso, il Kagi si adoperò per controllare dove fosse in quel momento Ahri Yamanaka comunicando con le guardie notturne in pattuglia in quella zona. Feci un breve cenno del capo, come a comunicargli che lo stavo ringraziando.
    Per quanto riguardava, invece la questione dei Kagi parve che le mie intuizioni fossero completamente infondate o che, per lo meno, nessuno dei Kagi avesse informazioni di quel tipo sul sangue dei suoi compagni.

    Lo scambio di opinioni alla biblioteca generò un dialogo piuttosto vivace tra tutti i partecipanti. D'un tratto, Toki-Kagi disse che Ahri non era nella sua abitazione. Non la migliore delle notizie al punto che Julia-Kagi quasi scoppiò in un vero e proprio esaurimento nervoso. Non mi piace affatto...si può sapere cosa sta succedendo? Possibile che debba succedere tutto oggi? Cosa pensa che stessi facendo, discendente del Fondatore? Midorinaka oggi ha detto di aver sviluppato una tecnica per tagliare i Fuuinjutsu come se nulla fosse. Anche se era solo una spacconata non posso prenderla sottogamba e sono venuta ad aggiungere sistemi di difesa e altri Sigilli. Non saranno potenti come quelli posti dai miei predecessori, ma anche se fragile un muro extra fa sempre comodo. Inclinai la testa, osservandola, per poi replicare. Queste erano informazioni che non potevo avere. La invito a mantenere la calma. Perderla proprio adesso potrebbe risultarle fatale. Alla mia successiva domanda invece rispose l'altra chiave presente e Julia si unì in coro alla sua risposta, ribadando quanto il Kagi prima di lei avesse espresso. Il Cardinale invece supportò la mia iniziativa, avvalorando la proposta di accompagnare Midorinaka nella sua ricerca. Gradirei che lei, Julia-Kagi, rimanesse all'esterno della biblioteca, magari anche con un buon numero di membri della guardia affinché sia possibile contenere o per lo meno limitare i danni in caso qualcosa andasse storto. Byakuei e Toki-Kagi, invece, avrei piacere mi accompagnassero, esattamente come è stato fino ad adesso. Dopotutto lei Cardinale ha ancora qualcosa da dimostrare e qualcosa da farsi perdonare o sbaglio? Era la seconda volta che lo attaccavo apertamente - divertendomi, anzitutto, dato quanto avevo scoperto sui suoi poteri per contenere le emozioni. Un negativo della mia persona piuttosto interessante, anche dal punto di vista del combattimento, probabilmente. Quando poi la Julia-Kagi ebbe le sue parole di riserva nei confronti di Sho, ebbi da ridire con lo stesso tono con cui lei aveva parlato finoa quel momento: Se fosse stata lei al suo posto adesso staremmo parlando di un cadavere e non di una probabile risorsa. Commentai, mentre già avevo in mente come procedere per tutelare me e i miei futuri accompagnatori in quella che sarebbe stata un'esperienza a dir poco interessante. Ho tuttavia qualcosa da nascondere. Sono certo che Midorianaka potrebbe riconoscere questa spada in qualsiasi momento. E così dicendo composi rapidamente le posizioni magiche per evocare Kyofu, l'Albino della Grotta del Silenzio e consegnargli la mia spada, cosicché potesse trattenerla fino a nuova evocazione. [Note]Considerando l'attività blanda di Kensei mi domandavo se posso considerarmi a riserva piena. Eventualmente aggiorno al prossimo post.

    Evocazione Kyofu: Tecnica del richiamo [TA], 6 Bassi.
    Non avrei detto il perché il demone Kenkichi avrebbe potuto riconoscere quell'arma: che appartenesse al femore del fratello, brandito dal padre secoli prima era forse un'informazione decisamente troppo rilevante per essere comunicata a cuor leggero. Tuttavia, prima che qualcuno potesse aggiungere o proporre alcunché, Jagi-Kagi ci comunicò che Sho era stato fermato sulla strada per raggiungere la biblioteca e che riteneva che Midorinaka fosse già diretta alla Biblioteca se non già al suo interno. Mentre Julia componeva degli strani sigilli aventi a che fare col Simbolo della Luna, io mi pronunciai, immediatamente dopo la sua esterazione. Fate attenzione. Dissi, con la mano già pronta su Unagi. Da un vicolo apparve un Akaijin che tuttavia non poté raggiungerci, dato che già eravamo dentro la biblioteca, bloccandosi. Fu in quel momento che ebbi come un flash, ragionando ad alta voce. E se il seguace di Daigoro fosse nascosto all'interno della Biblioteca ma non avesse restituito il Simbolo del Sangue Perduto? Questo spiegherebbe perché gli Akaijin non arrestano la loro ricerca ma non riescono neanche a trovare il loro ricercato. Mi voltai verso Julia-Kagi. Se alcune informazioni delle precedenti Chiavi sono andate perdute è possibile che anche l'esistenza di qualche stanza segreta all'interno della Biblioteca sia rimasta sconosciuta a voi reggenti più giovani. Questo complica non poco le cose. Se davvero fosse così, dovremmo gestire sia Midorinaka che un altro ipotetico avversario - che possiamo immaginare sia l'allievo di Shuichiro o Shuichiro stesso o, ancora peggio, entrambi. Mi accigliai sotto l'elmo. Ogni volta che mi sembrava di carpire qualcosa nascevano nuove ipotesi sempre più distanti da come avrei voluto che la questione si sviluppasse. Ma ormai eravamo nel pieno della faccenda e da lì a qualche minuto avrei avuto le risposte alle mie domande.
    Il muoversi peculiare dell'Akaijin spostò la mia attenzione su di lui e, nel vedere che si stava ridirigendo verso la strada principale, ebbi modo di scorgere una figura in lontananza avvicinarsi. Che fosse Sho? Attesi un istante, giusto perché riuscissi a scorgere meglio qualche altro dettaglio: la maschera del lupo, poi, mi diede tutte le informazioni che volevo avere. L'Akaijin si stava muovendo verso di lui, sicuramente col suo solito fare omicida e privo di intelligenza e capacità di discernimento. Scattai, dunque, cercando di raggiungerlo il più rapidamente possibile, prima che potesse colpire mio figlio. [Movimento Gratuito + Azione I]6 metri di movimento gratuito + Movimento fino a 24 metri. Mi muovo a velocità Nera, quindi già di base più veloce dell'Akaijin, a occhio. Appena vidi l'Akaijin scattare verso Sho, continuai la mia corsa fino a frappormi letteralmente col mio corpo all'attacco doppio del Sigillo Sanguinante, lasciando che le artigliate colpissero la mia armatura e mi lasciassero del tutto illeso. [Ferita]Potenza Colpo 35 vs 40 Potenza Armatura

    Forza Akaijin 675 vs 700 Resistenza

    Odio Incarnato: Protezione naturale = 10.

    Non colpisce le membra, quindi, niente sanguinamento.
    Sho, raggiungi la Biblioteca! Gridai, mentre immediatamente il mostro reagiva al mio attacco, schizzando un getto di sangue dai suoi occhi, molto più rapido dell'attacco precedente. Concentrai una buona quantità di chakra istintivamente per evitarlo spostandomi lateralmente mentre la mano finiva su Unagi, pronta a saettare in risposta alla successiva offensia avversaria. La mia difesa fu rapida ed efficace ma non abbastanza come avrei voluto. C'era qualcosa di strano nel combattere con quell'essere: il suo odore nauseabondo e il suo aspetto disgustoso e disgustevole sembravano quasi influenzare le mie azioni, anche se solo in modo marginale. [Difesa I]
    Riflessi: 700 - 25 (malus Akaijin) + 75 (Impasto) = 750

    Percezione: 6 - 1,5 = 4,5
    Quando le sue fauci si aprirono per cercare di mangiarmi intero dall'alto, l'Anguillà scattò rapida verso l'alto, per orizzontale, sopra la mia testa, conficcandosi senza ferire l'avversario all'altezza dell'articolazione temporo-mandibolare e bloccando il suo letale morso prima che potesse discendere letale sopra di me. Complice la mia innaturale forza bloccai l'essere in alto durante il suo movimento, evitando possibili danni collaterali.
    Un istante prima che reagissi, un urlo proveniente dalle mie spalle colse la mia attenzione: la voce era evidentemente quella di Ahri, che avrei riconosciuto anche in capo al mondo, e lo stesso valeva per Sho, dato che si trattava di sua madre. Quella era la voce di Ahri. Io mi occupo Volontà Assassina [0] - Velocità
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi. [Da chunin in su]
    di questo Akaijin, tu controlla, Sho.
    E, così dicendo, Unagi tornò al mio fianco per esibirsi in un affondo alla testa di quella bestia o, se la bocca fosse stata ancora ben spalancata, nelle sue fauci. L'arma poi sarebbe stata portata con forza da dentro il mostro verso l'esterno, cercando di tagliarlo come un foglio di carta. [Azione I]Forza: 850
    Velocità: 700 + 50 (Volontà Assassina) + 75 (Impasto) = 825

    Unagi [Mischia]
    Unagi appare come una normale Katana, il colore della lama è blu elettrico, l'elsa è finemente decorata. Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da chunin in su]
    A quel punto avrei nuovamente ritirato l'arma per tentare un fendete orizzontale al centro del corpo della creatura così da tentare di tagliarlo da destra verso sinistra e dividerlo in due. Il colpo vibrava del chakra del tuono proprio sia di me che della mia arma; inoltre il chakra fluiva potente nel mio corpo, cosicché il colpo fosse sempre letale come il precedente. [Azione II]Forza: 850
    Velocità: 700 + 50 (Volontà Assassina) + 75 (Impasto) = 825

    Unagi [Mischia]
    Unagi appare come una normale Katana, il colore della lama è blu elettrico, l'elsa è finemente decorata. Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da chunin in su]

    Taglio Paralizzante dell'Anguilla
    Arte: L'arma causerà Semiparalisi per 2 round nella zona colpita. Utilizzabile 1 volta a round. [Da genin in su]
    Infine avrei sferrato due ultimi colpi, uno immediatamente seguente al precedente, riportando la spada al fianco e alzandola verso sinistra per poi discendere obliquamente verso destra. [Azione III]Forza: 850
    Velocità: 700 + 50 (Volontà Assassina) + 75 (Impasto) = 825

    Unagi [Mischia]
    Unagi appare come una normale Katana, il colore della lama è blu elettrico, l'elsa è finemente decorata. Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da chunin in su]

    Assedio
    Abile: L'utilizzatore può causare Indebolito con un attacco di spada se precedentemente ha portato due attacchi a zone diverse del corpo dell'avversario. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]
    Infine, sfruttando un'idea datami dal mio allievo qualche tempo prima a Kiri, saltando indietro leggermente alzai la spada verso destra e disegnai un secondo fendente obliquo speculare al primo, da destra a sinistra, disegnando una X sul corpo del mio avversario ed allontanandomi leggermente, così da potermi rimettere rapidamente in guardia. [Tecnica]Taglio dell'Anguilla
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    L'utilizzatore può prolungare un fendente dalla spada, che si riveste di chakra di fulmine, che raggiungerà la distanza massima pari di 12 metri. Le dimensioni del fendente sono pari a quelle della spada. La velocità è pari i Riflessi dell'Utilizzatore dell'utilizzatore e la Potenza è pari a 30. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Sho! Dentro la Biblioteca! Adesso! Gridai, cosicché, una volta raccolta la donna, potessimo interrogarla al riparo dall'assalto degli Akaijin e pronti a qualsiasi evenienza dentro la biblioteca.
    Rimaneva da scoprire l'ultima parte della Profezia: sempre che quella contasse qualcosa, dopo le parole del mio antenato.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3:
    Slot Azione
    1: Affondo
    2: Fendente al corpo
    3: Fendente Obliquo
    Slot Tecnica
    1: Tecnica del Richiamo
    2: Taglio dell'Anguilla
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku




     
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    Fine dei segreti


    Post quattordicesimo ( XVI )




    [Sho]

    Midorinaka non era passata di lì? Com'era possibile? Avevo chiaramente seguito la scia di distruzione lasciata dalla ragazza e, nonostante la mia velocità fosse inferiore rispetto alla sua, non potevo essere indietro di molto. Maledizione che diavolo sta succedendo qui. Un pensiero fugace, irritante, che si aggiungeva ancora una volta alla poca chiarezza che avevo su quei momenti. Ero forse vittima di un'illusione? Che non fosse davvero la ragazza colei che avevo visto schizzare alla biblioteca? Forse davvero ero una pedina del marionettista che stava costruendo quell'elaborato piano e che voleva che io mi trovassi alla biblioteca. Questo poteva forse spiegare perché avevo visto Akaijin affettati durante il percorso, erano finte briciole di pane datemi da qualcuno che volesse che percorressi quella strada, magari non consapevole del fatto che io ero a conoscenza dei vincoli imposti a Midorinaka dal drago infernale. Ma cosa potevo fare oramai? Le risposte che cercavo le avrei comunque trovate alla biblioteca.
    Scartai agile attraverso le guardie che sembrarono lasciarmi passare dopo aver ricevuto un ordine, non sapevo da chi o perché, ma non era il momento per fare altre domande quello.

    Giunsi infine nei pressi della biblioteca, le porte di essa spalancate e sull'uscio erano presenti Julia, Kensei ed altre due figure, dalle descrizioni di Choji capii che uno era Toki ma non avevo idea chi fosse l'altro. No, non è vero, un'idea di chi fosse l'avevo eccome, ma se fosse stata esatta allora le mie paure sarebbero stato ben più che fondate. Se l'uomo in questione fosse stato infatti il cardinale allora tutti i membri della profezia sarebbero stati riuniti, anche se mi domandavo dove si trovasse effettivamente Midorinaka, pronti al compiersi di un destino obbligato. Ma non si forza il destino, non lo avrei permesso. Questo se fossi riuscito a sopravvivere al gigantesco mostro che mi stava correndo incontro, ovviamente.
    Con forza strinsi l'elsa della grande zambato per oppormi al mostro, ma non ne ebbi bisogno; fu infatti mio padre, interpostosi tra me e l'akaijin, forse mosso da un ancestrale istinto del suo ego passato, rafforzato da quel misterioso motivo che ci aveva avvicinati in quel luogo mistico, così profondamente legato alla nostra stirpe. In quel momento un altro attore, o meglio un'attrice, fece la sua comparsa su quella scena guarnita dalle cascate cremisi del sangue dei demoni bianchi: Ahri, mia madre. Un bel quadretto familiare, non c'è che dire, avrei apprezzato molto se la situazione fosse stata un'altra, se non avessi avuto così tante domande, così tanti dubbi nei confronti anche proprio di quella donna che mi aveva portato in grembo.

    Riconosco ancora mia madre. Grazie, padre. E vedi di tagliarlo a fette Pianificazione [0]
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare un incarico ad un alleato impartendogli delle direttive specifiche. Ogni azione intrapresa dall’alleato è incrementata di 2 tacche in una statistica scelta dall’utilizzatore. L’alleato deve ubbidire all’incarico impartito dall’utilizzatore il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.[Da chunin in su]

    Kensei ha 2 tacche extra a Velocità per tutte le azioni finalizzate a danneggiare l'akaijin
    .


    Fulmineo, fui su mia madre , che strinsi a me con forza, avevo molti dubbi su di lei, ma per niente al mondo l'avrei lasciata tra le grinfie di quella bestia. [SAI]
    Presa la donna, scattai verso la biblioteca, luogo che le informazioni che avevo raccolto mi raccontavano essere privo del pericolo dei demoni. [SAII e II]Movimento completo di 24 metri + 1/2 Basso per movimento repulsivo + Azione rapida per annullare eventuali AdO. Secondo Movimento per giungere alla biblioteca che inizia a 30 metri dall'Akaijin.
    Giunto, finalmente, sui gradini del palazzo d'avorio, posai mia madre che guardai con aria severa prima di osservare anche tutti gli altri presenti in quel luogo. Avrei però atteso il ritorno di mio padre per parlare del tutto, assicurandomi ovviamente di entrare dentro l'edificio per essere sicuri di evitare ulteriori assalti.

    Julia, Toki, madre e... immagino colui che si fa chiamare cardinale. Kensei, sembra che tutti i membri della profezia siano riuniti, strano il destino? Ma si può parlare forse di destino? No. Se tutti noi ci troviamo qui, se Midorinaka si trova qui, è frutto dell'attenta macchinazione di qualcuno. Sono qui dopo essere sfuggito all'attacco di Jagi, si era recato alla dimora dove pernottavo per uccidere Midorinaka, vestito di uno strano elmo da battaglia e brandendo una peculiare balestra che vedeva impressi su di essa i simboli del sole. Il kagi voleva uccidere la principessa Mikawa, ma quando questa di è lanciata verso la biblioteca ha avuto la geniale idea di prendere la mia vita come compenso, fortunatamente non c'è riuscito. Tuttavia, mentre mi dirigevo qui, seguendo la scia di morte lasciata da Midorinaka, due guardie notturne mi hanno detto che la ragazza non è mai passata da quella strada, mi domando quindi cosa io abbia effettivamente seguito, forse un'illusione mirata a portarmi proprio qui? Capisco che per alcuni la situazione possa risultare confusa, lo è anche per me, ma permettetemi di chiarire un po' con le mie congetture. Intanto io sono Sho Saitama, l'ultimo erede del simbolo della stella, figlio di Kensei Hito ed Ahri Yamanaka, entrambi qui presenti. Sono giunto in questo villaggio perché , durante una missione, un misterioso assassino, vedendolo, si è stupito del simbolo ed ha fatto trapelare delle informazioni su questo villaggio, anche se a questo punto sono portato a credere che anche le sue parole fossero ben pesate e frutto di un piano ben più grande.
    Perché dovrei essere qui? Per il compimento di una profezia che vede coinvolti me, mio padre, Midorinaka ed il cardinale. Una profezia che parla del simbolo del sangue perduto e di come avremmo affrontato la principessa Mikawa. Ma ripeto, non è il destino a voler compiuta questa profezia! Sono stato avvicinato da Choji, un piccolo ometto al servizio del cardinale, che mi ha informato dell'arrivo del kagi e dal quale ho saputo che Midorinaka aveva ottenuto sulla presenza del simbolo del sangue perduto in questo posto grazie ad una donna la cui descrizione coincide perfettamente con la descrizione di mia madre. Peccato che, confrontandomi con la principessa stessa, le informazioni risultino discordanti, sembra infatti che sia stato un uomo estremamente simile a lei, cardinale, a dire invece a Midorinaka di recarsi qui. Lei è colui che ha portato qui mio padre, lei ha portato qui Midorinaka e sono sicuro che lei abbia portato qui anche me. Il suo volere è il compiersi di questa profezia ed ha voluto che fossimo tutti qui per questo. Non conosco le sue motivazioni, ma so riconoscere quando le cose vengono manipolate e non mi piace affatto essere vittima di tali sotterfugi. So che sembra una follia, ma vi prego di credermi. Padre, è un tuo uomo, no? Spero che tu ti possa fidare di me e farlo parlare. Infine, madre, perché sei venuta in questo luogo e perché mi hai tenuto tutto segreto? Non è più il momento di tenerci le cose nascoste, siamo potenzialmente sull'orlo di un evento epocale, se qualcuno ha qualcosa da dire lo faccia adesso.



    Le mie parole erano estremamente decise e lo sguardo che rivolsi a mia madre era estremamente severo, che idea aveva di me se pensava di non potersi fidare del suo stesso figlio?

    [Okami]

    Sono il fratello dell'uomo che hai provato ad uccidere. Tuonò il lupo, lasciando andare l'uomo, era evidentemente confuso e non minaccioso. Non sono un esperto ma qui sembra che qualcuno abbia manipolato la tua mente. Ci hai attaccato con rabbia immotivata e poi, quando mio fratello se ne è andato, sei tornato in te, almeno sembra. Sei un guerriero, lo vedo bene questo, e venire utilizzato così deve essere un disonore importante. Non ho risposte da darti ma se qualcuno può farlo quello è mio fratello. Si è diretto in quella direzione. Disse la bestia indicando il punto in cui si era diretto Sho. Seguendo una piccola ragazza che è fuggita da questa casa. Se vuoi capirci qualcosa è lì che devi andare, ed è anche dove andrò io, mio fratello ha ancora bisogno di me probabilmente. Il lupo avrebbe quindi preso la via della biblioteca, seguendo verosimilmente la strada intrapresa da Sho , grazie anche ai segni della battaglia lasciati da Midorinaka, che fosse stato accompagnato dal Kagi o meno. Tuttavia prima di partire avrebbe dato una rapida occhiata nella casa, per vedere se Jaro fosse ancora al suo interno.


    Chakra: 53/80
    Vitalità: 17.5/18
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 675
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: 
    2: 
    3: 
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Movimento
    3: Movimento
    Slot Tecnica
    1:
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 3
    • Zanbato × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Cartabomba III × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera del Lupo × 1

    Note
    Chakra Okami: 12/15
    TS disattivata, Kawase non mantenuta.


     
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69 replies since 18/12/2019, 16:16   1539 views
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