Una Gelida... Lezione

I tre banditi, se così si potevano definire, si guardarono prima increduli e poi dopo qualche attimo di silenzio scoppiarono tutti e tre in una sonora risata – Sul serio? Credi che non faremo niente? Che resteremo qui a guardare? TU… che vai a chiamare i rinforzi? AHAHA! – Il giovane Ninja eseguendo dapprima quella tecnica basilare dell’arti Ninja arretrò ma fu proprio in quel momento che dall’ombra del vicolo poté osservare la comparsa di una figura. Ponendo un braccio davanti al percorso del Kiriano bloccò di fatto la sua ritirata – Davvero temi questi tre nullità… Akaraguri? – A quel punto lo studente accademico avrebbe avuto modo di osservare con più precisione la figura che si era palesata un attimo prima – Sono io il tuo rinforzo. E ti dimostrerò che noi, Ninja, siamo superiori a questa feccia così… debole! IhIhIhIhIh! Osserva! –

Scattai verso il trio, talmente veloce che probabilmente lo studente non si sarebbe nemmeno accorto dello spostamento. E altrettanto rapidamente misi al tappeto i tre banditi. Al primo con una sonora calciata spezzai il ginocchio sinistro, costringendolo a cadere a terra afflitto da atrici dolori. Al secondo ruppi la mascella mandandolo al tappeto privo di sensi e il terzo, verosimilmente ancora incredulo di quanto stava accadendo, si limitò a cadere a terra da solo… senza che facessi nulla -Pietà! Pietà! – furono le sue parole. Una invocazione disperata.

Mi avvicinai verso di lui, inginocchiandomi, e puntando in una frazione di un secondo un kunai alla sua gola -Ssssssh! Silenzio. Devo parlare con il mio giovane compagno… Non mi disturbare o farai una brutta fine! IhIhIhih! – a quel punto volsi lo sguardo verso il Kiriano – Hai trenta secondi per fare le domande giuste e ottenere informazioni da questa merda vivente e... per darmi una ragione valida per la quale lasciare in vita questo scarafaggio. Altrimenti lo ucciderò! Uno… due… tre… Quanto è divertente! IhIhIhIh! Quattro... – ad Akaraguri sarebbero rimasti giusto appunto una manciata secondi per interagire con l'uomo e di fatto decidere della sua vità - Ti prego! Posso esservi utile! - fu l'ultimo appello disperato del bandito rivolto verso il giovane studente. A poca distanza la cassa di merci rubate era ancora aperta. Forse quello sarebbe stato un buon modo per iniziare la conversazione.

Akaraguri avrebbe avuto pietà? Sarebbe riuscito a soddisfare le mie richieste? O sarebbe stato anche lui carnefice della sua morte?