In Cerca di KChakra Repulsivo per Kensei

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  1. Shiltar Kaguya
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    Ad ognuno i suoi problemi



    Eravamo lì, in volo in mezzo all'oceano, quando ecco che arrivò la domanda che, forse, poteva infastidirmi di più a questo mondo, forse l'unica cosa che veramente m'infastidiva.
    Un cognome?, che Elmo-san avesse percepito il disprezzo con cui dicevo quella singola parola.
    Ma in fondo la cosa non mi sorprese troppo: la discussione in amministrazione assieme agli altri due genin mi aveva fatto capire come fosse così fissato con sciocchezze come cameratismo, famiglia e cose del genere.
    La famiglia... cresci per le strade come un barbone fino dalla pubertà, poi capisci quanto sia sopravvalutato come concetto.
    Non ho un cognome, Inquisitore-san, hanno persino provato ad appiopparmene qualcuno, quando mi riacchiappavano e riportavano in orfanotrofio, ma ritengo che sia inutile. Io sono Fudoh, ninja e medico di Kiri, mi definisce a sufficienza, e mi basta, direi., conclusi, per poi continuare ad ascoltarlo.
    Anche lui, come lo Yakushi-sensei, definì la mia arte naturale-gravitazionale con quel nome "Shinra Tensei" (ormai avevo anche imparato a dirlo) e mi chiese come l'avessi appresa, lì feci leggermente spallucce: A presente Sanjuro-sama, lo Sciamano? Ecco, un giorno mi cercò, dicendomi che aveva previsto la mia morte, mi portò dalle Tartarughe della Valle del Guscio, poco distante dai confini di Kiri e lì finii in uno strano pasticcio, dove alla fine combattei contro il Guardiano della Valle, che sembrava essere impazzito a causa di qualche fungo.
    Risultato? Ho ottenuto questo potere gravitazionale e sono diventato il nuovo Guardiano della Valle del Guscio e ho un'alleanza con alcune delle Tartarughe del luogo.
    , ma evitai di descrivere Tong o Myk, seppur la piccola seconda creaturina aveva decisamente del potenziale.

    Quando poi la mia strada e quello del Juudaime furono divise dall'improvviso scomparire del suo pipistrello albino, bé, lì la situazione divenne persino più strana e complessa.

    [Kensei Hito]

    Il Juudaime avrebbe fatto un buon uso dei suoi taijutsu e delle sue abilità e solamente il fatto di essere di fatto un'armatura deambulante gli avrebbe impedito di avvertire un dato di fatto: anche camminare su quelle acque puzzolenti era dannoso, per la sua corazza.
    Certo, nell'atterraggio e raggiungimento della terraferma, avrebbe percorso poco tempo su quelle acque, ma, forse, analizzando i gambali, avrebbe notato una leggerissima usura sugli stessi adesso, niente di dannoso, ma visivamente evidente.
    Probabilmente usare più a lungo il chakra adesivo su quelle superfici non sarebbe stato consigliabileOgni slot azione sulle acque sulfuree provoca un danno di 20 ad arto, dopo 2 slot azione, il pg subisce una ferita leggera da ustione, dopo 3 slot azione la parte d'armatura a contatto riduce di 1 la durezza per 2 turni.
    Il rotolo con la mappa, comunque, lo stava conducendo nella giusta direzione che, ovviamente, coincideva con l'area dove c'era il maggior numero di geyser sulfurei.
    Perché il kappa potesse trovarsi lì, non era ben chiaro, forse, nemmeno con la missiva di Meika, ma una cosa era certa: quella creatura si era spostata nell'entroterra, il ché richiedeva di avanzare in un percorso che era, decisamente, arduo da battere con il corpo corazzato di Kensei, senza darsi supporto con il chakra.
    Il primo problema che il neo-eletto (da lui ed Akira Hozuki) Mizukage della Nebbia sarebbero stati proprio quei laghi sparpagliati in modo così fitto che, dopo i primi 30 metri d'avanzata, avrebbero reso difficile continuare: Kensei, infatti, si sarebbe trovati davanti ad una combinazione di cinque grossi laghi, ognuno largo circa una quindicina di metri, che sarebbero stati difficili da circumnavigare, ma che, se compiuti dei buoni salti, sarebbero stati abbastanza facilmente evitabili.
    L'armatura gli impediva di subire ustioni dirette, almeno ai primi contatti, ma il Kenkichi doveva trovare come evitare eccessivi contatti.
    Non aveva nessuno ad addestrarlo in quella circostanza, ma aveva visto abbastanza shinobi negli anni da conoscerne di certo alcuni che compivano salti assurdi aiutandosi con il chakra, non semplicemente incrementando la propria forza, ma dandosi un incremento di spinta con la repulsione data dal chakra stesso.
    In fondo, non lo aveva fatto anche Shin su quel lago all'Abete?

    [A qualche chilometro di distanza]

    Trovati quelli che hanno superato la barriera? Per caso è la ragazzina o il biondino?, chiese uno dei due che avevano visto il pipistrello scomparire ed i due ninja dividersi.
    Niente ragazzine e di biondi, bé, ti direi di no: uno pare avere i capelli rossicci, l'altro non vedo capelli..., il secondo aveva occhi caratteristici di Konoha, completamente bianchi e si voltò verso il compare, Allora continuiamo la nostra ricerca di questo Kappa, se è diventata una gara a chi arriva prima, dobbiamo essere noi a vincere... se no, quelli non la prenderanno bene., concluse il primo.

    [Fudoh]

    La mia caduta non fu delle più piacevoli: alberi, rami, tanti rami ed io per lo più ci sbattevo come una pallina.
    Voi direte: Fudoh, ma perché non hai usato il chakra adesivo o repulsivo? Perché, non so se ve lo ricordate, ma avevo appena usato il mio potere gravitazionale-repulsivo, il ché implicava una certa immobilità delle gambe, che mi impedì tanto di fermarmi, appoggiato a qualche tronco d'albero, sia di scagliarmi in salto lontano, che poi, dove sarei finito? Non ne avevo idea, come non ebbi idea quando caddi dentro una specie di grosso nido di volatili.
    Un secondo dopo quel mio atterraggio ben poco fortuito, mi resi conto di due problemi residui: le gambe ancora erano un poco addormentate e, cosa ben più grave, il nido non aveva volatili, ma solo ragnatele maleodoranti!
    Bene, speriamo che il pranzo sia stato di loro..., non riuscii nemmeno a finire quel pensiero: un grosso ragno, o più correttamente, un palazzo travestito da ragno, stava poco lontano e mi guardava in modo poco... bé, intellegibile... voi avete mai provato a capire cosa pensa un ragno?
    Ma non serviva una conoscenza profonda degli sguardi animali per intuire che potessi essere il suo spuntino, o forse il digestivo... in ogni caso, con le gambe ancora non al massimo, ecco che quel aracnide mi sputò addosso uno schifo che non vi dico!
    E cosa più grave: le mie braccia erano bloccate! Niente chakra gravitazionale nell'immediato (non che, a ben vedere, potesse fare qualcosa a quel mostro gigantesco)!
    Ora... domandina per voi: avete davanti un palazzo travestito da ragno, appunto, che vi ha appena sputato addosso una ragnatela bloccandovi le braccia, sotto di voi, il terreno, sopra di voi alberi, alle spalle (se state guardando il ragnone) altri alberi. Che fate?
    Fortunatamente, le gambe funzionavano di nuovo, ergo, avrei sfruttato la mia minore stazza per cercare una sana fuga, fra gli alberi.
    Avrei eseguito un salto per allontanarmi il più possibile ed una volta atterrato, avrei sfruttato il chakra adesivo per mantenermi sul primo albero che avessi raggiunto ed avrei cercato di scalarlo per almeno una buona quindicina di metri, prima di spiccare un ulteriore salto e tentare ancora di allontanarmi, il tutto per provare a mettere quanta più distanza possibile fra me e quel palazzo ad otto zampe [Nota]come concordato, considero di avere il chakra repulsivo (che ho adesso anche in scheda da ieri sera), ergo ne faccio uso per far fuggire il povero Fudoh ^^'..
    C'era da vedere dove sarei arrivato di questo passo.
     
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23 replies since 1/1/2020, 18:30   311 views
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