In Cerca di KChakra Repulsivo per Kensei

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  1. Shiltar Kaguya
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    [Kensei]

    Il Juudaime riuscì a superare i tre tratti di geyser, ritrovandosi così ad avanzare in una nuova zona boscosa, dove, però, stavolta, la boscaglia stava diventando leggermente più fitta, ed i sensi di Kensei non erano eccessivamente superiori alla media, quindi non avrebbe, probabilmente notato due figure che, da una discreta distanza, lo stavano osservando da tempo, arrivati ormai a poco meno di una trentina di metri da lui.
    Ce lo giochiamo?, chiese il primo, nella loro posizione sovraelevata, comodamente posizionato, Non fare il bambino... mando un mio clone, dovrebbe bastare!, ribatté l'altro, E poi, l'avevo visto prima io! e così facendo eseguì pochi sigilli, creando un suo clone, che si sarebbe mosso in direzione dell'Inquisitore di Kiri con una furtività non da poco.
    Il clone si sarebbe avvicinato il necessario per eseguire una singola tecnica che l'originale aveva appreso, tempo addietro, dal suo compare, una tecnica per bloccare gli avversari
    Sabbia del Vento - Fuusajin
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Gallo (1)
    L'utilizzatore può manipolare la polvere presente nell'ambiente e creare una zona di sabbia che vincoli ogni persona presente. All'interno della zona, la gente presente avrà intralcio Medio e una riduzione di 1 della percezione. L'area rimarrà attiva per 2 round.Tipo: Ninjutsu - Doton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio massimo: 6 metri ogni Grado]
    [Da studente in su]

    Raggio: 18 metri
    .
    Kensei si sarebbe trovato improvvisamente rallentato nei movimenti, ma non era completamente impossibilitato: poteva muoversi, sì, ma, forse, con l'ausilio del chakra avrebbe potuto fare anche di più, avrebbe potuto spingere via le piccole quantità di chakra dal proprio corpoNon so se si possa effettivamente fare, ma di fatto ti sto proponendo di "provare" Armi Repulsive (che parla di oggetti attaccati al corpo) per liberarti parzialmente dall'ostacolo della sabbia.
    Così però non risolviamo niente, permettimi!, bisbigliò l'altro, che stava seguendo la scena e, non appena la sabbia si fosse diffusa, avrebbe iniziato a manipolare la natura circostante, generando 3 dardi di carta che sarebbero volati in seguenza verso l'armatura del kiriano, pronti a colpirlo quanto più violentemente possibile, alla testa, al tronco e nuovamente alla testa.

    [Fudoh]

    Il mio interlocutore dagli occhi particolari si chiamava Garameshi e mi disse che con "Kappa" s'intendevano delle tartarughe umanoidi, Quindi dici che è meglio che non evoco qui Tong e Myk? Oltre che con le mani così combinate mi risulterebbe difficile, in effetti..., ammisi, mentre l'altro parlava del suo monastero e di tale "Fenax", a quanto pare una divinità.
    Non sono mai stato un uomo di fede, o da tempio, ci provarono a portarmici qualche volta all'orfanotrofio, ma era un pò come clan e famiglie: a che serve un falso senso di appartenenza verso qualcosa di immateriale per di più? Non ne coglievo l'utilità, ma ritenni che forse maleducato dirlo a Garameshi.
    Uomo, Kappa, tartarughe, sì, capito. Kappa sono tartarughe umanoidi, anche se non ci vedo kappa nella definizione, ma va bene. E quindi qui ci vanno a caccia? Ce ne sono parecchie da queste parti? Spiegherebbe perché Meika-sama ha fatto nascondere qui la sua... si confonderebbe con le altre., ipotizzai, in effetti, la Primaria di Kiri era una sveglia, un'idea del genere poteva averla avuta di certo.

    Fu mentre riflettevo su quale fosse potuto essere il piano di Meika-sama che mi sentii leggermente girare la testa: una nausea leggera, un senso spiacevole, che mi portò a non ascoltare nemmeno la domanda di Garameshi... solo dopo mi resi conto che stava cantilenando e mentre lo faceva, mi sentii non solo più debole fisicamente, come se quella ragnatela non solo bloccasse i miei movimenti, ma persino mi appesantisse, ma iniziai anche a sentirmi confuso: non mi rendevo conto da dov'ero arrivato!
    E cosa più strana, mi tornò in mente il discorso dell'Inquisitore sul cognome, ripensai al monastero ed alla divinità che quel Garameshi serviva e tutto ciò mi diede un senso di vuoto interiore, di non appartenenza, particolarmente pesante e spiacevole.
    E tutta quella confusione non si interruppe quando notai che chi ci veniva incontro, davanti al monastero, era pressoché identico a Garameshi.
    Un secondo... io devo ritrovare Elmo-san, non mi serve entrare in questo tempio... devo andare..., balbettai, cercando di muovermi per allontanarmi.
    Anche se ammetto che la situazione non mi era di aiuto per muovermi in libertà, chissà che avrebbero detto i due monaci.
     
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23 replies since 1/1/2020, 18:30   311 views
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