Una Nuova SacerdotessaFree per Yusnaan e Roro

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    La seguace della Dea


    I

    [1 Settimana fa - Località Segreta]

    All'interno di un tempio sotterraneo scavato nella roccia, la Congrega delle Seguaci della Dea si riunisce da secoli per perpetrare la loro folle religione ed addestrare le nuove adepte. Nell'ampia sala principale, un'imponente statua raffigurante una donna nuda seduta con le gambe spalancate troneggia sul lato opposto all'entrata; 10 altre statue più piccole, raffiguranti tutte la stessa donna in posizioni diverse, sono disposte lungo la parete circolare della sala, ed al centro di questa, qualche gradino più in basso, vi è un'area circolare con al centro l'altare sacro, sul quale sono poggiati ninnoli e strumenti di dubbio utilizzo. Un piccolo ruscello sgorga dalla fessura in mezzo alle gambe della statua più grande, il quale discende placidamente i gradini e finisce per sparire al di sotto dell'altare.
    9 donne con indosso una tunica rossa che le copriva interamente, eccetto per gli occhi, erano disposte in cerchio sui gradini, mentre al centro dell'area vi erano altre 2 donne, l'una difronte all'altra, ai 2 lati opposti dell'altare; la prima, una avvenente ragazza dai lunghi capelli rossi, era in ginocchio, completamente nuda, e la seconda, una donna molto più anziana, indossava dei lunghi abiti da cerimonia bianchi e numerosi gioielli.
    Illuminata scarsamente solo da alcune torce di fuoco, fu la più anziana a parlare con tono solenne.
    Sorella Fukmi...i tuoi 5 anni di addestramento sono terminati. Per aver appreso tutte le sacre arti che la Dea ci ha insegnato, in particolare per esserti distinta nel "Salto sull'asta", il "Saluto al Pilone" ed aver padroneggiato la tecnica della Suprema Deglutizione Ancestrale...sei libera di lasciare ufficialmente questo tempio come "Seguace della Dea Berta". La donna prese un ferro incandescente dall'altare ed avvicinandosi alla ragazza in ginocchio, gli impresse a fuoco il marchio della congrega dietro la spalla destra: un piccolo cuore con una fessura al centro che ricordava una vagina. Rimesso a posto lo strumento, la sacerdotessa prese un'ampolla, la riempì con l'acqua che sgorgava dalla statua e ne cosparse il capo della giovane.
    Amore e Sacrificio, la mia anima alla Dea affido. La stessa frase venne ripetuta prima da Fukmi e poi da tutte le altre sacerdotesse presenti.
    Benvenuta tra noi, sacerdotessa Fukmi, consorella della Congrega della Dea. Ora va e compi la tua missione con la benedizione della Dea Berta.

    [Presente - Villaggio di Ame]

    bbc544bd1595abef03e71baebe5b3f0c_0
    Camera da letto di un motel, è mattina ma le tende sono tutte accostate, e la stanza e nel buio più totale, eccetto per una candela accesa su di un tavolino.
    Fukmi indossava soltanto una leggera vestaglia aperta, era accovacciata davanti al tavolino ed eseguiva il suo solito rituale mattutino, consultando i suoi preziosi tarocchi. Una dopo l'altra, in religioso silenzio, accompagnava le carte sul tavolo per cercare di intuire cosa le sarebbe capitato quel giorno o dove la Dea le stesse indicando di recarsi.
    Una volta terminato ed averle contemplate per qualche minuto, rimise tutto nella borsa ed andò a prepararsi in bagno, facendosi una rapida doccia senza bagnarsi i capelli ed indossando l'intimo di ricambio che portava nella borsa; non restava che infilarsi l'originale quanto cortissimo kimono, le calze alte fino a metà coscia, la scarpe con tacco a spillo, mettersi un velo accennato di trucco su occhi e labbra, ed una goccia di profumo, ed era pronta per andare via.
    Camminando lentamente verso la porta della stanza, venne fermata da una voce maschile proveniente dal letto.
    Buongiorno...che fai, vai via senza i soldi? Disse l'uomo di mezza età che si era appena svegliato.
    Ah già... Tornando ad avviarsi verso la porta....non l'ho fatto per i soldi. Arrivata alla porta, la spalancò attraversando l'uscio.
    Dai, seriamente. Una come te che mi salta addosso? Perchè lo faresti, se non per soldi?
    ...non capiresti. E detto ciò, richiuse la porta senza salutare quell'uomo che non avrebbe mai più rivisto e si mise in marcia, con l'ombrello aperto sopra la sua testa. Camminando a passo deciso, prese un taccuino ed una penna dalla borsa. Sulle prime pagine vi era un lungo elenco di nomi e numeri, e lei andò ad aggiungere sotto l'ultimo nome, allungando la lista...
    CITAZIONE
    N°51 - Tadashi Pagu

    E fatto ciò, rimise il tutto nella borsa, con un sorriso fiero sul volto.
    Continuando a camminare, giunse infine in un bar di sua conoscenza; il villaggio della Pioggia non era sicuramente un luogo allegro e pieno di gente pacifica, ma l'anziano proprietario di quel locale era piuttosto affabile con le giovani signorine, e come tutte le mattine da qualche giorno a quella parte, si sedette ad un tavolino vicino alla finestra che dava sulla strada, chiudendo l'ombrello ed accavallando le lunghe gambe.
    Buongiorno Fukmi-san.
    Buongiorno Tomoe-san. Mi fa un latte caldo macchiato, grazie?
    Non ci fu bisogno di ripeterlo, che l'uomo era già all'opera per servire la prorompente giovane donna, che di lì a breve avrebbe consumato la sua colazione, mentre dalla finestra osservava le cupe strade di quel grigio villaggio.


    Edited by Yusnaan - 23/1/2020, 13:16
     
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    Villaggio di Amegakure - Chapter I



    Più dell'insegna appesa a lato della strada, rovinata dal tempo e dai balordi, era l'incessante pioggia a convincere i passanti ad entrare nel locale di Tomoe, situato lungo una strada secondaria nel secondo livello di Ame.
    L'inverno era sceso sul villaggio e la colonnina di mercurio si attestava giorno e notte appena sopra lo zero.
    Privi di un riscaldamento funzionante, in attesa di un tecnico o un tuttofare abbastanza coraggioso o folle da inoltrarsi in quel quartiere malfamato, Namae e Hounkou avevano iniziato a trascorrere le gelide ore del mattino e della sera in quella locanda, poco distante dalla loro abitazione.

    Si conoscevano da tempo ma l'oste non aveva fatto sconti: consumazioni ogni ora e niente traffici illeciti.
    Il Fiore aveva accettato. Dal giorno in cui il suo corpo si era trasformato un'industria di ormoni, la disponibilità di denaro era assicurata, tant'é che aveva finanziato un piccolo angolo giochi interno al locale, per la felicità di sua figlia, la quale sapeva trasformarsi in un molletta negli zebedei quando iniziava ad annoiarsi.
    Nulla di megagalattico, giusto una casa in legno e un tavolino su cui disegnare o colorare, insieme a pastelli e pennarelli.
    Il tutto era stato posizionato in un angolo, opposta all'entrata, lontano dalla zona occupata il sabato sera dai frequentatori più chiassosi.
    Con il serio rischio che il suo locale si trasformasse in un covo di bambini urlanti, Tomoe non aveva accettato quei doni con entusiasmo, ma la presenza di Namae fruttava e allontanava eventuali estorsori, sempre presenti. Per ultimo, ma non meno importante, quel bestione sapeva essere simpatico.

    Quella mattina, dopo aver ricevuto l'ordine dalla giovane e sensuale Fukme, egli controllò il suo orologio da polso.
    Prese un pentolino in ferro e mise a riscaldare il latte, ma riempì due bicchieri, uno normale per la giovane e l'altro di colore rosso, preso da una mensola alle sue spalle, con numerosi pupazzi colorati sopra. Li appoggiò su dei piattini di ceramica, insieme a tre biscotti secchi.
    Ecco a lei Fukme-san. Questi biscotti sono freschi. Li ha fatti mia moglie. Avrebbe esordito, avvicinandosi al suo tavolo. Lo sguardo del signore scivolò sulle curve della ragazza.
    C'è un gelo oggi...come riesci ad andare in giro così svestita? Chiese, dimostrando di essere un nonno prossimo ai sessant'anni, età in cui andare in giro senza sciarpe, cappelli o giubbe era un impresa al limite dell'umano. Al primo cenno di perplessità per quel secondo bicchiere colorato, l'uomo avrebbe sorriso.
    Abbiamo ospiti Non sarebbe stato difficile individuarli. Il locale era vuoto, ad esclusione di due persone, raggiunte subito da Tomoe.
    Destreggiandosi tra peluche, tavoli e giocattoli buttati a terra, con il serio rischio di buttarsi addotto il vassoio, l'oste raggiunse una ragazzina, seduta di spalle, concentrata a colorare delle figure con un pennarello giallo.
    Vestita con abiti vecchi, di una taglia in più, la bambina dai capelli rosa accettò la colazione di buon grado.
    Alzò lo sguardo verso Tomoe, rivelando all'anziano signore un viso gioviale, su cui risplendevano due occhi azzurri come il mare. [Link]
    Grazie grazie! Quando arriveranno altri bambini?
    Non lo so, ma arriveranno rispose, lanciando un occhiata a Namae, ancora chiuso in meditazione.
     
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    La seguace della Dea


    II


    Tutto sommato, nella piccola taverna, la mattinata sembrava scorrere tranquilla, quasi noiosa.
    Soltanto altri 2 clienti erano presenti oltre a Fukmi, dall'altra parte del locale e, mentre fumava spensierata la sua sigaretta mentre attendeva che le venisse servita la colazione, non poté far a meno di far cadere l'occhio su quell'uomo e sua figlia; li guardò quasi con malinconia, ripensando a quanto, nel profondo, anche lei desiderasse avere una famiglia. Aveva sempre desiderato avere una figlia con la quale giocare e condividere tutto, ma il suo stile di vita, almeno per il momento, non era per niente adatto ad una famiglia convenzionale: anche se avesse potuto essere una brava madre e dare gli insegnamenti giusti ai propri figli, un uomo qualunque non avrebbe di certo potuto vivere serenamente con una compagna che seguiva la credenza di andare a letto con più uomini possibili. Prima o poi, magari, dopo aver raggiunto un certo numero di uomini collezionati che l'avessero fatta sentire soddisfatta della posizione che avrebbe avuto nell'Aldilà, avrebbe potuto sistemarsi ed avere una famiglia, ma fino a quel momento avrebbe continuato a seguire saldamente la sua via, senza rimpianti.
    La giovane donna gradì molto i biscotti offerti dal proprietario insieme al latte che le aveva appena portato, ringraziandolo e ridacchiando quando questi gli domandò come mai fosse vestita in quel modo nonostante in freddo invernale.
    Mah...sa, è una dote naturale. Sono sempre molto calda.
    Doppiosenso a parte, guardò l'uomo portare alla bambina un bel bicchierone di latte caldo. Per lo meno, finalmente aveva scoperto per chi fosse l'angolo giochi che aveva notato in quei giorni, una cosa decisamente bizzarra per un piccolo locale sperduto in un villaggio di criminali.

    Aveva appena finito di mangiare i suoi biscotti, che gradì molto nonostante non fossero un granchè, quando entrarono 4 uomini dall'aria per niente amichevole. Uno di loro rimase sull'uscio, non molto lontano dal tavolo di Fukmi, mentre gli altri 3 si diressero verso il proprietario, armati di mazze di legno e tubi di ferro.
    Il primo (alto, biondo e nerboruto) colpì immediatamente il bancone con la sua arma di legno, per poi rivolgersi all'impaurito e spazientito Tomoe, con voce grossa.
    Salute, vecchio. Siamo passati prima, questo mese, è un problema? Disse, ridendo insieme ai suoi compari. Sbrigati, non possiamo perdere tutta la mattina in questo cesso. Aggiunse il secondo, un piccoletto calvo e con delle catene attorno al collo, mentre il terzo, un tipo snello e dai lunghi capelli neri, si avvicinò lentamente all'uomo con la bambina.
    Salve, paparino. Che non ce l'avresti 2 spiccioli per noi? E' per beneficenza, aiutiamo gli orfani. Mica tutti i bambini hanno la fortuna di avere un padre, sai? Disse, con sorriso spavaldo ed appoggiandosi ad una sedia a circa mezzo metro da Namae. Anche gli altri 2 lo seguirono, ridendo ed avvicinandosi a loro. Ahahah Oh, ma che bella casetta che hai, piccola. Non sembra molto solida, però. Eheh Come ti chiami? Possiamo diventare amici, ti va?
    Fu in quel momento, che il più grosso dei 3 sentì una mano picchiettarlo dietro la schiena ed una acuta voce che lo chiamò.
    Ahm scusate... I tre si voltarono verso la ragazza, che ancora aveva il suo bicchiere di latte mezzo vuoto nella mano sinistra. ...potreste lasciare in pace la bambina? Non vedete che sta giocando? L'uomo rimase alquanto colpito dall'attraente ragazza. Ehilà, zuccherino. Ma noi non vogliamo fare niente di male, siamo bravi ragazzi. Già...al massimo diamo una piccola sculacciata. Sai com'è, le bambine possono essere cattive. Le disse il piccoletto, avvicinandosi a lei con sguardo viscido e girandole intorno.
    Ohh...dovete essere proprio 2 begli omaccioni forti. La ragazza rispose con tono molto sensuale, accarezzando lentamente il grosso petto dell'uomo difronte a lei, ma ciò che poteva sembrare dolce e provocante, in realtà nascondeva un oscuro segretoMalus a Resistenza. Si attiva al primo attacco di Fukmi. Ma ve lo chiedo per favore: andate via e lasciate stare questi 2.
    Se il gruppo avrebbe fatto intendere ancora una volta di non essere interessati ad ascoltare la ragazza, questa avrebbe bevuto tranquillamente l'ultimo sorso del suo latte guardando l'uomo dritto negli occhi, lasciando che il suo indice scendesse lentamente verso i genitali del tizio alto, per poi avvolgerli con la sua mano.
    Mh...pensavo meglio. E un attimo dopo avrebbe provato a frantumargli quello stesso bicchiere su una tempia. [Azione 1]
    Successivamente, prima di far realizzare al tizio dietro di lei cosa stesse succedendo, avrebbe estratto in un attimo il kaiken con cui teneva insieme la sua acconciatura ed avrebbe tentato di aprirgli un bel taglio sul petto[Azione 2], lasciando l'arma puntata contro di lui e tornando poi al primo uomo, stringendo con tutta la sua forza i testicoli di quest'ultimo, grazie alla sua mano che si trovava già sulla sua patta. [Azione 3]
    Una volta conclusa la sequenza, avrebbe detto, stavolta con tono minaccioso Allora, vogliamo concluderla qui o devo andare avanti?
    Se tutto si fosse svolto senza intoppi, ci avrebbe pensato il terzo uomo, ad intervenire, sferrando una violenta mazzata su una spalla di Fukmi, con la sua spranga di ferro, così da mettere fine alla strana piega che aveva preso la loro incursione nel locale.
    Chakra: 6.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Colpo in testa
    2: Fendente
    3: Presa
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Kaiken × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tessen × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Biglie Metallo × 1

    Note
    ///
     
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    La sacerdotessa baby sitter (un'altra?)


    Villaggio di Amegakure - Chapter II



    Il barista non colse il doppio senso, o forse fece finta di non capire, limitandosi a sorridere e ad avvicinarsi alla bambina, con il vassoio in mano.

    [...]

    L'irruzione dei tre uomini sconvolse la scena.
    Uno dei tre si avvicinò al bancone, colpendolo con una mazza di legno. Corpulento e con una bizzarra chioma bionda, il criminale sfoggiava una lunga cicatrice che gli solcava il volto sul lato detro.
    Tomoe sobbalzò, paralizzato dal terrore, incapace di reagire a quei balordi che conosceva. Si vedeva che quest'ultimo fosse cresciuto lontano dalla violenza, seppur originario del villaggio più duro e criminale del Continente Ninja.
    N...n...io...non ho la somma. Mentre due uomini s'intrattenevano con il barista, terrorizzandolo, uno si avvicinò in modo minaccioso verso Namae, sotto effetto della dopamina. Seppur i suoi occhi fossero aperti, l'Oleandro era spento, più precisamente in modalità stand-by, con i muscoli così rilassati da non riuscire a percepirli.
    Spostò il suo sguardo stanco sulla bambina, per nulla impaurita dalle azioni di quei balordi. A differenza di Tomoe, già prima di diventare la figlia adottiva di Namae, Hounkou ne aveva vissute e viste parecchie. Ci voleva ben altro per spaventarla.

    Intanto, Namae mise a fuoco il criminale seduto a meno di un metro da lui.
    Il classico uomo già morto. Ho soldi per tutti. Lanciò due spicci verso quella gentaglia, come forse lo fu lui prima di perdere la memoria, ma gli altri due, che intanto si erano avvicinati sghignazzando, commisero un errore imperdonabile: minacciarono Houkou e la sua casetta.
    Il suo sistema endocrino reagì all'istante, ma ogni sua azione venne anticipata dall'intervento di Fukme. Picchiettò sulla spalla del primo e dopo qualche secondo di recitazione, mentre l'altro gli ronzava attorno, la donna afferrò i genitali del primo e gli spaccò un bicchiere in testa, senza alcuna esitazione. [Danni]Media + Sanguinamento
    EHY. Urlò l'altro, alzando il tubo in ferro, nel tentativo di frapporre la sua arma al Kaiken, ma il pugnale riuscì a penetrare nel suo pettorale, squarciandolo. [Danni]1 Leggera e 1/2. + Sanguinamento
    AAAAARGH.
    Il terzo si alzò dalla sedia, prese la mazza che aveva appoggiato sulle sue gambe e si tuffò contro la giovane, solo che, un attimo prima di sferrare il suo attacco, qualcuno lo prese al collo e lo sbatté a terra con una tal forza da spaccargli l'osso del collo.

    Il terrore puro sfigurò i volti dei tre balordi, compreso quello rimasto di palo all'ingresso.
    Lasciami andareee! In preda al panico, con il volto grondante di sangue, sferrò un gancio destro verso il volto della ragazza. [SA I]Velocità: 150
    Forza: 100
    Potenza 10
    Se non avesse mollato la presa, mentre cercava di dirigersi verso l'uscita, egli tentato di colpire la tempia sinistra della sacerdotessa con il tubo di ferro. [SA II]Velocità: 100
    Forza: 150
    Potenza 10


    Intanto, con un compare morto e l'altro ancora "imprigionato", il criminale ferito dal colpo d'arma corse verso l'uscita, tamponandosi il pettorale con il braccio destro.
    La paghereteeeee caraaa! Urlò, prima di darsi alla fuga assieme al palo. Nel tentativo di rallentare la donna e quell'uomo con uno strano simbolo sul volto, quest'ultimo avrebbe scagliato due kunai verso la spalla destra e il collo della donna. [SA III]Forza: 175
    Velocità: 100
    Potenza Kunai 8

     
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    La seguace della Dea


    III


    Fukmi era fatta così: decisa e svelta in ogni movimento, una figlia della strada che sapeva come cavarsela in situazioni difficili. L'unico problema era rappresentato dal fatto che i nemici erano 3, ma per fortuna intervenne immediatamente l'uomo che era stato preso di mira dai criminali, uccidendone uno prima che questo colpisse la ragazza, ma non potendola difendere dal colpo dell'uomo le cui palle erano sotto la feroce morsa di lei. I riflessi pronti della giovane, però, bastarono a farle evitare il colpo con un semplice quanto rapido balzo verso la propria destra, mollando la presa sullo scroto del malcapitato. [Difesa 1]
    Il resto del gruppo di criminali scappò subito dal locale, evidentemente spaventati da quei clienti insoliti, ma non prima di aver tentato di uccidere la donna, che ancora una volta dovette far affidamento al proprio chakra per evitare il colpo in arrivo, gettandosi a terra ed evitando per un soffio di venire pugnalata, ricavandoci un graffio sul braccio ed un taglio sul proprio kimono nel medesimo punto. [Difesa 2] [Danno]
    Maledetto bastardo! Disse a denti stretti la ragazza, mentre rialzandosi si fasciò la ferita sanguinante con un tovagliolo di stoffa. Il proprietario del locale arrivò tempestivamente da lei per aiutarla a medicare il taglio, ringraziando sia lei che l'uomo per aver cacciato quei furfanti, nonostante sapesse bene che prima o poi sarebbero tornati a chiedergli nuovamente i soldi che pretendevano. Ma quegli uomini non se ne erano andati a mani vuote.
    Dando un'occhiata al tavolo dov'era seduta poco prima, Fukmi si rese conto di un terribile fatto: la sua borsa era sparita.
    NOOOOO! Letteralmente in preda al panico, la donna cercò l'oggetto sotto al tavolo e spostando le sedie, ma doveva averla presa quasi certamente il quarto uomo che era stato intento a fare da palo ai suoi compari.
    Oh, mi dispiace Fukmi-san. Aveva qualcosa di valore lì? Domandò l'uomo alla giovane ormai in lacrime. C'è tutta la mia vita lì dentro! Ci sono tutti i miei soldi, i miei talismani e...!!! Quasi le venne un colpo al pensiero del suo preziosissimo disegno che ritraeva l'uomo dei suoi sogni, perduto. Lei sa dove si nascondono?
    Bè, in realtà sì, sono solo una banda di quartiere, ma sono organizzati. Ho sentito che il loro covo è in un vecchio palazzo in costruzione, se segue questa strada per un paio di isolati e poi volta a destra, lo vedete, si affaccia su un fiume. Ma non le conviene andare, Fukmi-san, sono troppi e ora che li ha fatti arrabbiare, non riuscirà a farsela ridare.
    Lei non capisce, io devo andare per forza, non posso vivere senza quello che c'è in quella borsa, la mia vita non avrebbe più senso. E detto ciò, la ragazza si avviò all'uscita, e se Namae non si fosse fatto avanti per concederle un aiuto, sarebbe stato il vecchio Tomoe a chiedergli di fare quel favore alla ragazza che aveva tentato di difendere la figlia, non che ne avesse realmente bisogno ovviamente.
    Namae-san, perchè non accompagna lei la signorina. Lei è molto forte, una banda di delinquentelli non sarà certo un problema. Le guardo io la bambina finchè non tornate. E vi offro la cena, stasera. L'uomo era ovviamente ammaliato dalla prorompente avvenenza di Fukmi, ma mandare il nerboruto e temibile uomo che frequentava il locale con sua figlia, gli avrebbe sicuramente anche risolto il problema dei banditi che lo tormentavano, vista la violenza con la quale l'Oleandro si era scagliato contro uno solo di loro. Sentendo la richiesta del vecchio, la giovane si sarebbe voltata ad osservare per qualche istante il tizio, in attesa di una risposta, nonostante non si aspettasse una simile piega degli eventi, ma se in entrambi i casi quest'ultimo avesse accettato di accompagnarla, si sarebbe dimostrata subito riconoscente, avviandosi insieme a lui verso l'edificio indicatole e offrendogli di ripararsi sotto il suo ombrello. Grazie infinite. Non era tenuto a farlo, ma lo apprezzo, quella borsa è tutto per me, non ho altro.
    Chakra: 5.75/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Kaiken × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tessen × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Biglie Metallo × 1
     
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    Al covo!


    Villaggio di Amegakure - Chapter III



    I malviventi batterono in ritirata, sorpresi dalla prontezza della donna e dalla forza fisica di quel bestione che avevano stuzzicato. Nella fuga disperata, nessuno prestò soccorso al collega disteso a terra, privo di vita e con gli occhi quasi fuori dalle orbite.
    Come una tartaruga, Tomoe uscì dal bancone, ancora terrorizzato da quei balordi che avevano anticipato la data del pagamento ed erano stati più violenti. Alla vista del sangue sul braccio della ragazza, l'oste si affrettò a prendere dei medicamenti.
    Ringraziò la donna e Namae, ma il Fiore si limitò ad annuire, all'apparenza stordito. Gli effetti dell'adrenalina si affievolirono con la dopamina che il suo sistema endocrino stava producendo. Il cuore decelerò, il respiro si fece leggero e le pupille si dilatarono fino alla dimensione normale. Piccoli cambiamenti che solo Hounkou si era abituata a notare.
    Stai bene papà? Chiese, mentre l'altra donna si era già accorta della borsa mancante. Il suo grido disperato venne ignorato dal duo. Sì, tutto ok. Ti sei preoccupata? Chiese, con la mano gigante che andava ad appoggiarsi sul piccolo capo della bambina.
    No no, c'eri tu.
    Brava.


    Si voltò verso Tomoe, poi verso di Fukmi, che ancora non aveva ringraziato per essere intervenuta in difesa della sua bambina. La scrutò da capo a piedi. A differenza della gatta, che era solita tormentarlo 24 ore su 24, sette giorni su sette, la ragazza aveva armi con sé.
    Una kunoichi. Cosa cercava ad Ame? Fama, potere, soldi?
    Sì, ti aiuterò per ringraziarti. Ad Ame pochi osano schierarsi per proteggere gli altri. Solo gli stranieri e gli accademici avrebbero ignorato l'uso della parola: schierarsi. Affondò la sua mano in una borsa appoggiata su una sedia e ne estrasse due maschere, raffiguranti un serpente e un gatto. La prima fu indossata da Namae, la seconda dalla bambina, la quale si era già messa una coda penzolante sul di dietro e un cerchietto con due orecchie pelose.
    Come Nanako! Come Nanako! Saltellava, cercando di guardarsi la coda.
    Oh miseria...va bhè andiamo! Sbuffò, con le mani sui capelli, prima di incamminarsi verso l'esterno, alzandosi il colletto dell'abito.

    [...]




    jpg

    Il palazzo in costruzione non fu difficile da trovare.
    Seguendo con attenzione le istruzioni di Tomoe, l'edificio sarebbe stato visibile alla loro sinistra, oltre un manipolo di case diroccate, con un canale colmo d'acqua che gli passava dietro. Tra la locanda e il quartiere, non trovarono alcuna resistenza e, ad una prima occhiata, nelle case che facevano da prima difesa al covo non sembrava esserci nessuno. Erano strutture abitative di due piani, con un singolo ingresso e una manciata di finestre sui quattro lati, tutte sbarrate con delle robuste assi di legno. La pittura esterna era sbiadita, rovinata in alcune zone, con dei mattoni mancanti qua e là.

    L'edificio principale contava diversi piani, quattro per l'esattezza. Il fatto che fosse in costruzione aveva permesso a qualcuno di modificarlo a proprio piacimento, aggiungendo, ad esempio, una passerella in acciaio che faceva da collegamento esterno tra i diversi piani, come una scala anti incendio. Non sembrava esserci nessuno.


    Ad un occhio attento, tra le case si faceva spazio un piccolo vicolo, poco illuminato dalla luce solare, che sembrava procedere verso il covo.
    Davanti a loro, a una decina di metri, vi era il canale, così vasto da sembrare un fiume. Lungo gli argini, vi era un accumulo di detriti, spaventoso non per le dimensioni, ma per la varietà di spazzatura: tronchi d'albero, lamiere d'acciaio, ecc ecc. [Note]È possibile trovare qualcosa di abbastanza capiente per tre persone
    La corrente era forte ma non inarrestabile.
    Come vuoi muoverti? Stava a Fukmi scegliere. Namae preferiva la via di terra, ma per tornare a casa prima avrebbe tollerato scelte più rischiose.
    Miaooooo! Gridò Hounkou, imitando Nanako.
    Non farci caso. Commentò Namae, con tono rassegnato.

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    III


    Con grande soddisfazione della sacerdotessa, l'uomo accettò di aiutarla a recuperare la sua borsa, anche se non si aspettava che si portasse dietro anche la figlia, visto che si sarebbe potuta far male in una situazione come quella.
    In breve, l'edificio che il proprietario del locale gli aveva indicato, sarebbe stato trovato, ma il problema era raggiungerlo, dato che c'era un piccolo quartiere apparentemente disabitato da attraversare, che sarebbe potuto essere il luogo ideale per tendere un'imboscata.
    Una piccola risatina scappò alla ragazza quando quel padre imbarazzato dal comportamento della figlia, le disse di non badarci. I bambini sono bambini. Ammise, lasciando intendere che non c'era bisogno di scusare una bambina per i suoi modi.
    Namae lasciò a lei la scelta su come procedere, e questa iniziò immediatamente a squadrare la strada da cima a fondo, arrivando anche a notare il curioso vicolo che passava in mezzo alle case abbandonate, ma non avrebbe mai voluto prendere quella strada; nei suoi anni di tirocinio come sacerdotessa, aveva imparato anche a vivere per strada per i suoi viaggi di purificazione, divenendo abbastanza pratica su come muoversi nei villaggi.
    Non credo che andare da quella parte sia una buona idea, come minimo ci saranno un casino di trappole. I banditi di quartiere sono come bambini, si sono piazzati nel loro fortino e ora lo difendono con le unghie dagli adulti. Ma se andiamo di qua, facciamo il loro gioco, quindi... Si sarebbe guardata intorno, andando a sbirciare il mucchio di immondizia che si trovava lungo l'argine del canale. ...direi di passare via mare e andare a dargli una sculacciata.
    Col suo aiuto, Fukmi si sarebbe adoperata per recuperare un'imbarcazione di fortuna per fare quel breve tratto di fiume, magari un vecchio frigorifero, una grossa tavola di legno o legando insieme delle lamiere, per poi cercare di procurarsi qualcosa che facesse le veci di un paio di remi, così da non finire fuori percorso, anche se avrebbe dovuto pensarci principalmente Namae a quel compito, essendo decisamente più forte di lei per contrastare la forza della corrente, mentre lei avrebbe potuto badare alla piccola ed assicurarsi che non cadesse in acqua.
    Se tutto fosse andato secondo i piani, sarebbero forse riusciti ad arrivare il più vicino possibile all'edificio in costruzione, e molto più vicini all'agognata borsa.
    Chakra: 5.75/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: Pra
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Kaiken × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tessen × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Biglie Metallo × 1

    Note
    ///
     
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    Irruzione tra 3...2...1


    Villaggio di Amegakure - Chapter IV



    Hai fegato. Esclamò, piuttosto stupito dalla decisione della ragazza.
    Il corso d'acqua era profondo, sporco e condito da qualche detrito trascinato dalla palude. Una ragazza normale avrebbe temuto di naufragare e affondare, ma non lei.
    Preferiva un approccio rapido e furtivo, perché su una cosa aveva ragione: i banditi controllavano quel fortino. E non perché temevano l'arrivo di Namae o di chissà chi, ma perché una base ad Ame era un tesoro molto prezioso e per nulla scontato.
    Tu rimani qui. Si rivolse poi a Hounkou, porgendogli uno spiedo. Rimani nei paraggi, nascosta e non da...
    LO SO, me lo dici sempre. Non sono una bambina. Il padre in erba sbuffò una seconda volta. Nanako l'aveva trasformata in una gatta ribelle. Seppur fosse un po' preoccupato, si fidava di lei e sapeva che era una bambina molto sveglia, ben addestrata alla vita criminale.

    Si avvicinarono ai detriti, alla ricerca di qualcosa di capiente e robusto. Dovevano stare larghi, avere buon margine di manovra per poter remare comodi ed essere sicuri che in quei trenta metri o poco più non sarebbero affondati, nemmeno urtando qualcosa di grosso.
    Dovremmo accontentarci di questo. Estrasse un grande frigorifero, mono porta, con qualche pezzo mancante ma tutto sommato affidabile. Prese anche due lamiere, sottili e lunghe.
    Come remi no?
    Namae avanti, Fukme dietro, il duo diede inizio alla navigazione. Alle sue spalle, la donna avrebbe potuto notare le braccia dell'uomo gonfiarsi e sgonfiarsi per l'azione degli ormoni che quest'ultimo era in grado di generare.
    Per colpa del vento e della corrente ebbero alcune difficoltà, ma tra imprecazioni e scuse del Fiore per le parole pronunciate, essi riuscirono a schivare i detriti e a dirigere l'imbarcazione di fortuna verso il fortino, che man mano si faceva sempre più vicino.
    All'esterno non era visibile alcuna vedetta.
    Se fosse stata curiosa o anche solo interessata all'Oleandro di Ame, Fukme avrebbe potuto domandare qualsiasi cosa. Namae non era avido di informazioni sul villaggio, sulla sua vita, in parte dimenticata, e sui suoi poteri. Se avrebbe nutrito delle preoccupazioni per la bambina, l'uomo avrebbe riso.
    Sa badare a se stessa. Prima che la adottassi era una spacciatrice del Secondo Livello E lui l'aveva liberata, dopo aver sterminato tutta l'organizzazione in cui lavorava.
    Fu così efferato che dopo quella strage i Fiori lo avevano ammesso nelle loro fila.

    [...]



    Raggiunsero il fortino, o per essere più precisi, uno spiazzale scavato dal fiume parzialmente coperto da cespugli. Sarebbero scesi lì, per poi continuare a piedi per alcuni metri.
    Per ritornare sulla terra ferma, senza corde o ancore, avrebbero dovuto saltare con agilità, rapidità e una dose di freddezza. Nulla di impensabile per dei ninja, anche se di basso livello.
    Il palazzo in costruzione, rattoppato un po' qua e un po' là, s'innalzava alle loro spalle. Come descritto in precedenza, sulla superficie esterna era stata installata una scala in acciaio, di quelle usate per le evacuazioni in caso di emergenza.
    Due piani sopra di loro, preciso come un orologio svizzero, era uscito da una porta secondaria un uomo di media statura, con degli occhiali strambi e capelli sparati verso l'alto. Fumava una sigaretta e con sguardo distratto e assonnato ammirava il sole ancora timido.
    Per Fukme sarebbe stato impossibile avere un idea del suo armamentario.

    Se avessero deciso di proseguire attorno alla superficie esterna dell'edificio, girando l'angolo, avrebbero avuto la visuale dell'ingresso, costituito da una semplice porta in legno su cui avevano realizzato uno spioncino orizzontale.
    La porta era aperta e davanti ad essa vi erano due uomini di guardia. Distanti sei metri ciascuno, di cui uno a dodici metri dal duo improvvisato, essi avevano lo sguardo rivolto verso la strada che avevano evitato di prendere. Erano massicci, ben piazzati, ma più bassi rispetto a Namae.
    Sui loro fianchi avevano dei coltelli da cucina, ma ben affilati.


    A lei la scelta su come muoversi.


     
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    La seguace della Dea


    V


    L'uomo sembrò apprezzare la determinazione di Fukmi, la quale era abituata ad avere a che fare con criminali e gente di strada, ed insieme recuperarono un grosso frigorifero e 2 lamiere da usare come remi. Sono perfetti. La giovane donna però rimase decisamente perplessa alla decisione di Namae di lasciare lì la figlia, tutta da sola in quel luogo infastato dalla peggiore feccia del Paese, ma non volle contestare le sue scelte, in fondo aveva il diritto di fare ciò che voleva.
    Il colosso e la ragazza si imbarcarono quindi su quell'imbarcazione improvvisata ed affrontarono la impervie acque di quel canale, remando vigorosamente per non essere trascinati via dalla corrente, ma durante il breve viaggio, Fukmi non potè fare a meno di notare come le braccia dell'uomo si gonfiassero e sgonfiassero come se stesse usando chissà quale tecnica strana per manipolare il proprio corpo; la sacerdotessa, però, ne aveva viste fin troppe nella sua breve vita per lasciarsi impressionare da quel tipo di dopaggio, non volendo poi invadere la sua eventuale privacy sull'argomento, ma rimanendo più interdetta e pensierosa per l'aver lasciato indietro la piccolina.
    Ma...sei sicuro che la bambina starà bene? E se le succede qualcosa?
    A quanto pareva, però, l'uomo non sembrò affatto preoccupato per lei, ridendo molto spensieratamente ed ammettendo che nonostante la sua giovanissima età, era stata una spacciatrice, cosa che servì a tranquillizzare molto i pensieri di Fukmi. Oh...non me l'aspettavo, ma allora mi fido.

    Arrivarono infine ad uno spiazzo in cui avrebbero potuto attraccare, ma mentre il Fiore tentava di rallentare il frigorifero per scendere al volo, la ragazza era già saltata giù usando il bordo del frigorifero come trampolino, nascondendosi subito tra i cespugli.
    Non erano distanti dall'edificio, ma a quanto sembrava, pullulava di banditi; da quello che potevano vedere, c'era un comodissimo ingresso per il secondo piano, a cui sarebbero potuti arrivare tramite la scala antincendio esterna. Niente di più facile, il piano era perfetto, ma da quella dannata porta uscì a fumare uno degli uomini che abitavano il palazzo, e la ragazza dovette pensare un po' a come agire; avrebbero potuto cercare un altro ingresso, ma chissà se ci fosse stata qualche sentinella che avrebbe potuto scorgerli da una postazione a loro sconosciuta. Che dici, proviamo ad entrare da lì? Magari vediamo se rientra appena finisce di fumare.
    Dal suo punto di vista, essendo solo in 2 sarebbe stato alquanto rischioso entrare ed attaccare a vista chiunque gli si parasse davanti, nonostante il suo compagno di sventure sembrasse molto forte, quindi avrebbe suggerito una manovra di infiltrazione.

    Se l'intuizione della giovane donna si fosse rivelata giusta e Namae fosse stato d'accordo col suo piano, una volta che il tizio al piano superiore fosse rientrato, si sarebbero mossi quanto più furtivamente possibile verso le scale e le avrebbero salite fino al secondo piano, sperando che la porta fosse aperta. Se tutto fosse filato liscio, si sarebbero ritrovati in una piccola stanza completamente vuota, di circa 4 x 4 metri, con solo un'altra porta sulla parete opposta; accanto ad ogni porta c'erano 2 interruttori.
    Tutto sarebbe sembrato tranquillo, ma non appena uno dei 2 avesse raggiunto il centro della stanza, il pavimento si sarebbe letteralmente aperto sotto i loro piedi, rivelando di essere una trappola posta su di un pozzo profondo circa 10 metri e con 5 metri di acqua sul fondo; la cosa avrebbe colto di sorpresa Fukmi, che non si sarebbe lasciata sfuggire un piccolo urlo per la paura, finendo inevitabilmente in acqua dopo la lunga caduta e riemergendo il prima possibile.
    Ohh...fantastico. Non sarebbe stato sicuramente semplice risalire, dato che le pareti erano ricoperte di lamiere lisce di acciaio e l'unica uscita sembrava essere quella da cui erano caduti, la quale anche se fosse stata richiusa, era pur sempre fatta di legno. E adesso?

    Se invece il tizio fuori il terrazzo non avesse voluto accennare a tornarsene dentro, neanche dopo 10-15 minuti di attesa, sarebbe stato necessario pensare ad un altro piano. La ragazza allora, avrebbe preso l'iniziativa e si sarebbe tolta i pochi vestiti che aveva addosso, rimanendo quasi nuda (con solo la leggera veste che a malapena le copriva seno e parti intime, e si sarebbe diretta verso le scale lentamente, senza tentare di nascondersi ma anzi, mettendosi in bella vista. Il piano era avvicinarsi il più possibile a quell'uomo e poi tentare di attaccarlo quando questo avesse abbassato la guardia, con il piccolo pugnale che le teneva insieme l'acconciatura, a mo' di spillone.
    Nel momento in cui l'uomo si fosse accorto di lei, avrebbe risposto ad un eventuale domanda fingendosi una ragazza alquanto confusa che aveva perso la strada. Oh...mi scusi...cercavo un momentaneo ripare per la pioggia...non è che sarebbe così gentile da farmi entrare? In tutto ciò, non avrebbe smesso di salire le scale ed avvicinarsi lentamente a lui, fino ad arrivargli il più vicino possibile.La prego, ho proprio bisogno di qualcosa che mi scaldi... Avrebbe tentato di risultare il più sensuale possibile, mantenendo il finto stato di confusione, ed arrivando anche poggiare il suo seno contro il suo petto. Allora, me la dà questa mano? Se fosse riuscita nel suo scopo, una volta arrivata a distanza ravvicinata, avrebbe infilato distrattamente la sua mano tra i capelli ed a quel punto avrebbe estratto rapidamente il suo pugnale per tentare un unico e micidiale attacco diretto alla gola nemica. [Tecnica]Forza 175 / Velocità 175
    Se il primo colpo non fosse andato a segno, avrebbe allora tentato di finire il proprio avversario con una rapida serie di colpi con la medesima arma, prima al petto, poi sul volto e poi nuovamente sul collo. [Azione 1, 2, 3]

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    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Fendente
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
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    Chakra Adesivo


    Villaggio di Amegakure - Chapter V



    La ragazza si dimostrò sveglia e abituata a muoversi in ambienti ostili.
    Qualche mese prima del loro incontro, consapevole di non essere ancora pronto, il Fiore avrebbe intrapreso una strategia simile per il recupero di un oggetto da un covo rivale : nel migliore delle ipotesi, sarebbero entrati e usciti in meno di due minuti, nel caso peggiore, sarebbero stati costretti ad alzare le mani, ma ad Ame non si può pensare di sopravvivere senza una buona preparazione nelle arti ninja. *** era solo un caso particolare, destinato a durare ancora per poco.

    Consumata la sigaretta fino al filtro, lo strambo uomo rimase due minuti con le braccia appoggiate al parapetto a godersi il panorama, dopo di che, entrò nel fortino, permettendo al duo di salire sulla scala "anti-incendio". Alle spalle della ragazza, Namae avrebbe lanciato uno sguardo curioso sul suo sedere. Aveva una moglie, o forse una compagna, ma l'amnesia aveva cancellato ogni traccia di lei dalla sua memoria.

    Sembra l'abbraccio di due Pringles.

    La porta era stata lasciata aperta. Namae non ne fu sorpreso.
    Nessuno di loro poteva immaginare un incursione da quel lato del fortino, accessibile solo dal fiume che nessuno avrebbe avuto il coraggio di affrontare. Nessuno tranne loro due. Il loro coraggio era stato ripagato.
    Varcarono la soglia di una stanza rettangolare, interamente vuota, priva di mobili, oggetti accatastati e fonti di luce artificiali.
    Non c'è nessuno... Pensò, perplesso. Puntò il suo sguardo agli angoli della stanza, poi lungo le pareti, alla ricerca di trappole o tracce di sangue. Vide i due interruttori vicini alla porta posta nel lato opposto. Non aveva alcuna intenzione di azionarli. Dovevano essere dei fantasmi e non lasciare alcuna traccia 
    Quando misero i loro piedi al centro della stanza, il pavimento sotto di loro si aprì, facendoli precipitare per ben dieci metri.
    Namae riuscì a trattenere un urlo, ma la ragazza emise un gridolino di paura.

    SPLASH


    Per sua fortuna, vi erano più di due metri d'acqua in quel pozzo e le sue gambe ne uscirono tutte intere. L'acqua era gelida e per alcuni secondi gli mozzò il fiato. 
    Siamo in trappola, come animali. Sussurrò, digrignando i denti, mentre la dopamina - rilasciata da Namae stesso - evitò l'insorgere dell'adrenalina, i cui effetti sarebbero stati deleteri.
    I battiti del cuore rallentarono, i suoi muscoli si rilassarono e la mente divenne lucida e concentrata.
    Erano al centro di una pozzo di sezione quadrata, le cui pareti erano costituite da lastre di acciaio lisce come il sedere di un neonato.
    Potrei usare gli spiedi per scalare. Bocciò subito l'idea. Tralasciando la scarsa resistenza meccanica dei suoi dardi e l'assenza di un elsa in cui situare le sue mani giganti, il rumore sarebbe stato così intenso da essere udito da tutti i presenti.
    Oh... Un ricordo emerse nella mente del Fiore.
    Aveva saputo di un abilità. Una capacità che aveva visto all'opera alcune volte tra i sottoposti di Lord Goemon.
    Il controllo del chakra adesivo.
    Aveva ricevuto suggerimenti, trucchi e nozioni su come ottenere quell'effetto, pagandoli a peso d'oro per giunta, ma non aveva avuto tempo e occasioni per allenarsi.
    Devi espellere il chakra dai tuoi piedi, o mani ad esempio, in modo da creare un effetto risucchio, che ti faccia rimanere incollato.

    Pare facile. Sussurrò, appoggiando la mano sulla lastra. Respirò e con calma innaturale fece fuoriuscire il chakra dai pori della pelle.
    Io ad esempio creo un vortice in senso orario. Si concentrò e cercò in qualche modo di dare una rotazione al flusso, dopodiche si issò, o almeno ci provò. Gli esiti furono pessimi.

    Devo imparare a usare il chakra adesivo. Ora. Sussurrò alla ragazza.
    Sai usarlo tu? E quando ricevette la risposta negativa, Namae si morse il labbro inferiore. Per qualche strano motivo, nessuno sembrava essersi accorto di loro. Aveva ancora qualche minuto, o forse secondi a disposizione per imparare.
    Chiuse gli occhi e ci riprovò. Lì sotto, dove l'illuminazione era molto scarsa, un alone bluastro tra il metallo e la sua pelle squarciò l'oscurità. Diminuì e aumentò la quantità fino ad avere la sensazione di potersi sollevare. Infondo, sarebbero stati sufficienti almeno dieci bracciate per risalire il tunnel.
    Si issò e ce la fece.
    Ecco..
    e quando la sinistra si appoggiò alla lastra, il chakra ebbe l'effetto opposto: il metallo lo respinse, mandandolo a urtare contro la parete opposta.
    Merda... che colpo. Ridacchiò, felice, con l'acqua che gli aveva bagnato nuovamente il volto. Aveva avuto un piccolo risultato positivo. Ad occhio e croce, inzuppata da cima a fondo, Fukme doveva pesare circa settanta chili, nulla che i suoi muscoli non avessero già affrontato. Era pronto a sostenere il suo peso e a portarla fuori di lì.
    Sali sopra di me
    Si concentrò e ripeté i procedimenti seguiti qualche secondo prima. Respirò con calma, rilasciò una dose di dopamina e appoggiò la mano destra sul freddo acciaio. Il chakra avvolse la sua mano e l'effetto adesivo fu subito evidente, infatti, sembrava che la sua pelle fosse attratta dal metallo come un magnete.
    Si issò e appoggiò la sinistra, pervasa da una quantità di chakra superiore al precedente tentativo, per via di Fukme. Poi la destra, poi la sinistra, poi addirittura il piede destro, anche se dovette fermarsi per capire bene quanto chakra espellere da lì.
    A metà strada dalla vittoria, il duo avrebbe udito il chiaro rumore di passi, preceduto dal cigolio di una porta.
    Oh cosa abbiamo qui?! ahahahahaha
    E qualcosa di duro colpì la spalla di Namae.
    Il dolore fu lieve, ma la sorpresa mista allo spavento di ricevere un colpo al capo gli fece perdere la concentrazione. Cadde in acqua, insieme alla ragazza.
    Quest'ultima venne bersagliata da due pietre di dimensione non trascurabile. Il bandito aveva una scarsa preparazione ninja, ma nella sua inesperienza e sbadataggine riuscì a spedire i dardi verso la spalla destra e il volto di lei. [Pot 10 Forza: Bianca+2]
    Ooooh giocherò con voi. Vi renderò inoffensivi e chiamerò il mio capo. Avrò una bella ricompensa.

    Dobbiamo riprovare. Inventati qualcosa per proteggermiEsordì Namae, con un sussurro.

     
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    VI


    L'infiltrazione nel fortino andò come previsto, al meglio delle aspettative, e l'uomo impegnato a fumare rientrò all'interno poco dopo aver terminato la propria sigaretta, lasciando ai 2 nukenin l'opportunità di intrufolarsi nell'edificio. Purtroppo per loro, come prevedibile, c'erano delle trappole ad attenderli, e caddero proprio in una di quelle, finendo in un profondo pozzo.
    Erano finiti in una banale trappola ed insieme iniziarono a pensare ad un modo per evadere in fretta, prima di venire scoperti, ma non era certo un facile problema da risolvere; la ragazza provò a pensare a qualche arma da poter utilizzare come picconi durante la scalata di una montagna, ma con sè non aveva armi del genere, le quali erano quasi tutte nella sua borsa che le era appunto stata rubata. Forse Namae avrebbe potuto lanciarla fuori mentre questa si sarebbe trasformata in un oggetto più leggero e facile da maneggiare, ma a quel punto chi avrebbe tirato lui fuori dal pozzo?
    Mentre Fukmi rifletteva su come risolvere quell'enigma, l'uomo intanto pensò ad una possibile soluzione, attraverso il chakra adesivo.
    Oohh...sì, ho capito di cosa parli, una volta sono andato a letto con un ninja di oto e ha voluto farlo sul soffitto. E' stato interessante, lui si teneva attaccato al soffitto con il chakra adesivo, ma non ho ben capito come funziona, sembra complicato. La giovane donna cerco di scervellarsi per capire il funzionamento di quella tecnica, dando a Namae dei suggerimenti che aveva a sua volta ricevuto dal ninja otese qualche anno prima, e piano piano l'uomo sembrò riuscirci, seppur non senza qualche inconveniente. Era decisamente un uomo particolarmente dotato per imparare da autodidatta un'abilità tanto complessa, ma in fondo al momento serviva ad entrambi soltanto che riuscisse a scalare quella parete, senza perfezionarla a dovere ed utilizzandola il tempo necessario per uscire da quella trappola.
    Seguendo il suggerimento del suo compagno di sventure, si aggrappò alle sue spalle ed avvinghiò le gambe attorno ai suoi fianchi, lasciandosi trasportare mentre quello iniziò a scalare la parete completamente liscia e verticale, a mani nude.
    Però, senti che pettorali. Devi fare un sacco di esercizio. Disse la ragazza, cercando di non deconcentrarlo più del dovuto per evitare che perdesse la presa sulla parete. Di' un po', per caso sei single? Non sarebbe stato male se fosse riuscita a renderlo il numero 52, riflettè mentre quello continuava a salire, almeno fino a quando non sentirono una voce provenire dall'altro.
    Non erano stati abbastanza veloci e inevitabilmente vennero scoperti da qualcuno che si divertì a lanciargli qualcosa e facendoli di conseguenza finire di nuovo nell'acqua gelata.

    Riemergendo, e dopo aver ripreso fiato, la ragazza si rese conto di altri 2 oggetti in arrivo, spingendosi istintivamente contro la parete con entrambe le gambe per darsi una forte spinta attraverso l'acqua, evitando entrambi i proiettili diretti verso di lei. [Difesa 1]
    Quel sadico teppista era sicuramente un duro ostacolo da superare che si andava ad aggiungere alla scalata che avrebbero dovuto fare per uscire da lì, tanto che Namae le chiese di fare qualcosa per coprirlo mentre lui avrebbe tentato di salire in cima.
    Ahm...e che posso fare...
    Urgeva pensare in fretta, e così la sacerdotessa tornò all'idea di poco prima. Ci sono. Lanciami lassù, lo distraggo io. E detto ciò, avrebbe composto il sigillo della tigre per trasformarsi in un grande ombrellone da spiaggia giallo e rosa. [Tecnica] Certo, non era piccolo quanto un kunai, ma sarebbe dovuto essere abbastanza leggero e aerodinamico per consentire a Namae di lanciarlo fin sopra la botola, ed a quel punto la ragazza si sarebbe ritrasformata per rimettere piede sul solido pavimento che circondava quel buco.
    Se tutto fosse andato come previsto, non le sarebbe rimasto altro da fare che saltare addosso al simpatico tipo che si era divertito a lanciarle sassi addosso, [Slot Gratuito] e tentare di assestargli un calcio in pieno petto per spezzargli il fiato e provare a sbatterlo contro la parete dietro di lui, [Azione 1]; subito dopo avrebbe estratto al volo il pugnalepugnale che ancora nascondeva tra i capelli e lo avrebbe usato per sferrare un rapido fendente al ventre nemico, [Tecnica]For 175 / Vel 175 per poi usare quello stesso pugnale per tentare altri 2 fendenti alle sue braccia, prima uno al destro e poi al sinistro. [Azione 2, 3] Per finire, che lo avesse colpito o lo avesse soltanto intimorito, gli avrebbe puntato il pugnale alla gola, intimandogli di di restare immobile. Ok, sta buono e non fiatare, se non vuoi che sparga il tuo sangue per tutto il pavimento. Sto cercando una cosa che mi avete rubato e non me ne andrò finchè non la riavrò indietro. Avrebbe detto sotto voce, per evitare che altri li sentissero e accorressero, ma l'importante era temporeggiare per poter dare a Namae il tempo necessario per tirarsi fuori dal pozzo.
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    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Calcio
    2: Fendente
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Trasformazione
    2: Estrazione Mortale
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Kaiken × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tessen × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Biglie Metallo × 1

    Note
    ///
     
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    Scaramuccia tra banditi


    Villaggio di Amegakure - Chapter VI



    Interessante. Rispose, cercando di spulciare nelle zone più remote della sua mente, inaccessibili e oscure dal giorno in cui aveva perso la memoria.
    Forse, in passato, con essa aveva corso lungo le vetrate dei più alti palazzi della Pioggia, sentendosi parte del villaggio in cui era nato e che aveva giurato di difendere fino alla morte.

    Sentì le gambe della donna avvinghiarsi sui suoi fianchi, le mani scendere fino ai pettorali e il volto avvicinarsi al suo. I suoi capelli profumavano di lavanda e la pelle di cocco. 
    Mentre le mani possenti del Fiore aderivano alla parete metallica, la ragazza si complimentò per i suoi pettorali d'acciaio e senza vergogna gli chiese se fosse single.
    Namae rimase in silenzio, impegnato a mantenere alta la concentrazione. Era sufficiente un piccolo errore, una minuscola distrazione e il chakra non avrebbe lasciato scampo. Evento che ebbe luogo quando la pietra colpì la sua spalla, facendolo precipitare insieme alla ragazza.

    Single, ma non mi interessano relazioni Serrò i denti, con l'acqua che gli colava sul viso. Ho già troppi problemi. La sua unica fonte di felicità era Honkou, sua figlia.
    Sopra le loro teste, ignaro della strategia d'azione proposta dalla ragazza, l'uomo strambo rideva.
    La sua richiesta di lanciarla in alto lasciò sbalordito il Fiore di Ame.
    Dieci metri. Non erano molti, ma nemmeno pochi.
    Pronta? Abbassò le braccia fin sotto l'acqua. Sali sopra le mie mani.
    Appena i tacchi o le piante dei suoi piedi si appoggiarono sui suoi larghi palmi, Namae si concentrò. Dal Tantien, il chakra eccitò il suo sistema endocrino, liberando dosi di somatotropina. Le braccia si ingigantirono a dismisura. [+2 Unità]
    Strinse i denti e con uno sforzo immane lanciò la donna verso l'alto con tutta la sua forza. [Forza: Viola+4]
    La vide spiccare il volo con le sembianze di un ombrello, grande abbastanza da coprirlo alla vista dell'uomo.
    Bravissima. Sul suo volto burbero nacque un sorriso.

    La mano destra era già a contatto con la parete, per la terza volta.
    Namae...eri in grado di usare il chakra adesivo. Ne sono sicuro. Lo era, lo era davvero.
    Sapeva di possedere quell'abilità dentro di sé.
    Espulse il chakra dai pori, modellò il flusso, facendolo roteare il più velocemente possibile e si issò, con la forza dei bicipiti, appoggiando subito l'altro palmo, con il chakra già pronto per aderire alla superficie. Ora che doveva sostenere solo il peso del suo corpo, ne diminuì la quantità.
    Continuò ad alternare le mani fino a quando non si trovò davanti a una rientranza, come se qualcuno lì avesse colpito il metallo con un pugno. La vide all'ultimo istante, quando ormai le dite ricoperte di chakra si erano già posate su di essa.
    Il chakra espulso non ricoprì il difetto superficiale e l'effetto fu nefasto; in un batter d'occhio l'aderenza venne meno e lui cadde in acqua per la quarta volta.

    Di fronte all'ennesimo fallimento, per placare la rabbia che sentì crescere dentro sé dovette ricorrere in modo pesante alla dopamina. I lineamenti del suo volto si accentuarono per un istante, per poi ritornare lievi.
    C'ero quasi, tranquillo Namae. Segui il difetto della parete. Riprese la scalata, questa volta con una certezza in più. Certezza che aveva il sapore di un ricordo afferrato.
    Sopra di sé si udivano i rumori di un combattimento.
    Concentrati!
    Fu davanti alla crepa e questa volta la sua mano sinistra aderì perfettamente al metallo.
    Scalò la parete come un ragno, alternando braccia e addirittura gambe. Le difficoltà iniziali si affievolirono con la pratica e man mano proseguiva nella scalata più aveva la sensazione che, in fondo, aveva sempre saputo come fare.
    Ciò di cui non era a conoscenza era che l'esito della sua scalata...dipendeva da Fukme.

    [...]



    Appena la donna emerse dal pozzo, bagnata fradicia, l'uomo si allontanò dalla cavità, sorpreso dall'impresa del duo. Li aveva sottovalutati e avrebbe pagato cara la scelta di non chiamare i rinforzi.
    Il calcio arrivò rapido e smorzò sul nascere il grido di aiuto.
    AAIUT...ARGH Lo subì in pieno e la schiena impattò contro il muro alle sue spalle. [Danno]Resistenza: Bianca Danno Leggera
    La kunoichi estrasse un Kaiken dai capelli e con un fendente obliquo riuscì a squarciargli il ventre, contratto all'ultimo istante da una dose di chakra, il quale limitò seriamente i danni. [Danno]Resistenza: Bianca+2 Danno due Leggere
    Il dolore fu notevole, ma si aggrappò alla vita, rimanendo vigile sui successivi attacchi. Aveva ancora qualche chance di liberarsi della ragazzina, infatti, Il colosso non era ancora fuoriuscito dal pozzo e i suoi amici erano di sotto, a pochi metri da lui.
    Impastando il chakra sugli addominali, riuscì a schivare il colpo al braccio sinistro piegando il busto verso destra. [SD I]Riflessi: Bianca+2
    Mentre il Kaiken si dirigeva verso l'avambraccio destro del nemico, con l'arto sinistro il nemico riuscì a estrarre il coltello da sotto la maglia, serrato tra la cinta in cuoio e il pantalone, e con un movimento dal basso verso l'alto cercò di conficcarlo nel petto della donna. Un attacco semplice e rozzo, ma pericoloso. [S&M]Velocità: Bianca Potenza: 10
    Danno più che Leggera a braccio

    Indipendentemente dall'esito dell'azione, egli avrebbe cercato di spingere Fukme nel pozzo con entrambe le mani, facendo pressione sui suoi seni. Perché non unire l'utile al dilettevole? [SA II]Attacco Doppio Velocità: Bianca Forza: Bianca
    Al minimo tocco con la ragazza, il bandito avrebbe attivato un genjutsu poco conosciuto nel mondo ninja. [TA]Hinote no Jutsu - Tecnica della Mano in Fiamme
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore tocca la vittima in una qualsiasi parte del corpo. La vittima sentirà prima del bruciore sulla zona toccata e poi vedrà delle fiamme divampare per ricoprire l'intera zona. L'illusione non causa danni, ma può distrarre la vittima facendole tentare di spegnere le fiamme (cercare di spegnere il fuoco causa AdO), il fuoco è resistente all'acqua o al vento e causa calore intenso, ma non dannoso. L'efficacia è pari a 20.
    Tipo: Genjutsu -
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]

    Nel caso in cui Fukme fosse realmente finita nuovamente in acqua, nella caduta avrebbe colpito Namae, mandando in fumo la sua scalata.
    Mi hai fatto tanto tanto male ma ci vuole altro per sconfiggermi ah ah ah
    Iniziò a correre verso la porta da cui era entrato così da chiamare i rinforzi e farsi medicare, con le mani sul ventre ferito per limitare la perdita di sangue. [SA III]Fuga Velocità Bianca



     
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    VII


    La giovane era ancora avvinghiata al corpo di Namae, quando questi fraintese completamente le sue intenzioni, rispondendole di non essere interessato ad una relazione, facendole scappare una piccola risata, seguita da un dolce sussurro al suo orecchio. E chi ha parlato di una relazione? A quel punto, sperò che finalmente il messaggio fosse giunto alla mente di quel padre single che probabilmente non avrebbe avuto motivo di rifiutare un fugace rapporto con una bella ragazza in debito con lui.
    Poco dopo, ritrovandosi a dover combattere con l'uomo sopra la botola, ci mancò poco che questi non la spedisse nell'aldilà conficcandole un pugnale in petto, che però per fortuna evitò in parte, grazie alla sua prontezza di riflessi. [Difesa 1] Il coltello finì per ferirle malauguratamente il braccio sinistro mentre questa tentò di evitarlo spostandosi verso destra [Danno], trattenendo un urlo a denti stretti, ma ferirla senza ucciderla fu un grosso errore che l'uomo avrebbe presto rimpianto.
    Difatti, quando tentò di scaraventarla di sotto, la rabbia della kunoichi era già alle stelle per essere stata sfregiata; senza battere ciglio, reagì immediatamente con un grande sforzo delle gambe per resistere alla spinta [Difesa 2], e nonostante sembrava che le sue tette avessero preso letteralmente fuoco, attaccò nuovamente l'uomo tentando una pericolosa ginocchiata ai testicoli [Azione 1], per poi cercare di afferrare per il collo o la collottola della maglia con la mano mancina [Azione 2], ed una volta afferrato l'afferrabile, lo avrebbe letteralmente scaraventato dentro il pozzo con tutta la sua forza. [Azione 3] Avrebbe fatto ovviamente attenzione a lanciarlo verso la parete opposta a quella sulla quale Namae stava cercando di risalire, ed avrebbe atteso che quest'ultimo ultimasse la propria scalata, se tutto fosse andato per il meglio, porgendogli infine la propria mano per aiutarlo ad uscire finalmente da lì.
    In tutto ciò, non si sarebbe preoccupata più di tanto del fuoco sul proprio seno, intuendo subito cosa fosse successo, dato che non provava del vero dolore da quella situazione e che aveva già visto in azione trucchetti simili. Quel porco mi voleva ingannare con un genjutsu da bambini.
    Se il fuoco ancora non si fosse spento e Namae fosse risalito come da programma, avrebbe chiesto quindi il suo aiuto per disfarsi di quell'illusione. Potresti darmi una mano a cancellare questo genjutsu? Mi vedo praticamente le tette in fiamme, ma non ho abbastanza chakra. Se sai farlo, ovviamente. Avrebbe detto, cercando in qualche modo di tastarsi il seno e scacciare in qualche modo le fiamme, e se l'uomo avesse accettato, gli avrebbe porto la mano ed avrebbe utilizzato un po' del suo chakra per usare la propria tecnica. [Tecnica 1, 2]Uso Mezzo Basso + il chakra di Namae. A quel punto non avrebbero dovuto far altro che proseguire e sperare di non avere altri brutti incontri.
    Chakra: 0.5/10
    Vitalità: 6.25/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Resistenza
    3: ///
    Slot Azione
    1: Ginocchiata
    2: Presa
    3: Lancio
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Rilascio
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Kaiken × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tessen × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Biglie Metallo × 1

    Note
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    Botta di culo!


    Villaggio di Amegakure - Chapter VII



    Si udirono rumori di uno scontro corpo a corpo ma nessuno cadde sopra di lui.
    Aiutandosi con le braccia, egli si issò nell'istante in cui Fukme diede inizio alla sua fase offensiva.
    La ragazza dimostrò di possedere un profondo autocontrollo per ignorare le fiamme illusorie che si stavano cibando del suo prosperoso seno. Altri avrebbero cercato di estinguerle, Namae si sarebbe gettato nel pozzo o direttamente nel fiume che avevano attraversato in barca.
    Impossibile. Colto alla sprovvista sia dal comportamento della rivale sia dalla sua capacità di resistere alla spinta, l'uomo ricevette in pieno la ginocchiata nei gioielli di famiglia.
    Ouuuch...come puoi... Pensò che l'illusione non si fosse attivata, ma ormai, piegato in avanti per il dolore ai reni, la mano sinistra della donna riuscì a raggiungere la cottola della sua maglia.
    Pensò di resistere alla spinta, ma la kunoichi impresse su di lui una forza ben superiore a quanto si aspettò.
    Cercò di non perdere l'equilibrio, di rimanere in piedi o di limitare al massimo lo spostamento, ma quando vide il colosso a qualche metro da lui...bhè..cambiò idea e si lasciò cadere in acqua. Qualcuno dei suoi lo avrebbero tirato fuori da lì, o nel caso peggiore, si sarebbe servito delle sue armi per risalire.

    CITAZIONE
    Quel porco mi voleva ingannare con un genjutsu da bambini.

    Non sono un porco
    Ti vedo molto debole.
    CITAZIONE
    Potresti darmi una mano a cancellare questo genjutsu? Mi vedo praticamente le tette in fiamme, ma non ho abbastanza chakra. Se sai farlo, ovviamente.

    Ci penso io, risparmia il chakra. Le appoggiò la mano destra sulla spalla e riversò sul suo cervello un' elevata dose di chakra. [Rilascio] Le fiamme si estinsero all'istante e il suo seno riapparve illeso e in salute.
    EHYYYY CI SONO DEGLI INTRUSIIIIIIIIOra che era al sicuro, a circa dieci metri di profondità, lo strambo individuo aveva iniziato a urlare.
    AIUTOOOO!!
    Merda. Devi pensare alla tua borsa. Aveva giurato di non intromettersi, di non picchiare nessuno, ma la ragazza era in difficoltà e la situazione stava precipitando.
    La prese per mano e corse verso la stanza successiva, trovandosi davanti a una porta e a una scala a chiocciola rudimentale, da cui era possibile sia scendere sia salire. La voce dell'uomo rimbombava tra le pareti e già dal primo grido qualcuno aveva iniziato ad avvicinarsi a loro. Si udivano i passi di due, tre, forse quattro uomini.
    Namae non ebbe alcun dubbio sul da farsi.
    Nasconditi dentro quella stanza. E la spinse lì, quasi in malo modo, sorridendo quando vide che la porta era aperta.

    jpg



    Costretta a nascondersi in quel "buco" illuminato da una piccola finestra a lato, Fukme si sarebbe trovata in una stanza piena di cianfrusaglie che avevano l'aspetto di essere oggetti rubati. Vi erano borse, portafogli, quadri, mobili, qualsiasi cosa avesse un minimo di valore e che poteva essere prelevato da due braccia. Gli oggetti più vicini a lei erano privi di polvere, ma gettando lo sguardo vicino alle pareti, la situazione era ben diversa. Qualcuno allergico al pulviscolo sarebbe morto lì dentro.
    Ma come sarebbe riuscita a trovare la sua borsa in mezzo a quel casino?





     
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    VIII


    Con sua grande soddisfazione, la ragazza riuscì a sopraffare e disfarsi del nemico, facendogli fare un unico grande volo nel pozzo. Nel frattempo, Namae aveva finalmente terminato la sua scalata e con grande sorpresa della nomade sacerdotessa, si offrì di sciogliere tutto da solo la tecnica che teneva imprigionato il suo seno. Oh. Grazie, se molto gentile. In un attimo sentì un chakra estraneo entrare nel suo corpo, ed il calore sul davanti sparì insieme alle fiamme; certo, questo le ebbe evitato di consumare altro chakra, ma ne aveva comunque consumato parecchio nella ultima ora, e l'ultimo combattimento in particolare la stremò alquanto.
    Si mosse infatti più lentamente del solito quando l'uomo la condusse fuori dalla stanza e si ritrovarono difronte una scala ed un'altra porta; in qualche modo sapevano che altri di quei banditi erano in arrivo, e anche se Fukmi avrebbe voluto combattere nonostante la spossatezza, Namae ritenne che fosse stato meglio infilarla nella stanza lì vicino e combattere da solo.
    E va bene, ma non strafare. Il tempo che mi riprendo un attimo e vengo a darti una mano.
    Senza farselo ripetere, Fukmi si chiuse nella piccola stanza, sperando di trovare magari qualche arma o bomba con cui avrebbe potuto essere di sostegno al suo compagno di disavventure; invece, sorprendentemente si ritrovò praticamente nel loro deposito della refurtiva. Pile di cianfrusaglie erano ammassate e la ragazza quasi non saltò sul posto per la contentezza; la sua borsa doveva essere sicuramente lì, da qualche parte, quindi senza troppi complimenti, inizio a guardarsi intorno e spostare e buttare per aria qualunque cosa non corrispondesse ai suoi effetti personali.
    C'era davvero di tutto, e questo, unito alla porta aperta, confermò la sua idea che quei criminali da strapazzo non erano altro che dei bambini troppo cresciuti che giocavano a fare i banditi. Durante la ricerca non mancò di dare un occhiata anche agli altri piccoli oggetti di valore che le sarebbero capitato sotto mano, infilandosi nelle tasche o in mezzo al suo ampio seno, con molta nonchalance, portafogli pieni e qualche gioiello. Oh, carino questo. Avrebbe detto, se avesse trovato un anello, prima di metterselo ad un dito. Vabbè che erano andati lì per riprendersi ciò che le apparteneva, ma era pur sempre roba rubata ad altri, chi avrebbe potuto condannarla?

    Fuori dalla stanza, intanto, non sarebbe tardato ad arrivare un membro della banda dal piano inferiore, un ragazzetto alto appena la metà di Namae e molto più mingherlino di lui; proprio per via di quella differenza di stazza, dopo essersi ritrovato davanti il minaccioso Oleandro, rimase per un paio di secondi con la bocca spalancata, prima di defilarsi nella stanza con la botola. Io non ho visto niente.
    Poco dopo, mentre Fukmi era ancora impegnata a rovistare in giro, altri 2 uomini sarebbero accorsi per capire cosa stesse accadendo, scendendo la scala a chiocciola, ma anche questi non si sarebbero aspettati di ritrovarsi l'inquietante Namae davanti; uno dei 2, infatti, era il tizio che aveva fatto da sentinella all'incursione nel locale di Tomoe, e che conseguentemente aveva rubato la borsa alla ragazza. Quest'utlimo sarebbe infatti sembrato stupito e terrorizzato dalla presenza dell'Oleandro in quel luogo, ricordandosi molto bene come aveva ridotto i suoi compagni. Cazzo, è lui, quello che ha ucciso Sasuke!
    Chi sei? P-Perchè sei qui, che vuoi? Avrebbe chiesto il compare di quello che si stava già cagando sotto. Se Namae avesse dichiarato ciò che stavano cercando lui e la ragazza, il secondo uomo si sarebbe fatto immediatamente sentire, con la voce tremante.
    E' lì! E' lì! In quella stanza lì. La paura non gli avrebbe fatto aggiungere altro, e di sicuro non avrebbe voluto ingaggiare uno scontro con lui, ed anche il suo compagno intuì che non ci sarebbe stato assolutamente da scherzare con quel tipo; non erano dei soldati addestrati, non avrebbero mai potuto competere con qualcuno che padroneggiava le arti ninja, quindi anche se con riluttanza, gli avrebbero lasciato prendere ciò che chiedevano, specie perchè soltanto loro 2 non avrebbero avuto possibilità.

    Se la Harudo avesse trovato la propria borsa, dopo aver messo sottosopra l'intera stanza, controllando prima di tutto la roba più vicina, si sarebbe sentita subito sollevata, come se avesse finalmente ritrovato la sua unica ragione di vita, stringendola a sè con un forte abbraccio. Difatti, non sarebbe uscita da quello stanzino finchè non avesse ritrovato le sue cose, raggiungendo così Namae per dargli manforte. Bene, tutto apposto, ce la filiamo?
    Tutta contenta, avrebbe subito proposto all'Oleandro di scappare dalla scala antincendio da dov'erano arrivati, a meno che lui non avesse avuto un piano migliore, e se fosse andato tutto bene, lo avrebbe seguito fino a che non si fossero ritrovati nuovamente lontani da quell'edificio, al riparo della vista dei malviventi.
    Ti devo proprio ringraziare, non so come avrei fatto senza di te. E' chiaro che devo diventare più forte se vorrò sopravvivere, ma in tutto questo mi ha fatto piacere conoscerti.
    E...tornando al discorso di prima...sicuro di non avere ancora qualche minuto da dedicarmi? Vorrei dimostrarti davvero quanto ti sia grata per quello che hai fatto.
    Difatti, oltre al volergli lasciare un po' della refurtiva sottratta a quella banda malviventi inesperti, si sarebbe fatta avanti con fare ammiccante per dargli il premio che si meritava, e lui avrebbe potuto godere delle raffinate tecniche che la ragazza aveva imparato in anni di addestramento.
     
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17 replies since 23/1/2020, 00:17   236 views
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