Compleanno in Mezzo al MareChakra Repulsivo per Yato Senju

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Fudohcracy


    Improbabili Avvertimenti
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    Fudoh-san arrivò persino a lodarmi per le responsabilità che mi ero assunto così prontamente, ma ben lungi dall'essere felice per quel complimento, internamente mi accesi col fuoco della vergogna: era già sufficientemente umiliante essere così incapace, se avessi anche dovuto accettare aiuto per rimediare ai danni che avevo fatto non avrei tollerato l'imbarazzo, quindi abbozzai. Grazie, Fudoh-san, ma credo che sia una semplice questione di disciplina mentale. E senza nemmeno guardarlo in faccia avrei proseguito.

    Al pomeriggio durante l'addestramento coi sassi Fudoh riuscì effettivamente a fare in modo che tutti i sassi in arrivo lo colpissero, salvo qualche piccola sbavatura, sul palmo della mano. Lui certo non lo sapeva, ma con la sua conoscenza innata delle capacità di repulsione e attrazione, unite al controllo del chakra, aveva sostanzialmente replicato una delle capacità del sensei Febh Yakushi di cui tanto aveva parlato [Nota], anche se forse ci era arrivato per una strada diversa. Tuttavia mi imposi di non concentrarmi troppo sui successi del più esperto kiriani: dovevo badare a perfezionare le MIE capacità.

    [...]

    La stanza di Fudoh-san era emblematica del suo rigore e della sua dedizione alla vita ninja e alla ricerca di sempre maggiore potere: dormiva a terra, rinunciando alle comodità per mantenersi sempre all'erta, senza distrazioni. Provai una fitta di ammirazione che andava a fondo e faceva male almeno quanto l'imbarazzo nel pensare a quel breve istante in cui dopo l'addestramento avevo desiderato di abbandonarmi tra le pur povere coltri di quella cuccetta. Ero immaturo e debole, ma per evitare che trapelasse non feci commenti sulla peculiare disposizione della stanza. Il mucchio di rotoli sulla scrivania, poi, era certo sintomo del genio che si affiancava al duro lavoro.

    Condivisa l'informazione, mi ritrovai daccordo col suo giudizio. Siamo qui come medici e non come guardiani, lo hanno detto esplicitamente. Penso che riferire al capitano e lasciar fare a chi è pagato per questo sia la scelta corretta. Feci un inchino, per congedarmi. Grazie per aver condiviso la tua opinine, Fudoh-san.

    [...]

    Mancava poco all'arrivo e avevo grosso modo preso la mano con gli usi del chakra repulsivo, tanto che Fudoh-san propose un addestramento conclusivo che era sostanzialmente un modo per ricapitolare e usare nella pratica le informazioni apprese. Mi sembra un'ottimo sistema, Fudoh-san. Ti ringrazio di aver perso parte del tuo prezioso tempo per addestrare un incapace come me. Dissi, onestamente grato al Kiriano. Anche se non sono adeguato, farò il possibile per non deluderti. L'esercizio richiedeva di sfruttare il chakra in maniera improvvisa, proprio come durante uno scontro. Fudoh-san era un insegnante esperto e saggio, questo era evidente.

    L'addestramento non era poi così diverso da un combattimento simulato. Scattavo da una parte all'altra, saltando da uno all'altro segno lasciato sul terreno da Fudoh-san senza sfruttare del tutto la forza muscolare ma anzi lasciandomi spingere perlopiù dal chakra repulsivo, senza danneggiare la tolda, almeno stavolta. Il primo salto non fu un granchè e finii per atterrare troppo indietro, e lo stesso accadde per la seconda e la terza corsa, ma almeno riuscii a trovare la distanza dopo qualche tentativo...ci sarebbe stato bisogno di ulteriore allenamento a casa per consolidare quanto aveva appreso. Dalla sesta ripetizione, coi sassolini in mano, cominciò il difficile. In generale lanciare durante un salto era difficile. Farlo mentre ero attento a dosare il chakra nei piedi lo era ancora di più. Lanciare senza potermi aiutare col braccio per mirare rendeva la cosa un inferno. Ed era quello di cui avevo bisogno: solo in condizioni estreme può crescere l'abilità di un ninja. Il primo sassolino cadde parecchio fuori dal catino, e durante il secondo salto, pur riuscendo a mandare un sasso a segno, un'altro mi cadde durante il gesto atletico. No! Non era niente più che esercizio e ripetizione, comunque, ma speravo di avere successo con almeno la metà dei proiettili. Non c'erano trucchi, solo esercizio, esercizio ed esercizio. Sfortunatamente, a differenza di Fudoh-san, non ero un genio. Potevo solo lavorare sodo.

    Mi interruppi a metà dell'opera nel vedere Fudoh che cercava invano di attirare un certo numero di sassetti intorno a uno da lui preso di mira, senza effettivamente riuscire a mantenere un'attrazione omnidirezionale efficace: a volte attirava due da un lato ma inevitabilmente la forza mancava dall'altro..a volte attirava alla mano i sassi ma non a quello designato e altre volte schizzava via tutto senza controllo. Era evidente che la frustrazione stesse avendo il sopravvento su di lui, nonostante il carattere gioviale e lo sguardo così limpido che pareva quasi distante, occupato a scrutare mondi di perfezione a cui non avrei mai avuto accesso. La mia tecnica non aveva nulla a che vedere con la sua, nemmeno lontanamente, ma nell'osservarlo con quella mano tesa verso il sasso (mi era chiaro che dovesse indicare gli oggetti cui voleva applicare le sue arti) mi tornarono in mente i primi insegnamenti da parte dei miei genitori su come sfruttare al meglio il Mokuton. Un pò sudato mi avvicinai alla sua posizione. Ti chiedo scusa per l'interruzione, Fudoh-san, tornerò immediatamente al mio addestramento...ma prima vorrei chiederti una cosa. Mi sarei seduto vicino a lui. Stai cercando di fare in modo che le pietre si avvicinino a quella che tu indichi, giusto? Ecco...io non credo che ci riuscirai in questo modo. Mostrai le mani con i palmi aperti verso l'alto. Dalla destra feci germogliare un piccolo rametto. Ora sono in grado di generare legno come meglio credo da qualunque parte del corpo. Ma questo perchè uso il mio corpo come base e il mio chakra per nutrire e generare le radici. All'inizio non ero molto bravo. Feci la stessa cosa a sinistra, ma il ramo emerse storto e irregolare. Con una mano sola le radici inevitabilmente erano più forti da un lato, e se provavo a correggere la cosa comunque non trovavo una via equilibrata. Feci appassire rapidamente il legno, congiungendo le mani come in preghiera, salvo poi allontanarle lentamente tra loro, con un legno che le collegava. Per questo al mio clan insegnano prima a generare legno con entrambe le mani, in modo da usare la naturale simmetria del corpo per una crescita equilibrata e per avere una base con cui poi imparare a far le cose con una mano sola. Arrossii. Ecco, non sono nessuno per dare un consiglio a un ninja che certamente mi è superiore per capacità e talento...ma forse il problema è simile: con una mano puoi attirare, ma da una direzione sola, al massimo forse potresti creare una semisfera, grosso modo. Gli avrei preso le mani, congiungendole. Hai provato a usarle entrambe, e pensare a un singolo punto qui in mezzo da caricare con la tua tecnica? Ogni mano gestisce metà del lavoro, e farlo in ogni direzione diventerebbe più facile e preciso. Deglutii. O almeno credo, insomma...mi è solo venuto in mente. Mi alzai, tornando al mio addestramento. Vederlo frustrato mi aveva dato in realtà un vago piacere: anche i genii avevano bisogno di una spintarella ogni tanto. [Nota]Vedila come un indizio per sviluppare questa Derivata

    Di venti sassi, nove erano finiti nella cesta alla fine del mio addestramento, con mia estrema frustrazione. Digrignavo i denti cercando di trattenere l'imbarazzo: ma perchè ero così stupido? Perchè ero così debole e incapace di crescere? Se non fosse stato per la Missione e l'estrema necessità di portarla a termine mi sarei impiccato dieci volte piuttosto che continuare a respirare portando vergogna al mondo. Avevo capito grosso modo come sfruttare il chakra adesivo e gli ultimi cinque tentativi di seguito erano stati perfetti...ma non avevo comunque raggiunto l'obiettivo che mi ero prefissato ed era come se il mondo intero mi crollasse addosso. Con gli occhi gonfi di pianto trattenuto a stento impiegai qualche tempo a riprendermi abbastanza da affrontare il mio improvvisato insegnante. Fudoh-san. Credo di aver preso dimestichezza, ormai. Anche se dovrò lavorarci ancora parecchio.

    Avevo sprecato grandi quantità di chakra, sentivo un vago languore ma ero quasi dell'idea di punirmi con del digiuno per la mia inadeguatezza, quando portammo al capitano le informazioni, sebbene frammentarie, che avevamo raccolto per caso. Sembrò considerarle solo come un fraintendimento, ma accettò di incrementare i turni di guardia, sottolineando come il nostro compito fosse invariato: eravamo solo ninja medici. Siamo ninja medici. Saremo pronti a curare e lasceremo il lavoro di guardiani a chi di dovere, Dake-san. Naturalmente. Dissi a Fudoh-san che intendevo lavarmi rapidamente per poi essere pronto. Credo sia il caso di non immischiarci. Aggiunsi. In caso di problemi ci chiederanno aiuto, eventualmente, ma non andrei a sfidare l'autorità del capitano. Abbiamo una missione con parametri ben definiti, in fondo. Spiegai al mio compagno una volta lasciati da soli. Certo, un rapimento potrebbe essere deleterio per la nostra reputazione, ma non farei nulla di più che tenere gli occhi aperti. Non hai detto di avere un legame con le Tartarughe? Potrebbero tornare utili per questo scopo?
     
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17 replies since 16/2/2020, 19:52   185 views
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