Il viaggio alla ricerca della fama era iniziato e con esso le tribulazioni di Shin, da poco giorni padrone della propria vita. Non che prima suo padre avesse avuto tanto da dire su come egli conducesse le sue giornate, ma da quel momento in poi, Shin aveva la completa libertà di fare tutto ciò che volesse. Messosi in viaggio dunque, il ragazzo, a piedi, arrivò a Kosuigen, uno dei piccoli paesi che contornavano i dintorni del Villaggio delle Sorgenti Termali. Poco dopo il suo arrivo, l'atmosfera morbida di quel tardo pomeriggio venne cacciata via dall'entrata trionfale di una strana carovana, composta da due carri, che si posizionò al centro di quella che si poteva chiamare piazza principale, ma che di piazza e di principale aveva ben poco.
Dopo essersi sistemati al centro della piazza, gli inabitanti dei due carri si riversarono fuori, rivelando il loro aspetto, poco comico e molto intimidatorio. Shin stava per abbandonare la scena, dato che innumerevoli compagnie del genere erano passate attraverso il villaggio di Shin. La sua attenzione venne però catturata dalle parole di una delle donne, che invitava chi fosse interessato a viaggiare con loro e vivere avventure incredibili a raggiungere la compagnia e unirsi a loro.
Un forte vento si alzò, quasi come d'incanto e Shin guardò i due carri sotto una luce diversa. Una sensazione strana stava montando all'interno della sua anima, quasi come un fuoco, alimentato da quello strano vento. Shin comprese o forse solo intuì che quello era un segno del destino. Quel fuoco che bruciava all'interno della sua anima, egli lo vedeva alzarsi possente dall'aria che circondava quei due carri, così mal tenuti.
Decise dunque di presentarsi a Sud del villaggio, risoluto ad entrare a far parte di quella compagnia. Con un po' di insistenza, riuscì a farsi indicare la tenda giusta ed avvicinatosi, potè intercettare una conversazione fra un uomo e la donna, evidentemente in disaccordo su qualcosa. L'uomo uscì poi dal carro e annunciò la presenza del giovane alla donna, sbuffando ed appestando l'aria di un odore di sigaro.
Shin non perse tempo, entro all'interno del carro e con un inchino si presentò alla donna:
Signora sono Shin, al suo servizio, da adesso, fino a quando i venti del fato non ci separeranno.
Alzò poi la sua testa ed aspettò che la donna rispondesse alle sue parole.
