Il piano di Shin aveva avuto successo, anche fin troppo. Infatti entrambi i due attori si erano trovati rapiti da quello spettacolo improvviso e maestoso. Ma chi era stato più catturato dalla palla di fuoco era Miku, che immediatamente iniziò a far preparativi per il debutto del ragazzo, quella sera stessa, come mangiafuoco. Come suo mentore, Shin venne affidato ad Hanzo, un uomo sulla trentina, avvolto in una nuvola di fumo. La caratteristica che spiccava di più riguardo a quel personaggio era il tatuaggio di un dragone che gli copriva interamente la schiena.
Lo stile sbrigativo e dritto al punto di quello uomo faceva piacere a Shin, anche lui abituato a non perdersi in chiacchiere. Così appena gli venne spiegato cosa avrebbe dovuto fare quella sera, il ragazzo annuì, facendo capire di aver compreso e di non aver bisogno di ulteriori spiegazioni o aiuti. Avendo passato quasi tutto il pomeriggio ad esercitarsi sul suo pezzo di spettacolo, Shin era molto attivo e pronto all'azione quando arrivò il momento di far entrare i paganti spettatori e di trattenere coloro che, sfortunatamente, non erano riusciti a trovare una prevendita in tempo.
Dopo aver spiegato cosa dovessero fare, Hanzo si mise a distinguere fra chi aveva la prevendita e chi no ed i primi minuti filarono lisci, senza che nessun problema si presentasse. Arrivò anche uno strano tipo, la cui faccia era coperta di cicatrici e nere piaghe. La curiosità di Shin si fece avanti ed egli, dopo aver preso da egli i soldi dovutigli, chiese velocemente:
Certo, ma se lo spettacolo ti soddisfa, voglio sapere che ti è successo alla faccia!
Con una risata fragorosa. Intanto, i primi problemi si erano presentati all'entrata del capannone che avrebbe ospitato lo spettacolo principale. Infatti un gruppo di persone senza prevendita avevo provato ad entrare, venendo scacciate dalla presenza e minacciosa mazza di Hanzo. Questo suo atteggiamento non avrebbe però dissuaso un uomo dall'avanzare e pretendere di entrare senza aver la prevendita. La situazione si faceva tesa, con l'uomo che insisteva. Shin, con un occhiata ad Hanzo, cercò di comunicare il contesto e richiedere assistenza. Intanto, con un fare molto calmo e quasi docile egli rispose al signore:
Scusi signore, ma le prevendite servono a vendere esattamente il massimo numero di posti che possiamo ospitare, quindi anche se lei pagasse con tutto l'oro del mondo, non potremmo trovarle un posto a sedere. Tuttavia sono sicuro che lei possa convincere, con quella parlantina affascinante che ha mostrato qualche secondo fa, qualcuno con la prevendita a cedergliela.
L'intero discorso sarebbe stato accompagnato da un sorriso sincero ed onesto, facciata delle vere intenzioni del ragazzo mangiafuoco.
