Tu sei il capo dei guardiani? Ma ? Ma che gran figata! Non ne avevo la più pallida idea!Disse il giovane, sinceramente stupito e felice della nuova scoperta. Dopo aver fatto le dovute presentazioni ed introduzioni, Akuraguri non fece in tempo a rilassarsi che dalla porta entrò l'ultimo ninja, una sua vecchia conoscenza, Kyuke. Dopo aver salutato il ragazzo, calorosamente, il ninja si mise ad ascoltare Ryuu, che stava esponendo le specifiche della missione.
Apparentemente, da un paio di settimane a questa parte, le mura di Kiri avevano ricevuto degli attacchi, non convenzionali. Infatti chiunque fosse dietro quei problemi, arrivava, colpiva il muro e scappava. Dopo la spiegazione, ci fu il solito momento dedicato alle domande, ma non avendone alcuna, Akuraguri stette in silenzio, rimuginando su chi potesse star facendo una cosa così, stupida, insensata.
Esaurite le domande, il gruppo si mosse al di fuori delle mura, dove Ryuu illustrò il suo piano di dividersi in due squadre. Dopo aver fatto ciò, evocò due leopardi, chiamati Kurobaku e Pankeki. Il secondo leopardo sembrava avesse avuto qualche problema a tenersi lontano dalle coscie d'antilope, poichè sembrava ne avesse mangiate troppe. Ma nonostante ciò, Akuraguri si fidava di Ryuu e di conseguenza, delle sue evocazioni, con cui aveva già avuto a che fare in precedenza.
Nonostante ciò, un moto di stizza gli attraverso il cervello quando il primo leopardo, con fare altezzoso, rifiutò di lavorare con qualsiasi altro che non fosse Ryuu. Così la squadra composta da Kyuke e dal leopardo Pankeki, si venne a formare. Per la sceltà del sito da esplorare, Akuraguri si voltò verso Kyuke e gli disse:
Cosa dici? Nord? Credo sia uguale, quindi tanto vale.Inoltre si voltò verso il leopardo e continuò:
E tu che dici? Cosa dice il tuo istinto? Adesso fai parte della squadra, quindi partecipi alle decisioni.E con un sorriso cercò di accarezzargli la testa. Decisa la destinazione, il gruppo si sarebbe avviato, con Akuraguri che, previa approvazione dal felino, avrebbe tenuto una mano poggiata sulla sua testa, grattandola continuamente. Arrivati alla porzione di muro che dovevano esaminare, Akuraguri suggerì che avrebbero potuto dividersi i compiti in quella maniera. Lui avrebbe cercato di
trovare delle tracce ed avrebbe affidato a Kyuke la responsabilità di analizzare gli impatti sul muro mentre Pankeki avrebbe cercato di percepire cosa fosse successo utilizzando il suo fiuto, riportando qualche odore particolare.
