Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

E di quella volta che, in un villaggio del Paese del Vento

Il suo primo piano, miracolosamente, funzionò in maniera perfetta, con i suoi piccoli esploratori che distrassero il suo avversario abbastanza da lascargli la via libera, via che il giovane imboccò di fretta e furia, mettendo quanta più distanza potesse fra di se e la kunoichi della sabbia. Era la seconda volta che incontrava ninja provenienti da Suna e per la seconda volta era sfuggito alla cattura di un soffio. Sarebbe stato saggio non avvicinarsi più a quel territorio, ma molto probabilmente il MangiaFuoco non si sarebbe lasciato fermare da quei pensieri, anzi, sarebbe stato felice di essere riconosciuto, anche se per ragioni non porpriamente nobili.

Nonostante la fuga fosse stata ormai effettuata, il giovane doveva riunirsi con il resto del suo trio e per fare ciò, molto probabilmente non sarebbe stato saggio andare in giro senza neanche un travestimento. Ma, amici cari, stiamo parlando di un ragazzo abituato alla vita da circo, alla vita da attore. Con un veloce sigillo, le apparenze del Mangiafuoco cambiarono in quelle di un vecchio, con una gobba abbastanza apparente e che faticava a camminare. La sua voce diventò roca ed una tosse quasi costante si aggiunse, rendendo il suo travestimento molto più credibile. Così, iniziò a cercare per i suoi compagni.

Quindi, amici lettori, dov'eravamo? Sì, alla fine della nostra breve storia.
Il Mangiafuoco, sfruttando bene le sue piccole creature d'inchiostro, riuscì ad ingannare la nostra giovane Nekki, scappando via e mescolandosi nella folla con una delle più basilari tecniche di sempre.

Così, mentre le ore passavano e la kunoichi di Suna rinchiudeva, assieme al resto della squadra cui era stata assegnata, anche l'ultimo di quei clown anarchici-assassini in una cella, pronti a portarli alla Sabbia, il circense cercava i suoi due compari per quel piccolo affare.

Ci avrebbe messo un pò, di sicuro, ma alla fine Shin avrebbe avuto modo di ritrovaregli altri del suo gruppo di "artisti vagabondi" ed attendere il ritorno di Tenshi e Hek, alla fine del loro di spettacolo.
Quando si fosse fatto riconoscere da loro, quei due gli avrebbero presentato un bottino costituito da un alto numero di oggetti preziosi.
Abbiamo trovato parecchi oggettini che il Daimyo probabilmente non sapeva nemmeno come usare a casa: diamanti, gioielli, denaro; se li tieni in casa e non li spendi, allora che senso ha averli, giusto ragazzo?, avrebbe scherzato Tenshi, offrendo parte del contenuto del bottino al loro momentaneo collaboratore.
La missione si sarebbe quindi conclusa come una duplice vittoria: tanto per l'esperienza e le abilità acquisite, quanto per l'introito economico.
Unica piccola pecca, il Mangiafuoco si era presentato a Ryugi e quando lei avesse detto il suo nome al villaggio della Sabbia, forse la fama del giovane vagabondo sarebbe cresciuta per il peggio, a Suna almeno.

Ma questo sarà un pensiero per il futuro del giovane vagabondo che è stato parte di questa breve storia.

Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

E di quella volta che, in un villaggio del Paese del Vento

Finalmente, dopo diversi minuti di ricerca, Shin riuscì a trovare i suoi compagni, che avevano completato la loro parte e stavano sfoggiando il ricco bottino, avendo allegerito il Daimyo di qualche prezioso senza che nessuno se ne accorgesse. Il Mangiafuoco prese la sua parte e, dopo qualche breve saluto, si avviò verso la sua carovana, mantenendo il suo travestimento, per rimanere sul sicuro.

Lì, dopo aver scherzato con Hanzo ed avergli mostrato gli introiti di quella giornata, egli si accomodò all'interno della sua carrozza, addormentandosi in qualche minuto e non svegliandosi finchè la carovana non era già in viaggio, ormai lontana da quel paese e da quelle memorie. Probabilmente sarebbe stato meglio per lui non farsi trovare da quelle parti per qualche tempo, dato che era già la seconda volta che si scontrava con le forze del villaggio della Sabbia, ma , in un modo o nell'altro, Shin il Mangiafuoco era felice che il suo nome stesse iniziando ad essere conosciuto, anche se con una connotazione poco favorevole.