L'avventura del carbonchio azzurro[Chakra adesivo per Hotene]

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  1. Kaystar
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    Carbonchio Azzurro


    Ancora Prigioni di Ghiaccio?



    La risposta alla mia domanda fu più esaustiva del previsto, non mi aspettavo certo che ci fosse qualcosa del villaggio da cui era stata rubata la pietra che stavamo cercando, ma le informazioni ricavate non erano di grande utilità in quel momento, l'unica parola che continuava a girare nella mia mente era l'aggettivo "magica" con cui il ragazzo aveva descritto la pietra, che fosse un oggetto in grado di connettersi con il chakra dell'utilizzatore e permettergli di manifestarlo in qualche modo? Forse esiste un modo per identificare la sua posizione utilizzando il Chakra, magari quello del suo precedente possessore.
    La tappa della sciamano del villaggio quindi sarebbe stata obbligatoria, ma le mie capacità di identificazione del chakra era ancora al livello molto basso, sicuramente non sarei stato in grado di aiutare in quella ricerca, le stesso probabilmente valeva per il Lupo.

    Lord Mizukage, se la pietra è davvero collegata allo sciamano, non sarebbe possibile ritracciarla utilizzando come pista proprio il suo chakra? non conosco bene le tecniche di identificazione ma ho sentito parlare di ninja molto capaci nel paese del fuoco.

    Parlai a bassa voce in modo da non suscitare l'attenzione dei passanti o di orecchie indiscrete e quando lo stesso Mizukage propose di dividerci per andare a seguire le due strade, una che portava dallo sciamano e l'altra al ricettatore, due omonimi portanti quel ricorrente Dansei Otoko, il mio sguardo si sposto sul Mercato, da cui arrivavano voci di tutti i tipi e i classici suoni di persone intente negli acquisti quotidiani.

    Sicuramente al mercato ci sarà qualcuno che conosce questo ricettatore, o almeno ci sarenno parecchie voci in giro su di lui, se ho il suo permesso vorrei andare a chiedere informazioni ai mercanti qui vicino, magari ci sapranno dire qualcosa in più, dopotutto, quale mercante non odierebbe un ricettatore?

    Nel caso mi fosse concessa la possibilità mi sarei subito diretto verso il mercato rionale, iniziando, già da lontano, a squadrare i mercanti, volevo cercare una persona che risultasse infastidita in qualche modo, magari qualcuno che , per un motivo o un altro, avesse perso parte della merce, controllando i banchi dei venditori speravo di trovarne uno più spoglio degli altri, magari per un colpo di fortuna sarei riuscito a trovare qualcuno che, vittima di brigantaggio aveva per caso conosciuto quella serpe di Dansei Otoko, non lo sciamano, sia chiaro.
    Se fossi riuscito a trovare la persona giusta o un banco che rispecchiava l'idea che avevo in mente mi sarei fermato, guardando per qualche secondo la merce per poi cercare di intavolare una piccola discussione.

    Buongiorno, vedo il banco un po' vuoto, mi avevano assicurato che questo era il mercato con più scelta dell'isola! Ma magari è solo un caso, non è che avete avuto problemi, ultimamente, nel reperire materiale vero? ho sentito di alcuni attacchi da parte di ladri ben organizzati e non vorrei che capitassero anche al carico di merci che dovrà arrivare domani per me!

    Speravo che quella piccola bugia avrebbe spinto il mercante a vedermi come qualcuno più vicino a loro, con gli stessi problemi e preoccupazione che un qualsiasi venditore potrebbe avere nel corso del proprio lavoro.
    In qualsiasi caso successivamente avrei completato il giro del mercato cercando di identificare altre persone in situazioni simili alla prima e, utilizzando lo stesso metodo e cercando di modificare leggermente la domanda, trovare altre informazioni su questo ricettatore.

    [...]


    Partimmo quindi, in compagnia del Mizukage, per recarci dalle due figure che avevamo identificato, lo sciamano e il ricettatore, tutti e due di nome Dansei Otoko, probabilmente nella mente di tutti questa omonimia risultava parecchio strana, sembrava impossibile che proprio quel nome e cognome venisse usato così spesso.
    Ero talmente concentrato sulla nostra ricerca che solo dopo una decina di minuti mi accorsi di quello che davvero avevamo intorno, la natura, indisturbata, era la regina di quel che ci circondava, la neve bianca e soffice rendeva difficile camminare ma al contempo dava al paesaggio quella spinta in più per farlo diventare l'incanto che i nostri occhi si potevano godere in quel momento.
    Il gelo di quel posto mi ricordava proprio il combattimento con quello che ora stava di fianco a me, il Lupo, la cicatrice sul mio collo mentre ripensavo a quei momenti iniziava nuovamente a pulsare, proprio come quando stavamo combattendo all'ultimo sangue, il ricordo era ancora fresco, quella sconfitta bruciava ancora nel mio corpo e quel posto scatenava tutti questi sentimenti.
    Il tempo passò veloce in questo vortice di bellezza e emozioni, mi sentivo al sicuro e tranquillo, ma qualche secondo bastò per far finire tutto quanto.
    Una luce fortissima pervase l'orizzonte, i miei occhiali, non oscurati non servirono a nulla in questa situazione e rimasi stordito e per qualche secondo accecato dalla situazione.

    Fottuta Luce!

    Portai le mani agli occhi sfregandoli delicatamente cercando di rimuovere dalla retina quella luce impetuosa, quando la vista tornò era ormai troppo tardi, una gabbia di ghiaccio mi bloccava sul posto, ma non solo io, anche il Mizukage e il lupo erano stati imprigionati da gabbie di egual materiale e misura!
    Per un attimo mi sentii perso, come quando dal nulla, nel mio combattimento contro il Lupo, una prigione mi aveva bloccato e fatto perdere parecchio tempo, aiutando a consegnare la vittoria al mio rivale.
    Il Mizukage senza perdere tempo e con un semplice movimento del braccio si liberò dell'intoppo, un colpo dalla potenza impensabile per un Genin.

    Usate il chakra distruttivo, se non riuscite ad uscire da quella gabbia.

    Chakra distruttivo, cosa intendeva? quelle parole mi avevano bloccato sul posto, un'altra capacità che non avevo imparato ad utilizzare a dovere?
    Il momento era critico, dovevamo liberarci il più velocemente possibile ma il Mizukage non perse di vista l'obiettivo e, dopo aver dato ordini alla sua strana creatura, cerco di aiutarci ad uscire da quella tomba di ghiaccio, non fisicamente, ma cercando di insegnarci a parole come utilizzare la stessa tecnica che, poco prima, aveva usato per distruggere la sua prigione.
    Sulla carta sembrava semplice, concentrare il Chakra nel punto di contatto ed espanderlo il più possibile, non aspettai in secondo in più e subito provai a replicare i movimenti dello Shinobi.
    Feci un respiro profondo, portando braccio e mano destra all'altezza del fianco, allargai i piedi in modo da mantenere una posizione fissa e con un baricentro più ampio e chiusi gli occhi. cercai di immaginare il Chakra che dal cuore si spostava verso la mano, che si concentrava in grande quantità per poi comprimersi e diventare sempre più invisibile, sentivo la mano diventare sempre più calda, come se piano piano qualcosa stesse facendo ribollire il sangue nei vasi sanguigni limitrofi al palmo e alle dita.
    Aprii gli occhi e portai velocemente la mano contro quelle sbarre di ghiaccio immaginando di scagliare tutto quel calore contro ciò che ci stava imprigionando ma il risultato non fu dei migliori, appena la mano tocco la sbarra, piccoli archi di elettricità scaturirono dalla mia mano senza causare alcun danno alla trasparente struttura.
    Velocemente l'arto tornò ad essere freddo come se tutto il Chakra si fosse volatilizzato in quell'unico colpo che avevo portato, per un attimo sentii la testa girare ma scuotendola riuscii a riprendermi velocemente, forse avevo concentrato troppo chakra e non ero riuscito a controllarlo nel modo giusto? o forse avevo la compressione? non avevo un idea chiara di quello che stavo facendo, stavo veramente andando a tentoni cercando di imitare quello che il Mizukage aveva fatto poco prima ma con scarsissimi risultati.
    Non mi feci prendere dallo sconforto e riprovai subito, questa volta semplicemente diminuii la quantità di Chakra e, invece di comprimerlo cercai di farlo fluire su tutto il palmo della mano, come se fosse un armatura, dopo di ciò replicai i movimenti fatti poco prima e, sferrando il colpo, cercai di far esplodere il quell'armatura al contatto con il ghiaccio.
    Questa volta nessun arco fuoriuscì dal mio palmo, ma il colpo non sortì comunque alcun effetto a quella prigione.
    Iniziavo a sentirmi intrappolato, costretto in quel piccolo spazio che piano piano sembrava rimpicciolisci sempre di più, il mio sguardo si rivolse prima verso il Lupo, nei guai quanto me, e successivamente verso il Mizukage cercando aiuto. [Note]Spesa Chakra:
    Primo tentativo: 1 Basso (Concentrato parecchio Chakra per testare la compressione)
    Secondo tentativo: 1/2 Basso (usato meno Chakra sparso su tutta la mano)


    Riesco a sentire il Chakra scorrere ma quando cerco di scatenarlo contro la sbarra sembra si assopisca!


     
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18 replies since 29/6/2020, 15:04   443 views
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