Quando quella mattina vidi il messaggero che portava un rotolo, non potei che scuotere la testa dispiaciuto.
Immaginate, ero lì, all'Ospedale di Kiri, intento ad organizzarmi la giornata, controllare i pazienti più gravi, qualche libro da leggere e tutto il resto, mi ero appena alzato dal mio comodo pavimento dove avevo dormito, come ogni notte, e cosa vedo? Un postino.
E quando vidi che aveva un messaggio per me, non potei non scuotere la testa.
Dove andremo a finire? Una volta Elmo-san mandava i pipistrelli a consegnare gli ordini per le missioni, o almeno c'era chi mandava i corvi! Adesso, un postino.
Non so voi, ma almeno, quando entravano i pipistrelli, o i corvi, era più animato l'ospedale: c'erano le infermiere che urlavano per i problemi relativi all'igiene, o perché avevano proprio paura di quelli animali, certe volte persino gli infermieri urlavano, o i dottori. Era molto divertente.
Ma sto divagando.
Vi dicevo: mi fu consegnata una missiva, stavolta da parte di Youshi-san, che mi chiedeva di raggiungerlo, armato di tutto punto, a Genosha, per una qualche missione, entro l'indomani mattina.
Avevo una giornata di tempo, quindi passai qualche ora ancora a sistemare le attività da fare nell'ospedale di Kiri, quindi recuperai il mio equipaggiamento (che comunque tenevo in ospedale) e mi preparai per il viaggio.
Vestiario adatto al clima, che mi dicevano essere rigido quanto quello di Azumaido, dov'ero finito una volta appunto assieme al Tokugawa ed a Ryuu-san, seguendo Elmo-san.
Mi organizzai anche per una nave che mi potesse portare lì qualche ora prima dell'alba, così da avere tutto i tempo necessario per raggiungere in tempo il luogo richiesto, seguendo la mappa di Youshi-san.
Così, il giorno dopo, un'oretta prima dell'alba, ben imbacuccato, avanzai in mezzo al gelo di Genosha, una scintilla del mio chakra, che avevo scoperto essere affine all'elemento Luce, come fonte di luce (appunto) ed avanzai seguendo la mappa fino a raggiungere il punto dove trovare Youshi all'alba.
Chissà cosa dobbiamo fare qui?, mi chiesi studiando l'ambiente circostante, cercando qualche traccia del Tokugawa.
