Schiavi della Sete

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    La Città di Karai


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    Le indagini nella cittadina di Karai nascevano dal rapporto fatto, casualmente, da un ninja del villaggio passato da lì, che non combaciavano con le storie sulle proteste dei lavoratori, ma anzi parlavano di file di persone che andavano a prendere cibo ed acqua da forniture della compagnia mineraria della città, il ché, in effetti, era strano, lo valutò anche la nostra piccola Ryugi.
    Con quelle poche notizie e diversi sospetti, la missione sarebbe iniziata a breve.

    [...]

    Durante il viaggio, la nostra giovane amica espose al Settimo i suoi limiti nel controllo del chakra e questi le fece dono di... un ragno.
    Non l'animale effettivo, ma uno fatto d'argilla, spiegandole le basi del chakra repulsivo e di come allenarsi mediante quel piccolo dono.
    La rrrr rinnnn ringrazio infffff inf molto, Kazekage-sama., replicò dopo quella prima spiegazione la giovane Nekki, iniziando a concentrare il chakra lungo la pelle.
    Aveva usato in diversi casi il chakra adesivo nel tempo, da quando lo aveva appreso nel Deserto durante la breve missione assieme a Masayoshi ed ai suricati, ma mai per mantenere qualcosa attaccato al braccio, per quanto era comunque una possibilità non inverosimile per un uso della tecnica.
    Inutile dirvi che, proprio per quel motivo, lungo il viaggio, i primi tentativi della nostra piccola amica furono al limite del comico: i primi casi non produssero alcun cambiamento nella posizione del ragnetto, in un caso riuscì nel risultato contrario, applicando il chakra adesivo sulle sei zampette, ma per lo più, la prima ora (o più) di tentativi fu un continuo mancare il punto in cui rilasciare la repulsione, o un'errata manipolazione del chakra.
    Le ci volle un pò di tempo per riflettere su ciò che le aveva detto il Kazekage, vinta l'emozione iniziale e l'euforia della possibilità di apprendere dal suo capovillaggio: il chakra repulsivo faceva l'opposto di quello adesivo, ci aveva provato nella foga del momento, ma, a ben pensarci, questo voleva dire che lei non doveva stringere qualcosa a se, doveva lanciarla via, un pò come quando rilasciava il chakra per generare vampe attorno a se!
    Ci provò prima con la mano libera, cercò di sentire il chakra che si liberava dalla stessa, ma l'unica cosa che riuscì ad ottenere fu una piccola vampa, data la minima quantità di chakra utilizzato, poi, però, riuscì persino ad avvertire quella sensazione e, riprovando sull'altro braccio, dopo un altro paio di tentativo, fu capace di far fare dei saltelli al ragnetto d'argilla, anche se non ancora a sbilanciarlo.

    [...]

    Ovviamente, Ryugi non avrebbe consumato tutte le sue forze nell'esercizio fin da subito: era un compito su cui avrebbe dovuto concentrarsi nel tempo e migliorare e con quella certezza in mente, alla fine dei due giorni di viaggio, arrivò a Karai, da sola.
    Girando per il mercato, la prima cosa che individuò fu un chiosco che vendeva uno strano frutto, la proprietaria, una bella ragazza dai modi un pò sgarbati, accennò a come aiutasse con la sete e, soprattutto, a dei predoni.
    Pppp Predoni? Cccc ci ssssono ppp predoni?, ripeté sorpresa, interessata ad avere più informazioni dalla giovane venditrice di frutta, mentre le dava 10 ryo per due pezzetti di quello strano frutto della zona.

    In seguito, girando fra i vari negozi, ne trovò uno con una signora molto gentile, forse esageratamente gentile (se volete sentire la mia), che la investì di domande.
    Ora, immaginate, Ryugi, timida creatura, balbuziente, che un pò si vergognava della sua balbuzia, e quella gentile signora la riempì di domande: probabilmente, vista da fuori era una scena comica, ma la nostra giovane amica ebbe qualche difficoltà a rispondere a tutto.
    Bbbb balbbbetto, ssss scusi., fu la sua prima risposta, un pò intimidita, prima di confermare con la testa che iniziava a lavorare il giorno dopo alla fabbrica e successivamente: Ssss see sedici anni., ancora no, in realtà, ma perché essere così meticolosi per qualche settimana, no? Ho sedici anni., ripeté, sorvolando sulla domanda relativa alla sua provenienza, prima di chiedere e ricevere, finalmente, qualche informazione sulle risorse d'acqua che, a quanto sembrava, erano assenti.
    La signora parlò di disordini successivi all'asciugarsi della falda acquifera, di predoni che bloccavano a tutti, tranne che alla compagnia, i rifornimenti d'acqua e nella sua descrizione dei fatti, la compagnia era il gruppo dei "buoni", dei "salvatori".
    Ma lei era lì per investigare e, amici miei, il dubbio era d'obbligo, un dubbio che la portò a tre ipotesi: O la compagnia ha organizzato tutto, dai predoni ai rifornimenti; o ha trovato come gestire i predoni, ma usa questa situazione a proprio vantaggio dopo i disordini; oppure sta solo approfittando della situazione per fare l'eroe.
    E da queste ipotesi, in due casi su tre, la compagnia che gestiva la fabbrica, non ne usciva propriamente bene, anche se il secondo caso era, volendo, un crimine meno grave di essere dietro il blocco delle forniture d'acqua in una città che ne aveva bisogno.
    Mentre valutava queste ipotesi, e gli abiti proposti dalla signora, la giovane Nekki fu da quest'ultima portata alla fine in cui distribuivano l'acqua, la stessa di cui aveva accennato giorni prima il Kazekage.
    E fu in quella fila che vide due cose che le saltarono subito all'occhio: la prima le guardie, di cui chiese spiegazioni alla negoziante, che le spiegò che erano per la "sicurezza" nella distribuzione dell'acqua, il ché era anche verosimile.
    Fu la seconda cosa che la colpì di più: la venditrice di frutta, infatti, che scoprì chiamarsi Miraka, fu trattata decisamente in modo ostile da chi distribuiva l'acqua, che arrivò a privarla di metà della sua razione (una bottiglia sola per tutto un giorno!).
    Quando arrivò il suo turno, la giovane Nekki si presentò a coloro che distribuivano l'acqua: Bbbb buonnngiorno, sss sono Rai Masarumi, dda domani llllavorerò in fafafa fabbrica. ed avrebbe atteso per eventuali domande, prima di chiedere per la sua razione d'acqua.

    [...]

    Nel pomeriggio, trovato un possibile alloggio, Ryugi sarebbe tornata al mercato, in cerca della ragazza di nome Miraka, l'avrebbe avvicinata, con l'obiettivo di comprare altri due pezzi di quello strano frutto, e nel farlo, avrebbe cercato ulteriori informazioni: Ho vvvv visto cococo cosa titi ti hanno fatto, mi dididi dispiace! Ma cococo come mai tatata tanto astio ppp per te? E questa siccità, com'è caca capica caca capitata? Qqq questi pre ppp predoni... cococo come mai non aaaa attaccano la cococo compagnia?, avrebbe sperato in qualche risposta, magari lasciando qualche ryo in più, se necessario, così da potersi fare un'idea migliore dei fatti.
    C'era da vedere se sarebbe riuscita ad avere le informazioni che le servivano per farsi un'idea dei fatti.
     
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