Schiavi della Sete

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  1. - Hohenheim -
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    Sotto la superficie


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    Molto pericoloso...è per questo che tutta la stanza che fa da deposito è completamente rinforzata in cemento ed acciaio e la pirite è frazionata in sacchetti sotto vuoto. Nonostante questo, i rischi rimangono, ed è per questo che abbiamo messo in piedi tutte le procedure di cui ti hanno parlato sicuramente al corso sulla sicurezza. L'uomo la trattenne ancora un po', mostrandole altre tecniche di realizzazione, prima che fosse il turno di Mirai. Non mi stupisce che tu non ne abbia mai sentito parlare...ad ogni modo, i compositi sono materiali realizzati a partire da più componenti, di solito materie plastiche. Un classico esempio, per esempio nelle costruzioni: si possono realizzare dei fili di due materiali diversi e quindi intrecciarli come un tessuto. Il differente ordinamento nello spazio genera una risposta del materiale diversa a sollecitazioni con direzioni differenti. Usando un principio simile, è possibile realizzare esplosivi che detonano solo verso una certa direzione...solo per darti un'idea... Purtroppo quell'uomo non riusciva a togliersi quel tono di superiorità dalla voce! Per fortuna, Saru era di tutt'altra pasta:Ci sono moltissimi modi per far detonare una bomba a distanza! Per esempio possiamo costruire una mina d'acqua: affondando, la pressione dell'acqua aumenta fino ad attivare un sensore quando raggiunge una certa profondità, facendola appunto detonare. Si possono installare detonatori che sfruttano le onde magnetiche, o il chakra, per far sì che queste bombe si attivino.. e per i minatori, che io sappia anche loro ricevono le razioni d'acqua. Vedo che questa cosa ti preoccupa non poco... prese un paio di bottigliette e le diede a Ryugi. Mettitele in borsa, così non ti mancherà!

    [...]

    Mmm interessante...ad ogni modo sì, mi sembra di aver visto delle bottigliette d'acqua in giro anche fra i minatori...del resto, sembra che queste persone li stiano ricattando utilizzando l'approvvigionamento d'acqua...è probabile che la diano a tutti e minaccino di togliere quel poco che danno... che idea ti sei fatta al momento? Hohenheim sembrava pensieroso, ma non preoccupato. Ryugi avrebbe anche notato che il Kazekage la stava trattando con molto rispetto: non metteva in dubbio le sue capacità e le informazioni che gli dava e chiedeva il suo parere in maniera genuina. Insomma, la stava trattando alla pari, nonostante il divario di grado militare ed oggettiva abilità.

    Certo, le infiltrazioni aeree sono le mie preferite! Disse con un sorriso. Ti fornirò quello che ti serve. Dalle sue mani comparve poi quello che sembrava un anello, ma era chiaramente fatto d'argilla. Indossa questo...dovrei riuscire a percepirlo quando sarai in missione. Se sei nei guai distruggilo ed io saprò che hai avuto un problema e cercherò di raggiungerti il prima possibile, ok? Ah, continua così con il tuo allenamento, sono sei sulla strada giusta!

    [...]

    Era notte fonda quando Ryugi prese il volo sul poderoso dorso di una delle aquile d'argilla del Kazekage. Nonostante il chiarore di luna, la creature si muoveva rapida e scura contro il cielo limpido. Arrivare sul tetto dell'edificio fu questione di un battito di ciglia, e la kunoichi scopr,ì probabilmente con sollievo, che il tetto non era sorvegliato. La porta che dava al solaio era chiaramente chiusa a chiave, ma l'arte delle vampe fu sufficiente a far saltare la serratura.

    L'edificio era silenzioso e scuro quando Ryugi vi mise piede. La porta che aveva passato dava su una rampa di scale che, dopo 4 serie, portava circa due piani più in basso, dove si trovavano le postazioni da lavoro. L'aria era impregnata dei materiali chimici e dell'odore degli olii che aveva imparato a riconoscere il giorno prima.

    Un suono di passi, tuttavia, le fece capire che non era da sola. Sì, in effetti dalla sua posizione poteva vedere la luce di una torcia che si muoveva oltre trenta metri dalla sua posizione. Sembrava una guardia intenta nel suo giro di ronda. Non un problema al momento. Se avesse fatto attenzione, Ryugi sarebbe riuscita a sgattaiolare fino alla porta che le interessava. Anche questa era chiusa, e Ryugi non aveva il badge per aprirla. Poteva forzarla con le vampe, oppure trovare un'altra maniera. Ad ogni modo, le vampe sarebbero state sufficienti a far saltare anche questa serratura.

    Superata la porta, La kunoichi si ritrovò in un breve corridoio di collegamento, illuminato malamente da un paio di luci al neon. Alla fine del corridoi, una nuova porta si apriva verso l'interno. Entrata nel nuovo ambiente, Ryugi si sarebbe accorta facilmente delle differenze. Il pavimento, le pareti e il soffitto rifinito della fabbrica erano scomparsi, lasciando solo la nuda roccia su cui camminare. Alcuni fili della corrente correvano sul soffitto, ad alimentare delle lampadine lasciate nude. La sunese si trovava in un corridoio verso cui si affacciavano le sbarre in metallo di circa 6 celle. Dopo una decina di metri, il cunicolo in cui si trovava voltava, non facendole vedere cosa c'era dopo. Nell'aria si avvertiva il tanfo di chiuso, sudore e lerciume. Faceva sensibilmente più caldo rispetto agli ambienti interni all'azienda.

    Tutte le celle erano vuote, tranne una.

    Due braccia e due gambe spuntavano penzoloni oltre le sbarre. Date le dimensioni, si sarebbe potuto dire che appartenessero ad un bambino, se non fosse che erano grinzose, come quelle di un vecchio. Avvicinandosi, Ryugi avrebbe scorto il capo spelacchiato di un anziano signore appoggiato alle sbarre, seduto sulla branda. Il suo volto era un muro di rughe, le labbra erano spaccate dalla sete e solo gli occhi - bicromi uno celeste e l'altro castano tendente al giallo - mantenevano un briciolo di lucidità. Nella sua cella, così come nelle altre, c'erano i resti della pianta verde smangiucchiati.

    Tu ... non sei una guardia, bambina... disse con voce roca per la gola secca.Questo non è posto per te, a meno che non ti vuoi far imprigionare come noi altri... Alzò un po' la testa, ed una nuova consapevolezza sembrò colpirlo quando riuscì a vedere meglio il volto di Ryugi. Himiko?! Se tu, amore? Sei giovane come il giorno che ci siamo conosciuti...ma come è possibile? Gli occhi dell'uomo sembravano ardere di delirio.


     
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