Lupi e Iene[Prigioni di Kiri]

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  1. Youshi2
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    Lupi e Iene


    I

    L'evocazione del Mizukage mi trovò sul tetto della mia abitazione, da lì osservavo assorto il respiro della città e dei suoi abitanti. Il pipistrello albino, che ormai avevo imparato a conoscere come messo del Kage, mi informò di quello che stava per accadere. In breve tempo, infatti, nella sala sotto il palazzo amministrativo che Kensei-sama aveva voluto allestire come luogo di tortura e prigionia per i nemici di Kiri, avremo avuto un ospite: un ninja del suono. La notizia, non posso nasconderlo, mi stupì, avevamo da poco stretto un legame più saldo con Oto e la presenza di un ninja delle loro fila nella nostra prigione - per quanto un traditore - mi stupiva non poco.

    Raggiunsi rapidamente il palazzo amministrativo, armato di tutto punto, curioso di avere una idea più chiara di quello che sarebbe successo a minuti nei sotterranei. Lì, diretto nella mia stessa direzione, trovai Etsuko-san convocato per lo stesso motivo dal Mizukage. Nel vederlo un sorriso enigmatico si aprì sul mio volto, quindi Kensei-sama stava abbassando la guardia difensiva cui era solito tenere e dando una prova di fiducia per quel ninja rientrato nel villaggio. Buongiorno, Etsuko-san. Mi fa piacere vederti aggiunsi sinceramente, le sue capacità si sarebbero rivelate molto utili in quella situazione Certo, ti spiegherò tutto, ma una cosa per volta, prima raggiungiamo un luogo più adatto Dunque, con i passi che riecheggiavano per i corridoi e le scale, arrivammo nella stanza che mesi prima mi aveva mostrato il Mizukage. Dall'ultima volta che vi avevo messo piede, erano apparsi diversi lettini, tendaggi e una gabbia al centro della sala. Sull'uscio della porta rimasi un po' sorpreso, quindi alzato lo sguardo verso l'altro chunin del villaggio, avrei superato l'uscio e chiuso la porta che, in un suono cacofonico, si serrò non permettendoci oltre di poterla aprire dall'interno.

    Le informazioni sono estremamente riservate, io stesso Etsuko-san, ne ho accesso solo in parte il mio sguardo cercò il suo provando a leggervi un'emozione o un pensiero Il Mizukage sta per portare qua un traditore del villaggio del suono, nostro compito sarà quello di estorcergli ogni informazione di cui è in possesso. L'identità non ci è andata data saperla, ma penso che sia questioni di minuti dissi, proseguendo lungo la sala e notando che il Kensei-sama non aveva badato a spese Ora, dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza. Hai un'idea su come potremmo approcciarci all'interrogatorio? domandai serenamente. Sapevo, infatti, che Etsuko-san era stato primario dell'ospedale di Kiri e che, oltre ad essere un provetto illusionista, aveva una conoscenza approfondita del corpo umano date le sue conoscenze di eliminatore.
    La sua proposta mi stupì positivamente, non entrare mai in contatto diretto con il traditore ci dava un ampissimo vantaggio (oltre che essere all'interno del proprio palazzo amministrativo pieno di altri ninja, ovviamente). Approvai su tutta la linea e, mentre ci adoperavamo a trovare il luogo migliore dove metterci, aggiunsi cercando di limare eventuali falle nel piano Ottimo. La tua bushin, però, facciamo in modo che sia sempre posizionata alle spalle e a quattro o cinque metri dal ninja; non è difficile, infatti, riconoscerle e potrebbe scoprirarla rapidamente proposi tamburellandomi il mento pensieroso Inoltre, saresti in grado di celare la porta con le tue illusioni? Non dobbiamo lasciargli neanche il pensiero che vi sia un punto d'uscita dalla stanza
    Così facemmo e, pronti, aspettammo l'arrivo del Kage con il suo ospite.

    Il rumore della porta li annunciò nella sala buia, percepii un sussulto da parte di Etsuko che stava accanto a me, che lo conoscesse? Perché quella reazione? Stando attento a rimanere ben nascosto e non fare rumore, sbirciai in direzione dell'entrata dove il Kage ci stava lasciando in custodia Kato il guardiano di Oto. Alzai a mia volta il sopracciglio sorpreso mentre le informazioni si aggiungevano nell'equazione rendendola molto più chiara: avevo fatto bene ad attaccare la sua evocazione all'Abete, gli avvertimenti criptici del allora Kensei chunin erano stati ben interpretati.
    Rapido iniziai a trascrivere ciò che Etsuko avrebbe dovuto comunicare tramite il suo costrutto illusorio e così, "Youshi" si sarebbe rivolto a Kato Direi che data la situazione, se non si offende Kato-san, potremmo darci del tu, non crede? mimavo a Etsuko il linguaggio non verbale che normalmente avrei fatto in quella situazione, per quello la copia avrebbe sorriso indicando con la mano aperta il tavolo e le due sedie illuminate dall'alto da una lampada. Nel frattempo la porta si chiuse e nuovamente venne sbarrata, il Mizukage aveva lasciato fuori una guardia a diversi metri di distanza dalla porta affinché ci aprisse una volta che avessimo voluto uscire. Hai fame o sete? Posso farti portare qualcosa se vuoi questa sarebbe stata la prima domanda una volta seduto e posto le mani sul tavolo.

     
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