Lupi e Iene[Prigioni di Kiri]

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  1. -< Etsuko >-
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    I Trucchi Dell'Illusionista


    FACCIAMOLA FINITA





    Non Avevo Dubbi

    sorrisi a vedere con quanta semplicità il mio avversario evitava il susseguirsi d'attacchi, sebbene in una situazione ambientale svantaggiosa, sapevo bene quanto abile fosse Kato nel corpo a corpo. E a dirla tutta la cosa iniziava a stimolarmi e a spaventarmi neanche un po'.
    È a questo punto del racconto che vi narrerò di quanto sarebbe stata messa a dura prova la resilienza dell'otese, quanto è vero che l'antitesi per antonomasia del Taijatsu fosse il Genjutsu, sebbene la disparità di forze evidente. La cosa nfastidiva non poco il Kiriano che odiava considerarsi debole. Era vero pure che non è per niente facile scovare l'artefice dell'illusione stessa, cosa che adava a favore dei ninja di casa.
    L'akuma si sa inganna la propria mente, per ingannare le menti altrui, convince se stesso, prima di convincere gl'altri. La sopraffine arte dell'alterazione del proprio mondo e l'imposizione forzata sul mondo reale, artificiandolo.
    Così quando il chunin sarebbe passato all'offensiva, con la sua azione perlustrativa volta a scovare i ninja nemici. Avrebbe percepito, quello che l'Akuma avrebbe voluto che lui percepisse. Avendo Etsuko, preventivamente e tempestivamente grazie alle sue abilità oculari, avvertito le intenzioni di Kato. per quanto esse fossero rapide erano pur sempre ostacolate dall'intralcio visivo della nebbia fitta del velo. Aveva così celato la sua figura, schiacciata contro la parete, da un costrutto illusorio. Le copie in perlustrazione nulla avrebbero scovato che lasciasse percepire la presenza di chiunque nei luoghi in cui erano andati a cercare e dunque a nulla sarebbe valsa l'ipotetica offensiva.
    Intanto io che potevo godere della percezione vivida che mi offrivano le abilità oculari, avevo già imbastito e attuato la nuova strategia. Questa volta infatti avevo bisogno di preventivare un attacco combinato, che unito alle condizioni ambientali ancora sfavorevoli per il nemico, avrebbero forse appianate le divergenze di forze in gioco.
    Un piccolo costrutto, arrecante lo stemma della mano nera di Kiri, anzi esso stesso era un guanto, a tutti gli effetti una mano nera. Sarebbe apparso a ridosso di Youshi, adagiandosi sull orecchio del ninja per scambiare le informazioni di cui necessitava.

    Sarò i tuoi occhi, il chiarore nelle tenebre... la via maestra da seguire...

    quanto amavo essere poetico.
    Lo scambio d'informazioni fu rapido e ne sarebbe conseguita la reazione strategica di Youshi.

    Dovremmo coordinarci per metterlo in difficoltà

    sicuro che i cloni si fossero allontanati dalla mia postazione e certo che la nebbia impedisse la visuale, mi sarei affacciato pronto a scagliare la mia offensiva.
    così osservai la serie concatenata delle sue azioni, dalla bomba specchio... il ghiaccio si sarebbe propagato sul pavimento debilitando ulteriormente le condizioni in cui il ninja di Oto sarebbe andato a scontrarsi. Vidi Youshi fintare una spezzata, fu allora che i miei costrutti sarebbero
    entrati in azione.
    Un Fuuma Shuriken, e due Kunai avrebbero accompagnato simultaneamente l'offensiva del ninja alleato, il primo sarebbe spuntato sulla testa di Youshi, impedendo al ninja nemico di fatto di sfuggire con un salto “Accentuato” alla spezzata, il secondo alla sinistra chiudendo una via di fuga l'ultimo sulla destra e sbarrandone l'altra.
    Avevo calcolato tutto sin nei minimi particolari, l'ultimo delle armi sopra citate infatti non era un costrutto, differentemente dalle altre due ma l'arma che poco prima avevo lanciato, impastando una discreta quantità di chakra associandogli la cartabomba in dotazione al mio equipaggiamento, con innesco a tempo, pure esso calcolato.
    Lo so, cosa state pensando. Pensate che il mio fosse un azzardo, lanciare una Cartabomba con una serie di ipotetiche varianti che potessero coinvolgere il ninja mio alleato era un azzardo. Bisognava però azzardare per mettere in difficoltà un ninja di quella portata. Dalla mia inoltre c'era sempre la manina, la ricordate? Avevo preventivamente avvisato il mio compagno dell'attacco, sicuro dunque che avrebbe potuto scongiurare il peggio.
    Così modulata la velocità dei miei costrutti, questi avrebbero seguito le traiettorie a cui erano destinati, cosi come la mia arma. Innocui se Kato non avesse deciso d'ingaggiare la loro traiettoria, l'ultima però... sorpassato la postazione sulla quale si trovava il ninja, a un metro e mezzo, sorpassato il punto di passaggio sarabbe deflagrata in una rombante esplosione che avrebbe investito ciò che si trovava nelle vicinanze nel suo raggio d'azione.
    Sarei tornato poi nel mio nascondiglio ad assicurarmi degli eventi successivi. Sperando che quella esplosione e offensiva sancisse la fine dello scontro. Alla fine lì, TUTTI avevamo da perderci.
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    Ciò che volevo chiarire è che NESSUNO e dico NESSUNO avrebbe potuto prendersi gioco di ETSUKO DELLA NEBBIA.
    No, non si trattava di Passionalità, come l'ha definita Youshi nella narrazione precedente. Qui si parlava di Credibilità e rispetto e chiunque e dico chiunque avrebbe dovuto portarle al suo cospetto.



     
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