Atto III
Interrogazioni di rito e punizioni. †

Una nuvola di frammenti e schegge si generò quando lo spartano femore del figlio di Kenkichi Mikawa impattò contro la fronte protetta del giovane Kato Yotsuki. Un frammento di schegge che tuttavia comunicò ben poco della riuscita del colpo inferto all'otese, complice anche quella che ritenevo fosse la sua tecnica speciale e che già avevo visto in azione all'Abete quando lo avevo affrontato al fianco del Coraggio di Hayate. Una serie di scariche elettriche, infatti, si generarono dal suo corpo, assorbendo, avvolgendo ed attutendo il colpo in arrivo. Doveva inoltre aver fatto uso di abbondante chakra per riuscire a resistere alla pressante forza di quell'assalto che comunque riuscì, nonostante i vari accorgimenti del figlio del Suono, a far sanguinare la sua fronte. La mia intenzione era quella di renderlo privo di coscienza ma non riuscii in quell'intento neanche col secondo assalto, identico al primo sia nell'esecuzione che nella risoluzione. Nonostante questo però, al giovane Chunin fu evidente quanto la mia forza fisica e l'ambiente gli fossero sfavorevoli al punto che tentare inutilmente una resistenza sarebbe stato tanto deleterio quanto doloroso: subito il secondo colpo, infatti, dolorante, s'accasciò davanti ai miei piedi, parlando quasi con tono epifanico. Accetto la tua proposta, Mizukage. Di lavorare per te. Di aiutarti, come ci eravamo accordati ad Oto. Inoltre poni le tue domande. Vedrò di risponderti, con la massima sincerità. Lo guardai, gelido e grave, mentre il mio sentimento d'odio non accennava a placarsi ma, anzi, si amplificava nel godere della sudditanza che, finalmente, Kato stava dimostrando di aver capito di dovere. Bene. Dissi, mentre Etsuko e Youshi si avvicinavano. Ricevetti dal primo un estensivo racconto dell'accaduto anche se il tono e le parole da lui scelte ed usate mi lasciava vagamente interdetto: percepivo risentimento, distacco dalla mia figura e, per certi versi, qualcosa che avrei potuto definire come invidia. Quell'uomo era caratterialmente assai complesso e dal suo ritorno non avevo fatto molto per cercare di sbrigliare la matassa di nodi e idee che l'Akuma si portava dietro, forse anche plagiato dalla durezza dell'Amministrazione di Shiltar Kaguya, con la quale sapevo avesse interagito anche in vece di Primario dell'Ospedale. Certo, mi fossi ritrovato in una posizione simile a quella dell'Ottavo Mizukage, forse avrei agito in modo ancora più duro. Ed anche alla luce degli eventi che portarono il mio predecessore a punire Etsuko, mi domandavo se sapesse che io custodivo i ricordi e l'arma dell'uomo che aveva aiutato a terminare la vita del suo caro compagno. Forse, proprio alla luce di queste considerazioni, l'Akuma provava un vivo risentimento.
Tutto ciò venne più chiaro quando vidi e sentii palesemente il germe del dubbio insinuatosi nella mente dell'Akuma. Ha riferito anche di un suo coinvolgimento diretto nella questione Hayate, Mizukage sama. Così giusto per avvertirla che chiede di collaborare a chi semina menzogne denigratorie sul suo conto. Perchè di menzogne si tratta... Portai gli occhi sul chunin, poi su Kato ed infine su Youshi. Prima di rispondere all'illusionista, infatti, preferii sentire anche quanto avesse da dire il Tokugawa. Le parole dell'Hidarite mostrarono un Kato identico al ragazzo che avevo incontrato all'Abete: prolisso, sbruffone, sicuro di sé ed incapace di intendere completamente quanto detto. Sorrisi sotto l'Elmo, all'udir di tali parole, ma sorrisi d'un riso amaro ed involontario, finendo per scuotere la testa quando il report dell'assassino si esaurì. Noto con tristezza la tua miopia. Dissi, riportando lo sguardo sul nostro ospite. Riguardo ad Hayate, se credi che il mio coinvolgimento con loro al Villaggio dell'Abete sia stata una collaborazione e riguardo al nostro rapporto, se hai compreso che l'alibi che ti suggerivo di adottare con Oto fosse realmente un pretesto d'allenamento. Iniziai a girargli intorno mentre guadagnavo il tempo necessario perché Unarigi arrivasse. Credevo di essere stato chiaro davanti alle Mura: io non ho collaborato con Hayate, io li ho sfruttati per far credere loro di avere una posizione di vantaggio nei confronti del sottoscritto. Mi voltai verso Etsuko, a quel punto. Al villaggio dell'Abete ho sfruttato la mia consapevolezza di avere metodi... particolari per preservare l'integrità dei miei ricordi al fine di poter far credere di aver dimenticato l'identità di molti degli Hayate e, non solo, guadagnandoci anche alcuni benefici contingenti. Mentre dicevo quelle parole, le protesi agli arti inferiori mutarono nuovamente, tornando a mostrare il loro aspetto originale. Io non ho intenzione di collaborare con i seguaci dell'infame che ha quasi sterminato il Clan Kaguya: non posso collaborare con il figlio dell'uomo che da più di dieci anni ormai è schiavo nelle gelide prigioni di Genosha. Io voglio annientarli. E questo doveva essere evidente a tutti loro, a quel punto. E tu ed il tuo amico Shin sarete la mia chiave, consapevole od inconsapevole, per tutto questo. Roteai Unagi nella mia mano, passando dall'impugnatura rovesciata che tenevo sull'elsa a quella cassica, mirando con la punta della spada, a Kato. Tagliati una mano sul filo di questa lama. Dissi, ordinando perentoriamente. Fallo o lo farò io. Rimarcai perché avesse chiaro il concetto. A quel punto, con la mano libera, quando avesse fatto quanto richiesto o se avessi agito per farlo da solo, avrei estratto dalla mia armatura un filatterio contenente il mio sangue. Bevilo. Basta una goccia. Qualcuno tra i presenti sapeva ciò che quell'operazione avrebbe comportato. Ovviamente avrei costretto Kato a farlo, nel caso in cui si fosse rifiutato. Una volta ottenuto ancora quanto volessi, gli avrei spiegato parte della situazione. Hai momentaneamente appreso una nuova capacità. Sai che è così. Dunque, crea un filatterio col tuo sangue, riempilo, decidi tu se creando una ferita congrua o col chakra, ed imprimici i ricordi dell'Abete. Tutti: Tutto ciò che hai visto, tutto ciò che hai sentito, tutta la missione, dall'inizio alla fine. Saprò se ometterai qualcosa. [Abilità]Arte della Conoscenza Scarlatta
Arte: L'utilizzatore è in grado di far apprendere temporaneamente la competenza "Arte dei Filatteri" ad un ninja previa ingerimento di una goccia di sangue proveniente da un filatterio contenente il sangue dell'utilizzatore. I filatteri creati dal ninja che impara "Arte dei Filatteri" in questo modo sono leggibili anche dall'utilizzatore e viceversa. (¼ Basso per round di acquisizione)
[Da genin in su]

Arte dei Filatteri [Generica]

La vita di un uomo è scritta nel suo patrimonio genetico. L'Arte dei Filatteri ti renderà copista dello spirito del mondo.

~Giuramento degli Artisti

Arte della Creazione Cremisi
Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo.(Consumo: ¼ Basso)
[Da genin in su]

Abilità del Filtraggio Cremisi
Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore.[Da genin in su]

Arte della Lettura Cremisi
Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
[Da chunin in su]

Tecnica dell'abbondanza Cremisi - Ketsueki h�fu no jutsu
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
Premessa una quantità di sangue pari o superiore a ½ Leggera all'interno del filatterio, l'utilizzatore può riempirlo completamente tramite il chakra, aumentando il sangue presente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
Sottotipo:
(Consumo: MedioBasso per Leggera)
[Da chunin in su]

Tecnica della Conoscenza Cremisi - Ketsueki no chishiki no jutsu
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
La tecnica è attivabile solo se posseduto un filatterio pieno. L'utilizzatore sarà in grado di ottenere informazioni superiori sul proprietario del sangue: saprà riconoscerne il tipo di Tecnica Speciale, se conosciuta, e ne conoscerà l'aspetto (su base genetica). Per 24 ore sarà in grado percepire se la fonte di quel sangue si trova in un area di raggio 60 metri dalla sua posizione. Inoltre, sacrificando una leggera di sangue del filatterio a turno (a discrezione del QM), sarà possibile determinare la direzione della provenienza di quel sangue.

E' possibile tracciare al massimo tre filatteri contemporaneamente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
Sottotipo:
(Consumo: Medioalto)
[Da jonin in su]

[Note]Preciso che con questa competenza non è possibile alterare o "contingentare" i ricordi che si imprimono sul Filatterio. Puoi evitare di inserire determinate scene ma sarà palese la mancanza di collegamento tra un evento e l'altro. Attesi che Kato facesse quanto richiesto, curioso anche di sapere se avesse scelto la via del masochismo o la via più auto-conservatva. Ricevuto il filatterio lo avrei letto, ristorando così definitivamente i ricordi di quell'evento che, fino a quel momento, si costituivano di semplici parole riportate dalla Yakusoku. Il flusso di emozioni di dolore, paura, orgoglio, risentimento, odio, estasi, follia, che Kato aveva patito all'Abete si riversò sulla mia psiche come un fiume in piena, inondando il fuoco eternamente acceso dell'asio che il mio corpo generava perpetuamente. Un inspiro profondo e tremante seguì alla mia mano che si stringeva sul filatterio. Bene. Se Kato avesse omesso qualcosa, a quel punto, avrebbe nuovamente scatenato la mia ira. [Note]Lascio qui la possibilità a Cube di interrompere il post se volesse provare in qualche modo a compromettere le informazioni che passa col filatterio..A quel punto, nuovamente, mi sarei rivolto ai tre presenti. Abbattere Hayate non vuole essere un mero evento di forma perché "loro sono i cattivi" e noi siamo i buoni: abbattere Hayate è un obiettivo fondamentale per la mia rivalsa. Guardai Youshi, cercando di capire se stesse comprendendo che mi stavo riferendo ai progetti espansionistici di cui gli avevo parlato. Ed i segreti che possiede quella associazione sono una fonte preziosa ed infinita di conoscenze che vorrei poter donare a Kiri ed a chi mi è più vicino. Un riferimento, quest'ultimo, al nostro ospite ed al premio ed al guadagno che avrebbe ricevuto e ricavato dal prestare a me fede. Ciò che possiamo ricavare tutti da questa situazione, dunque, è il potere nella sua forma più pura e imparziale. Assolti i nostri compiti saremmo felicemente nella posizione di poter rivedere e ristilare il nostro rapporto. Guardai Kato, così da rendere manifesto il mio rivolgermi direttamente a lui in quel contesto. Tutto chiaro? Ribadii, cercando conferme ed eventuali segni di disapprovazione. E proprio in quell'istante, dalla porta scardinata a forza, entrò Uragiri, l'anziana Chunin che avevo mandato a chiamare. Quello che accadrà adesso, Kato, sarà solo un proforma. Tu cerca semplicemente di collaborare. Dissi, mentre facevo alcuni passi indietro e lasciavo che la donna prendesse parola e spazio su quella scena. Ciao Kato. Lascia che mi avvicini. La canuta donna dalle lunghe trecce e gli occhi coperti si avvicinò all'Otese, allungando la mano sopra la sua testa. Adesso il Mizukage farà delle domande ed io te le ripeterò. Se mentirai sarò in grado di accorgermene osservando la tua riserva di chakra. Presi parola, guardando l'Akuma. Tienilo d'occhio anche tu. Dissi, conscio della capacità comune all'anziana kunoichi ed al genjutsaro. Hai incontrato altri Hayate dopo le vicende del Villaggio dell'Abete?Hai incontrato altri Hayate dopo le vicende del Villaggio dell'Abete? [Tecnica]Interrogazione Mentale
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tocco (1)
L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
Tipo: Ninjutsu - Supporto
Sottotipo: Supporto
(Consumo: Mediobasso ogni domanda)
[Da genin in su] [Abilità]Percezione del Chakra [0]
Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
[Da chunin in su] Se Kato avesse mentito, la donna se ne sarebbe accorta ed avrebbe avvertito lo Yotsuki del destino che lo avrebbe atteso se avesse riprovato quel trucchetto. Sono capace di succhiare la tua energia vitale tramite il tocco. Posso renderti privo di sensi prima ancora che tu riesca a fare alcunché. Ed infatti, nel caso quell'eventualità si fosse presentata, la donna non avrebbe esitato ad usare ed attivare la sua tecnica speciale. [Note]Lascio uno slot azione ed uno slot tecnica per preparare quest'azione:

Tocco Infernale: L'utilizzatore, effettuando una presa all'obiettivo, può sottrargli la vitalità oltre al danno da presa causato; richiede slot azione per la presa. Ogni leggera sottratta richiede un consumo ½ basso. Ogni vittima può subire danni dal Tocco Infernale solo 1 volta a round. L'utilizzatore guadagna metà della vitalità sottratta come vitalità temporanea finché attiva la tecnica speciale.
Demone della Morte: L'utilizzatore può imporre un comando evocando il Demone della Morte alle proprie spalle, se effettuata una presa al busto o alla testa dell'obiettivo. Non eseguire il comando causa la sottrazione della vitalità 1 volta ogni 2 round. Ogni leggera sottratta richiede un consumo ½ basso ogni round. Il comando non può essere autolesionista, rendere inabile la vittima o danneggiare terzi. L'utilizzatore guadagna metà della vitalità sottratta come vitalità temporanea finché attiva la tecnica speciale. Demone della Morte dura 2 round per livello dispari della tecnica speciale posseduto.

Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)

<li>Lo Spostamento massimo è di 3 Leggere.
<li>Il danno massimo di Tocco Infernale è 4 leggere.
<li>Demone della Morte sottrae fino a 3 leggere di vitalità.
<li>La Corpo Infernale ha bonus massimo pari a 4 tacche.
<li>L'utilizzatore può guadagnare fino a 6 leggere temporanee di vitalità.

Se mente usa "Demone della Morte" con comando "non mentire". Avrei poi continuato, se la risposta fosse stata positiva, lasciando che la donna ripetesse quanto dicevo: Quali Hayate, oltre Shin, hai incontrato? Nomina tutti, in particolar modo, se ce ne fossero, gli accademici. [Azione I] Le domande sarebbero poi proseguite. Cosa ne è dell'Hayate di cui avevi comunicato la disponibilità a fornire la posizione al Coraggio e che hai citato all'Abete? [Azione II] Infine, per il momento, avrei incalzato con un'ultima domanda. Cos'è la Pergamena di Indra che volevate vendere al Coraggio in cambio dei suoi insegnamenti? [Azione III] Se Kato avesse dimostrato collaborazione allora avrei posto un'ennesima domanda. [Note]Cioè, se non mente e dunque l'azione preparata non si attiva. Cosa ne è di tale Pergamena?
Avremmo avuto tutto il tempo del mondo per altre domande. [Note]Siccome non so quali sono le intenzioni di Kato e se realmente è ben disposto a risponderci, lascio qui il post in sospeso. Se vorrai, Cube, per velocizzare la cosa, sono disposto a comunicarti le domande del prossimo giro in privato, se vuoi concludere collaborando al 100%, altrimenti continuiamo a ruolare tranquilli.

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Non ci fu molto da contrattare o da discutere. Le imposizioni di Kensei caddero su di me come una sorta di mannaia. Non potevo esimermi dal rispondere o dal cercare una via alternativa. Avevo dato la mia parola come collaborazione. E non l'avrei rimangiata.

Passando il palmo sulla lama di Kensei il filatterio si riempì del mio sangue e probabilmente, considerate le affermazioni del Mizukage, i miei ricordi e le mie esperienze dell'Abete fluirono al Jonin. Ascoltai attentamente le sue parole e le sue dichiarazioni, forse per la prima volta veritiere dall'inizio di quella strana vicenda. Voleva distruggere Hayate? Tutta? Un'ardua impresa, visto e considerato quanto la segretezza che vigeva nella setta era totale. Già, perché i ricordi che mi avrebbe rubato Kensei non sarebbero stati nulla di nuovo, almeno per quanto riguarda le sue conoscenze. Probabilmente il Jonin avrebbe rivisto se stesso attaccare insieme al Coraggio un gruppo di Accademici, che stava cercando di colpire la Virtù. Avrebbe chiaramente rivissuto la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, la mia psiche e la mia fiducia nell'Accademia. Era colpevole nei confronti di quel gesto estremo. L'avrebbe ammesso? Almeno tra sé e sé?

Venne quindi il momento della verità e per assicurarsi una ulteriore forma di protezione chiamò un altro Ninja, a me sconosciuto. Non mi importò molto della sua presenza, ma più persone chiamava più il rischio di scatenare una tempesta aumentava, però Kensei non lo voleva capire. Ci avremmo perso tutti, prima o dopo.

Non ti mentirò, Mizukage. Non arrivati a questo punto... aggiunsi amareggiato per la situazione che si era venuta a creare. Riportandomi in piedi volsi lo sguardo verso i due Chunin e sinceramente, con il cuore che non avevo, mi dispiacei per loro. Per essere stati lanciati in un gioco più di grande di loro. Più grande di me e decisamente sottovalutato da Kensei. Strappandomi un paio di pezzi di vestito per bendarmi la fronte e la mano ferite ascoltai la prima domanda e sorrisi, mestamente Nessuno, in più di quelli che hai potuto sentito parlare, contare o incrociare te all'Abete, Jonin. Quindi ad esclusione degli Accademici che conosci io non ho altre persone da elencarti Ed era l'assoluta verità Da quando ci siamo separati, nelle grotte, ho incrociato un solo Hayate. La Mansuetudine. Abbiamo combattuto contro Cao Cao. Annuii pensando allo scontro estremamente difficile che mi aspettò Il resto degli Hayate l'ho visto di nuovo al debriefing, laddove ci siamo incrociati prima di dividerci. Da allora, da quando sono tornato ad Oto nessun contatto, nessun genere di comunicazione. Silenzio. E con tutta probabilità tu, Kensei, sei a conoscenza di dettagli su Hayate più segreti di me. Di nuovo stavo parlando di verità assolute. La setta non si era più messa in contatto con me, nella maniera più totale. Passai poi alla domanda successiva Hana, ma era solo un nome di facciata. Non conosco la sua vera identità. L'unico collegamento è che essa è stata un'allieva della Speranza. Parlo del passato perché ha perso tutti i suoi poteri e ricordi. Non è che un guscio. Perché è semplicemente una bozza di se stessa? Risposi alla seconda domanda con una domanda a mia volta, anticipando in realtà una risposta ben più sconcertante. Un segreto che avrebbe sconvolto pure il Mizukage, figuriamoci il resto dei presenti ... quello che abbiamo promesso al Coraggio è la più potente arma di distruzione di massa della storia di noi Ninja. Purtroppo in quella missione la pergamena era già stata attivata ed era dormiente da decenni. Non potemmo fare nulla se non evitare che si ripetesse trafugando la pergamena, e allo stesso tempo salvarci da morte certa. Ma non da una morte qualunque. Quella pergamena strappa l'anima e la sostituisce con un'altra a volontà dell'utilizzatore e può agire su vasta scala. Hana ha subito quel amaro destino. Ma in ogni caso le conoscenze e il meccanismo con cui usarla mi sono oscuri. Servono abilità specifiche che nessuno di noi all'epoca possedette e venne distrutta, in teoria. E tra l'altro a dire il vero fino all'Abete ero convinto che fosse stata bruciata, ma così non è stato evidentemente. Non ho dettagli ulteriori. Tuttavia aggiunsi un particolare Cao Cao verosimilmente è in possesso di una di quelle. Ma ci è sfuggito, ferito e sconfitto. E di lui personalmente non ne ho più saputo nulla. Trovarlo direi che è un compito impossibile, le sue abilità elusive sono eccezionali.

Seguì un'altra carrellata di domande, alle quali cercai di rispondere adeguatamente Non ho alcuna minima intenzione di nuocere a Kiri, sebbene non posso nascondere il rancore che porto nei confronti di Youshi per avermi colpito l'evocazione. O nei tuoi Kensei, per avermi ingannato alle mura di Oto. Tuttavia, sarò sincero per l'ennesima volta. Io non ho più intenzione di sottostare alle regole dell'attuale Accademia. Né tantomeno di Oto, non ho alcun genere di contatto con il Clan. Né alcun rapporto con esso. Per me è più importante il mondo, e le meraviglie e mostruosità che si celano alla sua ombra. Quindi... se fosse per me non tornerei mai ad Oto come Accademico. Bensì come futuro Nunkenin, disposto sicuramente ad abbandonare il Villaggio e cercare la mia strada al di fuori di esso. Ma non ho intenzione di nuocere a nessuno, se questo che intendi. Non pianifico la morte di una persona specifica né la sua rovina... anche se l'intero organo accademico andrebbe riformato. Era nuovamente la verità Il Villaggio del Suono è una prigione, una catena che si stringe attorno al mio collo. Poco alla volta, e non sono disposto a restare là. A morire lentamente. Quindi per quel che mi riguarda puoi imprigionarmi o decapitarmi seduta stante. Ma non sarò mai più un Accademico. Ritornerò ad Oto, se mi sarà concesso. Questo per evitare di coinvolgere te, o i Kiriani qui presenti e destare eventuali sospetti nei vostri confronti. Questo perché non vorrò vendicarmi di voi. Come ti avevo detto alle mura. Non sono più interessato a quel genere di faccende. Poi con il dovuto tempo me ne andrò. Dove? Nemmeno io lo so. Mi farò trasportare dal fato. conclusi Hayate è in possesso di una cosa che mi è cara, come la vita. E tu, Mizukage, se vuoi fare di me una marionetta non hai possibilità. Hayate ha la chiave della mia esistenza. Lo sai bene, Kensei Hito. Il riferimento al cuore vivo in mano del Coraggio sarebbe stato palese Quindi come puoi chiedermi di abbandonare la setta e combattere dalla vostra parte, qui e ora? Morirei comunque, o anzi subirei un destino peggiore della morte. Quindi...Solo il tempo e le occasioni ci daranno la possibilità per discuterne nuovamente. Una volta che avrò trovato la mia strada, la mia forza e la mia libertà di scelta. Perciò io vedo due strade maestre, a meno di una tua illumazione a riguardo. Puoi sbarazzarti di me, se vuoi toglierti il pensiero. O scegliere un'altra alternativa, e credere nel me del futuro. Una scommessa, basata sulla mia volontà di collaborazione con i tuoi ultimi scopi. L'unica promessa che posso farti al momento su Hayate è che non racconterò nulla di ciò che è successo oggi. E cercherò di evitare ogni coinvolgimento possibile. Una promessa di cuore. Conclusi, dimostrando la massima sincerità. I metodi di Kensei lo avrebbero confermato. Mi ero giocato tutto. Davvero, ogni cosa. [Nota sulle domande]OFF GAME io e tezzu abbiamo concordato le domande seguenti per un semplice principio di risparmio di tempo. Per TEZZU spero di aver risposto congruamente a ciò il tuo pg avrebbe chiesto al mio.[Nota sulle Giocate in corso]Specifichiamo bene, le giocate con Hayate in corso sono 2:

La prima è relativa al Lago, dove non ho ancora incrociato nessu Hayate e letteralmente non ho alcuna informazione in merito, se non degli indizi o prove circostanziali.

La seconda si chiama Sulle Tracce degli Dei con Hohe ma anche lì, è bloccata e non ci sono sviluppi direi tali da essere segnalati.

Per la terza giocata invece, il Nettera dell'Orchidea, è ancora tutto in divenire ed è impossibile predire il risultato di quella giocata. Sarebbe irrealistico citarla, e scorretto dal mio punto di vista.


E non avevo null'altro da aggiungere. Era veramente arrivato il tempo del mio destino. Di Kato Yotsuki.

Sarei morto, in quel posto dimenticato dai Kami, o sarei risorto come una nuova persona?

Solo Kensei Hito l'avrebbe decretato.

Atto IV
Prevenire e curare †

Rotto, forse per l'ennesima volta, nell'animo, l'Otese sottostò ad ogni ordine, ad ogni minaccia, ad ogni domanda. Davvero, per me, quel ragazzo era una incognita gigantesca: trovargli un ruolo e sperare in un suo aderire a tale ruolo sembrava sempre di più un'utopia, il desiderio di un arrogante tiranno, la narcisistica impresa di un uomo troppo sicuro di sé. Ma cosa avrei dovuto fare? Ucciderlo? Consegnarlo ad Oto? Nessuna di queste opzioni era sondabile l'una perché avrebbe incrinato i da poco ristabiliti rapporti col Suono, l'altra perché avrebbe vanificato ogni sforzo maturato fino a quel momento per delineare ed attuare il piano contro Hayate. L'unica opzione era l'unica strada percorribile ed era quella su cui ci trovavamo tutti in quel momento. Dunque dovevo solo continuare a seguire il piano che avevo ideato.
Afferrai il filatterio creato da Kato, interrompendo a quel punto il flusso d'informazioni e capacità tra me e lo Yotsuki. Quando andai a bere una singola goccia del suo sangue, gli eventi dell'Abete mi divennero nuovamente chiari, vividi, concreti. Avevo recuperato parte delle vicende che mi vedevano protagonista delle avventure vicino all'Isola di Kiri, eppure ancora mancavo di alcuni passaggi, mancavo delle loro immagini, dei loro sentimenti, delle loro ripercussioni e dei miei pensieri a riguardo. La Yakusoku poteva solamente concedere parole, racconti, ma, finché il legame non fosse stato perfetto tra me e lei, finché la sua parte di Acciaio e Sangue che albergava in me non divenisse altro che un'estensione pura e reale del sottoscritto, non potevo ambire ad una unione di anime e menti. Adesso è tutto nuovamente chiaro. Dissi, nascondendo poi il resto del filatterio nella mia armatura. Avevo già analizzato il sangue di Kato, è vero, ma anche quei dettagli erano ricordi svaniti con l'operazione degli Hayate. Non appena avessi trovato un po' di calma, mi sarei dedicato a discernerne i segreti.
Finalmente Uragiri e Fudoh ci raggiunsero, aiutandoci nell'intento di estrapolare informazioni al ninja di Oto. Dopo i convenevoli e ele minacce iniziali, l'anziana kunoichi iniziò la sua interrogazione mentale, lasciando che le immagini delle affermazioni di Kato le inondassero la mente. Non sta mentendo. Disse, dopo la prima, la seconda, la terza risposta e tutte quelle che seguirono e che posi. Kato stava realmente collaborando o, a quanto pare, era in grado di occultare il mutare della propria riserva di chakra. Ascoltai attentamente quanto avesse da dire: non era stato, ancora, ricontattato da Hayate fino a quel momento. Sorrisi sotto l'elmo nel rendermi conto che, forse, lo Yotsuki aveva fatto la fine della fanciulla usata: strappatogli il cuore, sfruttatene le grazie, il suo violento compagno l'aveva lasciato in balia del suo destino, con la speranza in cuore e il desiderio in mente. Mi riferirai di eventuali contatti futuri. In ogni caso. Se li incontrerai fortuitamente, mi riferirai dell'accaduto in seconda battuta. Dissi, anzi, comandai, prima di passare alla seconda domanda. Avrei voluto anticipare gli hayate ma, se non potevo farlo, mi sarei accontentato di seguire e studiare le loro mosse, possibilmente cercando di tirare le fila dei loro piani e delle loro mire.
Quando invece posi la domanda su Hana, le informazioni che ricevetti furono inutili. Un simulacro vuoto di vita, ricordi ed essenza, allieva reietta o dimenticata, forse, della Speranza. Credi che possiamo far leva sul legame tra questa Hana e la Speranza? Dimmi comunque dove la avete incontrata l'ultima volta. Domandai, voltandomi poi verso Youshi. Non dimenticarti queste informazioni. Sarà tuo compito, o di qualche tuo sottoposto, indagare a riguardo. Potrei usarla per qualche esperimento. [Note]Io lascio aperta la possibilità di una qualche side quest (magari YoushixKato)? Bisognerebbe parlarne con Febh o con qualcuno che si assume la responsabilità di masterare una sua trama. Venne poi il momento della rivelazione, venne poi il momento in cui conobbi e carpii ciò che fossero le Pergamene di Indra. Un altro dei poteri che avete promesso ad Hayate e che io voglio reclamare per Kiri. Dissi, al termine del racconto di Kato. Se tu credevi che fosse stata distrutta, allora deve essere stato Shin ad agire di sua sponte. Continuai, annotandomi quando avrei dovuto chiedere al giovane konohano. Il racconto sulla fine di CaoCao o, comunque, sul suo destino da ramingo mi lasciarono indifferente - specie perché avevo appena vistone le tattiche, gli esiti e gli effetti, con il saggio dei ricordi di Kato -, anche se sapere che all'Abete era custodita un'altra di quelle pergamene mi mise notevole curiosità. Dovrei mandare qualcuno ad indagare anche su questa faccenda o, più semplicemente, potrei chiedere ai nostri alleati della Zanna. Credo di avere qualcuno cui affidare questo incarico. Dissi con leggerezza, mentre mi voltavo verso Etsuko ma con la mente stavo già cercando di capire in che modo avrei potuto, ancora una volta, contattare il Mercenario delle Fenici. [Note]Anche qui, sempre col patrocinio di Febh, potremmo giocare qualcosa.
Passai poi alle domande generiche, intenzionate a sondare le volontà dell'Otese più che a carpirne i segreti cosicché un giorno avessi potuto avere sempre potuto vantare d'essere un passo davanti a lui. Bene. Dissi, dopo il suo discorso sulla sua volontà di lasciare Oto. Lo capisco. Ma dovremmo trovare un luogo ed un posto dove poterci incontrare. Puoi fare quel che vuoi della tua vita, Kato Yotsuki. Non ti imprigionerò qui, oggi. Ciò che mi interessa è che tu, però, rimanga sempre a portata di richiamo. Devo poter sapere sempre dove ti trovi e come trovarti. Feci una piccola pausa, prima di riprendere. Tuttavia, per non destare sospetti e per avvalorare l'alibi che ti sei creato lasciando notizie del tuo allenamento rimarcai con ironia quella parola qui a Kiri, dovrò trattenerti per alcuni giorni. Avrai un alloggio provvisorio nella mia zona Clan. Sarai tenuto d'occhio da me ed alcune Lame Insanguinate durante la tua permanenza. Sarai libero di girare per il villaggio e fare ciò che preferirai, ma sempre scortato. Ti garantirò anche una qualche necessità che vorrai richiedermi. Dissi, per poi lasciare che Uragiri continuasse con le sue domande. Stai parlando del tuo cuore? È questo ciò che ti preoccupa così tanto? Sei una persona facilmente impressionabile, questo è certo. Dissi, voltandomi verso il sopraggiunto Fudoh. Dammi la possibilità di studiarti. Dai a me ed a Kiri la possibilità di capire come funziona il marchingegno che porti dentro al petto. Così, alla modica cifra della tua fedeltà, ti prometto di strapparti dalle grinfie di un culto malato e distorto. Lascia che ti aiuti. Quanto alle ultime parole di Kato, alla sua richiesta di Fiduca, risposi annuendo leggermente. Hai ragione, Kato. Devo avere fede nel te del futuro. Portai poi lo sguardo su Unagiri. Ma io non mi fido di nessuno. Con un cenno della mano comandai a Unagiri qualcosa di chiaro, in quella situazione. E soprattutto, non mi fido del Kato del presente. La donna, rapidamente, spostò le mani dalla testa al collo dello Yotsuki, imprimendo chakra nella punta delle proprie dita e tracciando sulla pelle del ragazzo un rapido e semplice sigillo. Per questo ti vieto di poter far parola con alcuno di questo evento e delle vicende che ci hanno condotti fino a qui. Di quanto abbiamo discusso e di quanto abbiamo stabilito. Lasciai che la donna si allontanasse, mentre il fuuinjutsu si incideva definitivamente sulla cute di Kato. Quando avrò una sola conferma del fatto che io possa fidarmi, allora avrai cancellato quel sigillo. Allora avrai modo di avanzare una singola richiesta nel nostro piano. Ma fino a quel momento prenderò tutte le precauzioni necessarie per salvaguardare l'incolumità mia e di Kiri. [Tecnica] Azione Rapida [1]
Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

Simbolo del Silenzio
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tocco (6)
Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore può imporre un argomento vietato, ovvero che il possessore non può trattare in alcun modo.
Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
Sottotipo: Sigillante
(Consumo: Mediobasso)
[Da genin in su] Mi voltai verso Etsuko. Ho bisogno che tu nasconda permanentemente quel sigillo. Utilizza le tue abilità chirurgiche per coprirlo con un altro lembo di pelle. [Note]Come detto da Kensei confermo anche off gdr che il sigillo verrà tolto nel momento in cui Kato farà qualcosa che possa far piacere a Kensei, ipoteticamente anche nella prossima giocata con Febh. Dato che non si tratta di niente di "invalidante" ma di una evidente giocata "in difesa" di Kensei, spero non ci siano problemi per nessuno per questa azione. Poi, voltandomi verso l'anziana ninja presente, la congedai. Grazie, Uragiri. Puoi andare. Quando il rumore dei passi della kunoichi fu abbastanza distante per le orecchie dei presenti, il tono della mia voce si rilassò, lasciando che l'atmosfera si allentasse leggermente. Avete svolto un ottimo lavoro quest'oggi. Sarò lieto di approfondire ogni vostro dubbio a riguardo nel mio ufficio, domani. Poi, voltandomi verso Etsuko, avrei esordito con queste parole. In quest'ultimo periodo ti sei guadagnato più che la mia fiducia, Akuma. Credo che sia mio dovere premiare le tue capacità con qualcosa che possa emancipare e risaltere il tuo ruolo nel villaggio. Che ne diresti di divenire il Torturatore di Kiri? Feci una breve pausa affinché quella proposta potesse risuonare nella sua mente. Sono disposto a concederti qualsiasi altra carica tu preferisca, Etsuko, purché non già occupata, ovviamente.

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