Gocce di sangue e petali di Ciliegio[Add TS per Sekiro&Hideo]

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  1. Kaystar
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    Gocce di sangue e Petali di Ciliegio


    La Chiamata




    Hideo Riuscivo a sentirla, una voce così debole nell’oscurità più profonda. sembrava arrivare da così, quasi come se fosse irraggiungibile e persa nell’oblio. Hideo Questa volta riuscivo a sentirla molto meglio, quasi come se si stesse avvicinando sempre di più, quella voce mi sembrava familiare, era rilassante, calda, sicuramente la voce di una ragazza, e molto familiare. Hideo Ora invece sembrava rimbombare in tutta quell’oscurità, era molto vicina, forte e malinconica, sembrava quasi un urlo di aiuto, un lamento di una persona torturata e spaventata da tutto.Hideo! Mi svegliai di soprassalto, potevo sentire le gocce di sudore attraversarmi la schiena, la fronte e le spalle… un brutto sogno? Quegli occhi che mi erano apparsi proprio prima del risveglio erano ancora nella mia mente come stampati su pietra. Ormai era da un po’ che non riuscivo a dormire, continuavo a svegliarmi costantemente facendo questi sogni strani, a pensarci bene erano iniziati proprio dal nostro ritorno da Azumaido, quell’isolotto gemello di Genosha coperto da neve e ghiaccio. Quel posto doveva avermi fritto il cervello e non poteva andare avanti così! Avevo un assoluto bisogno di tornare in quel posto per capire cosa stava succedendo, il perché di quella voce che continuava a chiamarmi così insistentemente nei miei sogni. Di fianco a me una lettera, riportante il simbolo del Mizukage in persona, richiedeva nuovamente la mia presenza, che centrasse forse con tutto questo? L’unica cosa che sapevo e che il mio nome ora era nella mente del nostro Lord e di ciò ero orgoglioso, nell’ultima missione mi insegnò le basi del controllo del chakra distruttivo e, dal mio punto di vista, il suo modo insegnare era proprio quello che mi serviva per superare i miei limiti e trovare finalmente il potere che cercavo. La partenza era prevista tra due giorni, avevo ancora parecchio tempo per capirci qualcosa in più e l’unica persona che mi poteva aiutare in questo momento era qualcuno in contatto con le forze spirituali, qualcuno che riuscisse a districare la ragnatela che al momento risiedeva nella mia anima. Forse uno dei miei antenati sarebbe stato di aiuto in questa situazione, era quindi una buona idea dirigersi al Tempio della Nebbia alla ricerca dell’unico posto dove ancora si poteva trovare il nome di uno dei Nishimura più famosi: Kaito. In quella giornata umida e scura mi diressi verso il tempio, portando con me la vecchia lama, ormai cimelio di famiglia inutilizzabile vista la quantità di danni che il tempo le aveva procurato, Lama che era appartenuta proprio a Kaito negli anni in cui combatteva per Kiri con coraggio e determinazione, in modo da avere qualcosa che facilitasse la nostra comunicazione, non ero uno che credeva molto in queste cose ma non avevo altra scelta, qualsiasi cosa mi avesse aiutato in quel momento sarebbe stata provata. Entrai nella cripta dove, moltissimi anni addietro, era stato inciso il nome del mio avo e una volta trovato mi sedetti in meditazione, sperando di trovare un’illuminazione su tutto ciò che avevo sentito e visto. Le ore passavano ma nulla sembrava spezzare la monotonia di quel momento fino a che sentii una mano toccare la mia spalla e, spaventato, aprii gli occhi girandomi verso quella presenza che non ero stato in grado di percepire. Davanti a me c’era un vecchietto con un sorriso che subito mi calmo e mi fece tornare a mio agio.

    Cosa ci fa qua un ninja della nebbia? Sei venuto a pregare caro?

    Le sue parole erano così leggere e sincere che non riuscii a trattenermi nel dare subito una risposta all’anziano

    Sono qui per trovare delle risposte a quesiti che ancora neanche conosco, sento che l’oscurità sta prendendo il sopravvento su di me e non so dove trovare le risposte che cerco.

    Giovane ragazzo, sento preoccupazione nel tuo cuore, paura di perdere qualcuno forse, ma ricordati che non tutto si può raggiungere nel presente, forse semplicemente basterà attendere il futuro.

    Riprese a sorridere dolcemente guardandomi con i suoi piccoli occhi grigi e congedandosi da me al lento battere del suo bastone sul terreno che, pian piano, si allontanò spegnendosi.

    […]

    Passò un’altro giorno e poi un’altro ancora e le parole di quel vecchio continuarono a rimanere impresse nella mia mente e, ogni volta che quella voce femminile tornava, il dolce sorriso del vecchio arrivava in mio soccorso, placando la paura, la rabbia e la tensione che quella voce mi provocava inconsciamente.
    Era il giorno della partenza e mi presentai davanti al Lord Mizukage pronto a partire con al fianco il Lupo, compagno d’armi ormai fidato.

    Signore, siamo diretti nuovamente ad Azumaido? Qualcosa di strano è capitato l’ultima volta ma ancora non saprei spiegare cosa.




    Edited by Kaystar - 12/2/2021, 14:47
     
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