Gocce di sangue e petali di Ciliegio[Add TS per Sekiro&Hideo]

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    Gocce di sangue e petali di Ciliegio


    The Wild Hunt



    Certo, Hideo, dimmi pure. Cercherò di aiutarti come posso, anche se sono convinta che le mie parole ti risulteranno piuttosto estranee e di difficile comprensione. Gli Sciamani che trovi a Kiri venerano divinità diverse e profetizzano in modi diversi.Vede, da quando sono stato qui, nelle terre di Azumaido, qualcosa è cambiato... faccio ogni notte lo stesso strano sogno, una figura che corre verso di me chiamando il mio nome sempre più forte. Secondo lei potrebbero centrare i Kamui di cui parlavate poco fa?La donna si era dimostrata molto disponibile e per questo non mi fu difficile da subito fidarmi di lei, alla fine era stato lo stesso Mizukage a portarci da lei quindi sapevo di sicuro che sarebbe stata una persona fidata.
    Nel mentre intanto stavamo viaggiando per quei sentieri completamente innevati, ciò rendeva molto faticoso il camminare in tutta quella fredda e soffice neve che ricopriva qualsiasi cosa in quel luogo ma per Yusica sembrava una passeggiata, come quelle che ero solito a fare nelle zone boschive al di fuori di Kiri, passeggiate di puro piacere dato che, vivendo proprio in quel luogo, oramai era abituata a camminare in quel difficile terreno.
    Ad ogni passo sentivo la mia energia risucchiata, come se proprio quella lunga camminata fosse la prova da svolgere per portare a termine la missione ma, per fortuna, osservando l'orizzonte iniziammo a scorgere quelli che sembravano i tetti di alcune case, stranamente tecnologicamente avanzate e non le classiche casupole di montagna che ci si poteva aspettare, che Yusica presento come appartenenti al proprio villaggio. Preso da una gioia momentanea per la fine di quella tortur...ehm...camminata le rivolsi un sorriso sincero. non vedo l'ora di poter riposare un po', tutta questa neve è veramente fastidiosa, per fortuna sono nato a Kiri e non qui!Tra poco giungeremo al mio tuskur, al mio villaggio. Tuttavia non potrai entrare, almeno non finché io non annuncerò il tuo arrivo. A quel punto, il popolo dovrà scegliere se accettarti o meno. Per far sì che questo processo sia più facile, ti direi di portare qualcosa in offerta al tuskur. Le sue parole mi colpirono come un macigno, dopo tutta quella fatica non era nemmeno scontato che io potessi entrare nel villaggio? immagino che alle tradizioni non si possa comandare nulla. Potresti cacciare qualche animale. Cibo e pelli sono sempre utili in questo posto, come ben puoi immaginare. Avrei fatto qualsiasi cosa per portare a termine la missione che ci era stata assegnata e se per farlo dovevo andare a cacciare beh... lo avrei fatto senza fiatare. Ti consiglierei di andare nel bosco a nord-ovest da qui. È parte del cammino che dovremmo fare col tuo Kage ed il tuo comapgno per raggiungere Kotetsu Sakura in ogni caso, almeno così ti ambienti con un po' di anticipo rispetto ai tuoi compagni.
    Successivamente Yusica si congedò, donandomi ancora una volta uno dei suoi sorrisi sinceri e leggeri quanto una piuma per poi pian piano perdersi nel bianco candore della neve.
    Bene, non sarà facile trovare una preda in questo luogo così freddo e inospitale ma non ci si deve scoraggiare, partiamo! La mia classica volontà di ferro mi spinse nuovamente a muovere quei pesanti passi in direzione della boscaglia a nord-ovest come succerito da Yusica sperando in un po' di fortuna. Già dopo pochi minuti mi dovetti ricredere, la strada che avevo percorso poco prima non era niente rispetto a questa, capii che lo stesso corpo della Sciamana prima facilitava il mio cammino mentre ora che ero rimasto da solo e camminare era diventato quasi insostenibile, i miei movimenti si erano fatti lenti e goffi e per ogni passo dovevo utilizzare energie raddoppiate.
    Iniziai a maledire mentalmente quel posto quando la fortuna iniziò a girare dalla mia parte, una piccola e marroncina lepre saltellò velocemente poco lontano da me, sicuramente non era la preda migliore da portare ad un intero villaggio ma poteva essere un ottimo inizio. Cercai di muovermi il più silenziosamente possibile in modo da non spaventarla ed estraendo il wakisashi in modo da essere pronto a colpire ma tra l'enorme quantità di neve, che rallentava i miei movimenti, e il rumore della lama che veniva sguainata la lepre ebbe giusto il tempo di rendersi conto della mia presenza e di iniziare a fuggire. Non mi persi d'animo e iniziai a correre per rimanere alle costole della mia preda, presa quella potevo utilizzarla magari per creare un'esca per qualcosa con più valore! Dopo qualche secondo di movimentata rincorsa la lepre, colta probabilmente da un ostacolo improvviso sembrò fermarsi e scivolare a qualche decina di metri di distanza da me, ormai era alla mia mercè! estrassi velocemente uno spiedo pronto a colpire quella preda ormai inerme quando, inaspettatamente, una grigia chioma si avventò sulla povera creatura recuperandola e portandola con se scomparendo nuovamente tra la boscaglia. Lo avevo visto molto bene, era un lupo dal manto grigio come la nebbia, quello si che poteva essere un ottima offerta per il villaggio. Decisi di provare a seguire le sue tracce immergendomi a mia volta sempre più in profondità nel bosco cosa che non fu per nulla difficile, le orme del canide si riuscivano a distinguere molto bene nel pesante strato di neve che ricopriva l'intera area e in pochi minuti riuscii a orientarmi e ritrovare quella creatura che, stranamente, sembrava non aver notato la mia presenza.I lupi dovrebbero avere un olfatto estremamente sviluppato, è molto strano che non si accorga della mia presenza... Mentre i pensieri cingevano la mia testa come una corona notai il lupo fermarsi e lasciar cadere a terra la sua... la mia preda. Ci siamo, è il momento di agi...E tu chi saresti? Non ebbi il tempo di muovere un muscolo che da un albero li vicino apparve dapprima un mano, gonfia e violacea , che velocemente agguantò il leprotto e successivamente tutto il corpo di quello che sembrava un giovane ragazzo biondo, molto magro e senza scarpe che se ne stava li, nella neve gelida senza esternare nessun fastidio portato dal camminare scalzo in quel luogo. Io sono Momin. Ti va di giocare con me? Quel ragazzo palesemente aveva bisogno di aiuto, i suoi arti sembravano risentire del freddo polare di quel posto che i miei vistiti riuscivano ad arginare parzialmente ma lui, senza nessuna protezione non sarebbe durato molto in quel luogo. Ciao Momin, io mi chiamo Hideo, cosa ci fa... Non ebbi il tempo di concludere la frase che il giovane mi interruppe. Possiamo cacciare insieme se ti va! E se vuoi posso insegnarti il metodo che uso io e che non mi espone ad alcun tipo di pericolo, che dici? Come sapeva che stavo cacciando? da quanto mi stava controllando? cercai di ripercorrere mentalmente tutti i miei passi per capire se il mio subconscio aveva registrato qualche strano movimento nel bosco poco prima ma non mi sovvenne nulla. Inconsciamente il mio sguardo fini dapprima sugli occhi del ragazzo e fu proprio in quel momento che mi accorsi di alcune strane escrescenze sul suo corpo, qualcosa di nero e solido fuoriusciva dal suo naso, come se fosse un piccolo costrutto di metallo, forse un piercing? sta di fatto che subito dopo la sua mano andò proprio a recuperare quell'oggetto che come per magia fuoriuscì dalla sua carne senza lasciare nessun tipo di foro.
    Tutta quella situazione iniziava a spaventarmi, non avevo abbastanza tempo per digerire quello che stava succedendo ma il mio istinto sembrava cercare di spingermi a toccare quel piccolo e cilindrico pezzo di metallo. Lentamente la sua mano si avvicinò a me in modo da porgermi quello strano oggetto. Prima di tutto, devi imparare a controllare questo oggetto. Si chiama Ricevitore di Chakra. È come se fosse una piccola antenna. Ti permette di sintonizzarti col chakra dell'animale o dell'essere umano in cui lo innesti, controllandolo! Diventerà quasi come se fosse una parte di te: sentirai con le sue orecchie, odorerai col suo naso, vedrai con i suoi occhi e percepirai col suo tatto! Non solo, ti muoverai anche col suo corpo, se vorrai. Tutto ciò chiuse il cerchio, il lupo sapeva di essere seguito semplicemente questo ragazzo lo stava controllando e ha fatto in modo che la mia preda mi conducesse da lui! le due creature intanto iniziarono a girare intorno probabilmente seguendo le istruzioni del loro controllore, poco prima infatti il ragazzo aveva inserito uno di quei ricevitori anche nella lepre e l'effetto fu immediato. Concentrando del chakra in quell'oggetto sarai in grado di sintonizzarlo, per così dire, col tuo tantien e far sì che lo spiedo risponda soltanto ai tuoi comandi ed a quelli di nessun altro. Prova, forza! Poi se non ti piace puoi anche lasciare stare, te lo prometto. Cosa cercava di insegnarmi? e perchè lo faceva?, troppe domande e troppe poche risposte rendevano questa situazione quasi irreale. portando un po' più di attenzione al suo viso notai che non sembrava quello di una persona felice bensì di qualcuno di molto triste e che ne doveva aver passate molte in quell'ultimo periodo. Sai, sono giorni che sono qui fuori da solo. Ho perso tutto. La mia famiglia è stata uccisa dai saccheggiatori a Kotetsu Sakura. È così tanto tempo che non incontro nessuno che sono disposto anche ad insegnarti questa mia arte ninja segreta perché tu non te ne vada e passi un po' di tempo con me ... solo un po' di tempo, per favore, non ti chiedo altro. Sto cercando di controllare questi animali per raggiungere piano piano il porto e da lì trovare un modo per salvarmi. Sono troppo debole per muovermi da qui e questo mi sembra il modo migliore. Quelle parole scatenarono qualcosa nel mio subconscio, provai le stesse sensazioni di quando facevo quei persistenti e strani sogni, solitudine e malinconia, che in qualche modo tutto ciò centrasse proprio con questo? Momin, sei gentile a volermi insegnare questa tua tecnica ma non ti preccupare, possiamo andarcene subito da qui, insieme! Non ho bisogno di aiuto! Non lo voglio! L'ultima volta che mi sono fidato di qualcuno i miei genitori sono morti. Ti chiedo solo di giocare un po' con me. Nient'altro. Per favore! Tuonò il ragazzo aggrottando le sopracciglia.Dovrei davvero fidarmi di questo ragazzo? posso capire quello che sta provando in questo momento, la perdita della sua famiglia deve averlo distrutto come la perdita di Kimiko ha fatto con me, e se tutto ciò che vuole e giocare...faremo la più grande sfida di caccia a cui abbia mai partecipato!
    Recuperai dalle sue mani il ricevitore per poi iniziare a scrutarlo da vicino per capire la sua composizione, sembrava davvero del semplice metallo ma nel momento in cui iniziai a irrorare la superficie della mia mano con il mio Chakra subito dei piccoli archi di elettricità iniziarono a circondare quell'oggetto, come se iniziasse, poco a poco, a nutrirsi di esso. Il freddo oggetto rimaneva inerte sul palmo della mia mano, contornato da questa energia che, sempre con più potenza, fuoriusciva dal mio corpo per essere immancabilmente assorbita, tutto ciò durò pochi secondi che però sembrarono attimi infiniti, sentivo come se il mio spirito cercasse di uscire dal mio corpo alla ricerca proprio del ricevitore. la quantità di chakra che si stava concentrando era talmente alta che l'oggetto iniziò a fluttuare a pochi centimetri di altezza sul mio palmo, probabilmente spinto dai campi magnetici degli archi elettrici che si stavano formando. Sempre di più sentivo la mia vita uscire dal mio corpo ed entrare in quello scuro oggetto fino a rendermi impossibile rimanere in piedi, dovetti inginocchiarmi per evitare di cadere quando la forza iniziò a farmi tremare le gambe. notai che ormai il chakra non scaturiva più solo dalla mia mano bensì da tutto il mio corpo, archi elettrici collegavano ogni arto, osso, muscolo e tendine a quel singolo pezzo di metallo che inesorabilmente ingeriva quella enorme quantità di chakra senza batter ciglia. A quel punto cercai di bloccare ciò che stava succedendo, cercai di bloccare i vari flussi ma non avevo più il controllo di quello che stava succedendo, mi sentivo stanco, affamato, assetato e dolorante e non avevo un modo di bloccare tutto questo. Sto per morire? Sono caduto vittima della mia ingenuità verso questo ragazzo? mi dispiace madre...Mi dispiace Kim... Chiusi gli occhi esalando un ultimo respiro quando però, nuovamente, tutto diventò nero. Mi trovavo sperduto, in un posto completamente scuro, la cosa strana e che potevo vedermi da un angolazione strana, non ero più io e sembrava come se la mia anima fosse stata strappata dal mio corpo che era rimasto inginocchiato nell'oscurità.
    Non sentivo più emozioni, non sentivo dolore ma riuscivo ancora a percepire il freddo candore della neve sotto le mie ginocchia, il mio respiro e il battere del mio cuore, ero...vivo ma fuori dal mio vero corpo. Perfetto! Ora però devi metterti nelle condizioni di crearne altri: per farlo dovrei infilare il primo spiedo nel tuo corpo. Dopo di che sarai in grado di estrarli da dove più preferisci, proprio come faccio io! Forza e coraggio, non farà male, te lo prometto. Cercai di seguire quindi le sue indicazioni ma subito capii di non poter muovere il mio corpo sulla neve, bensì al movimento del mio braccio mi accorsi di essere ormai un'entità diversa, il mio corpo ora era formato da puro chakra di color azzurro. Cercai di muovermi in quel nulla in cui ero finito spostando il peso in avanti e magicamente percorsi la strada che mi separava dal mio corpo di carne alla velocità della luce, ritrovandomi faccia a faccia con me stesso, presi la mano del vero me, quella che teneva sul palmo il ricevitore, e la portai verso il busto in modo da far entrare in contatto l'oggetto e il mio corpo e, appena i due si toccarono il ricevitore cominciò and entrare sempre più in profondità fino a sparire completamente. La mia vista iniziò ad annebbiarsi e come ero entrato in quello stato spiritico ne uscii ritrovandomi nuovamente ad aprire gli occhi in ginocchio sulla neve, niente più dolore, niente più archi elettrici ovunque, era tornata la calma in quel luogo e l'unica cosa di diverso era il calore, ristoratore, che sembrava venire proprio dal punto dove avevo inserito il ricevitore, ormai scomparso all'interno del mio corpo. Iniziai a toccarmi in giro ancora incredulo di quello che era accaduto e per capire se effettivamente era tutto finito e, quando arrivai a toccarmi il viso iniziai a sentire qualcosa che fino a poco prima non era presente. Ricevitori.

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    Guarda che carino! Ora dobbiamo metterci nelle condizioni di poter cacciare! Per prima cosa dovrai esplorare direttamente i dintorni per trovare un primo animale da comandare. Io ho scelto un lupo e con questo ho catturato una lepre. Tu potrai fare qualcosa di simile. Una volta che avrai il tuo primo animale comandato torna qui e diamo il via alla vera e propria caccia, va bene? Momin, perchè hai deciso di insegnare tutto ciò proprio a me? ci sono molte altre persone a poca distanza da qui, perchè lo hai voluto fare in questo momento? Aspettai che il ragazzo rispondesse alle mie domande per poi proseguire. Beh allora aspettami e quando tornerò ci sfideremo alla più grande caccia della nostra vita, la chiameremo...La caccia Selvaggia! che ne dici? Accennai un sorriso e successivamente mi congedai partendo alla ricerca di quello che sarebbe stato il mio compagno per la successiva caccia. Il terreno era sempre e comunque di difficile percorrenza ma come non mi aveva scoraggiato prima non lo faceva nemmeno ora, iniziai a cercare nei dintorni delle possibili tracce da seguire ma la fauna in questo luogo non era facile da trovare, tutto sembrava perdersi nell'infinito sentiero creato dalle aperture tra gli alberi che continuava per centinaia e centinaia di metri fino a perdersi nell'orizzonte e una sensazione di tristezza mi pervase, tutta quella solitudine era proprio quella che stava passando in quel momento Momin, perchè non fidarsi di me dopo che ho accettato di imparare la sua tecnica, perchè non tornare al villaggio e ristorare quel suo corpo ormai straziato dal freddo? non capivo cosa ci poteva essere nella mente di quel ragazzo ma dovevo sicuramente riuscire a portarlo in salvo in qualche modo.
    Passarono alcuni minuti in cui le miei ricerche si rivelarono inconcludenti, nessuna traccia sulla neve portava effettivamente a trovare qualcosa o qualcuno. Preso ormai dallo sconforto trovai un momento per sedermi al fianco di un albero in modo da far riposare quelle gambe ormai stanche dalle varie camminate, mi concentrai nuovamente a sentire quel calore che ormai si era sparso all'intero corpo, come se quell'oggetto non risiedesse più nell'unico punto in cui era stato inserito.
    Questa tecnica, questo potere che sento dentro di me...forse è proprio questo che i miei sogni cercavano di farmi raggiungere Riprese le forze mi rialzai inoltrandomi sempre di più nella boscaglia fino a raggiungere quella che sembrava un piccolo laghetto ghiacciato in mezzo agli alberi e, a quel punto, la curiosità mi spinse a specchiarmi in quel ghiaccio così limpido e riflettente. Riuscivo a vedere il mio viso, dove ora erano presenti tutti quei ricevitori, ma non mi fecero un effetto negativo, anzi, qualcosa dentro di me urlava e le parole erano "Questo è proprio quello che ti serve!" Questo potere mi avrebbe aiutato a raggiungere i miei obiettivi, avrei dovuto ringraziare Momin.
    Proprio mentre mi specchiavo un rumore mi colpì, qualcosa aveva come sbattuto da qualche parte o comunque contro qualcosa proprio dietro di me, girai lo sguardo e, su di un grosso ramo di uno degli alberi presenti nei dintorni, vidi un grosso Falco pellegrino che teneva tra le sue zampe uncinate un grosso pipistrello che probabilmente era appena diventato la sua cena. Guardai quella creatura per qualche secondo mentre iniziava ad assaporare il suo pasto strappando pelle e carni dal corpo del pipistrello per sfamare la grande fame e mi soffermai dapprima sugli occhi, grandi e verdi, per poi passare alle ali, maestose e piumate con i colori dell'inverno e finire su gli artigli, un'arma mortale quasi quanto il becco.
    Tu, tu sarai il mio compagno! Il bersaglio era nel mio mirino, non restava che riuscire a colpirlo nel momento giusto che, logicamente doveva essere mentre stava strappando le carni della sia preda. Ripensai a quello che aveva detto Momin: "sarai in grado di estrarli da dove più preferisci", era il momento di testare questa affermazione. Chiusi gli occhi concentrandomi su quel calore sparso all'interno del mio corpo cercando di direzionarlo verso l'esterno, lo sentivo vivo e muoversi all'interno delle mie membra fino ad arrivare ai muscoli, per poi passare alla pelle e infine venire alla luce. Portai la mano vicino alla scapola e proprio in quel momento, proprio in quel punto, uno di quei ricevitori metallici iniziò a fuoriuscire senza causarmi fastidi o dolore, non potevo perdere altro tempo, Ricevitore in mano, aspettai che il capo del volatile di posasse sulla ormai carcassa del pipistrello e in quel preciso momento, utilizzando l'oggetto metallico come fosse una lancia, concentrai tutta la forza che avevo nel braccio destro in modo da lanciare un veloce attacco diretto al ramo su cui era appoggiato.
    L'impatto fu abbastanza forte da spezzare del tutto il ramo che iniziò a cadere, insieme al falco che preso alla sprovvista non riuscì immediatamente a rimettersi in volo e proprio questi attimi furono quelli che mi servirono per lasciarmi, proprio come una pantera, sul corpo del volatile che in un istante si ritrovò bloccato dalle mie dita attorno a tutto il suo busto, ali comprese.
    Recuperai il Ricevitore caduto poco più lontano, mi sarebbe servito proprio per provare a controllare quella magnifica creatura e, lentamente e facendo attenzione, provai a inserirlo nel corpo della mia preda. Dopo qualche secondo di lamenti e bruschi movimenti il falco sembrò assopirsi rimanendo immobile e apparentemente senza vita. Che abbia sbagliato qualcosa? lo ho ucciso inutilmente cazzo! Forse fu la rabbia che provai in quel momento o forse solo fortuna ma un piccolo brivido mi percorse il corpo facendomi perdere la presa e facendo cadere il corpo del falco verso il terreno, preso dal panico cercai di recuperarlo prima che toccasse terra e proprio in quel momento, mentre la mia mano cercava di raggiungerlo, le ali del volatile si dispiegarono nell'aria, pronte a farlo scattare verso il cielo. Nuovamente un ondata di calore mi investì, come se qualcosa dall'esterno fosse appena tornata dentro di me, il Chakra che prima avevo estratto sotto forma del ricevitore ora mi stava connettendo allo stesso. La sensazione era incredibile, riuscivo a distinguere i miei sensi da quelli della creatura ma essi si incrociavano in modo che tutte le informazioni arrivassero nello stesso momento al mio vero corpo. Questo è incredibile, tutto ciò non può esistere!
    Sveltendo il passo cercai di tornare da Momin il più velocemente possibile, date le sue condizioni non volevo farlo aspettare più del dovuto, aveva bisogno di aiuto e aveva trovato la persona giusta per riceverlo. Eccomi, sei pronto a cacciare?


     
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