Gocce di sangue e petali di Ciliegio[Add TS per Sekiro&Hideo]

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  1. ~Sekiro~
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    Gocce di sangue e petali di Ciliegio


    ~V~



    Kiseiju - L'ospite indesiderato





    Il Palazzo della Sorgente. Un luogo mistico, ammantato da una sottile nebbia, nonostante sia costantemente baciato da un cielo sereno, costruito sulla sommità di una immensa cascata, che si trova, a sua volta, ai piedi di un maestoso monte, il cui picco è avvolto eternamente da nubi che impediscono di scorgere, da lontano, ciò che esso nasconde. Sgorgando direttamente dalle sue viscere, un continuo flusso d'acqua fuoriesce dalla dura roccia per diffondere, serpeggiando, in tutto il complesso: dapprima, nella parte più interna, si crea un vero e proprio lago, abitato da carpe dalla innaturale lunga vita, mentre, man mano che ci si allontana dalla montagna, verso l'entrata del Palazzo (il Ponte Vermiglio, presidiato dalla Monaca Reale, la Sacerdotessa Yao, l'immortale guardiana infestata dal Verme, nella sua vera forma corporea), la terra ferma prende sempre più il sopravvento fino a che, al bordo del precipizio della cascata, l'ammasso d'acqua non si trasforma in un sottile strato di liquido che, ormai solo una leggera patina, ricopre tutto il pavimento del luogo, prima di gettarsi, impetuoso e violento, nello strapiombo sottostante, alla cui base, in attesa quasi come un alcolista in astinenza del vino o un bambino affamato del latte, giacciono le parti più antiche di Ashina.
    All'altro capo del Palazzo, invece, nascosto dalle nuvole fitte, nel punto più alto della montagna sacra, protetto da fulmini che calano improvvisi dal cielo, c'è il Santuario del Drago Divino, la porta d'accesso al Regno Celeste, dove l'Oracolo, una giovane donna dalle origini ignote, vestita di un kimono completamente bianco, corredata di capelli ed occhi candidi e lattei come la neve, riposa in un sonno eterno, appoggiata alle pietre benedette. Se solo si riuscisse a superare le guardie immortali del posto, le guerriere della stirpe Okami, che usano poteri derivati direttamente dal Drago, e si arrivasse a pregare, in umile venerazione, assieme a quella pura fanciulla addormentata, si avrebbe accesso...
    [Nota]Ci sono molti dettagli che possono ben incastrarsi con la trama da te ideata. Ne discuteremo poi off-game!

    […]



    Il terreno etereo e bagnato sotto i loro piedi d'un tratto si mosse violentemente, quasi come se fosse iniziato un terremoto dalle proporzioni esagerate. Nel punto di massimo scuotimento, il sottile strato d'acqua che ammantava il mondo interiore del Mizukage iniziò a ribollire. Infine, il pavimento si spaccò, la linfa palpitante ai lati dello squarcio cadde nel vuoto sottostante, come cascate in miniatura, mentre dal buio di quelle profondità sorgeva una specie di tronco, nero come l'ebano, che si stagliò sempre più in alto fino a raggiungere altezze impressionanti. Una volta distesosi completamente, quella specie di albero oscuro mise delle salde radici nel suolo, che, impressionanti ganci vitali, si allargarono tutto intorno. Mentre là dove sarebbe dovuta esserci una fitta chioma, l'albero sembrava stranamente spoglio e privo di rami, inferiormente, ad avvolgere le radici, c'era una infinità di fiori di ciliegio, fiori che, cadendo per il tremore che aveva provocato la nascita di questa particolare pianta, venivano immediatamente sostituiti da altri che sbocciavano senza sosta. [Nota]Non ho capito come appare Kutsu mentre io combatto contro Etsuya, mi sono permesso quindi di narrare la sua comparsa in questo modo, anche perchè ne abbellisce la descrizione. Inoltre, di seguito, ho aggiunto dettagli di trama che possiamo poi concordare off-game!
    Una visione del genere avrebbe scosso chiunque, ed infatti catturò l'attenzione del Lupo, che per qualche istante scordò lo scontro appena cominciato contro il misterioso personaggio che lo aveva attaccato. C'era però qualcosa di familiare in quella scena. Il mistero venne quasi subito svelato, inondando lo shinobi di una scarica di tensione e preoccupazione.
    “L'albero” cominciò a muoversi, contorcersi, ad assumere posizioni serpentiformi. Il legno sulla sommità si espanse leggermente, facendo fuoriuscire rami che presero l'aspetto di corna e baffi. Dalla parte destra del tronco principale, emettendo tonfi e scricchiolii, si staccò una porzione di legno, creando così un un lungo ramo alto quanto tutto l'albero, cosa che fece cadere per terra numerosissimi frammenti di ebano, oscuro come la notte, ma umido e rossastro come se fosse stato intinto nel sangue. Il ramo appena creatosi dal corpo dell'arbusto assunse una posizione davvero inusuale: mentre la parte iniziale, attaccata al corpo da uno stretto peduncolo, pareva formata dello stesso materiale del resto del tronco ed era orientata obliquamente verso il terreno, la parte finale sembrava estremamente affilata, con piccole sporgenze sparse per tutta la sua lunghezza, del colore dell'acciaio grigiastro, macchiato da sfumature rossastre di ruggine. Questa si proiettava invece verso l'alto, sempre obliquamente, formando con la parte iniziale di quella strana escrescenza appena formatasi una sorta di “V”.
    L'illuminazione fu istantanea ed infiammò gli occhi del Lupo, le cui pupille si allargarono al massimo grado di midriasi fisiologicamente possibile. Quello che s'era dispiegato davanti al suo sguardo sorpreso, sorgendo dalle viscere del mondo interiore del Ninja di Ferro, non era un albero. Era il Drago Divino: sembianze serpentine ed allungate, racchiuse in una forma dormiente, inattiva, da “albero”, base allargata in radici conficcate nella terra come spiedi nella carne, un solo ed unico braccio, proprio come il Lupo, che reggeva una spada immensa, ed uno squarcio longitudinale nel petto, proprio come quello che avevano Kuro ed Isshin.
    Se avesse ragionato più lucidamente avrebbe però notato che c'erano delle differenze non trascurabili con il Drago Divino che risiedeva nel Regno Celeste: il colore del Drago d'Occidente era bianco e la spada che brandiva aveva forme del tutto differenti.
    Ma non poteva fermarsi a pensare. Il suo avversario già reclamava la sua attenzione.
    Le offensive dello shinobi da un braccio solo furono del tutto vane. Il misterioso individuo, con gesti fluidi ed eleganti, frappose la sua lama ad ogni fendente del ninja di Ashina, garantendosi piena protezione. Ciononostante l'onda d'urto propagatasi dal cozzare delle loro spade parve di volta in volta scalfire sempre più quel velo d'oscurità che nascondeva le fattezze dell'uomo vestito solo di un hakama. Alla fine, dopo l'ultimo colpo del Lupo, prima che questi si allontanasse, il volto dell'individuo divenne ben visibile e, soprattutto, riconoscibile.

    Lupo Fedele, quell'uomo è Etsuya Kenkichi, non è un Demone della Prova! Quell'uomo è il mio maestro.

    Ancora un'altra rivelazione inaspettata. Ancora l'ennesimo pezzo di un puzzle che sembrava non aver fine. Non ne aveva mai sentito parlare prima. Etsuya Kenkichi. Il maestro del suo Signore? Chi diavolo era? Chiunque fosse, tutte quelle informazioni erano troppe. La testa del Lupo era sul punto di esplodere: l'Erede Divino, il Drago Divino, Kenkichi ed Etsuya. Cos'altro mancava?
    Il feroce sguardo dell'Essere che era sbucato dal suolo lo scrutava avido, famelico. E per un istante, un solo attimo, il Lupo si perse negli occhi del Drago, istante che fu più che sufficiente per il suo avversario per cogliere l'occasione e far calare sopra lo shinobi un velocissimo colpo mortale alla testa. Stavolta, il potere del Sangue di Drago non lo avrebbe fatto tornare dal mondo dei morti. Era troppo tardi per qualsiasi reazione. Chiuse gli occhi il Lupo.
    Un forte rumore metallico fece vibrare la pesante aria del posto. Il Mizukage, in uno scatto repentino, s'era frapposto tra il vecchio ed il nuovo Kenkichi.

    Questa non è la tua prova. Ma la mia punizione.

    Il Ninja di Ferro allungò poi una mano, da cui sprigionò un potente getto d'aria che allontanò di una decina di metri Etsuya. Immediatamente il Mizukage ne seguì la traiettoria e sfoderando la sua lama, letteralmente formata di sangue, ne squarciò il petto con un colpo del tutto simile all'Estrazione Mortale provata in precedenza dal Lupo. Etsuya cadde a terra in ginocchio, inerme.
    Quando sembrava che il peggio fosse passato, ecco che i piani di una mente inumana, una mente imprigionata per lungo tempo, ed ora liberata, una mente che aveva meditato a lungo e covato odio e rancore nel buio per molto, molto tempo, colse l'occasione per attuare il suo piano congeniato da tempo immemore. Privato il giovane ninja della protezione del suo Signore, il gigantesco drago rosso che vorticava attorno ad Etsuya scattò fulmineo per avventarsi a fauci aperte contro il Lupo, ingoiandolo, in questo modo, in un solo boccone. L'ultima cosa che lo shinobi sentì fu il NO! netto e sorpreso del suo Signore. Poi tutto si fece nero.

    […]



    Om mani padme hum!



    La vecchia megera pregava in una nenia continua e sommessa. Il suono della cascata che scendeva dal nulla dei cieli formava un sottofondo che ovattava il resto dei rumori del luogo. Sembrava una radura, circondata dal alti picchi, che la nascondevano al tempo e allo spazio.

    Om mani padme hum!



    Il sole splendeva nell'azzurro, proiettando i suoi raggi sulle pozzanghere e sull'erba bagnata, il chè creava un arcobaleno di giochi di luce che colorava in modo inusuale e mistico anche i più insignificanti dettagli: il grigio dei capelli di un'anziana devota senza più dominio sulla propria psiche diventava un viola luccicante che rifletteva la bellezza di un tempo ormai lontano; una delicata rugiada trasparente in bilico sui sottili fili di clorofilla, pronta ad esplodere al minimo squilibrio, per intermittenti attimi, pareva racchiudere in sé la forza dei divini, quando il prisma che in essenza era rifrangeva la luce bianca nelle sue miriadi componenti spettrali visibili all'occhio umano.

    Om mani padme hum!



    Il mormorio perso e ipnotico si fermò all'improvviso. La devota s'era accolta del Lupo, Lupo che giaceva immobile davanti ad un enorme portone cremisi che sbarrava l'accesso alla zona sacra. Lì, al centro della radura, un piccolo santuario fungeva da fulcro di quell'ambiente onirico, circondato da un stretto recinto di legno tutt'attorno, il quale aveva alle spalle la cascata e di fronte una scia luminosa che collegava in un tragitto diretto terra e cielo.

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    Il Sancta Sanctorum...

    Ah, sei, tu... prega, prega, senza sosta, il Buddha... la Fanciulla, la persona Santa, qui non c'è più ormai... Ritrova le scimmie del Tempio! Ritrovale e... ritroverai con loro anche la persona Santa!

    Un fremito di terrore spezzò le parole dell'anziana. Un'ombra oscura invase dall'alto la scia luminosa percorrendola al suo centro, quasi come se una strana corruzione avesse sporcato o contaminato qualcosa di puro.

    AAAAAHHHHH! Prega, prega e forse la Fanciulla tornerà...!

    Om mani padme hum! Om mani padme hum! Om mani padme hum! Om mani padme hum!



    La devota si lanciò a terra iniziando a pregare con ancor più foga di prima.
    Nel frattempo la brillantezza del posto si spense poco a poco e, man mano che il Lupo discendeva verso la radura per avvicinarsi al tempio, l'atmosfera celeste si perdeva, per far posto ad un nero che livellava ogni sfumatura e differenza tra gli elementi del paesaggio.
    Lo shinobi provò ad entrare. La porta del Santuario era chiusa. Il nero divampò. Divorò tutto.
    La porta del Santuario rimaneva saldamente chiusa.

    […]



    Bene, bene, bene. Finalmente ho modo di incontrarti, Sekiro.

    Si trovava ancora al Sancta Sanctorum? Apparentemente sì, ma ormai era tutto definitivamente spento, morto. Il Buio aveva preso il sopravvento, il verde era appassito, il suono della cascata s'era fermato. Seduto a gambe incrociate accanto al suo Signore, i suoi occhi sicuri potevano ammirare tutta l'imponenza e maestosità di una creatura che oltrepassava i normali confini dell'esistenza terrena: un essere dall'aspetto molto simile al Drago Divino, ma al contempo anche molto diverso, sia per quanto riguardava i colori, sia per quanto riguardava l'effetto che esso aveva nei confronti della natura circostante.

    Tu sei il mio ricettacolo.

    Ricettacolo? Qualcun altro aveva usato quella parola in passato. Ma non era stato un drago dell'Odio. Era stata una Fanciulla che voleva liberare l'umanità dalla sofferenza.

    Io sono Kutsu, Drago Nero dell'Odio, figlio di Jigoku, Re dei Draghi Rossi, e Chikushou Shoujo.

    L'essere si mise a narrare una storia. La sua storia e... quella del Lupo, che sembravano in qualche modo legate dai fili sottili che, un popolo lontano, credeva tessesse un trio di divinità di cui Cloto s'occupava dello stame della vita.
    Essenzialmente, tramonti e tramonti orsono, un certo Tenson Korin fece dono alla stirpe di Kutsu di un Siero Benedetto, che ne amplificò i poteri sotto l'egida della rabbia e dell'odio.

    Dovresti conoscere tale siero, o meglio, un vago e imperfetto tentativo di replicarlo, col nome di Verme della non-vita.

    Il Verme... ecco perchè siamo proprio qui, al Sancta Sanctorum...

    Il Sancta Sanctorum era il luogo più nascosto e protetto del Tempio Senpou, dove risiedeva, costantemente sorvegliata, l'unico esperimento riuscito di quei monaci corrotti: la Fanciulla delle Acque del Ristoro. Tutt'attorno, sacerdoti, una volta saggi sulla via dell'illuminazione, ormai privi di qualsiasi briciolo di umanità, ma guidati solo dalla voglia di esistere del Verme, sbarravano l'accesso ad ogni intruso.

    Il Verme... si forma dal ristagno delle Acque sgorganti dal Palazzo della Sorgente...

    Lentamente stava capendo. Lentamente intuiva il motivo del repentino cambio dell'ambiente circostante.
    D'un tratto si accorse che l'Erede Divino gli aveva messo una mano sulla spalla, in un tentativo di rassicurarlo. Annuiva, mentre il Drago dell'Odio parlava.

    Gli uomini che creano questo profondo legame con noi draghi prendono il nome di Ryuukishi. Tu sarai il mio Ryuukishi, Sekiro, quando avrò completato la mia fase di ristoro.

    Il tocco macabro dell'artiglio dell'Essere sfiorò la guancia dello shinobi. Per un momento rabbrividì. No! Di certo, quella non era una creatura che lo attirava, anzi, lo disgustava, quasi al pari dei parassiti che crescevano nei visceri di chi si abbeverava dell'acqua sacra in marcescenza di Ashina.
    Se la volontà del suo Signore, come sembrava, era quella di accogliere un tale abominio, il Lupo non si sarebbe di certo opposto. La cosa, tuttavia, era strana, molto strana.
    La narrazione continuava. Un altro drago, Ryujin, invidioso del potere della stirpe di Jigoku, cercò di addormentare per sempre il padre e la madre di Kutsu in un sonno di pietra.
    Fu creato un fuuinjutsu dalla potenza inimmaginabile, che mosse la roccia che fu carne, che unì in una comunione di rabbia ed odio i draghi benedetti dal Siero. Da tale unione scaturì un uovo, Kutsu, il quale partì con la madre sua, Chikushou Shoujo, verso lidi meno ostili, sconosciuti ai draghi. Sì, stiamo parlando di Ashina.
    Ora, Chikushou Shoujo, era un drago bianco, come il latte che fuoriesce da mammelle prosperose, fuso con la natura, in particolare coi ciliegi, e traboccante di vita. Talmente traboccante che, persa nel continuo tentativo di diffonderla, seminava il germe dell'esistenza dovunque mettesse radici, financo condannando ad un eterna rinascita nell'Essere, seppur non intenzionalmente, coloro che avrebbero preferito molto di più abbandonare questo ciclo senza senso che alcuni chiamano Samsara. Per diffondere la vita, colei che, più tardi, sarebbe stata chiamata Drago Divino, si servì così della vita: Etsuya Kenkichi fu Ryuukushi di Chikushou Shoujo e ne diffuse il verbo per tutta Ashina, spargendo l'Eresia e la speciale formula per quell'immortalità che avrebbe fatto cadere, in seguito, il feudo sotto i riflettori, la paura e la brama del Governo Centrale.

    Chikushou, mia madre, è il Drago Divino di Ashina. Io sono l'immagine che lei ha proiettato di tale drago, sono il piano di mio padre per salvaguardare la stirpe dell'Odio, sono il custode dell'Eternità e della Vita nella non-morte. Io sono Kutsu, drago dell'Odio di Ashina!

    Un nuovo cambio dimensionale ed il Lupo si ritrovò catapultato di nuovo al cospetto del Mizukage. Kusabimaru, assieme alla spada del Ninja di Ferro, librava nell'aria, splendente e vibrante di nuova energia vitale, come mai era stata prima. La ferita al braccio destro era tangibile e reale, ma dolore non ce n'era. Un'ultima spiegazione del Mizukage su cosa significasse essere un Kenkichi. Il loro tempo in quel luogo antico era finito.

    Raccogli la tua arma e riuniamoci ad Hideo e Yusica. Abbiamo una missione da portare a termine.

    Come ordinate, Signore.

    I due ninja poi, con parte della loro anima racchiusa entro un involucro di acciaio affilato, presero la strada del ritorno verso l'aria fredda di Azumaido. La pesante porta di pietra si chiuse.

    Chiunque entri in un Santuario Kenkichi, di sicuro, non è la stessa persona quando poi ne esce... sempre se ne esce. Quei due shinobi ne erano la prova...



    […]



    Io andrò a Sud!

    Furono queste le ultime parole del Lupo, prima che si ritrovasse da solo, in mezzo ad una calma ma costante tempesta di neve. Il candore del paesaggio di Azumaido, caratterizzato da collinette nevose inframmezzate tra le abitazioni e le strutture che costituivano il villaggio dell'Alta Sciamana, rendeva difficile orientarsi. Quella bianca coltre rendeva tutto uniforme. Ciononostante, guardando bene la mappa che gli era stata fornita, lo shinobi si diresse verso una strada laterale che portava direttamente fuori dal complesso abitato. Il sentiero progressivamente si fece sempre meno netto, fino al punto che, ormai fuori dal villaggio, la strada non era più presente, completamente sommersa dalla neve. Anche il paesaggio s'era fatto più impervio, ricoperto cioè da alberi fitti e cespugli che oscuravano la zona grazie alle loro folte chiome.
    Avanzando nella foresta, però, inaspettatamente, i tronchi iniziarono a diradarsi, e la vegetazione così rigogliosa, immortalata nel gelo eterno dell'isola di ghiaccio, parve subire un progressivo impoverimento: le piante dapprima ingiallivano, poi imbrunivano ed infine appassivano completamente. Ad un certo punto gli alberi erano diventati completamente spogli ed un tappeto di foglie morte, ramoscelli e qualche piccolo animale deceduto, sommerso all'interno, copriva ormai completamente il terreno. Anche il clima era stranamente, anzi, innaturalmente mutato: il freddo intenso e rigido era stato sostituito da un'oppressiva cappa di umidità e calore che rendeva faticoso respirare a pieni polmoni.
    Se, da una parte, gli arbusti, completamente spogli, ormai cominciavano a mancare, come se la foresta fosse stata appositamente inaridita, dall'altra, all'improvviso, comparve una grande radura circolare, di una ventina di metri di diametro. Al centro di questa, una pozza melmosa di liquido verde ribolliva, emettendo fumi solforici e metano che creavano una specie di effetto serra nel cielo, denso e grigiastro, proprio al di sopra degli alberi, che impediva ai raggi del sole di passare completamente, mantenendo in una costante penombra l'intera zona. Altre pozze secondarie, più piccole ma altrettanto fumanti, erano sparse un po' per tutta la radura. Massi di uno o due metri di diametro inoltre completavano il paesaggio. Una leggera foschia infine aleggiava nell'aria. [Nota]Decidi tu come il veleno possa influenzare l'arena e come ogni altro elemento da me descritto possa avere effetto sul combattimento. Inoltre, di seguito ho dato per scontato che, dopo la partenza dal villaggio della Sciamana, chakra e vitalità siano state ripristinate e che debba attivare di nuovo la TS.
    Vicino alla pozza di veleno, a circa sette metri di distanza dal Lupo, c'era qualcuno. Il ninja, nascosto dietro un albero, avrebbe attivato la tecnica speciale del clan di cui aveva scoperto di far parte, in modo da sfruttare la maggior silenziosità che i Kenkichi gli offrivano. [STI]Lama Insanguinata

    Hijutsu di Kiri


    A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]

    Caratteristica dei Portatori: Forza Aumentata (+3 Tacche)

    Tributo di Sangue: L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).
    Resistenza Sanguinaria: Resistenza Sanguinaria si attiva se l'utilizzatore subisce un danno dall'avversario. L'utilizzatore avrà il bonus massimo in Resistenza. Ogni round di mantenimento peggiora la Resistenza di 1; il malus massimo è pari al bonus massimo. Causare danni annulla Resistenza Sanguinaria, senza riattivarla.
    Furia Sanguinaria: L'utilizzatore ottiene 2 tacche in Velocità per ogni round in cui causa uno status Sanguinamento (DnT) con la lama. Non colpire l'avversario per 2 round azzera Furia Sanguinaria.
    Via della Spada Magica: L'utilizzatore può non effettuare le posizioni magiche di un ninjutsu, sostituendole con gesti che includano la spada. Richiede un consumo bassissimo aggiuntivo, causa AdO se l'esecuzione della ninjutsu avrebbe causato AdO.

    Livello I (Genin Verde)
    La Furtività ha bonus di 1,5.
    La Velocità di Tributo di Sangue è aumentata di 1 tacca.
    Tributo di Sangue può aumentare la potenza fino a +10.
    Furia Sanguinaria ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    Resistenza Sanguinaria ha bonus massimo pari a 2 tacche.

    Mantenimento: ¼ Basso

    Voleva saggiare le intenzioni di quell'individuo e capire se si trattasse effettivamente dell'uomo che gli era stato ordinato di eliminare. Così, il Lupo sporgendosi avrebbe lanciato un fumogeno a circa quattro metri da lui, in modo che l'area coperta dal fumogeno stesso fosse sufficiente, assieme alla sua migliorata furtività, a non essere percepito dal suo probabile avversario. [SAI]Furtività: 4,5

    Fumogeno [Bomba]
    Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensioni: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]
    Infatti, subito dopo l'esplosione dell'ordigno, il Lupo avrebbe lanciato due shuriken in direzione della spalla destra e sinistra dell'individuo [SAII - SAIII]Forza: 375
    Potenza: 5
    , i quali, in teoria, nei suoi piani, avrebbero dovuto attraversare il fumo della piccola bomba per fuoriuscirne dall'altra parte con un minimo effetto sorpresa, mentre lui era ancora parzialmente occultato dall'altro lato. Dopodichè avrebbe utilizzato la tecnica dell'Occultamento [STII]Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo si muove o compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    per tramutarsi in una pozzanghera velenosa posta leggermente a destra dell'albero. Era solo una strategia iniziale e priva di reale pericolosità, ma per il momento gli bastava capire qualcosa in più sulle capacità di chi aveva di fronte.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale:
    Statistiche Primarie
    Forza: 375
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio fumogeno
    2: Lancio shuriken
    3: Lancio shuriken
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Tecnica dell'Occultamento
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 3
    • Antidoto Base × 1
    • Nekote × 1
    • Wakizashi × 1
    • Fumogeno × 0
    • Bomba Gelo × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
    ///


     
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26 replies since 11/2/2021, 00:25   931 views
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