Robatayaki Bistro[ristorante]

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    Robatayaki Bistrò


    VII

    Fu muovendo la lingua sul palato che iniziai a percepirla intorpidita dall'alcool, il mio sguardo venne attirato dal pavimento e lì vi si fissò mentre muovevo leggermente la testa non perdendo il fuoco sulle fughe delle assi che, in quel momento, avevano il mio massimo interesse, resomi conto che ondeggiavano a seconda di come muovessi il capo. Uh? il mio sguardo si spostò verso il jonin del suono e la mia mano sorresse il capo appoggiando il gomito sul tavolo Non c'ero io, l'hanno decapitato però. O almeno, così si dice, ma ti ho detto ero piccolino all'epoca dei fatti

    All'arrivo del Mizukage realizzai che la mia condizione era dettata dalla birra che, senza sosta, ci era stata versata nel bicchiere. Percepivo un particolare torpore e la testa era più leggera, le luci sfuocate e i miei sensi - tutti - ovattati; scossi il capo rizzandomi meglio a sedere sulla panca lungo il muro, sicuramente lo Juudaime non avrebbe apprezzato la condizione in cui ero e nemmeno la scusa di essere stato conciliante con l'ospite sarebbe valsa più di tanto.
    Non fu semplice rimanere concentrato dietro ai discorsi dei due shinobi, l'amministratore e il kage, ma il primo dichiarò i suoi intenti circa l'atteggiamento tenuto con me e Hideo-san. Lasciai sfuggirmi un sorriso divertito e amaro, scuotendo leggermente la testa: non comprendevo appieno la logica dello shinobi del suono, certo era però che mai avremmo osato contro l'ospite per la prima volta entrato nella città di Kiri; soprattutto per quello che rappresentava, in quel preciso momento storico, avere un amministratore di Oto - quel amministratore di Oto, Febh Yakushi - al villaggio della Nebbia. Comunque fu Kensei-sama a rispondere, mostrando al prodigio del Suono la contraddizione che stava alla base del suo discorso.
    Si tornò poi a parlare di quali fossero i motivi che avessero spinto il Jonin a venire a Kiri: da una parte era interessato ad un fiore che cresceva sull'isola di Azumaido e lì sarebbe stato accompagnato dal Kage; mentre a Genosha avremmo fatto noi - io e Hideo-san - da guide, il suo obiettivo era rintracciare delle lucertole particolari. Sorrisi quando lo sentii parlare di un ninja di Kiri dai capelli rossi Fudoh-san?

    Quello che avvenne successivamente fu anticipato dalle parole del Jonin, ma malgrado questo ebbi difficoltà a capirne le dinamiche, vuoi per la velocità d'esecuzione, vuoi anche per i riflessi intorpiditi da quella sostanza che ormai era in circolo e, malgrado i continui tentativi, mi ammantava ancora la mente e il corpo.
    Scattai in piedi sulla panca rivolta verso il muro, mentre Kensei-sama rendeva inoffensivo quel cucchiaio e rapido estrassi uno dei miei particolari coltelli trovati all'isola dell'Abete. Il battito del cuore era accelerato vertiginosamente e l'adrenalina che entrò in circolò levò ogni residuo di torpore alcolico. Mossi lo sguardo verso i due jonin, nessuno dei due si era scomposto più di tanto, malgrado l'inaspettato e mortale attacco rivolto verso il Kage. Sbattei la palpebra leggermente confuso, mentre rinfoderavo il coltello non manifestandosi nuove minacce alla vita del Kage o dei pochi altri commensali tra cui Hideo, a cui rivolsi uno sguardo interrogativo.
    Seguì un leggero scambio di battute tra i due e, cercando di distogliere l'attenzione da ciò che era appena accaduto, sfruttando un momento di silenzio che si sarebbe potuto creare, intervenni Molto bene... Febh-sama mi sedetti nuovamente concentrandomi per distendere l'espressione del volto Quando vorrà partire per Genosha ci avrà a sua disposizione mi grattai la mandibola inclinando leggermente il capo Ovviamente come sue guide specificai, non essendo sicuro di come avrebbe potuto sfruttarci se gli avessimo lasciato carta bianca.
     
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    ...e le incomprensioni.

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    No, no, come guardiano è anche ben messo, ma è simpatico come la carta vetrata al posto della carta igienica. Replicò a Hideo quando chiese approfondimenti su Kato, mentre la dinamica con cui era stato deposto il kage precedente venne accolta da un'espressione delusa. Banale. Bah...manco foste un paese di spadaccini. Un modo divertente sarebbe stato farlo divorare dagli squali dopo averlo cosparso delle sue stesse viscere! Ma sia Hideo che Youshi cominciavano a essere brilli e non ci furono grandissime reazioni, almeno fino all'arrivo di Kensei e i primi scambi.

    Contraddetto? Disse l'otese battendo le palpebre perplesso. Perchè accosti due discorsi che non centrano nulla? Aggiunse inclinando il capo. Osare è l'unico modo per diventare forti. Ma bullizzare i deboli è solo una forma di divertimento. Sono due concetti completamente diversi. Sai, è questo il tuo problema: tratti tutto con la stessa serietà, mai un pò di elasticità. Sorrise. Tutto sta a cosa intendi trattare sul serio e cosa no. Aiuta anche a confondere gli altri. Concluse con tono luciferino. Cambiando argomento: se non fai divertire i tuoi ospiti allora sei un pessimo padrone di casa. Aggiunse mostrandogli la lingua, nemmeno fossero all'asilo. Ci crederesti se ti dicessi che scivolare in questo tuo atteggiamento serioso è fin troppo facile per me? Diciamo un talento naturale, non sai quanto mi ci è voluto per riuscire a rilassare un pò il cervello. Stava forse dicendo che il suo comportamento erratico era una sua scelta deliberata? Si, lo stava dicendo. Essere serio e focalizzato era qualcosa a cui tendeva spontaneamente dopo gli addestramenti nell'infanzia, ma era anche terribilmente faticoso e gli lasciava una cattiva sensazione, quindi andava volutamente nella direzione opposta, se non per le cose che gli interessavano sul momento.

    La successiva sfida col cucchiaio venne affrontata stoicamente da Kensei che afferrò la posata al volo, bloccandone la rotazione anche se non senza qualche piccolo danno alla mano, prima di piantarla sul tavolo. La stranezza fu la sensazione che lo Yakushi avvertì, fortunatamente della durata di pochi secondi: una profonda avversione e aggressività, come se la già naturale sensazione che Kensei trasmetteva fosse accentuata fino a essere vero e proprio odio. Ed era ricambiato. Se fosse durata un poco di più probabilmente lo Yakushi gli sarebbe saltato addosso strappandogli le braccia e facendogliele ingoiare, ma il Mizukage interruppe subito i suoi effetti, placando tutto sul nascere in pochi istanti mentre diceva qualcosa di poco saggio. Febh scosse appena la testa, scacciando quell'orribile sensazione, ben diversa dall'estasi distruttiva degli Hakai, mentre puntava gli occhi su Kensei. Impiegò alcuni istanti per riprendersi. Si, grazie di averlo raccolto, non sia mai che potesse far male a qualcuno. Replicò con un sorriso assai più rigido e un'arteria sul collo che pulsava. Oh, Kensei, Kensei, Kensei... se pensi che la tecnica che ti ho insegnato sia tutta qui stai sbagliando di grosso. Non c'è nulla di più semplice della rotazione, è uno dei moti base della natura. Non penserai sul serio che la tua mano basti a fermarla, vero? Aggiunsi mentre indicava la posata che cominciava a fremere leggermente, mossa dal chakra a distanza come se stesse per riprendere a ruotare, ma si fermò. La dimostrazione era sufficiente.

    Fu Youshi, mentre Hideo era ancora teso come pochi, a cercare di sdrammatizzare offrendosi come guida per Genosha, quando fosse stato il momento. Intanto a me sembra che non sia ancora arrivato il cibo anche se siamo qui da una vita. E avete consigliato voi il posto. Come guide partite malissimo. Avrebbe detto, come se non fosse successo assolutamente niente. In fondo col suo spettacolino era anche riuscito, oltre che a divertirsi un poco (sebbene non fino in fondo), nel suo obiettivo di distrarre tutti i presenti. Aveva detto di avere da fare sia nelle Isole Gemelle sia a Kiri stessa, ma l'attenzione era stata focalizzata sulle isole, lasciandogli quindi campo libero riguardo al suo obiettivo sull'isola principale, e presto i Kiriani avrebbero scoperto di cosa si trattava. Allora, mentre aspettiamo il cibo...che si dice da queste parti? Novità? Si guardò intorno. Novità di cui si possa parlare in pubblico, almeno. Posto che sfido chiunque a riferire ciò che verrebbe detto a questo tavolo dopo il nostro spettacolino. A volte il miglior nascondiglio è lo stare in piena vista.

    Youshi qui mi raccontava di come avete decapitato il tuo predecessore. Disse con aria assolutamente innocente, magari mentre veniva servito il cibo. Di certo non si sarebbe fatto problemi a mangiare anche se kensei digiunava). A me sembra una cosa veramente di cattivo gusto. Un kage è pur sempre un kage. Se vuoi farlo fuori devi inventarti qualcosa di più elegante. Io gli ho fatto crollare un palazzo addosso. Sempre interessante il suo punto di vista alternativo sulla morale e l'etica. Ne rimane ancora qualcosa, di quel Vecchio Serpente, ma pian piano sto mettendo a posto tutti i pezzetti che si è lasciato in giro. Spero che il tuo predecessore non sia altrettanto difficile da estirpare Poi aggiunse. A proposito, novità di Itai? Non lo sento da una vita, nè lui nè la sua blatta interiore.

    E poi il suo argomento successivo. In effetti avrei anche un'idea sull'Accademia che volevo sottoporti. Erano in un ristorante a mangiare pesce e lui parlava di cose di importanza internazionale. E la cosa non lo imbarazzava nella minima misura. Non ricordo bene se tu sia un mezzo separatista come Gene o un pasionario come quel bue ottuso di Konoha, ma sicuramente ci sono notevoli difficoltà nel reperire veleni e tonici decenti nei magazzini dell'Accademia, non trovi? E dato che Raizen sa solo battere il ferro come un bruto e Hohecoso onestamente credo passi più tempo a scolpire con la plastilina più che a governare....restiamo io e te a saper fare qualcosa di decente. Guardò verso Hideo e Youshi. Voi come ve la cavate con i veleni? O i tonici? Che ne pensate di quelli forniti dall'Accademia? Non aggiunse la parte successiva del discorso, voleva prima sentire l'opinione di Kensei. Singolare come non avesse minimamente considerato il Mikawa nell'elenco dei leader accademici.
     
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    Capitolo Unico


    Atto IV
    Lupus in fabula! †



    Ormai credo di aver ribadito più e più volte quanto fosse complesso mantenere un filo logico coerente dialogando con lo Yakushi ma la risposta che l'uomo diede alla mia piccola osservazione su come i suoi discorsi fossero contraddittori mostrò come l'uomo fosse a difese ben issate. Contraddetto? Perchè accosti due discorsi che non centrano nulla? Osare è l'unico modo per diventare forti. Ma bullizzare i deboli è solo una forma di divertimento. Sono due concetti completamente diversi. Sai, è questo il tuo problema: tratti tutto con la stessa serietà, mai un pò di elasticità. Tutto sta a cosa intendi trattare sul serio e cosa no. Aiuta anche a confondere gli altri. Il mio sguardo rimase fermo, immobile, e per alcuni istanti la mia bocca non pronunciò parola, come a voler marcare un distacco concettuale che niente avrebbe potuto colmare. Tutto ciò che non è da considerarsi serio non merita la mia attenzione. Tagliai corto, mentre l'otese si apprestava a rispondere alla seconda parte della mia osservazione. Cambiando argomento: se non fai divertire i tuoi ospiti allora sei un pessimo padrone di casa. Ci crederesti se ti dicessi che scivolare in questo tuo atteggiamento serioso è fin troppo facile per me? Diciamo un talento naturale, non sai quanto mi ci è voluto per riuscire a rilassare un pò il cervello. Mi disse, con tanto di linguaccia nel mezzo del discorso. Risposi facendo anch'io un discreto dribbling conversazionale, soprattuto per evitare di dare ancora corda a quel pazzo sull'argomento o, data la sua concezione di divertimento, ci saremmo trovati nel giro di alcuni minuti, a far saltare in aria la maggior parte dei quartieri di Kiri. Sono felice che interagire col sottoscritto ti risulti naturale. Non a tante persone riesce, è un altro tuo indiscutibile pregio. Avevo imparato che saltuarie forme di adulazione disinnescavano, anche se solo momentaneamente, le folli idee dell'Amministratore del Suono.
    Ma, come vi ho detto, il disinnesco di tali idee è solo temporaneo. Infatti pochi istanti dopo mostrò col suo plateale e distruttivo stile le sue capacità, le quali vennero contenute dalle mie. Era ironico come stessi utilizzando conoscenze estremamente mortali per limitare quelle che potevano essere considerate marachelle di un bambino. Ed era altrettanto ironico il fatto che mi ritrovai a trattare poco seriamente quell'evento, proprio come Febh stesso aveva suggerito. Certo, non era qualcosa di voluto, era più una frecciatina acida nascosta sotto alcuni strati di convenzioni sociali da cui non ero capace di distaccarmi. Si, grazie di averlo raccolto, non sia mai che potesse far male a qualcuno. Rispose a tono lo Yakushi, tuttavia mostrandosi scomposto ed evidentemente alterato, smontando quindi la graziosa atmosfera di sbadatezza che la mia frase aveva creato. Oh, Kensei, Kensei, Kensei... se pensi che la tecnica che ti ho insegnato sia tutta qui stai sbagliando di grosso. Non c'è nulla di più semplice della rotazione, è uno dei moti base della natura. Non penserai sul serio che la tua mano basti a fermarla, vero? Continuò lui sulla mia osservazione, fraintendendo evidentemente quanto volessi comunicargli. No, Febh, non lo penso affatto. Dissi, subito. Ed è per questo che ti ho chiesto di insegnarmi ancora. Vedendo la posata che iniziava nuovamente a muoversi la mano, questa volta, andò istintivamente verso la Yakusoku, pronta a scattare repentinamente e distruggere l'arma, se ce ne fosse stato bisogno. Ma la nuova dimostrazione s'interruppe prontamente. A questo proposito, i tuoi insegnamenti mi hanno permesso di teorizzare e sviluppare, anche se per ora soltanto embrionalmente, un particolare controllo del chakra distruttivo che sarei molto contento tu vedessi. Una nuova lusinga, questa volta, sicuramente più efficace. Sono convinto che ragionando insieme a te su alcune idee, anche relative agli altri controlli del chakra, ad esempio, potremmo sviluppare qualcosa di realmente efficiente.
    Seguì una parentesi dello Yakushi con l'Hidarite, che colsi per allentare un po' la pressione sulle mie meningi. Ma Febh notò come mi fossi leggermente assentato, incalzandomi mentre, con la testa leggera, osservavo tutti i presenti nel ristorante, assicurandomi possibili vie di fuga per loro e porzioni d'ambiente utilizzabili per eventuali difese. Youshi qui mi raccontava di come avete decapitato il tuo predecessore. Stavano parlando della Settima Riunione. Avevo carpito qualcosa ma avevo preferito non intromettermi. Più che il mio predecessore, lo definirei il facente veci del mio predecessore. Ma, da quanto mi è stato riferito, è durato davvero soltanto il tempo di mostrare le sue ossessioni. Un uomo indubbiamente problematico quel tale Seinji Akuma. Tornai focalizzato sul mio ospite, ridonandolo delle mie attenzioni. A me sembra una cosa veramente di cattivo gusto. Un kage è pur sempre un kage. Se vuoi farlo fuori devi inventarti qualcosa di più elegante. Io gli ho fatto crollare un palazzo addosso. Feci un breve cenno d'assenso con la testa. e rimane ancora qualcosa, di quel Vecchio Serpente, ma pian piano sto mettendo a posto tutti i pezzetti che si è lasciato in giro. Spero che il tuo predecessore non sia altrettanto difficile da estirpare. Continuò, parlando come se dovessi capire a chi si riferisse. Ero da poco rientrato a Kiri durante gli eventi dell'attacco di Cantha. So che ad uccidere il neo-eletto Mizukage furono Akira Hozuki, il precedente possessore di Unagi e Ryuu Mizukiyo. Scossi il capo. Quel Ninja è genin da prima che io entrassi in Accademia. Non che i presenti potessero saperlo ma io vantavo già la bellezza di quarantatre anni durante gli eventi del Bistrot: la frase era dunque iperbolica. A proposito, novità di Itai? Non lo sento da una vita, nè lui nè la sua blatta interiore. Quella domanda a tradimento, durante un discorso che sembrava apparentemente non c'entrarci niente, mi punse leggermente nell'animo. L'Elmo, per fortuna, evitava spiacevoli equivoci di quel tipo. No. DIssi secco. Ma ormai siamo abituati ai suoi prolungati periodi d'assenza. Non era infatti una novità che Itai sparisse. Era già successo in passato, una prima volta, col clone della Zanna che lo sostituì; ed anche lo stesso Seinji Akuma era stato eletto per sopperire alla vacanza di Itai.
    In effetti avrei anche un'idea sull'Accademia che volevo sottoporti. Drizzai le orecchie, sentendo quelle parole. Non sapevo a cosa potesse riferirsi. Non ricordo bene se tu sia un mezzo separatista come Gene o un pasionario come quel bue ottuso di Konoha, ma sicuramente ci sono notevoli difficoltà nel reperire veleni e tonici decenti nei magazzini dell'Accademia, non trovi? E dato che Raizen sa solo battere il ferro come un bruto e Hohecoso onestamente credo passi più tempo a scolpire con la plastilina più che a governare....restiamo io e te a saper fare qualcosa di decente. C'erano molte cose curiose su quel discorso: la prima, la volontà altruistica dello Yakushi che mi pareva tanto paradossale quanto improbabile; la seconda, le personali considerazioni dell'otese sui singoli vertici di villaggio; e la terza, quella che vedeva lui stesso inserito in quel contesto di dominio al posto di Diogene. Una mancanza di rispetto che mi fece storcere il naso ma che certamente non mostrai. Come sai Kiri ed Oto sono in una alleanza parallela e, per certi versi più forte di quella Accademica. Un commento che evidentemente parla da solo. Ho una grande stima di Hohenheim-dono, lo ritengo un ninja brillante ed estremamente capace. Stava per arrivare il gigantesco ma. Ma al contempo non lo ritengo all'altezza del ruolo che ricopre. Lo stesso dicasi dell'Hokage, il quale però, non gode neanche di un po' della stima che nutro dei confronti del Prodigio di Suna. Non sarebbe sfuggito a Febh il disprezzo che si celava dietro le educate parole che stavo rivolgendo a Raizen. Tuttavia ho serie difficoltà ad immaginarti come disinteressato filatropo, Febh. Dissi candidamente. Quindi, anziché testarmi e studiarmi, perché non mi dici chiaramente quali sono le tue intenzioni?
    Rispondere ad una domanda con un'altra domanda: la prima regola per una piacevole conversazione infranta alla prima occasione.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    ⼽ Ubriachezza Molesta? ⼽



    Si immagini cosa sarebbe successo al cibo se fosse stato sul tavolo poco fa, sono sicuro che il cibo sia in arrivo Avevo già visto Jinka pronto a servirlo, ma tutto ciò che era successo aveva scosso l'intera sala, compreso il cuoco stesso che, preso da un po' di paura, non era più riuscito a farsi avanti e sembrava aspettare un nostro segnale per procedere. un semplice cenno della mano smosse la situazione facendo arrivare rapidamente un carrellino con sopra le nostre pietanze, vennero serviti gli antipasti in maniera svelta e precisa dal cuoco stesso, che si congedò subito dopo accennando un inchino verso il Mizukage. Signor Febh, la tecnica che ha usato è stata incredibile, fossi stato il bersaglio probabilmente non mi sarei neanche accorto degli ultimi stanti prima della mia morte come Avevo già accennato, in precedenza, al ninja di Oto la morte non era qualcosa che ci spaventava, in quella situazione ero più curioso invece, ormai stavo iniziando a immaginare quale fosse l'elemento che risuonava maggiormente con me, il tipo di chakra che ero solito usare probabilmente era lo stesso che aveva usato lo shinobi per quell'attacco fulmineo. Sarebbe un onore ammirare qualche altra sua ninjutsu, questa appena usata è di sua creazione? Forse chiedere per dello spettacolo ad una persona che non aspettava altro che quello non era la mossa più corretta da fare in quella situazione ma i quattro bicchieri di birra che ormai erano nel mio stomaco avevano rimosso qualsiasi freno e inibizione ad una personalità che non usciva da tempo dal mio subconscio.

    A quel punto, e con il cibo el piatto, i due Jonin iniziarono a discutere delle proprie conoscenze, teorie probabilmente abbastanza segrete visto che non entrarono in dettaglio su questi argomenti. L'unica cosa che si riusciva a percepire da quella conversazione era l'estrema voglia del nostro Mizukage di poter imparare qualcosa dal nostro ospite, forse avremmo dovuto sfruttarlo, anche io e Youshi, al meglio delle nostri possibilità facendoci insegnare qualcosa anche noi. Subito pensai alle Raiton, aveva dimostrato un'assoluta maestria nell'utilizzo di quell'elemento, ma probabilmente quelle tecniche erano estremamente più avanzate di quelle che conoscevo io in quel momento. Non riuscivo a farmi venire altre idee in quel momento, probabilmente sempre per colpa della birra, ma perchè ne avevo bevuta così tanta?

    Con il passare dei minuti la parlantina del nostro ospite non sembrava volersi fermare, forse aveva proprio il bisogno di sfogarsi, e quale momento migliore se non le sue vacanze? Il discorso sui propri vecchi Kage si faceva sempre più intenso, anche se, da come ne parlava, sembrava continuare il suo gioco del fesso, come se un palazzo bastasse per liberarsi di una figura di spicco come Orochimaru. Tralasciando queste piccole inezie lo shinobi del suono fece una successiva domanda molto interessante, chiese notizie di Itai, l'ottavo Mizukage, che sapesse qualcosa della scomparsa di quell'uomo? Avevo sentito voci su di una possibile missione di ricerca per capire che fine aveva fatto, magari anche lui partecipò a qualche spedizione alla ricerca del nostro vecchio Kage.

    Il discorso si spostò quindi sull'accademia e su varie sfaccettature legate ad essa. Febh, come ormai ci aveva abituato, sembrò essere parecchio infastidito dalla qualità di alcuni merci acquistate direttamente da quest'ultima, soprattutto tonici e veleni, sinceramente non avevo avuto moltissime occasioni per utilizzare dei veleni, anzi, l'ultima volta che ne avevo maneggiato uno avevo probabilmente dieci anni ed ero a lezione in academia stessa. Devo dire che i veleni non mi hanno mai attratto Storia diversa invece per i tonici, ne portavo spesso in missione con me ma non avevo ancora mai avuto l'occasione di provarne alcuni che non fossero quelli dati a disposizione dai magazzini dell'accademia. Tonici ne ho provati molti, ma sinceramente non ho nessun esempio verso cui paragonare quelli dati a disposizione dall'accademia, se devo dirti la verità ho provato spesso, prima delle missioni, a farne alcuni di mia mano ma non sono mai stati esperimenti ben riusciti, anzi.. la prima volta ho fatto vomitare un mio famigliare, mentre un'altra volta un anziano ha perso la vista per circa mezz'oretta, poverino.. è stato comico però, lo avevo spacciato per un intruglio per far ricrescere i capelli, accettò subito di testarlo per me! Non ero solito raccontare la mia vita con così tanta semplicità e spavalderia ma il bicchiere in questa tavola non era mai vuoto, sarei riuscito ad arrivare a fine serata intero?


     
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    Robatayaki Bistro


    VIII

    Era come, riparato da un alto e gracile albero, guardare - sempre più vicine - le nuvole addensarsi e rombare con toni baritonali, in quei momenti il silenzio che si adagia sulla valle non è altro che un momento di attesa tra il tuono e la cascata che si riverserà a terra di pioggia e vento. Così, ridestato appena dagli effetti nefasti delle sostanze alcoliche, guardavo prima il Mizukage e poi il nostro ospite, aspettando da un momento all'altro un altro fulmine, un altro tuono. Ma, malgrado la tensione fosse palpabile, in maniera perversa stemperavano la situazione creando un contrasto disarmante, quasi usassero della carta vetrata, ricoperta di miele, sulla pelle di chi si era seduto al loro tavolo.

    Il mio sguardo truce si perse negli intarsi del legno e venne destato dal piatto che ci venne portato, ma ogni appetito - sempre che ci fosse stato - era sparito, inglobato dagli avvenimenti. Non toccai cibo seguendo i dialoghi tra i due jonin e solo quando Febh mi citò, parlando delle nostre parole circa i kagecidi, mi azzardai a mangiare qualcosa che, se non avessi avuto tali commensali, forse avrei anche apprezzato. Kensei-sama rispose citando coloro che parteciparono all'uccisione di Seinji e il mio sguardo si fermò perplesso verso l'elmo: il precedente possessore di Unagi, chi diavolo poteva essere? Cosa gli era successo e come il Mizukage ne aveva ereditato la lama? Piegai le labbra pensoso, certo sarebbe stato interessante fare una ricerca sul terzo ninja che uccise il traditore, anche considerato che gli altri due li conoscevo personalmente mentre di quest'ultimo non possedevo alcuna informazione.

    Vi fu, nuovamente, un brusco cambio di velocità, un rapido scambio di parole usate come katane e quindi l'apertura per un nuovo e interessante argomento: politica internazionale. Un leggero sorriso solcò il mio volto, in maniera ben più diretta Febh-sama stava intavolando quanto io, fino a quel momento, avevo provato a raggiungere con ampie e alte spirali. L'argomento, in realtà, venne presentato con meno sfacciataggine di quanto avevo pensato sentendo le sue prime parole: il nocciolo era la qualità dei veleni e dei tonici accademici, ma l'introduzione aveva un peso specifico ben maggiore. La domanda indiretta richiedeva una risposta chiara i cui contorni, però, fossero indefiniti, o meglio, non finiti. E quindi venne esplicitato il legame forgiato tra i due villaggi, ben più saldo di quello che ci univa a Suna o Konoha, vi fu anche - da parte del nostro kage - delle considerazioni rispetto agli altri capi di stato. Rimasi impassibile in volto, sebbene ritenessi quei suoi commenti non richiesti da Febh-sama una concessione gratuita al suo interlocutore. Finché non confermata dall'amministratore del Suono l'intenzione a rinnovare e rinforzare questa nostra vicinanza, perché esplicitare il proprio astio verso il bue ottuso di Konoha e le proprie perplessità verso il kazekage?

    Venimmo dunque tirati in ballo da Febh-sama circa ciò che si discuteva: la qualità dei veleni e dei tonici. Tentennai leggermente mentre emergevo dai miei pensieri e fui anticipato da Hideo-san che raccontò il suo primo approccio alla materia, dicendosi però sostanzialmente novello. Quando finì di parlare appoggiai le bacchette sul tavolo e, rivolgendo lo sguardo verso l'amministratore, gli risposi Discretamente. Ho fatto un periodo di formazione a Suna, presso la bottega del maestro Shunsui Abara che mi ha insegnato la materia e la sua applicazione rimasi in un attimo in silenzio Quindi, in quanto veleni, ho fatto poco uso di quelli passati dall'Accademia, mentre in materia di tonici sono molto ignorante e mi faccio bastare quello che ho conclusi alzando leggermente le spalle e cercando di cogliere, nella prossemica del nostro ospite, quanto e se fosse soddisfatto della mia risposta. La mia attenzione venne però attirata dalle parole successive del Mizukage: non lo conosceva come filantropo, quali erano le sue vere intenzioni?
     
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    ...e le promesse.

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    Come giustamente preventivato da Kensei, Febh apprezzò il complimento, per quanto minimale, abbozzando una risposta con falsa modestia. Oh, è il talento di chi sa andare daccordo con tutti. Metà degli impiegati di Oto avevano un ritratto dello Yakushi a casa che bersagliavano con jutsu e kunai continuamente, ma non divaghiamo. Dopo il breve intermezzo d'azione e aver scacciato la sinistra sensazione che lo aveva attanagliato, Febh fece presente al Mizukage quanto limitate fossero le sue aspirazioni se riteneva la rotazione che aveva appreso tanto potente, e rimase piacevolmente sorpreso dall'umiltà dimostrata dal Kiriano, che pareva realmente un allievo desideroso di imparare. E Febh Yakushi era un ottimo maestro. Terribile dal punto di vista umano, sia chiaro. Sempre pronto a discutere con qualcuno che sa ascoltare ed è pronto a prendere qualche sberla. Anche con quel bue ottuso di Raizen abbiamo avuto uno scambio interessante dopo la sua miracolosa guarigione...e devo giusto raffinare quello che avevo sviluppato. Anche lui era fissato col chakra distruttivo, ma nella sua maniera sguaiata e poco elegante. Confermò mentre scacciava via le sensazioni negative residue. Era in vacanza ed Hebiko lo sospettava al Paese dell'Orso in mano a ignoti rapitori quindi era sicuro di avere un sacco di tempo libero.

    Alle rimostranze dell'otese il cibo arrivò, sottolineato dal commento di Hideo che aggiunse una serie di complimenti molto ben accolti. Tecnica incredibile? Hidecoso, guarda che è una tecnicuccia da genin estremamente semplice. Chiunque conosca il chakra adesivo e il repulsivo può replicarla con un briciolo di pratica. Persino Kensei qui potrebbe spiegartela. Quindi si esibì in un sorriso tronfio. Quello che è incredibile sono io. Hebiko fosse stata presente gli avrebbe forse dato una botta in testa per quella frase, ma là a Kiri nessuno si azzardava. Uhm...se vuoi vedere una tecnica di rotazione più interessante ne ho una che causa un terremoto non indifferente in un centinaio di metri di raggio. Aspetta, eh... Stava cominciando a comporre i numerosi sigilli ma verosimilmente, se fossero stati sani di mente, lo avrebbero fermato prima di mettere in atto il suo terrificante jutsu.

    Ad ogni modo... Avrebbe detto se bloccato. ...diciamo che mi è stata tramandata dal mio Sensei, ma la avevo completamente scordata e poi la ho risviluppata da solo. Fece spallucce. Tra i miei innumerevoli talenti, come la diplomazia, il tatto e la furtività, diciamo che il controllo del chakra è uno dei più sviluppati e questa tecnica pesca a piene mani nel giusto equilibrio tra adesione e repulsione. A quelle parole iniziò a mangiare, e constatò che non era affatto male. Mmmh...mangime per pesci ma buono. Complimenti! Manca quel gusto un pò esotico del Bosco dei Sussurri ma non è niente male.

    Qualche convenevole dopo arrivarono al punto, introducendo il discorso del kagecidio e della scomparsa di Itai, che pure l'attuale Mizukage liquido in modo sbrigativo. Seinji Akuma, si. Facemmo una missione assieme, o forse due. Tipo strano. Disse il bue dando del cornuto all'asino, tra un boccone e l'altro. Mi sono sempre chiesto come mai pur avendo gli occhi di un Akuma facesse illusioni tanto semplici. Credo sia il Doujutsu più versatile in assoluto. E...uhm...che ossessioni aveva per convincere quel fanfarone di Akira, questo Ryuu e il possessore di anguille ad abbatterlo? Non conosceva il nome della spada kiriana, quindi aveva immaginato una sorta di Inuzuka con un'anguilla al seguito. Magari la usava come frusta. Orochimaru era decisamente un cancro quindi il motivo è chiaro, ma l'Akuma non mi sembrava pericoloso, solo un pò bizzarro. Quanto a Itai, accolse la risposta di Kensei facendo spallucce.

    Arrivati al discorso dei tonici e dei veleni, Kensei fu rapido a chiarire la sua posizione nei confronti dei leader della Foglia e della Sabbia. Mah, Raizen parla molto, anche troppo, ma dopotutto lo ho addestrato io. Per quanto scarso non credo sia proprio da buttare. Hohecoso invece non capisco come mai abbia sempre la stessa faccia, ma è capace...e sa adattarsi ai miei momenti creativi. Disse quello i cui membri del clan sembravano trentenni a ottant'anni. In ogni caso alla domanda diretta di Kensei sorrise appena, prima di portare il discorso a Hideo e Youshi.

    Hidecoso, veleni e tonici sono la stessa cosa. Sostanze con un effetto. Se benefico è un tonico, se malefico è un veleno. Tutto sta ad assumerli nel modo giusto, o farli assumere alla persona giusta. Annuì. Ma capisco che non tutti si divertono a causare strani comportamnti negli altri. Pensa che una volta a Oto arrivò un fesso che pensava di entrare da una porta dove avevamo appena subito un attacco...ed era talmente evasivo nelle risposte che fece insospettire prima il guardiano temporaneo e poi me. Quindi lo presi prigioniero a Palazzo Yakushi e lo obbligai a pulire una depandance che non avevo voglia di sistemare io. Sorrise, ignaro di avere quella stessa persona a pochi centimetri di distanza. Ma dato che le sue risposte non mi piacevano misi un veleno aeriforme con un lieve odore di detersivo assieme al detersivo stesso...un veleno per interrogatori che rende euforici e scioglie la lingua. Più puliva e più si intossicava, e alla fine riuscii a cavargli qualche risposta fuori. Per sua fortuna era pulito. Anche se brutto come la fame, era tutto bendato. Scosse il capo. Questo per rammentarti che anche se i veleni non ti interessano o non vuoi usarli...ricorda sempre che esistono, e che altri li useranno contro di te.

    Poi su Youshi, alle cui parole Febh si accigliò. Uhm...ecco, vedi? Sospirò. Mi ero completamente dimenticato di dirgli che doveva prima chiedere a me per dare lezioni. Me ne scordo sempre, ecco perchè non ho mai un gruzzolo da parte. Alzò gli occhi sul Tokugawa. Se quello spaventapasseri con gli occhiali che sembra uscito da una parodia erotica di un horror è il tuo maestro...allora anche io sono il tuo maestro. Chi credi gli abbia insegnato a mescere veleni? Chiese alzando un sopracciglio. Quindi tornò a Kensei. Vedi? Che carenza di immaginazione e che terribili limitazioni. Chiunque abbia l'appalto per i tonici e i veleni di base dell'Accademia ci sta fregando da anni. Scuoteva la testa come se indignato dalla pubblica amministrazione. Ben diverso sarebbe se un ninja talentuoso avesse con sè una serie di ricette molto interessanti da condividere con la comunità ninja...in cambio di un minuscolo compenso per i diritti. Persino uno disposto a rinunciare per sempre ad alcune ricette in modo da renderle esclusive dei villaggio...anche perchè gli ingredienti specifici crescono solo nelle rispettive regioni. In sostanza voleva far quattrini vendendo brevetti all'accademia. Certo, questa persona avrebbe dei vantaggi conoscendo tutti gli specifici veleni ma...si da il caso che questa persona possa anche detossificare ogni veleno in pochi istanti quindi non gli cambierebbe granchè.

    Quello che offro, Kensei, è la ricetta dei miei veleni principali...quello che scioglie la lingua, quello che rende più durevoli le illusioni, quello che prosciuga il chakra...capisci ciò che dico? E ovviamente ci sono anche diversi tonici interessanti, ma per i quali magari potevamo rivedere assieme le ricette prima di renderle disponibili a tutti. Magari conosci modi per ridurre i prezzi di creazione...qui a Kiri siete abituati alla scarsità di materie prime, no? Pesce e acqua salata esclusi, ovviamente. Quale sarebbe stata la risposta di Kensei? In sostanza...fammi un'offerta per le ricette del tuo villaggio, Kensei. E io dimenticherò completamente di saper mescere quella roba. Nella cifra ritengo incluso il tuo appoggio quando proporrò gli altri all'Accademia. Due voti sono meglio di uno.
     
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    ⼽ Uno spiraglio di umanità? ⼽



    Iniziavo a capire come mi sarei dovuto comportare davanti al nostro ospite, sembrava amare i complimenti, come un po' tutti in realtà, dovevo però prestare attenzione a non adularlo troppo, fino ad ora ciò che avevo detto rispecchiava effettivamente quello che vedevo, un uomo incredibilmente abile. Le mie Lusinghe sulla tecnica utilizzata ricevettero una risposta molto semplice, anche un genin poteva utilizzare una tecnica del genere? a me sembrava quasi una pazzia ma poteva essere utile provare a utilizzare qualcosa di simile, sicuramente prima avrei dovuto migliorare sia dal lato del chakra adesivo che da quella del chakra repulsivo. La notizia che anche Kensei poteva insegnarmi qualcosa in più su quel fronte mi portò a sorridere, per fortuna eravamo circondati da una moltitudine di grandi ninja a cui ispirarsi e, come spugne, prendere tutte le conoscenze di cui avevo bisogno per portare a termine ciò che, ormai molti anni prima, mi ero prefissato.

    Quando Febh iniziò a comporre i sigilli iniziai a preoccuparmi, stava davvero per scatenare un terremoto con un epicentro proprio sotto a Kiri? non doveva assolutamente succedere! forse mi ero fatto prendere la mano e con la mia richiesta di qualche altra tecnica avevo esagerato. Signor Febh! esultai preso da un po' di panico non andrebbe a distruggere tutto il villaggio con una tecnica del genere? Non abbiamo neanche finito di mangiare! sarà interessante vedere qualcosa magari quando saremo a Genosha Sarebbe bastato a fermare il ninja del suono? era comunque presente il nostro Kage nel caso sarebbe intervenuto anche lui e forse era l'unico motivo per cui ancora non avevo avuto un attacco di panico.

    Una volta finito l'antipasto Jinka avrebbe recuperato i piatti velocemente e, con ancor più maestria, avrebbe portato il Tataki di tonno, un impiattamento spartano ma che si mostrava efficace e ben pensato. Mi sarei subito avventato su di uno dei miei piatti preferiti mantenendo però un certo galateo per non mostrarmi irrispettoso, il sapore del pesce di Kiri era molto forte rispetto a quello che si poteva trovare nel continente, il grasso rendeva il boccone così gustoso che era facile riconoscere quel forte gusto di tonno che pian piano permeava il palato di chi lo assaggiava, il tutto si sposava magnificamente regalando un'emozione nuova a chiunque lo gustasse. ero abituato a tutti questi gusti ma chissà se gli altri avrebbero effettivamente provato tutto ciò.

    Effettivamente non avevo mai pensato a veleni e tonici come membri della stessa famiglia. Ero palesemente ancora agli inizi del mio percorso nella scoperta di tutto ciò che poteva effettivamente aiutare il nostro villaggio a crescere. A quel punto il discorso andò a parare su di un'altra questione, un'altro motivo per cui il nostro ospite si era palesato, non aveva iniziato a parlare di tonici e veleni a caso, la sua idea era vendere a Kiri alcune sue ricette, poteva essere un affare per noi avere l'esclusiva, ma la parola ora stava al nostro Kage, chissà quanti Ryo avrebbe chiesto per questa transazione sapendo che le restanti ricette sarebbero poi state vendute direttamente all'accademia, o almeno ci avrebbe provato. Quando il creatore vende i propri prodotti non dimentica ciò che ha creato, come si può essere sicuri al cento per cento che effettivamente quella ricetta non sia già stata data ad altre persone? non siano vendute più volte per puro guadagno? immagino siano delle ricette di alto livello con cui si potrebbero fare parecchi ryo. Guardai il Mizukage in cerca di un suo pensiero o parola che avvalorasse la mia tesi senza pensare che quelle parole potevano essere anche prese come un piccolo attacco personale, avere la presunzione di dare del "doppiogiochista" al ninja che avevamo davanti, anche se in modo velato poteva dimostrarsi non la migliore delle mosse.

    Nel caso tutti i commensali avessero finito il piatto, jinka si sarebbe avvicinato prontamente portando con se un menù in modo da dare ulteriore possibilità di scelta. Gradite per caso altro? sinceramente io a quel punto ero a posto, l'Otese avrebbe continuato a mangiare?







    Edited by Kaystar - 7/6/2021, 22:08
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Unico


    Atto V
    Altruismo disinteressato



    Quasi come il flebile suono di disinnesco di una cartabomba, le parole di Febh rasserenarono l'area intorno al tavolo. Oh, è il talento di chi sa andare d'accordo con tutti. Disse lo Yakushi, mentre sotto il mio elmo si dipingeva una smorfia di imbarazzo. Sempre pronto a discutere con qualcuno che sa ascoltare ed è pronto a prendere qualche sberla. Anche con quel bue ottuso di Raizen abbiamo avuto uno scambio interessante dopo la sua miracolosa guarigione...e devo giusto raffinare quello che avevo sviluppato. Anche lui era fissato col chakra distruttivo, ma nella sua maniera sguaiata e poco elegante. Il mio sguardo si fece più affilato quando l'Amministratore nominò Raizen ma la tensione si allentò immediatamente quando puntualizzò l'evidente mancanza di finezza dell'Hokage. Potrai tentare di tirarmi qualche sberla ... puntualizzai. ... che tu riesca a colpirmi o a ferirmi, poi, è tutto un altro paio di maniche. Dissi, lasciando percepire un sorriso beffardo che accompagnava la frase. Sapevo quanto il corpo di Febh si sapesse adattare alle situazioni che doveva affrontare, sapevo quanto potesse risultare letale in corpo a corpo quanto attraverso i jutsu, eppure sapevo di poter avermi giocare qualche carta se avesse tentato di colpirmi. Un combattimento prolungato mi avrebbe visto divenire in poco tempo una poltiglia di visceri ed acciaio, probabilmente, ma una breve scaramuccia, invece, mi avrebbe forse permesso di non uscirne troppo malconcio. Raizen è in grado di controllare il chakra? Non lo credevo capace di tale impresa. Commentai, invece, sarcastico, quanto detto dallo Yakushi sull'Hokage.
    Lasciai poi che Youshi e Hideo si prendessero i loro spazi, interagendo con Febh nei modi più impacciati e semplici possibili, mostrando una doverosa forma di ammirazione. Avrei spiegato loro in un secondo momento come interagire al meglio con lui, sottolineando il fatto che Febh doveva essere ammirato; bastava farlo con composta sincerità e questo, spesso, tanto gli bastava. Prostrarsi come vermi ai suoi piedi poteva anche essere una soluzione ma un ninja di Kiri non avrebbe dovuto mai accettare un ricatto di quel tipo - o meglio, avrebbe anche potuto farlo ma, se lo fossi venuto a sapere, probabilmente avrei fatto in modo che non potessero più accettare una proposta di quel tipo, anzi, avrei fatto in modo che non potessero accettare alcun tipo di proposta. Quando però vidi Febh che stava per comporre alcuni sigilli, mi alzai leggermente dalla sedia, allungandomi e posando la gelida mano gelata sopra le sue, interrompendo la catena di sigilli. No. Dissi, semplicemente, con tono fermo ma non grave, quasi come un padre che ragguarda il figlio piccolo che sta facendo qualcosa che non è il caso che faccia.
    Sentire parlare lo Yakushi del suo sensei dimenticato mi fece realizzare qualcosa di particolarmente triste: io non potevo ritenere nessun ninja un mio sensei. Non ho mai avuto nessuno che mi insegnasse niente. Nessuno mi ha mai spiegato come compiere i sigilli, nessuno mi ha mai mostrato come incanalare il chakra nel mio corpo, nessuno mi ha mai addestrato nella mia caratterizzantissima hijutsu. Avevo imparato tutto per necessità o fortuitamente. L'unica cosa in cui avevo avuto un sensei era stata l'arte della spada: Maeda ed i suoi uomini addestrarono me ed orde di ragazzini della cascata nella via della spada: insegnarono a tutti quelli che erano rudimentali ricordi mal conservati delle Forme del Clan Kenkichi, in un impeto d'emulazione perversa nel culto della Bambina del Sangue. Ma il resto venne perché doveva accadere. Mi resi conto di saper controllare il flusso del chakra nel mio corpo proprio in quelle occasioni: mi resi conto di saper incanalare il chakra nel mio corpo leggendo sui libri le leggendarie posizioni magiche dei ninja del continente. Imparai a sopravvivere ed a combattere durante il mio lungo e vergognoso pellegrinaggio mercenario.
    Né Itai né Shiltar erano stati per me sensei: Itai forse un punto di riferimento, certo, un opposto tanto deprecabile quanto ammirabile, un uomo che, nel bene e nel male, aveva forgiato la mia carriera e figura sia autoritaria che militare, ma mai un maestro. Non ha mai avuto modo di insegnarmi alcunché ed i nostri stili di combattimento erano divergenti al punto che nonostante entrambi fossimo spadaccini, nessuno poteva insegnare niente all'altro. Shiltar, al contrario, mi aveva insegnato qualcosa ma non lo aveva fatto con cognizione: fu semplicemente nel posto giusto al momento giusto ed ebbe le adatte per farmi capire come ascoltare l'acciaio che giaceva in me per superare i limiti della mia scarsa conoscenza della Tecnica Segreta delle Lame Insanguinate. Lo stesso poteva dirsi di Jins Kaguya, che prima mi riconobbe come ultimo discendente kiriano del Clan Kenkichi e poi mi indirizzò là dove potei trovare la prima porzione della mia anima: Saruhyondo. Non fece tuttavia altro che guidarmi e consigliarmi e lo fece soltanto in quell'occasione. Ero un self-made ninja e mi domandavo se, prima o poi, questa mia caratteristica sarebbe caduta. Dopotutto, in quel periodo, avevo conosciuto ben due figure che con me condividevano il sangue e molte conoscenze e che si erano dimostrate ben più esperte del sottoscritto in praticamente ogni ambito in cui anche io mi destreggiavo.
    Quando sentii però Febh disquisire di anguille mi feci riprendere dalla situazione, anche perché ero l'unico realmente informato sui fatti tra i presenti. che ossessioni aveva per convincere quel fanfarone di Akira, questo Ryuu e il possessore di anguille ad abbatterlo? Volevo sbattermi violentemente la mano sul viso quando sentii come Febh aveva interpretato l'epiteto il possessore di Unagi. Unagi, Febh, non generiche anguille. La nuova settima spada di Kiri, legata ai raiton. E mentre dicevo tali parole mi allontanavo leggermente dal tavolo, mostrandola al mio fianco. Un briciolo di chakra la fece brillare leggermente, mostrando un piccolo ponte di scintille sul manico. Comunque, Seinji Akuma non fu ucciso per ossessioni particolari: fu ucciso perché prese una decisione palesemente suicida e minacciò di morte chiunque si sarebbe opposto a lui mentre Kiri veniva arsa per mano straniera. I tre ninja si ribellarono per un moto d'estrema lucidità e lungimiranza. Era intenzioni tessere le lodi di Akira e Ryuu più di quanto non volessi adulare Keiji Kagome.
    Quando, sfortunatamente, tornammo a parlare degli altri vertici dell'Accademia, rimasi sorpreso nel sentire che Raizen fosse stato allievo di Febh. Dopotutto non tutte le ciambelle riescono col buco. Direi che Raizen non ti è riuscito neanche come ciambella però. Una frase forse eccessivamente informale per la persona quale sono ma uscì da sola, senza necessità di essere soppesata. Non capii, sul momento, cosa intendeva Febh con "non capisco come hohecoso abbia sempre la stessa faccia" ma avrei avuto modo di riflettere su quell'affermazione proprio in quel periodo, durante lo scontro tra me ed il Kazekage.
    Quando invece Febh si divertì a descrivere del giovane che torturò blandamente attraverso degli acidi somministrati per via aerea mi limitai ad ascoltare divertito, conscio del fatto che il mio elmo non potesse tradire alcuna espressione irritata.
    Fu, infine, il momento di entrare nel vivo di quella discussione e, probabilmente, nel vivo del motivo della visita di Febh. Durante uno scambio di Youshi, infatti, Febh palesò tutto il suo altruistico disinteresse. Vedi? Che carenza di immaginazione e che terribili limitazioni. Chiunque abbia l'appalto per i tonici e i veleni di base dell'Accademia ci sta fregando da anni.Ben diverso sarebbe se un ninja talentuoso avesse con sé una serie di ricette molto interessanti da condividere con la comunità ninja...in cambio di un minuscolo compenso per i diritti. Persino uno disposto a rinunciare per sempre ad alcune ricette in modo da renderle esclusive dei villaggio...anche perché gli ingredienti specifici crescono solo nelle rispettive regioni. Certo, questa persona avrebbe dei vantaggi conoscendo tutti gli specifici veleni ma...si da il caso che questa persona possa anche detossificare ogni veleno in pochi istanti quindi non gli cambierebbe granché. Mi appoggiai allo schienale della sedia, finalmente un po' più rilassato nel sentire i reali interessi di Febh. Saremmo proprio fortunati se un uomo di tale caratura sedesse al tavolo con noi stasera. Dissi, rivolgendomi ai due kiriani ma, evidentemente, conversando con Febh. Quello che offro, Kensei, è la ricetta dei miei veleni principali...quello che scioglie la lingua, quello che rende più durevoli le illusioni, quello che prosciuga il chakra...capisci ciò che dico? E ovviamente ci sono anche diversi tonici interessanti, ma per i quali magari potevamo rivedere assieme le ricette prima di renderle disponibili a tutti. Magari conosci modi per ridurre i prezzi di creazione...qui a Kiri siete abituati alla scarsità di materie prime, no? Pesce e acqua salata esclusi, ovviamente. Inclinai leggermente la testa udendo tali parole. Febh aveva preso in considerazione l'idea di interpellare me prima di avere un suo vantaggio personale. Dovevo ritenermi lusingato? In sostanza...fammi un'offerta per le ricette del tuo villaggio, Kensei. E io dimenticherò completamente di saper mescere quella roba. Nella cifra ritengo incluso il tuo appoggio quando proporrò gli altri all'Accademia. Due voti sono meglio di uno. Guardai l'Otese dalla mia posizione rilassata ma non scomposta mentre la testa tornava lentamente sul suo asse. Un breve silenzio seguì mentre i miei occhi non si toglievano dall'Amministratore del Suono, pur non risultando pesanti o additatori quanto, soltanto, ponderanti; nel frattempo, ascoltavo l'osservazione puntuale e un po' ingenua di Hideo sulle questioni morali ma pratiche relative ad una situazione di questo tipo. Quindi è questo il motivo della tua visita a Kiri - o per lo meno, questo deve essere uno dei più cogenti. Dissi, prima di riavvicinarmi al tavolo, ponendo le mani incrociate là dove sarebbe dovuto esserci il mio piatto, col taglio dei palmi che toccava la tovaglia. Ti ringrazio per aver sentito il bisogno, quasi reverenziale, di farmi sapere questa cosa. Lo punzecchiai amabilmente, cercando di fargli ammettere che se era venuto lì da me era perché, evidentemente ed in un certo qual senso, si riteneva in debito e voleva rendermi il favore di avergli insegnato a mescere strumenti curativi tanto bene quanto già sapeva fare coi veleni. Febh non avrebbe mai ammesso un moto reverenziale verso qualcuno ma io sapevo che quella era l'unica logica plausibile per il comportamento dello Yakushi. Due voti sono meglio di uno, aveva detto, ma l'idea era già buona di suo, nessuno si sarebbe opposto ad una cosa del genere, senza considerare che, comunque, lui avrebbe potuto negare stoicamente o rispondere irrazionalmente a qualsiasi cosa qualcuno gli avrebbe fatto notare, se fossero sorti problemi di qualche tipo. Dal momento che, quindi, non vedevo alcun tipo di altro possibile vantaggio per tale comportamento da parte dell'Otese, trassi le mie lusinghiere conclusioni. E credo di avere anche due proposte da farti. Una, più complessa, forse, ma che credo potrebbe sia dissipare immediatamente qualsiasi nubolosità possa venir indicata riguardo la trasparenza del nostro operato, sia perché sodisferebbe il punto su cui non sarò disposto a soprassedere. Feci un'altra piccola pausa, cercando soprattutto di marcare l'ultima parte del mio precedente discorso. L'opzione più sicura di cui ti dicevo è quella di creare una società e far interagire lei col nostro cliente. Utilizzeremo dei prestanome come vertici dell'Azienda e venderemo all'Accademia le nostre creazioni conservandone ricette e appalto. I Guadagni saranno divisi equamente tra me e te in un modesto ed equilibrato 50/50. Mi sembra evidente che questa sia la soluzione egoisticamente migliore per entrambi e so che sei abbastanza sveglio da accorgertene da solo. Un altro velato complimento per veicolare un messaggio chiaro: nascondersi sotto falso nome e vendersi tonici e veleni ci permetteva, come espressamente detto, di tenerci le ricette di ogni singola opera, avendo, quindi, anche un vantaggio strategico per gli altri villaggi. Ad avere questo vantaggio, però, saremmo stati in due: io e Febh, Kiri ed Oto. La dualità di questa potenza rappresentava essa stessa la migliore forma di deterrenza per un qualsiasi tiro mancino. Oto e Kiri, inoltre, si erano recentemente alleate, cosa che andava ancor di più ad aumentare la solidità e la sicurezza di un accordo di quel tipo. La seconda opzione - che ti preannuncio so che sarà invisa all'Hokage - è quella di vendere direttamente le nostre creazioni. Da un lato, però, tu conoscerai le ricette dei miei tonici senza che io possa conoscere le ricette dei tuoi veleni e questo non mi piace: voglio avere libero accesso a tali conoscenze, cosicché possa studiarle - personalmente o meno - e chi lo avrebbe fatto per me era già uditore della discussione ed avrebbe compreso I migliori antidoti per le dotazioni speciali di villaggio. Feci dunque un'ultima pausa, pur non avendo concluso.
    C'era da dire che Hideo non era un buon uditore per tali questioni e, forse, sarebbe stato più opportuno escluderlo da tale contesto. Era troppo giovane, per quanto riponessi piena fiducia in lui, e troppo inesperto: non sapevo fino a che punto l'educazione kiriana lo avesse formato: dunque tenni a mente che doveva essere ben istruito su cosa avrebbe potuto fare delle informazioni che aveva intercettato durante quella cena. Io non sono interessato ad un mero guadagno economico, Febh, per quanto questo giovi sempre, sia a me che a Kiri. Io sono interessato ad un vantaggio personale, dove per personale intendo ovviamente per la Nebbia tutta. Perché io sono Kiri. Quella frase, in circostanze diverse, era stata udita da tutti i presenti, anche con declinazioni differenti. Per un introito extra mi basta spezzare le gambe a qualche barone della malavita locale, mi basta andare piegare la politica estera perché i fondi vengano indirizzati verso Kiri piuttosto che altri lidi. Mi basta poco, insomma, alla luce della mia fama e della posizione che ricopro. Credo che tu possa capire benissimo quando sto dicendo. Stavo insinuando che lui avesse fatto o potesse fare altrettanto, se volesse, dato il suo ruolo di Amministratore. Anche il fatto che lo credessero nel Paese dell'Orso era riflesso di questo potere. Quello che voglio, quindi, deve essere qualcosa di più. Deve essere un vantaggio sugli altri Villaggi, ad esempio. Vantaggio che sono disposto a condividere con te ed il Kokage, in onore dell'Asse Kiri-Oto da poco sancita. Come aveva richiesto, avevo avanzato le mie proposte. Stava a lui, adesso, trovare un modo per non indispettirmi.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






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    Pipistrelli
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    Robatayaki Bistrò


    IX

    Piegai leggermente le labbra stupito quando Febh-sama ci disse che aveva risviluppato una tecnica che gli era stata tramandata dal suo sensei tempo addietro, ma di cui si era scordato e quindi riappresa autonomamente. Deve aver preso una bella botta in testa per essersi scordato di conoscere una tecnica, Febh-sama dissi calmo, salvo poi mordermi la lingua. Sembrava quasi che l'alcool avesse eliminato i filtri tra pensiero e voce, decisi dunque di riparare Il suo sensei dev'essere stato però molto orgoglioso per il talento con cui ha reso propria la tecnica, peccato che non sia il luogo più adatto per mostrarcela conclusi guardandomi attorno con l'occhio leggermente stralunato e la bocca ancora un po' impastata.
    Qualche convenevole sul cibo, anche se non diede grandi soddisfazioni al ristoratore, e si tornò a parlare dell'Akuma, Kage per qualche ora. Dei tre che lo uccisero solo uno non mi era noto, una figura misteriosa su cui già avevo deciso di indagare - non sapendo di lui nulla, malgrado il peso nella recente storia kiriana - che ecco un indizio pesante come un macigno: era il precedente possessore di Unagi, la spada che ora era alla cinta del Mizukage. Ebbi qualche difficoltà a nascondere il stupore, mentre lo sguardo si abbassava sull'elsa della spada e questa si illuminò alimentata da una fievole quantità di chakra di Kensei-sama. Ottimo, avevo un validissimo punto da dove iniziare la mia ricerca: le spade di kiri e la loro storia, nello specifico a chi e in che circostanza venivano tramandate ed ereditate, era tutto documentato, proprio per il loro valore e importanza storica e simbolica che avevano per il villaggio. Non sarebbero dovuti essere nemmeno rapporti secretati, infondo chi fossero i sette spadaccini della nebbia spesso era un vanto per il villaggio.

    Seguì quindi un aneddoto dell'amministratore circa un tale, sospetto, che si presentò alle mura di Oto tempo addietro e come lo Yakushi riuscì ad estrapolargli le informazioni tramite un veleno che lo rese euforico. Sorrisi leggermente immaginandomi la scena, Febh Yakushi era sicuramente un uomo astuto e, con quel rapido aneddoto, diede prova di come era in grado di raggiungere i propri obiettivi con metodi non usuali. Chissà se quel tale si fu reso conto di essere stato sotto interrogatorio tra una risata e l'altra. Ma furono le parole successive a stupirmi, non certo per gli epiteti canzonatori con i quali - ormai era evidente - era solito usare per riferirsi ad altri ninja, piuttosto perché si rivelò essere il maestro di Shunsui Abura, colui che mi aveva introdotto all'arte della produzione dei veleni. Non ne ero a conoscenza, Febh-sama dissi pensieroso, mentre un'idea si iniziava a formare nella mia testa e repentino il ninja del Suono tornò a rivolgersi al Kage del villaggio.

    Vidi fare capolino dall'entrata del ristorante un ninja della nebbia, aveva il viso tirato dalla tensione e grosse gocce di sudore che gli scendevano lungo la fronte. Avvistata la figura del Mizukage tra i commensali, si diresse in nostra direzione a larghi passi, ma - valutato che non fosse conveniente interrompere Kensei-sama nel bel mezzo di una contrattazione - mi alzai e gli camminai incontro con il palmo rivolto in sua direzione per intimarlo a fermarsi a qualche metro da noi. Il Mizukage è impegnato in questo momento, cosa succede? Puoi riferire a me dissi cercando di assumere nuovamente il tono glaciale che mi contraddistingueva. Il messo, leggermente dubbioso per il mio ordine ma sollevato di non dovere fare direttamente rapporto al Kage, iniziò così a parlare Sìsignore, mi ha mandato Etsuko-sama. Ho l'ordine di riferire che è arrivato alle mura l'Hok...a sentire quelle parole, lo afferrai per il braccio portandolo fuori dal locale. Certo, il locale si era riempito e il vociare avrebbe potuto confondere le sue parole alle orecchie dei nostri commensali, ma volevo assicurarmi che quell'informazione giungesse prima al Mizukage che poi avrebbe deciso come e quando riferirla al suo ospite. Ok, ora calmati e spiegami tutto dal principio dissi ritrovando la freddezza e la lucidità che quel momento richiedeva. Una volta che mi furono spiegati gli avvenimenti, lo invitai a tornare alle mura, con la promessa che da lì a poco l'avrei raggiunto a mia volta.

    Quindi presi un grosso respiro e rientrai nel locale. Mi mossi con calma e naturalezza tra i tavolini e, giunto lì dove prima era seduto, rimanendo in piedi affianco al Kage, mi rivolsi al nostro ospite Mi duole interrompervi, ma ho necessità di parlare in privato di una questione importante con il Mizukage Se fossi stato invitato a parlarne lì d'avanti a tutti o, invece, mi fosse stato detto che avrei potuto riferirlo in un secondo momento, avrei insistito E' una questione di cui dev'essere informato immediatamente e non sta a me la decisione di condividerla con il nostro illustre ospite, spero possa comprendere avrei concluso con un sorriso tenue e circostanziale.
    Seguendo la figura del Kage ci saremmo diretti nuovamente all'esterno del locale e, passata rapida la lingua sui denti, parlai Il messaggero che ho intercettato poco fa è stato mandato da Etsuko-san. A quanto pare è arrivato alle mura l'Hokage a cavallo di un drago dissi con calma, quindi aggiunsi rapidamente Al momento se ne sta occupando la sua Mano Destra, signore. Ci ha riferito, infatti, che si sono allontanati dalle mura sul drago e non sono ancora tornati in città Conoscevo bene i sentimenti che il Mizukage nutriva nei confronti dell'Hokage, sapevo - perché all'epoca avevo spiato una loro conversazione - il disprezzo e odio viscerale che provava per lui e dunque rincarai proponendo subito al mio Kage un piano d'azione. In quanto sua Mano Sinistra, Mizukage-sama, le consiglierei di chiudere le contrattazioni con Febh-sama sancendo un patto a favore del nostro villaggio. E solo successivamente, poiché ora c'è la persona da lei scelta a tale onere, occuparsi della presenza dell'Hokage. Sembra un patto molto proficuo, meglio assicurarselo quanto prima feci una pausa prima di concludere Nel frattempo, se lei me lo permette, mi dirigerò verso le mura con le sue istruzioni così che, al ritorno di Raizen-sama e Etsuko-san, sappiano le sue direttive e vi attenderemo Mi sarei fatto zitto, aspettando gli ordini del mio superiore per poi dirigermi a gran velocità in direzione della mura.



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    Bumbum! E così Youshi si defila e non vi rallento oltre <3 Ci vediamo alle mura :*:
     
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    È colpa tua. Ratty

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    ...e gli accordi sottobanco.

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    Al sentire il lieve moto di sfida di Kensei lo Yakushi sorrise appena. Oh, sarò lieto di scambiare qualche opinione al riguardo. Mormorò, prima di aggiungere. Diciamo che più che controllare il chakra lui lo vandalizza. Commentò, preso poi dall'estro di mostrare cosa sapeva fare la sua Rotazione al punto da iniziare la sequenza di una delle sue tecniche più distruttive, che tuttavia venne rapidamente disinnescata sia da Hideo a parole che dal Mizukage che si oppose con un fermo "No", proprio come se si stesse fermando un bambino dispettoso mettendo in mezzo un pò di autorità. Con sorpresa generale davanti a quell'atteggiamento deciso Febh reagì esattamente come un bambino, mettendo il muso qualche istante ma cessando la sua azione, prima di passare a un argomento più interessante o divertente. Non avrei distrutto tutto il villaggio, giusto un centinaio di metri o poco più... Borbottò, ma la sua tristezza venne scacciata rapidamente.

    Il discorso sul Sensei e sulle tecniche di rotazione dimenticate venne accolto con un silenzio assorto da parte di Kensei e con solo parziale interesse da Hideo, mentre Youshi, ancora un pò brillo, commentò la cosa come se si parlasse di una bicicletta dimenticata. Beh, diciamo che è stata la madre di tutte le botte in testa. Roba da altro mondo, senza mezzi termini. Sospirò. In ogni caso avevo dimenticato sia la tecnica che il sensei, o almeno gran parte della mia vita col sensei, e tutt'ora ho dei pezzi mancanti. Aggiunse tra un boccone e l'altro. E non ho idea di dove si trovi adesso, pensavo fosse morto ma è in giro da qualche parte, su una sedia a rotelle. Qualche secondo dedicato alla memoria del Sensei che forse al momento era su qualche spiaggia tropicale a godersi la vita (o almeno gli piaceva immaginarselo così) e poi lo Yakushi passò al tonno, dal sapore deciso ed elegante, forse meritevole di una goccia di limone per il suo palato abituato ai sapori contrastanti, ma era innegabilmente fresco. Questo era più buono. Bravo il cuoco...ma avete mica una salsina o qualcosa del genere? Tipo la bile del rospo mangiazolfo? Avete presente, no? A Oto la mettiamo quasi su tutto! Era dura rinunciare alle proprie abitudini, anche se ogni sua parola era una pugnalata al cuore del ristoratore (o di chiunque avesse un minimo di gusto).

    Daccordo, daccordo. Unagi. Rispose scandendo bene le sillabe quando il Mizukage si mise a puntualizzare sugli eventi che lo avevano in ultima analisi portato al potere. Decisioni suicide? Tipo? Vietare il consumo di frutti di mare? Oppure...oh-oh, comprare deumidificatori per l'intero villaggio? O magari voleva che il portatore di anguille, pardon, Unagi, si chiamasse Cavaliere Anguilla? Disse le tre cose con aria assolutamente scherzosa, in palese e pesante presa in giro dei presenti, anche se ci fu un brevissimo guizzo di intelligenza nelle sue parole successive, un baluginìo di intelligenza pericolosa. Quindi, se ho ben capito, tu come Mizukage non minacci di morte chi si oppone a te? Interessante scelta politica. Sarcastico, si, ma anche inquisitore, prima di alleggerire il tono. Dalle mie parti non minacciamo granchè di morte...io la trovo riduttiva. Perchè proporre la morte come alternativa se una sofferenza prolungata e schiacciante è altrettanto facile da ottenere? E poi ci sono gli ostaggi, i ricatti, tutta una serie di strumenti che il bravo governante deve saper usare al meglio. E concluse facendo spallucce, nemmeno stesse raccontando una storiella divertente. E comunque quello è un bue ottuso. Impossibile farci ciambelle, al massimo poteva venire su un Hamburger.

    Arrivò quindi il momento delle discussioni più serie, con Hideo che non coglieva, nella sua inesperienza, la debolezza delle sue rimostranze mentre Kensei era assai più malleabile (strano a dirsi) e propositivo. Oh, prego. Sono una persona estremamente attenta ai bisogni degli altri. Rispose con sincera convinzione, con buona pace del continuum della realtà che minacciava di sgretolarsi davanti a una simile e palese panzana. L'idea di un intermediario non è malvagia, ma onestamente pensavo di usare la mia magistrale capacità di travestimento per fingermi un mercante. Armeggiò con la sua sacca porta-armi inchinadosi un secondo sotto il tavolo, prima di sollevarsi con un naso finto dotato di baffi altrettanto posticci. Ecco, irriconoscibile! Lasciò che lo ammirassero qualche secondo. Ma potrebbe aver senso usare un prestanome...posso recuperarne una decina che non abbiano legami diretti con me. Concluse levandosi il "travestimento". Però c'è un piccolo problema. Disse, bevendo l'ultimo sorso di birra.

    La maggior parte dei veleni che ho in mente, così come dei tonici, sarebbero di uso comune, e sicuramente migliori di quei quattro intrugli da disagiati che al momento ci propina l'Accademia. Solo una ridotta quantità è adatta ai singoli villaggi, principalmente per via degli ingredienti che non possono essere reperiti in nessun altro ambiente. Ma uno dei problemi di cui parlavo è un'altro: ti ho chiesto di fare un'offerta, Kensei. Tu invece mi hai fatto una richiesta. Sorrise in un modo che non poteva risultare piacevole sotto nessun punto di vista.

    Mi hai chiesto di darti il 50% E le ricette, in cambio del tuo voto. Posso ottenere offerte molto migliori chiedendo al Kakita di Suna o a Raizen, non pensi? Sei un pò troppo avido, signor Io-sono-Kiri. Posò il boccale di birra, fulminando con lo sguardo il ristoratore che si guardò bene dal fare altre domande e si allontanò. In quel momento di negoziazione sembrava non esserci più alcuna traccia dello stralunato amministratore di Oto, ma solo un predatore che aveva puntato il sangue pulsante nel collo della sua preda. La mia tariffa di base è di 500 ryo per ogni ricetta che cederò all'Accademia. Se vuoi, potremo dimezzare i proventi dei soli tonici, quindi avrai il 25% in cambio del tuo voto. Se ti dessi i segreti dei veleni che vanno ai villaggi tu li comunicheresti ai tuoi kiriani e nel giro di poco si verrebbe a sapere, aprendo a inutili complicazioni anche con uno o più prestanome, oltre a rovinarmi la reputazione. Quindi ti dirò solo l'ingrediente fondamentale di ciascun veleno e tonico, e un'idea molto, mooolto vaga di cosa possa fare. A mia intera discrezione.

    Non farti strane idee su qualche forma di attaccamento. La mia è una proposta generosa che tiene conto dei legami tra i nostri villaggi. E gran parte della generosità si basa sul fatto che sei il primo a riceverla. Freddo, nemmeno fosse un'altra persona, lo Yakushi sapeva quando valeva la pena concentrarsi e quando no...e se al termine di quelle trattative fosse in qualche modo emerso con Suna e Konoha che Kiri aveva informazioni riservate ci sarebbe stato ampio margine per rivalersi su Oto, creando, anche al netto dell'asse tra Suono e Nebbia, un cuneo che avrebbe potuto infrangere l'Alleanza Accademica. E questo per Febh Yakushi, non importa quanto potesse essere strano o egoista, era impensabile. L'Accademia era fondamentale per il suo benessere, era qualcosa a cui teneva intimamente, e che non avrebbe mai potuto tradire o mettere in pericolo. Nemmeno per il Kokage e i suoi alleati.

    Youshi venne chiamato da qualcuno, forse interrompendo le trattative e portando Kensei a spostarsi. Hai tutto il tempo per pensarci. Disse, cordiale nel tono ma non nello sguardo, prima di tornare su Hideo che invece rimase al suo posto. Allora...mentre Kensei va a fare il Mizukage parlami un pò di questa Genosha...hai mai visto Lucertole da quelle parti? Come ci si sta? Devo portare la sciarpa e i guanti? Il brusco cambio di atteggiamento era forse la cosa più spaventosa.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Unico


    Atto VI
    Incomprensibile Ago della Bilancia



    Sorvolando sulle numerose stranezze che Febh proponò a tutti noi durante i vari argomenti, mi limitai a rispondere coscienziosamente soltanto quando si trattò di specificare le vicende che avevano portato alla morte di Seinji Akuma. Decisioni suicide? Tipo? Vietare il consumo di frutti di mare? Oppure...oh-oh, comprare deumidificatori per l'intero villaggio? O magari voleva che il portatore di anguille, pardon, Unagi, si chiamasse Cavaliere Anguilla? Disse dapprima scherzando l'Otese, per poi incalzare, con una certa arguzia: Quindi, se ho ben capito, tu come Mizukage non minacci di morte chi si oppone a te? Interessante scelta politica. L'osservazione di per sé non era certamente intelligente, tuttavia fece un interessante utilizzo delle mie stesse parole contro di me. Lasciai che continuasse il suo soliloquio prima di rispondere alle sue accuse. Dalle mie parti non minacciamo granchè di morte...io la trovo riduttiva. Perchè proporre la morte come alternativa se una sofferenza prolungata e schiacciante è altrettanto facile da ottenere? E poi ci sono gli ostaggi, i ricatti, tutta una serie di strumenti che il bravo governante deve saper usare al meglio. Annuii, sentendolo terminare quell'argomento. Seinji Akuma ordinò di caricare a testa bassa un esercito infinitamente più grande dei ninja che aveva a disposizione senza pensare di architettare una strategia o un piano e senza disporre lui, in prima persona, della potenza necessaria per fare alcunché. Quell'ultima specificazione era necessaria dal momento che stavo parlando con Febh Yakushi, l'uomo che considerava il miglior piano del mondo far saltare in aria un edificio e con i detriti generati distruggere qualsiasi cosa si muovesse sul suo cammino. Io, dal mio canto, non solo minaccio di morte ma punisco severamente chi osa disobbedirmi o disattendere le mie aspettative. Lo sguardo si posò su Youshi. I ricordi dell'onta di cui si era macchiato perdendo con la jinchuuriki del Suono dovevano essere ancora piuttosto vividi per lui. Ma io non sono Seinji Akuma. Io posso permettermelo ed ho i mezzi per rendere vere e non vane le mie minacce. Dissi, composto ma assolutamente freddo. Sarei anche, in un certo senso, orgoglioso se qualcuno dei miei ninja, un giorno, decidesse di ribellarsi contro il sottoscritto. Lo sguardo si spostò verso Hideo: non perché mi aspettassi chissà cosa, in quel senso, da lui, ma perché, in quel momento, era il simbolo perfetto delle nuove leve. Purché sia in grado di prendersi le responsabilità di tale gesto.
    Rimasi piacevolmente soddisfatto dai giudizi di Febh su Raizen. Tuttavia, con una certa dignità, decisi di non continuare ad infierire sulla sua persona e sulle sue capacità. Era già stato detto abbastanza ed erano già state spese fin troppe parole per un'individuo di quel calibro.
    Ritornando invece alla discussione su tonici e veleni, il disincanto con cui Febh affrontava ogni mia sortita era straordinario. L'idea di un intermediario non è malvagia, ma onestamente pensavo di usare la mia magistrale capacità di travestimento per fingermi un mercante. Alzai gli occhi al cielo, coperto dall'elmo. Ecco, irriconoscibile! Disse, mettendosi in posa affinché potessimo osservare la grottesca caricatura di un inutile travestimento che, tuttavia, agli occhi del caotico Yakushi, sembrava davvero perfetto. Ma potrebbe aver senso usare un prestanome...posso recuperarne una decina che non abbiano legami diretti con me. Riprese, poi, mostrando un piccolo bagliore di senno nel fondo dei suoi occhi; senno che fu subito scacciato via dalla freddezza dello sguardo del Febh razionale e calcolatore. Però c'è un piccolo problema. Le cose stavano per diventare complicate. Ma affrontabili. La maggior parte dei veleni che ho in mente, così come dei tonici, sarebbero di uso comune, e sicuramente migliori di quei quattro intrugli da disagiati che al momento ci propina l'Accademia. Solo una ridotta quantità è adatta ai singoli villaggi, principalmente per via degli ingredienti che non possono essere reperiti in nessun altro ambiente. Ma uno dei problemi di cui parlavo è un'altro: ti ho chiesto di fare un'offerta, Kensei. Tu invece mi hai fatto una richiesta. Aveva ragione. Ma, si sa, in una trattativa è sempre bene partire puntando in alto per poi giocare al ribasso piuttosto che accontentarsi. Mi hai chiesto di darti il 50% E le ricette, in cambio del tuo voto. Posso ottenere offerte molto migliori chiedendo al Kakita di Suna o a Raizen, non pensi? Sei un pò troppo avido, signor Io-sono-Kiri. Continuò, pur tangendomi ben boco, dal momento che sapevo che lo Yakushi si era rivolto a me anche perché ero uno dei pochi ninja del continente a coltivare l'arte farmacologica. La mia tariffa di base è di 500 ryo per ogni ricetta che cederò all'Accademia. Se vuoi, potremo dimezzare i proventi dei soli tonici, quindi avrai il 25% in cambio del tuo voto. Se ti dessi i segreti dei veleni che vanno ai villaggi tu li comunicheresti ai tuoi kiriani e nel giro di poco si verrebbe a sapere, aprendo a inutili complicazioni anche con uno o più prestanome, oltre a rovinarmi la reputazione. Quindi ti dirò solo l'ingrediente fondamentale di ciascun veleno e tonico, e un'idea molto, mooolto vaga di cosa possa fare. A mia intera discrezione. Mi impettii, indispettito, sentendo quel tono imperante da parte dello Yakushi. La cosa stava prendendo una piega che non mi piaceva. Non farti strane idee su qualche forma di attaccamento. La mia è una proposta generosa che tiene conto dei legami tra i nostri villaggi. E gran parte della generosità si basa sul fatto che sei il primo a riceverla. Quest'ultima frase, invece, rafforzò le mie convinzioni su quanto non avessi già espresso in precedenza. E fu proprio da lì che voletti partire. L'Accademia lega anche Suna e Konoha ad Oto. Quindi non è soltanto un patto ad averti portato qui, Febh. Ma facciamo che sia stata soltanto la tua generosità, posso concedertelo. Non aveva senso imporsi con lui. C'era bisogno di un approccio diverso. Per quanto riguarda la questione delle ricette, credo ci sia stato un grosso equivoco. Mi aggiustai il guanto destro, tirandolo verso il basso dopo aver portato il braccio davanti al petto. Stavo rallentando la discussione e prendendo tempo. Avevo proposto di dividersi equamente il ricavato dei soli tonici, in quanto credevo che sarei stato l'unico a produrli, ma ne avevo parlato immediatamente dopo averti proposto di sfruttare un prestanome, quindi sono stato ambiguo. Non avevo intenzione di avanzare alcuna pretesa economica sui tuoi veleni. Rallentai nuovamente, questa volta per dargli il tempo di comprendere come mai avevo indugiato proprio sull'aggettivo che aveva seguito il termine pretesa. Ma non posso, nel nome dell'Alleanza Accademica, lasciare che un solo villaggio conosca i segreti sia delle ricette dei veleni, sia delle ricette dei tonici che andremo a distribuire. Sarebbe scorretto e darebbe troppo potere ad Oto. Mi avvicinai a Febh, inclinando il busto. Quelle mie parole erano paradossali e quasi ironiche dato che, era risaputo, un po' come per il suo Kokage, a me dell'Accademia interessava soltanto nel caso in cui potesse recarmi giovamento, come in questo caso. Dunque, se potevo far leva su un equilibrio da mantenere per avere qualcosa in più non mi sarei certo fatto remore. Perché dal momento in cui mi hai comunicato questa cosa, io sono l'unica persona con cui potrai fare questo giochino alle spalle degli altri villaggi accademici. In ogni altro caso, io riconoscerò sempre la tua traccia. Questo problema si presenterà sempre, anche se dovessi rifiutare ogni mia proposta. Dovrai scendere a patti con qualcuno perché ci sia un equilibrio di segreti e, a questo punto, il miglior patto lo potrai stringere solo con me. C'era da dire che con Febh non si sarebbe mai creata una reale situazione di equilibrio: lui sapeva mescere tanto i veleni quanto i tonici, dunque era assai facile vedere una fallacia in quel ragionamento. Meglio, tuttavia, un finto equilibrio, che nessun equilibrio. Posso garantirti, da parte mia, che non divulgherò mai tali segreti. Li annoterò e li terrò in considerazione nel caso di una guerra, di una crepa nel saldo muro votivo del Patto Accademico. La voce distorta si rilassò un istante. Hai la mia parola ed il mio giuramneto su questo. Ripresi rapidamente il discorso, quasi glissando. Vedilo come un piano d'emergenza se le cose si mettessero male.
    Avevo anche un'alternativa per Febh che, tuttavia, avrei preferito non considerare. C'è anche un'altra proposta che posso farti. Tu mi dai le sole ricette dei tuoi tonici ed io le cambierò, mantenendone gli effetti ma rendendo inefficaci qualsiasi tipo di sabotaggi da veleno basati sugli ingredienti che avresti utilizzato te. Fatto questo, terrò per me il segreto di tali ricette, così come tu potrai tenere per te i segreti dei tuoi veleni. Questo era un reale equilibrio, invece. Se neanche Febh conosceva le ricette dei tonici, non avrebbe potuto creare controffensive adatte ma solo banali tentativi. Per lo meno finché non avesse messo mano e studiato uno dei nuovi tonici; e lo stesso valeva per me ed i suoi veleni. O meglio, per qualcuno che avrebbe fatto le mie veci dato che non sono, ad oggi, affatto esperto di veleni. [Note]In sostanza, sto cercando una motivazione on gdr che non dia a Kensei un reale vantaggio per questa cosa, pur lasciando intatte le modifiche che faremo off agli equip. Ma se le cose staranno così, allora sarai tu ad avere il 25% del ricavato dalla vendita dei tonici, mentre io terrò il restante 75% per ogni ricetta dei soli tonici che proporrò.
    Prima che riuscissimo a terminare l'argomento, un messo, che Youshi avevo notato dal primo istante in cui il primo aveva messo piede nel locale, si avvicinò, venendo prontamente e giustamente anticipato dall'Hidarite, che si prese la briga di occuparsi personalmente della questione, dal momento che ero impegnato in affari decisamente importanti. Inoltre, confidavo nella capacità di discernimento del Tokugawa e sapevo che se l'informazione sarebbe dovuta giungere alle mie orecchie, allora lo avrebbe indubbiamente fatto. Li vidi uscire dal locale alcuni istanti e ne approfittai per riprendere la discussione con Febh, che intanto mi aveva incalzato. Anche te, Febh, anche te. Replicai soltanto, mentre Youshi già tornava indietro e mi chiedeva un po' di riservatezza. Scusami, Yakushi, torno il prima possibile.
    Usciti dalla locanda, l'hidarite non indorò la pillola. Il messaggero che ho intercettato poco fa è stato mandato da Etsuko-san. A quanto pare è arrivato alle mura l'Hokage a cavallo di un drago rimasi in silenzio, fissandolo, mentre lo shinobi avrebbe potuto nuovamente percepire il gelo scendergli sulla pelle. Al momento se ne sta occupando la sua Mano Destra, signore. Ci ha riferito, infatti, che si sono allontanati dalle mura sul drago e non sono ancora tornati in città. Iniziai a voltarmi e pronunciare alcuni ordini al giovane Tokugawa quando questi continuò. In quanto sua Mano Sinistra, Mizukage-sama, le consiglierei di chiudere le contrattazioni con Febh-sama sancendo un patto a favore del nostro villaggio. E solo successivamente, poiché ora c'è la persona da lei scelta a tale onere, occuparsi della presenza dell'Hokage. Sembra un patto molto proficuo, meglio assicurarselo quanto prima. Nel frattempo, se lei me lo permette, mi dirigerò verso le mura con le sue istruzioni così che, al ritorno di Raizen-sama e Etsuko-san, sappiano le sue direttive e vi attenderemo. Al sentire quelle parole, non arrestai il movimento ma anzi, finii di voltarmi e, incamminadomi nuovamente verso il Bistrot pronunciai quanto segue: Raizen non è ammesso a Kiri a meno che non abbia delle scuse da porgere e non venga a portare qualcosa a Kiri. Qualsiasi cosa intendessi doveva essere in ogni caso approvata dal sottoscritto e questo l'hidarite lo sapeva bene. Sull'uscio della porta diedi un ultimo ordine. Chiamatemi al suo ritorno e solo se esprimerà la volontà di vedermi. Kiri non si muove dalla sua decisione nei cofronti dell'Hokage. Mi chiusi la porta alle spalle, rientrando nella locanda e ridirigendomi da Febh.
    Dunque, dobbiamo nuovamente trattare o abbiamo un accordo? Mi sedetti nuovamente al tavolo, pronto a terminare quella discussione ed a pianificare ogni futura avventura dell'Amministratore nelle terre kiriane.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






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    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Al Cospetto dei Re



    Eravamo riusciti a fermare il ninja di Oto prima che scatenasse una delle sue mostruose tecniche su Kiri, era veramente difficile porsi verso di lui, Ogni cosa che veniva detta sembrava essere utilizzata come pretesto per mostrarsi grandioso agli occhi di tutti. Quel comportamento però mi intrigava, avere tutto quel potere e poterlo utilizzare a proprio piacimento era proprio ciò che mi sarebbe servito per i miei scopi. Chi aveva rapito Kimiko, una delle persone a cui più tenevo in questo mondo, Aveva il potere di richiamare i fulmini dal cielo come non fosse nulla e, nel caso mi sarei dovuto misurare con lui, avrei avuto bisogno di un potere di equal forza. A pensarci bene quella lucertola che il nostro ospite aveva cavalcato fino a Kiri sembrava portarsi dietro una tempesta simile a quella che era apparsa quel lontano giorno.. Che potesse sapere qualcosa di più sul ninja che ci aveva attaccato? [Note]Ho buttato li una possibile trama legata al background di Hideo, se mai si volesse esplorare mi farebbe piacere <3 Visto che dovrò fargli da guida a genosha potrebbe essere rivelarsi un buon momento per parlarne.. Non sarei andato oltre e non avrei fermato i discorsi tra le due montagne di potere che avevo davanti per qualcosa di importante solo per me.

    Quando poi Febh fece i complimenti al cuoco i miei occhi si spalancarono di sorpresa, il tutto però non durò molto, visto che subito dopo riuscì a rovinare nuovamente tutto andando a chiedere qualcosa di orrido come la bile di uno strano rospo delle sue terre originarie. Non riuscii a capire se era nuovamente un modo per infastidirci o se fosse effettivamente serio su quell'ingrediente così strano. Beh, non conosco bene la bile di questo rospo.. ma sicuramente una riduzione di salsa al pomodoro ci starebbe veramente d'incanto. Per fortuna Jinka era intento a servire altri tavoli e non sentii le parole dello shinobi del suono, ci si era risparmiati un brutto spettacolo nel quale il povero cuoco avrebbe probabilmente confutato le parole del ninja portando il filo del fato sempre più vicino ad essere tagliato.

    Solo in quel frangente a Hideo fu svelata una parte della storia del precedente Mizukage, sapeva solo che fosse morto ma non in quali circostanze. Venne a sapere che il pazzo si era lanciato contro un esercito senza nessuna preparazione.Quindi anche i kage possono essere degli inetti, chissà quante vite Kiriane si spensero in quella giornata.. Per fortuna Kensei sembrava essere altamente qualificato per quel ruolo. Non era mia aspirazione diventare un Kage ma sicuramente la strada per il potere me ne avrebbe fatti incontrare diversi, o almeno così speravo, in modo da constatare con i miei occhi cosa serviva per poter eguagliarne uno. al momento come riferimento avevo solo Kensei, e da quel poco che avevo visto la differenza di potere era abissale. Anche in questo caso lasciai i due ninja conversare senza intromettermi, sembrava come se si stessero quasi punzecchiando l'un l'altro e che la cosa fosse congeniale ad entrambi.

    La mia domanda invece sulla negoziazione dei tonici e dei veleni venne quasi completamente ignorata, probabilmente non conoscevo per nulla le strategie e gli accordi tra Oto e Kiri, Kensei invece, completamente informato e probabilmente creatore di questi accordi che portarono all'amicizia tra i due villaggi si prodigò a gestire la contrattazione. Rimasi affascinato dall'abilità del Kage di contrattare ma non fu da meno l'Otese che riuscì perfino a strapparmi una risata, che cercai di nascondere alla ben che meglio, quando si travestì mediante l'utilizzo di occhiali con nasone e baffi annessi, come se quello non lo facesse sembrare ridicolo. Un signore di tutto rispetto, quegli occhiali però sembrano un po' troppo grandi per il suo viso signor febh! Anche qui si fece sentire l'effetto dell'alcool che non mi permise di bloccare l'istinto di dire la verità al nostro commensale. Cercai quindi di tornare in me riportandomi al silenzio dovuto in quella situazione che iniziava a diventare pian piano sempre più tesa.

    Rimasi persino da solo con i due ninja quando Youshi si alzo dal tavolo, stava intercettando uno dei guardiani, lo riconobbi facilmente, lo avevo visto mentre mi dirigevo al porto prima di tutti gli avvenimenti di quella strana serata. Parlarono velocemente per poi congedarsi velocemente all'esterno. A quel punto solo Youshi torni all'interno, chiedendo del tempo al Kage per discutere di qualcosa di molto importante. Cosa stava succedendo? I miei pensieri furono però fermati dalle parole dello shinobi di Oto. Sicuramente l'isola di Genosha non aiuta i suoi avventori, il freddo è costante ed estremo e sentieri, strade, villaggi e quant'altro sono permanentemente coperti da una fitta coltre di neve che rende difficile esplorarli. Per quanto riguarda le lucertole.. Sinceramente non ho avuto modo di vederne delle dimensioni di quella su cui si è presentato stasera. Per avere qualche informazione in più potremmo chiedere direttamente al laboratorio di Zoologia di Kiri, li studiano anche le specie animali delle isole di Azumaido e Genosha, magari sapranno dirci qualcosa in più sulle specie di lucertole trovate e localizzate su Genosha

    Quando poi il Mizukage tornò, mi zittii nuovamente lasciando continuare il loro discorso e la loro contrattazione, forse arrivata a quella che poteva sembrare una fine dalle parole del Kage stesso? Dalla faccia di febh non sembrava.. ma quel ninja era così strano che tutto poteva essere.



     
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    ...e i compromessi.

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    Lo scambio sul precedente e poco longevo Mizukage durò solo pochi minuti, ma Febh aveva grosso modo intuito come fosse andata, visto che aveva già avuto a che fare con Seinji e col suo particolare modo di porsi nei confronti di qualunque obbiettivo. Beh, diciamo che non era un tipo che si perdeva in sotterfugi. Diretto...anche troppo. Sospirò. Il Magan più sprecato della storia, ma posso capire come mai sia stato più facile detronizzarlo che seguirlo. Per qualche motivo Cantha non aveva mai attaccato Oto, ma forse le cose sarebbero andate in modo simile se Orochimaru avesse cercato l'attacco suicida. Ecco, vedi, saresti stato un buon Otese, se non fossi così inquadrato. Dalle mie parti avere la forza di seguire ciò che si vuole è il punto focale di tutto. A suo modo voleva assolutamente essere un complimento. Il commento di Hideo invece venne accolto da uno sguardo a metà tra il deluso e l'annoiato. Salsa al pomodoro...bah...provincialotti.

    Febh annuì quasi sfavillando quando Hideo si complimentò per il suo travestimento, forte dell'alcool nel suo tono di voce, che rendeva lo Yakushi meno attento a eventuali lusinghe interessate, ma Kensei non sembrava della stessa idea e non diede feedback interessanti, lasciando invece che il Tokugawa si allontanasse. La contrattazione entrò nel vivo, con Kensei che fece la sua offerta, anzi, due offerte specifiche. Lasciare che Febh fornisse i veleni, con il voto di Kensei favorevole, in cambio dei tonici forniti da Kensei (anche rielaborando le ricette dello Yakushi), con il voto di Oto favorevole. Febh aveva appena parlato di equilibri, e a essere onesti questa era la situazione più vicina a quel concetto, sebbene implicasse guadagni minori. Il Mizukage si allontanò dopo la chiamata di Youshi, lasciando Febh a riflettere, anche se la conversazione con il più giovane kiriano prese qualche minuto.

    Praticamente è come una gita sull'Era Glaciale. Borbottò tutt'altro che entusiasta. Ma in questo posto dimenticato dal sole immagino che fosse da mettere in conto. Come sempre era molto sensibile nei confronti della suscettibilità degli ospiti. Non credo che ci siano lucertole grandi come il Re del Bosco dei Sussurri, ma in genere sono lunghe poco meno di un avambraccio e potrebbero essere sfuggite. Non so, ma sono abbastanza sicuro che ci sia una colonia da queste parti. Ma la tua idea del laboratorio è interessante. Conta però che parliamo di creature legate a un Contratto. Sanno parlare e hanno intelligenza umana, quindi potrebbero essersi nascoste. Magari qualche autoctono o qualche leggenda locale sarebbe più utile...sempre che abbiate leggende qui alla Nebbia. In ogni caso pochi istanti dopo tornò Kensei, chiedendo una risposta.

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    Ho pensato a lungo alla tua proposta, si, mentre Hidecoso mi diceva di Genosha e di come siate incapaci di usare del semplice sale per segnare i sentieri... Hideo non aveva detto niente del genere ma Febh aveva una mente e una capacità di comprensione tutta sua. E devo dire che alla fine la seconda proposta è quella più equa. Io venderò i veleni con un intermediario, con la certezza del tuo voto. E Tu venderai i tonici, anche i miei modificati, con la certezza del mio voto. Io avrò il cento per cento dei ricavati sul veleno, e un quarto dei ricavati sui tonici. Tese una mano verso Kensei, come a chiedere una stretta per suggellare il patto. Affare fatto, socio?

    Comunque andasse, si poteva dire che quel pranzo di lavoro era concluso, e ovviamente Febh non avrebbe sborsato un ryo, dicendo di mettere tutto sul conto di Hideo. Ora, dove posso andare a riposare un pò? Il viaggio è stato lungo! Naturalmente era sua ferma intenzione trovare il posto dove dormire, e poi scappare per bighellonare per Kiri per ammazzare il tempo...in tutta onestà senza curarsi degli eventuali danni che avrebbe potuto causare. Sempre che le faccende del porto non arrivassero fino a lui in qualche modo.
     
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