DE-CEPTIONFree tra Shu e Ryugi

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    L'Abisso dei Compromessi - 1° Parte



    Bene, pronti, cari lettori? La storia sta per farsi persino più tortuosa, ma andiamo con ordine.

    Il primo ricordo a cui la nostra giovane Ryugi assistette fu, appunto, la morte del fratello di Shu, Satoru, un incidente dovuto ad un errore banale, una molla, una semplice molla che portò alla morte di un ragazzino che stava addestrandosi come marionettista.
    La kunoichi dei Nekki ascoltò le innumerevoli spiegazioni dell'Akasuna, senza mai interromperlo: non era suo diritto giudicarlo.
    Lei non era stata lì allora, probabilmente non era nemmeno nata ai tempi! Non sapeva quanta attenzione un giovane ed inesperto marionettista poteva metterci nella creazione delle proprie armi di clan, né quanto avesse faticato Satoru per prepararsi all'allenamento con il padre.
    E di certo Ryugi non si sognava minimamente di poter leggere i pensieri ed i sentimenti di quel Agashi Akasuna nel vedere il figlio sgozzarsi da solo con una marionetta. Lo shock che si scontrava con cosa? Sofferenza? Vanità?
    Lasciò parlare Shu, gli lasciò sfogare i pensieri che gli correvano per la mente e non obiettò a nessuno di essi, semplicemente, quando l'altro le chiese se fosse pronta ad andare avanti, la kunoichi fece un cenno positivo con il capo: Sì, Shu-san, ti accompagnerò per questo viaggio, quali che saranno i ricordi che dovremo affrontare., concluse semplicemente.

    Fu così che la sabbia li circondò e la scena cambiò.

    [Suna, Novembre 0028]

    I due ninja della Sabbia si ritrovarono in una sala, una stanza scura, non c'erano luci che provenivano dall'esterno, le uniche fonti luminose erano quattro candele alle estremità della sala, che illuminavano appena l'interno, rivelando quattro uomini al di là di un tavolo.
    Aguzzando un pò la vista, tanto Ryugi, quanto Shu, avrebbero potuto vederli.

    Il primo era senza dubbio Agashi Akasuna, leggermente più vecchio, erano passati forse dieci anni dal precedente ricordo? Qualcosa di meno? Sedeva composto ad un'estremità del tavolo.
    Accanto a lui, un ninja di cui la giovane kunoichi aveva solo letto in qualche registro nei pochi mesi nelle squadre speciali: Joel, cognome sconosciuto. Si diceva fosse il discepolo prediletto del Quinto Kazekage, Gaara, un manipolatore della Sabbia.
    La terza persona, ancora una volta, Ryugi non la conosceva di persona, ma l'aveva vista più volte nel villaggio, da bambina, aveva un vaghissimo ricordo della sua elezione al titolo di sesto Kazekage, Gin Chikuma.
    L'ultimo individuo le era del tutto sconosciuto, ma avrebbe riconosciuto il simbolo sul suo kimono, simile, ma non identico, a quello di Shinichi, il simbolo dei Kurogane. [Nota]

    Tutto questo non mi piace, e non mi piace che sia un ragazzino, nemmeno chunin, a doversi immischiare in una missione del genere., avrebbe esordito il Kazekage.
    Le assicuro, Rokudaime-sama, che mio figlio è più che capace, e più che felice, di compiere la missione., avrebbe ribattito, impassibile, Agashi.
    Il nobile Akasuna-sama è l'unico ad aver accettato di proporre un elemento del proprio clan e le doti del giovane Shu, qui, nella creazione e riparazione delle marionette, potrebbero aiutare nell'infiltrazione. Tanto più che i jonin di più alto grado, sarebbe un rischio farli scomparire per far apparire un pazzo rivoluzionario così, all'improvviso., avrebbe obiettato Joel.

    Pazzo rivoluzionario?, avrebbe bisbigliato Ryugi a Shu, nessuno poteva sentirla e, di fatto, nessuno vedeva tanto lei, quanto quello Shu: tutti vedevano una versione, pressoché identica del marionettista, in ginocchio davanti ai quattro.

    Vuole forse proporre il suo prediletto discepolo, Rokudaime? O chiedere al vecchio Lama Pazza di mandare il proprio nipote, o uno dei Chikuma dell'altro ramo? Gli Iga hanno rifiutato una strategia che usi simili sotterfugi e noi Kurogane non abbiamo ninja adatti., avrebbe ribattuto il quarto dei presenti, ricevendo uno sguardo carico di diffidenza da Gin, che non poté fare molto più che sospirare.
    Va bene... Joel, esponi la missione al ragazzo., avrebbe ordinato il Sesto.
    Shu-san, quello che ti sto per esporre, è una proposta, se accetterai, ti saranno dati tutti i particolari.
    La missione è un'infiltrazione, una lunga infiltrazione. Ci sono voci di ogni tipo nel mondo per ora: un gruppo di ninja che sabota missioni accademiche nel Paese della Roccia ed anche qui nel Paese del Vento; voci su shinobi di alto livello di nuovo presenti ad Iwa, così come a Kumo e persino a Taki ed Ame; voci di una setta che segue un qualche nukenin kiriano e, su tutte, voci su un gruppo anarchico e su un traditore della Sabbia che si è avvicinato a loro, un tale che si fa chiamare Kaze.
    Abbiamo bisogno di scoprire cosa vogliono fare e fermarli, se possibile, prima che colpiscano l'Accademia, o peggio, Suna stessa.
    Ti sarà applicato un fuuinjutsu, se accetterai, sottocutaneo, che celerà la tua coscienza e la tua identità, permettendoti di spacciarti per Kotei Sasori, un marionettista di medio rango, ma privo di alcun legame con la casata Akasuna. Ovviamente ti sarà fatta anche una plastica facciale parziale.
    Per tutti, Shu Akasuna si sarà ritirato dalla vita ninja, mentre tu agirai come nostra spia: sarai cosciente e potrai muoverti, come fossi tu stesso una delle tue marionette, ma se qualcuno ti interrogasse, sondando la tua mente, non troverebbe altri che questo Kotei.
    , avrebbe spiegato il jonin della Sabbia.
    Sta a te la scelta, ragazzo, puoi rifiutare., avrebbe suggerito a quel punto il Kazekage, forse la persona più umana lì dentro.
    Ma sia Ryugi, quanto lo stesso Shu, avrebbero sentito il secondo accettare.
    Era un errore quello? Un rimpianto? Perché mostrare quel ricordo?

    Ad ogni modo, forse dopo un'analisi del giovane compagno di viaggio della Nekki, non avrebbero sentito i dettagli di come questo Kotei Sasori sarebbe diventato un nukenin, la scena sarebbe cambiata, semplicemente, avvolgendoli nella sabbia.

    [Alcuni mesi dopo: Paese dell'Erba, Febbraio 0029]

    I due ninja di Suna si sarebbero trovati ai margini di un villaggio anonimo, contadi, pastori e poco più.
    Non erano nel villaggio, erano ai margini della foresta vicina, c'erano cinque persone, fra queste troneggiava un gigante, che stava attendendo qualcosa da un tipo dai capelli mori ed i lineamenti allungati.
    Allora, Kotei, questo braccio nuovo?, avrebbe chiesto il gigante, mentre il volto scattava, da placido ad uno leggermente diverso e più rabbioso.
    Kotei Sasori avrebbe offerto un braccio meccanico all'altro, lo avrebbe persino aiutato a rimuovere il proprio e sostituirlo con questo nuovo.
    E' quello Kaze? Ti hanno scelto per le tue abilità nella creazione e riparazione di marionette? Per questo hai iniziato questa missione?, avrebbe chiesto Ryugi ad uno Shu ben diverso da quel "Kotei" davanti a loro.

    Nel frattempo, finito il "montaggio", Kaze si sarebbe alzato ed avrebbe parlato ai suoi quattro compagni: Amici, siamo qui per liberare questo villaggio. La gente dell'Erba ha dimenticato la via dei ninja, si è piegata ai poteri forti dell'Accademia! Quindi offriamo loro la libertà da queste catene! Chi la accetterà, ci seguirà e diverrà parte di qualcosa di più grande, che presto si mostrerà all'Accademia. Chi rifiuterà... sarà comunque liberato! ed il volto sarebbe di nuovo scattato ad uno più divertito.

    Ryugi avrebbe osservato, e come lei il marionettista, quel gruppo calare verso la povera gente impreparata.
    Avrebbero visto pochi shinobi cercare di difendersi, per poi essere, per la maggior parte, trucidati: solo alcuni si sarebbero "uniti" alla causa.
    E poi il massacro sarebbe continuato: bambini bruciati vivi da Kaze, che usava il suo nuovo braccio-sputafuoco, donne stuprate, uomini stuprati, animali squartati.
    Finito il recupero di uomini, quei ninja avrebbero sfogato i loro istinti più bassi sul resto del villaggio e Kotei con loro.
    Per un tempo interminabile, Ryugi avrebbe dovuto osservare disgustata tutto ciò: persone innocenti ed indifese, tratte peggio di giocattoli, che, una volta rotti, furono buttati via e gli fu dato fuoco, da quel nuovo braccio di Kaze.

    Cosa avrebbe detto Shu a sua difesa?

    [Gennaio 0030: L'Attacco all'Accademia]

    La sabbia, forse dopo le spiegazioni del marionettista, avrebbe di nuovo cambiato la scena attorno ai due, su un altro luogo ignoto alla nostra piccola Nekki, un campo di battaglia.
    Decine e decine di ninja, vestiti tutti con casacche bianche ed un sole nero disegnato sullo stesso, fra tutti loro, anche Kotei Sasori.
    Contro di loro, molti, moltissimi, shinobi con i coprifronte dei diversi villaggi accademici.
    In alto, in cielo, quattro grossi draghi d'argilla.
    Una voce sarebbe risuonata, attraverso l'orecchio di "Kotei", una voce che anche i due avrebbero sentito.

    «Genjutsu, ovvio. Kaze!»
    «Dimmi Hosiko.»
    «C’è il Mizukage, te ne occupi tu?»


    Di lì a pochi secondi, uno dei draghi sarebbe sceso in picchiata in un punto indefinito del campo di battaglia, in un punto dove, pochi istanti dopo, sarebbe apparso un immenso coccodrillo nero, che spazzava via nemici ad ogni passo.
    Acuendo la vista, la Nekki, così come il Marionettista, avrebbero visto tre puntini sullo stesso: un uomo con una gigantesca falce, uno più piccolo con una zazzera rossa e quello che probabilmente era Kaze.
    Ma non c'era tempo per pensare a loro, o alla gigantesca lucertola, al tengu, ai draghi... agli "dei" che combattevano sopra i plotoni di piccoli ninja.

    Kotei doveva combattere per la sua vita e stava combattendo contro l'Accademia che aveva giurato di difendere, uccidendo con le sue marionette un ninja dopo l'altro: Kiri, Konoha, Oto, persino sunesi, anche se cercava di evitarli, li eliminava, uno dopo l'altro, quando gli si avvicinavano.

    Perché hai continuato questa farsa?, avrebbe chiesto ad un tratto Ryugi, prima che una voce echeggiasse ancora nel loro orecchio.

    Ancora vivo, degno di un Kage.
    Non mi aspettavo una così stenua resistenza. Ma non importa, Mizukage, ciò che doveva essere fatto è stato fatto. Uccidermi oggi non servirà.


    Era la voce di Kaze e fu l'ultima voce, prima di sentire un rantolio, di lì a pochi istanti: chiunque fosse il Mizukage, aveva ucciso l'uomo che Shu Akasuna era stato mandato a seguire e studiare.
    Ma allora perché non hai abbandonato la recita?

    Una valida domanda, a cui forse l'altro avrebbe risposto, prima di vedere un ulteriore drago d'argilla schiantarsi e distruggere l'edificio accademico.

    A quel punto la sabbia li avrebbe circondati di nuovo.

    [Alcuni mesi dopo, prigioni accademiche]

    I due avrebbero visto Kotei Sasori in una cella, pochi stracci addosso, cicatrice, ferite, un occhio nero.
    Forse, più che una cella, era giusto definirlo un buco, un buco in cui risuonarono passi dall'esterno, mentre, dall'unica fonte di luce, una grata in una porta sopra quel buco, si stagliava una figura: l'uomo dei Kurogane di tre anni prima.

    Ti sei fatto catturare, ma abbiamo apprezzato il tuo lavoro. Tuo padre ha analizzato il cadavere di Kaze, o quello che quello psicopatico dell'Ottavo Mizukage ed il suo coccodrillo hanno lasciato.
    Dei barbari quei kiriani ed il loro Kage Kaguya, che strappa le ossa dei nemici per trofeo.
    Tuo padre, comunque, ha confermato che molti dei macchinari nel corpo di Kaze erano guasti, dapprima che iniziasse lo scontro, ipotizza.
    Buon lavoro, inutile, per salvare l'Accademia dall'attentato dei Kurotenpi, ma buono.
    , si complimentò, a modo suo, l'uomo.
    Ora puoi scegliere: Kotei Sasori sarà trasferito in ogni caso fra una settimana, ma potrai decidere, tornare a Suna, riapparire come Shu e questo te scomparirà nella storia dei nukenin, oppure, puoi dirigerti ad Ame a permetterci di scoprire cosa sta effettivamente succedendo lì. Gli Iga sarebbero in debito con gli Akasuna, se lo facessi.
    Inoltre ti hanno buttato in questa buca perché hai ucciso tre prigionieri nella doccia, ho sentito dire, il tuo ruolo, lo stai gestendo bene.
    Cosa mi dici, ragazzo?


    Anche Ryugi stava in silenzio, attendendo le parole del marionettista, tanto la larva umana nella buca, quanto l'uomo accanto a lui.

    [Nota]A te i dettagli in tutti i ricordi e, se vuoi, andiamo avanti con gli altri anni di infiltrazioni nel prossimo post ^^
     
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