DE-CEPTIONFree tra Shu e Ryugi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shiltar Kaguya
        Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,442
    Reputation
    +602

    Status
    Online

    Un Anno ad Ame


    L'Abisso dei Compromessi - 2° Parte



    [Suna, Novembre 0028]

    Ryugi avrebbe ascoltato con attenzione le prime spiegazioni, tanto di Shu, quanto delle figure nei ricordi del Marionettista.
    Aveva, appunto, letto qualche rapporto di Joel, ora che faceva parte delle squadre speciali, ma l'ultimo individuo, Shin Kurogane, le era ignoto: il clan Nekki, o almeno la sua famiglia, non aveva molti rapporti con i Kurogane, tranne quelli richiesti dall'etichetta fra fondatori di Suna.

    Quando poi il marionettista accennò ai Kurotenpi ormai debellati, la kunoichi scosse la testa: Mi dispiace dirtelo, Shu-san, ma i Kurotenpi esistono ancora: agiscono in modo meno appariscente, per lo più, ma ho letto alcuni rapporti su attentati e missioni accademiche che hanno affrontato rappresentanti di quell'associazione., avrebbe spiegato, per poi osservare il ninja accettare la missione offertagli dal Sesto Kazekage.

    Shu, poi, avrebbe accennato anche ad una digressione: un incontro, alcuni mesi prima, con quello stesso Shin Kurogane, che sembrava essere l'origine, tanto dell'arrivo di Shinichi Kurogane a Suna, quanto della seguente missione dell'Akasuna.
    Missione che adesso, cari lettori, continueremo ad esplorare.

    [Paese dell'Erba, Febbraio 0029]

    Shu iniziò a spiegare i fatti alla kunoichi ed assieme videro Kotei andare a massacrare quel povero villaggio, entrambi sentirono, probabilmente, un certo senso di libertà, mista a solitudine.
    Questo confuse un pò la giovane Nekki, tanto che le ci volle qualche istante per capire qualcosa che la portò a mettersi sulla difensiva: non era più Shu a raccontare i fatti, era Kotei!
    Il "nukenin" spiegò, si giustificò, dicendo che quelle persone erano condannate, anzi lui gli dava una fine veloce, disse che lo chiamavano "Kireina Te no Sasori", e tutto ciò gelò il sangue di Ryugi, il ché, per una Nekki, non è cosa da poco.
    I due Marionettisti ebbero persino un dibattito: Shu era sorpreso che l'altro fosse "presente", di poterlo ricordare, l'altro era molto più disilluso, nichilista quasi, nella sua mancanza tanto di fiducia verso la Sabbia, quanto di umanità in generale.
    Sarebbe stato proprio il nukenin ad accompagnarli al nuovo ricordo.

    [Gennaio 0030]

    Kotei Sasori continuava il racconto, spiegando che aveva preferito uccidere shinobi della Foglia, piuttosto che Shinichi, finché non si rivolse proprio alla giovane Nekki.
    Non ci vuole coraggio per tutto, questo. Uccidere senza senso, non è segno di coraggio, è segno di qualcosa che non è nemmeno animale, ma peggiore! La missione era infiltrarsi ed ottenere informazione, forse sabotarli, non divertirsi!, avrebbe replicato disgustata la kunoichi, voltandosi verso Shu: Tu non sei lui., indicando il "nukenin", Puoi aver voluto allontanarti dai brutti ricordi, o fare un favore ai Kurogane, avevi paura delle tue sofferenze, hai preferito scappare. Non sei un mostro, è stato il sigillo che ti hanno impresso ad aiutarti a dimenticare la tua umanità., avrebbe cercato di spronarlo la Nekki, prima di ascoltare le sue motivazioni sul perché avesse scelto di continuare la missione.

    Sì, anch'io avrei fatto di tutto per impedire che i miei compagni morissero, ma uccidere altri accademici, persone innocenti, non è tutto. E' troppo... per chiunque., avrebbe ammesso con una nota di tristezza verso il Marionettista dai capelli rossi, prima che la scena cambiasse, portandoli alla prigionia.

    La proposta, le parole di Shu, il ricordo di quel singolo, unico, complimento, e la consapevolezza, istigata dalle parole di Kotei, la consapevolezza che aveva scelto di continuare.
    Ryugi guardò la scena ad occhi spalancati, stupita, quasi sgomenta, sia per ciò che stava succedendo, tutti gli intrighi sottobanco che erano avvenuti quando lei era ancora una bambina, sia per il modo con cui, a parole, Kotei stesse piegando Shu, letteralmente.
    No, non devi essere tu a guidare, assassino. Shu sta rivivendo i suoi momenti peggiori, non sei più forte, non in assoluto, lo sei stato in quel momento e lui si sta facendo condizionare, come, temo, abbia fatto in tutti gli anni dopo, da questi eventi., disse, ma persino nella voce della Nekki, rispondendo al nukenin, non c'era più la certezza di prima, specie quando ascoltò la risposta del prigioniero.

    Il ricordo, però, non si fermò, continuò ancora, lasciando di nuovo la parola al Kurogane: Bene, bravo ragazzo. La missione ad Ame sarà di livello accademico: abbiamo accennato ad un nostro elemento che potevamo infiltrare e loro ci hanno indicato un collegamento all'interno.
    E qui arriva il favore agli Iga: a quanto pare farti riconoscere da questo contatto accademico devi portare un cadavere all'Obitorio dell'Area Occidentale. Sembra che Ame abbia diversi obitori, chi lo avrebbe mai detto.
    , ridacchiò Shin, Bé, si da il caso che ad Ame si trovi un ricercato con una taglia di un certo livello, un uomo chiamato Rohai del Loto Pungente, che, fra i suoi crimini, ha l'omicidio del nipote del capoclan Iga.
    Direi che il suo cadavere sarebbe perfetto da portare all'Obitorio, presentandoti con una casacca nera e verde, mi raccomando. Abbiamo già accennato del tuo soprannome, Mani Pulite, per informare il contatto.
    , avrebbe finito di spiegare.
    Divertiti, Kotei Sasori, dicono che Ame è bellissima in autunno., concluse con un'altra risatina, scomparendo dalla vista dei presenti.

    Poco dopo anche la scena sarebbe cambiata, avvolgendoli nella sabbia.

    [Ame, Gennaio 0031]

    Probabilmente, sarebbe stato Kotei a ricordare i dettagli: lo avevano lasciato fuggire una settimana dopo, i primi giorni di Agosto, ma si trovava nel pieno del Paese del Fuoco, quindi aveva dovuto muoversi con molta attenzione fino al Paese della Pioggia, spendendo un intero mese per raggiungerla, evitando cittadine e strade affollate.
    E poi c'era stato il più inatteso e fastidioso degli ostacoli: le Mura di Ame.
    C'era un qualche tipo di fuuinjutsu, o qualcosa del genere, non lo aveva mai scoperto, che impediva, a meno di possedere un particolare sigillo, di accedere nel villaggio.
    Non prima di aver compiuto un turno di guardia alle Mura. Il turno di guardia, però, durava finché non fosse entrato qualcun altro dalle Mura stesse, prendendo il tuo posto: per due mesi Kotei sarebbe rimasto a fare da guardiano sulle Mura di Ame. [Nota]True story: è stato anche il primo ostacolo quando anni fa il mio pg "assalì" la Pioggia con Jeral ^^'

    Varcate le Mura, inoltratisi nella povertà delle persone che vivevano intorno alle stessse, Kotei avrebbe dovuto trovare il suo bersaglio e questo avrebbe richiesto un altro mese di lavoro, ma alla fine aveva individuato Rohai e scoperto la sua debolezza: quel nukenin aveva una famiglia ad Ame.

    Chi sarebbe stato dei due a raccontare i fatti di quel Gennaio? Kotei o Shu? Di come aveva atteso che lo shinobi si allontanasse dal villaggio con altri compagni, per una qualche missione, per poi assalire, tortura per settimane intere la famiglia (una moglie e due bambini) di Rohai e poi li aveva uccisi.
    Di come aveva dilaniato i corpi dei figli per renderli delle marionette e con le stesse aveva, alla fine, ucciso un ignaro Rohai.
    Chi dei due marionettisti avrebbe offerto dettagli che avrebbero lasciato Ryugi al limite del disgustato?

    Il fine, però, era stato raggiunto: Kotei aveva incontrato il "contatto", la direttrice dell'Obitorio Occidentale, che, assieme al denaro, avrebbe fatto scivolare sul tavolo un foglio che, se Kotei vi avesse lasciato scorrere il chakra, si sarebbe improvvisamente riempito di parole.

    Benvenuto, Kotei dalle Mani Pulite, puoi chiamarmi Tsubaki, gestisco l'Alveare.
    Mi è stato detto di offrirti aiuto a farti strada qui ad Ame, quindi ecco il tuo primo incarico: uccidere un uomo, cosa che penso non ti disturberà, e che mi permetterà di metterti in contatto con chi fa per te.


    E quello sarebbe stato il primo di tanti messaggi simili. [Nota]Qui, invece, mi ricollego ad una vecchia giocata con Jotty: Tsubaki era, in realtà, un pg di Jotty (Oboro Aburame) che per un periodo visse ad Ame ed incontrò il mio Kaguya ^^'

    [Paese delle Cascate, Febbraio 0032]

    L'anno passato ad Ame era stato molto produttivo: aveva ucciso così tante persone che aveva ormai perso il conto, ma Tsubaki aveva mantenuto la promessa, infatti, verso la fine dell'anno precedente, Kireina Te no Sasori era stato avvicinato da uno strano terzetto di shinobi: Kohaku, un ninja che usava una caratteristica Kusari Gama; la sorella Sango e la compagnia cieca di quest'ultima, Toph Kurogane, che sublimava alla cecità grazie alla percezione dei metalli.
    Questo pittoresco gruppetto si faceva strada ad Ame uccidendo non per l'Alveare di Tsubaki, ma per un uomo che chiamavano "Kobyaru-sama".
    Kotei non lo aveva mai incontrato, ma gli omicidi erano reali, il denaro era molto reale e, soprattutto avevano ottenuto, per quella nuova missione, uno dei sigilli che permettevano di entrare ed uscire da Ame senza dover poi ottemperare ad un turno di guardia sulle Mura.

    C'era stata anche una strana chiacchierata, quando Kohaku era tornato con quei sigilli, iniziata da Toph.
    Gioisci, compaesano! Sei entrato nel Secondo Livello con noi! E se giocheremo bene le nostre carte..., frase a cui, per qualche motivo, i due fratelli erano scoppiati a ridere, Se le giocheremo bene, Kohaku-san, qui, potrebbe persino diventare un Principe di Ame!, aveva esclamato la Kurogane cieca.
    E lì arriverebbe il vero potere! Alto che soldi, lì potremmo avere una delle Pietre., avrebbe esultato a sua volta Sango.
    Frasi che, forse, per Kotei, non avrebbero avuto senso, mai voi, amici lettori, magari sapete di cosa stanno parlando, vero?

    Ad ogni modo, forse la nostra amica Ryugi avrebbe avuto sprazzi di questi ricordi, che le avrebbero dato il contesto di dove si stavano dirigendo i quattro: ad attaccare una carovana di mercanti diretti verso il Paese del Fuoco, che stava attraversando le immani foreste delle Cascate.
    Un lavoro preciso, amici miei. Uccidiamo la scorta ninja, i mercanti e prendiamo il carico. Ad Ame c'è chi pagherà bene per questo carico., aveva spiegato Kohaku, prima di ghignare verso il Marionettista e la Kurogane, E poi, oggi voi giocate in casa! La carovana è protetta da una squadra di Suna., avrebbe riso, mentre finalmente anche lo sguardo di Kotei, e con esso anche quelli di Shu e Ryugi, si spostavano ad osservare la carovana ed i ninja che la scortavano.

    NO!

    Una singola parola, dopo, forse, un prolungato silenzio: Ryugi avrebbe esclamato quella parola nel vedere le tre figure ed indicandone una, in particolare, un uomo [IMG]

    Quello è... il fratello di mio padre, lo zio Mako. E' morto quando ero piccola, in missione, nel Paese delle Cascate., avrebbe ricordato, la voce che diventava sempre più bassa, mentre si voltava verso un marionettista e poi l'altro, le lacrime che già iniziavano a scenderle sulle guance.

    Cos'era successo? Kotei aveva veramente ucciso dei ninja della Sabbia? Aveva veramente ucciso della gente del suo villaggio? Lo zio di Ryugi, non di meno?

    [Nota]
     
    .
19 replies since 24/3/2021, 10:07   309 views
  Share  
.