DE-CEPTIONFree tra Shu e Ryugi

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    DE-CEPTION


    Post Ottavo



    [Suna, Novembre 0028]

    Probabilmente tu non lo sai, ma sono stato uno dei primi membri di un gruppo di nukenin. Dopo tutti questi anni saranno sicuramente stati debellati. Probabilmente non avrai neanche mai sentito parlare di Kurotenpi.

    Mi dispiace dirtelo, Shu-san, ma i Kurotenpi esistono ancora: agiscono in modo meno appariscente, per lo più, ma ho letto alcuni rapporti su attentati e missioni accademiche che hanno affrontato rappresentanti di quell'associazione.

    La risposta di Ryugi mi lascia interdetto.

    Vorrà dire che dovrò risolvere la situazione, una volta finito da qui. Non posso certo lasciarli a piede libero.

    Ho sempre odiato le faccende in sospeso, ed un gruppo di nukenin che avevo contribuito a costruire, seppur in minima parte, rientra perfettamente nella definizione. Che c'entrasse qualcosa con un qualche rimpianto del passato che mi aveva spinto a questa pericolosa manipolazione dei miei ricordi?

    [Gennaio 0030]

    Ti sento molto silenziosa... tu che ne pensi? Puoi reputarmi un mostro finché vuoi ma rispondi a questa domanda... avresti mai avuto tu il coraggio di compiere queste azioni, per il bene dell'Accademia e di Suna?

    In parte sono curioso di sapere come la pensi Ryugi. Come avrebbe giudicato quelle azioni? Razionalmente avrebbe capito che si trattava di nefandezze compiute per un bene superiore, ma si sarebbe chiesta anche lei, come facevo io, fino a che punto era opportuno spingersi?

    Non ci vuole coraggio per tutto, questo. Uccidere senza senso, non è segno di coraggio, è segno di qualcosa che non è nemmeno animale, ma peggiore! La missione era infiltrarsi ed ottenere informazione, forse sabotarli, non divertirsi!

    In effetti concordo con lei. Sarei dovuto rimanere più impassibile. Valutare il senso e lo scopo di ogni singola azione e come avrebbe influito sulla mia infiltrazione. Qualche omicidio era sicuramente accettabile ma non tutto questo.

    Tu non sei lui. continua la ragazza Puoi aver voluto allontanarti dai brutti ricordi, o fare un favore ai Kurogane, avevi paura delle tue sofferenze, hai preferito scappare. Non sei un mostro, è stato il sigillo che ti hanno impresso ad aiutarti a dimenticare la tua umanità.

    Non è una scusa le rispondo io Che si tratti di Kotei Sasori o di Shu Akasuna perdere la propria umanità è un rischio che io, in quanto Akasuna, dovrei avere ben presente. E' stato l'errore fondamentale del mio antenato Sasori, che ha si combinato delle cose grandiose... ma tremende.

    [La prigionia]

    Beh, Shin-san, se il clan Iga ha bisogno dei servigi di Kotei Sasori chi sono io per negarglieli? dico, o meglio dice il me del passato a Shin Kurogane, accettando quella missione di infiltrazione nel villaggio della pioggia.

    Tu che ne pensi, bellezza, dovrei essere io a gestire questo spettacolo vero? Dillo anche tu a Shu che dovrebbe solo chiudersi nella sua piccola scatoletta di miserie e lasciare che sia io, Kotei Sasori, a prendere il controllo del nostro corpo!

    Kotei si rivolge a Ryugi, mentre io a terra mi sento quasi incapace di potergli rispondere. In effetti Kotei Sasori ha compiuto delle imprese memorabili ma... ne era valsa veramente la pena? I Kurotenpi sono ancora in circolazione dopotutto. Suna non è più sicura rispetto a quei tempi. Molti anni erano passati ma la situazione è sempre la stessa. Quasi non sento la risposta di Ryugi, concentrato come sono su me stesso e sul mio passato.

    No, non devi essere tu a guidare, assassino. Shu sta rivivendo i suoi momenti peggiori, non sei più forte, non in assoluto, lo sei stato in quel momento e lui si sta facendo condizionare, come, temo, abbia fatto in tutti gli anni dopo, da questi eventi.

    Che fosse stato Kotei o che sia io a far continuare il ricordo non lo so, fatto sta che Shin Kurogane continua a parlare. Sento i dettagli della missione, senza ascoltarli veramente.

    Divertiti, Kotei Sasori, dicono che Ame è bellissima in autunno.

    La sabbia ci avvolse tutti e tre, a quanto pareva il ruolo di Kotei Sasori non si era ancora concluso.

    [Ame, Gennaio 0031]

    Visto che il nostro caro Shu sembra ancora sotto shock... forse è il caso che sia io a raccontarti come sono andate le cose, che ne dici zuccherino?

    Non aspetta la replica della Kunoichi prima di continuare a raccontare Dopo un'altra settimana di prigione mi lasciarono fuggire. La guardia aprì la cella di notte e mi lasciarono andare. Ci misi un bel po' a rimettermi in forze e raggiungere Amegakure, la mia nuova casa.

    Le mastodontiche mura di Ame escono dal buio del "terreno" stagliandosi di fronte a noi al comando di Kotei. Sta diventando più forte, forse a breve sarebbe riuscito a prendere il controllo del nostro corpo.

    Ingegnose, le mure di Ame. Un capolavoro di fuuinjutsu ed ingegneria. Senza un apposito sigillo è impossibile entrare nella città, a meno che non si accetti prima di servirla.

    Il turno di guardia dico Ora che ne hai parlato mi è tornato alla mente

    O più probabilmente è proprio perché è venuto in mente a "lui" che ci ho pensato anch'io. Evito di esternare quei miei pensieri però. Sono curioso di indagare questa connessione tra due diverse parti del mio essere.

    Sostanzialmente quando una persona vuole entrare ad Ame è "costretta" a servire sulle mura come guardiano dico, voltandomi verso Ryugi Perlomeno fino a quando non riesce a dare a qualcun altro tale compito.

    Kotei sorride E' buffo come quello che nei villaggi accademici sia visto come un grande onore per i ninja di Ame sia solo una seccatura. Mi ci vollero due mesi prima che qualcuno mi togliesse da quella burocrazia. E' stato un periodo strano, sia piacevole che seccante. Una volta dentro tuttavia, è iniziato il vero lavoro. Non fu per niente semplice riuscire a rintracciare Rohai...

    Annuisco I ninja di Ame sono molto riservati, specialmente Rohai. Ci misi un altro mese prima di rintracciarlo, individuare la sua debolezza e... mettere in atto il piano.

    Kotei ride Vedo che ora non ci nascondiamo più! Ammetti dunque tutto quello che hai fatto, vero? il suo sguardo si fissa nel mio. So che vuole mettermi in trappola. Ma non ho scelta, se non essere onesto ed arrivare fino in fondo.

    Mentire a me stesso è inutile. E' ciò che ha rovinato il me del passato, che mi ha spinto a compiere tutto questo. Non sono riuscito ad accettare quello che ho fatto. Mai più. Devo accettare i miei errori del passato e cercare di rimediare, per quanto possibile.

    L'altro me sghignazza tra se e se, come se fosse venti mosse avanti a me Ben detto applaude Veramente un pensiero illuminato, non trovi Ryugi?



    Kotei Sasori sospira Visto che abbiamo questa nuova visione della vita... perché non le racconti cosa ho... no, cosa hai fatto a Rohai?

    I ricordi iniziano a fluirmi nella mente. Non do soddisfazione al mio interlocutore, manifestando il mio disgusto per il mio passato.

    Evito volutamente di rievocare quelle scene, usando le sabbie dei miei ricordi Rohai era un ninja più abile di me al tempo, ed io ero senza armi. Molti pensano che noi marionettisti siamo impotenti senza i nostri pupazzi... il che in parte è vero ma... in realtà il tutto ci rende solo più difficile combattere. Perlomeno direttamente. Rohai aveva una famiglia, ad Ame. Una debolezza che sfruttai. Aspettai un momento in cui lui fosse fuori dalla città.

    Mi voltai verso Ryugi Aveva una moglie, Sakura, e due figli, Shinji e Hitori. Non erano ninja per cui fu facile soggiogarli. Ma per Kotei Sasori quello non era abbastanza. Dopo i tre mesi passati a non far nulla avevo fame di divertimento. Torturai i tre per settimane fino a scoprire quanto il mio bersaglio amasse i suoi figli e di come sarebbe stato poetico, visto che aveva ucciso il nipote del capoclan Iga, farlo uccidere dai suoi figli. Sfruttai quindi le arti proibite degli Akasuna, l'unico momento in cui sarebbe stato possibile identificarmi come tale. Uccisi Shinji davanti al fratello minore. Ne mutilai il cadavere fino a trasformarlo in una marionetta che utilizzai per sgozzare Hitori. Poi lavorai anche con il suo cadavere per creare le due marionette gemelle. Le utilizzai solo per quell'omicidio. Nonostante fosse un ninja più abile... l'effetto sorpresa ed il disgusto fecero gran parte del lavoro. La cosa più divertente per me fu tuttavia il fatto che sarebbe stato interessante far conoscere al capoclan Iga, uomo noto per la sua integrità morale e per l'onore che lo caratterizzava come quell'azione "onorevole", la vendetta, fosse stata condotta in un modo così nefando e schifoso.

    Non nascondo nulla alla ragazza, se non una macabra rievocazione della scena. Sono sicuro che se mi fossi azzardato a nasconderle qualcosa ci avrebbe pensato Kotei Sasori a mostrarle in pieno il ghigno ridente mentre mutilavo i cadaveri dei bambini.

    E' con questa morte che è iniziato il mio percorso come "macellaio di Ame". Consegnai quel corpo a Tsubaki dell'Alveare, e continuai a lavorare per lei per un'annetto circa. Francamente non ricordo tutti i contratti che portai a termine ma alla fine venni introdotto ad un gruppo di ninja importante, il circolo di Kobyaru-sama

    Le sabbie crearono le tre figure: Kohaku, il più letale utilizzatore di Kusari Gama del continente disse Kotei indicando il primo uomo, Sango, sua sorella, infame quanto lui e la sua compagna cieca... Toph Kurogane terminò indicando le due ragazze Compagni d'arme e, perché no, amici.

    Esatto. Criminali di prima categoria, come me. conclusi, concordando con Kotei, seppur con intenti diversi.

    Lascia che ti racconti di una missione un po' particolare... una certa missione nel paese della cascata...



    Le sabbie iniziarono a muoversi mentre i tre nukenin rievocavano il momento in cui avevano ricevuto i sigilli che consentivano di accedere al secondo livello di Amegakure, prima che la scena si spostasse in quella foresta, nel paese delle cascate.

    Un lavoro preciso, amici miei. Uccidiamo la scorta ninja, i mercanti e prendiamo il carico. Ad Ame c'è chi pagherà bene per questo carico. disse Kohaku, prima di rimarcare come faceva sempre la provenienza dei nostri bersagli.

    NO! Sento l'urlo di Ryugi e mi volto verso di lei, stupito dalla sua emotività per quella che era una missione come un'altra Quello è... il fratello di mio padre, lo zio Mako. E' morto quando ero piccola, in missione, nel Paese delle Cascate.

    A quella rivelazione Kotei Sasori scoppia a ridere Ahahahaha esatto! ecco dove voleva arrivare quel maledetto Siamo stati noi, Shu Akasuna, ad uccidere lo zio Mako. Che ne dici Ryugi? Eh, piccola Ryugi? Vogliamo proprio salvare l'assassino di tuo zio? Aspetta aspetta... ti faccio vedere che è successo...

    I costrutti di sabbia riprendono a muoversi mostrando l'attacco alla carovana.

    La marionetta dello spaventapasseri si muove, apparentemente immune alle zampe essiccanti di Mako. Evidentemente lo zio è stato ingannato dall'apparenza della marionetta, scambiandola per un essere vivente. Toph lasciò a Sasori ucciderlo dato che le capacità del Nekki e la sua mancanza di armi metalliche lo rendevano per lei un avversario difficoltoso. Lo Shuriken Roteante della marionetta ruotò attorno allo zio di Ryugi ed il filo di metallo gli si attorcigliò attorno legandolo prima che lo Shuriken gli si conficcasse nel petto.

    Kotei continua a ridere Già, è andata proprio così! Vane parole le tue, Shu! Che ne dici del fatto che hai tradito la tua unica amica? Hai ucciso suo zio! E tu Ryugi, che ne pensi? Ne vale la pena rischiare la vita per un altro "shinobi di Suna"? Anche se adesso sai che è solo un vile assassino?

    Casco a terra, distrutto dalla rivelazione. Sono in ginocchio, mani a terra. Non so che dire. Aspetto che sia Ryugi a replicare a Kotei Sasori.

    Fu solo dopo la risposta della kunoichi che entrambi avrebbero sentito una risata familiare. Aveva la voce di Kotei, ma proveniva da me.

    Cosa? Ridi? Tu? il mio doppio era stupito.

    Certo che rido, sciocco. mi alzo in piedi e mi asciugo le lacrime Credi veramente di poter ingannare me? E sfruttando i miei stessi ricordi?

    Un colpo di mano fa svanire le varie figure di sabbia. Lascia che sia io a raccontare come sono andate veramente le cose.

    Kotei sghignazza Oh, andiamo, lo sai anche tu che...

    Che i miei ricordi sono frammentati? replico io Certamente... ma non ti sei accorto di come ogni volta che tu ricordi qualcosa lo stesso succede a me? Siamo due lati della stessa medaglia, Kotei. Sei solo un frammento della mia psiche, un ricordo come gli altri. Sono io a dettare legge qui dentro, non tu!

    Una smorfia si palesa sul suo volto.

    Non negherò le mie malefatte Ryugi. Si, sono corresponsabile della morte di tuo zio. Me ne dispiace. Tuttavia... non ho sferrato io il colpo finale. Io e Toph lavoravamo molto bene insieme. Lei sfruttava i metalli per sopperire ai suoi problemi di vista e grazie alle mie marionette... io potevo indicar lei i bersagli da colpire.

    La scena riprese dall'inizio. Le zampe esiccanti colpirono lo spaventapasseri mascherato da Kotei Sasori, senza sortire effetto. Le braccia della marionetta si aprirono rivelando diversi rocchetti di fili metallici che si avvolsero attorno allo zio di Ryugi.

    Non può più far niente Toph, è inerme! disse la marionetta Prendiamo il carico ed andiamocene! la marionetta si voltò verso Mako Siamo ex-Shinobi di Suna, Nekki. Non puoi nulla contro la mia marionetta e non appena cercherai di controbattere la mia "collega" lo può percepire. Un solo movimento dei fili e sei finito. Lasciaci il carico e avrai salva la vita.

    Mako rimase fermo mentre i miei compagni prelevarono il carico.

    Collaborò e recuperammo il carico. Non c'era alcun motivo per cui morisse ma... abbassai la guardia. Toph se ne accorse e... prima che me ne rendessi conto...

    I fili metallici iniziarono a stringersi, indipendentemente dalla mia volontàAhi ahi ahi, Sasori... Non ti sei accorto che sta scappando? i fili strinsero Mako e, prima che potesse replicare, ne trafissero le carni tagliandolo come lame. Ti ho fatto un favore, Kotei. Se non sei in grado di uccidere un testimone, sei solo un debole. Non sei più un ninja di Suna. Sei un ninja di Ame. Non devi più la tua alleanza alla sabbia!

    La scena si dissolse lasciando solo me, Ryugi e Kotei.

    Questo è come sono andate le cose. Kotei Sasori è, e sarà sempre, parte di Shu Akasuna. E la morte di tuo zio è stata un mio fallimento. Una distrazione che non avrei dovuto avere anche se... forse... Toph l'avrebbe ucciso ugualmente. Non sapevo che lui fosse tuo zio quando ti ho chiesto di aiutarmi ma, ora posso anche terminare il mio viaggio da solo.

    Mi volto verso Kotei Sasori

    Tu non servi più. Ho accettato il mio passato. il gesto di una mano dissolve la figura di sabbia.

    Sta a te Ryugi. Vuoi terminare con me questo viaggio o preferisci uscire di qui? Ci sono ancora alcune cose che devo chiarire con me stesso, qualche ricordo da rivivere... Mi piacerebbe che tu li condividessi con me, per quanto sbagliato possa sembrarti vivere queste cose con... con uno degli assassini di tuo zio.

     
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