L'attacco, quasi suicida, del pirata non mi sembrava per nulla pericoloso, così diretto che avrei probabilmente potuto fermarlo anche io stesso prima che raggiungesse la ragazza, decisi però di non interferire, volevo testare la giovane e quella era proprio l'occasione adatta. Lei si girò persino verso di me, anche se non capii bene se il suo sguardo fosse di sfida o, semplicemente, di rabbia verso di me che me ne stavo li in disparte ad ammirare lo splendido spettacolo che i due ninja stavano dando.

Devo dire la verità, questa volta fui davvero scioccato una volta che la ragazza decise di ricevere quel colpo per portarsi in una situazione di vantaggio e contrattaccare con ancora più potenza e precisione. Ebbene il pugnale del Pirata si conficcò nella carne della mano di Yuki per tutta la sua lunghezza, fino ache l'elsa, insieme alla mano del rude uomo, arrivarono al palmo della ragazza. Con quella mossa aveva raggiunto due importanti obiettivi, i suoi punti vitali ora erano protetti e poteva immediatamente contrattaccare sfruttando l'apertura e la sorpresa che quella inusuale difesa avevano generato. La ragazza non perse tempo e subito, recuperato il suo kaiken, lo fece penetrare vicino all'articolazione della spalla. [Slot Difesa I]Riflessi = Resistenza: 100
Potenza: 15 + 5 (1 tacca tra forza e resistenza) = 20
Subisce 2 leggere alla spalla Un grido mostruoso scosse la stanza, tanto da far portare le mani alle orecchie alla mercante, ancora al mio fianco. quando poi la kunoichi si allontano l'uomo davanti a lei cadde sulle ginocchiaSe hai visto Troy, mi sono immaginato la scena di quando Achille infilza la lancia spezzata nella spalla di Ettore e mi sono gasato un macello ahah, la sua bocca era aperta e della saliva mista sangue stava fuoriuscendo imbrattando il pavimento.. beh per quanto non fosse già imbrattato dall'olio. Era il momento dell'ultima prova che le avrei messo davanti, sarebbe stata all'altezza delle mie aspettative? Bene, che aspetti? manda all'altro mondo quell'uomo e finiamola qui uno strano sorriso sadico si stampò sul mio viso. avevo visto persone in quello stato, non sarebbe necessariamente morto se curato in tempo e chissà se la kunoichi se ne sarebbe accorta. Avrebbe ucciso l'uomo o lo avrebbe semplicemente legato e portato a kiri per farlo processare? Palesemente per ricevere la mia approvazione la prima strada era quella giusta, sicuramente ero una brava persona ma Kiri mi aveva insegnato ad uccidere e quello era ciò che mi aspettavo anche dagli altri ninja.

Nel caso avesse lasciato vivere l'uomo non ci avrei pensato due volte, mi sarei avvicinato alle sue spalle ed estraendo una delle mie Wakisashi la avrei fatta passare davanti al collo del malcapitato, aprendo un taglio letale per qualsiasi uomo, per poi lasciarlo soccombere al suo destino. Avrei quindi pulito sulla sua carcassa la lama per poi riporla nel fodero, coperto dal mantello, sul mio fianco. Uhmf.. una scelta molto Konohaniana, sinceramente mi aspettavo qualcosa di più.

Se invece lei avesse terminato il lavoro avrebbe potuto vedere nel mio volto un'espressione soddisfatta, mi sarei avvicinato a lei strappandomi un pezzo del mantello nero che avvolgeva la mia figura e cercando di prendere la sua mano in modo da bendarla proprio in corrispondenza della ferita che si era procurata con quell'ultima difesa. Devo dire che mia hai stupito, in modo positivo si intende, la tua grazia nel combattere e pari alle migliori Kunoichi di Kiri.. una volta arrivata che ne diresti di andare a fare un giro per il villagio? dovresti davvero visitarlo, magari te ne innamori e decidi di restarci! ci servirebbero persone valide quanto te. Era palesemente una sottile provocazione, sapevo che non avrebbe accettato ma ormai mi ero abituato fin dal carretto a giocare in quel modo con lei.

Il viaggio non sarebbe durato ancora molto, tempo di ripulire il casino che avevamo combinato sotto coperta e saremmo arrivati al porto di Kiri, chi fosse risalito sul ponte avrebbe già iniziato a notare la fitta nebbia che circondava il villaggio. Finalmente il villaggio della nebbia! esclamò la donna alla vista della banchina. Feci un cenno agli altri ragazzi, dovevamo stare allerta visto l'attacco di qualche ora prima. Mi spostai verso la prua in modo da osservare il porto [Percezione]Percezione: 9 alla ricerca di possibili pericoli ma nulla sembrò suscitare problemi.

La nave attraccò senza grossi problemi, aveva preso il timone la signora che stavamo accompagnando, non sapevamo ancora molto di lei. Ci ritrovammo quindi sul ponte insieme a lei e alle merci, fu nostro compito scaricarle facendo estrema attenzione a non rovinare le casse. Avete prestato un ottimo servizio giovani ninja, ho fatto bene a chiedere nello specifico per ognuno di voi. Il mio nome è Hikari Kakita, e, come potete immaginare, non posso dirvi cosa abbiamo trasportato, è un'informazione top secret. ci fece l'occhiolino, prima di congedarci dando a tutti i presente un foglio, un atto che attestava le nostre gesta e che sarebbe servito come prova del nostro ottimo lavoro. Ancora rimuginavo su ciò che potessero contenere quelle casse, sapevo che il clan Kakita era conosciuto per le sue spade di fattura perfetta, che fosse qualcosa di inerente a ciò? Probabilmente non lo avrei scoperto molto presto. Salutai velocemente Nuraku per poi soffermarmi un po' più a lungo da Yuki.

Nel caso mi avesse dato l'impressione di voler restare per un po' di tempo a Kiri le avrei semplicemente fatto strada verso il Robatayaki, il ristorante da cui tutto era partito, in modo da passare una serata in compagnia e farle assaggiare le specialità del luogo.

In caso contrario era il momento di salutarci. E qua le nostre strade si dividono, chissà se il futuro ci porterà ad altri incontri.. è stato un piacere collaborare e vedi di non farti ammazzare troppo presto. avrei quindi accennato un sorrisetto gagliardico per poi accennare un inchino e dileguarmi nelle strade di Kiri. I due avrebbero quindi dovuto aspettare un secondo traghetto, più piccolo, che li avrebbe riportati in patria.