Nuovi Incontri

[Free Asami - Kyojuro]

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  1. Zakira
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    Nuovi incontri
    II




    Quando uscì dal negozio, tutta la sua attenzione era rivolta su quella pianta mai vista prima. Dallo stelo sottile, sembrava così delicata e le foglioline la rendevano quasi graziosa. C'erano diversi fiori, di un lilla chiarissimo, di piccole dimensioni. Solo a vederle sembravano essere così delicate. Insieme alle foglie, rappresentava la parte più preziosa e utile per la creazione dei vari medicinali. Aveva un odore piacevole da sentire e non invasivo. Non ne ricordava il nome ma una volta tornata a casa sapeva già che libro consultare. Maneggiandola con cura, la rimise nuovamente nella bustina, facendo attenzione a non rovinarla.

    §Non vedo l'ora di usarla per il tonico.§

    Si apprestava a tornare a casa, nonostante la bellissima giornata di sole che scaldava l'anima di Konoha. Una passeggiata al parco o semplicemente un giro della città, giusto per sgranchirsi un pò le gambe. Tra missioni e lo studio, il momento per godersi la città era per lei diventata un lusso. Ma la voglia di provare quella nuova ricetta la fece cadere in tentazione. Avrebbe dovuto studiare seriamente per diventare un ninja medico e specializzandosi nei tonici e antidoti potevano rivelarsi l'ancora di salvezza durante una missione. Ma senza un'adeguata pratica era inutile fantasticare.
    Continuò il suo cammino per le strade di Konoha, passando man mano davanti i negozi che decoravano quella strada.

    -Eh?-

    Improvvisamente il suo sguardo venne attirato da una scena alquanto assurda. Per un attimo sembrava di star assistendo ad una scena comica studiata nei minimi dettagli. Il corpo di un giovane ragazzo cadde a terra, ritrovandoselo a pochi passi dai suoi piedi, colpendo violentemente il terreno. Non sapeva cos'era successo con esattezza ma cercò in tutti i modi di non scoppiare dalle risate, trattenendola e cercando di non farlo a vedere.

    -Mi dispiace! non la avevo vista! Tutto bene signorina?-

    -Dici a me?-

    Si guardò intorno, solo per controllare se c'erano nei paraggi altre persone al di fuori di lei ma era l'unica. Iniziò a fissarla, come se volesse squadrarla in qualche modo. Anche Asami fece lo stesso, più per capire se aveva visto quel ragazzo da qualche parte. Il rosso all'estremità delle punte rendevano quella chioma bionda molto particolare. Sfumature di rosso erano richiamate anche negli occhi, dal colore inusuale, e dal sangue che man mano scorreva dal suo naso.

    -Ma...!? Tu stai sanguinando!-

    Il rosso che usciva dal suo naso non era per richiamare le altre sfumature che caratterizzavano il suo viso. La mano del ragazzo, intenta forse a fermare la fuoriuscita di sangue, si tinse di cremisi. La genin in un primo momento si allarmò ma, una volta avvicinata, spostò la mano di lui in modo da osservare la ferita. Purtroppo con lei non aveva nè kit medico nè i tonici coagulanti. Dopotutto non si trovava in missione e quella ritorno a casa non avrebbe dovuto presentare nessun imprevisto. Ma a volte il destino poteva essere così imprevedibile. Era la prima volta che si trovava in una situazione del genere senza i suoi attrezzi ma per fortuna sapeva chi poteva aiutarla.

    -Vieni con me.-

    Lo trascinò via con la forza, prendendolo per il braccio, e con fare svelto iniziò a camminare tra le vie della città. Ogni tanto lanciava uno sguardo all'indietro per assicurarsi che il ragazzo stesse bene e ascoltare eventualmente cosa avesse da dire.
    In un baleno arrivarono al negozio di Sanako. Nei paraggi era l'unica a poterla aiutare, essendo anche lei un ninja medico. Sicuramente nel suo negozio aveva gli strumenti necessari per risolvere anche le più semplici complicazioni.
    Una volta entrati nella farmacia, un forte odore investi i due shinobi. Per Asami era più che normale, dato che anche nella sua stanza, durante le preparazioni, si creava un odore simile. Normalmente anche in quel negozio si poteva percepire costantemente quell'odore ma rispetto a tutte le altre volte era decisamente più forte. Sanako non si trovava nemmeno dietro al maestoso bancone, segno che molto probabilmente si trovava nel laboratorio nella creazione dei tonici.

    -Sanako!-

    Il richiamo della Hoshiyama rimbombò all'interno del negozio, che in quel momento aveva un aspetto spettrale considerando anche la bassa illuminazione. Ciò nonostante erano ben visibili i vari scaffali e la merce posta su di essi.
    Spettrale era l'ambiente, lo stesso fu per la comparsa della proprietaria che sbucò dal retro del negozio con fare calmo. Tra le mani aveva una stoffa con il quale stava tamponando le mani.

    -Sanako! Bisogna aiutarlo.-

    La sua attenzione si spostò subito sul giovane e, avvicinandosi, iniziò a visitare il ragazzo. Gli sguardi delle due donne erano rivolte su di lui ma il viso disteso dell'anziana era molto più rassicurate, rispetto a quello della giovane genin che si limitava a guardarlo. In realtà entrambe sapevano che non c'era nulla di cui preoccuparsi ma i modi gentili di Sanako, avrebbero messo ad agio il ragazzo.

    -Non c'è da preoccuparsi, adesso curiamo subito la ferita. Seguitemi.-

    Si allontanò dai due, facendo cenno con la mano di seguirla. Nel caso in cui il ragazzo bisognoso di cure avesse fatto ceno alla ragazza di proseguire, anche solo come gesto di galanteria, Asami avrebbe insistito facendogli segno di poterla sorpassare, rivolgendogli un amichevole sorriso, per poi seguirlo fino al retro del negozio.
    Una volta entrati si poteva ammirare il famoso laboratorio del negozio.

    §Wow...§

    La stessa Asami ne rimase senza parole. Il laboratorio, a differenza del locale destinato al pubblico, era il doppio del locale destinato al pubblico. Numerose scrivanie erano poste al centro della stanza, con numerose apparecchiature e strumenti. Numerosi armadi in acciaio invece erano posti lungo il perimetro del laboratorio. La luce, in neon, illuminava la stanza di un bianco tendente al grigio dovuta al riflesso della luce sui vari materiali in metallo. In un angolo aveva disposto una piccola serra. In fondo alla stanza, sulla destra, c'era una piccola porta in metallo con nessuna indicazione. Ad occupare le postazioni non erano altro che le copie della stessa Sanako. Dettaglio che Asami ignorò completamente poichè la sua attenzione era rivolta al medico e al ragazzo.
    L'anziana donna aprì uno degli armadi, prendendo diversi utensili e si avvicinò al ragazzo costringendolo, con gentilezza, a sedersi su una delle sedie poste all'interno del laboratorio.
    L'aspirante medico osservò con cura anche l'operato dell'ex medico per poi rivolgersi al ragazzo. Aveva uno sguardo un pò divertito, soprattutto ripensando la scena. Mise le braccia conserte cercando di trattenere la risata che si trasformò in un sorriso un pò tirato e nascondere l'ilarità del momento.
    La serietà, in quei momenti, avrebbe dovuto fare da padrona.

    -Hai preso una bella botta. Per fortuna non è grave, nonostante la fuoriuscita di sangue.
    Ma come hai fatto a cadere?-


    Edited by Zakira - 13/6/2021, 00:00
     
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